Visualizza la versione completa : Il vaiolo
john fernandez
30-08-10, 10: 43
Fortunatamente non posso esprimere le mie esperienze a riguardo di questa malattia temibile ma siccome un mio amico recentemente mi ha detto che sospettava che alcune settimane fa ha perso una decina di soggetti a causa del vaiolo, faccio alcune domande.
Da qualche parte ho letto che i soggetti amalati deono essere isolati, come si fa in ogni caso di malattia, da quelli sani finche' non sono guariti. Si legge anche che i soggetti guariti possono restare eleminatori del virus, anche se la loro immunita' e' in genere permanente. Ho anche letto che una volta che il virus sia penetrato in un allevamento, questo e' infettato in modo permanente, perche' il virus gode di una forte resistenza. Per questo va raccomandata la vaccinazione contro questo virus. Prevenire e' molto meglio di subire le conseguenze.
Ma detto tutto questo, un allevatore colpito da questo virus cosa fa con i soggetti rimasti vivi ?. Sarebbe meglio non rischiare e farli accoppiare ?. Quanto e' facilie per un trasportatore del virus trasmetterlo ?.
Se tal cosa sarebbe accaduta a me non saprei come l'avrei presa !!!!. Posso imaginare la delusione di un allevatore che come un lampo perde dei soggetti e' poi viene communicato a lui da un vet che nel suo allevamento si trova quel maledetto virus. Ci vuole tanto di coraggio per superare questa dura prova.
Percio' mi assoccio a quei utenti che in discussioni precedenti hanno consigliato il vaccino.
Donatella Tudino
30-08-10, 11: 18
Il vaccino è un buon sistema preventivo, ma inoculare un virus (per quanto attenuato) a soggetti sani , mi sembra più dannoso che benefico. E' vero che i soggetti ammalati vanno isolati e bisogna usare guanti e sovrascarpe quando si va ad accudirli perchè per almeno due mesi rimangono portatori del virus. Io uso oltre ai guanti, anche una schiuma ( azienda Mavi )che rende inattaccabile la cute da qualunque agente patogeno. Perchè lavare anche benissimo le mani è insufficiente. I soggetti malati sono ancora portatori dopo anche due mesi dalla caduta delle escare e pertanto non devono essere situati nemmeno nelle immediate vicinanze dei soggetti sani.Purtroppo è impossibile identificare i portatori sani , però è anche vero che nel centro avifaunistico che è a Monastir ( Ca) , il veterinario ( dr Mandas ), sostiene che non può esistere una prevenzione di massa, ma stando molto attenti alla comparsa di lesioni vaiolose e attuare tutte le norme igienico sanitarie può dare ottimi risultati. Io ogni anno su una colonia di circa 150 piccioni, nonostante tutti gli accorgimenti, perdo circa il 10% dei soggetti malati. E' una brutta esperienza perchè a seconda della locazione delle lesioni vaiolose i volatili, non riescono nemmeno ad alimentarsi e sapere che in quel caso non si può intervenire con i farmaci per uso topico ,rende tutto più drammatico !
john fernandez
30-08-10, 11: 57
Il vaccino è un buon sistema preventivo, ma inoculare un virus (per quanto attenuato) a soggetti sani , mi sembra più dannoso che benefico. E' vero che i soggetti ammalati vanno isolati e bisogna usare guanti e sovrascarpe quando si va ad accudirli perchè per almeno due mesi rimangono portatori del virus. Io uso oltre ai guanti, anche una schiuma ( azienda Mavi )che rende inattaccabile la cute da qualunque agente patogeno. Perchè lavare anche benissimo le mani è insufficiente. I soggetti malati sono ancora portatori dopo anche due mesi dalla caduta delle escare e pertanto non devono essere situati nemmeno nelle immediate vicinanze dei soggetti sani.Purtroppo è impossibile identificare i portatori sani , però è anche vero che nel centro avifaunistico che è a Monastir ( Ca) , il veterinario ( dr Mandas ), sostiene che non può esistere una prevenzione di massa, ma stando molto attenti alla comparsa di lesioni vaiolose e attuare tutte le norme igienico sanitarie può dare ottimi risultati. Io ogni anno su una colonia di circa 150 piccioni, nonostante tutti gli accorgimenti, perdo circa il 10% dei soggetti malati. E' una brutta esperienza perchè a seconda della locazione delle lesioni vaiolose i volatili, non riescono nemmeno ad alimentarsi e sapere che in quel caso non si può intervenire con i farmaci per uso topico ,rende tutto più drammatico !
Mi sono sempre fatto la domanda fare il vaccino o non farlo ?. Tu in materia sei esperta, ma tutte le medicine hanno contro indicazioni. Nonostante questo dobbiamo prenderle. Il dilemma e' qual'e' la migliore decisione, fare il vaccino o no?. Come allevatore, si deve valutare il rischio che a mio avviso non e' da sottovalutare. I canarini, e non solo, in mostre e in commercio sono o non sono un potenziale rischio?. Io, come principio sono contro somministrare medicinali senza l'immediato bisogno ma l'occorenza del vaiolo in alcuni allevaemnti e' un dato di fatto e dire poco..c'e' da preoccuparsi.
Donatella Tudino
30-08-10, 12: 53
Io personalmente in assenza di serie motivazioni ( animali venuti a contatto con soggetti malati ), non farei mai vaccinare i miei animali . Questa è una mia convinzione che riguarda le vaccinazioni di massa quando non c'è l'emergenza . Per ciò che riguarda la somministrazione di farmaci il discorso cambia in quanto si usano all'occorrenza e devono produrre un risultato .
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