Visualizza la versione completa : Valore Dei Soggetti Allevati
Enzo Patané
20-03-08, 11: 00
In Belgio e Olanda e Francia fanno,secondo me, una cosa oltremodo utile per tutti.
Definiscono annualmente il valore dei soggetti chiedendo, attraverso dei formulari , agli allevatori di comunicare il prezzo. Fanno una media "pesata" eliminando gli eccessi in alto e in basso" e pubblicano il "listiino".
In questo modo si eliminano gli speculatori e si evita che i principianti prendano delle sonore fregature.
Potrebbe essere un'idea!!
Che ne dite?
**-°°
Stefano Giannetti
20-03-08, 11: 07
Ciao Enzo, è un'idea molto buona, in linea di massima si potrebbe fare....[=^||]]]
Alessandro Ascheri
20-03-08, 11: 44
Mi sembra una buona idea, ma avrebbe un senso solo se la partecipazione fosse significativa. 10-15 persone non bastano, ci vorrebbe una specie di coordinamento e sensibilizzazione verso gli allevatori. E' una cosa che potrebbe istituire l'AOE (la FOI mi è sempre sembrata un po' immobile su queste iniziative), ma per ora non mi sembra ci siano i numeri per fare una statistica seria.
Enzo Patané
20-03-08, 11: 50
Alessandro, ti dò assolutamente ragione sui numeri. Secondo me, però, noi , con, è charo, il coordinamento dell'AOE (la foi non mi era passata manco pa capa) potremmo cominciare, poi da cosa nasce cosa e se ben pubblicizzato un vademecum prezzi sarebbe apprezzato da un numero molto alto di allevatori.
Alessandro Ascheri
20-03-08, 12: 07
Sì, sì, sono d'accordo! Dicevo solo che serve partecipazione e coinvolgimento. Cose che partono da noi stessi, figurati! :D
marco cotti
20-03-08, 12: 13
Ottima idea,
ci aveva provato anni fa la rivista Uccelli diretta dal Rag. Zamparo con un notevole successo.
Siamo ancora troppo pochi in AOE ma spero che in futuro creando un'apposita
commissione si possa organizzare
Ne parleremo con il Comitato Organizzatore AOE
marcopeluso
20-03-08, 12: 37
Mi sembra un'iniziativa utile e stimolante!
massimo camera
20-03-08, 12: 49
ATTENZIONE
vi ricordo che in ITALIA PER LEGGE tutti gli allevamenti a scopo ornamentale e amatoriale DEVONO ESSERE SENZA SCOPO DI LUCRO.
pubblicare un listino prezzi sarebbe molto pericoloso
questo chiaramente è il mio pensiero
ciao a tutti
10 gabbie 600 euro, 3 sacchi di scagliola, uno di perilla , due di iuta, 2 di pastone 10 mangiatoie antispreco e poco altro 188 euro..
Ho un allevamento senza scopo di lucro, ma almeno cerco di recuperare qualcosa [(/(]
Enzo Patané
20-03-08, 13: 56
ATTENZIONE
vi ricordo che in ITALIA PER LEGGE tutti gli allevamenti a scopo ornamentale e amatoriale DEVONO ESSERE SENZA SCOPO DI LUCRO.
pubblicare un listino prezzi sarebbe molto pericoloso
questo chiaramente è il mio pensiero
ciao a tutti
Io non parlavo affatto di listino prezzi ma di vademecum del valore dei soggetti. Potrebbe anch eservire a non farsi fregare dal commerciante di turno!
Z9:)
Matteo Rodolfi
20-03-08, 15: 22
Se avete bisogno di una mano...io per comodità ho già delle tabelle con tutte le mutazioni dei miei allevati.
Ovviamente le tabelle sono la media delle fregature e delle offertone!
]]((||||
Daniele Zoli
20-03-08, 16: 34
La proposta di Enzo mi sembra molto sensata, il rispetto di una certa etica anche sui prezzi, a mio avviso, non sarebbe male!
Certo la forza degli utenti che frequentano il forum AOE attualmente non ci consente di stilare un documento tipo quello belga, tuttavia credo che dovremo studiare il modo per fare qualcosa.
Massimo, per quanto riguarda il fisco e' l'ultima cosa che credo debba preoccuparci tutti!
Siccome va denunciato il reddito (differenza fra ricavi e costi) e' sufficiente che ognuno di noi si tenga in archivio tutte le ricevute delle spese sostenute (come dice giustamente gloster) e poi sfido chiunque a dimostrare che ad allevare per piacere si produce un reddito!
Roberto Giani
20-03-08, 17: 33
In Belgio e Olanda e Francia fanno,secondo me, una cosa oltremodo utile per tutti.
