marco cotti
11-08-10, 09: 03
L'ALLEVAMENTO DEGLI ECLECTUS
di Carolyn Swicegood
Si dice che gli Eclectus siano i più facili da riprodurre e i più difficili da nutrire e c'è qualcosa di vero. Quando una coppia inizia a deporre delle uova fertili e a crescere i piccoli, è difficile farli smettere per riposarsi. I piccoli invece, sono difficili da nutrire, sembra che non sentano lo stimolo della fame. Gli allevatori abituati ai piccoli di Ara che ingoierebbero anche la siringa o il cucchiaino, sono scioccati quando scoprono che i piccoli di Eclectus a volte stanno immobili come dei batuffoli, senza fare nessuno sforzo per mangiare.
Se il piccolo avrà fame ingoierà la formula, altrimenti la lascerà colare sul torace Nutrirli può essere complicato e occorre più tempo che qualsiasi altra specie di psittacidi.
Quando gli Eclectus iniziano a riprodursi, è probabile che continuino senza problemi. Può essere però difficile farli iniziare L'allevamento dei pappagalli non va mai preso con leggerezzaa bisogna valutare se si ha il tempo, l'energia e le risorse necessarie per dedicarcisi seriamente.
Possono essere necessari molto tempo e lavoro prima di avere dei piccoli sani, non ibridi delle sottospecie di Eclectus preferite Potrebbe sembrare semplice se ci si aspetta che le prime uova di una coppia saranno fertili, che la coppia coverà le uova, nutrirà i piccoli dal primo giorno fino allo svezzamento e che si troverà subito un'ottima famiglia che accoglierà i piccoli. Sembra facile se si crede che quando si vuole far riposare le coppie basterà togliere il nido. La realtà è che una coppia potrà deporre molte uova non fertili prima d'imparare a "fertilizzarle", e all'inizio i genitori non covano sempre bene le uova o nutrono i piccoli come dovrebbero Anche se la maggioranza degli Eclectus diventano degli ottimi genitori, ed alcuni lo sono dall'inizio, non è sempre così. Alcune coppie ci mettono del tempo per diventare dei bravi genitori Alcune femmine, dopo aver imparato a riprodursi, a covare e ad allevare i piccoli, diventano talmente determinate a continuare a deporre uova che la rimozione del nido diventa solo un piccolo inconveniente Possono deporre le uova nelle ciotole o in qualsiasi altro posto che ritengano adatto
In questi casi, quando si capisce che stanno per deporre altre uova, è meglio restituirgli il nido Alcuni dei sintomi sono il gonfiore nella zona della cloacaa e le feci che diventano più liquide Nell'avicoltura gli ibridi di Eclectus sono un problema serio Il motivo principale è che è quasi impossibile per chi non è molto esperto distinguere a quale sottospecie appartengono i maschi In effetti l'identificazione delle sottospecie dei maschi può essere molto difficile anche per chi ha molta esperienza. Le differenze tra le nove sottospecie sono minime, e bisogna osservare molti esemplari prima di poter iniziare a distinguere le variazioni di colore, taglia e forma. Normalmente le coppie vengono formate a seconda della sottospecie alla quale "sembra" appartenere il maschio. Possono passare anche vari anni prima che la coppia maturi e produca una femmina, tramite la quale si potrà determinare con più accuratezza la purità della sottospecie A quel punto, anche se sarà evidente che la coppia non è bene assortita, l'allevatore sarà riluttante a dividerla, dovrebbe interrompere un legame e trovare altri compagni ai quali dovranno legarsi. Gli Eclectus cominciano a riprodursi quando hanno dai 2 ai 6 annidi età. Le sottospecie Solomon Islands di taglia più piccola possono essere mature per la riproduzione a partire dai 2 anni di età, mentre le sottospecie di taglia più grande come i Vosmaeris sono sessualmente maturi dai 5 ai 6 anni di età, anche se spesso iniziano prima. Se una coppia matura è sana ed ha formato un buon legame, che si manifesta
quando si nutrono a vicenda, e se l'allevatore è pronto a dedicarsi all'allevamento dei piccoli, la coppia è pronta per il nido.
