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Marisa Tallini
06-09-10, 12: 37
Scusate se vi assillo sempre con questi problemi ma nn so più che fare: la mia sammy è sempre più aggressiva!!!! addirittura vola in testa a mia figlia e la becca senza motivo, eppure mia figlia, vi assicuro, è una ragazza abituata a trattare con gli animali, li ama moltissimo e li rispetta profondamente, ma sammy la odia da sempre.
Sempre più spesso si alza in volo per la casa urlando come una cornacchia impazzita. inoltre ha preso a mordere anche me che sono l'unica che fino ad ora le si poteva avvicinare ed alla quale ha sempre mostrato affetto. da alcuni giorni mi morde continuamente e senza alcun motivo. Sono molto dispiaciuta e addolorata di questo, nn so cosa fare! Credo di nn essere adatta per avere dei pappagalli. Eppure ho sempre cercato di fare del mio meglio, con tanto affetto, per la mia cenerina... sono proprio demoralizzata! Per favore, come sempre, vi chiedo aiuto, se avete qualche consiglio ve ne sarei grata....
genova1962
06-09-10, 14: 36
Premettendo che il comportamento degli animali non e' semplice da comprendere e, se necessario correggere, ci sono alcune cose semplici da considerare:
1) non e' detto che quello che tu percepisci come aggressivita' lo sia per il tuo cenerino. A volte questo comportamento e' un semplice "gioco".
2) bisogna evitare di rafforzare il comportamento sgradito: ad esempio urlando al pappagallo o scacciandolo con la mano quando si "comporta male". Potrebbe gradire tutta questa "considerazione" e continuare (rafforzare) quindi il suo comportamento giocoso (per lui) - aggressivo (per il proprietario)
3) far capire che sei tu ad avere il ruolo gerarchico piu' elevato. E quindi, senza urlare o sgridare, semplicemente rimettere il cenerino nella sua gabbia se si "comporta male". Senza parlargli nella convinzione di "spiegargli il perche''". Il tuo silenzio, associato al rientro in gabbia, dovrebbe fargli capire che il suo comportamento gli ha provocato una punizione: il tuo disinteresse per lui. Ovviemente occorre essere costanti nell'avere questo atteggiamento, e tutti in famiglia si devono allineare.
4) l'aggressivita' nei confronti di tua figlia e' probabilmente una forma di gelosia. Anche il mio Senegal "pet" non sopportava mia figlia: pero' si puo' attenuare questo sentimento consentendo solo a tua figlia di dare qualche "premio" al pappagallo (noccioline, semi di girasole se allevato a pellet). Sempre con quotidiana regolarita' e con il pappgallo in gabbia per evitare "scontri".
5) se becca, soffiargli sulla faccia di solito funziona per farlo smettere senza fargli pensare che stai giocando con lui (toccandolo con le mani o scacciandolo). Poi mettilo in gabbia.
6) cerca di mantere un rapporto con il tuo cenerino anche quando e' in gabbia: spesso quando sono "nel loro territorio" sono piu' tranquilli, quindi e' il luogo giusto per fare delle coccole attraverso le sbarre e mantenere un buon rapporto anche senza liberarlo (e rischiare di entrare in conflitto).
7) limita le uscite del tuo cenerino ai momenti in cui puoi dedidargli un po' di tempo. Non deve MAI stare SEMPRE fuori, altrimenti cerca di avere il controllo su tutto il territorio (casa tua!). Mantieni una routine: ad esempio fallo uscire per 20 minuti tutte le sere alla stessa ora, con solo te presente cosi' da non indurlo a cercare la tua attenzione beccando. Quando e' fuori, fagli le coccole, dagli un seme di girasole, parlagli con voce calma. Se non hai tempo meglio non farlo uscire dalla gabbia.
8) tutto quanto sopra esposto implica che il tuo cenerino abbia a disposizione una gabbia bella grande, almeno 1,2 metri di lunghezza, larga almeno 80 cm e alta 80-100 cm dotata di giochi (non troppi!). E una buona alimentazione.
Spero che queste poche cose ti possano aiutare. Ovviamente, essendo un tema sul quale esiste poca scienza e tanta pratica personale, altri membri del Forum sapranno consigliarti ulteriormente!
Ciao
Marisa Tallini
06-09-10, 20: 51
Ti ringrazio moltissimo Genova per i tuoi consigli. Io devo confessare che qndo mi morde reagisco malissimo, nn solo per il dolore che mi provoca il morso ma soprattutto per la frustrazione ke provo poichè penso ke in quel momento voglia deliberatamente e senza alcun motivo farmi del male. In effetti urlo e la scaccio via. Lo so ke nn dovrei far così ma è una reazione istantanea e in parte automatica. Come si può restare immobili se un pappagallo ti morde fino a farti sanguinare? Io nn ci riesco. Reagisco automaticamente come credo faccia chiunque qndo prova un dolore fisico improvviso. Proprio poco fà mi ha morso un dito facendomi molto male. La gabbia in cui la tengo è alta 160 cm, ma è larga 70 e profonda 60 cm. La mia casa nn è tanto garnde e qste erano le dimensioni massime consentite. Prima di comprare la gabbia ho chiesto consiglio su questo Forum e mi hanno detto che andava bene. Nel mese scorso io ero in ferie quindi sammy usciva molto spesso e per tanto tempo, mi sembrava più tranquilla, ora che ho ripreso il lavoro esce un po' di meno. Credo che lei in qualche modo si consideri decisamente dominante e le urla che fà volando per tutta casa credo proprio che stiano ad indicare questo. Qndo mi morde nn posso rimetterla in gabbia perchè lei nn si fà manipolare da nessuno e in gabbia la faccio entrare attirandola con un biscottino. Non so proprio come fare, và sempre peggio...Credo che lei nn sia felice, è sempre nervosa, sembra sempre agitata...
genova1962
06-09-10, 21: 20
Credo si sia instaurato un circolo vizioso che non puo' che far peggiorare il tuo rapporto con Sammy. Prova a ripartire da zero, lasciandola nella gabbia (che pero' e' davvero piccola per un cenerino) e interagendo con lei attraverso le sbarre. Dalle il biscotto che le piace tanto SOLO come premio quando si comporta bene e allontanati dalla gabbia e da lei se invece si comporta male. Tenerla fuori dalla gabbia se e' aggressiva serve a poco, solo a generare una competizione tra te e lei su "chi comanda". Naturamente interagisci con lei piu' che puoi. Se provi a farla uscire fallo solo quando puoi dedicarti totalmente a lei e se ti becca fai uno sforzo: non reagire, non tirare (ti fai solo piu' male), non urlare, non la scacciare. Ma allontanati e non la guardare. Ci vorra del tempo, ma fors ecosi facendo puoi ristabilire una gerarchia e farle capire che sei tu che "comandi".
Dimenticavo: quante ore dorme Sammy? I pappagalli hanno bisogno di almeno 12 ore di sonno e quindi alle 20.00 copri la gabbia con un telo nero! Per rimetterla in gabbia prova ad usare un posatoio in legno su cui farla salire senza rischiare beccate. Poi, con lei sul posatoio, mettila nella gabbia. Ciao!
l'ideale è che abbiano una stanza isolata per dormire, a titti ho dovuto alla fine cedere il soggiorno ora sto in cucina.... ribadisco che non è facile tenere un pappagallo, titti era diventata molto nervosa perché stava troppo tempo sola, ho preso quindii un'amazzone con cui bene o male si facevano compagnia, ora purtroppo è morta, però ho tre cani quindi non resta completamente sola, il secondo pappagallo non è una gran soluzione (due gabbioni, un gran da fare ed il loro rapporto non era un granché)
peccato che in italia non ci sia la figura del comportamentista come in america, comunue come già hanno detto i consigli generali sono quelli di ignorare i comportamenti no, esempio uscire dalla stanza (per i pappa è la più grande punizione) e premiare quelli si, invece in genere quando sono buoni non ce li filiamo.... secondo me comunque minimo una volta al giorno devono uscire dalla gabbia e farsi un voletto, costi quel che costi, evitando le situazioni critiche. In passato, adottai un metodo personale, sicuramente non giusto, quando l'amazzone mi faceva fare tardi al lavoro perché non voleva entrare in gabbia, usavo le spazzole da batterista che non fanno male ma fanno rumore
le prime volte gliele suonavo sulla schiena abbinandole al comando "su" per farla salire sul dito e gliele suonavo in testa se mi beccava, poi bastava che le battessi nervosamente su qualche superficie col tono secco della voce che dava il comando per farla ubbidire, so che non è un metodo giusto ma avevo poca "cultura" pappagallesca, avevo poco tempo ma comunque funzionava.... l'alternativa era saltare l'uscita del mattino. Alla fine non c'era piu bisogno neanche del frustino (quello dei batteristi con le setole morbide, ripeto era il rumore e non il dolore ad incutere il "rispetto").
