marco cotti
30-03-08, 10: 40
I M u s o f a g i d i
Alamanno Capecchi
I Musofagidi (famiglia Musophagidae) sono Uccelli di taglia medio-grande (L.T. 40-70 cm) presenti soltanto in Africa. Il piumaggio è, in prevalenza, verde azzurro e rosso. La coda lunga. I piedi semizigodattili (dito anteriore esterno girevole).
Tauraco erythrolophus
Le vertebre cervicali sono 14-15. L'intestino è breve ed ampio, manca il cieco. I nidiacei hanno piccole unghie all’articolazione carpale In alcune specie la testa è ornata da un appariscente ciuffo di piume colorate. Uccelli arboricoli prediligono la foresta vergine dove la vegetazione è più fitta spostandosi anche ai suoi margini. Il loro areale è molto vario secondo la specie.
Si possono ncontrare nelle regioni montagnose tra i 600 e i 4000 metri, ma anche nelle allate ombrose e ben irrigate, dove si trovano differenti specie di euforbie e di acacie a ombrello (musanga), di cui apprezzano i frutti, e nelle savane
Hartlaub's Turaco
boscose dell`Africa, dal sud del Sahara fino alla Provincia del capo.
Si sostano di solito in coppie, talvolta in gruppetti di 3-6 individui e raramente in stormi più numerosi. Seppure ben nascosti, in alto tra il fogliame, è facile
localizzarli già da lontano per le grida forti e caratteristiche che emettono quasi in continuazione. Nel periodo riproduttivo, che anche in questo caso varia secondo la specie, costruiscono, ben nascosti tra i rami degli alberi, nidi poco profondi simili a quelli dei Columbidi. Le uova, da una a tre, (in genere due) sono bianche o appena sfumate (di tinta chiara o verdastra nel Turaco Gigante) e di forma quasi sferica. L'incubazione dura dai 15 ai 18 giorni. Alle cure parentali partecipano sia il maschio che la femmina. I piccoli, abbandonano il nido dopo circa 25 -28 giorni, arrampicandosi sui rami vicini. Già all'età di sei mesi, per taglia e aspetto, poco si distinguono degli adulti.
I Musofagidi si alimentano con frutti, bacche e verdura; a volte con vermi e insetti.
Corythaeola cristata
I Turachi di Hartlaub mangiano, senza apparente danno, i frutti
dell'Acokanthera spectabilis, frutti ritenuti velenosi ed evitati da altri Uccelli,
Il colore verde del piumaggio è causato dalla turacoverdina un pigmento presente oltanto nei Musofagidi. Anche il pigmento contenente rame, la turacina, che conferisce alle remiganti della maggior parte delle specie la loro bella tinta rossa,è proprio dei Turachi.
Classificazione
Per la famiglia Musifagidae, Howard e Moore riportano sei Generi e venti
Specie, di cui 11 monotipiche e nove politipiche; Sibley, cinque Generi e
ventitre Specie. Le due classificazioni differiscono perché Sibley considera vere
Specie tre Sottospecie, incluse da Howard e Moore in Tauraco persa e Howard
e Moore riducono a due le Specie del Genere Corythaixoides classificando la
terza Specie Corythaixoides leucogaster come Criniferoides leucogaster
Classificazione Sibley.
• Tauraco Kluk 1779
• Tauraco persa (Linnaeus) 1758
• Tauraco schuettii (Cabanis) 1879
• Tauraco schalowi (Reichenow) 1891
• Tauraco fischeri (Reichenow) 1878
• Tauraco livingstonii (Gray,GR) 1864
• Tauraco corythaix (Wagler) 1827
• Tauraco bannermani (Bates) 1923
• Tauraco erythrolophus (Vieillot) 1819
• Tauraco macrorhynchus (Fraser) 1839
• Tauraco leucotis (Ruppell) 1835
• Tauraco ruspolii (Salvadori) 1896
• Tauraco hartlaubi (Fischer & Reichenow) 1884
• Tauraco leucolophus (Heuglin) 1855
• Musophaga Isert 1788 Schrift
• Musophaga johnstoni (Sharpe) 1901
• Musophaga porphyreolopha (Vigors) 1831
• Musophaga violacea Isert 1788
• Musophaga rossae Gould 1852
• Corythaixoides Smith,A 1833
• Corythaixoides concolor (Smith,A) 1833
• Corythaixoides personatus (Ruppell) 1842
• Corythaixoides leucogaster (Ruppell) 1842
• Crinifer Jarocki 1821
• Crinifer piscator (Boddaert) 1783
• Crinifer zonurus (Ruppell) 1835
• Corythaeola Heine 1860
• Corythaeola cristata (Vieillot) 1816
I Musofagidi in cattività.
Per la bellezza dei loro colori, l’eleganza del portamento e altre caratteristiche
positive i Musofagidi, sono Uccelli particolarmente apprezzati dagli ornitofili.
