Alamanno Capecchi
01-06-10, 18: 53
Premessa.
E' un vero sogno? E' un desiderio? E' un sogno ad occhi aperti? E' un gioco; ma è pur sempre una pietruzza da aggiungere al mosaico che rappresenta il mio modo di sentire: sopportatemi e leggete.
Uno strano sogno
Alamanno Capecchi.
Sull’interpretazione dei sogni esiste una vasta letteratura che va dalla Smorfia ad impegnativi saggi scritti da psicoanalisti, psicologi, neurobiologi e genetisti. Ogni tanto questo tema viene ripreso alla televisione, da qualche esperto.
Io so soltanto, per esperienza, che esistono i sogni-incubo, comuni nell’infanzia, quando terrorizzati nel cuore della notte ci spingono a gridare: mamma!!! I sogni ricorrenti, i sogni in bianco e nero, i sogni a colori. I sogni sono influenzati dai nostri interessi e dalle nostre passioni. Non c’è niente di strano se l’appassionato di calcio sogna di essere il capitano della squadra del cuore, o se un allevatore sogna che un suo canarino è campione del mondo. La saggezza popolare recita. – I sogni sono desideri - Il maiale sogna ghiande-. Tante volte anch’io ho sognato immense voliere popolate da esotici meravigliosi; mostre fantastiche…
Di recente, però, ho fatto uno strano sogno a colori che mi ha turbato: ecco il racconto.
Ultimi passi nella stretta via sterrata di Val di Rescino, incuneata tra il Bosco delle tagliate e Poggio di mezzo, ed inizio a salire il ripido sentiero che porta all’altopiano del Vignone: là mi sarei seduto su uno dei tanti sgabelli rustici, disseminati tra i filari.
Giunto in cima mi trovo di fronte a un paesaggio irreale, fantastico: l’altipiano e il Vignone sono scomparsi. Al loro posto vi è un declivio semicircolare, radi filari d' alberi, e in fondo, un grande lentissimo fiume, circondato in parte da monti; dal più alto viene giù una cascata! Cosa incredibile: l’erba è rosa, i tronchi degli alberi sono di vetro e le foglie azzurre!
Scendo fino alla riva di quello che in un primo momento appariva un normale fiume. Mi accorgo che non è acqua, sembra argento vivo: la stessa sostanza che cade dalla cascata e si frantuma in un numero incredibile di minutissime lucenti gocce che fluttuano nell’aria. Scintille di vita!!! Un’orchestra lontana suona una musica dolcissima; no, non è un’orchestra è il canto sommesso, appena percettibile di milioni di uccelli! Ad un tratto una voce profonda, una voce amica, che sembra provenire da tutte le direzioni, mi risuona nel cervello: anche gli uccelli hanno un’anima! Questo è il loro Paradiso!
Mi sento scuotere – Svegliati! Svegliati! Stai sognando! - Le mogli si preoccupano sempre!
Sarò affetto da una seria forma di ornitofilia, aggravata dall’età?
A voi la diagnosi!
Per vostra tranquillità posso dire che non bevo più di un bicchiere di vino a pasto e non fumo cose strane: solo sigari toscani.
E' un vero sogno? E' un desiderio? E' un sogno ad occhi aperti? E' un gioco; ma è pur sempre una pietruzza da aggiungere al mosaico che rappresenta il mio modo di sentire: sopportatemi e leggete.
Uno strano sogno
Alamanno Capecchi.
Sull’interpretazione dei sogni esiste una vasta letteratura che va dalla Smorfia ad impegnativi saggi scritti da psicoanalisti, psicologi, neurobiologi e genetisti. Ogni tanto questo tema viene ripreso alla televisione, da qualche esperto.
Io so soltanto, per esperienza, che esistono i sogni-incubo, comuni nell’infanzia, quando terrorizzati nel cuore della notte ci spingono a gridare: mamma!!! I sogni ricorrenti, i sogni in bianco e nero, i sogni a colori. I sogni sono influenzati dai nostri interessi e dalle nostre passioni. Non c’è niente di strano se l’appassionato di calcio sogna di essere il capitano della squadra del cuore, o se un allevatore sogna che un suo canarino è campione del mondo. La saggezza popolare recita. – I sogni sono desideri - Il maiale sogna ghiande-. Tante volte anch’io ho sognato immense voliere popolate da esotici meravigliosi; mostre fantastiche…
Di recente, però, ho fatto uno strano sogno a colori che mi ha turbato: ecco il racconto.
Ultimi passi nella stretta via sterrata di Val di Rescino, incuneata tra il Bosco delle tagliate e Poggio di mezzo, ed inizio a salire il ripido sentiero che porta all’altopiano del Vignone: là mi sarei seduto su uno dei tanti sgabelli rustici, disseminati tra i filari.
Giunto in cima mi trovo di fronte a un paesaggio irreale, fantastico: l’altipiano e il Vignone sono scomparsi. Al loro posto vi è un declivio semicircolare, radi filari d' alberi, e in fondo, un grande lentissimo fiume, circondato in parte da monti; dal più alto viene giù una cascata! Cosa incredibile: l’erba è rosa, i tronchi degli alberi sono di vetro e le foglie azzurre!
Scendo fino alla riva di quello che in un primo momento appariva un normale fiume. Mi accorgo che non è acqua, sembra argento vivo: la stessa sostanza che cade dalla cascata e si frantuma in un numero incredibile di minutissime lucenti gocce che fluttuano nell’aria. Scintille di vita!!! Un’orchestra lontana suona una musica dolcissima; no, non è un’orchestra è il canto sommesso, appena percettibile di milioni di uccelli! Ad un tratto una voce profonda, una voce amica, che sembra provenire da tutte le direzioni, mi risuona nel cervello: anche gli uccelli hanno un’anima! Questo è il loro Paradiso!
Mi sento scuotere – Svegliati! Svegliati! Stai sognando! - Le mogli si preoccupano sempre!
Sarò affetto da una seria forma di ornitofilia, aggravata dall’età?
A voi la diagnosi!
Per vostra tranquillità posso dire che non bevo più di un bicchiere di vino a pasto e non fumo cose strane: solo sigari toscani.