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Visualizza la versione completa : Organetti



Axel
31-07-10, 19: 38
Ciao a tutti sono Pasquale socio AOE sv 714.
Posseggo una coppia di organetti anellati aob 09, alloggiati in gabbia da 55 cm, quest'anno non mi hanno riprodotto adesso sono andati in muta.
Per farli svernare devo tenere la coppia unita oppure li devo separare tenendoli in contenitori diversi?
Che tipo di prodotto devo usare per evidenziare il rosso della livrea?
Nell'attesa ringrazio tutti gli utenti del forum.

roberto ghidini
01-08-10, 10: 10
Puoi tenerli tranquillamente insieme,ti sconsiglio di colorali visto che non dovrai portarli in mostra,i coloranti non sono un toccasana per il fegato.

di eugenio gianluca
01-08-10, 10: 48
Se vuoi puoi dargli mescolandolo al pastone se glielo dai in quantità limitate il pepe di cayenna....ottimo prodotto naturale ricchissimo di carotenoidi.Il suo contenuto è inferiore solo all'erba medica difficile pero' da trovare ora....

gighen
01-08-10, 13: 25
Come colorante naturale puoi fornigli bacche si sambuco ,io ho gia' cominciato a somministrarle,unico neo e' che sporcano un po ,ma comunque sono veramente eccezzionali provare x crederci.

christian
05-08-10, 18: 09
se allevate all'interno lasciate perdere il sambuco, a meno che non abbiate intenzione di tinteggere a fine a anno
Ciao

roberto ghidini
05-08-10, 19: 24
Hai ragione Christian,sebbene gli organetti non facciano il macello che fanno i ciuffolotti,comunque credo che per gli organetti il sambuco non sia sufficiente per ottenere il colore desiderato.

christian
08-08-10, 15: 06
non lo credo neppure io Roby.
Ciao

raffo giovanni battista
13-10-10, 10: 15
I colleghi,come ho notato,sono ben informati sulle consegenze della colorazione artificiale nell'organismo degli uccelli. Ghidini ,dice molto bene; il sambuco non basta per dare all'organetto il suo colore naturale.
Alcuni uccelli(es.cardinalino,sintetizzano cantaxantina nel loro organismo,indipendentemente o quasi dall'alimentazione,grazie a processi biochimici dettati direttamente dal genoma(Cromosomi).
Tornando all'uccello considerato,come nei carpodachi,fanelli,ecc...il fenomeno è molto più complesso.
Comunque,in entrambi i casi, pur essendo stati effettuati studi approfonditi,si è ancora lontani dalla conoscenza esatta della sequenza precisa dei processi biochimici che deteminano ila colorazione naturale.
Si è a conosceza che la luteina è il precursore della cataxantina,ma mentre in alcuni si trasforma (gen.te)in cantaxantina,per altri volatili è tuttora un punto interrogativo.
In definidiva per quanto ci si sforzi con sostanze(verdure varie) naturali:ricche di principi attivi:carotenoidi ecc.,si può al limite accentuare la colorazione persa in cattività,ma non si riesce ancora ad avere quello che Madre Natura ci fà solo vedere.Per non annoiarvi(vedo già gli sbadigli) considerando che tutto dipende dal DNA,sena ricorrere alla chimica.....Salutissimi gbr

