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Visualizza la versione completa : Aiuto urgente denuncia di nascita cenerino



Matte
26-04-10, 10: 01
Ciao Ragazzi,

ho urgente bisogno di aiuto per effettuare la denuncia di nascità di un piccolo cenerino.
Premetto che è il primo che mi è nato e che quindi sono ignorante in materia! Per fortuna ci siete Voi!

Dato che ho deciso di lasciarlo allevare dai genitori non vorrei anellarlo, magari non ci sarebbero problemi ma ci tengo troppo per rischiare!
Vorrei mettergli il microchip una volta svezzato e magari l' anello aperto dopo il sessaggio.
Non so però se tale procedura sia legale e come effettuare la denuncia così facendo.
Esiste un modulo pre.stampato?

Grazie a tutti
Matteo

Roberto Giani
26-04-10, 11: 20
Forse anziché fare questa domanda agli utenti del forum, è meglio farla direttamente al tuo Ufficio CITES, magari inizialmente per telefono.

Il problema è solo come "interpretano" le norme i forestali del tuo Ufficio CITES di riferimento. Comunque credo che non ci siano particolari problemi se tu, nella denuncia di nascita, metti una nota che il novello non intendi anellarlo con anellinoi inmovibile ma bensì microchipparlo quando sarà svezzato.

francapaola
26-04-10, 12: 22
Ciao Matteo,
le mie denunce di nascita le faccio al CFS/Firenze, puoi chiamare loro per maggior sicurezza, proprio in questi giorni ho chiamato anch'io per un pappagallo al quale metterò il microcip e mi hanno detto di fare la denuncia annotando che metterò il microcip appena possibile, comunicando il numero solo dopo che è stato applicato.
Se hai bisogno del modulo di denuncia ti mando in mp una copia che ho ricevuto dalla Forestale.
Ciao, Franca

Matte
26-04-10, 15: 40
Grazie Franca, domani chiamo subito l' ufficio cites per chiarire il tutto, se intanto puoi mandarmi in mp il modulo di denuncia mi fai un grande favore!

Ciao Matteo

Attilio Casagrande
26-04-10, 19: 56
Per la denuncia dovresti farti dare il modulo previsto dalla tua regione, il microchip lo prendi prima e ci alleghi il codice a barre che trovi sulla confezione, di solito ce ne sono 4-5 poi i restanti ti serviranno per il registro, cessioni o altro.
appena possibile lo fai microchippare, ma ricorda che la denuncia devi farla entro 10 gg dalla nascita.
Allegando da subito il codice del microchip, eviti di rifare la denuncia, almeno questo per quanto riguarda la mia regione.

Roberto Giani
27-04-10, 09: 24
Scusate, ma un po' di polemica la voglio fare...


Per la denuncia dovresti farti dare il modulo previsto dalla tua regione, (...)
Allegando da subito il codice del microchip, eviti di rifare la denuncia, almeno questo per quanto riguarda la mia regione.

Gli adempimenti CITES "dovrebbero" essere uniformi a carattere nazionale.

E' molto triste che ogni Ufficio CITES territoriale "legiferi" per conto suo e, ancora più triste, che nessuno fino ad ora abbia mai protestato per questa, chiamiamola, anomalia...

francapaola
27-04-10, 11: 49
Caro Roberto,
in data 26/11/08cioè dopo il putiferio sull'obbligatorietà di anellare i nuovi nati, ho ricevuto per posta dal CFS/FI una lettera con copia della" Dichiarazione di nascita in cattività" e della "Denuncia dichiarativa di nascità in cattività per specie animali dell'all.B" e ho dato per scontato che i suddetti fossero uguali per tutta l'Italia.
Solo ora, dopo il tuo post, ho confrontato il modulo che c'è nel sito AOE e su altri 2 siti e non corrispondono di fatto a quello che ho io.
Che si fa?

