Visualizza la versione completa : gabbie cardellini
MarioCorte
24-07-10, 17: 44
ciao ragazzi dopo un altro anno fallimentare nella riproduzione dei cardellini volevo sapere se e indspensabile avere delle gabbie molto grandi io ho una gabbia 60 /70 /50 poi una 70 /50 /40 secondo voi e praticamente impossibile riprodurli in queste gabbie mi dite le misure ideali per questi io per ragioni di spzio ho dovuto sfruttare in altezza se mi date un consiglio lo accetto molto volentieri
ciao ragazzi dopo un altro anno fallimentare nella riproduzione dei cardellini volevo sapere se e indspensabile avere delle gabbie molto grandi io ho una gabbia 60 /70 /50 poi una 70 /50 /40 secondo voi e praticamente impossibile riprodurli in queste gabbie mi dite le misure ideali per questi io per ragioni di spzio ho dovuto sfruttare in altezza se mi date un consiglio lo accetto molto volentieri
Ciao Mario
La gabbia di dimensioni adeguate è una buona base di partenza. Ho visto cardellini riprodotti in gabbie da 60 cm, ma erano estremamente docili: diciamo che non è così scontato riprodurli in contenitori di tali dimensioni ed inoltre devi essere anche abbastanza fortunato.
I tuoi soggetti erano allevati in gabbie simili piuttosto che in voliera?
Come principio generale dovresti offrire loro un ambiente di dimensioni paragonabili a quello in cui sono cresciuti, senza contare che un pochino di moto in più (inteso come spazio disponibile per volare) mantiene in salute i soggetti e li rende più forti.
Ciao Daniele
Carlo Sallese
24-07-10, 18: 13
Io li riproduco in gabbie da 120, ma so di allevatori che usano anche gabbie piu piccole
Comunque penso che la 120 sia la gabbia ideale... anche in previsione di un'eventuale divisione x mezzo del separé
fabiomayor
24-07-10, 19: 06
Beh, io credo che sia utile prima di capire bene di cosa si sta parlando, io personalmente riproduco i cardellini Mayor in gabbie da 1,20 anche se con qualche problema, tipo deposizione effettuate a terra, nidi abbandonati ecc, molti di questi problemi tendono a ridimensiorsi quando l'accoppiamento avviene in voliera, ma in linea di massima con un po di pazieza e di fortuna si possono ottenere dei buoni risultati in questo tipo di gabbia.
Quanto riguarda i nostrani, so per certo di amici che riproducono tranquillamente in gabbie da 60 cm ma natualmente si tratta di soggetti selezionati in tal senso ed abituati alla riproduzione in spazzi abbastanza piccoli.
Adesso bisogna capire a quali cardellini di riferisci ad i mayor o i nostrani?
Poi c'e' da prendere in considerare svariati accorgimenti, apparte la grandezza delle gabbie, come infrascamento delle stesse, alimentazione, stato di salute dei soggetti, stress ecc.
Penso che sia riduttivo valutare una stagione riproduttiva fallimentare solo a causa della grandezza delle gabbie, sicuramente è un punto importante da prendere in cosiderazione, ma non l'unico.
Cmq spero che il prossimo anno possa andarti meglio, anzi andra sicuramente meglio.
Ciao!!!!
gianluca cenerelli
24-07-10, 19: 17
Ovviamente maggiori sono le dimensioni della gabbia e maggiori possibilità di riuscita ci sono. L'anno scorso ho riprodotto in gabbie da 70 cm senza problemi. E so di amici che riproducono tranquillamente nelle 65cm. I risultati non dipendono solo dalle dimensioni della gabbia, ma dalla provenienza dei soggetti, dal posto in cui sono alloggiati, dall'alimentazione, ecc... Mario perchè non metti foto delle tue gabbie, del posto in cui le tieni, e ci dici come li alimenti? Forse in questo modo potresti avere consigli più utili e produttivi in vista del prossimo anno...
