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Vincenzo Forlino
05-01-10, 17: 06
ciao qualcuno di voi ci andra quest'anno???
chi c'e gia stato quo dirci com'è(e la mia prima volta)((/
::-°°-
Linda Crippa
05-01-10, 18: 28
Io sono stata ma a settembre, la prima si svolge se non erro i primi di marzo.
Comunque è un grande capannone adibito per l'occasione a mostra scambio.
Ti consiglio di arrivare presto altrimenti, oltre al fumo ed al caos troverai poco.
Dura solo mezza giornata e tieni presente che verso le 11.00 la gente comincia ad andarsene.
Osserva bene un animale prima di acquistarlo, controlla l'anellino, lo stato di salute generale e, io di solito lo faccio, dai un'occhiata a come l'allevatore tiene ed espone i propri animali. Se sono in gabbie ordinate, piuttosto pulite e gli uccelli alloggiati con criterio normalmente è un buon segno di come alleva.
Al contrario animali ammassati in microgabbie, uccelli di ogni sorta appartenenti allo stesso allevatore, gabbie vecchie e sudice mi fanno parecchio insospettire.
Per il resto moltissimi pappagalli, ma anche esotici e fringillidi, meno canarini.
ciao , io sono stato sia a febbraio che a settembre condivido pienamente con linda . dopo il viaggio stressante ti tocca anche una fila assurda . adesso mi preparo x straubing il 17 gennaio li mi trovo meglio solo 9 ore di viaggio
quest'anno forse andrò a zwolle.
Vincenzo Forlino
06-01-10, 11: 25
grazie dei consigli linda, ne faro ammenda, ho prenotato un posto col pulman(ho visto l'annuncio su italy pet) parte da roma il 18 ed arriva il 19 verso le 13:00, quindi la mattina del 20 conto di arrivare presto in mostra(l'albergo e a solo 1 km)................ma e vero che i prezzi rispetto a noi sono quasi la metà.........mi hanno detto che con 1000euro puoi prendere una coppia di ara
::-°°-
Enzo Patané
06-01-10, 12: 55
...ma e vero che i prezzi rispetto a noi sono quasi la metà.........mi hanno detto che con 1000euro puoi prendere una coppia di ara
::-°°-
Sono leggende metropolitane. Gli unici soggetti che costano poco sono gli australiani mentre per gli altri i prezzi sono gli stessi che in Italia se non maggiori.
La differenza sta soltanto nel fatto che li trovi.
[=^||||
Vincenzo Forlino
06-01-10, 14: 31
grazie enzo, almeno non parto con false speranze...........ma per australiani cosa intendi, roselle e parrocchetti simili, o anche altri tipo acletti???
potresti farmi qualche esempio di prezzo, cosi da darmi un idea del bugget di cui avro bisogno
::-°°-
breeder06
07-01-10, 02: 17
io sto cercando cardellini a testa grigia, dite che a Zwolle abbia qualche speranza di trovarli? grazie
riccardo russo
07-01-10, 18: 57
Zwolle è il regno dei pappagalli ... puoi trovare anche il resto ma per puro caso
exoticfarm
22-01-10, 17: 41
oramai sono 5 anni che vado sia s settembre che a febbraio,è una mostra scambio molto attraente,merita assolutamente ma bisogna chiarire che i prezzi sono leggermente inferiori non di certo la meta',la cosa positiva è che si trovano mutazioni particolari,e razze particolari..
IlPariota
22-01-10, 18: 21
Ma parliamo di fringillidi o pappagalli?
breeder06
18-02-10, 20: 43
un mio amico va a zwolle!! anche se le speranze sono poche , spero che riesca a trovare qualche fringillide...
ciao a tutti,
sono stato a Zwolle quest'anno,un' esperienza meravigliosa.
C'erano moltissimi pappagalli ed esotici,quest'ultimi costavano molto poco rispetto all 'Italia.
Fringilliti pochi ma molto costosi, cardellini ancestrali a 150/200 euro l'uno.
Io ho comprato vari nigrigenis mutati da Frans Mulder(Campione del BVA) molto selezionati e di ottima genealogia.
quando avro tempo posterò le foto dei soggetti comprati nella sezione Agapornis.
ciao, complimenti per gli acquisti attendo le foto...Per quanto riguarda i cardellini ti assicuro che quest'anno i prezzi degli ancestrali erano stabilmente su quei livelli, i soggetti ancestrali più belli che ho visto a Reggio li vendevano a 300...
Ciao Ale non avevi detto che non ci andavi??
Ciao,si io non ci dovevo andare.ho avuto dei problemi in famiglia e in quel periodo stavo a Roma,non pensavo di andare a Zwolle,poi degli amici di roma mi hanno convinto e sono andato.Ho provato a ricercare il tuo numero,ma i miei parenti a roma non hanno internet.Mi dispisce molto!!!!
