Visualizza la versione completa : Lotta al bracconaggio...
Luca Anniballi
12-08-07, 17: 59
Tutti i giorni, si compiono atti di bracconaggio sul nostro territorio, e molto spesso vediamo impegnati organi di polizia, carabinieri, corpo forestale dello stato... ecc....
Tale fenomeno, è una conseguenza di un mercato illegale che si muove indisturbato, e dal mio punto di vista, la sua forza stà nel fatto che la detenzione e cessione di fauna autoctona indigena è molto complicata per una persona che non comprende i seri metodi d'allevamento, ma si vuole avvicinare al meraviglioso mondo degli uccelli.
Detto questo, bisogna fare una netta differenza tra un uccello che nasce , vive, si riproduce in ambiente domestico, con uno selvatico, i due hanni in comune solo il nome e la specie d'appartenenza.
Tutto il resto, anticorpi compresi sono diversi.....
Non dimentichiamoci mai, che i successi ottenuti negli allevamenti, sono successi dati da ceppi evoluti in cattività, quindi che hanno sviluppato nel tempo delle caratteristiche di adattamento in funzione ai loro bisogni biologici.
Cari amici miei, i prezzi di tali soggetti, purtroppo sono molto alti al momento(specialmente se mutati), ma quando ci imbattiamo in soggetti di cattura, dobbiamo stare alla larga, non solo per l'illegalità che questo comporti, ma con la consapevolezza che detenere tali soggetti porti solo un contributo alla distruzione che il nostro ecosistema già stà subendo......
Un giorno, mi trovavo nei pressi di un autogrill, vicino Napoli, stavo tornando in sicilia in auto.
Mentre mi stiracchiavo, udì un'inconfondibile richiamo, quello di un cardellino.
Lo cercai con gli occhi, ma non riuscivo a vederlo.
Dopo pochi minuti, si avvicinò un ragazzino, un rom sicuramente, che aveva quattro cardellini dentro una gabbietta di costruzione artigianale, chiedendomi se fossi interessato all'acquisto.
Lo guardai negli occhi, dicendo di chiamare i carabinieri, e lui, con quella faccina triste mi disse che se non li vendeva non mangiava.
Chiesi il prezzo, avevo solo i soldi contati per il ritorno, e mi chiese 80 Euro.
Allora, gli feci la proposta che se li avrebbe fatti volare, gliene davo 50 più un deliziosimmo panino con frittata e una bibita frizzante.....e accettò!!!
Morale della favola,(pagai il traghetto Reggio C.-Messina per C...), però, con l'orgoglio di aver fatto una cosa giusta nella mia vita piena di cose sbagliate.
Cari amici miei, i migliori soggetti, sono quelli che si allevano in gabbia, dove ci sono documenti che lo confermano e dove i risultati non mancano....
Un caloroso saluto a tutti voi....
Renato Bonaldo
12-08-07, 18: 50
GRAZIE LUCA, bella storia dolce fine per tutti in special modo per i cardellini ed il ragazzino ROM, sono veramente commosso...è la seconda volta che mi succede, la prima leggendo il libro...
...a non dimentichiamoci che hai risparmiato 30 euro.
::-°°-
Tale fenomeno, è una conseguenza di un mercato illegale che si muove indisturbato, e dal mio punto di vista, la sua forza stà nel fatto che la detenzione e cessione di fauna autoctona indigena è molto complicata per una persona che non comprende i seri metodi d'allevamento, ma si vuole avvicinare al meraviglioso mondo degli uccelli.
Detto questo, bisogna fare una netta differenza tra un uccello che nasce , vive, si riproduce in ambiente domestico, con uno selvatico
Confermo quanto da te sopra esposto, come si può eliminare questo fenomeno ?viste le numerose complicanze, incongruenze e differenziazioni delle varie legiferazioni regionali che pongono notevoli difficoltà , che inoltre reputo anticostituzionali....... Perchè nessun organo, associazione federazioni o altro non si muovono per eliminare queste differenze, perchè non si concede la libera detenzione di fauna autocnona ai avri allevatori iscritti ad una federazione controllandone le quantita detenute o altro eliminando la paura di non aver effettuato o dimenticato le numerose pratiche burocratiche per la registrazione di una nascita, nascita, cessione o altro.....
Per questo ed altre motivazioni alle quali neanche le autorità competenti danno chiare risposte ho deciso di allevare SOLO E SOLAMENTE FAUNA MUTATAAAA..
P.S: Dimenticavo siamo in It....a UN MODO DI CARTA E DI solo FUMO.....
Gian Giacomo Fanelli
13-08-07, 09: 52
Mi dispiace ma dovrò essere ripetitivo:
Tutti i disagi legati alla detenzione di fauna autoctona, tipicamente italici, sono ricondicibili ad una federazione, la FOI, che non si è interessata minimamente alla questione.
A che cosa serve uassociazione di categoria che non tutela i soci (soci che pagano 60,00 euro l'anno per essere tutelati) ??????????????
Altre associazioni, come quella dell'aracnofilia, hanno collaborato con il ministero per la stesura dell'attuale legge, perchè la FOI no??????????????????
Potrei continuare per un bel pò, tante sono le negligenze targate FOI, ma è come sparare alla crocerossa.