Del Turaco dalle gote bianche Tauraco leucotis così ne parla Ploss: “...allegro e intelligente, il mio prigioniero è in movimento dal mattino alla sera. È talmente domestico, che viene a beccare il cibo sul palmo della mano. Corre per la camera spiccando salti arditissimi: mentre salta allarga le ali, ma non le batte, e protende il collo in avanti. Dopo aver saltato; continua a correre per un po', e sempre con lo stesso atteggiamento; cammina rapido e sicuro. Il suo richiamo consiste in un lieve brontolio che ripete a intervalli, soprattutto quando vede da lontano un oggetto che desta la sua meraviglia. Se mi avvicino al suo posatoio muovendo le labbra, si alza all'istante, rigonfia gozzo e gola, trae dall'ingluvie un po' di cibo, forse con l'idea di imbeccarmi. Mangia mollica di pane bianco inzuppata nell'acqua, frutta e legumi tagliuzzati. La frutta è indispensabile per la sua buona salute, e trangugia anche una grande quantità di sabbia e di sassolini. Si bagna volentieri e a lungo».
Positivo anche il giudizio del Brehm: “Ebbi anch'io l'occasione di tenere per
lungo tempo in gabbia numerosi turachi dalle gote bianche, e non ho esitazioni
ad annoverarli tra i migliori e più simpatici uccelli da gabbia che provengano
dalle regioni tropicali. Durante il periodo più caldo del pomeriggio riposano, ma
nelle altre ore sono continuamente in movimento, e il loro bel piumaggio li rende davvero piacevoli alla vista. Vivono in buoni rapporti con i loro compagni, o forse sarebbe meglio dire che non ci badano affatto. Hanno bisogno di cibo abbondante, però è facile accontentarli dando loro, per esempio, riso cotto misto a erbaggi e frutta. Lasciano udire di rado la loro voce: in genere mandano un aspro garrito; eccitati, gridano fortemente con brevi interruzioni”.
Infine Iean Francois Cathala, a proposito della riproduzione dei Turachi,
(monografia pubblicata, molti anni fa, dalla Rivista del Club dell’Esotico) asserisce:
“I casi di riproduzione in cattività non sono rari tanto in Europa che negli Stati
Uniti, le specie Hartlaub, a Orecchie bianche e Donaldson si sono mostrate delle buone nidificatrici per più generazioni. Occorre però alloggiarli i voliere spaziose e alte perché necessitano di ampi spazi per l’esercizio del volo (che è caratteristico e merita di essere osservato) e di zone con numerosi rami incrociati, sui quali i Turachi potranno “correre” alla maniera degli scoiattoli.
Essi non sono delicati, ma sarà meglio offrire loro, da Ottobre ad Aprile, un
luogo leggermente riscaldato. Alimentazione a base di frutta (banane,
pezzetti di mela, uva, fichi secchi) integrata da riso cotto, patate e un buon
pastone per insettivori-frugivori. Ogni tanto supplementi di origine animale
(tuorlo d'uovo sodo, latte amalgamato col pane, carne, insetti, tarme della
farina...)
Prince Ruspoli's Turaco
Certi Allevatori di Turachi giungono ad affermare che questi uccelli sono
talmente idonei all'allevamento in cattività che, per così dire, non chiedono
altro che di riprodursi.
Il Turaco ad Orecchie-bianche, T. Leucotis, è quello che meglio si
riproduce in cattività”
Esperienza personale.
Per più di tre anni ebbi l’opportunità di tenere in voliera mista una coppia di
Turachi di Hartlaub T. hartlaub e non posso fare altro che confermare per
questa specie, il giudizio positivo espresso da Ploss e Brehm per i Turachi
dalle gote bianche. Dopo un paio di mesi di adattamento al nuovo ambiente
divennero progressivamente molto calmi e domestici permettendomi di
avvicinarmi fino quasi a toccarli. Solo allora si alzavano in volo senza
manifestare, comunque, il minimo timore. Mai uno screzio tra loro e completa
indifferenza verso i numerosi Garruli e Storni di varie specie che
svolazzavano intorno o pascolavano sul terreno intrufolandosi addirittura tra
le loro gambe. Nessuna reazione, sembrava non li vedessero. Rapporto di
“amicizia”, invece, con i Buceri trombettieri Ceratogymna bucinator, quasi
sempre insieme sullo stesso posatoio, come si può vedere dalle fotografie.
Alimentati con i cibi consigliati dagli esperti e riportati in precedenza vissero
sempre in perfetta salute.
Durante i tre anni niente fece supporre tentativi di riproduzione, ma questo,
per le caratteristiche della voliera lo avevo già messo in conto. Oltretutto non
ebbi mai la sicurezza di possedere una vera coppia.
