PDA

Visualizza la versione completa : terrapie pre cove si o no??



dario
31-07-07, 13: 42
Volevi sapere che ne pensate della terrapia pre cove ??
Io tutti gli anni utilizzo il fungilin e tutto l'anno aceto di mele , e non ho avuto mai problemi ( prima del furto ) quest'anno nella seconda covata erano nati dei piccoli con il puntino nero ,dopo due giorni morivano .
Secondo voi cosa e potuto succedere ???

ALLEVO PER SOGNARE

Marco Bernardi
31-07-07, 14: 27
Ciao, cosa allevi? Canarini o fringillidi? Se trattasi come penso di canarini... dalle mie esperienze personali, per eliminare il classico puntino nero ai nidiacei dovresti dare il F. 1 goccia nel becco x 3 giorni, ed il puntino a cui ti riferisci sparisce del tutto, (daglielo subito, appena te ne accorgi). Pero' mi sorge un dubbio, tu dici che prima delle cove gli dai il F. strano... perchè secondo me non dovresti avere di questi problemi. (è solo una mia opinione personale). Per quanto riguarda la cura pre cova: perchè la dovresti fare per forza se i soggetti stanno bene...? a mio avviso gli animali si curano solo se ci sono problemi. Ciao

Marco Bernardi
31-07-07, 14: 30
P.S. il puntino si presentava a destra, o a sinistra? Aceto tutto l'anno... in che modo? Ciao

luca scarano
31-07-07, 14: 38
Il puntino nero detto anche "black spot" non è altro che l'ingrandimento della cistifellea causato da patologia BATTERICA, la maggior parte delle volte, la colibacillosi(patologia causata dal batterio escherichia coli).
Quindi l'utilizzo del Fungilin(principio attivo amfotericina B)non può sortire alcun effetto poichè si tratta di un antimicotico, quindi un prodotto che "uccide" i funghi e non i batteri.
La terapia pre-cova non ha alcun motivo di esistere se nell'allevamento non ci sono stati casi di patologia in atto l'anno precedente...i farmaci come gli antibiotici servono per curare non per prevenire.
Ciao alla prossima
Luca Scarano

dario
31-07-07, 17: 23
Ciao marco e luca allevo canarini ma il problema e successo alla seconda covata il puntino si presentava guardando il pullis alla sua destra ..

Cristiano Ferrari
31-07-07, 20: 20
Ciao a tutti,io sono per il NO.
Nessuna cura pre o post,a meno che non si presenti un reale problema.
Quoto in tutto quello che ha scritto Luca,il fungilin non serve per il black spot....e comunque in 20 anni di uccelli non ne ho mai avuto bisogno ;)

Luca Anniballi
31-07-07, 20: 56
I soggetti robusti, formano ceppi ottimi.
Tali soggetti, non necessitano di terapie pre cova, solo di ambienti sani, di alimentazione fresca e di cura da parte dell'allevatore.
Anch'io per il NO!!!
Cristiano siamo già due!!!

Luca Anniballi
31-07-07, 21: 05
Penso il NO vale anche per Luca e Marco.
Comunque per la colibacillosi, il Baytrill mi sembra il più idoneo, che a patologia manifesta sono del parere di usarlo(COME CURA ALLA MALATTIA), anche perche la colibacillosi, indebolisce il soggetto affetto, predisponendolo ad altre malattie(nei cardellini, sicuramente per il forte stress, spesso vengono attaccati da infiammazione da coccidiosi).
Luca........................ Ti cedo il passo!!!

Gianfranco Rigo
31-07-07, 22: 24
Mi aggiungo alla lista dei NO,assolutamente no
La terapia precova è solo una ,igiene,alimenti di prima scelta,(quindi inutile risparmiare 1 € al sacco di semi ) ambiente sano e giusta umidità.

Il puntino nero si cura solamente con un antibiotico, esclusivamente ai piccoli imbeccandoli sin dal primo giorno di vita per 3 gg min.,non serve a nulla curare i genitori.

Una precisazione sul Fungilin,non è solo un antimicotico,è anche un antibiotico selettivo per la megabatteriosi (una volta chiamata Micosi 80,che ha fatto stragi)ed è l'unico farmaco attivo contro questa forma di batteri.