P.S.
se di tutela della fauna non se ne occupa un'associazione ONLUS, chi se ne deve occupare?????????
ma sopratutto, di che cosa si sono occupati ???????????????????????????
Renato Bonaldo
13-08-07, 10: 02
Mi dispiace ma dovrò essere ripetitivo:
Tutti i disagi legati alla detenzione di fauna autoctona, tipicamente italici, sono ricondicibili ad una federazione, la FOI, che non si è interessata minimamente alla questione.
A che cosa serve uassociazione di categoria che non tutela i soci (soci che pagano 60,00 euro l'anno per essere tutelati) ??????????????
Altre associazioni, come quella dell'aracnofilia, hanno collaborato con il ministero per la stesura dell'attuale legge, perchè la FOI no??????????????????Potrei continuare per un bel pò, tante sono le negligenze targate FOI, ma è come sparare alla crocerossa.
P.S.
se di tutela della fauna non se ne occupa un'associazione ONLUS, chi se ne deve occupare?????????
ma sopratutto, di che cosa si sono occupati ???????????????????????????
PRIORITA' AI MUSEI o MAUSOLEI e .............................................
E' una Federazione che ha a cuore più i fini che non i mezzi.
::-°°-
marco cotti
13-08-07, 11: 04
Io credo che uno dei compiti che avrà nei prossimi mesi l'AOE sarà quella di poter lavorare in questa direzione per dare , magari, un esempio...
vedrete, di questo ne sono pienamente convinto, che se l'AOE si muoverà per collaborare con il Ministero competente... qualcuno come è solito fare... cercherà di farlo anche LUI....
Per poter però contare e fare sentire il proprio peso l'AOE deve crescere ed è compito di tutti i simpatizzanti e di tutti gli iscritti, cercarlo di fare...
ciao e buona giornata a tutti
.-.-1++
marcopeluso
13-08-07, 16: 54
Sulla farraginosita' della burocrazia per gli indigeni non posso che accodarmi, nella mia provincia (Salerno) TUTTI gli indigeni, MUTATI e ANCESTRALI devono essere iscritti sul registro, accompagnati da documenti di cessione ecc...anche i Cardellini major sono accorpati al gruppo! Inoltre sulla documentazione di acquisto e cessione e sulla autorizzazione è richiestol'RNA FOI e non quello di alcuna altra assiciazione. Ma in Lazio credo siano messi ancora peggio globalmente a livello regionale...
marco novelli
13-08-07, 22: 21
XMarco Peluso
Riesci a rimediare una copia del regolamento della tua regione?? Non credo proprio le cose stiano in questo modo e se te lo ha detto qualcuno a voce chiedigli di dimostrarlo. Noi stiamo già lavorando in questa direzione ed abbiamo contattato un drigente dell'istituto dell'avifauna autoctona Italiana per avere un colloquio. L'obbiettivo è il riconoscimento dell'anellino come documento di accompagnamento dell'animale come accade nel resto d'Europa. Per far questo però dobbiamo avere i "numeri" per poter ottenere qualcosa.
marcopeluso
14-08-07, 13: 52
X Marco Novelli: La richiesta del numero di R.N.A. è esplicitamente scritta sul modulo prestampato di richiesta di autorizzazione all'allevamento. Inoltre nel dati di consegna del registro poi rilasciato, dopo nome cognome residenza ecc...a fianco al numero di autorizzazione, data di rilascio della stessa e n.ro di protocollo è scritto R.N.A...
.Leggendo poi con attenzione il dettaglio della autorizzazione parla di allevamento ed ibridazione di Fringillidi, Passeridi, Emberizidi e Fasianidi (oltre che nelle note precedenti di tutt'altri animali che per brevità non cito).
Sono totalmente incapace di postare questa documentazione, se mi dai un numero di fax te la mando volentieri; in alternativa qualche amico allevatore di indigeni nella provincia di Salerno più bravo di me (cosa facilissima..O))) col computer potrebbe trasmettere la sua modulistica
marco novelli
15-08-07, 14: 34
Era proprio questo che volevo sapere! Grazie. Non esiste nessuno protocollo in cui viene richiesto l'anellino FOI. Nel tuo\vostro caso si richiede un RNA non l'rna foi per cui come avviene nella mia regione è sufficiente avere un numero di matricola tracciabile. Appena riesco voglio inserire tutta la documentazione riguardante la regolamentazione dei permessi per l'allevamento ed in nessun caso viene richiesto l'anellino FOI. Le richieste riguardano solo: amovibilità,numero progressivo,data e tracciabilità. Ciao
marcopeluso
15-08-07, 15: 10
Marco, faresti cosa graditissima sicuramente a me e credo a moltissimi altri appassionati se si riuscisse a fare chiarezza definitiva su questo punto.
Senza contare poi la tipologia degli uccelli allevati: Ti si risponde che un Cardellino è un Cardellino, mutato o no, di qualunque specie; intanto pensi che un Caniceps selvatico in Italia arriverà forse con la prossima Era Glaciale ..stessa musica per Ciuffolotti, Verdoni e tutti gli altri. Alla fine. per quieto vivere, registri tutto...