Se una coppia è stata formata da poco tempo, è meglio non offrirgli un nido finché non si osserva che si imbeccano a vicenda. Questo è uno dei pochi segnali che indica che una coppia ha stabilito un legame, perché a differenza di altre specie, gli Eclectus non si puliscono molto le penne a vicenda.
Se gli si procura un nido troppo presto, la femmina potrebbe starci dentro fino a 23 ore al giorno non permettendo al maschio di stabilire un legame con lei. La femmina ha bisogno di tempo per insegnare al maschio a nutrirla nel nido, dandole così la possibilità di covare le uova e di nutrire i piccoli. Dopo aver appurato che la coppia di Eclectus sono esemplari puri della loro sottospecie e che sono in ottima salute, il passo successivo è di procurargli il nido adatto Gli Eclectus non sono molto pignoli riguardo ai nidi Ci sono coppie che si sono riprodotte in nidi a forma di "Z", di "L", orizzontali, tronchi cavi sia verticali che orizzontali. Le mie coppie preferiscono i nidi verticali a forma rettangolare, con l'entrata del diametro di 10/13 cm., situata sulla parte alta del lato frontale, ed uno sportello per l'ispezione situato nella parte inferiore del retro. E' necessario fissare una scaletta all'interno del nido, dal foro di entrata fino al fondo. Alcuni allevatori preferiscono la forma a "L" perché impedisce ai genitori di danneggiare le uova se entrano velocemente nel nido. Il mio allevamento è situato nel clima subtropicale della Florida del sud, e anche se preferirei la forma a "L", non la posso usare perché la parte più bassa si riscalderebbe troppo.
Alcuni Eclectus si accoppiano dentro il nido, perciò il nido dovrà essere abbastanza grande per permettere l'entrata di due adulti, ma non troppo grande altrimenti si rischia che un piccolo si "perda" nei lati del nido. Dopo molte prove, il nido che funziona meglio per le mie coppie di Vosmaeri misura 61 cm di altezza e 31 cm di larghezza e profondità.
Molti allevatori usano grandi trucioli puliti di abete per imbottire il nido. Può essere più difficile trovare i trucioli grandi piuttosto che quelli piccoli o la segatura: ma è importante che siano grandi abbastanza per permettere alla femmina di romperli per prepararsi il nido. Si possono fare in casa usando una pialla e un'asse di abete larga 15 cm non trattato con impregnanti o altro Si possono anche aggiungere dei blocchetti dello stesso legno che la femmina potrà sminuzzare dentro il nido Sia il maschio che la femmina apprezzano molto dei rami freschi (di piante non tossiche) da mordere
Si ritiene che sminuzzare il legno nel profondo del nido stimoli l'ovulazione della femmina e che la preparazione del nido da parte del maschio e della femmina sia uno dei processi naturali che ne rafforzano il legame.
Gli Eclectus normalmente depongono 2 uova per covata, le femmine delle sottospecie di taglia più piccola a volte depongono 3 uova. In media passano due giorni tra la deposizione del primo e del secondo uovo, cioè vengono deposte nel giorno 1 e nel giorno 4.
Normalmente la schiusa avviene ad un giorno di distanza, il primo uovo schiude il giorno 1 ed il secondo il giorno 3. Le femmine non iniziano a covare seriamente finché non avranno deposto l'ultimo uovo. Si ritiene che le femmine facciano ruotare le uova ogni ora e che le mantengano alla temperatura di 37 gradi. Le uova hanno maggiori possibilità di schiudersi se sono state covate dalla femmina ed i piccoli saranno molto più sani se verranno nutriti e riscaldati dalla madre, particolarmente nei primi giorni.
Per iniziare nel modo migliore i piccoli dovrebbero rimanere con la madre per un minimo di 3-4 settimane.
Quando l'uovo ha 5 giorni si potrà già vedere, con l'aiuto di una luce, se è fertile. I piccoli capillari rossi che si irradiano da un nucleo scuro indicheranno che l'uovo e fertile.
Considerando che la femmina ruota le uova solo una volta ogni ora, è meglio cercare di non toccarle o muoverle. Durante tutta l'incubazione l'embrione attraversa delle fasi di sviluppo molto importanti e non sappiamo quali conseguenze possano esserci se te uova verranno girate più spesso. Penso che molte morti di embrioni nell'uovo possano essere state causate dalla contaminazione batterica e dall'aver mosso troppo l'uovo.