Ornitorrrreglia
19-08-11, 17: 49
Riprendo questa conversazione per evitare di aprirne un'altra.... chi di voi va a zwolle il prossimo 24 settembre 2011?
Sarei interessata. Dove si terrà?
Vincenzo Forlino
19-08-11, 21: 24
si terrà a Zwolle (http://it.wikipedia.org/wiki/Zwolle) Olanda ed è la più grande mostra mercato di Psittacidi (ma non solo)
Matteo Rodolfi
19-08-11, 21: 57
Io non devo venire!!!!!!!!!
Vincenzo Forlino
19-08-11, 21: 58
io mi sa che quest'anno non POSSO ! ! !
Io ci andrei se per caso ci fosse un gruppo partendo col pulman o aereo e sapendo i costi
Vincenzo Forlino
19-08-11, 22: 05
se cerchi in rete troverai vari pullman con il programma di viaggio e i costi
Vorrei andar con un gruppo qui del forum perchè dovrei partire da sola e sarebbe la prima volta che partirò all'estera senza nessuno.
arrigo.taddei
20-08-11, 06: 45
se vai al associazione etruria di roma senzaaltro ce' gente che va
Ornitorrrreglia
20-08-11, 10: 46
invece veneti nesuno?
Roberto Condorelli
04-09-11, 18: 16
Io quest'anno finalmente vado.
Ho già preso il biglietto aereo. Parto il 23 e rientro il 24 sera.
Se qualcuno del Forum va mi contatti che magari ci troviamo la sera prima.
Ciao
Roberto
Simone Durigon
05-09-11, 11: 43
Ciao Roberto, per la sera prima di Zwolle ho scoperto che noi saremo in un'altra città quindi non riusciamo a vederci, magari ci incontriamo la mattina dopo in fiera anche se sarà molto convulsa la situazione :)
Roberto Condorelli
05-09-11, 11: 45
Va bene. Allora ci aggiorniamo più in là.
A presto.
Roberto
Anche a me piacerebbe moltissimissimo andare.
Ho una domanda da fare, soprattutto a Roberto che va in Aereo...
Ma se si acquista uno o più soggetti si possono imbarcare in aereo o ci sono problemi?:confused:
Ciao
Tania
Roberto Condorelli
06-09-11, 15: 24
Ciao Tania.
Solo alcune compagnie, fra cui Alitalia, consentono di portare in cabina uccelli.
Alitalia, in particolare, consente solo un trasportino che contenga al massimo 5 pennuti, per un peso totale, trasportino compreso, di massimo 10 kg. E sono esclusi pappagalli e pappagallini.
Il servizio non è gratuito. Per un volo dall'Olanda costa 75€ e devi prenotarlo. Devi anche avere un documento che attesti la salute dei pennuti, anche se mi risulta che non occorra una specifica certificazione veterinaria.
Certo che se devi andare a Zwolle a fare la spesa, l'aereo non è lo strumento adatto.
Peraltro tutte le compagnie low cost non ammettono animali.
Le compagnie di bandiera poi sono costose. Il mio biglietto di a/r costa oltre i 600 euro, e l'ho preso solo perchè non l'ho pagato, ma ottenuto con il Programma millemiglia che alimento grazie ai (troppi) viaggi di lavoro.
Mi sarebbe piaciuto andare in macchina, ma non ho trovato persone disponibili e con una tempistica ed interessi simili ai miei.
A presto
Roberto
Ciao Roberto, grazie per le informazioni sei stato chiaro... il biglietto poco più di un mese fa lo avevo trovato ad un ottimo prezzo, poi mio fratello mi aveva convinto ad andare in macchina (per via dei problemi che avevo sentito dire sul trasporto), ora lui ha deciso di non andarci più :(
Questa volta, a meno che non accada un mezzo miracolo :) andrà così, ma per la prossima spero di riuscire a vedere questa tanto decantata fiera/mercato.
Roberto Condorelli
06-09-11, 17: 49
A saperlo prima si sarebbe potuto ragionare su un viaggio in macchina condiviso magari con qualcun altro, sempre qui da Roma.
Pazienza. Sarà per un'altra volta.
Tu cosa allevi?
Io sabato vado a Travagliato alla Nazionale del Gould.
Ciao
Roberto
Si infatti...vediamo di organizzarci per la prossima :)
Sai... non mi considero un'allevatrice e non ho sicuramente le esperienze che avete voi qui, sono cresciuta con ondulati e canarini (mio papà anni fa era allevatore di canarini), con il tempo ha ridotto i canarini e abbiamo aumentato gli ondulati e inserito i Fischer, ora da pochi mesi mi sto cimentando con un paio di monaci ma sto anche pensando di prendere una coppia di pappi più grandi. Vedremo... Sono una persona che ci pensa un bel pò sulle cose prima di partire, ma adoro questi pennuti e mi diverto molto con la loro simpatia.