Gianni.Longo
15-08-07, 19: 46
Purtroppo Marco, almeno in Veneto le cose non stanno proprio così:
http://www.consiglioveneto.it/crvportal//leggi_storico/2001/01lr0014.html
°°-°=/
Ciao
marco novelli
15-08-07, 22: 53
Invece Gianni proprio il regolamento del veneto ci dimostra che non siano richiesti anellini FOI!
3. Qualora l'allevatore sia iscritto alla Federazione ornicoltori italiana (FOI) l'anello inamovibile corrisponde a quello previsto dall'associazione stessa e il numero di matricola assegnato all'allevamento della Provincia si identifica con il relativo Registro nazionale allevatori (RNA).
Quel "qualora" non ti dice niente?? Questo articolo è lo stesso presente nella mia regione e ti assicuro che è bastato comunicare all'ufficio competente il cambio del mio numero di matricola per mettermi in regola.
Ovviamente l'ignoranza potrà creare problemi ma dateci un po di tempo e vedrete che qualche "onorevole" ci darà una mano.
Io punto tutto al cambio di denominazione: fauna selvatica deve diventare "fauna domestica" se regolarmente anellata cosi come accade ne paesi un po più evoluti di noi. Chi riesce a trovare i regolamenti delle proprie regioni o province mi farebbe una grande cortesia se riuscisse a farmeli avere. Un amico Avvocato ha deciso di interessarsi a questa faccenda!!
GRAZIE!!!
massimo camera
15-08-07, 23: 41
LEGGE REGIONE LOMBARDIA SUGLI ALLEVAMENTI A SCOPO AMATORIALE E ORNAMENTALE
__________________________________________________ _____________
Art. 23
Allevamenti di uccelli a scopo ornamentale e amatoriale
1. Per l'allevamento a scopo ornamentale e amatoriale di uccelli appartenenti a specie selvatiche autoctone è necessaria l'iscrizione alla FOI (Federazione Ornicoltori Italiani) o ad altra associazione di ornicoltori riconosciuta a livello nazionale o internazionale.2. La domanda di autorizzazione inoltrata alla Provincia indica il numero complessivo dei riproduttori e la loro provenienza.
3. Tutti gli uccelli allevati, ad eccezione delle specie fagiano, starna, pernice rossa, quaglia e anatra germanata, portano alla zampa un anello inamovibile.
4. L’anello ha il diametro indicato, per ogni specie, dalla Commissione Tecnica Nazionale della FOI o da altra associazione ornitologica nazionale o internazionale riconosciuta e deve riportare il numero di matricola dell’allevatore, nonché l’anno di nascita ed il numero di individuazione dell'animale.
5. In caso di cessione degli uccelli allevati, al destinatario è rilasciata una ricevuta di provenienza, su carta semplice, riportante il nome della specie, il numero dell’anello, le generalità dell'allevatore e, se prevista, gli estremi dell’autorizzazione dell’allevamento.
6. Alle manifestazioni ornitologiche che si svolgono in Lombardia, possono partecipare anche espositori di altre regioni purché in possesso dell'autorizzazione rilasciata dall’autorità competente del luogo di provenienza.
massimo camera
15-08-07, 23: 47
REGIONE LOMBARDIA
__________________________________________________ ______________
"L'Art. 22 del Regolamento, approvato con deliberazione regionale n.13853/2003, al comma 3, prevede che per gli allevamenti a scopo amatoriale o ornamentale di uccelli selvatici appartenenti alle famiglie dei Fringillidi nei quali siano presenti fino a trenta capi,ed alle specie tordo bottaccio, tordo sassello, merlo e cesena, non è richiesta l'autorizzazione provinciale.
Si ritiene che detta disposizione vada interpretata nel senso di considerare la stessa non applicabile alla fauna autoctona mutata attraverso l'allevamento in cattività. Pertanto, per detta fauna non è richiesta alcun tipo di autorizzazione
Gianni.Longo
16-08-07, 00: 32
Caro Marco, purtroppo non è così. Fino al 2001 si parlava genericamente di associazioni riconosciute e il tuo ragionamento sarebbe stato esatto, ma con la modifica del 2001 è stata tolta l'indicazione generica e specificate le due sole associazioni ( FOI e FIMOV ) i cui anelli potevano sostituire quelli provinciali ... Ovviamente ciò è dovuto al fatto che allora erano le uniche associazioni presenti, ma resta il fatto che, in Veneto, senza una modifica della legge attualmente non è possibile anellare AOE °°-°=/°°-°=/°°-°=/
Legge regionale 22 maggio 1997, n. 15
Art. 5 - Inanellamento.
1. I soggetti riproduttori devono essere inanellati con anello numerato inamovibile chiuso fornito dalla Provincia.
2. I pulcini (pullus) devono essere inanellati a cura dell'allevatore entro il decimo giorno di vita, con anello inamovibile chiuso di diametro adeguato, riportante il numero progressivo del soggetto allevato, e fornito dall'amministrazione provinciale o da associazioni riconosciute.
3. Qualora l'allevatore sia iscritto alla Federazione ornicoltori italiana (FOI) l'anello inamovibile corrisponde a quello previsto dall'associazione stessa e il numero di matricola assegnato all'allevamento della Provincia si identifica con il relativo Registro nazionale allevatori (RNA).