un comportamentista individuerebbe invece anche le dinamiche familiari, in america ci sono pappagalli che passano di adozione in adozione proprio per i problemi che non vengono individuati e ad ogni nuovo abbandono e riadozione diventano sempre più difficili! poverini....
in conclusione mi sembra che genova ti abbia dato buoni consigli, in linea con i metodi oggi usati, con l'accortezza di trovare il tempo ed il modo di fargli fare un po' di voletti giornalieri (per poco tempo), credo sia importante sia a livello fisico che psicologico
Marisa Tallini
07-09-10, 16: 02
Si, grazie Titti, come sempre mi sei di aiuto. Ringrazio genova per i suoi suggerimenti che sono senz'altro ottimi. proverò a fare come dite, vi confesso che sono talmente demoralizzata che sto pensando di regalare sammy!!!!Lo sò vi farò inorridire ma credetemi, io nn ce la faccio più! Non sò che fare, mi sento in colpa continuamente e poi vedo che lei mi sfida! Pensate che qndo fà delle cose negative, tipo mordere il filo della corrente, io le dico"NO!" lei prima si interrompeva, ora invece si dice "NO!" da sola però continua a farlo!!! Fà le cose negative, che sà benissimo che nn deve fare, mentre le fà si ripete da sola "NO! NO!" però le continua a fare e mi guarda per vedere se la sto a mia volta guardando, se la guardo lei più si cimenta nella malefatta quasi a sfidarmi! ma qsto nn sarebbe niente, la cosa ke più mi mortifica sono i morsi continui e l'aggressività! Io le voglio molto bene, vorrei tanto poter risolvere qsta situazione ma più ci provo, più le cose sembrano peggiorare! sammy nn dorme proprio 12 ore per notte, diciamo che ne dorme circa 10. Provvederò ad assicurarle il massimo delle ore di sonno ma nn credo che qsto risolverà la situazione! Ora la farò stare più tempo in gabbia e poi come mi avete suggerito cercherò di ignorare i suoi morsi (nn sò se ci riesco, per istinto mi viene da togliere la mano...) nn so', nn credo ke ce la farò.... Ho sbagliato a prendere qsta cenerina, nn avevo alcuna esperienza, ho fatto tutto qllo che potevo ma credo di aver fallito... nn sapete qnto questo mi faccia soffrire!!!
genova1962
07-09-10, 17: 48
Cara Marisa, non ti affliggere!!
Non credo affatto che Sammy voglia sfidarti: gioca solamente. Non capisce che il tuo NO e' un "no", per lei potrebbe solo essere associato al mordicchiare il filo, che presumibilmente la diverte. Anche se e' stato dimostrato che i cenerini possono essere in grado di associare correttamente le parole con i loro significati, questo avviene solo in seguito a un training da parte di specilaisti. Nella maggior parte dei casi il cenerino ripete la parola e magari la associa all'atto che sta compiendo: per Sammy "NO" e' il nome del filo elettrico....
Non ti sfida, semplicemente gioca con te: morde il filo, tu dici "no", lei e' contenta che tu giochi con lei e ripete quel che dici.
Devi evitare queste situazioni sino a che Sammy non avra' imparato: falla uscire dalla sua gabbia per 5-10 minuti inizialmente. Gioca con lei, falla stare sempre sulla tua mano (tieni la zampa ferma con il pollice, delicatamente) , ma mantienila sempre ad un livello inferiore ai tuoi occhi: cosi capira' che sei piu' importante tu. Falle mordicchiare un legnetto o un altro qualsiasi gioco: se becca il gioco non becchera' te. Parlale con voce tranquilla e se tutto e' andato bene rimettila in gabbia e DOPO dalle il biscottino e continua a parlarle per un po', cosi non associa la gabbia con un abbandono da parte tua. Non usare il biscottino per convincerla ad entrare nella gabbia: lo prende come un gioco: "se faccio le bizze per entrare poi arrivera' il biscottino". E cosi facendo fara' sempre le bizze per avere il biscottino!
Tienici informati!!
non credo che la soluzione sia tanto sopportare la beccata (come si fa?) quanto evitare la situazione, studiando quindi con calma le varie dinamiche ed il linguaggio del corpo(ci sono inpercettibili segnali)
vabbè non sono stata io a sottolineare :-)
un'ultima cosa, leggendo gli articoli di risoluzione di casi come questi, spesso la risoluzione è più facile di quello che possa sembrare, bisogna però riuscire a pensare con la testa del pappagallo e non con la nostra, poi lle situazioni cambiano, ho coccolato titti di più attraverso le sbarre per 10 anni ed ora invece posso coccolarla come mi pare, ha cambiato carattere forse da quando e morta l'altra o non so.....poi so che dopo l'infanzia c'è un periodo critico in cui cambiano i rapporti (non ricordo bene) e non so quanto tempo ha sammy
Marisa Tallini
08-09-10, 09: 20
Grazie amici. cercherò di fare il possibile, seguirò i vostri consigli, sono davvero demoralizzata però! devo confessarvi che ho paura di lei e molto probabilmente lei lo avverte; anche lei nn si fida più di me, ieri io mi avvicinavo e lei indietreggiava! che tristezza!!! Fino a qualche settimana fà stavamo sul divano e lei mi faceva i rigurgiti!!!! cosa è cambiato nel frattempo? Mah! Cmq ho letto anch'io qualcosa che riguardava il fatto che al momento della maturità sessuale cambiano carattere ma riguardava soprattutto i maschi mi sembra. Sammy ha 2 anni e mezzo ora, è nata nell'aprile 2008. A che età raggiungono la maturità sessuale? qualcuno sà dirmi qualcosa in merito a questa questione? grazie di tutto.
genova1962
08-09-10, 10: 48
Ciao, la maturita' sessuale nei cenerini e' riportata essere raggiunta tra i 3 e i 6 anni. Mi pare un po' presto se ora ha 2 anni e mezzo, pero' puo' essere che stia maturando e per questo cambiando leggermente carattere. Pero' se, come dici, tu hai paura di lei (e lo capisco!!) e' certo che anche lei lo percepisce (come hai correttamente osservato). Coccolala attraverso le sbarre della gabbia, mostrati effettuosa e tranquilla. Se non esce dalla gabbia per qualche giorno non e' un problema, e' peggio se facendola uscire si rafforza il suo cattivo comportamento.
Marisa Tallini
08-09-10, 20: 49
Ciao, la maturita' sessuale nei cenerini e' riportata essere raggiunta tra i 3 e i 6 anni. Mi pare un po' presto se ora ha 2 anni e mezzo, pero' puo' essere che stia maturando e per questo cambiando leggermente carattere. Pero' se, come dici, tu hai paura di lei (e lo capisco!!) e' certo che anche lei lo percepisce (come hai correttamente osservato). Coccolala attraverso le sbarre della gabbia, mostrati effettuosa e tranquilla. Se non esce dalla gabbia per qualche giorno non e' un problema, e' peggio se facendola uscire si rafforza il suo cattivo comportamento.
Grazie Genova. Apprezzo moltissimo i tuoi consigli e quelli di Titti. Apprezzo anche molto che mi siete di conforto e di aiuto senza giudicarmi, anche perchè, vi assicuro, mi colpevolizzo già abbastanza da sola!!! Oggi l'ennesimo dramma: sammy è uscita e si è fatta coccolare, poi mi ha morso un dito, io nn ho scostato la mano, ho resistito stoicamente come mi avete detto e nn ho neanche fiatato ma questa nn smetteva di mordere!!!! Anzi si accaniva sempre più e vedendo ke nn c'era alcuna reazione stringeva sempre più forte calibrando il becco progressivamente con maggior forza! La cosa è durata parecchi secondi alla fine nn mollava la presa e per il dolore le ho dato una botta! Sono scoppiata a piangere perchè nn avrei mai voluto farlo e mi dispiace immensamente per tutto ciò, io le voglio tantissimo bene e vorrei solo che lei stesse bene e fosse felice mentre invece nn mi sembra che lo sia!Scusatemi se vi sembro infantile ma qsta cosa mi sta provocando un grande dolore. Un'altra cosa sta accadendo in qsti giorni: sammy da dentro la gabbia guarda me o mia figlia gonfia le piume e contemporaneamente alza e abbassa la testa in verticale rapidamente, per favore sapete dirmi cosa significa qsto atteggiamento? Grazie x il vostro aiuto
è appunto nel periodo adolescenziale, hai una figlia e quin di dovresti sapere cosa significa :-)
proverò a fare un po' di copia incolla:
IL LINGUAGGIO DEL CORPO NEI PAPPAGALLI
Con un po' di esperienza, potrete interpretare i suoni vocali differenti del vostro pappagallo, i movimenti dell'occhio, posizione dell'ala o della testa e della posizione del corpo. Queste vi indicano lo stato di sensibilità o che cosa desidera. Questo è molto importante imparare a riconoscere soprattutto quando bisogna capire o/e addomesticare un volatile. [per saperne di più] (http://lnx.ornieuropa.com/forum/Il%20comportamento%20nei%20pappagalli.htm)
Qui di seguito vi riporto alcune delle azioni e posizioni più comuni nei pappagalli e il loro significato:
Sta fischiando o parla con vivacità
Il pappagallo è contento e tranquillo. Questo avviene soprattutto al mattino dopo il risveglio
Rumore sommesso come un ringhio o soffio
Questo suono indica che il pappagallo è spaventato o arrabbiato e può beccare se vi avvicinate. Questo atteggiamento è comune soprattutto in pappagalli nervosi , disturbati o di cattura
Apertura ali e sollevamento penne sul capo e nuca
Il pappagallo generalmente apre le ali e soffia per intimidire un altro volatile o persona. Atteggiamento aggressivo e intimidatorio con possibile beccata.