I batteri presenti sulle nostre mani possono arrivare all'embrione attraverso i pori del guscio con conseguenze disastrose.
Bisogna perciò cercare di verificare la fertilità delle uova senza toccarle.
Le uova non fertili vanno lasciate con la femmina per tutti i 28 giorni dell'incubazione, altrimenti si insegna alla femmina stessa ad abbandonare il nido nell'eventualità che sia necessario rimuovere le uova.
Permetterle di covare le uova per tutto il periodo dell'incubazione aiuta anche a prevenire (a carenza di calcio nel suo organismo che potrebbe verificarsi se depone le uova troppo spesso.
Ritengo che se vengono deposte tre covate successive di uova non fertili, il nido deve essere tolto per qualche mese per permettere alla femmina di reintegrare il calcio che ha perso e alla coppia di formare un legame più stretto. Una delle caratteristiche che apprezzo di più negli Eclectus è che quando formano un legame stretto con l'allevatore, mantengono un buon rapporto anche durante il periodo della riproduzione.
La maggior parte delle altre specie non permette all'uomo di interferire con le uova o i piccoli. Quando invece si ha un legame stretto con una coppia di Eclectus, questi permettono l'ispezione delle uova e dei piccoli senza diventare "difensivi". L'unica particolarità è che preferiscono non avere contatti ravvicinati con l'uomo durante il periodo dell'accoppiamento.
I maschi delle mie coppie che normalmente non beccano, tendono a farlo se mi avvicino alle loro compagne in quel periodo.
Al termine dell'accoppiamento mi viene nuovamente "permesso" di avvicinarmi.
Se non si ha un buon rapporto con le proprie coppie di Eclectus, allora è necessario allontanare i genitori dal nido prima di controllare le uova e i piccoli per evitare che vi facciano del male, che rompano le uova o facciano del male ai piccoli Le femmine selvatiche di Eclectus possono essere molto aggressive quando si tratta di difendere e proteggere le loro uova e i loro piccoli, anche se non raggiungono i livelli di aggressività di alcune Amazzoni e non attaccano le persone in volo. Ma essendo dei genitori molto attenti, sicuramente difenderanno il nido ed i piccoli se si sentiranno minacciati. Le uova fertili degli Eclectus normalmente si schiudono dopo 28 giorni.
Alla schiusa ì piccoli sono nudi e ciechi Alcune femmine non nutrono i piccoli per le prime 12-14 ore, il periodo nel quale i piccoli assorbono il tuorlo, mentre altre iniziano a nutrirli poche ore dopo la schiusa.
Se l'allevatore vuole controllare dopo 24 ore i piccoli di una femmina alla sua prima covata è importante che sappia cosa deve aspettarsi.
Un piccolo di uno o due giorni di età che è stato nutrito avrà un piccolo rigonfiamento nella zona del gozzo (nella parte frontale del collo), della misura di circa un pisello A questa età il gozzo è molto piccoli e può succedere che l'allevatore prelevi erroneamente i piccoli dal nido pensando che non siano stati nutriti. Ritengo che sia importante che venga permesso ad una coppia di Eclectus alla sua prima covata di allevare i piccoli fino allo svezzamento. Se si prelevano i piccoli dopo pochi giorni o settimane i genitori potrebbero supporre che i giovani lasciano sempre il nido prematuramente e nelle covate successive potrebbero non nutrirli fino allo svezzamento.
Qualche consiglio per chi è interessato ad allevare gli Eclectus
- se possibile, il maschio e la femmina di una coppia dovrebbero crescere insieme.
Se la coppia viene formata più tardi, il successo riproduttivo sarà più probabile se gli verrà permesso di scegliersi il compagno o la compagna
- un fattore importante nell'allevamento degli Eclectus è quello di non tenere altre specie nelle vicinanze: anche se sono in grado di riprodursi vicino ad altre specie, si ottiene una produzione migliore se vengono tenuti lontano dalle specie più rumorose La presenza di altre coppie di Eclectus ed i loro richiami possono rinsaldare il legame di una coppia, ma sarà necessario applicare dei pannelli divisori alle voliere delle coppie più nervose. Specializzandosi in una particolare sottospecie, i piccoli possono essere "adottati" con sicurezza da altre coppie e le coppie possono venire scambiate nel caso non avessero formato un buon legame.