La cosa carina è anche far parte di questa comunità e spero prima o poi di conoscere dal vivo qualcuno.
Ho già preso nota di tutte (credo) le prossime mostre/fiere. :D
Roberto Condorelli
07-09-11, 10: 10
I pappagalli sono gli uccelli sicuramente più interessanti. Purtroppo hanno il non trascurabile difetto di essere tutti più o meno rumorosi, il che rende complesso allevarli in un contesto cittadino. I vicini infatti raramente apprezzano...
Io fino ad ora ho allevato Agapornis taranta, che però ho appena ceduto in blocco, e Agapornis cana, con cui sono agli inizi. Sono fra i pappagalli meno rumorosi...
Per quanto riguarda la comunità ed i prossimi eventi, se verrai a Volarea sicuramente incontrerai molti di noi.
Come associazione si organizzano spesso serate di chiacchiere e salsicce, e la prossima dovrebbe essere entro una ventina di giorni.
A presto
Roberto
Si si, Volarea non la perdo ;)
A Presto
Tania
Anche io ci sarò per prendere qualche cocorita con il colore insolito. Ma i prezzi di accessori e mangimi, nelle fiere, è più basso rispetto ai negozi o alto?
Alessandro Ascheri
07-09-11, 14: 42
Non è detto ma a volte si trovano prezzi interessanti.
Simone Durigon
07-09-11, 14: 42
Anche io ci sarò per prendere qualche cocorita con il colore insolito. Ma i prezzi di accessori e mangimi, nelle fiere, è più basso rispetto ai negozi o alto?
Decisamente si!
io ci sarò di sicuro ma devo fare una maratona .
si parte venerdì 23 dalla lombardia e si torna domenica 25 mattina , io però non mi fermo li perchè devo partire subito per reggio emilia Zebra's la mostra degli esotici .
così per mezzogiorno sarò anchio presente per fare il pic-nic sotto gli alberi
sono andato per la prima volta a questa fiera in febbraio .
devo dire che è una cosa fuori del normale tipo reggio emilia a novembre , si trovano certi soggetti che in italia difficili da trovare e con i prezzi posso dire che la differenza non è così abissale ma pochi euri di differenza dall'italia.
chi deve prendere dei portadori deve stare molto attento perchè il 70% non portano niente
a febbraio ho preso tre maschi di zebrati portadori di agata ma neanche uno portava questa mutazione erano ancestrali normali .
con i documenti che danno dichiarando maschio o femmina anche li più delle volte è tutto il contrario per questo dico tenete gli occhi bene aperti . ciao ci vediamo li per quelli che vengono
Piero Manavella
21-09-11, 21: 32
Venerdi ore 9 si parte per Zwolle, sabato fiera e poi in giro per allevamenti che bello . Come i bambini non resisto più ad aspettare ciaooooo
Roberto Giani
28-09-11, 10: 05
Nessuno ci racconta niente (e magari ci mette qualche foto...) della fiera di Zwolle appena trascorsa?
Simone Durigon
28-09-11, 12: 00
Io sono stato all'interno della fiera in tutto per un'oretta. Avevo tanta gente da incontare all'esterno per consegnarmi animali che avevo prenotato. Posso dire però di aver visto bene tutta la fiera anche se in poco tempo, gli animali erano tantissimi, ma rispetto a febbraio c'erano meno rarità, come a solito un grande affollamento di gente da tutta europa. Appena posso vi metto le foto dei pappagalli che ho preso in Olanda...
Roberto Condorelli
28-09-11, 13: 49
Nessuno ci racconta niente (e magari ci mette qualche foto...) della fiera di Zwolle appena trascorsa?
Ciao Roberto.
Sono stato a Zwolle per la prima volta sabato scorso, nell'ambito di un lungo giro fra Germania, Belgio ed Olanda.
Ti riporto quelle che sono state le mie impressioni.
In linea generale la fiera in sè non mi ha colpito particolarmente.
E' infatti disorganizzata, con procedure impensabili in Italia dove per molto meno si verrebbe sanzionati dalle Autorità o pesantemente contestati dai visitatori.
A mero titolo esemplificativo riporto il caso della gestione della biglietteria. La fila, senza alcun controllo o incanalamento, inizia a formarsi verso le 6.30, in attesa dell'apertura prevista per le 8.30. Inutile dire che ci sono sorpassi, furbate, calca, scomodità. Gente con trasportini che ti urta, ti pesta i piedi, ti passa (o prova a farlo) davanti.
Una parte di persone fa un'altra fila direttamente per l'ingresso, avendo già i permessi di accesso in quanto standisti o espositori. Anche per loro tempi lunghi.
Tutto molto caotico e palesemente trascurato, atteso che basterebbe veramente poco (qualche transenna, uno o due addetti e una revisione degli orari) per cambiare completamente volto a questa fase. Non penso nemmeno alla prevendita o alla vendita on-line, perchè per loro credo sia fantascienza.