Rigurgito (vomito)
Escluse le possibili cause patologiche generalmente il rigurgito degli alimenti in questi casi è un comportamento naturale per i pappagalli anche in natura per offrire in dono al partner qualche alimento o per lo svezzamento dei piccoli pullus. In un pappagallo domestico è segno che offre al suo "compagno umano" (capita anche a uno specchio o giocattolo) un dono. E' segno d'amore e di devozione. Quando il pappagallo ritmicamente inizia ad abbassare su e giù la testa, sta per rigurgitare l'alimento. Gli alimenti rigurgitati hanno sovente un odore molto simile a latte acido.
Abbassamento capo e piumaggio sollevato sulla nuca
Generalmente quando un pappagallo domestico e non pauroso abbassa abbassa la sua testa, osservando di traverso e con le piume sollevate sulla parte posteriore della testa, sta chiedendo delle carezze sul capo (grattatina e coccole). Tuttavia bisogna osservare bene il pappagallo perché lo stesso atteggiamento se accompagnato da scatti nervosi con il capo alzando penne coda e ali (o lieve apertura) può essere in procinto di beccare (nervosismo e intimidazione).
Visualizzazione intero movimento corpo
Avviene durante l'allevamento e l'accoppiamento i pappagalli realizzano dei rituali per attrarre il loro partner. Questi rituali di corteggiamento dipendono dalle specie, ma generalmente includono le ali tremolanti, la dilatazione delle pupilla e la testa che ondeggia con apertura ali e coda.
Strofinamento becco sul legno o posatoio
Pulizia del becco o rimozione di parti di alimenti rimaste appiccicate al becco.
Fermo su una zampa mentre alza l'altra
Il pappagallo avvisa che vuole spostarsi od essere preso su (braccio o mano)
Pulizia piumaggio
Il pappagallo passa diverso tempo dedicandono alla pulizia del piumaggio passando il becco più volte sulle penne, come nell'intento di lisciarle.
Dilatazione pupilla occhi
La pupilla degli occhi dilata e si restringe, significa che vi sono parecchie cose da prendere in considerazione quale : eccitazione, contentezza e gioia, avviso di intrusi, nervosismo, intimidazione, ecc.. Se si erge con il corpo mentre la pupilla dilata, dimostra che è impaurito e può beccare se avvicinato. Se il corpo invece è rilassato generalmente è uno stato di gioia ed eccitazione.
Sbadiglio con becco completamente aperto e collo esteso
Il pappagallo è stanco ed assonnato oppure semplice movimento per stretching o togliere qualcosa di fastidioso dalla gola
Fermo tranquillo su una zampa sola
Rilassato
Con il tempo apprenderete i diversi significati nei comportamenti e atteggiamenti del pappagallo.
PERCHE' I PAPPAGALLI BECCANO ?
Come sappiamo tutti, i pappagalli selvatici sono animali che si sono evoluti in una determinata area geografica e in un determinato habitat. Questi habitat possono essere incredibilmente vari, dai deserti più aridi alle altitudini delle Ande e dell’Himalaya, a tutte le principali foreste pluviali tropicali nel mondo. Se vogliamo sapere come tenere un pappagallo nel modo migliore, è molto utile sapere da dove origina la sua specie in natura, perché la maggior parte degli esemplari in cattività lo è da solo una o due generazioni. Perciò il primo passo è quello di stabilire da quale ambiente proviene, che si tratti di un Conuro degli altipiani del Perù o di un Senegal delle savane africane. Per capire il loro ambiente, chiedetevi quali sono le temperature massime e minime, qual’è l’umidità nelle diverse stagioni, quando piove, quanto sono lunghi i giorni e le notti nell’arco di un anno, Questi sono i fattori basilari che compongono l’ambiente fisico di un animale e che possono essere cruciali per il suo benessere. Naturalmente non possiamo replicare esattamente i loro habitat nelle nostre case o in giardino, ma una buona comprensione del loro ambiente naturale può aiutare a spiegare e a risolvere i problemi comportamentali e riproduttivi in cattività.
Spesso i primi segni di nervosismo che vengono notati dal proprietario, sono il tentativo di fuga, le ‘ringhiate’ o altre vocalizzazioni per comunicare la paura o il disagio. A questo punto è già passata inosservata la miriade di segnali che hanno preceduto questo comportamento più evidente portando il pappagallo al limite dell’aggressione. Un altro punto importante da considerare è che la maggior parte delle informazioni disponibili sui pappagalli non incoraggiano la sensibilità. Spesso si consiglia di assumere un comportamento dominante e aggressivo nei confronti di un pappagallo, come “assicuratevi che sappia chi è il capo”, e “non fategliela passare liscia”, ecc. Generalmente si tende a voler dominare un pappagallo piuttosto che a cercare di costruire un sodalizio. L’aggressività serve solo ad aumentare le possibilità di essere beccati, perché è l’unico modo nel quale un pappagallo può esprimersi con dei padroni sicuri di se ed insensibili.
I pappagalli beccano principalmente per questi motivi:
Il gioco:
Per i pappagalli, esplorare con il becco le dita di una mano o altre parti del nostro corpo e un comportamento istintivo. E il modo naturale col quale i giovani pappagalli ottengono informazioni su quello che li circonda. E responsabilità del proprietario far capire al pappagallo fino a che punto può investigare le dita o altri oggetti. Un secco No e simile al suono che farebbe un pappagallo adulto in natura per comunicare a un giovane che ha esagerato
Aggressività territoriale:
In natura e in cattività i pappagalli proteggono istintivamente il loro territorio. In natura un pappagallo si lega con un suo simile e proteggerà dagli intrusi il territorio dove si trova il loro nido. Anche i pappagalli in cattività si legano ad un loro simile o spesso all' uomo. Quando succede, possono difendere con aggressività il loro territorio dagli intrusi. Possono imparare facilmente che beccare e l' unico modo, o il migliore, per cacciare via delle persone dal loro territorio.
Paura:
Come gia detto, molti pappagalli beccano perché hanno paura di un atteggiamento troppo aggressivo. Questa e anche una reazione istintiva collegata all’istinto di sopravvivenza. Se il pappagallo si trovasse in natura, potrebbe semplicemente volare via. Tuttavia a molti pappagalli in cattività e stata negata questa capacita e beccare costituisce l’unica risorsa che hanno.
Aggressività appresa:
Alcuni pappagalli imparano a beccare per ottenere qualcosa che desiderano. Questa aggressività appresa può manifestarsi in molti modi. Un pappagallo potrebbe imparare che se da una beccata leggera sul braccio del suo proprietario mentre sta mangiando una ciambella, potrebbe riceverne un pezzetto per farlo smettere. Un altro pappagallo potrebbe imparare che se morde un dito del proprietario, verrà lasciato in pace sopra alla sua gabbia o su una spalla, anche se solo per il tempo necessario per essere spostato in un altro modo. Quando un pappagallo ha beccato per la prima volta una persona, potrebbe cominciare a imparare che e un buon metodo di comunicazione con gli umani. Qualsiasi comportamento che venga rafforzato ha la probabilità di essere ripetuto.
Per evitare di essere beccati:
Iniziate a stabilire un rapporto positivo con il vostro pappagallo. Evitate di obbligar a fare quello che non vuole. Per molte persone potrebbe essere difficile capire questo concetto, considerando che la maggior parte delle volte si consiglia di dominare il pappagallo. Inoltre, molte persone tendono ad assumere un comportamento dominante con altri animali, come i cani, o anche nei confronti di altre persone. A loro sembra che questa strategia comunicativa funzioni bene. Bisogna opporsi a questa tendenza naturale stabilendo un rapporto con il pappagallo basato sulla comunicazione. Questo è il primo passo per stabilire un rapporto paritario.