Definiscono annualmente il valore dei soggetti chiedendo, attraverso dei formulari , agli allevatori di comunicare il prezzo. Fanno una media "pesata" eliminando gli eccessi in alto e in basso" e pubblicano il "listiino".
In questo modo si eliminano gli speculatori e si evita che i principianti prendano delle sonore fregature.
Potrebbe essere un'idea!!
Che ne dite?
**-°°
Infatti mi ricordo che una volta ero abbonato ad una rivista francese (Les Oisaux) e mettevano appunto queste tabelle con i prezzi medi dei pappagalli.
Era bello notare come certe specie costassero più che da noi ed altre meno.
IlPariota
20-03-08, 18: 12
Si potrebbe fare un listino convenzionale di scambio tra soci AOE... io l'ho buttata lì... Riguardo al fisco, se si stila un documento informale, si può scrivere ciò che si vuole, poi sta agli altri dimostrare l'effettiva vendita...
massimo camera
20-03-08, 18: 23
La proposta di Enzo mi sembra molto sensata, il rispetto di una certa etica anche sui prezzi, a mio avviso, non sarebbe male!
Certo la forza degli utenti che frequentano il forum AOE attualmente non ci consente di stilare un documento tipo quello belga, tuttavia credo che dovremo studiare il modo per fare qualcosa.
Massimo, per quanto riguarda il fisco e' l'ultima cosa che credo debba preoccuparci tutti!
Siccome va denunciato il reddito (differenza fra ricavi e costi) e' sufficiente che ognuno di noi si tenga in archivio tutte le ricevute delle spese sostenute (come dice giustamente gloster) e poi sfido chiunque a dimostrare che ad allevare per piacere si produce un reddito!
ciao Daniele
concordo che è l'ultima cosa di cui preoccuparsi, ma prova a dire che vendi un fringillide a euro xxxx.
ti metto la legge lombarda articolo 22
CAPO V - ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA AUTOCTONA, LIMITATAMENTE ALLE CLASSI MAMMIFERI E UCCELLI, A SCOPO ALIMENTARE, DI RIPOPOLAMENTO, ORNAMENTALE E AMATORIALE
(art. 39, comma 1)
Art. 22
Allevamenti
1. L’allevamento di fauna selvatica autoctona, limitatamente alle classi mammiferi e uccelli, a scopo alimentare, di ripopolamento, ornamentale ed amatoriale avviene nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria di cui al D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320, dalla legge n. 150 del 7 febbraio 1992 in materia di commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione e di detenzione di specie pericolose, nonché dalla legge n. 473 del 22 novembre 1993 in materia di maltrattamento degli animali, ed è soggetto ad autorizzazione della Provincia territorialmente competente.
2. Nella domanda di autorizzazione inoltrata alla Provincia, il richiedente indica le proprie generalità, la sede dell'allevamento e l'elenco delle specie che intende allevare.
3. Per gli allevamenti a scopo amatoriale o ornamentale di uccelli selvatici appartenenti alle famiglie dei Fringillidi nei quali siano presenti fino a trenta capi, ed alle specie tordo bottaccio, tordo sassello, merlo e cesena, non è richiesta l'autorizzazione provinciale di cui al comma 1.
4. La Provincia, per gli allevamenti di tipo amatoriale o ornamentale soggetti ad autorizzazione, può stabilire il numero massimo di capi per ogni specie allevabile.
5. Gli allevamenti per fini commerciali e di ripopolamento sono consentiti solo ai titolari di impresa agricola.
6. L’allevamento del cinghiale è consentito unicamente per fini alimentari.
7. Gli allevamenti si distinguono in allevamenti per fini commerciali ed allevamenti senza fini commerciali secondo le seguenti tipologie:
a) sono allevamenti per fini commerciali di categoria A, gli allevamenti esercitati a mezzo di imprese o aziende agricole tecnicamente attrezzate, in cui l’attività risulti essere la sola, ovvero, la principale, ai fini del reddito d’impresa;
b) sono allevamenti per fini commerciali di categoria B, gli allevamenti realizzati a scopo di integrazione dei redditi;
c) sono allevamenti di categoria C, gli allevamenti amatoriali e ornamentali senza fini commerciali.
Enzo Patané
20-03-08, 18: 28
c) sono allevamenti di categoria C, gli allevamenti amatoriali e ornamentali senza fini commerciali.
Si, d'accordo, ma se la lista contiene i valori degli uccelli, non il prezzo di vendita?
massimo camera
20-03-08, 18: 34
10 gabbie 600 euro, 3 sacchi di scagliola, uno di perilla , due di iuta, 2 di pastone 10 mangiatoie antispreco e poco altro 188 euro..
