Visualizza la versione completa : Indigeno poliglotta... l'autore dello strano concerto era...
Alamanno Capecchi
26-12-09, 11: 44
Dice il Bosenhayn : « Una volta d' autunno , affaticato dalla caccia, mi sedetti sotto una betulla. Stava pensando ai casi miei , quando m'interruppe il garrire di un uccello. Mi meravigliai che a stagione tanto avanzata il bosco avesse ancora dei cantori ; ma dove e quali? Esaminati tutti gli alberi vicini non mi riusciva scoprirli; eppure il canto mi risuonava sempre più forte all’ orecchio. Somigliava assai al canto del tordo , ed anzi mi parve che fosse appunto uno di quegli uccelli , quando ad un tratto la canzone mutò stile; era interrotta e meno melodiosa. Sembrava poi quasi che un concerto vario mi echeggiasse dintorno ; ora distingueva chiaramente i suoni interrotti del picchio, ora quelli della gazza, poi il grido dell'averla, del tordo, dello stornello o perfino della gazza marina, gridi a me ben noti. A un tratto vidi a grande distanza 1' autore dello strano concerto: era... »
Cristiano Ferrari
26-12-09, 12: 19
Uhm.....io la butto li':l'uccello lyra? [[[]]]
pietro alessio di maria
26-12-09, 12: 20
potrebbe essere il fanello???
Alamanno Capecchi
26-12-09, 12: 45
Più piccolo dell' uccello lyra, più grande del fanello. E' un indigeno
maurizio44
26-12-09, 13: 40
credo possa essere un'averla
roberto ghidini
26-12-09, 14: 25
Come dice Maurizio credo sia un averla,è un ottimo imitatore da qualche parte nel forum c è un video spagnolo dove imita benissimo anche il canto del cardellino. ::-°°-
giuseppe grossi
26-12-09, 14: 27
Alamanno, per caso si tratta della ghiandaia (Garrulus glandarius)
roberto ghidini
26-12-09, 14: 44
Ho trovato il video di cui parlavo ::-°°-
http://it.youtube.com/watch?v=f31RNnfjsyU
john fernandez
26-12-09, 14: 57
Per caso non e un uccello del'ordine dei passeriformi. Pensavo anche agli uccelli lira o il tordo.
Alamanno Capecchi
26-12-09, 15: 13
Alamanno, per caso si tratta della ghiandaia (Garrulus glandarius)
Esattamente. Indovinato!!! L'autore si riferisce alla Ghiandaia.
Alamanno Capecchi
26-12-09, 15: 27
Dice il Bosenhayn : « Una volta d' autunno , affaticato dalla caccia, mi sedetti sotto una betulla. Stava pensando ai casi miei , quando m'interruppe il garrire di un uccello. Mi meravigliai che a stagione tanto avanzata il bosco avesse ancora dei cantori ; ma dove e quali? Esaminati tutti gli alberi vicini non mi riusciva scoprirli; eppure il canto mi risuonava sempre più forte all’ orecchio. Somigliava assai al canto del tordo , ed anzi mi parve che fosse appunto uno di quegli uccelli , quando ad un tratto la canzone mutò stile; era interrotta e meno melodiosa. Sembrava poi quasi che un concerto vario mi echeggiasse dintorno ; ora distingueva chiaramente i suoni interrotti del picchio, ora quelli della gazza, poi il grido dell'averla, del tordo, dello stornello o perfino della gazza marina, gridi a me ben noti. A un tratto vidi a grande distanza l' autore dello strano concerto: era una ghiandaia »
Ero sicuro che era il Mimus polyglottis . pero invece ....
giuseppe grossi
26-12-09, 19: 07
Esattamente. Indovinato!!! L'autore si riferisce alla Ghiandaia.
non ne avevo dubbi, conosco molto bene quell'uccellaccio....
Alamanno Capecchi
26-12-09, 21: 26
Per chiudere, ancora due parole sulla ghiandaia.
Il Lenz dà grande lode alla ghiandaia e la proclama benefica all'uomo, per la distruzione che fa di serpenti, e segnatamente di vipere, o descrive mirabilmente 1' abi*lità colla quale combatte contro la vipera scansandone il morso o dandole la morte.
Il Toussenel che ha accusato la gazza dei più turpi delitti che si possono immaginare, riporta una lettera di un amico suo, piena di lodi della ghiandaia.
Ma c'è alla medaglia il rovescio.
Il Naumann sorprese una ghiandaia in atto di sgozzare una femmina di tordo bottaccio che sacrificò la vita per la prole, e la vide sovente dar la caccia alle piccole pernici.
Il Trinthammer grida : «Che cosa fa questo astuto vagabondo durante tutto il periodo dell'incubazione? Questo elegante e malvagio uccello va di albero in albero, di cespuglio in cespuglio, scopre i nidi, beve le uova e divora gli inesperti piccini incapaci di fuggire. Lo spar*viero e le tre averle comuni alle nostre foreste sono cattivi soggetti, ma tutti insieme non fanno la metà dei danni che fa la ghiandaia. Ciò che sfugge agli uccelli or indi*cati, alle puzzole ed alle donnole, non isfugge alla ghiandaia, e dove questa prende a dominare non v'ha speranza che gli uccelletti si moltiplichino. L' accusa non pecca di calunnia; mi si conceda di addurre una prova della sua impudenza. Per lo spazio di parecchi anni una ghiandaia ebbe l'abitudine di venire tutte le mattine ad ispezionare il mio giardino , almeno finché durava la riproduzione; frugando nel mio come negli adiacenti giardini gli alberi ed arbusti distruggeva qualsiasi nido le avvenisse di sco*prire. Un fringuello che nidificava su un albero e una capinera annidata fra l'uva spina, vedendo che non potevano più allevare alcuna nidiata, sloggiarono; ma il ladrone, il cui apparire mi era tosto manifestato dal gridìo di quei poveri uccelletti, volle darmi altre prove di sua bravura, e postosi ad inseguire i codirossi giovani ad uno ad uno li portò via e in breve tutti li uccise. Un'altra volta, tratto dal foro di un muro del mio vicino un passerotto , lo portò su un albero e, fattolo a pezzi, lo divorò. I genitori e tutti gli altri uccelli testimoni del delitto mandarono altissime grida, ed anzi assali*rono minacciosi il predone; ma questi non curando la turba e ridendosi di me che tentavo spaventarlo colle grida e coll'agitare del cappello, finito il sanguinoso pasto si preso come dessert un paio di ciliege , poi se ne andò beffandosi di me e de'miei al*leati. So volete salvare i piccoli uccelletti di bosco che sono tanto utili raccogliendo i bruchi nocivi, lavoro cui non riesce la mano o 1'ingegno dell' uomo, dovute ostare con tutti i mezzi alla prepotenza della loro terribile nemica la vorace ghiandaia, dovete impedire che oltrepassi certi confini. »
Sulla ghiandaia nella cartella: “I vostri articoli”, in data 23-08-2007, vi è descritto il mio drammatico incontro con questa specie.
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