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Visualizza la versione completa : la calandra (Melanocorypha calandra)



nilo22
07-10-09, 10: 15
Salve a tutti, c'è qualcuno tra di voi che ha allevato o alleva questa specie di uccello? che metodo di allevamento seguite?
ciao

nilo22
09-10-09, 19: 30
Peccato non interessi a nessuno. E' un uccello che oltre ai suoi tipici cinguettii vibranti e da allodola inserisce nel suo repertorio i canti degli altri uccelli imitati alla perfezione. Un giorno passeggiando vicino a casa ne ho sentita una che imitava alla perfezione un cardellino;ha cantato come un cardellino per 10 minuti buoni , poi è passata ad imitare il fanello. Lo imitava alla perfezione!! Il top lo ha raggiunto quando si è messa ad imitare il verso del falco pellegrino.....era incredibile la perfezione dell'imitazione.
Purtroppo si sta rarefacendo sempre di più e dalle mie parti le cornacchie sono la causa principale della sua diminuzione.

Attilio Casagrande
09-10-09, 20: 47
Ciao nillo, ho avuto modo di detenerle molti anni fà, hai perfettamente ragione sulle sue doti canore, ho avuto anche le capellacce, meno abili nel canto, le allodole e le calandrelle, queste invece sono molto melodiche.
Veramente imitava il pellegrino ? straordinario davero !

Pushdan
09-10-09, 21: 17
Buona sera
Personalmente non ne ho mai avute, dal punto di vista cromatico le ritengo abbastanza anonime, però in fatto di canto sono imbattibili.
Quando ero piccolo in prossimità di casa (abitaz. dei miei genitori), c'era un signore anziano che ne aveva sempre 2 o 3.
Mi raccontava che le reperiva andando a cercare i nidi, in campi aperti, magari coltivati a grano. Le allevava a mano e già questa era una notevole fatica. Una volta cresciute, teneva solo i maschi in gabbie in legno molto decorative con il tetto di tela perchè ricordo saltavano e sbattevano, quindi esso doveva essere di materiale morbido ma resistente. Le femmine le riportava in campagna.
Per il canto aveva una tecnica veramente particolare.
Si Infilava molto delicatamente nella tasca di una giacca Il maestro (lo trattava come un figlio e credo gli sia durato 15 anni e più), il quale aveva con tutti u comportamento forastico tranne che con il proprietario, al quale lsaltava letteralmente in mano. In campagna gli faceva ascoltare le melodie degli uccelli in natura (sempre all'interno della tasca). Rientrato a casa rimetteva il maestro nella sua gabbia e questo ripeteva esattamente ciò che aveva ascoltato anche una sola volta, ma con un timbro 10 volte superiore, e veniva quasi subito imitato dagli altri.
Ho sentito personalmente tale soggetto imitare anche gatti e cani, impressionante.
Ricordi di fanciullezza

nilo22
09-10-09, 23: 12
Anche io ho conosciuto alcuni allevatori di questa specie in provincia di cagliari, appassionati che custodiscono gelosamente i propri begnamini e gelosi custodi di chissà quanti segreti. La scorsa estate nel mese di giugno ho recuperato 6 piccoli da un campo prima che finissero sotto la mietitrebbia e li ho allevati fino all'indipendenza. E' incredibile la velocità di crescita di questi esseri ed è ancora più incredibile la difficoltà dell'imprintamento con l'essere umano.Sono irrequieti per natura ma sono facili da svezzare e possono subito essere liberati in natura. Non potendoli tenere li ho liberati nel campo dove li avevo trovati. Morale della favola: anche quest'anno a partire dal mese di aprile ho potuto ascoltare il loro splendido e potente canto.