Franca

Roberto Giani
27-04-10, 12: 14
Caro Roberto,
in data 26/11/08cioè dopo il putiferio sull'obbligatorietà di anellare i nuovi nati, ho ricevuto per posta dal CFS/FI una lettera con copia della" Dichiarazione di nascita in cattività" e della "Denuncia dichiarativa di nascità in cattività per specie animali dell'all.B" e ho dato per scontato che i suddetti fossero uguali per tutta l'Italia.
Solo ora, dopo il tuo post, ho confrontato il modulo che c'è nel sito AOE e su altri 2 siti e non corrispondono di fatto a quello che ho io.
Che si fa?

Franca

Da me si dice: "lega l'asino dove vuole il padrone".

Adeguati alle richieste del tuo Ufficio CITES territorialmente competente e ai moduli che ti hanno fornito perchè, in definitiva, sono loro che ti permettono di regolarizzare i tuoi animali.
Quando i tuoi uccelli hanno i documenti in regola, tu sei a posto.

francapaola
27-04-10, 20: 59
Da me si dice: "lega l'asino dove vuole il padrone".

Adeguati alle richieste del tuo Ufficio CITES territorialmente competente e ai moduli che ti hanno fornito perchè, in definitiva, sono loro che ti permettono di regolarizzare i tuoi animali.
Quando i tuoi uccelli hanno i documenti in regola, tu sei a posto.

Quel detto vale anche dalle mie parti.

Però il Corpo Forestale dello Stato Italiano parte dal Dirigente Generale diramandosi in vari organi e divisioni fino ad arrivare ai Comandi Regionali, sul loro sito http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/507 trovo la seguente specifica
"Comandi regionali
In ciascuna regione sono istituiti i Comandi regionali, cui sono preposti Primi Dirigenti che assumono la denominazione di Comandanti regionali.
I Comandi regionali operano sotto la direzione, il coordinamento ed il controllo dell'Ispettorato Generale, ferme restando le dipendenze di carattere funzionale previste da disposizioni nominative e sovrintendono e coordinano le attività di dette strutture periferiche operanti nella regione fungendo da raccordo tra queste e l'Ispettorato Generale. "

Quindi se l'Ispettorato Generale" sovrintende" , mi parrebbe logico che sia i moduli che le leggi siano uguali per tutti gli italiani, o no?
Forse non ho capito qualcosa°°))+

Franca



Franca

Roberto Giani
28-04-10, 09: 34
(...)

Quindi se l'Ispettorato Generale" sovrintende" , mi parrebbe logico che sia i moduli che le leggi siano uguali per tutti gli italiani, o no?
Forse non ho capito qualcosa°°))+

Franca



Franca

Cara Franca, ti spiego quello che ho capito io.
In questi anni ho avuto modo di confrontarmi con diverse pubbliche istituzioni e, per quello che è la mia esperienza, ho l'impressione che in Italia funzioni così.
Ciò che conta è adeguarsi agli enti di controllo locali che, indipendentemente dalle norme nazionali, non hanno la tendenza ad uniformarsi ma spesso e volentieri tendono a vivere di vita propria. Le direttive spesso sono il risultato dell'impostazione dei vari dirigenti responsabili. A questo punto io mi adeguo a quello che mi chiede il mio diretto controllore, con la richiesta da parte mia di comunicazioni ufficiali. Quando ho nero su bianco certi documenti, come ad esempio i moduli inviati dal "tuo" CFS, utilizzando quelli mi senti tutelato in caso di ispezione e, qualora mi sollevassero delle obiezioni, posso sempre dire: il mio ente di controllo mi ha dato questo, se non è corretto la responsabilità non è mia ma del mio ente di controllo.
Non mi sto più a chiedere perchè le cose non riescano a girare nel modo giusto, ci sono tanti fattori: norme nebulose da "interpretare", interpretazioni ancor più nebulose (basti vedere che spesso alcune circolari esplicative sono più ingarbugliate della legge stessa, come la famosa circolare interna del Ministero al CFS che introduceva l'obbligatorietà al marcaggio degli All.B), carenza di organici, "buchi" nella circolazione delle informazioni ecc. ecc.