- non bisogna mettere il nido prima che il legame di una coppia risulti evidente. Se la femmina inizia a vivere nel nido prima di aver insegnato al maschio a nutrirla, è difficile che si riprodurranno con successo
Le femmine possono passare fino a 23 ore al giorno nel nido.
Se il nido viene fornito troppo presto, la coppia può deporre uova non fertili per il primo anno.
- la posizione del nido non è molto importante per le coppie che già si riproducono bene.
Per una coppia alle "prime armi" è determinante che venga posizionato nel punto più alto e più protetto della voliera.
Deve essere al riparo da eventuali predatori (falchi, gatti, roditori, serpenti), e anche dai rumori forti (traffico, altri animali e bambini).
- sia il maschio che la femmina hanno bisogno di sminuzzare rami di legno: è una componente importante del rituale che precede l'accoppiamento. In natura lavorerebbero insieme per scavare il nido nel tronco di una albero. Nelle voliere possiamo fornirgli rametti puliti di piante non tossiche.
- il cibo dovrà essere sempre abbondante per assicurare alla coppia di nutrire i suoi piccoli.
In natura questa sarebbe la stagione dell'abbondanza di frutti. I cibi cotti preferiti e più sani sono il riso integrale, i fagioli, il mais e la patata americana dolce.
I germogli forniranno gli enzimi e le uova sode con il guscio il calcio e le proteine. Non bisogna somministrare calcio e vitamine se l'alimentazione è adeguata e bilanciata e se gli uccelli hanno accesso alla luce solare non filtrata che stimola la produzione della vitamina D, la quale influisce sull'assorbimento del calcio.
Se le coppie vengono tenute all'interno con luce artificiale, il veterinario potrebbe prescrivere un integratore per il calcio alle femmine che stanno deponendo le uova.
Il sovradosaggio di vitamine può causare un comportamento aggressivo all'interno della coppia con conseguenze anche gravi. - quando le coppie vengono mantenute all'interno, l'aumento delle ore di luce può stimolare l'accoppiamento e la produzione degli ormoni riproduttivi.
L'uso di un timer è il metodo più efficace per ottenere un incremento graduale della luce.
- non si hanno dati sull'effetto dell'acqua sulla riproduzione, ma quando i miei Eclectus si accoppiano sono ansiosi di bagnarsi.
Preferiscono bagnarsi sotto la pioggia, ma amano anche essere spruzzati o fare il bagno in ciotole poco profonde.
- se dopo diversi tentativi non si riesce a far riprodurre una coppia adulta di Eclectus, il cambio di ambiente può avere un effetto positivo.
Una nuova voliera in un ambiente diverso e u nuovo nido possono stimolare la coppia a riprodursi.
- vi sono alcuni alimenti che vengono considerati utili per stimolare la riproduzione.
Ogni essere vivente ha una sua composizione chimica unica e individuale, perciò nessun rimedio è adatto a tutti.
Queste sono alcune delle sostanze che sono state ritenute utili in alcuni casi:
per gli esemplari tesi e nervosi il the di camomilla, il frutto della passione (Passiflora edulis) e la radice di valeriana possono avere un effetto rilassante aiutandoli a calmarsi e ad iniziare a riprodursi.
Si ritiene che i semi di canapa stimolino 1'accoppiamento. Il germe di grano fresco viene usato da alcuni allevatori per l'alto contenuto di vitamina E che si ritiene importante per una buona riproduzione.
Bisogna fare molta attenzione ai pericoli di sovradosaggio evitando di somministrare vitamina E pura.
E' sempre consigliabile e più sicuro somministrare gli integratori nutritivi attraverso gli alimenti invece di usare quelli di sintesi.
L'uso di queste sostanze se somministrate con moderazione ha dato buoni risultati sulle coppie riluttanti ad accoppiarsi.
In conclusione, fornendo l'ambiente e l'alimentazione giusti, gli Eclectus sono relativamente facili da riprodurre.