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Alamanno Capecchi
Alamanno Capecchi
I Musofagidi (famiglia Musophagidae) sono Uccelli di taglia medio-grande (L.T. 40-70 cm) presenti soltanto in Africa. Il piumaggio è, in prevalenza, verde azzurro e rosso. La coda lunga. I piedi semizigodattili (dito anteriore esterno girevole).
Tauraco erythrolophus
Le vertebre cervicali sono 14-15. L'intestino è breve ed ampio, manca il cieco. I nidiacei hanno piccole unghie all’articolazione carpale In alcune specie la testa è ornata da un appariscente ciuffo di piume colorate. Uccelli arboricoli prediligono la foresta vergine dove la vegetazione è più fitta spostandosi anche ai suoi margini. Il loro areale è molto vario secondo la specie.
Si possono ncontrare nelle regioni montagnose tra i 600 e i 4000 metri, ma anche nelle allate ombrose e ben irrigate, dove si trovano differenti specie di euforbie e di acacie a ombrello (musanga), di cui apprezzano i frutti, e nelle savane
Hartlaub's Turaco
boscose dell`Africa, dal sud del Sahara fino alla Provincia del capo.
Si sostano di solito in coppie, talvolta in gruppetti di 3-6 individui e raramente in stormi più numerosi. Seppure ben nascosti, in alto tra il fogliame, è facile
localizzarli già da lontano per le grida forti e caratteristiche che emettono quasi in continuazione. Nel periodo riproduttivo, che anche in questo caso varia secondo la specie, costruiscono, ben nascosti tra i rami degli alberi, nidi poco profondi simili a quelli dei Columbidi. Le uova, da una a tre, (in genere due) sono bianche o appena sfumate (di tinta chiara o verdastra nel Turaco Gigante) e di forma quasi sferica. L'incubazione dura dai 15 ai 18 giorni. Alle cure parentali partecipano sia il maschio che la femmina. I piccoli, abbandonano il nido dopo circa 25 -28 giorni, arrampicandosi sui rami vicini. Già all'età di sei mesi, per taglia e aspetto, poco si distinguono degli adulti.
I Musofagidi si alimentano con frutti, bacche e verdura; a volte con vermi e insetti.
Corythaeola cristata
I Turachi di Hartlaub mangiano, senza apparente danno, i frutti
dell'Acokanthera spectabilis, frutti ritenuti velenosi ed evitati da altri Uccelli,
Il colore verde del piumaggio è causato dalla turacoverdina un pigmento presente oltanto nei Musofagidi. Anche il pigmento contenente rame, la turacina, che conferisce alle remiganti della maggior parte delle specie la loro bella tinta rossa,è proprio dei Turachi.
Classificazione
Per la famiglia Musifagidae, Howard e Moore riportano sei Generi e venti
Specie, di cui 11 monotipiche e nove politipiche; Sibley, cinque Generi e
ventitre Specie. Le due classificazioni differiscono perché Sibley considera vere
Specie tre Sottospecie, incluse da Howard e Moore in Tauraco persa e Howard
e Moore riducono a due le Specie del Genere Corythaixoides classificando la
terza Specie Corythaixoides leucogaster come Criniferoides leucogaster
Classificazione Sibley.
• Tauraco Kluk 1779
• Tauraco persa (Linnaeus) 1758
• Tauraco schuettii (Cabanis) 1879
• Tauraco schalowi (Reichenow) 1891
• Tauraco fischeri (Reichenow) 1878
• Tauraco livingstonii (Gray,GR) 1864
• Tauraco corythaix (Wagler) 1827
• Tauraco bannermani (Bates) 1923
• Tauraco erythrolophus (Vieillot) 1819
• Tauraco macrorhynchus (Fraser) 1839
• Tauraco leucotis (Ruppell) 1835
• Tauraco ruspolii (Salvadori) 1896
• Tauraco hartlaubi (Fischer & Reichenow) 1884
• Tauraco leucolophus (Heuglin) 1855
• Musophaga Isert 1788 Schrift
• Musophaga johnstoni (Sharpe) 1901
• Musophaga porphyreolopha (Vigors) 1831
• Musophaga violacea Isert 1788
• Musophaga rossae Gould 1852
• Corythaixoides Smith,A 1833
• Corythaixoides concolor (Smith,A) 1833
• Corythaixoides personatus (Ruppell) 1842
• Corythaixoides leucogaster (Ruppell) 1842
• Crinifer Jarocki 1821
• Crinifer piscator (Boddaert) 1783
• Crinifer zonurus (Ruppell) 1835
• Corythaeola Heine 1860
• Corythaeola cristata (Vieillot) 1816
I Musofagidi in cattività.
Per la bellezza dei loro colori, l’eleganza del portamento e altre caratteristiche
positive i Musofagidi, sono Uccelli particolarmente apprezzati dagli ornitofili.
