Visualizza la versione completa : stanno cambiando le specie in cites???
Vincenzo Forlino
08-08-10, 19: 25
salve, oggi mi è stato riferito da un "allevatore" che presto tutte le specie di psittacidi entreranno in cites! compresi gli ondulati!!! ora a me questa sembra una grandissima ca...ta perche le perche le specie non entrano nella lista cites a casaccio ma solo se vi è una minaccia reale (cosa che mi sembra alquanto improbabbile per ondulati ecc.) ma lui si è giustificato dicendo che gli era arrivata una lettera della FOI dove spiegava tutto ciò . . . a me continua a sembrare una cazz... voi cosa ne dite sarà vero???
marco cotti
08-08-10, 20: 20
credo sia bene non diffondere notizie inutili e dannose
e attenersi scrupolosamente alle normative vigenti
salutoni
Marco Italia
08-08-10, 22: 39
concordo pienamente con marco! fanno fede la gazzetta ufficiale e le comunicazioni CITES.
CITES Club Psittacidi
08-08-10, 23: 02
Come già detto in precedenti discussioni smettiamo di diffondere informazioni solo per sentito dire!!!
Se hai un documento in mano sei pregato di mandarlo alla mail cites@clubpsittacidi.it in modo da attivare chi di dovere per fare le opportune verifiche.
GRAZIE.
Vincenzo Forlino
09-08-10, 08: 21
scusatemi!! ma la notizia me l'ha data un "allevatore" che ieri si è venuto a prendere una calo, anche a me come già detto mi è sembrata una grande c....a nonostante mi avesse detto che gi era arrivata una lettera della FOI spiegando che entrava in vigore da gennaio 2011 . . . non abbiatene con me, non ho scritto per diffondere notizie non veritiere, ma solo per sapere se le cose rimanevano come sono sempre state o cambiavano.. e non avendo la gazzetta ufficiale o altro dove andare a verificare ho pensato di chiedere a voi, vi chiedo ancora scusa ma almeno ora sono tranquillo
Roberto Giani
09-08-10, 11: 38
La CITES è un argomento che si presta molto alla circolazione incontrollata di voci. Quella che "pare" anche gli ondulati rientreranno prossimamente nella CITES mi ricorda quel film di Fantozzi dove era obbligato ad andare a vedere un cineforum noiosissimo anzichè la partita di calcio della Nazionale e cercava disperatamente di sapere il risultato. Arrivavano così notizie delle più disparate, tipo che il risultato fosse 14 a 0 o che Zoff avesse fatto gol di testa dal centrocampo...
Anche io posso dire di aver notato presso allevatori e anche alcuni commercianti, una imbarazzante confusione totale a proposito della CITES.
Ad ogni modo, le voci valgono ZERO: se questo tuo amico ha un documento della FOI o di chicchessia, fattelo dare, fotocopialo e metticelo a disposizione. Altrimenti allarmismi inutili come pure ingiustificati ottimismi, non suffragati da precisa documentazione o riferimenti normativi, è bene che non siano neppure accennati.
Roberto Condorelli
11-08-10, 13: 06
Caro Vincenzo,
mi associo alle richieste già espresse dagli altri, in ordine all'evitare di postare notizie in questa materia che non siano almeno corredate dalle fonti.
Ad oggi non risultano modifiche di quel tipo da apportare alle Appendici della Convenzione, nè, tanto meno, agli Allegati comunitari (che sono quelli che per noi contano).
Le ultime novità in tema Cites sono di altra natura, e vanno dal recentissimo inserimento in Appendice III di un lepidottero boliviano, alla tirata di orecchie al Madagascar perchè ancora non ha capito che deve smetterla di commerciare un suo coccodrillo.
Siamo ovviamente in attesa che vengano raccolte le periodiche richieste degli Stati Membri per gli aggiornamenti delle appendici, ma non risulta, dai documenti ufficiali disponibili, essere stata effettuata una richiesta relativa all'ondulato.
La cosa peraltro non avrebbe nemmeno molto senso, visto che si tratta, credo, del pappagallo più diffuso al mondo.
