Questo particolare rappresentante della nutrito gruppo dei frosoni, è approdato da noi dopo una serie di rocambolesche avventure, mirate all’ottenimento di soggetti giovani ed in buona salute per poter improntare un ceppo stabile.
Personalmente lo ritengo la “bella copia” del frosone, anche se all’occhio inesperto, figura essere un frosone di taglia ridotta, ma dopo un’attenta osservazione è possibile notare la maggior compattezza del piumaggio, tipica dei fringillidi nord africani (vedi trombettiere), dovuta alla necessità di disperdere velocemente il calore in eccesso, questo fa si che la silouette risulti più affusolata ed elegante.
Le zampe sono più lunghe, o quantomeno così sembra, infatti il minor strato di piume del ventre le mantiene scoperte.
I colori ben differiscono da quelli del suo cugino maggiore europeo, benchè la disposizione sia pressoché identica, rendendone semplice e immediata l’identificazione:
le femmine sono, nella zona facciale e ventrale, di un particolarissimo grigio cenere, anziché il classico grigio brunastro della specie nominale, il sopracciglio che nelle femmine europee è di un bruno più chiaro, nelle buvrij assume una tonalità biancastra, vera caratteristica unicamente presente in questa sottospecie.
I maschi hanno gli stessi colori del frosone ma uniformemente più slavati, quasi assente la tonalità violacea del petto nei soggetti in estro.
Ma sono le dimensioni a marcare l’appartenenza ad un'altra specie, che nei soggetti più tipici equivalgono a quelle di un verdone ancestrale di quelli “nostrani”.
Dopo un’indescrivibile serie di imprevisti, io e il caro Gianfranco, riusciamo ad avere i primi soggetti decenti, ci colpisce subito il loro carattere estremamente mite, comune a tutti quegli uccelli provenienti da zone con bassa urbanizzazione e presenza umana, grazie al quale, riesco a riprodurli alla prima stagione cove.
Ad oggi possiamo dire di poter contare su un ceppo stabile, infatti il circuito del nostro club detiene una decina di coppie con tutti i soggetti nati in cattività.
Inizialmente si è pensato solo a riuscire nella riproduzione, senza applicare alcun principio selettivo, ma ora stiamo selezionando le loro tipicità, dimensioni in primis, nell’intento di diversificare maggiormente il ceppo domestico che va ora delineandosi.
Allego delle foto, anche se da esse difficilmente si noteranno le reali dimensioni.
Sempre disponibili a qualsiasi chiarimento
CLUB DEL FROSONE-crocieri e altri beccogrossi |