Del Turaco dalle gote bianche Tauraco leucotis così ne parla Ploss: “...allegro e intelligente, il mio prigioniero è in movimento dal mattino alla sera. È talmente domestico, che viene a beccare il cibo sul palmo della mano. Corre per la camera spiccando salti arditissimi: mentre salta allarga le ali, ma non le batte, e protende il collo in avanti. Dopo aver saltato; continua a correre per un po', e sempre con lo stesso atteggiamento; cammina rapido e sicuro. Il suo richiamo consiste in un lieve brontolio che ripete a intervalli, soprattutto quando vede da lontano un oggetto che desta la sua meraviglia. Se mi avvicino al suo posatoio muovendo le labbra, si alza all'istante, rigonfia gozzo e gola, trae dall'ingluvie un po' di cibo, forse con l'idea di imbeccarmi. Mangia mollica di pane bianco inzuppata nell'acqua, frutta e legumi tagliuzzati. La frutta è indispensabile per la sua buona salute, e trangugia anche una grande quantità di sabbia e di sassolini. Si bagna volentieri e a lungo».
Positivo anche il giudizio del Brehm: “Ebbi anch'io l'occasione di tenere per
lungo tempo in gabbia numerosi turachi dalle gote bianche, e non ho esitazioni
ad annoverarli tra i migliori e più simpatici uccelli da gabbia che provengano
dalle regioni tropicali. Durante il periodo più caldo del pomeriggio riposano, ma
nelle altre ore sono continuamente in movimento, e il loro bel piumaggio li rende davvero piacevoli alla vista. Vivono in buoni rapporti con i loro compagni, o forse sarebbe meglio dire che non ci badano affatto. Hanno bisogno di cibo abbondante, però è facile accontentarli dando loro, per esempio, riso cotto misto a erbaggi e frutta. Lasciano udire di rado la loro voce: in genere mandano un aspro garrito; eccitati, gridano fortemente con brevi interruzioni”.
Infine Iean Francois Cathala, a proposito della riproduzione dei Turachi,
(monografia pubblicata, molti anni fa, dalla Rivista del Club dell’Esotico) asserisce:
“I casi di riproduzione in cattività non sono rari tanto in Europa che negli Stati
Uniti, le specie Hartlaub, a Orecchie bianche e Donaldson si sono mostrate delle buone nidificatrici per più generazioni. Occorre però alloggiarli i voliere spaziose e alte perché necessitano di ampi spazi per l’esercizio del volo (che è caratteristico e merita di essere osservato) e di zone con numerosi rami incrociati, sui quali i Turachi potranno “correre” alla maniera degli scoiattoli.
Essi non sono delicati, ma sarà meglio offrire loro, da Ottobre ad Aprile, un
luogo leggermente riscaldato. Alimentazione a base di frutta (banane,
pezzetti di mela, uva, fichi secchi) integrata da riso cotto, patate e un buon
pastone per insettivori-frugivori. Ogni tanto supplementi di origine animale
(tuorlo d'uovo sodo, latte amalgamato col pane, carne, insetti, tarme della
farina...)
Prince Ruspoli's Turaco
Certi Allevatori di Turachi giungono ad affermare che questi uccelli sono
talmente idonei all'allevamento in cattività che, per così dire, non chiedono
altro che di riprodursi.
Il Turaco ad Orecchie-bianche, T. Leucotis, è quello che meglio si
riproduce in cattività”
Esperienza personale.
Per più di tre anni ebbi l’opportunità di tenere in voliera mista una coppia di
Turachi di Hartlaub T. hartlaub e non posso fare altro che confermare per
questa specie, il giudizio positivo espresso da Ploss e Brehm per i Turachi
dalle gote bianche. Dopo un paio di mesi di adattamento al nuovo ambiente
divennero progressivamente molto calmi e domestici permettendomi di
avvicinarmi fino quasi a toccarli. Solo allora si alzavano in volo senza
manifestare, comunque, il minimo timore. Mai uno screzio tra loro e completa
indifferenza verso i numerosi Garruli e Storni di varie specie che
svolazzavano intorno o pascolavano sul terreno intrufolandosi addirittura tra
le loro gambe. Nessuna reazione, sembrava non li vedessero. Rapporto di
“amicizia”, invece, con i Buceri trombettieri Ceratogymna bucinator, quasi
sempre insieme sullo stesso posatoio, come si può vedere dalle fotografie.
Alimentati con i cibi consigliati dagli esperti e riportati in precedenza vissero
sempre in perfetta salute.
Durante i tre anni niente fece supporre tentativi di riproduzione, ma questo,
per le caratteristiche della voliera lo avevo già messo in conto. Oltretutto non
ebbi mai la sicurezza di possedere una vera coppia.
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Alamanno Capecchi