Legge regionale 3 agosto 2001, n. 14
Art. 1 – Modifica dell'articolo 5 della legge regionale 22 maggio 1997, n. 15 in materia di inanellamento dei soggetti appartenenti alle specie ornitiche non cacciabili nati in cattività.
1. Al comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 22 maggio 1997, n. 15 , le parole "o da associazioni riconosciute" sono sostituite dalle parole "o dalla Federazione italiana manifestazioni ornitologico venatorie (FIMOV) o dalla Federazione Ornicoltori italiana (FOI)."
31.07.2007 • Il Consiglio Regionale del Veneto approva le modifiche alla legge n.13 del 2005 riferita ai prelievi in deroga
Art. 10 - Modifica dell’allegato C alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50
“Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”.
1. All’allegato C alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50, dopo il comma 1 è
aggiunto il seguente:
“1 bis. Qualora l’allevatore sia iscritto alla Federazione ornicoltori italiani
(FOI) o alla Federazione italiana mostre ornitologico venatorie (FIMOV) l’anello
inamovibile di cui al comma 1, lettere a) e b), corrisponde a quello previsto dalle Federazioni e il numero progressivo del soggetto allevato si identifica con quello assegnato dalle Federazioni stesse.”.
Allegato C LR 50
1. Per gli allevamenti di uccelli, appartenenti alle specie cacciabili, da utilizzare come richiami vivi viene rilasciata apposita autorizzazione alle seguenti condizioni:
a) tutti i soggetti riproduttori devono essere muniti di anelli inamovibili, numerati e fomiti dalla Provincia;
roberto ghidini
17-08-07, 14: 18
L altro giorno parlavo dell AOE con un conosciente,mentre gli spiegavo il problema dell RNA non foi per il registro degli uccellini,mi ha sorpreso dicendomi che 3o4 anni fa quando ha cominciato,non essendo iscritto alla foi e in nessun altra associazione, gli avrebbero detto che sarebbe stato l ufficio provinciale stesso a dargli un RNA.Lui poi era corso ad iscriversi ad una associazione,non sappiamo quindi che RNA avrebbero dato,se foi o altro.
Volevo sapere quando riceveremo il nuovo RNA AOE,di solito appena finita la muta vado in provincia con il registro
CIAO
marco cotti
17-08-07, 19: 06
Prego gli interessati leggere il post di Giuliano Motta in Avifauna:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=5422888&p=3
che spero possa dare un ulteriore contributo alla discussione
saluti
marco novelli
17-08-07, 22: 09
1 bis. Qualora l’allevatore sia iscritto alla Federazione ornicoltori italiani
(FOI) o alla Federazione italiana mostre ornitologico venatorie (FIMOV) l’anello
inamovibile di cui al comma 1, lettere a) e b), corrisponde a quello previsto dalle Federazioni e il numero progressivo del soggetto allevato si identifica con quello assegnato dalle Federazioni stesse
Ho fatto leggere il regolamento della regione Veneto ad un amico avvocato e mi conferma quello che pensavo: non è richiesto specificatamente l'anellino FOI per ottenere l'autorizzazione! Gianni perchè non provi a chiamare un dirigente dell'ufficio preposto e gli spieghi come stanno le cose! Sono curioso di sapere cosa ti rispondono.
In caso ci fossero problemi ricorreremo anche noi al TAR!
Gianni.Longo
18-08-07, 00: 37
Riporto quanto ho appena postato sul Forum di Avifauna:
Sto leggendo l'intervento di Giuliano, segnalato sul forum di AOE da Marco Cotti, e mi permetto alcune precisazioni.
1)L'ordinanza del TAR in oggetto ha sospeso la delibera Regionale del 07-08-06 n° 2711, in tema di detenzioni e utilizzo, a fini venatori dei richiami vivi di allevamento. Non ha affatto abrogato la legge a cui mi riferivo, anzi è stata abrogata (la delibera) in virtù di quanto afferma la legge regionale nr 50 del 09/12/1993 all'Allegato C !!! Basta leggersi le motivazioni del TAR.
__________________________________________________ _______________
Allevamenti di uccelli da utilizzare come richiami, ai sensi del comma 7 dell'articolo 32 LR 50 del 09/12/1993
1. Per gli allevamenti di uccelli, appartenenti alle specie cacciabili, da utilizzare come richiami vivi viene rilasciata apposita autorizzazione alle seguenti condizioni:
a) tutti i soggetti riproduttori devono essere muniti di anelli inamovibili, numerati e forniti dalla Provincia;
b) tutti i pullus devono essere marcati con anello inamovibile numerato fornito dalla Provincia;
c) l'allevatore deve dotarsi di un registro di carico e scarico dei capi, vidimato dalla Provincia, da riconsegnare entro e non oltre il 31 dicembre di ogni anno, in cui deve indicare:
1) il numero dell'anello di ciascun soggetto;
2) l'eventuale decesso di soggetti detenuti nell'allevamento provvedendo in tal caso alla riconsegna alla Provincia dell'anello;
3) i nominativi delle persone a cui vengono ceduti i soggetti;
d) l'allevatore deve rilasciare all'acquirente una ricevuta certificato di provenienza, su moduli vidimati dalla Provincia, in cui sono riportati:
1) specie;
2) numero dell'anello;
3) nominativo dell'allevatore;
4) nominativo dell'acquirente;
e) copia della ricevuta deve essere fatta pervenire alla Provincia entro 10 giorni dalla cessione.