Ho un allevamento senza scopo di lucro, ma almeno cerco di recuperare qualcosa [(/(]
gloster ti capisco
così fan tutti chiaro.
ma meglio tenersele per se stessi queste cose.
comunque come detto prima, quello era il mio pensiero e penso di poterlo dire.
ciao
Io ho alcuni numeri della rivista “Revue des Oiseaux Exotiques”, che è l’organo ufficiale del Club francese degli allevatori e amatori di uccelli esotici – tra parentesi la rivista è molto bella, quasi un simil Alcedo – e, sul periodico in oggetto, viene annualmente riportato un borsino, credo al momento dell’apertura della stagione mostre, con i valori minimi e massimi degli uccelli, che siano Diamanti mandarini o di Gould, Roselle e Conuri, Fagiani Venerati e chi più ne ha più ne metta.
Vista la grande frequenza di giovani e novizi dell’allevamento che ha questo forum, e nel contempo la presenza di esperti e famosi allevatori, quoto pienamente Enzo nel chiedere di istituire e proporre un servizio simile.
I valori degli uccelli non vanno tenuti per se, ma devono essere in “chiaro” per tutti, dal novizio al negoziante navigato.
Saluti e auguri di Buona Pasqua
Enzo Patané
20-03-08, 19: 30
comunque come detto prima, quello era il mio pensiero e penso di poterlo dire.
ciao
Massimo, lungi da me fare un contraddittorio con te, ho messo apposta la mia risposta in forma di domanda.
Se ti è sembrata una provocazione ti chiedo scusa.
Enzo
Daniele Zoli
20-03-08, 19: 56
Ciao Max,
il mio ragionamento partiva dalle norme previste dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi, che ripeto, non dovrebbero crearci grossi problemi.
La legge regionale che hai citato invece costringe molti ad autodefinirsi allevatori di categoria c) ed a comportarsi di conseguenza!
massimo camera
20-03-08, 21: 03
Massimo, lungi da me fare un contraddittorio con te, ho messo apposta la mia risposta in forma di domanda.
Se ti è sembrata una provocazione ti chiedo scusa.
Enzo
ciao Enzo
assolutamente non ho ritenuto la tua risposta come una provocazione, come non ho ritenuto nessuna altra risposta provocatoria, tranquillo.
il mio dire: questo è il mio pensiero e penso di poterlo dire, è solo per precisare che è quello che penso io e basta, è il mio pensiero personale e lungi da me il voler imporre tale pensiero.
IlPariota
20-03-08, 23: 45
Ragazzi ma se si stila anzichè un listino, una lista in cui viene inserito il "presumibile valore di mercato" di certi tipi di soggetti, chi pensate abbia da ridire??? Avete sentito parlare di vendita???
Stefano Giannetti
21-03-08, 08: 06
Vorrei dire la mia, e perchè mi è sembrata in linea di massima una buona idea, come dice Enzo non stiamo parlando di un listino prezzi ma di un vademecum sul valore orientativo dei vari soggetti. Fin'ora ho sempre preso soggetti pagandoli, sopratutto direttamente da allevatori, ma anche alle mostre "scambio". Starebbe anche nel buon senso di tutti gli allevatori non sparare prezzi da capogiro magari all'indomani di un buon risultato ad un campionato nazionale o simili!!!! ma purtroppo credo che questo sia molto difficile!!!
robertuzzi
22-03-08, 23: 17
Vorrei dire la mia, e perchè mi è sembrata in linea di massima una buona idea, come dice Enzo non stiamo parlando di un listino prezzi ma di un vademecum sul valore orientativo dei vari soggetti. Fin'ora ho sempre preso soggetti pagandoli, sopratutto direttamente da allevatori, ma anche alle mostre "scambio". Starebbe anche nel buon senso di tutti gli allevatori non sparare prezzi da capogiro magari all'indomani di un buon risultato ad un campionato nazionale o simili!!!! ma purtroppo credo che questo sia molto difficile!!!
io dico ;impossibile,perchè conosco i miei pol...furbetti,dello stivale.-.-
buona pasqua a tucc.
nonnoroby
Bernardini Alessandro
23-03-08, 14: 30
Vorrei dire la mia, e perchè mi è sembrata in linea di massima una buona idea, come dice Enzo non stiamo parlando di un listino prezzi ma di un vademecum sul valore orientativo dei vari soggetti. Fin'ora ho sempre preso soggetti pagandoli, sopratutto direttamente da allevatori, ma anche alle mostre "scambio". Starebbe anche nel buon senso di tutti gli allevatori non sparare prezzi da capogiro magari all'indomani di un buon risultato ad un campionato nazionale o simili!!!! ma purtroppo credo che questo sia molto difficile!!!