Ciao...
la coppia piu' calma si è riprodotta nella 55è fra 2.3,gg si dovrebbe schiudere la seconda covata,la piu'irruente la 120
MarioCorte
24-07-10, 19: 35
ragazzi i miei soggetti sono nsti in cattivita do semi germinati a cominciare da gennaio poi do i piselli mangime manitoba il ncton s agiorni alternati biscotti oro saiwa macinati infrasco i nidi con pezzi ci alberi di natale il fatto e che i masci fanno i nidi e lefemmine lo rompono un sola cppia mi ha fatto 2 uova per terra ed erano pure bianche i maschi cantano alla grande co zuffe furibonde poi si imbeccano e una cosa molto stressante forse eperche sono poco esperto comuncue voi non pensate che siano le gabbie comuncue io allevo fuori il balcone in un punto alto allevo nostrani ciao
MarioCorte
24-07-10, 19: 43
poi unltra cosa fuori il balcone mi moglie stende i panni non sara che hanno paura delle persone e si strssano
MarioCorte
25-07-10, 19: 14
ragazzi vi posto le foto delle mi gabbie
[/URL]
[URL=http://img6.imageshack.us/i/25072010.jpg/] (http://img62.imageshack.us/i/25072010001.jpg/)
Ciao anche io vivo nella tua stessa città.Loscorso anno non ho fatto niente ,quest'anno spostando le gabbie in un posto tranquillo sono andate in nidificazione tutte e 4 le coppie in gabbie da 55 e 65 sono tutti nostrani piccoli e cantori siciliani.stanno ancora riproducendosi e c'è chi sta alla 4 cova ne nidi abbandonati ne uova vuote o a terra ho avuto addirittura una nidiata da 5 portata a termine dalla cardellina senza problemi.se vuoi mi puoi contattare in privato magari ti trasmetto cio che di buono mi ha trasmesso qualcuno che ne sa piu di me e mi ha aiutato.I miei contatti sono sul mio profilo saluti Fabio
MarioCorte
31-07-10, 12: 32
ciao fabio non so se hi visto il messaggio ma spero di mettermi in contatto con te per accuisire un po di esperienza prima di spendere soldi inutilmente a presto
alberto rossi
31-07-10, 14: 05
ciao fabio anch'io di roma allevo canarini harz e cardellini volevo sapere se hai una coppia di cardellini non consaguinei da cedere o se vuoi da scambiare 338 9959367 marco
Scusate se mi inserisco in questa discussione ma volevo sottoporre agli esperti allevatori di cardellini un problema che mi assilla da diversi anni:come allevamento ho a disposizione un locale a piano terra di dimensioni 8mq circa,con un impianto alba-tramonto con neon a spettro solare e una porta finestra vetrata con piccola finestrella con zanzariera.In questo piccolo locale , in gabbie da 120cm,negli anni ho allevato un pò di tutto,con discreto successo.mi sono dedicato all'ibridazione,e in purezza ho allevato verdoni,fanelli,lucherini,spinus sudamericani(cardinalini,lucherini .tn),serinus africani,verdoni asiatici,ed ora mi sono specializzato in ciuffolotti europei,che allevo da 5 anni con buon successo.L'unica specie che non mi riesce proprio di allevare è proprio il cardellino.ho provato x diversi anni,sia major che tsuschii e mezze taglie,ma con risultati assolutamente negativi ,mortalità elevata,mancate riproduzioni ,al punto che ,pur essendo molto attratto dalla bellezza e dal canto di questo fringillide,a malincuore ne ho abbandonato l'allevamento.Modestamente ho già una certa esperienza con variespecie di fringillidi indigeni ed esotici,ma questa specie,che considero "il re dei fringillidi",è un pò il mio tallone d'achille e vorrei capire cosa c'è che non va nel mio allevamento ,visto che con altre specie non ho mai avuto questi problemi.Forse è dovuto al fatto che non riceve x tutto l'anno irradiazione solare?pulizia e igiene sono molto curati,le gabbie hanno tutte la griglia sul fondo,uso miscele di semi selezionate(greg) in cui prevalgono semi chiari(scagliola,perilla,lattuga),erbe prative a volontà a seconda della disponibilità annuale,frutta e verdura stagionali,non uso antibiotici.qualcuno può darmi dei suggerimenti?
Luca Anniballi
02-08-10, 12: 35
Ciao Pier, quanto detto da te sulla gestione non fa una piega e, tu stesso hai fatto una considerazione acuta non di poco conto, i raggi solari.
