Visualizza la versione completa : Germinati vanno bolliti?
Ciao ragazzi, secondo voi devo anche bollire i semi germinati per essere sicuro che siano sterilizzati, oppure posso solo bollire i semi senza seguire tutto il processo della germinazione?
Attilio Casagrande
12-03-08, 20: 41
Ciao, se fai germinare i semi, ottieni un alimento nutriente e digeribile, se li fai solo bollire ottieni solo dei semi secchi più teneri , con valori nutritivi pari se non inferiori a prima, il processo di germinazione trasforma completamente il seme, quindi sono anche diversi.
sul trattamento della bollitura, molti sono contrari perchè dicono che si perdono le vitamine, questo è anche vero, ma le vitamine termolabili si possono rimpiazzare con verdure fresche tagliuzzate e miste ai semi, invece il fattore importante è che con la bollitura si stabilizza e arresta lo sviluppo del seme, che altrimenti continuerebbe il suo processo, il pericolo infatti è nella radichetta che dopo un paio d'ore è terreno fertile per i funghi, anche se sono stati trattati con disinfettanti quando fà caldo la fermentazione sviluppa batteri e funghi.
Sono diversi anni che allevo con semi germinati e cotti, il risultato è eccellente.
Ok grazie Attilio, quindi posso fare tutti e due i passaggi.
Roberto Giani
13-03-08, 09: 24
Secondo me, no.
Si tratta di due tipologie di alimento molto differenti.
I semi bolliti hanno lo scopo di fornire un cibo diverso dai soliti semi secchi ed in particolare più ricco di proteine, almeno per quanto riguarda i pappagalli, poichè si utilizza
il misto per colombi che contiene anche fagioli, piselli , lenticchie ecc. La bollitura favorisce la digeribilità e l'assimiliazione di tali proteine vegetali.
I semi germinati si utilizzano per arricchire l'alimentazione di vitamine in quanto, come spiegava Attilio, il processo di germinazione trasforma completamente il seme sotto il punto di vista qualitativo.
Quindi far germinare i semi per farli arricchire di vitamine e poi bollirli, eliminandole, è un controsenso.
Utilizza un alimento o l'altro secondo i tuoi scopi.
Matteo Rodolfi
13-03-08, 11: 15
Prevedo scintille ///;;
Ovviamente ci sono pareri discordanti, accetto altre idee poi ovviamente deciderò di conseguenza. Lo so Roberto che potrebbe sembrare un controsenzo far germinare i semi e valorizzare le loro proprietà per poi bollirli e farne perdere la gran parte, ma facendo tutti e due i procedimenti mi sentirei più sicuro nel somministrarli inquanto ho dei dubbi sulla morte di alcuni pulli, infatti da quando agisco così con tutti e due i metodi nn ho riscontrato altri problemi.
Enzo Patané
13-03-08, 15: 17
Quindi far germinare i semi per farli arricchire di vitamine e poi bollirli, eliminandole, è un controsenso.
Eccoci"!!! Era un pò che aspettavo che venisse fuori questo dilemma:
semi germinati o semi cotti!!!
In tanti anni di allevamento ho visto allevatori accapigliarsi sull'annoso dilemma.
Dilemma che secondo me non esiste.Hai ragione tu Roberto: "Utilizza un alimento o l'altro secondo i tuoi scopi. "
Occorre però che chi lu utilizza sia conscio delle conseguenze della sua scelta.
I semi germinati, senza dubbio, posseggono qualità nutrizionali e organolettiche superiori al seme secco ma, per contro, sviluppano molto facilmente miceti che, in ambiente chiuso possono fare polpette dell'allevamento. Quindi vanno preparati con molta accuratezza, vanno rispettate tutte le norme igieniche sui recipienti e lasciati a disposizione solo un paio di ore.
I semi bolliti, invece, perdono una parte dei zuccheri sotto forma di amido, non hanno proprietà nutritive superiori. Per contro risultano più appetibili per i soggetti che possono usarli per l'imbecco dei nidiacei e possono essere lasciati a disposizione per più tempo.
Io ho scelto i semi cotti per alcuen ragioni personali:
1) Esco di casa alle 7.00 del mattino e torno a casa alle 7.00 di sera e quindi non posso ritirare il germinato dopopoche ore.