Ragazzi sara' pure impossibile, ma almeno proviamoci, un abbraccio e Buona Pasqua.++*]///^^++*]///^^++*]///^^
Enzo Patané
23-03-08, 18: 19
Secondo me, come dice Alessandro, potremmo provarci.
Fatto un vademecum dei valori, se un allevatore decide di pagare un soggetto più del suo valore (che sarà comunque un valore medio) per sue ragioni (che potranno essere di rarità, di ceppo, di tipologia dei soggetti) potrà tranquillamente farlo ma saprà cosa sta facendo.
][-^^^^
Scusate, ma vorrei dire la mia in merito!
Penso che come pensiero è positivo, ma ci sono tante varianti ovvero di allevatori ce ne sono di tante categorie ovvero quelli che vogliono lucrare sui propri uccelli e quelli che vogliono "cedere" perchè troppi in allevamento, quelli che danno il massimo in pulizia e alimentazione e quelli che danno il minimo indispensabile per farli stare in vita per qualche anno, magari riproducendosi pure anche se solo per qualche anno; adesso io mi chiedo come posso mai dare un valore stilando un listino con un valore per soggetto, è riduttivo; ogni allevatore da un valore ai propri soggetti e soprattutto dovrebbe essere chi "acquista" il soggetto a manifestare la sua approvazione o disapprovazione, quando si trova davanti ad un soggetto tenuto in ottima forma e in un allevamento dove le attrezzature brillano oppure se l'allevamento lascia a desiderare.
io la magior parte di uccelli la regalo o la cedo al prezzo che lo pagata, io allevo per passione non per commercio come fanno tanti,una buona parte dei miei uccelli proviene da allevamenti esteri il motivo? perche li pago molto di meno. perche in italia costano tanto??????
Bernardini Alessandro
24-03-08, 11: 53
io la magior parte di uccelli la regalo o la cedo al prezzo che lo pagata, io allevo per passione non per commercio come fanno tanti,una buona parte dei miei uccelli proviene da allevamenti esteri il motivo? perche li pago molto di meno. perche in italia costano tanto??????
Appunto ragazzi, noi cominciamo, e credo che a breve termine si vedranno i risultati, intanto credo che con questo sistema, la prima categoria di allevatori a risentirne, e' quella che allevano a scopo di lucro, un abbraccio.++*]///^^][*^^++*]///^^
Enzo Patané
24-03-08, 13: 24
Appunto ragazzi, noi cominciamo, e credo che a breve termine si vedranno i risultati, intanto credo che con questo sistema, la prima categoria di allevatori a risentirne, e' quella che allevano a scopo di lucro, un abbraccio.++*]///^^][*^^++*]///^^
Esatto!!!
][-^^^^][-^^^^][-^^^^
GIUMANA QUESTO E' QUELLO CHE HAI SCRITTO TU:
Scusate, ma vorrei dire la mia in merito!
Penso che come pensiero è positivo, ma ci sono tante varianti ovvero di allevatori ce ne sono di tante categorie ovvero quelli che vogliono lucrare sui propri uccelli e quelli che vogliono "cedere" perchè troppi in allevamento, quelli che danno il massimo in pulizia e alimentazione e quelli che danno il minimo indispensabile per farli stare in vita per qualche anno, magari riproducendosi pure anche se solo per qualche anno; adesso io mi chiedo come posso mai dare un valore stilando un listino con un valore per soggetto, è riduttivo; ogni allevatore da un valore ai propri soggetti e soprattutto dovrebbe essere chi "acquista" il soggetto a manifestare la sua approvazione o disapprovazione, quando si trova davanti ad un soggetto tenuto in ottima forma e in un allevamento dove le attrezzature brillano oppure se l'allevamento lascia a desiderare.
Adesso ti chiedo una cosa: Se compri un soggetto da un allevatore che tiene tutto pulito, per tale ragione il soggetto sarà di piumaggio pulito, ma appena non avrà le stesse condizioni in cui stava in allevamento, potrebbe, anzi molto probabilmente, ammalarsi apportando qualce delusione.
Se invece compri un soggetto buono come piumaggio, ma allevato nel modo giusto, non nella sporcizia, ma nemmeno nella lucentezza, stai tranquillo che tale soggetto se magari ritardi di qualche giorno le pulizie, non ne risentirà, contrariamente al soggetto acquistato dall'allevatore che mantiene tutto brillante.
In conclusione hai acquistato un soggetto pagandolo, ad esempio, 100 euro in più, perchè lo hai preso dall'allevatore che ha tutto brillante, e sicuramente sarà molto più delicato del soggetto che magari pagato 100 euro in meno, avresti preso dall'allevatore che invece l'allevamento lo tiene discretamente.
Poi ognuno è libero di fare le proprie considerazioni e decidere se il soggetto vale o non vale il prezzo richiesto, e quindi comprare o non comprare tale soggetto.