Dentro la fiera è grande, anche se non come Reggio Emilia, ed anche qui piuttosto disorganizzata. Gli espositori spesso arrivano a fiera iniziata, e le sistemazioni sono piuttosto disordinate. Non ci sono numerazioni e tutto è molto improvvisato. Ci sono due padiglioni, anche se il secondo è piuttosto vuoto rispetto al primo. Diversi stand, anche se non tanti (diversi spazi vuoti lungo il perimetro dei padiglioni).
Di italiani ho visto lo stand della Fran-pet, anche se forse ce ne erano altri che non ho notato.
Parliamo di uccelli.
Netta prevalenza di pappagalli soprattutto di media taglia, a prezzi davvero competitivi rispetto all'Italia. Discorso diverso per quelli di piccola taglia (fra cui Agapornis), poco numerosi e, a mio modesto avviso, di scarso pregio.
Ottimo il livello degli esotici, con animali piuttosto rari in Italia e a prezzi lievemente più bassi. Molti africani e australiani.
Canarini quasi zero (ammetto di non esserne rimasto turbato).
Pochissimi indiegni (ciuffolotti, verzellini ecc.) e, sempre a mio avviso, di scarso pregio.
Altissimo il livello degli insettivori, con animali pressochè introvabili in Italia, ed in numero molto elevato.
Insomma: per gli animali giudizio positivo, ma se non dovessi comprarmi un pappagallo di taglia o animali particolari, forse mi risparmierei il lungo (e costoso) viaggio.
Dimenticavo: Gould pochi e di basso livello.
Uno degli aspetti davvero negativi, a mio avviso, di questa manifestazione, è che dura solo la mattinata, ed in realtà si nota aria di sbaraccamento già verso le 11/11.30.
Questo è veramente sgradevole, perchè sarebbe tutta un'altra cosa avere il tempo necessario per girare con calma. Invece, soprattutto se si cerca qualcosa in particolare, ci si ritrova a fare una corsa per rimanere alla fine con poco tempo ed un certo disorientamento.
Capisco che due giorni sarebbero molti, ma almeno una giornata piena sarebbe sicuramente preferibile.
E' un po' come i mercati rionali, dove all'ora di pranzo le massaie sono già passate da un pezzo, la frutta è quasi finita e tutti smantellano i banchi.
Io mi sono comunque molto divertito, anche perchè era la prima volta. Se però, come detto, non avessi qualcosa di specifico da acquistare, non farei un viaggio del genere per una mattinata frenetica e forse infruttuosa di mercato.
Nel mio caso comunque il problema non si è posto, perchè ho girato per cinque giorni e visto tante altre cose.
A presto
Roberto
Ornitorrrreglia
28-09-11, 15: 22
A questo punto allora penso sia meglio evitarla ed andare direttamente dagli allevatori!!
Ottima recensione Roberto! Come dice giustamente Ornitorreglia conviene prendere direttamente contatto con gli allevatori ed evitare tutto questo sbattimento...
Roberto Condorelli
28-09-11, 16: 48
Beh, ragazzi, non vorrei essermi espresso male.
Il mercato merita una visita, almeno per una volta. E tale visita è necessaria se si è alla ricerca di alcuni tipi di pappagalli o insettivori, per la maggiore disponibilità e convenienza.
Non ci tornerei, ma sono contento di esserci stato.
Roberto
Roberto Giani
28-09-11, 17: 12
Anche io ci sono stato una volta sola e condivido parola per parola la descrizione di Condorelli: ero in fila già alle 6:30 e per tutto il tempo con i trasportini di quello dietro di me, conficcati nella schiena...
Altra cosa che mi era piaciuta poco era l'illuminazione eslusivamente arificiale. Per il resto era quasi il mondo dei balocchi: pappagalli di tutti i tipi, anche rari ma rigorosamente anellati, per alcune specie prezzi quasi dimezzati ripetto ai nostri...
Quella volta ero andato solo per vedere e non dovevo comprare niente, non so se ci tornerei per cercare qualcosa da acquistare anche se non lo escludo a priori.
PierpaoloPalozzo
28-09-11, 18: 26
Grazie Roberto (Condorelli) per la disamina, devo correggerti solo su una cosa, gli stand sono divisi per lettera, ogni fila ha la sua, e poi hanno anche una sorta di numerazione.
Comunque il vantaggio di Zwolle è che attira gente da tutta Europa ed è un buon punto di incontro con tanti allevatori per poter scambiare soggetti.
Personalmente, pur non essendo interessato all'acquisto di animali, ho notato diversi buoni soggetti e a prezzi ragionevoli; tra gli altri degli ottimi Pionus chalcopterus, dei Poicephalus guglielmi di almeno un paio di sottospecie e poi un paio di coppie stupende di Chalcopsitta atra.
