PDA

Visualizza la versione completa : Domandina facile:ornitologo e specie descritta.



Alamanno Capecchi
17-12-09, 19: 04
" Il… al certo uno degli uccelli che più facilmente degli altri si adatta alla domesticità, e prende il più grande attaccamento per quello che ne ha avuto cura. Una volta addomesticato non occorre tenerlo rinchiuso, né con le ali impedite, giacché ancor volando libero dove a lui piace, torna poi sicuramente alla casa. Io ne possiedo uno da cinque anni, che libero vive meco, e gira ovunque come padrone. All'ora del desinare e della colazione, sale sopra la tavola, e fermo su d'un angolo di quella, esamina attentamente i piatti che arrivano, e quando ne vedo qualcuno di suo genio, va a farne buona provvista. Alcuno volte preferisce il vino all'acqua. Ama molto il latte: la carne cruda e cotta, la frutta, particolarmente uva, fichi e ciliege, il torlo d'uovo, il cacio un poco secco e il pane scuro, sono le sostanze che più appetisce, e di cui si ciba ordinariamente. Como i… ha l'abitudine di servirsi delle sue zampe per ritenere ciò che vuol rompere, e di nascondere l'avanzo dello sue provvisioni. È cosa piacevolissima il vedere la cura con cui egli cerca qualche luogo ove fare il suo deposito, come lo nasconde coprendolo con pezzetti di carta, stecchi, ecc., l'attenzione che ha di girargli intorno, chinare o alzare la testa per vedere se da qualche parte si scopre. Spesso, dopo aver formato qualcuno di questi magazzini, si pone immobile a farvi la guardia, ed a chiunque vi si accosta, uomo, o animale che sia, gli si slancia addosso, con le penne rabbuffate, le ali mezze aperte, la testa bassa, ed a colpi di becco cerca d'allontanarlo. Ha un gusto strano per il fuoco: molte volte è andato a levare i lucignoli accesi dalle lucerne, e così gli ha inghiottiti: spesso nell'inverno quando si tiene del fuoco per le stanze , ingoja de' piccoli carboncelli ardenti , ed io son rimasto sempre estremamente sorpreso vedendo che egli non ne ha mai risentito alcun danno. Ha piacere a vedere innalzarsi del fumo, e tutte le volte che trova un vaso con fuoco, corre attorno cercando qualche pezzo di carta, o cencio, o stecco, ve lo pone dentro, e poi si ritira stando con grande attenzione, e quasi direi serietà, a vedere il fumo, che essi producono… "

Attilio Casagrande
17-12-09, 19: 46
Dal comportamento si potrebbe dire un corvide, questi uccelli sono molto intelligenti, e sfruttano le risorse umane, discariche ed abitazioni, forse tenendo un soggetto giovane dopo poco si può addestare, cibo e comportamento sono tipici, ma è stranissima la cosa del fuoco.
Azzardo: la taccola Corvus monedula
Linnaeus, 1758

Federico
17-12-09, 19: 57
Gazza ladra ? ( pica pica)...

fabrizio moretti
17-12-09, 20: 22
Dalla descrizione anche a me fa pensare ad un corvide..

Attilio Casagrande
17-12-09, 20: 38
Il comportamento descritto, mi fà pensare ad un corvide, anche il tenere il cibo tra le zampe, ma è sta cosa del fuoco........., anche il tenerne uno come animale da compagnia, si usavano molto gazze e corvi, però rimane il dubbio che non son così facilmente adattabili, ho provato più volte con ghiandaie e cornacchie, rimangono sempre diffidenti e scaltre, il fumo però mi fà pensare a qualcosa che vive in montagna e che ben conosce il fumo dei camini, forse il gracchio ? li ho visti spesso attorno alle case, ma non li conosco come animali da compagnia.

Alamanno Capecchi
17-12-09, 21: 16
Bravissimo Casagrande! Risposta esatta: è il gracchio. L'ornitologo, grande amico del mio bisnonno, e quindi del passato, usa la parola "cacio". Vi dice niente?

Pantaleo Rodà
17-12-09, 21: 33
Noo...sono arrivato tardi, altrimenti penso he l'avrei indovinata...conosco bene i gracchi, in questi giorni ce ne sono a centinaia attorno a casa mia...sono animali furbissimi e non hanno alcun timore dell'uomo, occorre fare attenzione alle provviste lasciate fuori (ora tengono sotto assedio le piante di cachi)...per quanto riguarda il fumo, ho notato spesso che stanno vicino ai camini da cui esce il fumo e amano volteggiarci in mezzo...

Attilio Casagrande
17-12-09, 21: 35
Davvero il gracchio ?
Non la sapevo proprio questa abitudine di ingoiare i carboni, sembra impossibile che non possa causargli niente, veramente singolare.

Alamanno Capecchi
17-12-09, 22: 05
Ebbi, nel corso degli anni, tutti i corvidi italiani eccetto il Corvo imperiale e il Gracchio corallino. Per quanto può valere la mia flebile voce, anch'io, con il gracchio, ebbi le stesse piacevoli esperienze del grande ... Per "un gusto strano per il fuoco" preferii tenere il mio gracchio lontano dai caminetti accesi.


(Se nessuno riporta il nome dell' ornitologo, lo scriverò io)

Alamanno Capecchi
18-12-09, 11: 38
"Savi Paolo (1798-1871) geologo e ornitologo italiano. Nato a Pisa l’11 luglio 1798, ivi morto il 5 aprile 1871. Dal 1823 professore di Storia naturale nell’Università di Pisa... Lasciò notevoli lavori di zoologia e paleontologia e qualcuno di anatomia comparata. Degni di nota i volumi Ornitologia toscana, Pisa 1827-32, e Ornitologia italiana, Firenze 1873, che gli assicurano un posto di prim’ordine nella storia della ornitologia."
Da "Cronologia della storia dell'ornitologia" del dott. Alberto Masi

Pantaleo Rodà
18-12-09, 11: 46
Grazie dell'informazione...non ci sarei mai arrivato...((/