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marco cotti
19-06-10, 09: 56
IL DIAMANTE DI GOULD
di ANGEL MARTIN MINANO (Spagna)


2. FATTORI ALIMENTARI




L'alimentazione di base del Gould, come di altri Diamanti australiani sono le diverse varietà di miglio (giallo, bianco, panico), sia in grappoli che sciolto e piccole quantità di scagliola. Non manifesta entusiasmi per le prede vive, ma può adattarsi alla lattuga, alla mela, all' uovo sodo, alla zuppetta di pane e latte, ai biscotti secchi in particolare se a base di caroteni apprezzati anche dagli altri Diamanti come il Papa di Numea, il Diamante guttato, etc., sia pure in quantità limitate trattandosi di integrare l'alimentazione di quel minimo di proteine, vitamine e aminoacidi di cui è carente un'alimentazione a base di soli semi secchi.

Personalmente ho risolto il problema aggiungendo sistematicamente durante l'allevamento dei piccoli, di un prodotto minerale-vitaminico nell'acqua di bevanda e tre volte la settimana negli altri periodi, sorvegliando che non manchino mai dell'osso di seppia, in particolare durante la muta, al di fuori di anomalie del piumaggio che richiedono interventi particolari. In questi casi spolvero il miscuglio di semi con un prodotto a base di calcio e vitamine, per uso umano, in polvere finché aderisce bene ai semi.
Fare attenzione che il Diamante di Gould non ricerca il cibo e non allunga il collo per attingerlo da lontano, per cui conviene offrirglielo in recipienti collocati all'interno, di facile accesso, non esternamente alla gabbia o voliera.

3. FATTORI CHE ALLENTANO L' ISTINTO DELLA RIPRODUZIONE

Le prime fasi della riproduzione (parata, fecondazione, costruzione del nido e cova) possono essere influenzati negativamente dalle condizioni ambientali, ma di solito queste fasi vengono superate senza danni.

Più difficili le fasi dell'incubazione e dell'alimentazione dei piccoli che induce buona parte degli allevatori, soprattutto professionisti, ai fini di una maggior resa per coppia ed una più sicura covatura e alimentazione dei piccoli, a fare uso di nutrici,
lasciando al Gould il semplice compito di fornite le uova. Come tutore è di gran lunga usato il Passero del Giappone.

Senza parlare della possibile degenerazione della specie e della notevole diversità di comportamento tra i Goulds allevati dai genitori e quelli allevati dai tutori- sono possibili deviazioni successive dovute all'imprtnting come molti etologi hanno dimostrato cominciando dal Lorenz.

Raramente i giovani allevati dai tutori danno buoni risultati

Personalmente sono convinto della necessità di far covare ed allevare i piccoli dai propri genitori, perché soltanto i giovani allevati in questo snodo danno sicure garanzie di diventare buoni riproduttori e di conservare istinti, costumi e comportamenti della specie, il che è importante sotto molteplici ospetti. L'ornitologo svizzero Brosset, dono aver seguito e studiato la riproduzione di 200 specie dell' avifauna europea, ha affermato che le sole riproduzioni che contano .gli effetti della sopravvivenza delle specie sono quelle fatte e portate a termine dai genitori. I giovani allevati dalle nutrici e quelli abituati alle comodità della prigionia, non offrono alcuna garanzia di sapersi arrangiare in natura e di essere capaci riproduttori.
Nessuna sorpresa quindi, se i Diamanti di Gould, allevati dal Passero del Giappone o da altri tutori, raramente diano buoni risultati.

Riproduzione

Ultimata la muta, ai primi di settembre si avvertono nella coppia dei cambiamenti di comportamento: il maschio diventa più attivo e vivace , la femmina più calma.

La punta del becco del maschio arrossisce talvolta fino alla mandibola, mentre il becco della femmina iscurisce fino a diventare nero.
Quindi il maschio inizia la parata d'amore con una danza il cui ritmo di base è comune a tutti i diamanti australiani: salta sul nido, gira alternativamente il corpo a destra e a sinistra rizzando le piume della nuca ed emettendo un soave gorgheggio.
La femmina non partecipa alla danza nuziale, resta immobile, si accuccia fino a quando il maschio non la copre agile: così avviene la copula.