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Parlando di richiami a fini venatori non c'è scampo, solo e unicamente anelli della Provincia e la delibera citata cercava proprio di aggirare questa limitazione. Intervenuta la sospensione del TAR (che comunque non è una sentenza definitiva), la Regione Veneto è tornata all'attacco e con la legge 13 del 01/08/2007 ha riabilitato all'uso venatorio gli anelli FOI e FIMOV:
__________________________________________________ ______________
Art. 10 - Modifica dell’allegato C alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50
“Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”.
1. All’allegato C alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:
“1 bis. Qualora l’allevatore sia iscritto alla Federazione ornicoltori italiani (FOI) o alla Federazione italiana mostre ornitologico venatorie (FIMOV) l’anello inamovibile di cui al comma 1, lettere a) e b), corrisponde a quello previsto dalle Federazioni e il numero progressivo del soggetto allevato si identifica con quello assegnato dalle Federazioni stesse.”.
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Appare quindi chiaro che ora si possono allevare e utilizzare uccelli appartenenti a specie cacciabili purchè muniti di anelli forniti dalla Provincia o, in alternativa, dalla FOI o dalla FIMOV, e non da altre associazioni.
2)Che la legge regionale sia stata "costruita" sui soggetti allevati a fini venatori non vi è ombra di dubbio, ma è l'unica vigente in Veneto e vale proprio per gli allevamenti di specie non cacciabili:
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Legge regionale 22 maggio 1997 n. 15 (BUR n. 43/1997) ALLEVAMENTO PER FINI ESPOSITIVI ORNAMENTALI O AMATORIALI DI SPECIE ORNITICHE NON CACCIABILI NATE IN CATTIVITÀ
Art. 5 - Inanellamento.
1. I soggetti riproduttori devono essere inanellati con anello numerato inamovibile chiuso fornito dalla Provincia.
2. I pulcini (pullus) devono essere inanellati a cura dell'allevatore entro il decimo giorno di vita, con anello inamovibile chiuso di diametro adeguato, riportante il numero progressivo del soggetto allevato, e fornito dall'amministrazione provinciale o dalla Federazione italiana manifestazioni ornitologico venatorie (FIMOV) o dalla Federazione ornicoltori italiana (FIO). (2)
3. L'anello inamovibile corrisponde:
a) qualora l'allevatore sia iscritto alla Federazione italiana manifestazioni ornitologico venatorie (FIMOV), a quello previsto dalla associazione e riporterà nello stesso, quale numero di matricola, quello assegnatogli dall'autorizzazione provinciale;
b) qualora l'allevatore sia iscritto alla Federazione ornicoltori italiana (FOI), a quello previsto dalla associazione e il numero di matricola assegnato all'allevamento della provincia si identifica con il relativo Registro Nazionale Allevatori (RNA).
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Anche in questo caso è obbligatorio usare anelli forniti dalla Provincia o, in alternativa, dalla FOI o dalla FIMOV, e non da altre associazioni.
E' infine da precisare che parliamo dei pullus, in quanto per i riproduttori è sufficiente dimostrare la legittima provenienza:
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Art. 2 Legge regionale 22 maggio 1997 n. 15- Requisiti.
1. L'autorizzazione è rilasciata a condizione che il richiedente dimostri la legittima provenienza dei soggetti di cui all'articolo 1.
2. La provenienza dei soggetti può essere attestata dal richiedente anche mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
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anche se qualcuno, leggendo l'art.5, ipotizza un ulteriore anello, fornito dalla Provincia, da aggiungere ad esempio a quello estero già presente ...
Scusandomi per le lunghe "citazioni legislative", spero di aver contribuito a fare un pò di luce nelle nebbie legislative ...
Un cordiale saluto a tutti
Gianni
Per Marco: fai leggere all'Avvocato tutto il testo della Legge regionale 22 maggio 1997 n. 15 di cui ti segnalo il link e poi fammi sapere.
http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/1997/97lr0015.html?numLegge=15&annoLegge=1997&tipoLegge=Alr
Secondo me allo stato attuale è sì possibile avere l'autorizzazione con riproduttori "targati" AOE, ma non è possibile poi anellare AOE i pullus. Stesso parere hanno fornito degli amici che sono Agenti Provinciali e appena torna dalle ferie sentirò anche il dirigente dell'ufficio.
roberto ghidini
18-08-07, 11: 21
Legge regionale 22 maggio 1997 n. 15 (BUR n. 43/1997) ALLEVAMENTO PER FINI ESPOSITIVI ORNAMENTALI O AMATORIALI DI SPECIE ORNITICHE NON CACCIABILI NATE IN CATTIVITÀ
Art. 5 - Inanellamento.