2) Idem sopra mi obbliga a bollire i semi ogni qualche giorno e conservarli in frigo senza necessità di programmare la germinazione (che regolarmente sbaglio per stanchezza o per impegni).
3) allevo all'interno e i funghi sono il mio spauracchio
4) Non vedo perchè devo rischiare quando posso evitare quanto sopra e fornire i semi bolliti con aggiunta di un un buon complesso vitamino-minerale e frutta e verdura a volontà.
Ora, come dice Roberto, scegli tu...fai le tue valutazioni personali e scegli..non sarà quella giusta per tutti, ma sarà quella giusta per te ed il tuo allevamento.
Enzo
Claudio Bosich
13-03-08, 15: 24
Io utilizzo i semi bolliti durante il periodo di riposo e durante l'allevamento...per la preparazione alle cove credo siano più utili i germinati....
Io vorrei capire solo una cosa: perchè quando Marco Novelli dice che da i germinati senza passarli con nessun disinfettante, nessuno dice nulla, anzi gli danno pure ragione.
Allora sti germinati, vanno disinfettati, SI o NO???
Grazie!!!
Ascolta Tommaso i semi germinati io li risciaquo costantemente, ma nn sono mai sicuro che siano al 100% puliti, ecco perchè preferisco i semi bolliti o fare tutte le due operazioni, poi che sia giusto o sbagliato nn so, so solo che mi sento più sicuro a somministrarli bolliti cmq da quando nn do i germminati o meglio li faccio bollire un pò nn ho brutte sorprese.....!
RenatoGala
13-03-08, 16: 17
Sono diversi anni che adopero i germinati senza dover lamentare nemmeno una perdita ne di pullus ne tantomeno di adulti. Anche io esco di casa alle otto del mattino e rincaso alle sei del pomeriggio.
Allevo all'esterno (fino a 40/42 gradi tra giugno e luglio) e nonostante oltre ai germinati fornisca anche la frittatina non ho mai dovuto sterilizzare niente... neanche le vaschette dove li somministro.... a fare questo ci pensano le nutrici che praticamente "puliscono" tutto. Tanto per precisare allevo spinus sudamericani e cardellini major in mutazione, tutte speci che notoriamente non passano proprio come "le più robuste" nell'ambito del panorama dell'ornicultura amatoriale. Ad onor del vero pur impiegandole con molta cautela e parsimonia "temo" decisamente di più le eventuali cariche batteriche dei prodotti surgelati quali larve (compri un integratore che non ti sei fatto in casa e ti devi solo fidare della serietà del produttore ed in fin dei conti si tratta di insetti allevati... ma con cosa?).
Dopo tutto questo tempo devo ammettere che l'unico inconveniente dei germinati è il tempo di preparazione e acquisire l'occhio per prepararne la quantità giusta se non si hanno tantissime coppie in riproduzione ed uno "spazio cucina" dedicato all'ammollo... figuriamoci se oltre al normale procedimento mi passa per la testa di bollirli anche un pò!!!!///;;
Poi ognuno è libero di scegliere quello che crede meglio per se ed i suoi animali questo è ovvio.
Saluti a tutti
Renato Gala
Renato,
ma in ammollo o dopo, usi amuchina o cose del genere?
Ciao.
Roberto Giani
13-03-08, 16: 52
Ritengo importante fare anche delle precise premesse. Si parla di germinati, ma bisogna parlare anche di specie di volatili.
Ovviamente la mia esperienza e le mie indicazioni sono riferite agli uccelli che allevo, ossia parrocchetti australiani, e alle condizioni nelle quali li allevo, ossia voliere esterne tutto l'anno.
Per queste due semplici ragioni non mi preoccupo particolarmente di sterilizzare, poichè nelle mie voliere ci cadono le foglie degli alberi, ci marciscono dei rametti che fornisco per loro trastullo e le muffe eventuali presenti in semi germinati che risciacquo due volte al giorno sono di gran lunga inferiori di quelle presente nel loro ambiente, inteso come voliere.
I germinati, o quel che ne rimane, li butto dopo 24 ore dalla somministrazione e non dopo 2 ore, come consiglia Enzo. Però lui, mi sembra di capire, alleva al chiuso e ha specie più delicate delle mie.