Poi un altro aspetto da non trascurare è la possibilità di acquistare tanti prodotti e integratori che qui in Italia sono introvabili oppure costano un occhio della testa, io ne faccio praticamente incetta!!
Roberto Condorelli
28-09-11, 18: 32
Grazie Roberto (Condorelli) per la disamina, devo correggerti solo su una cosa, gli stand sono divisi per lettera, ogni fila ha la sua, e poi hanno anche una sorta di numerazione.
Comunque il vantaggio di Zwolle è che attira gente da tutta Europa ed è un buon punto di incontro con tanti allevatori per poter scambiare soggetti.
Personalmente, pur non essendo interessato all'acquisto di animali, ho notato diversi buoni soggetti e a prezzi ragionevoli; tra gli altri degli ottimi Pionus chalcopterus, dei Poicephalus guglielmi di almeno un paio di sottospecie e poi un paio di coppie stupende di Chalcopsitta atra.
Poi un altro aspetto da non trascurare è la possibilità di acquistare tanti prodotti e integratori che qui in Italia sono introvabili oppure costano un occhio della testa, io ne faccio praticamente incetta!!
Ciao Pierpaolo,
condivido sicuramente quanto tu affermi circa prezzi e disponibilità di pappagalli, come avevo accennato con minor competenza nel riconoscimento delle specie rispetto a te.
Hai fatto bene a precisare la questione relativa alla reperibilità e al costo dei prodotti, visto che non ne avevo fatto cenno. Io stesso ho acquistato due confezioni di Esb3, introvabile in Italia.
Sui numeri dei banchi, o ho proprio visto male o stiamo parlando di cose diverse.
Io mi riferivo non agli stand lungo il perimetro, ma ai banchi vendita degli allevatori. A Reggio in alto c'è un numero sequenziale che permette, se per esempio ti dai un appuntamento, di trovarti lì. A Zwolle se ci sono non sono ben visibili e per affermarlo con sicurezza mi sono andato a rivedere le foto che ho scattato. Se hanno una numerazione, probabilmente ha finalità organizzative ma non agevola il visitatore.
A presto
Roberto
PierpaoloPalozzo
28-09-11, 18: 49
Ciao Pierpaolo,
condivido sicuramente quanto tu affermi circa prezzi e disponibilità di pappagalli, come avevo accennato con minor competenza nel riconoscimento delle specie rispetto a te.
Hai fatto bene a precisare la questione relativa alla reperibilità e al costo dei prodotti, visto che non ne avevo fatto cenno. Io stesso ho acquistato due confezioni di Esb3, introvabile in Italia.
Sui numeri dei banchi, o ho proprio visto male o stiamo parlando di cose diverse.
Io mi riferivo non agli stand lungo il perimetro, ma ai banchi vendita degli allevatori. A Reggio in alto c'è un numero sequenziale che permette, se per esempio ti dai un appuntamento, di trovarti lì. A Zwolle se ci sono non sono ben visibili e per affermarlo con sicurezza mi sono andato a rivedere le foto che ho scattato. Se hanno una numerazione, probabilmente ha finalità organizzative ma non agevola il visitatore.
A presto
Roberto
Effettivamente non sono chiari e visibili come a Reggio, ma su ogni primo banco della fila c'è un cartello con la lettera assegnata alla fila. Poi la numerazione è relativa alla prenotazione di ciascun allevatore/venditore, ma sono in pochi poi ad affiggerla sul loro banco...comunque niente a che vedere con Reggio...
Simone Durigon
28-09-11, 19: 08
Confermo tutto ciò che avete detto, l'organizzazione è forse approssimativa, e c'è abbastanza caos. Su una cosa però gli olandesi sono anni luce avanti a noi: per entrare con gli animali nella fiera, non c'è bisogno di riempire moduli e autocertificazioni come in italia, anche perchè qualora ci fossero persone con animali dichiaratamente affetti da patologie, non lo andrebbero certo a scrivere su quei fogli che ti propongono all'entrata che trovo alquanto ridicoli...
pietro 96
28-09-11, 19: 10
grazie a tutti per i commenti, i pro e i contro della mostra, spero di poter vedere delle foto, che credo aggiungano una descrizione in più e ti diano un'idea migliore......grazie
Roberto Condorelli
28-09-11, 19: 14
Confermo tutto ciò che avete detto, l'organizzazione è forse approssimativa, e c'è abbastanza caos. Su una cosa però gli olandesi sono anni luce avanti a noi: per entrare con gli animali nella fiera, non c'è bisogno di riempire moduli e autocertificazioni come in italia, anche perchè qualora ci fossero persone con animali dichiaratamente affetti da patologie, non lo andrebbero certo a scrivere su quei fogli che ti propongono all'entrata che trovo alquanto ridicoli...