Ciao
Roberto
maurizio44
11-08-10, 15: 47
Inoltre credo proprio che la FOI non abbia nessuna autorità riguardo la normativa CITES e che invece è tenuta a rispettare e far rispettare qualora tali normative dovessero variare. Le variazioni sono recepite tramite legge dello Stato e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana .
Roberto Condorelli
11-08-10, 16: 21
Ciao Maurizio.
Confermo quanto hai detto sulla FOI.
Preciso solo che non è la legge italiana ad occuparsi di far proprie le variazioni alla Convenzione, ma gli organi UE, con i propri Regolamenti, che sono direttamente efficaci sul territorio italiano senza che occorra alcun atto di recepimento.
L'Amministrazione italiana si occupa di Cites solo per dettare norme di carattere applicativo o per organizzare il proprio lavoro (decreti ministeriali, circolari ecc.). L'ultima legge che si è occupata di Cites è la solita L. 150/92 che stabilisce le pene in caso di violazioni di vario tipo.
Si ritrova qualche cenno anche in altre leggi, ma solo in via di marginale richiamo (per esempio nella L. 120/98 sui legni tropicali oppure, ovviamente, nella L. 36/04 che detta il nuovo ordinamento del CFS).
A presto
Vincenzo Forlino
11-08-10, 21: 45
salve, ho provato a contattare "l'allevatore" chiedendogli se mi poteva mandare una copia dela lettera da lui ricevuta, ma ha campato solo scuse, prima non la trovava poi forse l'aveva buttata ecc. . . . quindi vi chiedo nuovamente scusa se ho creato inutii allarmismi, ma sono ormai giunto alla concusione (grazie anche ai vostri interventi) che mi abbia proferito solo balle
vi chiedo ancora scusa e buona serata a tutti
Roberto Condorelli
12-08-10, 08: 24
salve, ho provato a contattare "l'allevatore" chiedendogli se mi poteva mandare una copia dela lettera da lui ricevuta, ma ha campato solo scuse, prima non la trovava poi forse l'aveva buttata ecc. . . . quindi vi chiedo nuovamente scusa se ho creato inutii allarmismi, ma sono ormai giunto alla concusione (grazie anche ai vostri interventi) che mi abbia proferito solo balle
vi chiedo ancora scusa e buona serata a tutti
Caro Vincenzo,
pensandoci bene sopra, forse siamo noi che dovremmo scusarci con te. Tu hai condiviso un'informazione, e lo hai fatto in buona fede. I forum servono pure a questo.
Se comunque dovessi avere dubbi sul Cites, o altro, siamo qui.
Un caro saluto
Roberto
Vincenzo Forlino
12-08-10, 13: 12
Ciao roberto,
non preoccuparti per le scuse, però aprezzo molto che tu abbia capito che ero in buona fede! posso solo promettervi che la prossima volta prima di portare alla vostra attenzione una notizia del genere (specialmente se proferita da soggetti di quel tipo) aspetterò di avere qualcosa di concreto in mano prima
ciao e buona giornata
Roberto Giani
13-08-10, 10: 39
Senza aprire un'altra discussione, vorrei chiedere qui una cosa all'esperto di CITES Condormannaro.
Una curiosità che non ho mai risolto riguarda come si dovrebbe correttamente comportare, secondo la legge, un proprietario di Ara giacinto (All.A) con le penne che il suo pappagallo perde con la muta, dato che la norma regolamenta di "animali in All. A e/o loro parti" per includere ovviamente anche pellicce, cinture di coccodrillo, oggetti in avorio ecc. ecc.
Ma c'è pure il caso dei pappagalli in All.A i quali (tutti) perdono delle loro parti, le penne appunto, durante ogni muta.
Grazie anticipatamente per la risposta.
Roberto Condorelli
13-08-10, 11: 25
Ciao Roberto,
le tue domande sono sempre interessanti ed insidiose, perchè se ai tuoi dubbi non sei ancora riuscito a dare completa risposta autonomamente, vuol dire che la questione è molto complessa.
Devo dire che sulla faccenda delle penne, a naso avrei risposto che trattandosi di prodotti perduti "naturalmente", queste non dovrebbero rientrare, per la ratio stessa della tutela prestata dalla Convenzione, nel suo alveo applicativo.