Ho cercato di aumentare le informazioni perchè ciascuno si possa fare un'idea dell'argomento il più precisa possibile.
Matteo Rodolfi
13-03-08, 16: 53
Io ho sempre allevato con semi secchi e pastoncino integrato....neanche tanta verdura...e devo dire che i risultati gli ho ottenuti comunque!
Dei germinati ho sempre sentito dire tanto bene tanto male...almeno tra i pappagallari, per cui evitando il rischio,
da questanno voglio provare la "mossa" di Attillio, fornendo anche meno pastone e più verdura, rientrando un pò negli equilibri...speriamo anche di migliorare il rendimento!
Allevo al chiuso!
sterilizzare e disinfettare sono due cose completamente diverse, comunque non si riesce a capire se sia utile o meno disinfettarli, qui ognuno dice la sua, senza che nessuno sappia realmente se e in che misura la germinazione produce batteri nocivi e miceti.
Sicuramente da avvio a una proliferazione batterica, ma questa proliferazione è poi così "nociva" alla salute degli uccelli?
Mi spiego, qualora la flora batterica intestinale sia popolata da batteri, per quale motivo la proliferazione batterica dei germinati dovrebbe nuocere?
Enzo Patané
13-03-08, 17: 28
Mi spiego, qualora la flora batterica intestinale sia popolata da batteri, per quale motivo la proliferazione batterica dei germinati dovrebbe nuocere?
Non volermene Tommaso ma confondere la flora batterica con i germi patogeni è come confondere la cicoria con l'ortica. la flora batterica intestinale è costituita da ceppi di batteri che vivono in simbiosi con l'uomo, l'aiutano a digerire in cambio di nutrimento. I germi patogeni sono come dei lupi in agguato che, se trovano le giuste condizioni e un organismo ospite proliferano a suo danno senza dare nulla in cambio ma, al contrario nutrendosene fino ad ucciderlo.
Roberto, dovresti provare a guardare i semi germinati dopo 24 e i recipienti non sterilizzati al microscopio (basta un 300X)....rabbrivideresti. Poi è chiaro, la ventilazione, i raggi ultravioletti, etc, aiutano...e come se aiutano.
Ciao
Enzo
Allevamentoagata,
ma tu li hai visti i germi patogeni sui germinati per dire che ci sono?
Cosa ti fa pensare che la proliferazione batterica dei germinati sia patogena?
Allora dovrebbe infettare tutti gli uccelli in natura.
Portami un'analisi di laboratorio effettuata sui germinati e dimostrami quale patogenicità ci sia in un seme germinato, allora ti posso credere.
Io di solito non credo alle favole.
Poi ti volevo far notare che Roberto Giani è un ricercatore in biologia, non penso che sia allo scuro di vetrini e microscopi.
Ti ripeto, se mi dimostri con analisi alla mano che i germinati sviluppano batteri "patogeni" ti credo.
Enzo Patané
13-03-08, 17: 45
Tommaso, Roberto è in buona compagnia io sono laureato in chimica e ti posso assicurare che non parlo mai di favole. Poi, se non mi credi a me, ti dcio la verità, non me ne importa niente. Continua a dare vvcariche batteriche scambiandole per caramelle alla menta. Contento tu contenti tutti.
Grazie a dio, sono anni che non devo dimostrare niente.
P.s A proposito non sono Allevamento Agata, sono Enzo.
Enzo Patané
13-03-08, 17: 58
.
Roberto, dovresti provare a guardare i semi germinati dopo 24 e i recipienti non sterilizzati al microscopio (basta un 300X)....rabbrivideresti.
Roberto, ti chiedo scusa ma non sapevo fossi un biologo, ne sai sicuramente più tu di me, io ho dato solo un esam edi biochimica e, oltretutto., 20 anni fa.
Scusa ancora
Enzo
Roberto Giani
13-03-08, 18: 13
Roberto, ti chiedo scusa ma non sapevo fossi un biologo, ne sai sicuramente più tu di me, io ho dato solo un esam edi biochimica e, oltretutto., 20 anni fa.