Il nido preferito e più adatto è quello di legno a cassetta. È opportuno offrirne più d'uno e di diverso tipo così che la coppia possa scegliere. Un nido adatto, che piace, costituisce uno stimolo.

Covano a turno entrambi i partners

Il nido vero e proprio è costruito molto sommariamente con fili di canapa ed erba secca o raccolta da poco.

Terminato, la femmina inizia la deposizione al ritmo di un uovo al giorno fino al numero di 4 che entrambi covano a turno con un orario che rispettano con precisione. L'incubazione inizia al 1° giorno. Passano la notte entrambi nel nido; la femmina ne esce il mattino, il maschio cova fino a mezzogiorno ed è rilevato dalla compagna che cova fino a sera. Per la cova è molto adatta la gabbia a cassetta, di tipo inglese, chiusa su tutti i lati e con frontale in rete, garantisce tranquillità e sicurezza alla coppia.




Le dimensioni ideali sono: cm. 100 X 40 h. 40. Il sig. Roger Tally di San Diego ~(California), di cui ho visitato gli impianti, tiene i Diamanti in voliere esterne di 4 mq., alte 2 metri che alloggiano 3 coppie. L'incubazione dura 14 giorni. Alla schiusa i piccoli sono nudi e di pelle grigio scura. Ai lati del becco hanno da ciascuna parte 3 caruncole fosforescenti che brillano contornando il becco aperto nell'oscurità del nido. In caso di morte queste caruncole continuano ad emettere una luce decrescente per 2 ore. Spariscono, ormai senza luce, 15-20 giorni dopo che i piccoli hanno abbandonato il nido.

Seguire i giovani fino alla muta I genitori covano i piccoli per 8-10 giorni dopo schiusi e li alimentano anche di notte (ecco la funzione delle caruncole luminose). Piano piano si coprono di un piumaggio interamente verde di toni diversi ed acquisiscono il bellissimo piumaggio adulto tra i 6 e 8 mesi d'età. Abbandonano il nido verso i 15-20 giorni e i genitori, in particolare il padre, continuano ad alimentarli ancora per qualche giorno.

È possibile - non ho esperienza diretta al riguardo col Gould - che le caruncole spariscano quando cessa in loro lo stimolo del chiedere il nutrimento. Nel Diamante Mandarino i genitori abbandonano i piccoli appena il loro becco diventa rosso.
Considerata la loro noncuranza nella ricerca del cibo è preferibile lasciare i giovani qualche mese con i genitori e quindi trasferirli in una voliera in cui ci sia una guida adulta. Continuare a sorvegliarli in particolare durante la 2a muta e assicurarsi che possano disporre di una dieta completa integrata di proteine (aminoacidi), vitamine e minerali, osso di seppia e panico in spiga.



Bisogna non forzare i riproduttori, meglio accontentarsi di 2 covate che arrischiare di perdere qualche femmina tentando la terza

Mutazioni
Testa Gialla
La prima mutazione fissata, maggiormente diffusa, certamente è la testa gialla, presente in natura in percentuale limitata al 10% circa .

Pastello
La mutazione pastello ha come conseguenza la diluizione dei colori originali, è sesso legata ovvero non esistono femmine a diluizione incompleta dovuta ad un singolo gene mutato

Petto bianco
L'inibizione delle feomelanine costituenti il pigmento di colorazione delle piume del petto comporta la decolorazione completa del petto che diventa in questo modo bianco

Blu
L'inibizione dei lipocromi giallo e rosso costituenti la colorazione base del piumaggio dei Gould, comporta anche per conseguenza della particolare struttura delle piume al viraggio completo delle piume della parte superiore del corpo che nell'ancestrale sono verdi fino a diventare color azzurro brillante

Altre mutazioni

•Ancestrale

•Petto bianco

•Pastello singolo fattore

•Pastello

•Petto bianco pastello singolo fattore

•Petto bianco pastello

•Blu

•Blu petto bianco

•Blu pastello singolo fattore

•Blu pastello

•Blu petto bianco pastello singolo fattore

•Blu petto bianco pastello

nicolò65
19-06-10, 13: 46
grazie marco , i tuoi post sono sempre interessantissimi.

arrigo.taddei
19-06-10, 17: 43
Anche questo post come l'altro sono fantastici ,crazie le cose belle piacciono