In sostanza: se l'animale perde le penne, come è naturale che sia, per quale ragione devo limitarne il commercio o la diffusione?
In realtà questo mio primo pensiero deve essere rivisto alla luce del fatto che la Convenzione è molto meno ben disposta nei confronti del genere umano di quanto evidentemente non lo è il condormannaro.
La Convenzione, infatti, si spinge a proteggere gli animali anche andando a sindacare sulle penne.
Lo fa, in particolare, nelle "Note sull'interpretazione degli Allegati A, B, C e D", come risultano dal Reg. 338/97 e successive integrazioni e modifiche.
Difatti alla nota n. 13 è scritto: "L’urina, le feci e l’ambra grigia che costituiscono rifiuti ottenuti senza manipolazione dall’animale in questione non sono soggette alle disposizioni del regolamento."
Cosa vuol dire? Vuol dire che il Regolamento quando vuole escludere dalla tutela alcuni "prodotti naturali", li elenca uno per uno. In questo caso infatti ci indica, in modo apparentemente esaustivo, le feci e l'urina. Non nomina le penne, il che ci fa pensare che le penne, pur essendo una parte dell'animale che si distacca "naturalmente", siano sottoposte a tutela (probabilmente per evitare che qualcuno li catturi per spennarli).
Questa interpretazione, che fa leva sull'elencazione della norma, è rafforzata dalla nota successiva, la nota n.14, che recita:
"Per quanto riguarda le specie della fauna elencate nell’allegato D, le disposizioni si applicano solo agli esemplari vivi interi o sostanzialmente interi, agli esemplari morti ad eccezione dei taxa annotati come segue per indicare che esse si applicano anche ad altre parti e prodotti derivati:
§ 1 Le pelli, intere o sostanzialmente intere, grezze o conciate.
§ 2 Le penne o le pelli o altre parti recanti penne."
Questo sembrerebbe voler dire che per le specie in Allegato D (le meno protette), la tutela di applica alle penne solo quando è specificato con quel simbolo ( §2 ) (avviene solo nel caso del fagiano venerato - Syrmaticus reevesii - che è un pennuto in Allegato D e le cui penne sono considerate tanto pregiate da proteggerle come le penne degli animali negli Allegati più protetti).
Da quanto sopra si evince che per gli animali in Allegato D, le penne sono protette solo quando è specificato. Per gli animali negli altri Allegati, sono protette sempre. Altrimenti la nota non avrebbe ragione di esistere.
Spero di aver dato soddisfazione alla tua domanda.
Capisco che la tutela appare eccessiva ma, probabilmente, la ragione è proprio quella di evitare condotte indegne nei confronti dei pennuti, magari per strappargli le penne.
Chiaramente, se un giorno un allevatore venisse da me e mi chiedesse assistenza perchè è stato sanzionato per aver ceduto le penne cadute al suo Ara Giacinto ad un altro appassionato, credo che avrei qualche argomento da spendere per difenderlo egregiamente.
In particolare appunterei la mia difesa sia sul fatto che la norma, pur apparendo rigorosa, intende riferirsi comunque a condotte dannose per l'animale, e non alla raccolta delle penne che si sono staccate in muta, e poi mi concentrerei sulla mancanza di lesività della condotta, rifacendomi al "principio di offensività" dei reati (parliamo di reati, seppur contravvenzionali, ex L. 150/92), requisito oramai concordemente richiesto da una lettura costituzionalmente orientata della norma penale.
A presto
Roberto
Roberto Giani
13-08-10, 12: 03
Grazie mille per la risposta, come al solito esaurientissima e circostanziata con riferimenti normativi.
(...)
Da quanto sopra si evince che per gli animali in Allegato D, le penne sono protette solo quando è specificato. Per gli animali negli altri Allegati, sono protette sempre. Altrimenti la nota non avrebbe ragione di esistere.
Sta di fatto, quindi, che le penne di un'ara giacinto sono a pieno contemplate e tutelate dalla normativa CITES e cedere a qualcuno una bella e lunga timoniera azzurra del proprio pappagallo caduta naturalmente per la muta, può essere un'attività rischiosa al punto che un controllore zelante può farti passare un brutto quarto d'ora...
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