Visualizza la versione completa : cites personatus personatus
luca RNA77lz
16-03-08, 21: 04
[=^||]]][=^||]]]ciao ha tutti penso che sia ora che tolgono il cites hai personatus personatus visto che in giro cene sono molti voi cosa ne pensate?
sarebbe ora di toglierlo anche ai Fisher. Mi pareva di aver sentito che ciò verrebbe attuato dall'anno prossimo, qualcuno sa qualcosa in merito?
marcongiu
17-03-08, 14: 18
Non è così semplice come sembra.
E' una cosa che deve essere decisa nelle sedi adatte e sostenuta da stati membri CITES credibili e forti politicamente nella Conferenza delle Parti (l'Italia non è tra questi!).
Una soluzione percorribile, a mio modesto parere, sarebbe l'obbligo di marcaggio. Questo potrebbe avvenire o con inserimento di microchip, o con anello inamovibile di diametro adatto.
Ora si pone un altro problema, gli anelli e i microchip chi li dovrà fornire e a che prezzo? Chi non espone non è "controllabile"! Il problema è serio. Qualcuno dovrà farsene carico prima o poi.
Altra soluzione sarebbe applicare la Convenzione esclusivamente agli esemplari fenotipicamente ancestrali (wild type).
Insomma ai posteri l'ardua sentenza!
Sara Mandora
17-03-08, 16: 46
Non è così semplice come sembra.
E' una cosa che deve essere decisa nelle sedi adatte e sostenuta da stati membri CITES credibili e forti politicamente nella Conferenza delle Parti (l'Italia non è tra questi!).
mi sembra di ricordare che oltretutto non è che si riuniscono tanto spesso , ogni paio d'anni . Giusto ?
condivido l'idea che una delle strade percorribili sia l'obbligo di marcaggio , almeno nelle specie più comuni come i personata e i fischer .
Enzo Patané
18-03-08, 08: 58
La vedo molto dura. Le ultime importazioni di fischer risalgono a 5 anni fa, che non è un gran lasso di tempo.
Roberto Giani
18-03-08, 09: 34
La vedo molto dura. Le ultime importazioni di fischer risalgono a 5 anni fa, che non è un gran lasso di tempo.
Ma dài?!
Ma se ne nascono più di 10.000 in Italia ogni anno, che convenienza c'è ad importarne?
Da quale fonte hai saputo riguardo le importazioni di 5 anni fa?
Il meeting C.I.T.E.S. sulle specie animali si terrà tra un mese a Ginevra.
Visto l’immobilismo,( almeno così sembra visto da fuori), delle varie Associazioni/Federazioni italiche di canaricoltori , perché gli allevatori di psittacidi , magari appoggiandosi all’A.I.F.A.O. ( senz’altro l’associazione nazionale che ha più interesse ai cambiamenti in ambito C.I.T.E.S.) non creano un gruppo di lavoro, che possa produrre una serie di dati, REALI e INCONFUTABILI, sulla qualità, quantità, mutazioni fenotipiche ,ecc. ecc. delle specie inserite nelle famigerate appendici, in modo che i delegati italiani che parteciperanno alle prossime riunioni C.I.T.E.S. possano esporre informazioni che, per una volta, siano a favore degli allevatori amatoriali.
Saluti
Roberto Giani
18-03-08, 10: 35
Un mese è troppo poco per preparare il materiale.
Raccogliere informazioni, tenere contatti con il CFS e chiedere loro dati sulle denunce di nascita in cattività, stilare relazioni ecc. ecc., non può essere gestito in modo individuale.
E alla conferenza di Ginevra poi chi si presenta? E a che titolo? Dicendo: siamo un gruppo di pappagallari italiani?
Se non si muove la più grande Federazione italiana di allevatori, ossia la FOI, (e poi nutro seri dubbi sull'eventuale successo dell'iniziativa, dato che come ricorda Marco Congiu l'Italia nel CITES conta come il due di coppe quando comanda bastoni) figuriamoci che successo può avere un'iniziativa privata.
La triste realtà e che non siamo tutelati da nessuno.
Enzo Patané
18-03-08, 11: 16
Ma dài?!
Ma se ne nascono più di 10.000 in Italia ogni anno, che convenienza c'è ad importarne?
Da quale fonte hai saputo riguardo le importazioni di 5 anni fa?
La fonte sono io, li ho comprati! La richiesta era fortissima ( li hanno bruciati in pochi giorni) perchè, purtroppo, ormai è difficile trovare un ancestrale puro.
Enzo Patané
18-03-08, 11: 18
La triste realtà e che non siamo tutelati da nessuno.
Parole sante! Lo urlo al vento oramai da anni.:cool:
marco cotti
18-03-08, 13: 38
Ribadisco io sono anni che tento di creare un'ASSOCIAZIONE DI ALLEVATORI DI PAPPAGALLI che riunisca tutta la categoria e che lavori per SE STESSA.. senza aspettare la "pappa reale" da nessuno (tanto non ti considerano state tranquilli...) ma è difficile, ho già avuto modo di spiegare che la nostra categoria e ben strana e differenziatae molti moltissimi se ne stannno quatti nel loro brodo nella speranza di non avere mai problemi....
Spero nell'Italian Parrot Club, ma bisogna essere in molti a lavorare al progetto e non sempre i soliti "pochi"... sono un ottimista di natura non dispero, a differenza di Giani che è sempre stato pessimista io ci credo ancora alla nostra autoaffrancazione....
ciao e buona giornata a tutti
http://www.ornieuropa.com/club%20aoe%20generale/sito%20parrot%20club/home%20italian%20parrot%20club.html
[=^||^^
Enzo Patané
18-03-08, 16: 06
Ribadisco io sono anni che tento di creare un'ASSOCIAZIONE DI ALLEVATORI DI PAPPAGALLI che riunisca tutta la categoria e che lavori per SE STESSA.. senza aspettare la "pappa reale" da nessuno (tanto non ti considerano state tranquilli...)
Marco, se non si è capito, sono sulla stessa tua lunghezza d'onda. Qualche proposta l'ho già fatta qua e la. Proponi, soo disposto a mettermii in gioco in prima persona.
marco cotti
19-03-08, 18: 56
Grazie Enzo
sono sicuro che alla fine ce la faremo ad unire tutte el nostr forze per ottenere un obiettivo comune, bisogna solo organizzare bene la cosa, ci stiamo provando e Vi terremo informati....chiunque si vuole mettere in gioco per questo obbiettivo, contattai Daniele Zoli.
ciao e buona serata
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