Questo è un elemento quasi fondamentale per l'estro, almeno per avere grandi successi. Ho avuto modo di devere le differenze(sostanziali) tra l'allevamento con raggi diretti(anche in locale interno) e l'allevamento con luce completamente artificiale. Posso garantirti in base all'esperienza acquisita nel tempo, che il detto degli amici napoletani è completamente fondato, cioè la definizione di augiello dò soll(mi scuso per come scritto ma si pronuncia così) è alquanto azzeccato. Per ovviare questo problema comunque, puoi usare dei tubi ai raggi uv di tipo a e b che trovi in commercio,(ho provato gli arcadia e sono ottimi) comunque usa sempre i tipi specifici per uccelli prestando attenzione ai tipi per rettili e anfibi, o piante che come ben capirai, hanno percentuali di componenti uva-uvb diversi.
Un atro problema che dovresti accertarne la presenza, dev'essere il monitoraggio quasi maniacale del tasso di umidità. Per il resto, non posso che non consigliarti di provare ancora, sono come da te descritti meravigliosi e aggiungo che sono ottimi esemplari che si prestano in modo davvero impeccabile alle cure parentali.
I miei migliori auguri per il tuo proseguo
grazie x i consigli,ne farò tesoro.l'unico dubbio:i raggi solari sono importanti solo x i cardellini,xchè con le altre specie,a parità di condizioni ambientali,come dicevo ,non ho mai avuto grossi problemi di allevamento.ad es i ciuffolotti si riproducono e crescono che è una bellezza,con mortalità veramente minime sia di novelli che adulti.Ho già postato alcune foto dei miei soggetti ,e a fine muta vi farò vedere gli altri, nella sezione apposita.che ne pensi?
Luca Anniballi
02-08-10, 18: 21
Penso che tutto quello che può arricchire in modo costruttivo il forum, come stai facendo e proponendo, è da considerare impeccabile, bravo!
Tornando alla domanda(quella seria...hahaha) allevando parecchi indigeni e spinus vari, il cardellino(in particolare la tschusii e balcanica) rendono al top, quando hanno a disposizione raggi solari per quanto più possibile, oltretutto, sono quelli che continuano ad allevare anche ad agosto inoltrato, con ali non aderenti e becco aperto per abbassare la temperatura corporea, ma, basta dare alimenti freschi e idratanti, continuano ad imbeccare che è una meraviglia. Con altre speci, mi è capitato di veder abbandonare i nidi, far morire pulli ecc...
Penso che tutto quello che può arricchire in modo costruttivo il forum, come stai facendo e proponendo, è da considerare impeccabile, bravo!
Tornando alla domanda(quella seria...hahaha) allevando parecchi indigeni e spinus vari, il cardellino(in particolare la tschusii e balcanica) rendono al top, quando hanno a disposizione raggi solari per quanto più possibile, oltretutto, sono quelli che continuano ad allevare anche ad agosto inoltrato, con ali non aderenti e becco aperto per abbassare la temperatura corporea, ma, basta dare alimenti freschi e idratanti, continuano ad imbeccare che è una meraviglia. Con altre speci, mi è capitato di veder abbandonare i nidi, far morire pulli ecc...
quoto Luca, anche se non ho una motivazione scientifica ma è così, tanti uccelli sono poi da bosco fitto, il cardellino in natura è sempre sul ramo più alto a cantre più vicino al sole possibile.
io sono anni che provo nelle gabbie da 120, perfette, infrascate alimenti ottimi, ma niente, o meglio i maschi vanno assolutamente in calore, coprono e cantano, ma sono le femmine che raramente raggiungono la condizione ottimale, magari fanno anche il nido, depongono e covano, ma poi non alimentano.
Quest'anno per motivi famigliari ho dovuto smettere di allevare a fine giugno, ho messo tutti gli uccelli in grandi voliere di comunità dove passeranno l'estate accudite da un signore amico, non sarà la condizione ottimale ma non ne ho di migliori, non ho ancora trovato qualcuno disponibile a curarli, coppia per coppia come faccio io.
Bene, metto una coppia di adulti per specie per ogni voliera, per veitare liti e poi immetto novelli fino ad un massimo di 20 uccelli per ogni voliera ( 2x 2x 1) non è il massimo ma fanno comunque ottime mute.