Il proprietario deve anche sensibilizzarsi per capire il linguaggio del pappagallo. Dovrà imparare a interpretare il suo linguaggio corporeo per capire cosa gli comunica. Poi dovrà rispettare le sue scelte e permettere al pappagallo di avere un ruolo paritario nel rapporto, e non considerarlo come un oggetto. Il proprietario dovrà imparare a chiedere e non a ordinare. Dopotutto, in natura nessuno obbliga un pappagallo a fare quello che non vuole, tranne i predatori. Ce un' altra cosa che il proprietario dovrà fare per migliorare il rapporto con il suo pappagallo: accettare la responsabilità per ogni beccata. Bisogna che capisca che ogni beccata e stata o provocata o insegnata.Quando accetterà questa responsabilità inizierà capire che le cicatrici sono un segno di insensibilità non di coraggio.Questo gli permetterà di gettare le fondamenta per stabilire un buon rapporto con il proprio pappagallo.
Tratto dalla rivista ufficiale del The World Parrot Trust (http://www.worldparrottrust.org/italia/)
PSITTASCENE Febraio 2002,n. 50
di Jamie Guardi
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By Liz Wilson, CVT
Parrot Behavior Consultant
Beccare non è “Naturale”
E’ importante capire che i pappagalli allo stato libero raramente usano il becco quale arma di difesa contro altri pappagalli. Se necessario, il becco viene utilizzato quale protezione contro altri predatori come per esempio i serpenti o i rapaci, ma non contro altri soggetti del loro stesso gruppo.
Nel loro ambiente naturale, in competizioni e/o in conflitti tra pappagalli, raramente arrivano a violenze fisiche, piuttosto urlano e/o usano il linguaggio del corpo (avanzando, mettendosi in posa e arruffando le piume per apparire agli altri più grandi e forti).
Il becco viene usato per arrampicarsi, per mangiare, per giocare e per lisciarsi le penne ma non per beccare. Da tutto questo ne deriva che beccare non è un comportamento spontaneo per loro, in realtà, è considerato come uno “spostamento comportamentale”.
I naturali comportamenti creati per la sopravvivenza nella foresta pluviale sono generalmente non applicabili ad una stanza da appartamento, così altri comportamenti prendono il sopravvento, questi sono per l’appunto i “spostamenti comportamentali”. Queste “improvvisate” reazioni non sono tutte negative, un esempio positivo potrebbe essere l’abilità del pappagallo di stringere un legame con l’essere umano in assenza di altri membri della sua stessa specie e di accettare l’uomo e chi vive con esso in quanto facenti parte dello stesso genere.
Perché il pappagallo becca?
La prima domanda da porsi quando ci occupiamo di un pappagallo che becca è perché lo fa – in quale circostanza questo accade? Per esperienza, i pappagalli beccano generalmente per una di queste due ragioni: sopravvivenza oppure controllo. La categoria “sopravvivenza” include gli uccelli che beccano quando sono spaventati (per esempio quando il sistema d’allarme si mette a suonare all’improvviso e il tuo pappagallo ti salta in faccia) oppure quando è ferito. Contrariamente a quel simpatico e vecchio modo di dire … molti animali NON POSSONO sentire e percepire quando tu stai cercando di aiutarli (Per esempio io stavo solo cercando di tirar via quella penna rotta ma il pappagallo mi ha beccato … non credevo!). Una leggera variazione a questo tema è il comportamento ormonale. Basti dire che, un incremento delle aggressioni è normale quando il livello ormonale si scatena – dopo tutto, guardate e prendete esempio dagli adolescenti! ( La corrispondenza che mi piace usare è quella di me stessa e il periodo della mie mestruazioni). Studiando il linguaggio del corpo degli uccelli faremo tanta strada, prevenendo gli attacchi e le dita … ed il consiglio è semplice: quando i pappagalli sono nel pieno periodo sessuale, NON ALLUNGARE LA MANO VERSO DI LORO. Lasciateli soli fino a quando si saranno calmati.
CONTROLLARE I PROBLEMI, oppure come cambiare un simpatico pappagallo in uno che becca . Per il pappagallo beccare non è un comportamento istintivo, così è logico presupporre che il comportamento deve essere rinforzato in una certa maniera oppure non può continuare. In altre parole, se il comportamento non porta a termine qualcosa di positivo nell’esperienza del pappagallo, allora il pappagallo non può continuare in quel modo. Questo è molto importante da capire: i pappagalli in cattività sono veramente ripagati dal beccare.
Questi sotto sono alcuni classici esempi.
“Mettere i denti”
I piccoli pappagalli spesso non hanno idea di cosa possa fare il loro becco, specialmente se essi sono stati allevati da soli senza altri piccoli. Durante il “periodo della messa dei denti” i piccoli imparano a mangiare e ad esplorare con il loro becco. Durante il periodo di esplorazione con il loro becco, incontrano quelle meravigliose cose chiamate da noi umani dita. Se l’uomo fa l’errore di usare le sue dita come gioco per il becco del piccolo, prima o dopo esso le beccherà. Se l’uomo risponde a questo accidentale pizzicotto sgridandolo (come, Ohhhhhhhh, non mordere!!!!!!), esso ha inavvertitamente preso il primo passo verso l’insegnamento effettivo al piccolo pappagallo di mordere. Contrariamente alla credenza umana, i pappagalli provano davvero gioia quando gli esseri umani li sgridano. Spesso i pappagalli gridano semplicemente per divertimento così è una credenza sbagliata pensare che questa “sgridata” venga percepita da loro come rimprovero. Al contrario, essi generalmente interpretano questo rimprovero come una cosa positiva. Così il piccolo pappagallo pizzicherà ancora, perché l’uomo lo ha inavvertitamente ripagato per beccare. Presto o tardi, l’esperienza del morso ferirà effettivamente l’uomo (sentimentalmente così come fisicamente) e la risposta umana diventerà qualcosa come “ tu sei un bambino cattivo, tua mamma o tua papà ti vogliono bene, come hai potuto beccare la tua mamma o tuo papà???!!??!!” Il piccolo non capisce che cosa accadrà qui, certamente - esso penserà che questo è un nuovo meraviglioso gioco.
La presa debole
Questo scenario accade usualmente quando un proprietario inesperto non è chiaro nei suoi segnali con il pappagallo. Per esempio, quando gli si offre una mano all’uccello per salire, il principiante spesso non è tranquillo di se stesso così il movimento della sua mano è incerto. Il pappagallo molto probabilmente è molto desideroso di salirci sopra ma come il lavoro instabile di un uomo su di una scala, esso si aggrapperà con il suo becco per essere più sicuro (in questo caso, il becco funziona come una mano). L’uomo, impaurito, tirerà via la mano lontano da esso. Ora il pappagallo è confuso!
La prossima volta che la mano dell’uomo verrà offerta insicura, il pappagallo afferrerà la mano con il suo becco per fare presa così potrà salirci sopra – e l’uomo sobbalzerà indietro. Il piccolo pappagallo non ha idea di cosa è accaduto ma questa scena è ripetuta, l’uccello imparerà che il suo becco potrà tenere lontano le persone. Il pappagallo realmente non vuole tenere le persone lontane ma è divertente per lui sapere di tenerlo sotto controllo e questo atteggiamento accadrà ancora e ancora. Ma in questo modo e ancora una volta, il pappagallo non ha idea che ha fatto qualcosa di sbagliato.
Avere paura = perdere il controllo
Se l’uomo ha paura di essere beccato, esso o essa spesso inconsapevolmente si tirerà indietro quando l’uccello vorrà raggiungerlo con il suo becco. Il pappagallo ora balzerà in avanti e beccherà come un effettiva tecnica con la quale poter controllare l’essere umano e questo uccello rimarrà con questo potere così a lungo come l’uomo rimarrà impaurito da esso. Il pappagallo sente quando qualcuno è terrorizzato e prenderà vantaggio di questo in ogni momento. Se l’uomo non sarà capace di allontanare la sua paura, probabilmente non riuscirà più a prendere il controllo sull’uccello.