Io allevo cardellini e non ti dico le difficoltà che si hanno, li allevo fuori all'aperto, quindi i soggetti che ho lo ritengo tutti in condizione di poter sopravvivere nella maggior parte dei casi. Eppure con la pulizia delle gabbie non sono un mago, ho poco tempo, e la faccio una volta al mese circa, e chi ha comprato da me dei soggetti, ancora mi ringrazia perchè li ha ancora vivi. Contrariamente ad alcuni soggetti che allevati nello splendore, appena hanno un po di rifiuto in più, si ammalano immediatamente.
Per cui non tutto ciò che Brilla è ORO, secondo me questo discorso che hai fatto non c'entra niente, senza offendere il tuo pensiero, però pensa a ciò che ti ho detto in merito alla pulizia.
Il mio parere è che il mercato è fatto così, c'è quello che vuole guadagnarci il doppio su un prodotto e quello che cerca di recuperare le spese, alla fine ognuno compra quello che vuole, non è obbligato a farlo da nessuno, quindi il mercato è libero.
Anche facendo una specie di LISTINO nessuno farà mai i prezzi che magari saranno scritti sul listino.
Un altro fattore che influenza il valore, è la facilità/difficoltà nel reperire un certo soggetto. Io a Reggio Calabria ho poco da trovare, e mi devo spostare fino a Napoli per avere qualche soggetto, ovviamente chi va in Belgio a Comprare, non ci va per prendere un soggetto, ma a prenderne almeno 5-6 di un certo valore. Per cui se un cardellino ancestrale nostrano a Napoli lo trovi per 50 euro nel periodo novembre dicembre, qui in Calabria mi sono sentito chiedere 100 euro. Alla fine il soggetto è della stessa specie e stesso tipo, ma prezzo raddoppiato, e il motivo è semplice. Gli allevatori sono pochi e i soggetti in vendita ancora meno, quindi se ti sta bene lo prendi se no non lo prendi.
Ognuno è libero di comprare ciò che vuole se il prezzo è ritenuto congruo.
Tanti saluti a tutti, e nessuna offesa a nessuno.
Roberto Fumagalli
24-03-08, 17: 39
Ciao, ho letto con attenzione queste discussioni e devo dire che l'idea non sarebbe niente male se non altro per cercare di dare una mano a tutti i neo allevatori che si cimentano magari per la prima volta con una determinata specie di uccelli senza saperne il prezzo diciamo standard di mercato.
La cosa non sarebbe nemmeno tanto complicata soprattutto se stiliamo una sorta di "minimo" e "massimo" prezzo raggiungibile, secondo me è infatti un'utopia poter dare un prezzo standard ad un cardellino perche' immezzo ci sono un'infinita' di varianti che possono far crescere o far diminuire il prezzo.
Se è vero che per un cardellino magari con maschera irregolare, disegno non perfetto e postura scadente 50 euro possono essere tante, è anche vero che se questo prezzo viene rapportato su un soggetto perfetto il prezzo diventa molto conveniente...!
Come dire, è bene sapere il valore commerciale ma è anche molto utile sapere il pregio del soggetto!
Ho parlato solo di caratteristiche fenotipiche ma posso aggiungere che il prezzo puo' essere influenzato anche dalla disponibilita' sul mercato ad esempio!
Comunque secondo me è un'idea da portare avanti!
Ciao a tutti!
roby
Enzo Patané
24-03-08, 19: 18
Adesso ti chiedo una cosa: Se compri un soggetto da un allevatore che tiene tutto pulito, per tale ragione il soggetto sarà di piumaggio pulito, ma appena non avrà le stesse condizioni in cui stava in allevamento, potrebbe, anzi molto probabilmente, ammalarsi apportando qualce delusione.
Se invece compri un soggetto buono come piumaggio, ma allevato nel modo giusto, non nella sporcizia, ma nemmeno nella lucentezza, stai tranquillo che tale soggetto se magari ritardi di qualche giorno le pulizie, non ne risentirà, contrariamente al soggetto acquistato dall'allevatore che mantiene tutto brillante.
In conclusione hai acquistato un soggetto pagandolo, ad esempio, 100 euro in più, perchè lo hai preso dall'allevatore che ha tutto brillante, e sicuramente sarà molto più delicato del soggetto che magari pagato 100 euro in meno, avresti preso dall'allevatore che invece l'allevamento lo tiene discretamente.
Poi ognuno è libero di fare le proprie considerazioni e decidere se il soggetto vale o non vale il prezzo richiesto, e quindi comprare o non comprare tale soggetto.