Caro Simone,
quello della "semplificazione" è un tema su cui effettivamente siamo indietro, e non solo rispetto agli olandesi, ma al resto d'Europa.
In tema Cites, come noto, la nostra Legislazione è invasiva e disincentivante, oltre che rozza e mal scritta.
Su alcune cose tuttavia, a giudicare da quanto ho visto in questi giorni, qui in Italia siamo un po' più avanti, soprattutto nel settore della gestione dell'allevamento e delle attrezzature impiegate.
A presto
Roberto
Simone Durigon
28-09-11, 19: 26
Caro Simone,
quello della "semplificazione" è un tema su cui effettivamente siamo indietro, e non solo rispetto agli olandesi, ma al resto d'Europa.
In tema Cites, come noto, la nostra Legislazione è invasiva e disincentivante, oltre che rozza e mal scritta.
Su alcune cose tuttavia, a giudicare da quanto ho visto in questi giorni, qui in Italia siamo un po' più avanti, soprattutto nel settore della gestione dell'allevamento e delle attrezzature impiegate.
A presto
Roberto
Roberto,
io e Pierpaolo siamo stati da 6 allevatori tra Olanda e Belgio. Per quanto riguarda i pappagalli abbiamo visto che ovviamente c'è chi gestisce all'avanguardia il proprio allevamento, e chi invece si trova ancora arretrato su alimentazione e gabbie-voliere. Mediamente, però, coloro che allevano esclusivamente per hobby hanno un cultura molto più aperta di noi. Ho comprato dei pappagalli di media taglia (27cm di lunghezza) da un allevatore che teneva le sue coppie in 7 metri di voliera alta 3 e larga 2. Questa persona gentilissima e molto accogliente, ci ha spiegato che ai suoi animali dava l'estruso della harrison semplicemente perchè era il migliore pagandolo in Olanda 350 euro un sacco da 11kg. Inutile dirti che noi eravamo a bocca aperta. Insomma ripeto per quanto riguarda i pappagalli dipende con chi si ha a che fare, ma gli amatori sono veramente ad altissimi livelli. Onestamente in Italia ancora non abbiamo acquisito quella cultura anche se sono ottimista sulle nostre potenzialità...
Roberto Condorelli
28-09-11, 20: 57
Caro Simone,
anche nel settore degli esotici, in quei Paesi, ho incontrato persone molto cordiali e disponibili.
Nella gran pare dei casi non sono attrezzati come lo sono mediamente gli allevatori italiani, ma ottengono risultati ottimi, e spesso superiori (non mi riferisco tanto alle competizioni, ma alla capacità di riprodurre specie difficili), credo sostanzialmente per tre motivi: hanno spazio (non ho conosciuto nemmeno un allevatore che vive in città), hanno capacità radicate ed hanno una maggiore disponibilità, come ricordava Pierpaolo, di prodotti d'avanguardia.
Con questo riescono a sopperire ad un approccio talvolta un po'...grezzo.
Non bisogna trascurare, a mio avviso, che specialmente in Olanda e Belgio è connaturata alla società un'impostazione commerciale. Sono commercianti dentro, da sempre.
Un paese piccolo come l'Olanda ha il porto più grande ed importante d'Europa, ed uno dei primi del mondo: Rotterdam.
Questo li agevola perchè loro mettono tutto a sistema. Per molti è completamente fuori dalla realtà praticare un hobby "a perdere".
Questo genera mercato, interesse, indotto, prodotti, e quindi agevola la crescita del settore.
Dove gira denaro, c'è crescita.
Quello che il Legislatore, anche comunitario, non ha ancora capito, è che l'allevamento ed il commercio, ovviamente ben disciplinato, è l'unico strumento per difendere gli animali in Natura. Loro invece ragionano al rovescio, vietando il commercio o complicandolo terribilmente, specialmente in Italia.
Ad oggi nessuno ha ancora capito, beninteso se ha almeno la quinta elementare, per quale ragione vietare o limitare fortemente il commercio di animali inanellati secondo le regole dovrebbe tutelare gli animali in Natura.
Eppure la quinta la dovrebbero avere.
Comunque, tornando ad Olanda e Belgio, bisogna ricordare che sono grandi più o meno come una nostra Regione, ma hanno una densità di allevatori molto alta.
Noi stiamo crescendo.
Abbiamo interesse, un crescente mercato di prodotti e probabilmente di allevatori, e questo nonostante la crisi profonda che opprime l'economia.
Il nostro futuro tuttavia è ignoto.
Il principale problema, oltre ad una certa "inesperienza", che però stiamo recuperando in fretta, è l'ostilità diffusa nei confronti del nostro hobby e la normativa opprimente e sconnessa che limita, invece di agevolare, l'allevamento in sè ed in particolare delle specie che invece, per essere protette, dovrebbero essere sempre più diffuse nei nostri allevamenti.