Le voliere sono esposte in pieno sole, èprotette da ondulina e rampicanti, ma tanto sole, alla mia partenza 3 cardelline, dal carattere schivo nelle 120 interne, covavano tranquillamente nel casino del traffico di quelle voliere, difficilmente porteranno avanti i novelli che schiuderanno e comunque saranno un problema perchè saranno senza anelli, ma questa è la realtà, se potessi allevare anche giugno liuglio usando voliere esposte al sole sono sicuro che avrei maggiorsucceso.
Pietro
MarioCorte
02-08-10, 21: 13
ciao luca visto che ti sono simpatici inapoletani io sono napoletano trapiantato aroma da 30 anni e mi sono portato la grande passione per i cardellini adesso ho buttato le gabbie piccole ho messo delle 90 inglesi allevo in esterno mi dai qualche dritta per il prossimo anno ciao
p s sembra che sei uno dei piu forti che abbia conosciuto o forse fortunato' ',
Luca Anniballi
02-08-10, 21: 48
ne forte ne fortunato.
Le gabbie da te menzionate, a parer mio sono ottime, meglio ancora il fatto che siano schermate lateralmente dando maggiore tranquillità ai soggetti alloggiati all'interno, che siano cardellini o altro.
Personalmente, prediligo l'allevamento all'esterno, ma devo ammettere che, purtroppo, non è quello che da maggiori risultati soprattutto quando queste ormai stagioni iniziano a sfarfallare....
Sicuramente all'esterno, i soggetti si preparano in modo diverso, più naturale, sentono il cambiamento delle stagioni e, cosa molto importante, si stressano di meno.
Per non parlare dei patogeni che difficilmente dimezzano allevamenti alloggiati in ambienti esterni.
La dritta che posso darti, se me lo permetti, è quella di fare tanta tanta tanta osservazione, solo così capirai da solo quale siano le scelte migliori da fare. Le basi valgono tutte, ambiente salubre e alimentazione di prim'ordine!
di vito francesco
02-08-10, 22: 12
Ciao Pier, quanto detto da te sulla gestione non fa una piega e, tu stesso hai fatto una considerazione acuta non di poco conto, i raggi solari.
Questo è un elemento quasi fondamentale per l'estro, almeno per avere grandi successi. Ho avuto modo di devere le differenze(sostanziali) tra l'allevamento con raggi diretti(anche in locale interno) e l'allevamento con luce completamente artificiale. Posso garantirti in base all'esperienza acquisita nel tempo, che il detto degli amici napoletani è completamente fondato, cioè la definizione di augiello dò soll(mi scuso per come scritto ma si pronuncia così) è alquanto azzeccato. Per ovviare questo problema comunque, puoi usare dei tubi ai raggi uv di tipo a e b che trovi in commercio,(ho provato gli arcadia e sono ottimi) comunque usa sempre i tipi specifici per uccelli prestando attenzione ai tipi per rettili e anfibi, o piante che come ben capirai, hanno percentuali di componenti uva-uvb diversi.
Un atro problema che dovresti accertarne la presenza, dev'essere il monitoraggio quasi maniacale del tasso di umidità. Per il resto, non posso che non consigliarti di provare ancora, sono come da te descritti meravigliosi e aggiungo che sono ottimi esemplari che si prestano in modo davvero impeccabile alle cure parentali.
I miei migliori auguri per il tuo proseguo
Chi meglio di Luca conosce i cardellini nostrani? Luca , secondo me è uno dei maggiori esperti di cardellini su questo forum , perciò i suoi consigli sono sempre azzeccati!! Comunque anche io volevo rassicurare Mario che secondo me non è la gabbia la causa degli insuccessi ma sicuramente una combinazione di fattori ha influito negativamente sulla stagione riproduttiva . Anche io sono di Roma e l' altr' anno ho riprodotto i nostrani nelle gabbie da 60 senza grossi problemi . L' unico forse era l' irruenza dei maschi che andavano separati se troppo focosi . Quest' anno per mia soddisfazione ho lasciato le coppie in 120 così non ho dovuto neanche separarli e lo spettacolo vero era quello di vedere i maschi aiutare lle efmmine in tutte le fasi della riproduzione. Ciao
e comunque ho deciso di non arrendermi:in autunno una bella coppia di cardellini major ancestrali verrà a fare compagnia ai miei ciuffolotti.vi farò sapere...