Quindi, lega l'asino dove vuole il padrone, così il padrone non potrà mai dirti che hai sbagliato...

tocororo
29-04-10, 14: 08
non ho mai avuto esperienza con pappagalli di grossa taglia,ma anellare il pullo può compromettere l'allevamento da parte dei genitori?

PierpaoloPalozzo
29-04-10, 14: 56
In talune circostanze può accadere, ed è consigliabile mettere il microchip a fine svezzamento piuttosto che rischiare di compromettere la nidiata.

francapaola
29-04-10, 17: 15
Cara Franca, ti spiego quello che ho capito io.
In questi anni ho avuto modo di confrontarmi con diverse pubbliche istituzioni e, per quello che è la mia esperienza, ho l'impressione che in Italia funzioni così.
Ciò che conta è adeguarsi agli enti di controllo locali che, indipendentemente dalle norme nazionali, non hanno la tendenza ad uniformarsi ma spesso e volentieri tendono a vivere di vita propria. Le direttive spesso sono il risultato dell'impostazione dei vari dirigenti responsabili. A questo punto io mi adeguo a quello che mi chiede il mio diretto controllore, con la richiesta da parte mia di comunicazioni ufficiali. Quando ho nero su bianco certi documenti, come ad esempio i moduli inviati dal "tuo" CFS, utilizzando quelli mi senti tutelato in caso di ispezione e, qualora mi sollevassero delle obiezioni, posso sempre dire: il mio ente di controllo mi ha dato questo, se non è corretto la responsabilità non è mia ma del mio ente di controllo.
Non mi sto più a chiedere perchè le cose non riescano a girare nel modo giusto, ci sono tanti fattori: norme nebulose da "interpretare", interpretazioni ancor più nebulose (basti vedere che spesso alcune circolari esplicative sono più ingarbugliate della legge stessa, come la famosa circolare interna del Ministero al CFS che introduceva l'obbligatorietà al marcaggio degli All.B), carenza di organici, "buchi" nella circolazione delle informazioni ecc. ecc.

Quindi, lega l'asino dove vuole il padrone, così il padrone non potrà mai dirti che hai sbagliato...

Non fa una piega......... ;-)

Ciao, Franca

tocororo
29-04-10, 19: 27
In talune circostanze può accadere, ed è consigliabile mettere il microchip a fine svezzamento piuttosto che rischiare di compromettere la nidiata.

ho capito; grazie Pierpaolo

Matte
05-05-10, 10: 49
Ciao Ragazzi, come consigliato da Roberto ho legato l' asino dove voleva il mio padrone, sperando così di essere a posto! Finalmente nei giorni scorsi dopo numerose chiamate all' ufficio cites sono riuscito ad inviare la denuncia di nascità.
Il primo operatore, dopo un pò di perplessità mi ha detto che avrei dovuto acquistare il microchip ed allegare il codice a barre alla denuncia. Sono andato dal veterinario, ho ordinato il microchip ed il giorno che sono andato per ritirarlo mi è stato detto che per legge non poteva assolutamente vendermi il microchip. Ho ricontattato l' ufficio cites e parlando con un' altro operatore mi ha detto che allegare alla denuncia il numero di un microchip non ancora inserito nel pappagallo non era regolare perchè nel frattempo l' animale poteva fuggire ecc.
Mi sembra che la confusione non sia solo a livello nazionale o regionale ma anche all' interno dello stesso ufficio.
Speriamo che prima o poi le cose diventino più chiare...
Ciao Matteo

Alessandro Zago
05-05-10, 14: 07
... Sono andato dal veterinario, ho ordinato il microchip ed il giorno che sono andato per ritirarlo mi è stato detto che per legge non poteva assolutamente vendermi il microchip...
Matteo ciao, perché il veterinario al quale ti sei rivolto s'è giustificato in questo modo? Hai fatto presente che ti serviva per microchippare un pappagallo e non un cane? Per le mie Testuggini io a casa ne ho sempre di riserva e l'anno scorso ne ho acquistati 50 (ovviamente non per cani!). Credo non ci sia alcun divieto nel detenerne a casa qualcuno di scorta...
Buon pomeriggio

Roberto Giani
05-05-10, 16: 47
(...) Ho ricontattato l' ufficio cites e parlando con un' altro operatore mi ha detto che allegare alla denuncia il numero di un microchip non ancora inserito nel pappagallo non era regolare perchè nel frattempo l' animale poteva fuggire ecc.