1. I soggetti riproduttori devono essere inanellati con anello numerato inamovibile chiuso fornito dalla Provincia.
2. I pulcini (pullus) devono essere inanellati a cura dell'allevatore entro il decimo giorno di vita, con anello inamovibile chiuso di diametro adeguato, riportante il numero progressivo del soggetto allevato, e fornito dall'amministrazione provinciale o dalla Federazione italiana manifestazioni ornitologico venatorie (FIMOV) o dalla Federazione ornicoltori italiana (FIO). (2)
3. L'anello inamovibile corrisponde:
a) qualora l'allevatore sia iscritto alla Federazione italiana manifestazioni ornitologico venatorie (FIMOV), a quello previsto dalla associazione e riporterà nello stesso, quale numero di matricola, quello assegnatogli dall'autorizzazione provinciale;
b) qualora l'allevatore sia iscritto alla Federazione ornicoltori italiana (FOI), a quello previsto dalla associazione e il numero di matricola assegnato all'allevamento della provincia si identifica con il relativo Registro Nazionale Allevatori (RNA).
Anche in questo caso è obbligatorio usare anelli forniti dalla Provincia o, in alternativa, dalla FOI o dalla FIMOV, e non da altre associazioni.
E' infine da precisare che parliamo dei pullus, in quanto per i riproduttori è sufficiente dimostrare la legittima provenienza
Queste ultime righe sembrano dire che non si puo anellare AOE o no.
gilberto novel
18-08-07, 15: 52
salve mi piacerebbe sapere come si comportano le altre associazioni appartenenti alla COM. Vedi Belgio , Olanda ecc. SE anche l'oro hanno tutti i vincoli che abbiamo noi .Eventualmente vedere di semplificare il nostro ,adesso che siamo tutti nella comunità europea. cordiali saluti gilberto
Luca Anniballi
18-08-07, 18: 19
salve mi piacerebbe sapere come si comportano le altre associazioni appartenenti alla COM. Vedi Belgio , Olanda ecc. SE anche l'oro hanno tutti i vincoli che abbiamo noi .Eventualmente vedere di semplificare il nostro ,adesso che siamo tutti nella comunità europea. cordiali saluti gilberto
Ciao Gilberto, ogni tanto si sente canticchiare qualcuno...... l'italia si.... l'italia no..... la terra dei cachi.......
Visto che c'è della verità in quella canzone, paragonarci al resto d'europa non è semplice.
Oggi, stiamo affrontando una situazione dove tutti, e dico tutti ormai vogliamo delle leggi chiare, limpide e cristalline, quindi se i legislatori, si faranno guidare da esperti del settore, non dovrebbero esserci particolari problemi.
Con AOE si sente nell'aria che qualcosa sta cambiando, e queste situazioni in particolare sarranno sicuramente trattate da chi di dovere.
Raggiungere l'obbiettivo per poi superarlo...... Questa frase fin da subito mi ha fatto pensare che ormai si va col turbo!!!!
Resto fiducioso
UN SALUTONE((((o((((o((((o((((o((((o((((o((((o((((o(( ((o((((o1++,1++,1++,
marco novelli
20-08-07, 22: 42
Purtroppo il problema è più grande di quel che sembra perchè tra ignoranza e ingiustizie varie tanti amici, allevatori come noi, si ritrovano a dover allevare nell'illegalità pur essendo cittadini Italiani a tutti i diritti. Perchè alcuni possono allevare specie indigene ed altri no?
La colpa di tutto questo di chi è?? Sinceramente non lo so ma sono convinto che è nell'interesse di tutti cercare di trovare una soluzione.
Com'è possibile che ci siano regione in cui nulla è concesso mentre altre siano aperte a tutto?? Nel veneto mi si dice che viene richiesto l'anellino FOI. Nel lazio non è possibile allevare indigeni e non è prevista alcuna autorizzazione all'allevamento per cui tutti gli allevatori sono illegali. Nelle marche l'anellino rappresenta il documento che accompagna l'uccello ed è di libera circolazione se regolarmente anellato. In romagna oltre a richiedere le autorizzazioni per ogni specie che si alleva bisogna anche riconsegnare l'anellino alla morte del soggetto.
In Piemonte , calabria ed altre regioni anche i mutati vanno registrati.
Insomma vi renderete conto che la situazione è piuttosto variegata.
Fino a qualche anno fa vi erano persone appassionate che per conto della FOI stavano cercando una via di uscita e tra questi vi erano Ezio Parise ed Attanasio Mozzillo. Quel poco che abbiamo lo dobbiamo proprio a loro ma allo stato attuale delle cose sarebbe interessante sapere come si stiano muovendo per cercare di risolvere questo annoso dilemma.
Credo che sia interesse di tutti, FOI, UIO,AOE, FIMOV riuscire a rendere uguale e paritaria la legislazione in materia!
Speriamo..........................
Fatemi capire in alcune regioni se non hai anellini FOI non puoi detenere indigeni?
Luca Anniballi
21-08-07, 00: 27
L'anno scorso, ho avuto una chiacchierata con una persona residente a Catania, una persona di circa 60 anni, suo nonno già quando lui era piccolo, aveva i cardellini e verzellini, quindi una passione tramandata da generazioni.
Questo signore, che ho conosciuto per caso oggi alleva pesci in acquario, perchè nonostante abbia fatto di tutto, per ottenere il famoso registro, bussando da pertutto, addirittura si è sentito rispondere, che nel momento in cui avrebbe denunciato le nascite(entro i dieci giorni)doveva dare anche il sesso degli stessi!!!!!
Mi raccontava, che trascorsi un paio di minuti, dopo aver metabolizzato quelle parole, scappò via, andò a casa e non volle più saperne di allevare cardellini e altra fauna autoctona.