Altri errori che si fanno
Cosa ancora non devi fare? Non devi, in qualsiasi circostanza, usare violenza sul pappagallo. Se lo fai, anche se non vuoi fargli male fisicamente, tu danneggerai permanentemente la relazione con lui – così come ho detto in precedenza, la violenza non appare essere per i pappagalli un normale comportamento tenuto nel loro gruppo in natura e il tuo pappagallo davvero proprio non capirà il tuo uso di violenza contro di lui, esso non riuscirà più ad avere fiducia di te. Ci sono molti consigli antiquati e sbagliati, che vengono ancora dati a proposito nei pappagalli che beccano. Le persone spesso dicono di afferrare il becco e scrollarlo urlando NO!! Questo non funziona per due ragioni. Primo, dobbiamo renderci conto che afferrare il becco del pappagallo è considerato un gioco comportamentale tra i pappagalli. Secondo, come ho menzionato prima, ai pappagalli piace sentire le persone sbraitare ed urlare. E ancora, non va bene punire l’uccello mettendolo all’interno della sua gabbia perché con il tempo, a forza di metterlo li in punizione, esso probabilmente dimentica completamente la connessione tra il beccarti ed essere chiuso in gabbia. Ovviamente, esso non può beccarti perché lo hai rimosso dalla tua vicinanza ma non gli hai insegnato praticamente nulla all’incirca di non beccare.
Così cosa possiamo fare?
Gli atteggiamenti che non dobbiamo tenere sono sufficienti ma cosa allora esattamente possiamo fare? E’ abbastanza semplice. Se hai già stabilito una relazione di dominio con il tuo pappagallo, allora esso già percepisce te come capo del gruppo ed è già pronto per essere educato a salire sulla tua mano quando gli dici “su”. Se devi rimproverarlo allora devi seguire questi due consigli. Primo, fai vedere all’uccello il tuo malcontento dandogli un brutto sguardo (occhi cattivi). I pappagalli sono creature estremamente sentimentali che guardano le nostre espressioni facciali molto attentamente. Esso capirà il tuo dispiacere e il tuo malcontento se gli darai una sembianza tremendamente brutta. Dopo, metti esso a un passo dalla tua mano e ti avvicini e mentre fai questo gli dici “su” in modo molto deciso ma mai con voce alta.
By Liz Wilson, CVT
Parrot Behavior Consultant
Sta fischiando o parla con vivacità
Il pappagallo è contento e tranquillo. Questo avviene soprattutto al mattino dopo il risveglio
Rumore sommesso come un ringhio o soffio
Questo suono indica che il pappagallo è spaventato o arrabbiato e può beccare se vi avvicinate. Questo atteggiamento è comune soprattutto in pappagalli nervosi , disturbati o di cattura
Apertura ali e sollevamento penne sul capo e nuca
Il pappagallo generalmente apre le ali e soffia per intimidire un altro volatile o persona. Atteggiamento aggressivo e intimidatorio con possibile beccata.
Rigurgito (vomito)
Escluse le possibili cause patologiche generalmente il rigurgito degli alimenti in questi casi è un comportamento naturale per i pappagalli anche in natura per offrire in dono al partner qualche alimento o per lo svezzamento dei piccoli pullus. In un pappagallo domestico è segno che offre al suo "compagno umano" (capita anche a uno specchio o giocattolo) un dono. E' segno d'amore e di devozione. Quando il pappagallo ritmicamente inizia ad abbassare su e giù la testa, sta per rigurgitare l'alimento. Gli alimenti rigurgitati hanno sovente un odore molto simile a latte acido.
Abbassamento capo e piumaggio sollevato sulla nuca
Generalmente quando un pappagallo domestico e non pauroso abbassa abbassa la sua testa, osservando di traverso e con le piume sollevate sulla parte posteriore della testa, sta chiedendo delle carezze sul capo (grattatina e coccole). Tuttavia bisogna osservare bene il pappagallo perché lo stesso atteggiamento se accompagnato da scatti nervosi con il capo alzando penne coda e ali (o lieve apertura) può essere in procinto di beccare (nervosismo e intimidazione).
Visualizzazione intero movimento corpo
Avviene durante l'allevamento e l'accoppiamento i pappagalli realizzano dei rituali per attrarre il loro partner. Questi rituali di corteggiamento dipendono dalle specie, ma generalmente includono le ali tremolanti, la dilatazione delle pupilla e la testa che ondeggia con apertura ali e coda.
Strofinamento becco sul legno o posatoio
Pulizia del becco o rimozione di parti di alimenti rimaste appiccicate al becco.
Fermo su una zampa mentre alza l'altra
Il pappagallo avvisa che vuole spostarsi od essere preso su (braccio o mano)
Pulizia piumaggio
Il pappagallo passa diverso tempo dedicandono alla pulizia del piumaggio passando il becco più volte sulle penne, come nell'intento di lisciarle.
Dilatazione pupilla occhi
La pupilla degli occhi dilata e si restringe, significa che vi sono parecchie cose da prendere in considerazione quale : eccitazione, contentezza e gioia, avviso di intrusi, nervosismo, intimidazione, ecc.. Se si erge con il corpo mentre la pupilla dilata, dimostra che è impaurito e può beccare se avvicinato. Se il corpo invece è rilassato generalmente è uno stato di gioia ed eccitazione.
Sbadiglio con becco completamente aperto e collo esteso
Il pappagallo è stanco ed assonnato oppure semplice movimento per stretching o togliere qualcosa di fastidioso dalla gola
Fermo tranquillo su una zampa sola
Rilassato
Un modo per capire se quando gonfia le penne è rilassato o eccitato è guardare gli occhi. Se sono a forma di mandorla (semichiusi) allora è rilassato, se sono aperti con la pupilla contratta (piccola)allora è eccitato ed è bene lasciarlo tranquillo.
Se il pappagallo è quasi seduto sulle zampe è rilassato, se è teso sulle zampe e con le penne gonfie è in posizione di attacco.
Devi solo osservarlo attentamente e se capisci che non gradisce non imporre le tue attenzioni.
Di seguito i punti essenziali per la comprensione del pappagallo:
1) Il Pappagallo è una Preda
2) Linguaggio del corpo
SINTOMI nascosti fino all’estremo anche in cattività, come in natura, per non essere facilmente aggredito dal predatore
STATO DI MASSIMA ATTENZIONE per poter scappare all’arrivo di un pericolo: non arrivare improvvisamente, velocemente e dall’alto con la mano o qualsiasi oggetto
INFORMATEVI sul significato dell’atteggiamento di tutto il corpo del vostro pappagallo: solo
così lo potrete capire e rispettare
NON ESISTE la DOMINANZA nel pappagallo
NON imporsi al pappagallo: NON esiste la DOMINANZA nel codice comportamentale dei
pappagalli ed in natura non è mai stato osservato un comportamento equiparabile
La funzione del becco
Il becco serve al pappagallo per:
NUTRIRSI
SPOSTARSI
PULIRSI E PULIRE IL COMPAGNO (preening/cure parentali)
SCAVARE TRONCHI PER FARE IL NIDO
SCORTECCIARE RAMI
STAGIONE RIPRODUTTIVA
POSSIBILI ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO:
aumentata territorialità e possibile aggressività
NON imputare responsabilità al pappagallo
La prima cosa da capire di un animale selvatico come il pappagallo è la sua natura ed il ruolo che riveste nell’habitat originale: è una preda e come tale si comporta.
Una preda nasconderà qualsiasi sintomo possa far capire al predatore che non è in piena salute, col rischio di essere scelto come facile pasto giornaliero: dunque anche in cattività i pappagalli tenderanno a nascondere il malessere rischiando che una malattia abbia il sopravvento.
Una preda, ancora, sarà sempre all’erta nei confronti di qualsivoglia minaccia arrivi repentinamente verso di lei (una mano per esempio) e ancor di più se dall’alto, come arriverebbe un falco in caccia.
La seconda cosa da apprendere dei pappagalli è il vasto linguaggio del corpo che usano per esprimere intenzioni e sentimenti. La corretta interpretazione del linguaggio del corpo permette all’essere umano di comprendere il pappagallo e stabilire un’intesa con questo animale: capirne il linguaggio significa individuare i sintomi nascosti di una patologia in corso e permette di conquistare la fiducia di questi animali ottimizzandone la convivenza.
Il terzo aspetto, di importanza fondamentale, riguarda la tendenza che l’essere umano ha, seguendo la propria natura, di stabilire delle dominanze imponendosi dunque col pappagallo come farebbe con un cane. Tutto quello che riguarda la dominanza, non ha ragione d’essere con questi animali nei quali non ne è riportata nessuna osservazione in natura. Il pappagallo è piuttosto un opportunista che tenderà a pretendere ciò che desidera, a posizionarsi dove si potrà sentire più sicuro, a difendere il proprio territorio, comportamenti questi che nulla hanno a che vedere con la dominanza e con una struttura gerarchica della società. Esistono tra i pappagalli individui dalla personalità più esuberante e maggiormente caparbi, ma sarebbe un grosso errore individuarli come dominanti. Se seguissimo questo sbagliato schema mentale, interverremmo tentando a nostra volta di dominare il pappagallo credendo che esso possa capire questo comportamento: creeremmo allora uno stato di incomprensione e stress nell’animale che ci costerà la sua fiducia, spesso molto tempo dopo, così da renderci incomprensibili alcune sue reazioni. L’unico riscontro positivo e duraturo nel tempo è possibile ottenerlo con quello che gli americani hanno chiamato il “rinforzo positivo”, in breve: premiare il pappagallo quando compie un’azione corretta. Al contrario ogni azione sgradita va semplicemente ignorata, evitando qualsiasi sgridata che servirebbe soltanto ad eccitare e/o agitare l’animale.