Se riusciremo a "sdoganare" l'ornitologia, o meglio l'ornicoltura, allora credo che l'Italia primeggerà sempre più e fra venti o trent'anni saranno gli olandesi ed i belgi a farsi il giro degli allevamenti in Italia.
Se non ci riusciremo, allora rimarremo con il mito, talvolta fondato, dei Paesi del nord e, se proprio ci andrà male, l'ornicoltura tenderà a scemare sempre più.
Questo, se parliamo di allevamento di pappagalli e di esotici, ma anche di indigeni (per i canarini il discorso è diverso), sarà una iattura per gli animali in natura, perchè una ornicoltura povera e carente genera comportamenti malsani. Se gli animali non vengono riprodotti in cattività, vengono catturati.
L'uomo non rinuncia al contatto con la Natura e a soddisfare i suoi desideri di "affezione" e, bisogna riconoscerlo, di possesso e di collezionismo.
Riusciremo a sdoganarci? Riusciremo ad essere visti come dei protettori delle specie in pericolo, quali siamo, e non come loro persecutori? Non lo so. E' dura far capire a chi gli animali li vive sui libri ed in televisione come stanno le cose, soprattutto se è molto pagante, in termini di consenso, oltraggiare l'allevatore bollandolo come un carceriere.
Sarà dura, anche perchè molti sono i fronti di questa che è una vera battaglia culturale.
Abbiamo una normativa rozza ed invadente, che nella sua applicazione determina effetti veramente dannosi sugli animali.
Abbiamo un mondo ornitologico anziano, spesso lontano da un rapporto più equilibrato e rispettoso degli animali, tipico degli allevatori più giovani.
Abbiamo la principale Federazione italiana che fatica a rinnovarsi, rimanendo impantanata in personalismi che suonano un po' ridicoli se poi ti ricordi che si parla di uccelli.
Il nuovo viene visto come un pericolo, e certamente lo è se al centro dei propri pensieri non c'è lo sviluppo dell'ornicoltura e la tutela degli animali e degli allevatori, ma altro.
C'è una litigiosità di fondo, in ogni struttura associativa, che è deleteria per la crescita del Movimento.
Ci sono troppe mostre, troppe associazioni e troppi dirigenti. Ci sono poche federazioni.
Ma c'è tanta gente, ma tanta davvero, che rappresenta una risorsa inestimabile e che, se le cose andranno per il verso giusto, porterà questo Paese ai vertici dell'ornicoltura.
Oggi però la situazione è incerta.
Abbiamo strutture forti, come la SOR, che organizza da sola la più grande mostra d'Europa, la meglio organizzata e la più frequentata. E non so quanti concorrenti abbia al di fuori dell'Europa.
Abbiamo sempre più persone competenti e disponibili.
Abbiamo persone esperte che rappresentano l'anello di congiunzione fra il vecchio e il nuovo.
Staremo a vedere.
Come andrà a finire non lo so, e se guardo a come gira il nostro Paese, è inevitabile pensare al peggio.
Però non si sa mai...
A presto
Roberto
Alessandro Rota
29-09-11, 07: 52
E' incredibile condivido tutto quello che hai scritto.....//))#A Travagliato quest'anno c'erano tedeschi,francesi,croati,sloveni e un tizio di roma che ha importunato tutti gli allevatori presenti.... e' vero parliamo solo di Gould ma il fatto che arrivino dall'estero per comperare da noi e' un buon segno di crescita almeno per questa razza che per noi italiani solo pochi anni fa non era nemmeno considerata all'estero, eravamo noi che partivamo alla ricerca in belgio,olanda,francia. Percio' bene cosi il futuro sara' forse incerto ma le risorse umane e la passione non credo proprio che manchino...
Roberto Giani
29-09-11, 08: 13
Caro Simone,
anche nel settore degli esotici, in quei Paesi, ho incontrato persone molto cordiali e disponibili.
Nella gran pare dei casi non sono attrezzati come lo sono mediamente gli allevatori italiani, ma ottengono risultati ottimi, e spesso superiori (non mi riferisco tanto alle competizioni, ma alla capacità di riprodurre specie difficili), credo sostanzialmente per tre motivi: hanno spazio (non ho conosciuto nemmeno un allevatore che vive in città), hanno capacità radicate ed hanno una maggiore disponibilità, come ricordava Pierpaolo, di prodotti d'avanguardia.
Con questo riescono a sopperire ad un approccio talvolta un po'...grezzo.
Non bisogna trascurare, a mio avviso, che specialmente in Olanda e Belgio è connaturata alla società un'impostazione commerciale. Sono commercianti dentro, da sempre.
Un paese piccolo come l'Olanda ha il porto più grande ed importante d'Europa, ed uno dei primi del mondo: Rotterdam.
Questo li agevola perchè loro mettono tutto a sistema. Per molti è completamente fuori dalla realtà praticare un hobby "a perdere".
