marco cotti
14-02-10, 15: 55
Proteine e calorie dalla frutta secca
La frutta secca, quasi tutta di origine mediterranea, fa parte da millenni del patrimonio
alimentare e culturale europea.
Il fico, citato nell'Antico Testamento come simbolo di abbondanza legato alla Terra Promessa, se secco è particolarmente ricco di zucchero, proteine, lipidi, fostoro, calcio e oligaelementi.
*
Tutti i pappagalli mangiano la frutta secca e gli agapornis ne ne sono esperti buongustai.
***
Nutrientissima la noce, ricchissima di glucidi e protidi, vitamine e sali minerali
e di cui sono ghiotti tutti gli insettivori, i pappagallie molti fringillidi,
cibo che dev'essere dosato, come pinoli, semi di grasole etc. per evitare guai epatici.
Meno ricca di tutti questi elementi la nocciola, ma molto più digeribile.
A tutto questo il dattero aggiunge calcio, magnesio e fosforo e una maggior
quantità di zucchero, un vero energetico di immediato assorbimento.
Tutta la frutta secca costituisce, per i suoi alti valori nutrizionali una sana alternativa alle merende preconfezionate dell'industria tanto propogandate.
Particolare trattamento meriterebbe la mandorla, indigena di Puglia ma coltivata in tutto il Meridione e nell'area mediterranea, che ha un vasto uso gastronomico sia in pasticceria che in cucina. ricca di proteine e glucidi, delle vitamine A, B, B', PP, Bs, B6 e sostanze minerali.
Un pastoncino al latte di mandorle
Fate frullare per pochi minuti: 3 cucchiai di mandorle spellate,
3 di pinoli, 2 di miele e poco latte.
Impastate con pane biscottato e otterrete un pastoncino particolarmente energetico
e appetito dalla generalità dei nidiacei di agapornis.*
Jean Valnet noto esperto di cure naturali impiego questo latte (senza pane biscottato)
per la cura delle infiammazioni di stomaco, dell'intestino e vie urinarie,
contro le palpitazioni di cuore e le tossi spasmodiche. Lo raccomanda agli adolescenti
e ai convalescenti.
G.Z.
La frutta secca, quasi tutta di origine mediterranea, fa parte da millenni del patrimonio
alimentare e culturale europea.
Il fico, citato nell'Antico Testamento come simbolo di abbondanza legato alla Terra Promessa, se secco è particolarmente ricco di zucchero, proteine, lipidi, fostoro, calcio e oligaelementi.
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Tutti i pappagalli mangiano la frutta secca e gli agapornis ne ne sono esperti buongustai.
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Nutrientissima la noce, ricchissima di glucidi e protidi, vitamine e sali minerali
e di cui sono ghiotti tutti gli insettivori, i pappagallie molti fringillidi,
cibo che dev'essere dosato, come pinoli, semi di grasole etc. per evitare guai epatici.
Meno ricca di tutti questi elementi la nocciola, ma molto più digeribile.
A tutto questo il dattero aggiunge calcio, magnesio e fosforo e una maggior
quantità di zucchero, un vero energetico di immediato assorbimento.
Tutta la frutta secca costituisce, per i suoi alti valori nutrizionali una sana alternativa alle merende preconfezionate dell'industria tanto propogandate.
Particolare trattamento meriterebbe la mandorla, indigena di Puglia ma coltivata in tutto il Meridione e nell'area mediterranea, che ha un vasto uso gastronomico sia in pasticceria che in cucina. ricca di proteine e glucidi, delle vitamine A, B, B', PP, Bs, B6 e sostanze minerali.
Un pastoncino al latte di mandorle
Fate frullare per pochi minuti: 3 cucchiai di mandorle spellate,
3 di pinoli, 2 di miele e poco latte.
Impastate con pane biscottato e otterrete un pastoncino particolarmente energetico
e appetito dalla generalità dei nidiacei di agapornis.*
Jean Valnet noto esperto di cure naturali impiego questo latte (senza pane biscottato)
per la cura delle infiammazioni di stomaco, dell'intestino e vie urinarie,
contro le palpitazioni di cuore e le tossi spasmodiche. Lo raccomanda agli adolescenti
e ai convalescenti.
G.Z.