Io allevo cardellini e non ti dico le difficoltà che si hanno, li allevo fuori all'aperto, quindi i soggetti che ho lo ritengo tutti in condizione di poter sopravvivere nella maggior parte dei casi. Eppure con la pulizia delle gabbie non sono un mago, ho poco tempo, e la faccio una volta al mese circa, e chi ha comprato da me dei soggetti, ancora mi ringrazia perchè li ha ancora vivi. Contrariamente ad alcuni soggetti che allevati nello splendore, appena hanno un po di rifiuto in più, si ammalano immediatamente.
Per cui non tutto ciò che Brilla è ORO, secondo me questo discorso che hai fatto non c'entra niente, senza offendere il tuo pensiero, però pensa a ciò che ti ho detto in merito alla pulizia.
Il mio parere è che il mercato è fatto così, c'è quello che vuole guadagnarci il doppio su un prodotto e quello che cerca di recuperare le spese, alla fine ognuno compra quello che vuole, non è obbligato a farlo da nessuno, quindi il mercato è libero.
Anche facendo una specie di LISTINO nessuno farà mai i prezzi che magari saranno scritti sul listino.
Un altro fattore che influenza il valore, è la facilità/difficoltà nel reperire un certo soggetto. Io a Reggio Calabria ho poco da trovare, e mi devo spostare fino a Napoli per avere qualche soggetto, ovviamente chi va in Belgio a Comprare, non ci va per prendere un soggetto, ma a prenderne almeno 5-6 di un certo valore. Per cui se un cardellino ancestrale nostrano a Napoli lo trovi per 50 euro nel periodo novembre dicembre, qui in Calabria mi sono sentito chiedere 100 euro. Alla fine il soggetto è della stessa specie e stesso tipo, ma prezzo raddoppiato, e il motivo è semplice. Gli allevatori sono pochi e i soggetti in vendita ancora meno, quindi se ti sta bene lo prendi se no non lo prendi.
Ognuno è libero di comprare ciò che vuole se il prezzo è ritenuto congruo.
Tanti saluti a tutti, e nessuna offesa a nessuno.
Nessuna offesa, tutt'altro.
In Belgio il vademecum è riferito a soggetti nati nell'anno, in buone condizioni di salute e tipologicamente buoni. E' chiaro che il valore può cambiare secondo le zone e le disponibilità ma, io penso che sapere che il commerciante di turno ti vende un soggetto al triplo del prezzo non sarebbe male soprattutto per i novizi.
Se quest'anno il mandarino mutazione pincopallo è raro saranno gli stessi allevatori a rendere il prezzo più alto inviando al forum il valore stimato dei loro soggetti.
In ogni caso il vademecum non obbligherebbe nessuno al valore, semplicemente darebbe una buona informazione per tutti. Io se dovessi acquistare un cardellino mutatoyx non saprei neanche da dove iniziare con il prezzo e, in presenza di speculatori, rischierei di pagarlo più del dovuto.
++*]///^^ ++*]///^^
MMM, ognuno decide come allevare e questo è giusto ma la pulizia e l'igene è la regola, sinceramente ti ricordo, visto che allevi cardellini i consigli di Massimo Natale che come altri del genere nel suo bellissimo libro scrive che il cardellino quando è in natura depone le feci e vola via senza mai starne a contatto, io penso che allevarli significa tenerli il più possibile vicini al loro ambiente, ovvio le gabbie sono tanto lontane dal loro ambiente ma l'igene gliela dobbiamo e basta, penso che a te un mese di sporcizia non ti piaccia e neanche agli uccelli, io ti dico che allevo svarieti volatili e ho ceduto tantissimi soggetti e quando ho ceduto un soggetto non ha mai fatto brutta fine dopo poco tempo dalla cessione, cerco di dare sostegno a chi li compra fino alla riproduzione e i risultati sono ottimi, inoltre mi è capitato di dare canarini in esubero in qualche uccelleria e non ne è morto mai nessuno anzi avevano più resistenza degli altri perchè il tutto gira su tre aspetti:
igene
alimentazione
spazio vitale
sfido chiunque a dire il contrario senza che prima si sia messo nei panni dei nostri pennuti.
Ovvio il tutto nel pieno rispetto delle idee altrui ma gli uccelli non scelgono di venire da noi ma siamo noi a scegliere che vengano da noi, pertanto dobbiamo dargli le condizioni migliori per vivere.
Scusa Giumana, ma io non ho detto che i miei soggetti stanno nella sporcizia!! ognuno di loro ha a disposizione mezza gabbia da 90cm, che io utilizzo per la riproduzione e generalmente metto un maschio ed una femmina, che mi interessa accoppiare, e quindi per l'affiatamento va bene. Il fatto è che in un mese non creano così tanta sporcizia, 2 soggetti in una gabbia da 90cm, ovvio che nel momento in cui mi rendo conto che magari le griglie sono sporche più del dovuto, mi metto all'opera e pulisco.