Il motto dovrebbe essere ,"Curare non è Prevenire",i farmaci servono solo a curare.

luca scarano
01-08-07, 02: 16
Gianfranco permettimi di dissentire su due cose che tu hai affermato.
La prima rigurda sul trattare solo i piccoli e no i genitori...io penso invece che i pulli nascano già infetti poichè la colibacillosi viene trasmessa ai piccoli per via transovarica dalla madre quindi per poterla eradicare per sempre bisogna tattare anche i genitori insieme ai piccoli..sennò alla prossima covata saremmo costretti a continue cure ai nuovi piccoli.
La proventricolite poi non è assolutamente causata da un batterio...all'inizio della sua scoperta si pensava fosse un batterio poichè da colorazioni effettuate sui campioni esaminati si vide che i microorganismi presentavano una forma bastoncellare e si coloravano con il metodo di Gram(quindi tutte caratteristiche comuni ad un batterio)successive analisi videro che questo microorganismo denominato megabatterio non rispondeva a nessun antibatterico presente in commercio ma era sensibile solo ad alcuni antimicotici come l'amfotericinaB e la Nistatina che sono degli antifungini che espicano la loro azione legandosi agli ergosteroli che compongono la membrana cellulare dei funghi e non sono assolutamente presenti nei batteri quindi la nomenclatura del megabatterio fu cambiata in Macrorhabdus ornithogaster. Oltre questa prova si vide anche che il microorganismo aveva, ed ha, tante caratteristihe comuni ai miceti come quella della sua positività alla colorazione Pas e la colorazione argentica che sono tipiche dei miceti.
Quindi come vedi non è affatto un batterio e allo stesso modo il Fungilin non deve essere assolutamente considerato un antibatterico poichè non lo è stato e non lo sarà mai.
Ciao alla prossima
Luca Scarano

Gianfranco Rigo
01-08-07, 10: 14
Ciao Luca, sono d'accordo con la disamina della seconda parte del post,mi sono spiegato male io, ma ho sintetizzato molto per puntualizzare che la megabatteriosi non è una comune micosi, complimenti per la chiara esposizione,vorrei solo aggiungere che la Nistatina è pressochè inutile in casi leggermente avanzati,rimane purtroppo solo l'Amfotericina B che è anche di difficle reperimento.

Per la prima parte invece ho forti dubbi per esperienza diretta su quello che affermi,
primo xkè nella stessa covata non tutti i piccoli nascono con il puntino nero,quindi se sono i genitori a trasmetterla xkè non a tutti ?non credo che centrino fattori di resistenza diversi tra i piccoli.

secondo xkè se i genitori sono dei portatori sani la cura su di loro non ha nessun effetto se non quella di debilitarli.

terzo xkè se i genitori sono ammalati molto difficilmente sono in grado di portare a schiusa le uova o addirittura di deporle.

quarto di conseguenza,viste le motivazioni sopra ,xkè curare ciò che non è ammalato.

Claudio Bosich
01-08-07, 11: 16
Io sono fermamente convinto che un trattamento pre-cova fatto a prescindere sia inutile e direi anche nocivo. Utilizzare un antibiotico nel precova ci preclude la possibilità di utilizzarlo nel momento del bisogno e cioè quando un soggetto è ammalato. Inoltre l'utilizzo di antibiotici è debilitante per gli uomini figuriamoci
per un uccellino di pochi grammi.

Spesso però la non curanza ci porta rilevare eventuali problemi solo a cove iniziate, magari dopo la prima, quando ormai è tardi per intraprendere azioni correttive. Credo sia opportuno, invece di fare trattamenti antibiotici indiscriminati, far analizzare le feci di un gruppo di soggetti nel periodo che precede le cove per poter verificare lo stato generale di salute.

Luca Anniballi
01-08-07, 19: 21
..... e aggiungo;
Oggi curiamo i nostri allevamenti dedicando loro molto tempo, pazienza, denaro, ne studiamo i comportamenti, osserviamo come vivono la loro vita gestita da noi.
Penso che prima di fare progetti, sognare nuove mutazioni o altro, non dobbiamo mai scordarci le basi, di cui ritengo la prima in assoluto quella di portare alla riproduzione soltanto soggetti SANI, solo così, prima della forma, del colore etc...possiamo lavorare e iniziare un buon ceppo.
Decisamente alla precova dico NO!

Rosario Balsamo
02-08-07, 01: 43
Anch'io mi aggiungo alla lista dei NO!!!!!!!!
L'unica cosa che si deve fare è pulizia ed ottima alimentazione....solo così i soggetti vivono bene e si riproducono in condizioni ottimali!!!!!!!!!!!!!!!!
NO NO ed ancora NO!!!!!!!!!!!!