1 loro piccoli sono una gioia da allevare e rendono felici le famiglie che li adotteranno come pappagalli da compagnia.
di Carolyn Swicegood
Si dice che gli Eclectus siano i più facili da riprodurre e i più difficili da nutrire e c'è qualcosa di vero. Quando una coppia inizia a deporre delle uova fertili e a crescere i piccoli, è difficile farli smettere per riposarsi. I piccoli invece, sono difficili da nutrire, sembra che non sentano lo stimolo della fame. Gli allevatori abituati ai piccoli di Ara che ingoierebbero anche la siringa o il cucchiaino, sono scioccati quando scoprono che i piccoli di Eclectus a volte stanno immobili come dei batuffoli, senza fare nessuno sforzo per mangiare.
Se il piccolo avrà fame ingoierà la formula, altrimenti la lascerà colare sul torace Nutrirli può essere complicato e occorre più tempo che qualsiasi altra specie di psittacidi.
Quando gli Eclectus iniziano a riprodursi, è probabile che continuino senza problemi. Può essere però difficile farli iniziare L'allevamento dei pappagalli non va mai preso con leggerezzaa bisogna valutare se si ha il tempo, l'energia e le risorse necessarie per dedicarcisi seriamente.
Possono essere necessari molto tempo e lavoro prima di avere dei piccoli sani, non ibridi delle sottospecie di Eclectus preferite Potrebbe sembrare semplice se ci si aspetta che le prime uova di una coppia saranno fertili, che la coppia coverà le uova, nutrirà i piccoli dal primo giorno fino allo svezzamento e che si troverà subito un'ottima famiglia che accoglierà i piccoli. Sembra facile se si crede che quando si vuole far riposare le coppie basterà togliere il nido. La realtà è che una coppia potrà deporre molte uova non fertili prima d'imparare a "fertilizzarle", e all'inizio i genitori non covano sempre bene le uova o nutrono i piccoli come dovrebbero Anche se la maggioranza degli Eclectus diventano degli ottimi genitori, ed alcuni lo sono dall'inizio, non è sempre così. Alcune coppie ci mettono del tempo per diventare dei bravi genitori Alcune femmine, dopo aver imparato a riprodursi, a covare e ad allevare i piccoli, diventano talmente determinate a continuare a deporre uova che la rimozione del nido diventa solo un piccolo inconveniente Possono deporre le uova nelle ciotole o in qualsiasi altro posto che ritengano adatto
In questi casi, quando si capisce che stanno per deporre altre uova, è meglio restituirgli il nido Alcuni dei sintomi sono il gonfiore nella zona della cloacaa e le feci che diventano più liquide Nell'avicoltura gli ibridi di Eclectus sono un problema serio Il motivo principale è che è quasi impossibile per chi non è molto esperto distinguere a quale sottospecie appartengono i maschi In effetti l'identificazione delle sottospecie dei maschi può essere molto difficile anche per chi ha molta esperienza. Le differenze tra le nove sottospecie sono minime, e bisogna osservare molti esemplari prima di poter iniziare a distinguere le variazioni di colore, taglia e forma. Normalmente le coppie vengono formate a seconda della sottospecie alla quale "sembra" appartenere il maschio. Possono passare anche vari anni prima che la coppia maturi e produca una femmina, tramite la quale si potrà determinare con più accuratezza la purità della sottospecie A quel punto, anche se sarà evidente che la coppia non è bene assortita, l'allevatore sarà riluttante a dividerla, dovrebbe interrompere un legame e trovare altri compagni ai quali dovranno legarsi. Gli Eclectus cominciano a riprodursi quando hanno dai 2 ai 6 annidi età. Le sottospecie Solomon Islands di taglia più piccola possono essere mature per la riproduzione a partire dai 2 anni di età, mentre le sottospecie di taglia più grande come i Vosmaeris sono sessualmente maturi dai 5 ai 6 anni di età, anche se spesso iniziano prima. Se una coppia matura è sana ed ha formato un buon legame, che si manifesta
quando si nutrono a vicenda, e se l'allevatore è pronto a dedicarsi all'allevamento dei piccoli, la coppia è pronta per il nido.