La mia precisazione in merito alla pulizia, è che non si può dare un prezzo differente solo perchè una gabbia brilla e l'altra no.
Per quanto rifuarda il listino prezzi, con il RANGE di variazione tra gli stessi soggetti, posso dirvi che come idea è ottima, soprattutto per i neofiti, o chi si affaccia per la prima volta in un mondo che è dispendioso in tutti i suoi aspetti.
Posso però assicurarvi che, come successo già in altri forum, molti allevatori che magari hanno fatto un loro listino prezzi generalizzato, e indicativo orientativo, alla fine alla richiesta di cessione di qualche soggetto, non hanno mai chiesto i prezzi da loro scritti prima, ma sempre di più e mai di meno, e tutto a prescindere dal soggetto, e dal vederlo.
Per cui se si è coerenti con ciò che si scrive nel listino, il "prezziario" si potrebbe fare, ma alla fine resterebbe sempre come orientativo.
Chi di competenza faccia questo listino orientativo, poi dirò il mio pensiero sui prezzi messi.
Un saluto a tutti
Enzo Patané
25-03-08, 08: 22
(...) Chi di competenza faccia questo listino orientativo, poi dirò il mio pensiero sui prezzi messi.
Un saluto a tutti
Guarda che nessuno ha la competenza, la competenza l'abbiamo tutti noi allevatori. Se hai qualche cosa da dire sui valori il momento sarà quello in cui invierai la mail con i tuoi, non dopo. Se non partecipi con i tuoi valori è, d'altronde, chiaro che non potrai lamentarti in seguito.
Enzo
Daniele Zoli
25-03-08, 10: 32
a proposito del listino prezzi,Wessel mi faceva notare che anche in Belgio la cosa e' abbastanza problematica e non sempre di facile comprensione, e lo dimostrava con un esempio:
Un lilianae (agapornis) senza informazione € 50.
oppure
un lilianae sessato RNA con attestato;
l'allevamento e' controllato per Polyoma e PBFD gia' da 5 anni con copia di attestazione;
con albero geneologica e foglio d'instruzione per l'allevamente.
Per quel que so io: un poco piu caro, no? € 100.
Wessel van der Veen.
E chi fa un buon acquisto?
NB: naturalmente se non ho ben interpretato il pensiero di Wessel mi correggera'...
Scusa Allevamento Agata, ma io non ho la competenza giusta, perchè allevo cardellini da qualche anno e solo quest'anno ho inserito la mutazione agata, poi tutti ancestrali, per cui quando ho detto CHI DI COMPETENZA, mi riferivo agli allevatori che hanno molte mutazioni, e che sicuramente non metteranno mai il prezzo al quale loro vendono i soggetti, ma solo il prezzo orientativo, che poi non rispetteranno al momento di vendere un soggetto. Tutto qui, e che nessuno si senta tirato in causa.
Una specie di listino orientativo sui prezzi dei cardellini è stato fatto da Mario Zampaglione sul sito AINTAC già lo scorso anno.
Quindi il mio pensiero è che un listino del genere può servire solo al neofita per non essere preso per i fondelli, ma che alla fine non verrà mai rispettato da nessun allevatore che andrà a cedere qualche soggetto, e chiederà più di quanto è stato inserito nel listino, magari anche da lui stesso.
Il prezzo di ogni soggetto lo decide l'allevatore che lo ha avuto e riprodotto in quanto solo lui è consapevole del soggetto che cede. Per cui prima si deve vedere il soggetto e poi si può abbozzare un prezzo. un soggetto uguale come sesso e mutazione, può avere valore anche doppio rispetto al soggetto pari sesso e mutazione, per cui ancora una volta, PER QUANTO RIGUARDA I CARDELLINI, un listino sarà utile al 20% sul reale valore di un soggetto.
Con questo non voglio creare nessuna discussione e offendere o tirare in ballo qualcuno.
Io rispetto Mario Zampaglione come persona innanzi tutto e poi come allevatore, e comunque non ce l'ho con nessuno che possa tenersi tirato in ballo. Per cui tutto ciò che ho scritto sopra è solo il mio pensiero e non una critica.
Colgo l'occasione per fare un saluto a tutti, e spero sia un buon 2008, anche se per me è cominciato male.
Salve
Wessel van der Veen
25-03-08, 16: 11
Grazie Daniele:
Interpretato bene.
E ancora non ha parlato di qualità de un ucelli.
Sono solo gli Associazione picollo en Hollanda e Belgica que comporren una liste de valori.
Wessel van der Veen.
Enzo Patané
25-03-08, 16: 45
.(...)