Raga ma scherziamo????
Questa secondo me, non è solo inadempimento nel lavoro, ma è pura mancanza di rispetto verso gli animali di cui dovrebbero davvero occuparsi.
Purtroppo non ho più incontrato questa persona, ed oggi con l'esperienza che mi ritrovo, credo cecamente alle parole di quello "sconosciuto"(termine non dispregiativo anzi...).
Oggi ci troviamo davanti a tutto questo, perchè purtroppo, si trova gente che dovrebbe stare da tutt'altra parte, il professionismo viene a mancare, perchè anche se ci sono delle direttive emanate da legislatori, gli organi competenti non si oppongono alle leggi dettate, cercando di approfondire e migliorare, e collaborando con i legislatori stessi, si occupano solo ad interpretare, ognuno a modo suo (la sicilia fa una cosa, la calabria ne pensa un'altra, la puglia... e via dicendo)e si creano situazioni come quelle che vediamo oggi.
Questa gente deve capire, che sono loro i primi artefici dell'illegalità, e devono ringraziare davvero tanto(come dobbiamo far noi) gente inviata... forse dallo spazio Come il sig.Ezio e l'amico Attanasio, che hanno contribuito a favore della legalità.
Il mio pensiero......
marco novelli
21-08-07, 00: 49
Purtroppo Pietro è proprio così! Alcune regioni negano le autorizzazioni per l'allevamento e tanti amici sono costretti ad allevare in incognito. La cosa più incredibile è che se io cedo un soggetto dei miei regolarmente anellato e certificato ad un residente in queste regioni lui non può riprodurlo legalemnte ma solo detenerlo.
Pensare che nel nord europa gli indigeni anellati regolarmente sono di libera circolazione.
Mi piacerebbe sapere il presidente COM cosa ne pensa al riguardo??
Italia= cenerentola d'europa
MAH!!!!
Luca Anniballi
21-08-07, 01: 01
Se non ricordo male alla fine il principe la fà diventar principessa.......
Se l'anello è inamovibile..... la cardellina come lo perde???--^°--^°--^°
A parte gli scherzi, siamo con la m. fino al collo..... speriamo nel non arrivo dell'onda!!!!
Il presidente COM come la pensa?Io dico che starà godendo,la legge è a suo favore in quanto gli anellini AOE in alcune regioni non sono validi per gli Indigeni.....figuriamoci se fa qualcosa per cambiarla!
Purtroppo l'AOE deve far fronte a tale personaggio,ci saranno queste ed altre tempesta da affrontare,fatevi,facciamoci forza e cerchiamo di superarle!
Com'è messa la regione Campania?ed eventualmente a chi ci si deve rivolgere?
gilberto novel
21-08-07, 12: 59
salve qui i Friuli venezia giulia la detenzione è relegata alle varie province.Non abbiamo particolari problemi in merito al rilascio delle autorizzazioni .Nella provincia di Trieste dove rissiedo ed allevo il rapporto con l' atuale responsabile del' ufficio preposto ( ex comitato caccia)è eccelente noi allevatori abbiamo l'obbligo di tenere sempre aggiornato il registro carico scarico animali,di consegnare entro il 31 12 di ogni anno la situazione dei uccelli in nostro posesso. Quando cediamo qualche sogetto dobbiamo consegnare il modulo di accompagnamento debitamente compilato.con i dati di chi cede e sia di chi ne viene in posesso fornito dal' comitato caccia.La situazione viene gestita sempre con la massima fiducia da ambo le parti.La mia speranza è che in un prossimo futuro basti solo la dichiarazione annuale ,senza piu l' obbligo del regitro carico e scarico e i moduli di accompagnamento. Cordialio saluti gilberto.
marcopeluso
21-08-07, 21: 50
Confermo che le cose variano anche da provincia a provincia nella stessa regione..sembra per esempio che in campania la prov. di Napoli non richieda registro ecc...per indigeni mutati e per C.Maior, Caniceps..cosa che invece non è accettata in provincia di Salerno..insomma una torre di babele pazzesca.
Gian Giacomo Fanelli
24-08-07, 09: 12
Indovinate chi vendeva indisturbato uccelli, alla mostra di sacile??????????
chi ha acquistato regolarmente uccelli da lui è nei guai fino al collo, lui invece ha già montato il suo mitico stand.
avete capito di chi si tratta?????????????(qualcosa mi dice che Marco si incazzera particolarmente)
marcopeluso
24-08-07, 15: 18
Eh, questa è proprio la ciliegina sulla torta....
Ah la nostra Italia, il paese dove è sempre possibile tutto e il suo contrario]§//°°-//°°-//°°-
Marco in Calabria la detenzione dei mutati è libera.....