Se una coppia è stata formata da poco tempo, è meglio non offrirgli un nido finché non si osserva che si imbeccano a vicenda. Questo è uno dei pochi segnali che indica che una coppia ha stabilito un legame, perché a differenza di altre specie, gli Eclectus non si puliscono molto le penne a vicenda.
Se gli si procura un nido troppo presto, la femmina potrebbe starci dentro fino a 23 ore al giorno non permettendo al maschio di stabilire un legame con lei. La femmina ha bisogno di tempo per insegnare al maschio a nutrirla nel nido, dandole così la possibilità di covare le uova e di nutrire i piccoli. Dopo aver appurato che la coppia di Eclectus sono esemplari puri della loro sottospecie e che sono in ottima salute, il passo successivo è di procurargli il nido adatto Gli Eclectus non sono molto pignoli riguardo ai nidi Ci sono coppie che si sono riprodotte in nidi a forma di "Z", di "L", orizzontali, tronchi cavi sia verticali che orizzontali. Le mie coppie preferiscono i nidi verticali a forma rettangolare, con l'entrata del diametro di 10/13 cm., situata sulla parte alta del lato frontale, ed uno sportello per l'ispezione situato nella parte inferiore del retro. E' necessario fissare una scaletta all'interno del nido, dal foro di entrata fino al fondo. Alcuni allevatori preferiscono la forma a "L" perché impedisce ai genitori di danneggiare le uova se entrano velocemente nel nido. Il mio allevamento è situato nel clima subtropicale della Florida del sud, e anche se preferirei la forma a "L", non la posso usare perché la parte più bassa si riscalderebbe troppo.
Alcuni Eclectus si accoppiano dentro il nido, perciò il nido dovrà essere abbastanza grande per permettere l'entrata di due adulti, ma non troppo grande altrimenti si rischia che un piccolo si "perda" nei lati del nido. Dopo molte prove, il nido che funziona meglio per le mie coppie di Vosmaeri misura 61 cm di altezza e 31 cm di larghezza e profondità.
Molti allevatori usano grandi trucioli puliti di abete per imbottire il nido. Può essere più difficile trovare i trucioli grandi piuttosto che quelli piccoli o la segatura: ma è importante che siano grandi abbastanza per permettere alla femmina di romperli per prepararsi il nido. Si possono fare in casa usando una pialla e un'asse di abete larga 15 cm non trattato con impregnanti o altro Si possono anche aggiungere dei blocchetti dello stesso legno che la femmina potrà sminuzzare dentro il nido Sia il maschio che la femmina apprezzano molto dei rami freschi (di piante non tossiche) da mordere
Si ritiene che sminuzzare il legno nel profondo del nido stimoli l'ovulazione della femmina e che la preparazione del nido da parte del maschio e della femmina sia uno dei processi naturali che ne rafforzano il legame.
Gli Eclectus normalmente depongono 2 uova per covata, le femmine delle sottospecie di taglia più piccola a volte depongono 3 uova. In media passano due giorni tra la deposizione del primo e del secondo uovo, cioè vengono deposte nel giorno 1 e nel giorno 4.
Normalmente la schiusa avviene ad un giorno di distanza, il primo uovo schiude il giorno 1 ed il secondo il giorno 3. Le femmine non iniziano a covare seriamente finché non avranno deposto l'ultimo uovo. Si ritiene che le femmine facciano ruotare le uova ogni ora e che le mantengano alla temperatura di 37 gradi. Le uova hanno maggiori possibilità di schiudersi se sono state covate dalla femmina ed i piccoli saranno molto più sani se verranno nutriti e riscaldati dalla madre, particolarmente nei primi giorni.
Per iniziare nel modo migliore i piccoli dovrebbero rimanere con la madre per un minimo di 3-4 settimane.
Quando l'uovo ha 5 giorni si potrà già vedere, con l'aiuto di una luce, se è fertile. I piccoli capillari rossi che si irradiano da un nucleo scuro indicheranno che l'uovo e fertile.
Considerando che la femmina ruota le uova solo una volta ogni ora, è meglio cercare di non toccarle o muoverle. Durante tutta l'incubazione l'embrione attraversa delle fasi di sviluppo molto importanti e non sappiamo quali conseguenze possano esserci se te uova verranno girate più spesso. Penso che molte morti di embrioni nell'uovo possano essere state causate dalla contaminazione batterica e dall'aver mosso troppo l'uovo.
