marco cotti
11-10-09, 09: 28
ciclo biologico dell' acaro rosso
Alla temperatura di 18-20 gradi centigradi una femmina d' acaro rosso può in 2mesi, in un piccolo allevamento di canarini, avere da 1.600 a 2.600 discendenti!
Stagione, gabbia e nido costituiscono l'ambiente ideale per la prolificazione di questo parassita. La sua presenza massiccia caccia la femmina dal nido che non cova o cova ad intervalli le uova, non alimenta o alimenta poco la prole e non li riscalda durante la notte. Le conseguenze sono immaginabili.
EFFETTI DELL'INFESTAZIONE SU FEMMINE E PICCOLI
In un allevamento invaso dall'acaro rosso tutti i canarini sono sempre col becco nelle piume che beccano e lisciano riducendolo in cattivo stato; le parti nude del corpo sono pallide o giallastre, dimostrando i segni di un'anemia più o meno grave, ed il tasso dei globuli rossi nel sangue decresce rapidamente; spesso all'enemia si aggiunge un' intossicazione del sangue che causa la morte sia dei nidiacei che di soggetti adulti quando non siano implicati agenti di malattie infettive che gli acari trasportano da soggetti ammalati ai sani diffondendole rapidamente.
Alcune particolarità sul ciclo biologico dell'insetto spiegano il suo comportamento e la pericolosità come parassita dei nostri uccelli a causa della sua vitalità, della resistenza a condizioni ambientali avverse, la velocità di riproduzione.
UN PIDOCCHIO TENACE E RESISTENTE
Il suo nome scientifico è Dermanissus avium o aallinae,
appartiene alla famiglia degli aracnidi, specie di pidocchio, ha corno ovale, duro con dorso e addome fusi, tre paia di gambe, 0,6 mm. di lunghezza e la metà di larghezza. La femmina è leggermente più grande. Il colore normale è grigio-chiaro che diventa « rosso .> quando l'insetto è pieno di sangue. Normalmente non vive addosso all'uccello ma si nasconde nelle fessure della gabbia e nel materiale del nido per cui durante le cove provoca maggiori danni. Rivela la sua presenza lasciando tracce di deiezioni scure e macchie di sangue ai margini dell'entrata dei suoi nascondigli.
CICLO BIOLOGICO
Come la maggior Parte degli insetti nell'acaro rosso si deve considerare: ]'UOVO, la LARVA, la NINFA e i suoi stadi, l'INSETTO adulto. Dopo 12-36 ore di un buon pasto di sangue la femmina depone un notevole numero di piccolissime uova (nel comune rifugio, ma talvolta nelle piume del canarino) da cui schiudono piccole larve, trasparenti, invisibili che non abbisognano di cibo. Trentasei ore più tardi le larve mutano diventando ninfe capaci di succhiare il sangue degli uccelli. Dopo il primo pasto le ninfe sono percettibili all'occhio.
A 36 ore d'età le ninfe mutano una seconda volta, poi una terza fino a diventare insetti adulti capaci di riprodursi dopo un solo abbondante pasto. Un acaro adulto Può sopravvivere nelle condizioni più avverse e per oltre 5 mesi senza toccare cibo. Il suo intero ciclo biologico dipende dalla temperatura: le uova schiudono da 9 gradi C. in su: da 9 a 15« l'incubazione dura 8 giorni; da 18 a 200 soltanto 36 ore. Per mutare le ninfe abbisognano di una temperatura minima di 9 gradi C.
COME DIFENDERSI
Per il suo modo di rintanarsi, la resistenza agli insetticidi, la facilità di riprodursi nei mesi estivi spiegano come la lotta all'acaro rosso sia sempre stata difficile per l'allevatore che prima degli insetticidi moderni, delle vernici repellenti, del piretro, dei nidi in gomma piuma si lasciava sorprendere dall'infestazione senza riuscire poi a dominarla.
La presenza dell'acaro rosso in un allevamento può essere rilevata Piegando in quattro un foglietto di carta bianca che si abbandona la sera sul fondo della qabbia, Se vi sono insetti, la mattina si ritrovano nelle sue pieghe dove l'acaro, pulito ed amante del bianco, si è andato a rifugiare.