Quarto aspetto da conoscere è l’uso che il pappagallo fa del becco. In questo animale il becco è il mezzo per alimentarsi, per pulirsi, per pulire il compagno (il cosiddetto “preening”) attuando così comportamenti fondamentali che si chiamano “cure parentali”, per spostarsi, per scortecciare rami, per afferrare oggetti, per dissuadere un disturbatore dall’avvicinarsi al proprio territorio solo nell’espressione di apertura del becco; mai il pappagallo in natura apre il becco come mezzo di aggressione e ferimento: questo ci deve far capire che quando beccano severamente in cattività, l’errore è stato commesso dagli esseri umani ed è loro la responsabilità. In sostanza se un pappagallo becca significa che l’essere umano ha interagito in modo scorretto spingendo l’animale a reagire in maniera esasperata. Con il rinforzo positivo ed il rispetto della volontà del pappagallo a compiere o meno un’azione si convive con un animale dolce ed inoffensivo.
Il quinto punto da valutare riguarda un errore che l’uomo compie istintivamente: pretendere dal pappagallo l’obbedienza, cosa che questo animale non può dare perché l’obbedienza non appartiene al suo codice comportamentale, tutt’al più lo si può convincere ad esaudire una nostra richiesta. Fondamentale per questi animali è la comprensione di ciò che accade attorno a loro e data la grande intelligenza che possiedono, sono in grado di capire il significato delle parole quando vengono pronunciate in associazione ad un azione, spesso anche di usarle loro stessi. In questo modo è possibile pronunciare la parola in anticipo rispetto all’azione per venir compresi ed accettati dal pappagallo.
Quinto punto, è considerare seriamente che qualsiasi pappagallo attraversa un periodo fisiologicamente molto delicato, quello della riproduzione. In questa fase, che normalmente dura dalla primavera all’autunno, questo animale ha manifestazioni di eccessiva possessività, territorialità e a volte aggressività, di cui non è per nulla responsabile visto che a dettarne il comportamento è l’innalzamento ormonale. In questo frangente l’essere umano deve comprendere e tollerare facendo solo più attenzione nell’interagire col pappagallo, rispettandone la volontà. Questa è una considerazione iniziale, all’acquisto di un animale selvatico, senza la quale non possiamo procedere: o accettiamo come è fatto o facciamo a meno di conviverci. Bisogna oltremodo considerare che la maturità sessuale di un pappagallo arriva in età differenti a seconda della specie d’appartenenza, che va dai 2/3 anni per un amazzone ai 5/7 per un ara di grossa taglia. Sottolineo questo punto perché possa non giungere come una sgradita sorpresa un cambio inatteso di comportamento.
Sesto punto nella descrizione del comportamento di un pappagallo, è la gamma di atteggiamenti dettata dalla necessità che questo animale ha di vivere in compagnia come avviene allo stato libero. I pappagalli sono animali sociali che vivono in gruppi a volte molto numerosi, sicuramente con un compagno o una famiglia, come nelle prime fasi della loro vita. Questo significa che in cattività è importante che viva in compagnia e non abbandonato a sé stesso ad annoiarsi ed abbattersi in una gabbia. Il pappagallo avrà dunque bisogno di trasferire al compagno umano quella serie di comportamenti che normalmente attua coi conspecifici: sono la pulitura reciproca, il rigurgito, un repertorio di gridolini e versetti, atteggiamenti del corpo che esprimono gioia, rilassamento. La descrizione di questi comportamenti va dalla pulitura per esempio dei nostri capelli o ciglia o della nostra pelle come fanno essi stessi con le loro piume, agendo col becco delicatamente; ancora espressione di affetto incondizionato è il rigurgito, comunicando così l’intenzione di nutrire il compagno, azione questa che in natura è prioritaria per la sopravvivenza. Anche le espressioni vocali rivestono in questi animali un’importanza notevole ed accade spesso che ogni pappagallo abbia il proprio repertorio che in poco tempo impareremo a conoscere: attueranno questo comportamento quando saranno compiaciuti e soddisfatti, magari apprezzando carezze delicate e coccole da parte nostra.
Rilassamento e compiacimento vengono anche espressi dall’arruffamento delle penne della testa, a volte di tutto il corpo, chiusura degli occhi in pieno godimento di uno stato di tranquillità, o dallo scuotimento deciso delle penne quando raggiungono una postazione in cui si sentono sicuri e possono abbandonarsi al relax. Impariamo a distinguere l’arruffamento delle penne da benessere e piacere da quello invece associato a scarsa vivacità, dovuto ad uno stato di malessere o addirittura ad una malattia. Nel secondo caso il pappagallo si presenterà poco interessato a ciò che lo circonda, poco stimolato dal cibo e cambierà abitudini, riducendo il movimento e sonnecchiando troppo rispetto al normale. La completa descrizione del linguaggio del corpo è talmente vasta che non è possibile trattarla in sede di questo articolo, ma molti sono i testi che sviluppano questo discorso, coadiuvati da immagini. La considerazione fondamentale senza la quale è impossibile procedere nell’interazione con questo animale è che ogni qualvolta si osserva uno stato di malessere o diniego da parte del pappagallo durante una nostra azione (l’appiattimento delle penne o il movimento rapido degli occhi alla ricerca di una via di fuga o addirittura l’apertura del becco a minaccia), dobbiamo abbandonare la nostra intenzione chiedendoci dove abbiamo sbagliato e trovando un metodo di avvicinamento più congeniale per il pappagallo. Non adottiamo alcun metodo coercitivo, pena il fallimento totale del rapporto. Anche se appare oltremodo scontato, non bisogna “umanizzare” o “antropizzare” il pappagallo: non addossiamo all’animale pensieri o conclusioni che sono solamente frutto di una logica umana, piuttosto cerchiamo, in qualità di specie maggiormente evoluta, di imparare il loro linguaggio e comprendere il loro modo di relazionare. I risultati non tarderanno a venire.
Ultima osservazione: un pappagallo mal alimentato o con malattie in corso non sarà predisposto ad interazioni, dunque accertarsi sempre che l’animale sia sano e correttamente nutrito.
Nadia Ghibaudo
Presidente ADT
www.associazioneitalianarecuperoanimaliselvatici.o rg/ (http://www.associazioneitalianarecuperoanimaliselvatici.o rg/Default.asp)
Paco's Parrots Farm - e.mail info@pacos.it (info@pacos.it?subject=informazioni sui pappagalli) mobile 3490823413
non ho avuto il tempo si leggere quindi non ti so dire se possa essere attendibile o meno, comunque leggere non fa male se poi si usa il buon senso, l'importante è però affinare la sensibilità, il mettersi nei panni di.....
questo è solo un piccolo esempioi di informazioni che si possono ricavare con una semplice ricerca su internet: linguaggio corpo pappagallo, puoi continuare....
ah! il movimento su e giù con la testa che fanno spesso credo sia o curiosità o "volersi far notare" tipo danza, dovrei trovarmi nella situazione per poterlo interpretare meglio
Etichettati
Dopo un’esperienza del genere viene naturale domandarsi: <>, o anche .
A dire il vero, l’ultima domanda non è corretta per due motivi.
Per prima cosa quando diciamo che il nostro animale è viziato, aggressivo, buono, lunatico, in realtà usiamo “etichette” che descrivono ciò che un animale “è” piuttosto che ciò che un animale “fa”.
Nulla a che vedere, quindi, con il comportamento.
Il comportamento è ciò che un animale “fa” in determinate circostanze ambientali; in secondo luogo non c’è mai cattiveria nei comportamenti animali.
Forzature
La domanda giusta da porsi sarebbe o ancor meglio <>. Loro leggono il nostro linguaggio corporale mentre noi spesso ignoriamo il loro e il non essere compresi può portare a fenomeni di aggressione sempre maggiore o di fuga.
Se si iniziano a prendere le zampe dei nostri amici pennuti per farli salire sulla mano, anche quando non vorrebbero venire da noi o se li accarezziamo anche quando loro ci prendono le dita con il becco, probabilmente stiamo usando forzature che a lungo termine porteranno i compagni animali a fuggire da noi o a morderci sempre più forte.
