Il re dei frosoni:
Mycerobas affinis, il giallo e ner
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Testo e foto Gian Giacomo Fanelli

Spesso la natura è capace di lasciarci sbalorditi, come in una sorta di sindrome di “Sthaandal”, tanta è la sua perfezione, è bene questa è la sensazione con la quale deve fare i conti un qualsiasi ornitofilo di fronte ad una coppia di gialli e neri (figuriamoci che effetto può fare a gli appassionati di frosoni come noi!!!!!!!).
Veramente unici sotto il profilo cromatico, questi frosoni asiatici, originari delle zone d’alta quota di Cina, Hymalaia e Nepal, sono gli unici fringillidi a presentare un’esplosione lipocromica in entrambe i sessi, che comunque appaiono fortemente dimorfici.
Il maschio ha testa, ali e coda di un profondissimo nero iridescente e lucido, che contrasta incredibilmente con il resto del corpo di un uniforme giallo luminoso, nella nuca, tra il nero della testa e il giallo della schiena è presente una sfumatura arancio-ruggine, da cui ne deriva il nome  anglosassone di “frosone dal collare” (collared grosbeak).
La femmina è a dir poco sbalorditiva: verde brillante con la testa grigio-azzurra.
In entrambe i sessi il becco è verdastro, ma come in tutti i frosoni propriamente detti, cambia colore con l’estro, diventando verde smeraldo, ciò ci suggerisce  la vicinanza genetica con il frosone vespertino, che vive geograficamente non lontanissimo da loro, verso est, negli stati uniti d’America.
Nei giovani ai primi mesi di vita il becco si presenta grigio, per poi cambiare durante il primo inverno.
Dopo anni di ricerche quest’anno sono riuscito a reperire tre coppie e una femmina di questa specie, tutti anellati, in ottime condizioni e docilissimi.
Due coppie, alloggiate nei classici box da fringillidi (2m.x1m.x2,30m.) stanno già palesando buone intenzioni riproduttive.
In tutti questi anni ero solo riuscito a trovare un maschio che aveva pressappoco la mia età!?!??!!
Immaginarsi la mia contentezza per il colpaccio di quest’inverno.
Li ho alimentati come gli altri frosoni in mio possesso, infatti sono solito utilizzare la stessa dieta per tutte le specie e sottospecie, devo dire con risultati apprezzabili.
Spero di poter inserire foto attinenti la riproduzione di questi variopinti frosoni.

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