Bernardini Alessandro
02-08-07, 19: 06
Ragazzi anche io sono per il no saluti.

SERGIO
03-08-07, 10: 55
Ciao.

Non sono assolutamente d'accordo con i trattamenti precova per tutti i motivi che i colleghi hanno già precedentemente ben esposto.

Per la mia ultratrentennale esperienza di allevamento posso senz'altro affermare che un'alimentazione sana, genuina e ben bilanciata unita ad una costante igiene dei soggetti e delle attrezzature tutte, bastano di gran lunga a mantenere un allevamento in perfette condizioni e, pertanto, non abbisognevole di alcun trattamento sanitario se non quello indispensabile per eventi di natura traumatica.

Naturalmente, in caso di "nuovi entrati" è consigliabile non unirli immediatamente agli altri e sottoporli ad un periodo di osservazione isolata per almeno una quarantina di giorni prima di posizionarli assieme ai propri ..."vecchi".

Cordiali saluti.
Sergio
::-°°-

mariozampaglione
03-08-07, 12: 29
Ciao
anche io non sono solito fare pretrattamenti di nessun tipo.

Seguo una logica: se qualcuno si ammala , lo isolo, e lo curo dopo che ho capito da cosa è affetto. I sani nn li curo perchè stanno già bene di loro.
Questo sia per le cove che per il riposo ( mi riferisco a trattamenti con anticoccidici o coccidiostatici), megli ocurare solo chi ha bisogno di cure.

Se da una covata si evincesse una patologia trasmessa embrionalmente allora curo anche i riproduttori, altrimenti megli olasciarli stare. Sono anni e anni che non ho roblemi e continuo così.

Saluti

Luca Anniballi
03-08-07, 14: 12
Le statistiche forumistiche iniziano a dare i loro risultati,:




NO!!!


Le osservazioni di Mario e Sergio(mitico "colleghi"), hanno acceso un altro punto molto importante, cioè i nuovi entrati.

Quando, seguendo i fondamentali principi già citati, abbiamo soggetti sani e soprattutto stabilizzati. Quando porto a casa dei "nuovi", già sapendo che comunque mi trovo tra le mani soggetti sani, preferisco alloggiarli addirittura in un altri posti, che comunque frequenterò in tempi diversi, molto distanti.
Tralasciando le malattie, la mia esperienza personale, capitò quando introdussi nel mio allevamento la prima coppia di major!!
Avevo solo cardellini meridionali, che già allora farli riprodurre era molto difficile.
Non pensavo che questi cardellini giganti, pagati 50.000£ cadauno potessero portare il famigerato "ACARO ROSSO".
E bene si, quel lontano periodo me lo ricordo ancora!!!--^^---

luca
26-09-07, 23: 00
volevo capire bene cosa vuol dire il puntino nero?

Dario_CH
26-09-07, 23: 15
assolutamente contro ,perche si contribuisce solo a creare ceppi resistenti al farmaco ,e indebbolire i soggetti (Ceppo).E penso anche che l antibiotico non e' un vaccino.Salutoni a tutti

sergio697
27-09-07, 14: 56
Nessuno credo somministri volentieri medicinali ai propri soggetti ,pure io sono contrario ma da quando nel 2001 ho perso 80% dei pullus x colpa del malefico PUNTO NERO son dovuto correre ai ripari .Tramite un allevatore di PIACENZA sono venuto a conoscenza di un medicinale tedesco (in polvere) che somministro ai piccoli per i primi tre giorni di vita direttamente nel becco.
Prima va diluito nell'acqua ,la stessa la utilizzo x ammorbidire la polvere per imbecco.Attenzione tratto solamente i piccoli nati con questa patologia e tutti i neo acquisti per 5 gg ( agli adulti si somministra nell'acqua da bere).
Ho gia' descritto il farmaco in un altro intervento. ciao a tutti