L’importante è imparare a rispettare i tempi e gli spazi del nostro partner pennuto, farci
invitare nella sua zona di confort o rinforzare positivamente quando lui viene da noi è la forma migliore per instaurare un rapporto privo di aggressioni. Considerate inoltre che in natura i pappagalli non mordono per far male ma solo, quando avviene, per avvertimento. In casa le beccate sono soventi perché i pappagalli apprendono che quello è l’unico modo per essere compresi. Facciamo un esempio. Avvicino la mano al pappagallo per farlo salire e il pappagallo appiattisce le penne, inizia a guardarsi intorno, si sposta nell’angolo più lontano della gabbia: sta cercando chiaramente di evitare la mano. Ma io non faccio caso a questi segnali e gli prendo la zampa o gli tocco il petto. A quel punto il pappagallo mi morde e, solo allora!, come risposta io ritraggo la mano. Ecco fatto il danno: il pappagallo ha appreso che solo il morso ha potuto allontanare la mia mano. Probabilmente in futuro, essendo stato un comportamento vantaggioso, continuerà a mordere.
Segnali... a vuoto
Il linguaggio corporale dei pappagalli include la posizione, i movimenti delle penne del corpo, della coda, della cresta, la posizione delle ali, i movimenti della pupilla, il becco, l’arrossamento facciale (tipico nel genere Ara), la respirazione e i movimenti generali. Apprendere il linguaggio corporale significa evitare l’insorgere della paura e dell’aggressività. Senza dimenticare che spesso e volentieri siamo noi a far arrivare alla fuga o all’aggressione il nostro pappagallo per non aver visto i tanti segnali comunicativi che ci ha mandato in precedenza.
Ultimatum
In questi casi lo sconforto porta a scelte drastiche.
Per evitare questa conseguenza e per comprendere meglio qualsiasi comportamento abbiamo capito che la domanda corretta da farci è: <>. I pappagalli in natura non appena il sole è sorto vocalizzano e volano. Possono vocalizzare da 1 minuto a 150 minuti consecutivi. Questo accade anche alla sera, in particolare dopo l’ultima fase di alimentazione, quando tornano nelle aree di stabulazione notturna. Le vocalizzazioni hanno molte funzioni tra cui di allarme e di comunicazione tra conspecifici.
Urla di...protagonismo
Essendo i nostri compagni pappagalli geneticamente uguali a quelli che si trovano in natura è quindi normale che uno Psittacide sano in casa vocalizzi. Spesso invece le urla prolungate e assordanti sono comportamenti appresi. Quando un pappagallo ripete ritmi, fischi o parole del vocabolario la nostra attenzione è tutta per lui. Se però siamo in un’altra stanza, lui urla e noi accorriamo, il nostro intelligente pappagallo apprenderà che per farci apparire e avere la nostra attenzione basterà urlare o urlare sempre più forte!
Salva timpani
Come rimedio si può rinforzare un comportamento alternativo, come ad esempio un fischio gradevole, ripetendolo quando il nostro amico lo fa, o andando talvolta da lui, se non siamo nella stessa stanza, e soprattutto ignorando tutte le vocalizzazioni sopra una certa quantità di decibel!!!
In questo modo il loro bisogno istintivo di contatto vocale può essere rispettato e i nostri timpani pure!
Ci sono molti comportamenti “problematici” che possono essere spiegati tramite l’osservazione e lo studio del comportamento in ambiente naturale. Tenete in mente questo consiglio quando il vostro pappagallo fa qualcosa per voi inspiegabile, solo perchè lo scopo non è chiaro a voi, non significa che non ci sia e magari è proprio tra i comportamenti più normali che potrebbero essere osservati in natura.
quest'ultimo non ha registrato tutto, il titolo era: pappagallo delinquente? poi mancano alcuni pezzi......non so se così è sensato
su fb sono iscritta ad un gruppo (mi sembra World Parrots o qualcosa di simile, ogni tanto condivido i video) prova ad iscriverti, anche lì danno consigli comportamentali
Marisa Tallini
10-09-10, 10: 09
Titti ti ringrazio infinitamente per la tua risposta esaurientissima!!!! sei stata davvero molto gentile a prodigarti nel cercare tutta la documentazione. Grazie di cuore. Leggendo tutti gli articoli mi sono resa conto che probabilmente ho fatto tantissimi errori. Un po' forse dipende dal periodo adolescenziale che lei sta attraversando ma molti sono stati errori commessi da noi in famiglia. Pensa che fino a poco tempo fà se nn voleva che la baciassi o accarezzarsi lei mi prendeva la mano con la zampa e la scostava delicatamente, ora invece mi becca furiosamente. Io qndo mi scostava con la zampa nn insistevo e mi allontanavo ma cmq è passata ai morsi. Ora è molto diffidente e etsa nn è più rilassata come poco tempo fà. NN so di preciso cmq vedo un disastro a cui nn so come rimediare. cercherò di adottare i vostri consigli senz'altro ma nn sono sicura di riuscire. ora ho paura di lei e lei lo avverte Proverò ... se nn riesco chiamerò una comportamentista che la mia vet aviare mi ha detto di poter contattare! Sono talmente depressa per tutto ciò....penso di aver fallito miseremente e dolorosamente!
genova1962
10-09-10, 14: 44
Marisa, esiste sempre la possibilita' che Sammy non abbia un buon carattere. Non credo sia tutta responsabilita' tua. I cenerini sono pappagalli molto intelligenti e, come tali, anche piu' soggetti ad essere nervosi e a volte un po' psicopatici.
Fai quello che puoi per ristabilire un buon rapporto con Sammy, ma considera anche la possibilita' che Sammy possa essere piu' adatta a trovare un compagno ed essere destinata alla riproduzione in un allevamento. Non fare l'errore di cederla ad altri come pappagallo da compagnia, questo potrebbe danneggiare Sammy. Essere invece trasferita in una grande voliera con un compagno, invece, potrebbe essere una soluzione. Ciao!
ah! allora esiste qualche comportamentista aviario anche in italia! io lo chiamerei subito senza perdere tempo, a volte basta individuare il problema, può essere più semplice di quello che si pensi, non so poi se un pappagallo allevato in famiglia si possa sempre abituare a vita di coppia
Marisa Tallini
12-09-10, 19: 16
ah! allora esiste qualche comportamentista aviario anche in italia! io lo chiamerei subito senza perdere tempo, a volte basta individuare il problema, può essere più semplice di quello che si pensi, non so poi se un pappagallo allevato in famiglia si possa sempre abituare a vita di coppia
Paola io non voglio separarmi da lei! Devo trovare per forza un'altra soluzione! Non ce la faccio a separarmi da lei! Qualche volta ci penso, ti cofesso, qndo sono disperata, ma nn vorrei arrivare a questo! Deve esserci un'altra strada!
Donatella Tudino
12-09-10, 19: 42
Ciao cara, finora non ho messo nessun post perchè le risposte che ti hanno dato gli altri amici sono più che esaustive. Io voglio parlarti della mia esperienza diretta. Come già saprai , io ho 2 cenerini di tre anni e mezzo. Uno ha sempre beccato e l'altro no Quello che becca è il maschio anche se si chiama Eva. Ci sono periodi nei quali è più tranquillo e periodi in cui è davvero violento. Becca come un forsennato mia figlia di 17 anni.Le plana sopra la testa e a volte scende dai bastoni delle tende in picchiata e le afferra i riccioli. Però noi non viviamo tutto questo come un dramma, a volte ridiamo come matti magari con le dita insanguinate. Tu dirai che siamo matti, ma io dico semplicemente che prendiamo Eva per quello che è , un cenerino un pò difficile ma che talvolta sa essere dolcissimo annullando con un solo borbottio di coccola tutti i vari morsi che ci propina.Ricorda che dire NO con voce ferma risveglia nei pappagalli ricordi atavici nei quali i vecchi della colonia emettono un verso simile al nostro NO per redarguire i giovani. Cerca di accettare i mutamenti di carattere di Sammy pensando a quante volte ti sarà capitato di alzarti col piede sbagliato e a modo tuo avrai dato morsi simbolici a mezzo mondo. Non preoccuparti la tua piccola quando passeranno i suoi momenti "no"tornerà a essere la tua dolce cenerina e dimenticherai i morsichetti (dolorosissimi!!!) . Tanti cari auguri a te e a Sammy.