Effettivamente è vero anche questo...





Mi sembra che la confusione non sia solo a livello nazionale o regionale ma anche all' interno dello stesso ufficio.
(...)
Ciao Matteo

Su questo non c'è il minimo dubbio.

Matte
05-05-10, 22: 12
Ciao Alessandro, sinceramente non mi sono messo a chiedere in modo preciso il motivo, il veterinario mi ha detto che c'era una legge che lo impediva e ritenendolo più esperto di me in materia, ho ritenuto con un pò di stupore che fosse effettivamente così. Ho spiegato chiaramente al dottore che era un pappagallo cenerino, che ne avevo bisogno solamente per allegare il codice a barre alla denuncia di nascita e che mai avrei pensato di metterlo all' animale personalmente ma che lo avrei fatto inserire dalla veterinaria aviaria che collabora con loro, però niente da fare!!!!
La cosa più buffa è stata che al veterinario è stato detto dalla lipu ( credo che ci abbia parlato per farsi chiarezza ) che anche se il piccolo aveva una decina di giorni avrei potuto toglierlo dal nido, microchipparlo e rimetterlo nel nido! Questo mi ha un pò sconcertato!
L' importante è che nonostante stia iniziando a rendermi conto delle difficoltà che ci sono la mia passione sta crescendo sempre di più!
Ciaio Matte

Alessandro Zago
05-05-10, 22: 20
... L' importante è che nonostante stia iniziando a rendermi conto delle difficoltà che ci sono la mia passione sta crescendo sempre di più!
Noto con sommo piacere che pure tu nonostante tutto non ti lasci di certo scoraggiare!
Riguardo al veterinario bisognerà rifarsi al detto postato da Roberto: "lega l'asino dove vuole il padrone, così il padrone non potrà mai dirti che hai sbagliato".
Buona serata!

Roberto Giani
06-05-10, 09: 33
(...)
La cosa più buffa è stata che al veterinario è stato detto dalla lipu ( credo che ci abbia parlato per farsi chiarezza ) che anche se il piccolo aveva una decina di giorni avrei potuto toglierlo dal nido, microchipparlo e rimetterlo nel nido! Questo mi ha un pò sconcertato!
(...)



Più che buffo direi: inquietante! Credo che un veterinario debba fare consulenza alla LIPU e non viceversa.
Per diventare veterinario devi studiare, per diventare uno della LIPU basta iscriversi. Mi sembra palese la difformità di competenza.
Ho una mia amica, ad esempio, che è socia LIPU perchè ama in generale gli uccellini ma, onestamente, sotto il profilo biologico scientifico non ne capisce niente.

tocororo
06-05-10, 19: 39
se proprio devi levare il pullo dal nido a quel punto puoi mettere l'anello no?

Roberto Condorelli
28-06-10, 23: 15
Ho letto con grande interesse questo post, anche per la qualità di alcuni interventi.

Mi limito solo a richiamare due punti fermi, per il resto rimettendomi alle prudenti ed assennate valutazioni che diversi di voi hanno fatto.

Punti fermi:

1) Non è obbligatorio inanellare (ferma restando però la necessità di dimostrare la legittima provenienza dell'animale)
2) Non esiste alcun modulo legale che abbia valore vincolante, da chiunque emesso. Quello che conta è, nel caso di dichiarazioni rese all'Autorità, il contenuto. Talvolta, anzi spesso, l'Autorità predispone moduli che, ripeto, non sono vincolanti ma che sono preparati per agevolare l'allevatore ed anche il lavoro della stessa Autorità.

Da questo, mi accodo a quanto detto da molti altri: inanellare sempre e riempire i moduli che vi richiedono, così la vita sarà più semplice.

Ciao