Scusa ancora
Enzo
Non hai nulla di cui scusarti. Ci stiamo scambiando dei punti di vista e cercando di mettere sul piatto più informazioni possibili, in una civile discussione.
Le mie sono opinioni come quelle di chiunque altro, magari leggermente rafforzate dalla mia formazione culturale, ma ben lungi dall'essere la verità assoluta.
Attilio Casagrande
13-03-08, 19: 45
Ciao a tutti, so che ci sono pareri contrastanti, ma la mia scelta di far ammollare i semi x 6 ore, cambiare l'acqua , rimetterli in acqua per altre 6 ore, farli germinare per tutta la notte, risciacquarli,mettere acqua fredda, portarli ad ebollizione a fuoco lento per 5-10 minuti, scolarli e servirli subito, è un sistema che non mi sono inventato io, mi sono fidato non di uno ma di 2 veterinari (uno di fama mondiale) i quali dopo avermi spiegato che la steramina, o altri disinfettanti, ustiona l'esofago dei pulli in quanto di struttura delicatissima, sono state accertate le cause da analisi fatte su cadaveri, dopo avermi spiegato che nelle radichette si sviluppano non solo le micosi, ma anche altri agenti patogeni, io che non sono ne biologo ne altro mi sono fidato di queste persone che oltre a raccomandarsi la massima igiene nei contenitori, mi hanno convinto che è il sistema più sicuro, forse sbaglio, ma fino ad ora tutto funziona bene, poi giustamente ognuno deve trarre le proprie conclusioni.
Caro Enzo,
permettimi di dirti che se fai una affermazione, la devi anche poter dimostrare.
Poi vorrei dire che per me non ha senso fare i germinati e poi bollirli, perchè si perdono tutte le vitamine ed i principi nutritivi che attiva la germinazione, i quali essendo termolabili, svaniscono con la cottura/bollitura.
Quindi non ha senso far germinare e poi bollire.
O si fanno i germinati o si fanno i bolliti.
Poi ripeto, vorrei avere un parere da chi invece non disinfetta i germinati, visto che in altre discussione è capitato di sentire pareri autorevoli in merito al non disinfettare i germinati.
Grazie.
Enzo Patané
13-03-08, 20: 07
Concordo in pieno.
^[[[]]^[[[]]^[[[]]
roberto ghidini
13-03-08, 20: 07
Ragazzi la differenza tra seme germinato e cotto e abnorme.La loro composizione cambia completamente,non è un po migliore è tutta un altra cosa. Per certe speci non è sufficiente un seme semplicemente cotto. ::-°°-
DA WIKIPEDIA
Grazie agli enzimi attivati durante la germinazione le sostanze nutritive all'interno del seme sono predigerite, quindi le proteine sono scisse in amminoacidi e i lipidi in glicerolo e acidi grassi. I semi e i gemogli hanno un contenuto energetico molto elevato dovuto alla grande quantità di carboidrati che servono appunto alla germinazione
I carboidrati presenti soprattutto sotto forma di amidi nei semi, per l'accrescimento dei germogli vengono trasformati in zuccheri semplici molto assimilabili velocemente dal corpo umano. La presenza di questi zuccheri spiega il perché del sapore spesso dolce dei germogli. Anche le proteine subiscono una demolizione grazie agli enzimi attivati durante la germinazione; le proteine si scindono nei loro componenti di base, gli amminoacidi essenziali anch'essi per il nostro organismo. I grassi subiscono la stessa sorte delle proteine e sono scissi nei loro componenti di base: gli acidi grassi e il glicerolo. I sali minerali e gli oligoelementi divengono più facilmente assimilabili in quanto vengono chelati con gli amminoacidi. La quantità di proteine e quindi di amminoacidi si incrementa notevolmente, gli acidi nucleici che contengono il patrimonio genetico di ogni essere vivente aumentano sensibilmente; questo spiega perché i germogli hanno capacità riparative e ristrutturanti. Molte varietà di germogli contengono sostanze anticancerogene che agiscono selettivamente sulle cellule cancerogene (risultato da studi ed esperimenti di laboratorio negli USA). Le vitamine durante il processo della germinazione aumentano fino al 100% rispetto al seme e fino al 1400% rispetto alla pianta adulta
Enzo Patané
13-03-08, 20: 11
perchè si perdono tutte le vitamine ed i principi nutritivi che essendo termolabili svaniscono con la cottura/bollitura.