Hirundo Rustica
12-09-10, 20: 13
Amici dei pappi vi voglio raccontare quello che é successo a me con i miei Cenerini Stella (R.I.P) e Pepo: sono stai allevati amorevolmente a mano entrambi (Stella purtroppo mi ha lasciato a soli14 anni sigh) e mi ricordo che la prima volta che gli ho fatto il "manicure" Pepo non era molto entusiasta e da quella volta lo posso toccare a distanza debita, a volte ha voglia coccole ma poi fa gli occhietti "strani" io li chiamo bionici (come fanno la amazzoni) e per me significa non mi toccare !!! Anche a me dispiace di non poter giocare come prima con lui ma devo accettare la situazione. Stella era una Cenerina unica innamorata pazzamente di me, non sto qui ad elencare tutte la parole che diceva ma vi posso assicurare che era il mio clone sotto forma di pappagallo praticamente imitava alla tutto allla perfezione parlava italiano tedesco e dialetto veneto oltre a miagolare abbaiare ect, un maledetto giorno la vedo strana camminava sul fondo della gabbia e faceva dei versi strani le ho fatto una carezza e lei mi ha beccato..é stata l´unica volta in tutta la sua breve vita, ho telefonato subito ad un amico allevatore di pappagalli e lui mi ha detto di non preoccuparmi che forse sentiva il desiderio di mettere su famiglia...la mattina dopo era morta ( ho i brividi mentre scrivo) ho il rimorso di non aver saputo interpretare la situazione !!!
Forse un buon veterinario avrebbe potuto salvarla......
gli occhi bionici (iride ristretta) sono segno di arrabbiatura o di amore :-)
purtroppo i pappagalli possono star male e non ce ne accorgiamo (mascherano i sintomi essendo animali "preda"), quando la cosa diventa evidente spesso è troppo tardi
Donatella Tudino
13-09-10, 08: 28
E' successo anche a me con hermione una cenerina di 5 mesi. L'allevatore me l'aveva venduta già ammalata e io non mi ero accorta di nulla ! Lei era dolcissima e affettuosa e quando mi ha lasciato io ho pianto tutte le mie lacrime. Purtroppo quando noi vediamo che i nostri amati sono un pò strani è già tardi. Non crucciarti con sensi di colpa, anche il miglior veterinario non avrebbe potuto far nulla perchè loro mascherano fino alla fine il loro malessere e quando noi intuiamo che qualcosa non va.....beh.....per loro è già finita !
Marisa Tallini
13-09-10, 09: 56
Ciao cara, finora non ho messo nessun post perchè le risposte che ti hanno dato gli altri amici sono più che esaustive. Io voglio parlarti della mia esperienza diretta. Come già saprai , io ho 2 cenerini di tre anni e mezzo. Uno ha sempre beccato e l'altro no Quello che becca è il maschio anche se si chiama Eva. Ci sono periodi nei quali è più tranquillo e periodi in cui è davvero violento. Becca come un forsennato mia figlia di 17 anni.Le plana sopra la testa e a volte scende dai bastoni delle tende in picchiata e le afferra i riccioli. Però noi non viviamo tutto questo come un dramma, a volte ridiamo come matti magari con le dita insanguinate. Tu dirai che siamo matti, ma io dico semplicemente che prendiamo Eva per quello che è , un cenerino un pò difficile ma che talvolta sa essere dolcissimo annullando con un solo borbottio di coccola tutti i vari morsi che ci propina.Ricorda che dire NO con voce ferma risveglia nei pappagalli ricordi atavici nei quali i vecchi della colonia emettono un verso simile al nostro NO per redarguire i giovani. Cerca di accettare i mutamenti di carattere di Sammy pensando a quante volte ti sarà capitato di alzarti col piede sbagliato e a modo tuo avrai dato morsi simbolici a mezzo mondo. Non preoccuparti la tua piccola quando passeranno i suoi momenti "no"tornerà a essere la tua dolce cenerina e dimenticherai i morsichetti (dolorosissimi!!!) . Tanti cari auguri a te e a Sammy.
Ciao cara dony, mi chiedevo dove fossi finita xkè il tuo apporto è sempre importante, spero tu stia bene. grazie per il tuo racconto, riesci sempre a tranquillizzarmi. in effetti in qsti giorni ci ho pensato tanto ed alla fine ho deciso che la amo troppo per nn accettarla, se lei nn mi vuole bene vorrà dire che la amerò io x tutt'e due! In effetti sono io che faccio un dramma per i suoi morsi perchè penso che in quel momento ce l'abbia con me, stupidamente penso qste cose un po' infantili lo sò. Leggendo tutta la documentazione che Titti molto carinamente (sempre grazie titti!!!) mi ha postato ho capito tante cose. Non era tanto il dolore fisico del morso che mi faceva star male qnto il dolore morale pensando che lei ce l'avesse con me. da alcuni giorni le cose vanno un po' meglio. lei è sempre nervosa ma mi sale dulla spalla e mi dà mille bacini sugli occhi e sulle orecchie, io la amo!!! Ogni tanto morde ma adesso ho capito perchè lo fà: ha preso il controllo! Ora sto cercando di adottare il rinforzo positivo, qundo è buona e abbassa la testolina x farsi carezzare le dò un premio. La devo accettare così com'è e basta! Una cosa se mi potete aiutare: sammy da alcuni giorni ripete continuamente un movimento: gonfia un po' le piume ed muove il collo su e giù rapiadamente, lo fà sia dentro che fuori dalla gabbia, lo fà anche mentre mangia, nn sembra un movimento aggressivo, ma che significa? grazie di tutto
Marisa Tallini
13-09-10, 09: 58
Grazie di tutto amici!!!!!! Cosa farei senza di voi?
Donatella Tudino
13-09-10, 13: 52
Ciao cara Marisa, non sto tanto bene e pertanto entro nel forum più di rado, se vuoi mandami un mp e io poi ti mando il mio numero di cell così quando sei giù di corda possiamo chiacchierare. A proposito, tu vieni a Gubbio?
Veniamo a Sammy il fatto che scuote la testa potrebbe essere dovuto ad acari nel condotto uditivo ,perchè il muovere la testa e arruffarsi potrebbe darle sollievo. Se riesci prova a passarle delicatissimamente un cotton fioc con un pò di acqua ossigenata nel meato esterno delle orecchie e poi grattala con dolcezza. Quello è sicuramente un movimento dovuto a prurito o dolore. Ti saluto con tanto affetto e mi raccomando ,un bacio anche a Sammy.
genova1962
13-09-10, 15: 34
Ciao, io non la toccherei (mai tagliare le unghie o esaminare troppo brutalmente il proprio pappagallo: la prenderebbe male..) e chiederei consiglio al veterinario. Molti pappagalli muovono la testa in su e in giu, come una danza. Ma il veterinario, anche per telefono, dovrebbe essere in grado di consigliarti.
Donatella Tudino
13-09-10, 16: 13
Ciao, io infatti non le ho detto di essere invasiva nei metodi ma solo di provare a vedere se la piccola ha prurito perchè in tal caso deve intervenire il veterinario. Poi il movimento descritto da Marisa, non è sù e giù, ma laterale tipo scossetta del capo con arruffamento che normalmente denota fastidio. Anche io non taglio le unghie ai miei pappa però se devo fare una ipotesi diagnostica senza disturbarli, non mi tiro indietro.
Marisa Tallini
14-09-10, 09: 17
Ciao cara Marisa, non sto tanto bene e pertanto entro nel forum più di rado, se vuoi mandami un mp e io poi ti mando il mio numero di cell così quando sei giù di corda possiamo chiacchierare. A proposito, tu vieni a Gubbio?
Veniamo a Sammy il fatto che scuote la testa potrebbe essere dovuto ad acari nel condotto uditivo ,perchè il muovere la testa e arruffarsi potrebbe darle sollievo. Se riesci prova a passarle delicatissimamente un cotton fioc con un pò di acqua ossigenata nel meato esterno delle orecchie e poi grattala con dolcezza. Quello è sicuramente un movimento dovuto a prurito o dolore. Ti saluto con tanto affetto e mi raccomando ,un bacio anche a Sammy.
Dony ti manderò senz'altro un mess privato con molto piacere. Mi dispisce che tu nn stia tanto bene, mi raccomando nn mollare, l'importante è non arrendersi MAI!!!!! Ti sono vicina con tutto il mio cuore! Dony dimmi bene di Gubbio? Non so niente, che cosa è previsto? Qualche ritrovo? Mi fai sapere per favore sono molto interessata. Volevo precisare che il movimento che fà sammy con la testa è in sù ed in giù tipo una danza, non è uno scuotimento, lo fà soprattutto verso mia figlia. sapete dirmi qualcosa???
Donatella Tudino
14-09-10, 14: 26
Ciao carissima. A Gubbio ci sarà 15-16-17- Ottobre una mostra di volatili fra cui anche pappi e ci saranno delle conferenze. Io salvo imprevisti andrò lì dal 14 per vedere i preparativi e andrò con gli amici dell'associazione Aetruria. Spero che venga anche tu! Per il pappino se muove la testa in su e in giù potrebbe essere una dichiarazione di pace nei confronti di tua figlia, mentre se vedi che è inc......, allora la sta sfidando. Osservala attentamente, sarà lei stessa a dirti cosa vuole. Adesso mediante mp ti mando il mio num di cell così possiamo sentirci direttamente e ti faccio sentire le voci dei miei "mostri ". Un mega saluto. Dony.
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