I batteri presenti sulle nostre mani possono arrivare all'embrione attraverso i pori del guscio con conseguenze disastrose.
Bisogna perciò cercare di verificare la fertilità delle uova senza toccarle.
Le uova non fertili vanno lasciate con la femmina per tutti i 28 giorni dell'incubazione, altrimenti si insegna alla femmina stessa ad abbandonare il nido nell'eventualità che sia necessario rimuovere le uova.
Permetterle di covare le uova per tutto il periodo dell'incubazione aiuta anche a prevenire (a carenza di calcio nel suo organismo che potrebbe verificarsi se depone le uova troppo spesso.
Ritengo che se vengono deposte tre covate successive di uova non fertili, il nido deve essere tolto per qualche mese per permettere alla femmina di reintegrare il calcio che ha perso e alla coppia di formare un legame più stretto. Una delle caratteristiche che apprezzo di più negli Eclectus è che quando formano un legame stretto con l'allevatore, mantengono un buon rapporto anche durante il periodo della riproduzione.
La maggior parte delle altre specie non permette all'uomo di interferire con le uova o i piccoli. Quando invece si ha un legame stretto con una coppia di Eclectus, questi permettono l'ispezione delle uova e dei piccoli senza diventare "difensivi". L'unica particolarità è che preferiscono non avere contatti ravvicinati con l'uomo durante il periodo dell'accoppiamento.
I maschi delle mie coppie che normalmente non beccano, tendono a farlo se mi avvicino alle loro compagne in quel periodo.
Al termine dell'accoppiamento mi viene nuovamente "permesso" di avvicinarmi.
Se non si ha un buon rapporto con le proprie coppie di Eclectus, allora è necessario allontanare i genitori dal nido prima di controllare le uova e i piccoli per evitare che vi facciano del male, che rompano le uova o facciano del male ai piccoli Le femmine selvatiche di Eclectus possono essere molto aggressive quando si tratta di difendere e proteggere le loro uova e i loro piccoli, anche se non raggiungono i livelli di aggressività di alcune Amazzoni e non attaccano le persone in volo. Ma essendo dei genitori molto attenti, sicuramente difenderanno il nido ed i piccoli se si sentiranno minacciati. Le uova fertili degli Eclectus normalmente si schiudono dopo 28 giorni.
Alla schiusa ì piccoli sono nudi e ciechi Alcune femmine non nutrono i piccoli per le prime 12-14 ore, il periodo nel quale i piccoli assorbono il tuorlo, mentre altre iniziano a nutrirli poche ore dopo la schiusa.
Se l'allevatore vuole controllare dopo 24 ore i piccoli di una femmina alla sua prima covata è importante che sappia cosa deve aspettarsi.
Un piccolo di uno o due giorni di età che è stato nutrito avrà un piccolo rigonfiamento nella zona del gozzo (nella parte frontale del collo), della misura di circa un pisello A questa età il gozzo è molto piccoli e può succedere che l'allevatore prelevi erroneamente i piccoli dal nido pensando che non siano stati nutriti. Ritengo che sia importante che venga permesso ad una coppia di Eclectus alla sua prima covata di allevare i piccoli fino allo svezzamento. Se si prelevano i piccoli dopo pochi giorni o settimane i genitori potrebbero supporre che i giovani lasciano sempre il nido prematuramente e nelle covate successive potrebbero non nutrirli fino allo svezzamento.
Qualche consiglio per chi è interessato ad allevare gli Eclectus
- se possibile, il maschio e la femmina di una coppia dovrebbero crescere insieme.
Se la coppia viene formata più tardi, il successo riproduttivo sarà più probabile se gli verrà permesso di scegliersi il compagno o la compagna
- un fattore importante nell'allevamento degli Eclectus è quello di non tenere altre specie nelle vicinanze: anche se sono in grado di riprodursi vicino ad altre specie, si ottiene una produzione migliore se vengono tenuti lontano dalle specie più rumorose La presenza di altre coppie di Eclectus ed i loro richiami possono rinsaldare il legame di una coppia, ma sarà necessario applicare dei pannelli divisori alle voliere delle coppie più nervose. Specializzandosi in una particolare sottospecie, i piccoli possono essere "adottati" con sicurezza da altre coppie e le coppie possono venire scambiate nel caso non avessero formato un buon legame.