Luca Anniballi
03-08-10, 14: 44
Chi meglio di Luca conosce i cardellini nostrani? Luca , secondo me è uno dei maggiori esperti di cardellini su questo forum , perciò i suoi consigli sono sempre azzeccati!! Comunque anche io volevo rassicurare Mario che secondo me non è la gabbia la causa degli insuccessi ma sicuramente una combinazione di fattori ha influito negativamente sulla stagione riproduttiva . Anche io sono di Roma e l' altr' anno ho riprodotto i nostrani nelle gabbie da 60 senza grossi problemi . L' unico forse era l' irruenza dei maschi che andavano separati se troppo focosi . Quest' anno per mia soddisfazione ho lasciato le coppie in 120 così non ho dovuto neanche separarli e lo spettacolo vero era quello di vedere i maschi aiutare lle efmmine in tutte le fasi della riproduzione. Ciao
straquotone al 100% su tutto, tranne per la prima fraseeeeee!
maurizio44
03-08-10, 15: 17
Credo che la luce che è sufficiente ai canarini non basti nella maniera più assoluta per i nostrani. Io ho un piccolo allevamento in un angolo ricavato in un box tre piani sotto livello strada. Non mi riferisco alle ore di luce ma alla quantità. Per vedere i nostrani in estro ho aggiunto due lampade biolux da 36 vatt. Così son andate in estro sia cardelline che verzelline. Oggi una verzellina ha fatto il primo uovo della terza covata.
maurizio44
03-08-10, 15: 24
Quello che invece credo non vada assolutamente bene è il tipo di fondo delle tue gabbie che per le pulizie ti costringe a sollevarle. Quando sono in cova i nostrani vogliono la tranquillità più assoluta, figuriamoci se gli sollevi la gabbia per pulire il fondo. Io avendo gabbie con fondo di plastica come le tue le ho modificate togliendo la fascia anteriore e costruendo un cassetto sfilabile. Ovviamente ho modificato anche l'anteriore della gabbia alzandolo della stessa misura della fascia.
MarioCorte
03-08-10, 16: 14
grazi luca e compagnia mi preparero per la prossima stagione con piu attenzione e credo che come hai detto tu luca ci devo arrivare da solo quello che ho imparato in questo forum e stato molto importante pero un po di fortuna ci vuole sempre ciao
visto che siamo in argomento ,datemi qualche buon consiglio sull'alimentazione dei miei futuri cardellini.Finora ho usato,x il periodo di riposo invernale, un misto fatto da me costituito da 70%scagliola canadese+20%perilla+10%lattuga bianca.in linguetta a parte chia+fonyopaddy 2 volte a sett,alternata con misto x cardellini ornitalia.pastone secco cedè sempre a disposizione.carota ,cicoria,cetriolo 2 volte a settimana.periodo riproduttivo:erbe prative in qtità(centocchio,tarassaco,borsa di pastore,crespigno e molte altre a sec della stagione),uovo sodo intero,tagliato a spicchi e rinnovato 2 volte al di,pastone cedè addizionato al 50% con s.michele morbido+1misurino /kg di transivit+1cucchiaino di spirulina/kg.il tutto rinnovato giornalmente.misto x cardellini sempre a disposizione x tutto il periodo riproduttivo.Non uso nè insetti ,nè semi germinati ,questi ultimi mi fanno un pò paura x la formazione delle muffe,e xchè non ho tempo di prepararli come si deve.gli insetti non li ritengo indispensabili.Consigli e critiche sono bene accetti....
di vito francesco
03-08-10, 17: 32
Ognuno ha i suoi metodi , certamente tu fornisci una alimentazione ricchissima ma secondo me se vuoi un consiglio prova sia i germinati, che sono ottimi ( sono demonizzati io li ho sempre usati e non ho mai avuto problemi) sia gli insetti che sono ottimi soprattutto per l' imbecco ciao!!!