Bernardini Alessandro
27-09-07, 18: 55
Ciao Sergio, che tipo di farmaco e' delucidaci saluti.::-°°-

sergio697
27-09-07, 20: 08
Questo farmaco prodotto in germania si chiama NIFURAMYCIN e' l'unico antibiotico che tengo in allevamento lo ritengo molto valido ,sono riuscito a riprendere persino cardellini e giovani verdoni che sembravano palle da biliardo,
si deve ordinare in farmacia . ciao sergio

roberto ghidini
27-09-07, 20: 32
NIFURAMYCIN busta bianca con scritte verdi,mi è capitato di usarla con 2o3soggetti impallati,senza risultato,tu che dose utilizzi in acqua per adulti?Credo comunque che ci sia di meglio.
CIAO

luca
27-09-07, 21: 33
scusate qualcuno mi vuol spiegare questo punto nero e che cosè?
"somministro ai piccoli per i primi tre giorni di vita direttamente nel becco"
ma quindi tramite siringa gli dai qualche goccia?

sergio697
28-09-07, 10: 18
Va diluito 2cc in un litro d'acqua,la stessa la uso x ammorbidire la polvere per i nidiacei ,io non uso la siringa anche se e' piu' veloce preferisco il vecchio stuzzicadenti spuntato.ghjdo non ho dubbi che tutto quello che va bene puo' essere migliorato io purtroppo non ho trovato di meglio a meno che tu non te senta a fare iniezioni intramuscolari .

spinzio
28-09-07, 11: 44
Io per ammorbidire il pastone,oltre l uovo,uso il defender prodotto
PER INUMIDIRE I PASTONCINI SECCHI - EVITA LA FORMAZIONE DI MUFFE, MICETI E MICOTOSSINE CARATTERISTICHE...
Nel mio locale nn c è una temperatura costante e ogni anno perdevo molti piccoli nei primi giorni di vita,da due anni uso questo prodotto nei primi6-7giorni di vita dei pulli e le cose vanno bene.
Questa è solo la mia esperienza e non posso dire con certezza ke sia stato questo prodotto a risolvere il mio problema.
ciao ciao

Claudio Bosich
28-09-07, 12: 25
Scusate ma a mio avviso si da, a chi l'ornitologia la guarda da fuori, un messaggio sbagliato.

Si parla di antibiotici, sulfaminici, cortisone o acaricidi secondo me con troppa superficialità.

Che ne so io sento dire: "io ho dato questo tu prova a dare questo+quest'altro".

Ma i veterinari che ci stanno a fare ? I centri di zooprofilassi cosa analizzano a fare ?

Poi per tornare a titolo della discussione "Precova si - Precova no" io dico assolutamente precova NOOOOOO....... Utile invece sarebbe un analisi periodica ( ogni 4/5 mesi ) di un campione di feci di un gruppo di animali in allevamento ed eventualmente un intervento, qualora ce ne fosse bisogno, mirato sul problema.

roberto ghidini
28-09-07, 19: 14
Premetto che non faccio alcuna terapia preventiva,io uso medicinali solo ed esclusivamente quando ho una grave necessita.Ultimamente ho conosciuto un veterinario abbastanza disponibile e onesto,quindi normalmente faccio esaminare le feci,il problema è che non si ha sempre il tempo o la possibilita di riuscire in breve a sapere di cosa si tratta,a volte bisogna aspettare che il veterinario faccia delle "culture", per sapere con certezza cosa c è.Ma il nostro paziente spesso non ha tutto questo tempo,e quando ho usato il NIFURAMYCIN mi è sempre andata male,cio non toglie che a qualcun altro o per altre patologie funzioni.
CIAO

carloavoledo
28-09-07, 22: 27
Scusate, si possono fare tutti gli esami di laboratorio ma il problema del "punto nero" può capitare anche dopo aver ricevuto un risultato negativo; si dà un alimento inquinato da e.coli mentre una femmina è in cova ed ecco che le analisi fatte prima non fanno più testo. Ed allora cosa si fà alla schiusa? Si costata l'infezione e le ore per salvare i pullis sono poche. Altre analisi per trovare l'agente patogeno (di E.coli ce ne sono a centinaia) ed il relativo antibiotico e sperare che la prossima covata sia immune. Devo dire che sono anni (30 che allevo), ho letto tantissimi Forum, parlato con Veterinari, ma per i nostri uccelli si sà ben poco, ho meglio ne sanno poco. Forne bisogna sentire gli allevatori di pollame (anche loro non sono immuni da questo problema) perchè non possono permettersi di perdere milioni di pulcini.

sergio697
29-09-07, 13: 40
Grande carlo ,sono perfettamente d'accordo con quello che dici .(di corsi di esperianza non ne ho ancora sentito parlare)
ciao sergio697

Claudio Bosich
29-09-07, 14: 31
Carlo, posso anche essere d'accordo con te. Un analisi di laboratorio può anche non essere efficace verso un nostro problema. Ma tenendo presente il tuo esempio io lo rigiro e le pongo in un'altro modo: do un antibiotico consigliato dall'amico X ad una canarina.