Questo genera mercato, interesse, indotto, prodotti, e quindi agevola la crescita del settore.
Dove gira denaro, c'è crescita.
Quello che il Legislatore, anche comunitario, non ha ancora capito, è che l'allevamento ed il commercio, ovviamente ben disciplinato, è l'unico strumento per difendere gli animali in Natura. Loro invece ragionano al rovescio, vietando il commercio o complicandolo terribilmente, specialmente in Italia.
Ad oggi nessuno ha ancora capito, beninteso se ha almeno la quinta elementare, per quale ragione vietare o limitare fortemente il commercio di animali inanellati secondo le regole dovrebbe tutelare gli animali in Natura.
Eppure la quinta la dovrebbero avere.
Comunque, tornando ad Olanda e Belgio, bisogna ricordare che sono grandi più o meno come una nostra Regione, ma hanno una densità di allevatori molto alta.
Noi stiamo crescendo.
Abbiamo interesse, un crescente mercato di prodotti e probabilmente di allevatori, e questo nonostante la crisi profonda che opprime l'economia.
Il nostro futuro tuttavia è ignoto.
Il principale problema, oltre ad una certa "inesperienza", che però stiamo recuperando in fretta, è l'ostilità diffusa nei confronti del nostro hobby e la normativa opprimente e sconnessa che limita, invece di agevolare, l'allevamento in sè ed in particolare delle specie che invece, per essere protette, dovrebbero essere sempre più diffuse nei nostri allevamenti.
Se riusciremo a "sdoganare" l'ornitologia, o meglio l'ornicoltura, allora credo che l'Italia primeggerà sempre più e fra venti o trent'anni saranno gli olandesi ed i belgi a farsi il giro degli allevamenti in Italia.
Se non ci riusciremo, allora rimarremo con il mito, talvolta fondato, dei Paesi del nord e, se proprio ci andrà male, l'ornicoltura tenderà a scemare sempre più.
Questo, se parliamo di allevamento di pappagalli e di esotici, ma anche di indigeni (per i canarini il discorso è diverso), sarà una iattura per gli animali in natura, perchè una ornicoltura povera e carente genera comportamenti malsani. Se gli animali non vengono riprodotti in cattività, vengono catturati.
L'uomo non rinuncia al contatto con la Natura e a soddisfare i suoi desideri di "affezione" e, bisogna riconoscerlo, di possesso e di collezionismo.
Riusciremo a sdoganarci? Riusciremo ad essere visti come dei protettori delle specie in pericolo, quali siamo, e non come loro persecutori? Non lo so. E' dura far capire a chi gli animali li vive sui libri ed in televisione come stanno le cose, soprattutto se è molto pagante, in termini di consenso, oltraggiare l'allevatore bollandolo come un carceriere.
Sarà dura, anche perchè molti sono i fronti di questa che è una vera battaglia culturale.
Abbiamo una normativa rozza ed invadente, che nella sua applicazione determina effetti veramente dannosi sugli animali.
Abbiamo un mondo ornitologico anziano, spesso lontano da un rapporto più equilibrato e rispettoso degli animali, tipico degli allevatori più giovani.
Abbiamo la principale Federazione italiana che fatica a rinnovarsi, rimanendo impantanata in personalismi che suonano un po' ridicoli se poi ti ricordi che si parla di uccelli.
Il nuovo viene visto come un pericolo, e certamente lo è se al centro dei propri pensieri non c'è lo sviluppo dell'ornicoltura e la tutela degli animali e degli allevatori, ma altro.
C'è una litigiosità di fondo, in ogni struttura associativa, che è deleteria per la crescita del Movimento.
Ci sono troppe mostre, troppe associazioni e troppi dirigenti. Ci sono poche federazioni.
Ma c'è tanta gente, ma tanta davvero, che rappresenta una risorsa inestimabile e che, se le cose andranno per il verso giusto, porterà questo Paese ai vertici dell'ornicoltura.
Oggi però la situazione è incerta.
Abbiamo strutture forti, come la SOR, che organizza da sola la più grande mostra d'Europa, la meglio organizzata e la più frequentata. E non so quanti concorrenti abbia al di fuori dell'Europa.
Abbiamo sempre più persone competenti e disponibili.
Abbiamo persone esperte che rappresentano l'anello di congiunzione fra il vecchio e il nuovo.
Staremo a vedere.
Come andrà a finire non lo so, e se guardo a come gira il nostro Paese, è inevitabile pensare al peggio.
Però non si sa mai...
A presto
Roberto
Complimenti Roberto!
Quello che hai scritto non è un semplice post, lo definirei il "Manifesto della nuova ornicoltura" per le argomenatzioni lucidamente affrontate: l'analisi della situazione attuale e i vari scenari futuri possibili.
Segnalo agli Amministratori del Forum di mettere questo tuo scritto in evidenza.
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