MarioCorte
08-08-10, 20: 26
ciao luca mi rivolgo a te perche sei uno dei pochi che mi rispondi nel bene enel male dopo questa stagione da dimenticare mi accingo alla stgine prossima e sono 28 anni mi cnviene tenere le stesse femmine stimo parlando di cardellini oppure comprare altri soggetti posso far li mutare tutti insime poi in primavera li unisco poi dopo natale ti chiedero altri consigli poi dimenticavo tu hai detto che i cardellini vogliono molta luce io sto di fronte mare ma il mio terrazzineo rimane in ombra non sara poca luce se posso mettero una foto del posto ciao e buone vacanze
Luca Anniballi
09-08-10, 12: 59
Ciao Mario, facendo riferimento a qualche tuo post precedente, ti confermo che, come in ogni cosa, il "fattore C" può rivelarsi determinante, ma fortunatamente non sempre e comunque non è una regola!
Parlando seriamente, il fattore luce(inteso come qualità "visiva" degli animali, verso i fattori circostanti, per quanto riguarda alimenti, vita sociale ecc) è molto importante, non solo per i cardellini ma per tutti i volatili.
Il discorso "sole diretto" anche per qualche ora al giorno, è un discorso a parte, perchè li, grazie all'esposizione diretta ai raggi uv-A/B si innescano dei meccanismi molto importanti per gli stadi della vita dell'animale!
Per farti un esempio pratico, nel cardellino una maschera dal colore spento, è sintomo di malessere generale e/o chiaro sintomo che qualcosa non va, stessa cosa per i colori generali del mantello... cosa che difficilmente presenta un soggetto esposto alle radiazioni uv-A/B periodicamente.(NB: Logicamente, questo non vale per soggetti affetti da geni mutanti a forte riduzione o diluiti, per es. un soggetto affetto dalla variante satinè/lutino porta la maschera arancio se non colorata artificialmente e non è indice di cattivo stato di lalute dell'animale).
Il consiglio che sento di darti, è di scegliere nel modo più accurato il periodo che intendi farli riprodurre.
Se metti insieme due soggetti(come da te detto) nel periodo natalizio, sicuramente troverai in futuro una coppia affiatata, che non creerà problemi di riproduzione, deposizione, cure parentali ecc...
Questi sono punti positivi, di contro, se dovrebbe verificarsi l'indisposizione di uno dei due partner, per qualsiasi causa(volo accidentale, malattia, morte, mancato estro, muta da stess"falsa muta" ecc...) il partner sano e predisposto alla riproduzione, difficilmente accetterà il compagno/a dell'ultimo momento!
Questo accoppiamento, risulta indicato quando, ti trovi in condizione di dover mettere una coppia che vuoi selezionare. Credo che gli esempi pratici, aiutino a capire meglio e ne approfitto per farne un altro:
Se disponi di 4 coppie di ancestrali, (ipotiziamo che siano stati preventivamente selezionati per disegno, morfologia e taglia, quindi basta mettere una coppia non imparentata..), alloggi 4 maschi nelle gabbie che hai già scelto per la riproduzione, il più tardi possibile(mio parere strettamente personale) verso marzo-aprile(da qui l'esperienza ti porterà a capire lo stato di estro) inserirai la femmina in quel territorio dominato dal maschio, con un minimo di osservazione capirai da solo di aver fatto o meno, la scelta giusta dei partner.
Se invece, ti trovi in possesso di 4 coppie, per es(e qui te ne faccio un altro hahaha) 4 maschi così composti un opale, un albino, un ancestrale/satinè e un ancestrale/agatapastello, le rispettive partner ancestrale/opale, ancestrale/albino, satinè e l'altra agata pastello, le coppie, come puoi ben notare, sono già "chiuse" quindi, la regola "dell'ultimo momento"lascia il posto alla prima scelta, ossia quella che predilige l'affiatamento(invernale per intenderci) da te citata in precedenza.
Per quanto riguarda la muta:
Preferisco far mutare i soggetti in ampi spazi e da "soli", per metterli in piccolissime colonie(3-4 soggetti al max) subito dopo la muta ed evitare soggetti che hanno poco socializzato con i conspefici e quindi non di indole aggressiva(riferito ai novelli).
Per la preparazione alla riproduzione, oltre all'alimentazione, tanti bagni di sole(raggi diretti), e soprattutto un'arma davvero davvero davvero infallibile:
TANTA OSSERVAZIONE!!!!!!!!!!!!!
