Il crociere delle pinete (loxia pityopsittacus) di Silvio Feduzi

Il crociere delle pinete (loxia pityopsittacus) è con i suoi 17 cm di lunghezza la specie di crociere più grande .
Il suo habitat si estende sulle foreste di conifere della penisola Scandinava fino alla Siberia .


Presente in Germania, Lithuania, Polonia , Norvegia, Svezia ,Russia, Gran Bretagna in
un estensione di territorio da 1.000.000 a 10.000.000 di km quadrati per 500.000 – 2.000.000 di
soggetti stimati.


Nel mio allevamento è arrivato quasi per caso. A fine dicembre 2006 , in una delle frequenti visite dal carissimo amico Fanelli Gian Giacomo vidi una coppia docile e affiatata
Sapendo che si tratta di una specie non semplicissima mi ritrovai un attimo titubante sul da farsi ma incoraggiato da Gian Giacomo decisi di prenderla . Portati a casa la cosa che più mi colpi fu la loro docilità ed in breve si avvicinarono nelle mie mani per prendere dei pinoli sgusciati.

Cominciai immediatamente a ricercare i migliori alimenti adatti a questa specie a me sconosciuta e mi orientai su un misto conifere composto da abete rosso, pino medio, pino aleppo e larice.
Ogni mattina 20 pinoli sgusciati al giorno ,qualche bacca di sorbo e di ginepro ,larve di mosca memè (mosca vegetariana) . Verdure e frutta a giorni alterni, ( cetriolo, cavolo, mela ecc.).Il 1 gennaio di questo anno (2007) ho alloggiato la coppia nella mia più grande voliera interna (2x2x1mt.) addobbata di rami di conifere come lo stesso Gian Giacomo mi consigliò.
Sistemai 3 nidi aperti di diametro 12 cm. ( i più grandi in commercio,ma questa misura è troppo piccola per questa specie) uno nel frontale e 2 sul retro .Il maschio che a saltelli si avvicinava incuriosito fino a 10 cm da me ,associando ogni mia presenza col cibo. La femmina un po’ più schiva stava poco lontano osservando sempre e avvicinandosi anche lei non appena mi allontanavo.


Dopo già 10 giorni vidi la femmina con la juta nel becco e il maschio che spesso la imbeccava,
fu un emozione notevole, la prova del massimo affiatamento e ciò mi faceva ben sperare.
Può capitare che la femmina non gradisce il maschio o viceversa. Assisteremo allora o a una
mancata deposizione e covata della femmina oppure un maschio nervoso che distrugge il nido, anche se sinceramente quest’ultima ipotesi è più rara si devono osservare attentamente gli atteggiamenti di tutti e due .Nel mio casola femmina aveva il suo ben da fare con quel nido, entrava, usciva , aggiungeva infine come materiale di rifinitura cotone e lanugine morbidissimi

.Il notevole spessore del nido è dovuto logicamente al periodo riproduttivo che anche in cattività inizia ad autunno inoltrato fino all’inizio della primavera con temperature che raggiungono i 4-5 gradi anche all’interno del mio allevamento.
Il 16 gennaio ultimarono il nido e il giorno dopo la femmina iniziò a covare ininterrottamente Fino al 2 febbraio , giorno della schiusa .Quel mattino ,avvicinandomi alla voliera, sentii un leggerissimo pigolio che mi emozionò e incuriosì allo stesso momento. Mi affaccia alla finestra sopra la voliera e vidi 4 splendidi pulli che venivano imbeccati dolcemente dalla madre .
La felicità dovette però far posto anche allo sconforto poiché nel giro di pochi giorni subito dopo averli anellati persi 2 piccoli; uno soffocato sotto i fratelli e uno caduto dal nido .


I 2 pulli rimasti raggiunsero lo svezzamento molto velocemente grazie alle assidue e vigorose imbeccate del padre composte da larve di mosca memè e pinoli sgusciati .Nel frattempo al di là di ogni mia più rosea previsione la femmina iniziò a preparare un altro Nido. Scelse il nido sul frontale, gia abbondantemente schermato e rimase in cova dolcemente imbeccata dal maschio fino al 18 marzo. Ogni volta che passavo vicino alla voliera lei mi guardava e ad un certo punto angosciato che potesse abbandonare il nido cercai di non guardarla più .Col passare dei giorni rimase tranquilla anche ai rumori, sempre assidua nella sua seconda covata.
Dopo 14 giorni altri 4 pulli schiusero da 4 uova, ma questa volta forte della prima esperienza sostituì il nido da 12cm con uno da 18, modello “tortorella” .
Sostituire il nido con i piccoli non è un operazione facile ma dopo 2 tentativi la femmina accettò quest’ultimo nido.(Misi l’imbottitura e i 4 piccoli dal nido all’altro già dal primo mattino e osservai
L’evolversi della situazione).
L’importanza di questo nido lo si vede dalle foto in quanto i 4 piccoli prossimi all’involo lo occupano quasi per intero .
Questi novelli ,per nulla intimoriti ad ogni mio passaggio ravvicinato, alzano la testa incuriositi,
come se aspettassero qualcosa da me, mostrandomi una docilità incredibile.


Il 1 Aprile vidi la femmina covare nel nido nell’angolo della voliera (sopra il nido c’è una telecamera fissata li già dal 1 gennaio) e dissi che come pesce di aprile non era niente male, ma il 2,3,4,5 aprile infine dovetti ricredermi, si ,era vero , aveva iniziato la terza deposizione !!!!
Non riesco a credere quello che mi sta dando questa coppia straordinaria, una femmina
Novella e il maschio dell’anno prima. Mi sarei accontentato anche della 1 deposizione con i 2 novelli , ora siamo addirittura alla terza !


I novelli nati nella prima e seconda covata svezzati dal maschio crescono enormemente , mostrano
una taglia notevole e striature sul petto caratteristiche dei novelli.
Iniziare così la stagione riproduttiva mi gratifica molto , mi sprona a migliorarmi sempre più e in compagnia di persone squisite che ci sono in questo club è tutto più semplice .
A fine luglio anche l’ultima covata ha ultimato la muta e avvicinandosi il periodo delle mostre
la scelta si indirizza verso quei soggetti con testa e becco imponenti , taglia e colori il più vicino possibile allo standard.
Le soddisfazioni sono arrivate anche a fringillia con una femmina che ha totalizzato ben 93 punti e un Maschio con 90.
Un ringraziamento particolare a Fanelli Gian Giacomo, Marco Novelli e Massimiliano Esposto
Per la loro disponibilità e amicizia.


 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

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