Donatella Tudino
17-02-10, 10: 19
Un giovane pellerossa Kuruk, vagando per i boschi incontrò un giorno una piccola aquila ferita che chiamò Taika. La curò e lei riconoscente gli diede il suo cuoricino ! Lui l'amò tanto e insieme iniziarono una vita di gioia, corse, bagni nei ruscelli freschi, inerpicate su rocce scoscese e ...tanto amore! Ma Taika era pur sempre un'aquila e non poteva portare KurukTnel suo mondo fatto di voli e picchiate, di caccia e di planate. E Kuruk che era un umano,pian piano capì che la sua vita era fatta di doveri verso la sua tribù che pure non lo aveva mai fatto sentire libero di volare ! La bellezza del volo l'aveva scoperta solo con taika che gli aveva insegnato tutti i segreti del volo perfetto! Ma il lato umano di Kuruk vinse sul suo desiderio di libertà e così senza pensare al danno che avrebbe fatto, abbandonò Taika al suo destino. Lei vagò per boschi e vallate, per fiumi e per mari cercò ancora il suo Kuruk, ma lui non c'era più! Smise di cacciare e ben presto anche di volare, si adagiò su una roccia altissima e la prima folata di vento robusto la trascino' nel vuoto, e lei.... non si oppose! Ancora oggi se qualcuno vuole, può sentire nel vento lo strazio di Taika morente. E allora state attenti quando sentirete soffiare forte il vento, Taika vi parlerà ancora! ciao a tutti!