Su questo sono perfettamente d'accordo, infatti avevo detto che la scelta di bollirli determinava solo un miglioramento di appetibilità e quindi necessitava di vitamine e sali minerali.
Poi la scelta, ripeto, è personale quello che va bene per te non va bene per me e viceversa.
Discutere fa bene a questo hobby, continuiamo, soprattutto per quelli che non hanno esperienza!!^[[[]]^[[[]]^[[[]]
Enzo Patané
13-03-08, 20: 13
Ragazzi la differenza tra seme germinato e cotto e abnorme.La loro composizione cambia completamente,non è un po migliore è tutta un altra cosa. Per certe speci non è sufficiente un seme semplicemente cotto. ::-°°-
Hai ragione, solo...il gioco vale la candela?((/]]]]((/]]]]((/]]]]
roberto ghidini
13-03-08, 20: 17
Poi ripeto vorrei avere un parere da chi invece non disinfetta i germinati, ma come al solito, tutto tace.
Tommaso,io non disinfetto i germinati,li sciacquo al massimo 3 volte al giorno,e se ho voluto vedere delle muffe ho dovuto provare a lasciarli li per almeno 2 giorni.Ti diro di più quando li fornisco,siccome il motivo per cui li faccio è quello sopracitato,li faccio germogliare finche la "radichetta"non e 1 cm,in media 24 ore,affinche tutto il processo sia veramente finito. ::-°°-
Ghido,
anzitutto grazie, ma mi puoi confermare che così facendo non hai mai avuto problemi di micosi o quant'altro?
Io vorrei solo provare a capire che genere di batteri produce la germinazione dei semi, se siano nocivi all'organismo degli uccelli, oppure no, non mi pare di chiedere molto.
Inoltre vorrei aggiungere che solamente e sottolineo "solamente" la disinfezione con amuchina lascia inalterate le proprietà dei semi germinati, ogni altro metodo consistente nell'uso della temperatura, altera irrimediabilmente le proprietà nutritive dei germinati.
Tra questi metodi annovero: bollitura, passaggio al microonde, uso di prodotti chimici ad alte concentrazioni, quali steramina e altri sali quaternari d'ammonio.
L'amuchina è un derivato fortemente diluito del cloro, viene usata per la disinfezione di frutta e verdura e quindi pare sia la più indicata per la disinfezione.
Il bicarbonato di sodio non disinfetta, pulisce solamente.
L'unico disinfettante veramente biologico è l'estratto di semi di pompelmo, ma costa l'ira di Dio, non lo si può usare sistematicamente.
Allora, lancio un appello:
se chi non disinfetta i germinati, ci assicura, con argomenti e PROVE alla mano che non è necessario disinfettare i germinati, farebbe un grosso favore alla comunità di allevatori che ancora pensano che si debba disinfettare i germinati.
Spero che ci siano interventi in tal senso perchè in altre discussioni si parlava appunto dell'inutilità di disinfettare i germinati.
Grazie.
roberto ghidini
13-03-08, 21: 00
Ciao Tommaso, io non posso assicurare niente a nessuno,ti posso dire però che prima di utilizzarli era peggio, quindi il "gioco vale la candela".Ci sono anche allevatori che non li utilizzano, usando additivi vari nel pastoncino.A ognuno il suo sistema.Ci tenevo solo a rimarcare l enorme differenza di proprietà tra il germinato e il cotto, non a giudicare gli alti metodi. ::-°°-
mi riferivo a questa discussione in cui si afferma palesemente da parte di Marco Novelli, che non serve disinfettare i germinati:
http://www.ornieuropa.com/forum/showthread.php?t=2116&highlight=germinati
Allora io mi chiedo: chi è esperto in questo campo, medici, biologi e chimici, ci può spiegare quali processi e quali batteri si attivano durante la germinazione?
Sono nocivi questi batteri?
Poi concludo dicendo: ha senso fare i germinati e poi passarli al microonde o bollirli?
Ripeto, tutte le vitamine ed i principi nutritivi che produce la germinazione dei semi, si perdono con le alte temperature.