- non bisogna mettere il nido prima che il legame di una coppia risulti evidente. Se la femmina inizia a vivere nel nido prima di aver insegnato al maschio a nutrirla, è difficile che si riprodurranno con successo
Le femmine possono passare fino a 23 ore al giorno nel nido.
Se il nido viene fornito troppo presto, la coppia può deporre uova non fertili per il primo anno.
- la posizione del nido non è molto importante per le coppie che già si riproducono bene.
Per una coppia alle "prime armi" è determinante che venga posizionato nel punto più alto e più protetto della voliera.
Deve essere al riparo da eventuali predatori (falchi, gatti, roditori, serpenti), e anche dai rumori forti (traffico, altri animali e bambini).
- sia il maschio che la femmina hanno bisogno di sminuzzare rami di legno: è una componente importante del rituale che precede l'accoppiamento. In natura lavorerebbero insieme per scavare il nido nel tronco di una albero. Nelle voliere possiamo fornirgli rametti puliti di piante non tossiche.
- il cibo dovrà essere sempre abbondante per assicurare alla coppia di nutrire i suoi piccoli.
In natura questa sarebbe la stagione dell'abbondanza di frutti. I cibi cotti preferiti e più sani sono il riso integrale, i fagioli, il mais e la patata americana dolce.
I germogli forniranno gli enzimi e le uova sode con il guscio il calcio e le proteine. Non bisogna somministrare calcio e vitamine se l'alimentazione è adeguata e bilanciata e se gli uccelli hanno accesso alla luce solare non filtrata che stimola la produzione della vitamina D, la quale influisce sull'assorbimento del calcio.
Se le coppie vengono tenute all'interno con luce artificiale, il veterinario potrebbe prescrivere un integratore per il calcio alle femmine che stanno deponendo le uova.
Il sovradosaggio di vitamine può causare un comportamento aggressivo all'interno della coppia con conseguenze anche gravi. - quando le coppie vengono mantenute all'interno, l'aumento delle ore di luce può stimolare l'accoppiamento e la produzione degli ormoni riproduttivi.
L'uso di un timer è il metodo più efficace per ottenere un incremento graduale della luce.
- non si hanno dati sull'effetto dell'acqua sulla riproduzione, ma quando i miei Eclectus si accoppiano sono ansiosi di bagnarsi.
Preferiscono bagnarsi sotto la pioggia, ma amano anche essere spruzzati o fare il bagno in ciotole poco profonde.
- se dopo diversi tentativi non si riesce a far riprodurre una coppia adulta di Eclectus, il cambio di ambiente può avere un effetto positivo.
Una nuova voliera in un ambiente diverso e u nuovo nido possono stimolare la coppia a riprodursi.
- vi sono alcuni alimenti che vengono considerati utili per stimolare la riproduzione.
Ogni essere vivente ha una sua composizione chimica unica e individuale, perciò nessun rimedio è adatto a tutti.
Queste sono alcune delle sostanze che sono state ritenute utili in alcuni casi:
per gli esemplari tesi e nervosi il the di camomilla, il frutto della passione (Passiflora edulis) e la radice di valeriana possono avere un effetto rilassante aiutandoli a calmarsi e ad iniziare a riprodursi.
Si ritiene che i semi di canapa stimolino 1'accoppiamento. Il germe di grano fresco viene usato da alcuni allevatori per l'alto contenuto di vitamina E che si ritiene importante per una buona riproduzione.
Bisogna fare molta attenzione ai pericoli di sovradosaggio evitando di somministrare vitamina E pura.
E' sempre consigliabile e più sicuro somministrare gli integratori nutritivi attraverso gli alimenti invece di usare quelli di sintesi.
L'uso di queste sostanze se somministrate con moderazione ha dato buoni risultati sulle coppie riluttanti ad accoppiarsi.
In conclusione, fornendo l'ambiente e l'alimentazione giusti, gli Eclectus sono relativamente facili da riprodurre.
1 loro piccoli sono una gioia da allevare e rendono felici le famiglie che li adotteranno come pappagalli da compagnia.