Pantaleo Rodà
13-10-10, 11: 01
Io credo che la miglior cosa da fare sia osservare molto più attentamente le specie in natura, studiarne l'alimentazione e qualsiasi altra cosa possa essere utile...solo ricreando il più fedelmente possibile tutte queste varianti si può sperare di ottenere gli stessi risultati. Che io sappia non esistono studi approfonditi (almeno, non abbastanza) sulle abitudini dei fanelli o degli organetti selvatici, credo che il punto di partenza debba essere questo. Come dice Giovanni, gran parte della colorazione è dovuta alla genetica ed alla selezione naturale (o meglio, selezione sessuale da parte delle femmine), ma non credo che la selezione in cattività faccia diversamente...lo scopo dell'allevatore è comunque quello di esaltare il rosso e quindi la selezione tende comunque a questo. Io sono convinto che ci siano altri fattori che non vengono considerati...una mia personalissima idea è che in in natura questi uccelli si nutrano di alcuni insetti (afidi o cocciniglie che trovano tra le piante, dato che molte specie contengono sostanze coloranti che vengono sfruttate anche dall'uomo, come ad esempio il colorante rosso ricavato dalle cocciniglie) che in cattività non possano essere forniti, ma è solo un'ipotesi.

roberto ghidini
13-10-10, 21: 55
Visto che siamo in argomento vi posto questo studio

Environmental-induced acquisition of nuptial plumage expression: a role of denaturation of feather carotenoproteins?

Guillermo Blanco1, *, Oscar Frías2, Juan Garrido-Fernández3 & Dámaso Hornero-Méndez3

Several avian species show a bright carotenoid-based coloration during spring and following a period of duller coloration during the previous winter, despite carotenoids presumably being fully deposited in feathers during the autumn moult. Carotenoid-based breast feathers of male linnets (Carduelis cannabina) increased in hue (redness), saturation and brightness after exposing them to outdoor conditions from winter to spring. This represents the first experimental evidence showing that carotenoid-based plumage coloration may increase towards a colourful expression due to biotic or abiotic environmental factors acting directly on full-grown feathers when carotenoids may be fully functional. Sunlight ultraviolet (UV) irradiation was hypothesized to denature keratin and other proteins that might protect pigments from degradation by this and other environmental factors, suggesting that sunlight UV irradiation is a major factor in the colour increase from winter to spring. Feather proteins and other binding molecules, if existing in the follicles, may be linked to carotenoids since their deposition into feathers to protect colourful features of associated carotenoids during the non-breeding season when its main signalling function may be relaxed. Progress towards uncovering the significance of concealment and subsequent display of colour expression should consider the potential binding and protecting nature of feather proteins associated with carotenoids.

Pantaleo Rodà
13-10-10, 22: 28
Grazie dell'articolo Roberto, ma non mi convince del tutto...se fosse così, non dovrebbe accadere lo stesso anche in voliera? Da quello che so non succede (mi riferisco soprattutto ai fanelli)...

raffo giovanni battista
14-10-10, 22: 38
Gent.ssmo Sig.Ghidini ho notato, ho percepito.... della disapprovazione, a riguardo dell' infomazione ai neofiti in merito ai fringillidi.
Ero in procinto di dare altre risposte,che ritenevo utili perchè non erano per nulla articolini presi qua e là per far bella figura,ma il frutto di esperienza d'allevamento (con successi e delusioni) e di un gran lavoro di campo.A questo punto lascio a voi super esperti la parola e non mi sentirete mai più fare alcun tipo di considerazione;nessuno vuol togliervi i vostri previlegi e tato più questo fittizio prestigio.
Ricordatevi che il nostro è un hobby,divertimento ecc...(può sconfinare nella scienza,ma nessuno l'apprezza)
Saluti e buona fortuna G.B Raffo.Tutti abbiamo bisogno di imparare, e a volte anche di dare.

roberto ghidini
15-10-10, 18: 35
Sig Raffo lei si sbaglia,non c era assolutamente alcuna disapprovazione o quant altro nel mio post,tra l altro lei si sempre posto garbatamente, e ha cercato di divulgare quello che la sua esperienza e le sue letture le hanno suggerito,questo è un approccio nobile e gradito. Nel mio post ho solo voluto divulgare quello studio per completezza,non certo per controbattere le tesi sue o di altri,scrivo nel forum per divulgare quello che sò e che ho appreso,e sarei lieto se anche lei continuasse a fare altrettanto.

Cordiali saluti Roberto