La canarina con la colibacillosi guarisce e va tutto a posto. Domani la stessa canarina mangia un seme inquinato da e.coli e si riammala.

Primo, l'antibiotico non previene ma eventualmente cura.

Secondo ci sono molte probabilità che si sia creata nel batterio una maggiore resistenza all'antibiotico precedentemente somministrato ed ho ora molte meno probabilità di riuscita.

Come vedi un metedo perfetto non esiste ma rimango convinto che somministarre medicinali a caso sia una cattiva abitudine degli ornicoltori.

carloavoledo
29-09-07, 23: 13
E' chiaro che noi cerchiamo di fare del nostro meglio. Infatti è la strada corretta quella di non attuare PRE cure, non pagano mai, ormai è una esperienza assodata. Io, dall'inizio, ho sempre attuato la selezione naturale(è un prezzo alto che ho pagato) ma ora i risultati sono ormai consolidati, chiaramente nel mio allevamento; per la sua tipologia, per la sua conduzione, per il suo microclima che si è creato. Certe patologie sono ormai scomparse. Mi sono rivolto anch'io all'Ist. di Pat.Aviaria presso la Facoltà Univesitaria di Milano ed ho riscontrato che molte informazioni dovevo darle all'analista perchè non basta guardare in un microscopio e fare un antibiogramma, perchè quello che manca è l'esperienza sul campo. Un animale di 12-14gr. con un metabolismo cosi' veloce ha bisogno di una terapia ed un trattamento particolare. E' la profilassi nella cura che manca, non la medicina. Gli specialisti del nostro settore sono pochi e noi allevatori dovremmo collaborare di più con loro. Per chiudere questa chiaccherata non invogliamo mai nessuno ad attuare terapie avventate o per sentito dire. Non c'è tempo poi per correggere gli errori. BISOGNA ELIMINARE QUESTA CATTIVA ABITUDINE.

Rosario Balsamo
01-10-07, 20: 31
Sono anch'io daccordo sul non usare trattamenti pre cove....lasciamo fare il proprio corso ai nostri amati volatili.....

roberto ghidini
01-10-07, 21: 30
Come gia scritto,qualche volta ho dovuto somministare cure senza ancora avere un esito di laboratorio,ma sicuramente fare analisi è importante,soprattutto per la nostra esperienza,anche se ormai per quell esemplare non servono piu a nulla.Solo cosi facendo si potra stabilire quali sono i sintomi,quale la patologia,quale eventuale cura sia piu adatta,se per caso non funziona per assuefazione anche se il medicinale sarebbe quello giusto ecc
Non siamo veterinari ma con un po di conoscenza e di esperienza possiamo colmare qualche lacuna del sistema.CIAO

DirDir
17-10-07, 23: 39
Salve,
cura pre-cova intesa come "cura farmacologica" NO...se parliamo invece di integrazione vitaminica allora il discorso è diverso!!!!
Colibacillosi...e terapia? Bhe...visto che cmq vi sono vari ceppi di coli è sempre meglio un antibiogramma per valutare la sensibilità ai farmaci dei ceppi di coli isolati. Per quanto riguarda il Baytrill...bhe...questo non è una panacea (anche se può sembrarlo) e rispetto a tanti altri antibiotici molto più selettivi e meno tossici di sicuro è quello che arreca maggiori danni! Un antibiotico specifico per la colibacillosi è la Flumechina...molto meno dannosa è anche molto più specifica!
Comunque...mi unisco al coro di quanti sono del parere di usare gli antibiotici solo in caso di effettiva necessità e sempre dopo un antibiogramma (evitiamo inutili e poco mirate somministrazioni)!!!

luca
17-10-07, 23: 45
io conosco un allevatore che usa per 5 giorni prima di mettere i nidi un prodotto di sulfa, che ne pensate?

gilberto novel
16-11-07, 17: 54
salve a tutti ho letto con molto interesse i vari forum e sono dacordissimo al non fare i trattamenti pre cove .trovo invece indispensabile l'igiene nel' allevamento avere cura di somministrare alimenti di prima qualità acqua sempre pulita .poi scusate qualcuno di voi prende le medicine senza averne bisogno? cordiali saluti gilberto