Alla temperatura di 18-20 gradi centigradi una femmina d' acaro rosso può in 2mesi, in un piccolo allevamento di canarini, avere da 1.600 a 2.600 discendenti!
Stagione, gabbia e nido costituiscono l'ambiente ideale per la prolificazione di questo parassita. La sua presenza massiccia caccia la femmina dal nido che non cova o cova ad intervalli le uova, non alimenta o alimenta poco la prole e non li riscalda durante la notte. Le conseguenze sono immaginabili.
EFFETTI DELL'INFESTAZIONE SU FEMMINE E PICCOLI
In un allevamento invaso dall'acaro rosso tutti i canarini sono sempre col becco nelle piume che beccano e lisciano riducendolo in cattivo stato; le parti nude del corpo sono pallide o giallastre, dimostrando i segni di un'anemia più o meno grave, ed il tasso dei globuli rossi nel sangue decresce rapidamente; spesso all'enemia si aggiunge un' intossicazione del sangue che causa la morte sia dei nidiacei che di soggetti adulti quando non siano implicati agenti di malattie infettive che gli acari trasportano da soggetti ammalati ai sani diffondendole rapidamente.
Alcune particolarità sul ciclo biologico dell'insetto spiegano il suo comportamento e la pericolosità come parassita dei nostri uccelli a causa della sua vitalità, della resistenza a condizioni ambientali avverse, la velocità di riproduzione.
UN PIDOCCHIO TENACE E RESISTENTE
Il suo nome scientifico è Dermanissus avium o aallinae,
appartiene alla famiglia degli aracnidi, specie di pidocchio, ha corno ovale, duro con dorso e addome fusi, tre paia di gambe, 0,6 mm. di lunghezza e la metà di larghezza. La femmina è leggermente più grande. Il colore normale è grigio-chiaro che diventa « rosso .> quando l'insetto è pieno di sangue. Normalmente non vive addosso all'uccello ma si nasconde nelle fessure della gabbia e nel materiale del nido per cui durante le cove provoca maggiori danni. Rivela la sua presenza lasciando tracce di deiezioni scure e macchie di sangue ai margini dell'entrata dei suoi nascondigli.
CICLO BIOLOGICO
Come la maggior Parte degli insetti nell'acaro rosso si deve considerare: ]'UOVO, la LARVA, la NINFA e i suoi stadi, l'INSETTO adulto. Dopo 12-36 ore di un buon pasto di sangue la femmina depone un notevole numero di piccolissime uova (nel comune rifugio, ma talvolta nelle piume del canarino) da cui schiudono piccole larve, trasparenti, invisibili che non abbisognano di cibo. Trentasei ore più tardi le larve mutano diventando ninfe capaci di succhiare il sangue degli uccelli. Dopo il primo pasto le ninfe sono percettibili all'occhio.
A 36 ore d'età le ninfe mutano una seconda volta, poi una terza fino a diventare insetti adulti capaci di riprodursi dopo un solo abbondante pasto. Un acaro adulto Può sopravvivere nelle condizioni più avverse e per oltre 5 mesi senza toccare cibo. Il suo intero ciclo biologico dipende dalla temperatura: le uova schiudono da 9 gradi C. in su: da 9 a 15« l'incubazione dura 8 giorni; da 18 a 200 soltanto 36 ore. Per mutare le ninfe abbisognano di una temperatura minima di 9 gradi C.
COME DIFENDERSI
Per il suo modo di rintanarsi, la resistenza agli insetticidi, la facilità di riprodursi nei mesi estivi spiegano come la lotta all'acaro rosso sia sempre stata difficile per l'allevatore che prima degli insetticidi moderni, delle vernici repellenti, del piretro, dei nidi in gomma piuma si lasciava sorprendere dall'infestazione senza riuscire poi a dominarla.
La presenza dell'acaro rosso in un allevamento può essere rilevata Piegando in quattro un foglietto di carta bianca che si abbandona la sera sul fondo della qabbia, Se vi sono insetti, la mattina si ritrovano nelle sue pieghe dove l'acaro, pulito ed amante del bianco, si è andato a rifugiare.