Spero di esserti stato d'aiuto
MarioCorte
09-08-10, 19: 01
grazie luca e arisentirci
il metododi far mutare i novelli in gabbia singola è sempre il migliore xchè in questo periodo i cardellini sono estremamente delicati e solo il beccarsi le penne a vicenda può essere fattore stressante che li porta ad impallonarsi.purtroppo è un metodo poco pratico x chi ha un piccolo allevamento con spazi limitati,senza contare il tempo necessario al governo e pulizia delle varie gabbiette(la pulizia deve essere cmq scrupolosa).in alternativa,delle voliere spaziose e soleggiate sarebbero la cosa migliore(non solo x i cardellini),ma non tutti hanno questa possibilità.
mario albano
12-08-10, 10: 38
Per le sottospecie di piccola taglia,secondo la mia esperienza, vanno benissimo.
Girovagando per il forum ho trovato giusto questa discussione che faceva al caso mio e per non aprire un altra discussione ho deciso di continuare questa.Per l'anno prossimo ho deciso di allevare mayor e il mio dubbio rigurda proprio le gabbie da riproduzione,ma voi credete che veramente le gabbie da 60non siano valide? in quanto l'anno scorso ho acquistato una batteria di 30 gabbie da 60 della domus nuova.Anche se personalmente penso che non esista una regola in quanto ho visto allevare i mayor in gabbie da 45 ,non ci volevo credere,le cardelline allevavano da sole sarà fortuna ma lo visto con i miei occhi.
Antonio Longo
07-08-11, 09: 51
Ciao Nico, per i cardellini non c'è una regola fissa. Il problema che ho io è che il maschio lo separo perchè ho paura che danneggi le uova o i piccoli oppure stressi la femmina non lasciando che si dedichi al nido. Quindi in effetti le cardelline portano avanti la covata in 45, 55 e 90 nel mio caso. Con una gabbia da 60, dividendola a metà se hai intenzione di separare il maschio, avresti solo 30 cm per la cova e svezzamento dei pulli. Se poi ci aggiungi che magari una femmina non gradisce il nido esterno ma quello interno, lo spazio sarà ancora di meno.... viceversa, se non dividi la coppia, 60 vanno bene per l'allevamento. Per quanto mi riguarda non lo lascio mai un maschio insieme alla femmina e le uova, perchè ho avuto sorprese da maschi che covavano e cibavano la femmina nel nido...
Scusate se mi intrometto, vorrei acquistare una volieretta da esterno 60x50/60 x H fino a 2m non ho problemi, secondo voi è adatta per i cardellini ? in caso volessi riprodurli dovrei mettere 1 sola coppia ?
la gabbia va bene x una sola coppia
Antonio Longo
11-08-11, 15: 52
Ciao Mauro, anche io ti consiglio di alloggiare una sola coppia. Lo spazio sarebbe poco x 2 coppie e provocherebbe litigi. Per quanto riguarda la voliera che hai scelto, le misure sono buone per riprodurli. Ovviamente più grandi sono le voliere e meglio è. Anche se l'idea di riprodurli in gabbia, razziere o batterie non la escluderei...
Purtroppo quello è l'ingombro massimo che posso permettermi sul terrazzino.
Anzi vi chiedo se mi potete aiutare a trovare qualcosa che sia datti bene alle misure, non so un sito di vendita online o qualche ditta produttrice in modo che posso poi chiedere al mio negoziante di fiducia di procurarmela.
Ciao Mauro per le dimensioni che hai detto te personalmente mi costruirei 3 gabbie di 60 x60 h60... in definitiva 3 cubi così puoi ospitare 2 coppie ed averne una libera per maschi focosi e/o nuovi nati....
ovviamente per tali dimensioni i cardellini più calmi sono e meglio è....
Ciao
Federico preferisco un unica voliera in modo da dare piu spazio alla coppia, la mia domanda se andava una coppia o piu era solo per la mia ignoranza sul fatto che considero il cardellino un uccellino da stormo e quindi pensavo ci volessero piu soggetti insieme.
Per quanto riguarda invece i piccoli la cosa mi potrebbe interessare, ma tu intendi in legno ? o sai se ci sono moduli in vendita per la costruzione ?
no no costruzione artigianale; legno, profilati da scaffali ecc ecc
durante l'inverno il cardellino è gregario e vive in gruppi anche di una certa entità,ma a primavera le coppie si isolano x la nidificazione,e qundi anche in cattività hanno bisogno della loro privacy
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