Il prezzo di ogni soggetto lo decide l'allevatore che lo ha avuto e riprodotto in quanto solo lui è consapevole del soggetto che cede. Per cui prima si deve vedere il soggetto e poi si può abbozzare un prezzo. un soggetto uguale come sesso e mutazione, può avere valore anche doppio rispetto al soggetto pari sesso e mutazione, per cui ancora una volta, PER QUANTO RIGUARDA I CARDELLINI, un listino sarà utile al 20% sul reale valore di un soggetto.
Con questo non voglio creare nessuna discussione e offendere o tirare in ballo qualcuno. (...)
Nessun problema, non mi sento tirato in ballo, si fa per discutere è il bello della democrazia.
Io penso che tu scambi il valore oggettivo con il valore soggettivo. Io posso allevare un trichoglosso euteles magnifico che a mio giudizio vale il doppio di un soggetto "normale" . Sta in chi me lo chiede accettare o meno il mio valore, sapendo però che rispetto al valore medio io chiedo il doppio. Lui avrà in questo modo fatto una scelta consapevole e non mi verrà a rinfacciare dopo qualche tempo il prezzo.
Stessa cosa per certificati vari, per me non hanno valore (te ne posso esibire 100) ma per altri potranno averlo e saranno consapevoli che il surplus di valore è dato dal certificato.
Per quanto riguarda le dimensioni delle associazioni che hanno la lista valori, per esempio il CDE francese conta qualche migliaio di iscritti.
Ciao
Enzo
Bernardini Alessandro
25-03-08, 17: 35
a proposito del listino prezzi,Wessel mi faceva notare che anche in Belgio la cosa e' abbastanza problematica e non sempre di facile comprensione, e lo dimostrava con un esempio:
Un lilianae (agapornis) senza informazione € 50.
oppure
un lilianae sessato RNA con attestato;
l'allevamento e' controllato per Polyoma e PBFD gia' da 5 anni con copia di attestazione;
con albero geneologica e foglio d'instruzione per l'allevamente.
Per quel que so io: un poco piu caro, no? € 100.
Wessel van der Veen.
E chi fa un buon acquisto?
NB: naturalmente se non ho ben interpretato il pensiero di Wessel mi correggera'...Secondo me con nquanto scritto qui quotato da Daniele, potrebbe essere il prototipo della discussione, prezzo di listino del Lilianae euro 75,00, che senza un minimo di informazione costa euro 50,00, e con attestato sessaggio eccetera, costa euro 100,00, a questo punto sta a noi scegliere, non vi pare, un abbraccio.][*^^][*^^][*^^
Sara Mandora
25-03-08, 17: 45
io sul lavoro uso l'eurotax ; c'è una valutazione media dei veicoli per stilare un valore medio e da qui poi si fanno le valutazioni personalizzate ( km , accessori , stato d'uso etc... )
penso che come modello sia applicabile anche in questo caso , fermo restando che ovviamente ognuno è libero di dare il valore che ritiene più opportuno ai propri soggetti e al proprio " lavoro " .
sarebbe un ottimo aiuto per i principianti , parlo per eseprienza [[==/]
ALLEVAMENTO AGATA stiamo dicendo la stessa cosa ma in modo diverso.
Anche io la penso così dicendo che un listino è solo come indicazione che il prezzo in linea di massima si aggira intorno alla cifra XXXXX, ma che poi sta a chi compra fare le considerazioni se il prezzo chiesto dal venditore-allevatore vale il soggetto oppure è ritenuto eccessivo.
Alla fine stiamo dicendo la stessa cosa.
Scusa una domanda ma che animale è quello che hai scritto sopra?? Esiste davvero??
Ad eccezione dei cardellini e di qualche canarino, conosco solo bengalini, ondulati, calopsite, agapornis a livello di riconoscerli
ma di altro niente, oltre a qualche altro fringillide indigeno, tipo verzellino,fringuello, fanello, verdone, frosone.
Ciao
Enzo Patané
25-03-08, 20: 22
Ciao Domenico,
si esiste veramente, il trichoglossus euteles (lorichetto testa gialla) è uno dei lori più comuni.
Ciao
Enzo[[==/]
fabrizio moretti
06-04-08, 21: 54
Ho letto solo oggi questa discussione purtroppo e devo dire che ritengo giusto stilare un piccolo borsino dove sopratutto i neoallevatori possano programmare i loro futuri acquisti,esempio i vari commercianti(lasciamo le polemiche) a reggio emilia tra loro fanno cartello esempio quest'anno chi cercava ciuffolotti ancestrali il prezzo era fisso,150 femmina e 100 maschio.Potrebbe essere un modo per salvaguardare gli acquisti di chi si avvicina a questo mondo o vuole iniziare ad allevare altri animali e non prendere fregature, un riferimento puo essere utile a tutti ed il paragone con eurotax mi sembra appropriato.
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