Vorrei solo aggiungere che il processo di cottura non sterilizza il prodotto cotto, infatti una volta cotto il cibo, la fase di raffreddamento è la più pericolosa dal punto di vista igienico in quanto tutti gli alimenti raffreddandosi tendono a deteriorarsi a causa della rapidissima proliferazione dei batteri presenti nell’aria e delle spore sopravvissute alla cottura. Inoltre il deterioramento delle membrane cellulari avvenuto con la cottura ne facilita la proliferazione.
Se si vuole interrompere lo sviluppo microbico occorre portare il più rapidamente possibile il prodotto a temperature sotto i 3°C, pertanto si presume che in frigo a tale temperatura si possano conservare i germinati anche per più giorni.
I batteri si riproducono in modo più veloce in un ambiente a loro favorevole. Le caratteristiche ambientali sono caratterizzate dalla temperatura (ed il tempo di permanenza ad una data temperatura), dall'umidità, dal PH, dalla presenza o meno di ossigeno. Rispetto all'asciugatura dei germinati, questa serve a rallentare la proliferazione batterica in quanto è l'attività dell'acqua, active water (AW) ossia l'acqua presente nell’alimento sotto forma libera, non legata chimicamente ad alcuna sostanza, a far si che i batteri si riproducano. I batteri infatti hanno bisogno di acqua disponibile (libera) per proliferare, ecco perché gli alimenti secchi sono meno soggetti a proliferazione batterica.
Quindi è ovvio che la cottura o qualsiasi altro metodo di sterilizzazione/disinfezione bloccano la proliferazione batterica solo per poche ore, ma è importante sapere che i batteri e le spore sono contenute soprattutto nell'aria e la carica batterica è ancora più concentrata in un ambiente chiuso non areato.
Pertanto il problema non sono i germinati in sé, ma le condizioni microclimatiche dell'allevamento, i germinati possono solo essere il "veicolo" della carica batterica in rapporto alla cubatura del locale di allevamento, ovviamente gli allevamenti all'aperto avranno una minore concentrazione batterica.
Ecco perchè un allevamento sporco in aperta campagna può non dare problemi rispetto ad un allevamento superigienico in un appartamento.
L'importante è mantenere costanti i valori di carica batterica dell'ambiente a cui gli ospiti si sono adattati.
Il seme, come ogni entità biologica, proviene da un ambiente microbico che può risultare nocivo per l'ambiente microbico ospite, quindi l'utilità della disinfezione sta nell'annullare temporaneamente la carica microbica del seme e renderla uniforme a quella dell'ambiente microbico di allevamento.
In definitiva penso che non esistano agenti patogeni in assoluto, ma solo in relazione al livello di immunoresistenza degli organismi che li ospitano.
Un pastone avanzano non procura problemi se gettato in pasto ad un merlo, ma può essere letale per un verdone allevato in gabbia.
RenatoGala
14-03-08, 08: 51
Ciao Tommaso.
Credo di averlo scritto anche da qualche altra parte ma i germinati li ammollo in semplice acqua del rubinetto e poi nella fase "umida" risciacquo solo una volta la mattina ed una volta la sera. Prima di fornirli un'altra sciacquata di "scrupolo" e basta.
Non ho mai approfondito la questione ma credo che tenere in ammollo i semi nell'acqua del rubinetto (cloro ed altri disinfettanti) e del caso sciacquarli con la medesima acqua sia di per se una adeguato metodo di protezione da patogeni.
Ripeto per non creare confusioni che allevo all'esterno in gabbe e gabbioni e non ho mai dovuto attuare particolari norme igieniche specifiche per alimenti germinati e vaschette di somministrazione.
Saluti a tutti
Renato Gala
Enzo Patané
14-03-08, 09: 07
Le argomentazioni che porti Tommaso, sono assoluartamente valide e inoppugnabili. In realtà il mio primo intervento, (che ha poi dato vita alla nostra animata e quanto mai interessante discussione) mirava proprio ad informare chi si proponeva di provare ad usare germinati o bolliti sui pro e i contro del loro utilizzo e i rischi connessi al loro utilizzo.
Lungi da me esprimere giudizi.
Come ho già detto, quello che va bene per te non può andare bene per me, e ciò indipendentemente dalla bontà del metodo.