Bernardini Alessandro
25-08-07, 10: 17
Ragazzi ieri leggendo il Messaggero di Roma, nella cronaca ho letto un articolo, che le guardie forestali in un paesino vicino Roma anno sequestrato in una campagna delle grosse reti per cardellini e verdoni, che vergogna saluti.^^]]^^]]
vede il bracconaggio esisteva,esiste ,e esisterà sempre.con quello che il mercato offre oggi,a prezzi da capogiro di questi volatili.non si può acqustare una coppia di bengalini moscati a 100 euro o più,quando li acquistavo alee fiere a 10 milalire la coppia.è diventato un bisnes,e chi ci guadagna di più siete voi delle associazioni,troppo comodo.con la chiusura delle importazioni,x quale scopo non lo sappiamo,ma lo immaginiamo.a chi piacerebbe acquistare questi soggetti,ma non può x il prezzo pazzesco che gli allevatori li vendono sul mercato.spero che si riaprano le esportazioni,al quanto prima.
lucio zollo
29-10-18, 07: 18
Rispondo solo a queste parole
...... e chi ci guadagna di più siete voi delle associazioni......
Se avesse letto tutte e tre le pagine relative alla problematica , sicuramente la sua conclusione fosse stata diversa ...
purtroppo l’ Annosa ed insormontabile problematica della detenzione di fauna autoctona della specie fringillidi ( cardellini, ciuffolotti , verzellini ecc. ecc . ) In alcune regione italiane non verrà mai recepita ....
per quanto riguarda la fauna internazionale , esiste una direttiva denominata CITES, che vieta importazioni e prelievi in natura ....
qui si parlava che di tale problematica ( leggi regionali per la detenzione ) , la prima federazione italiana , poco o niente aveva oppure ha fatto ...
L’AOE, come la FEO ed altre , hanno cercato di far recepire ai signori governatori regionali , delle problematiche ( denunce , sequestri ecc. ecc. ) che incorrono gli allevatori nel detenere ad esempio nel Lazio, fauna autoctona ....
Detto questo , volevo semplicemente capire come fanno le associazioni a guadagnarci .... ma soprattutto , dopo aver letto cosa fa una persona appartenente al direttivo ( perché i soci chiedendo soltanto ) , mi faccia capire da dove venga il guadagno ...
Iniziamo con .. TEMPO RUBATO ALLA FAMIGLIA , TELEFONATE A SPESE PROPRIE , MINACCE E INGIURIE CHE SI RICEVONO , ECC. ECC..
FORSE HO CAPITO cosa intende per guadagnarci :: quota associativa più costo anellini .???
Tenga presente che con costo gestione provider per sito internet , gadget che i soci chiedono, costo anellini ecc. ecc., a fine della corsa devi anche aprire il tuo portafogli e rimpiazzare il resto ....
Buona giornata
lucio zollo
29-10-18, 07: 19
Aggiungo che non sono affiliato a nessuna associazione e/ o federazione ... e nemmeno allevo più
Nel ringraziare l'utente leontina - che come ormai è solito fare e cioè andare a riesumare vecchi thread, questo tra l'altro porta la data del 2007 nell'ultimo intervento - vorrei riuscire a comprendere se realmente vive nel nostro mondo oppure al di fuori.
....... con quello che il mercato offre oggi,a prezzi da capogiro di questi volatili.non si può acqustare una coppia di bengalini moscati a 100 euro o più,quando li acquistavo alee fiere a 10 milalire la coppia.è diventato un bisnes,e chi ci guadagna di più siete voi delle associazioni....
Vorrei informarla - nel caso vivesse fuori della Comunità Europea o nel caso non se ne fosse reso ancora conto - che in Italia, l'Euro ha avuto corso legale a partire dal 1° gennaio 1999.
Se asserisce di aver acquistato con le Lire, vuol dire che sta riportando fatti accaduti se non prima, almeno 19 anni addietro... e tutto ciò si commenta da sè.
Ringrazio l'amico Lucio per la magnifica e veritiera esposizione inerente il bilancio di una piccola associazione come la nostra aggiungendo - nel caso l'utente leontina non se ne renda ancora conto - quanto ""comodamente"" guadagniamo se calcoliamo - oltre a quanto già anticipato da Lucio - anche le spese sostenute per affittare lo stand a Reggio Emilia e tutto ciò che serve per arredarlo ma anche le piccole le spese come diplomini, tessere e gadget vari.
A seguito di un messaggio privato, reputo opportuno precisare che i quattro giorni da passare in fiera (quest'anno per noi sono proprio quattro), giovedì con entrata ai soli espositori per allestimento e poi venerdi, sabato e domenica con mostra aperta al pubblico, sono a totale carico personale come viaggio, permanenza alloggiativa e vitto poichè il tutto viene fatto a titolo puramente volontario.
Tutto ciò per far comprendere all'utente leontina quali e quanti introiti abbiamo dall'Associazione....
lucio zollo
03-11-18, 07: 23
il Mio buongiorno va all’amico Paride ed anche a Leontina ....
In quel di Reggio ; in quale settore vi troviamo ......?
P.s.. ricordati i mandarini , ciao
Ciao Lucio e buongiorno anche a te
in fiera ci troverai allo stesso padiglione e postazione dello scorso anno.
Te li ricordi ancora i mandarini ?
Quest'anno poichè io verrò in aereo e il Presidente in treno, se non li porta la VicePresidente - purtroppo per te - credo non ci saranno.
In alternativa e come lo scorso anno, avremo le caramelle .....
lucio zollo
03-11-18, 22: 32
L’importante è incontrare gli amici
Assolutamente si.
Sul piano umano, Reggio - e comunque si voglia pensarla - è sempre una grande festa ed un consolidarsi di amicizie.
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