Come hai scritto, "Pertanto il problema non sono i germinati in sé, ma le condizioni microclimatiche dell'allevamento",è chiaro che la scelta deve essere oggetto di valutazioni soggettive da parte dell'allevatore.
Come ben sai, un ceppo batterico può risultare assolutamente innocuo nel mio allevamento e mortale nel tuo.
Per ciò che concerne la disinfezione del germinato con agenti chimici di varia natura, da parte mia ne sconsiglierei l'uso in quanto, al di là dell'efficacia temporale limitata, possono provocare serie irritazioni alle mucose dei soggetti e creare nuovi ceppi batterici più resistenti. Se proprio non se ne vuole fare a meno, a mio perere è da preferire l'uso di agenti ossidanti come l'amuchina o lo stesso ipoclorito di sodio a disinfettanti di come i sali quaternari di ammonio. Entrambi agiscono distruggendo le pareti cellulari dei batteri e impedendone la proliferazione ma i primi agiscono anche in presenza di impurità organiche mentre i secondi in tali condizioni ( e in presenza di acqua dura) hanno un effetto blando provocando la nascita di nuovi ceppi più resistenti.
Oltre a ciò, occorre leggere molto attentamente la composizione dei disinfettanti quaternari in quanto, spesso, contengono detergenti e quantità varie di glutaraldeide e formaldeide tossici per l'uomo e gli animali.
I biocidi ossidanti, è vero, nella loro azione possono provocare la formazione di sostanze secondarie come cloroammine che, però, sono solubili e possono essere rimosse con accurati lavaggi.
Enzo
Roberto Giani
14-03-08, 09: 14
(...)
Allora io mi chiedo: chi è esperto in questo campo, medici, biologi e chimici, ci può spiegare quali processi e quali batteri si attivano durante la germinazione?
Sono nocivi questi batteri?
(...)
Direi che abbiamo sviscerato abbastanza l'argomento. Ora manca solo l'opinione di un veterinario, anche se a questo proposito ritengo molto importante quanto riportato da Attilio.
Per quello che riguarda la mia esperienza, sperando siano informazioni utili, riassumendo:
- fornisco germinati senza disinfettarli (preparazione: 12 ore in ammollo, poi forniti quando la radichetta è circa 1 cm, quindi il tempo di germinazione non è standard ma variabile secondo la temperatura ambientale, nel frattempo risciacquati 2 volte al giorno con acqua del rubinetto);
- non ho visto particolatri differenze tra il fornirli e non fornirli, però penso siano un alimento valido e perciò li somministro;
- fornisco anche semi bolliti (misto per colombi, qunidi differente dal misto per germinare), ammollati 12 ore e bolliti per 35-40 minuti;
- igiene: lavo le mangiatoie all'occorrenza e solo con acqua e "olio di gomito", quindi non più spesso di una volta al mese;
- come detto i miei uccelli vivono all'aperto tutto l'anno, mangiano anche le foglie degli alberi che cadono in voliera, rosicchiano i posatoi che sono in tronchi naturali, messi in voliera dopo essere stati tagliati dagli alberi, senza nessuna pulitura o lavaggio preventivo.
Matteo Rodolfi
14-03-08, 09: 54
Di tutta questa discussione,
Io credo sia utile chiarire una cosa, e in questo Roberto è stato chiaro, come
anche ATTILA che ha fornito un metodo di allevamento, PROVATO, non solo un parere.
Sinceramente da novello in questo argomento, perchè ripeto ne ho sempre fatto a meno, le domande spontanee che sorgono sono se vengono usati SEMPRE con un periodo di riposo come fa ATTILA o altri, o solo per INTEGRARE la dieta a scapito ad esempio dei pastoncini, la composizione dei misti e così via....
Io direi sia utile parlare di metodi di allevamento, coi germinati, coi bolliti, con tutti e due, senza, esaminando anche i misti, e trovando sotto questo aspetto vantaggi e svantaggi e a cosa vengono affiancati, pastoncini integratori, verdura, i semi secchi... e finalmente ognuno si mettera sotto una campana...perchè è poi li che vogliamo arrivare, trovare un metodo.
Sò che non ci sono regole, ed ovviamente i tipi di uccelli allevati, o il tipo di allevamento, determinano le situazioni, ma le esperienze degli "anziani" danno sempre una mano, poi ognuno è libero di seguire le strade che ritiene migliori.
Magari apro un altro post "ALIMENTAZIONE: METODI".
O magari di questo non frega niente a nessuno...e continuo con i messaggi privati.....///;;
Ringrazio Renato, Enzo e Roberto per le spiegazioni.
Eppure ancora non si riesce a capire se oggettivamente questi batteri prodotti durante il processo di germinazione siano nocivi all'apparato digerente dei volatili o se forse siano più nocivi i disinfettanti che usiamo.
Per nocivo intendo dire che sviluppa una determinata carica batterica patogena e per patogeno intendo spore o batteri di E. Coli, Coccidi, Protozoi, insomma tutti quei microorganismi che di solito vengono imputati come responsabili della morte di queste bestiole.
La mia curiosità è quella di capire da dove vengono questi batteri patogeni, attraverso quali canali si propagano e come riescono a diffondersi e proliferare.
Qui mi sembra che il nemico numero uno degli allevamenti siano proprio batteri e parassiti, se comprendessimo i meccanismi attraverso i quali entrano e proliferano negli allevamenti, credo che potremmo fare un considerevole passo in avanti rispetto alla prevenzione.
In fondo se ci pensate, molti accorgimenti dell'allevamento di uccelli sono volti a limitare i danni arrecati da contaminazioni batteriche nocive, la causa di morte è sempre a carico di qualche agente patogeno che si è introdotto nell'allevamento, attraverso il cibo o un portatore sano.
Gira e rigira anche le risposte della scienza cominciano e diventare insufficienti, forse sarà per questo che ognuno "crede" al suo metodo.
Saluti a tutti.
Ciao ragazzi devo dare ragione a mativ che con questo dilemma avrei alzato un polverone......! cmq nn me ne vogliate io i semi germinati li faccio bollire un pò ma nn vi arrabbiate..........![))(*.
Agata Pastello Giallo
14-03-08, 19: 45
Ho letto con interesse questa discussione. Non ho titoli accademici, posso solo portare la mia testimonianza, se a qualcuno interessa, fatta "sul campo".
Ho iniziato solo l'anno scorso a fornire i semi germinati.
Non uso nessun prodotto ma solo acqua.
Al mattino presto metto i semi nell'acqua, il giorno dopo li lascio sotto il getto di acqua corrente per cinque minuti e li metto in un colino sopra il quale metto un piattino. Il giorno seguente, sempre al mattino presto, metto i semi a disposizione dei soggetti, non do mai solo semi germinati ma unisco anche del pastoncino morbido oppure della frittatina. Servo il tutto ai soggetti prima di andare al lavoro, poi a mezzogiorno quando rientro tolgo la vaschetta dalle gabbie. Sia che mangino tutto o meno, lascio i semi a disposizione al mattino per quattro ore, poi butto via tutto e lavo la vaschetta.
L'anno scorso, sono un allevatore piccolo piccolo, non ho perso nemmeno un nidiaceo.
Chiedo scusa se ho annoiato qualcuno.
Attilio Casagrande
14-03-08, 20: 17
No a.p.g. non hai proprio annoiato nessuno, è importante sentire il parere di tutti, non è giusto dire fate come dico io e basta, quello che può andare bene ad uno non va bene ad un'altro, ad esempio dici di essere un allevatore piccolo, ma magari l'igiene che riesci a mantenere gestendo poche coppie, non è sufficente ad uno che di coppie ne ha un centinaio, tra l'altro il tuo procedimento essendo breve, cioè non fanno in tempo a germinare del tutto, rende anche meno pericolosi i semi, ottimo il fatto di buttare tutto dopo 4 ore, sono del parere di dare razioni piccole di tutto dai semi secchi ai pastoni frutta ecc. in questo modo non si stancano di mangiare una sola cosa, evitando sprechi, ma soprattutto mantenendo igiene, conosco allevatori che mettono anche 50 grammi di pastoncino ad una coppia, e lo lasciano fino a quando non lo hanno finito, così facendo allevano batteri, non uccelli.
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