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Visualizza la versione completa : Parere Consiglio di Stato 611/01 - abbiamo appena iniziato



Roberto Condorelli
02-11-10, 19: 32
Il percorso sarà lungo, ma è iniziato.

L'allevamento amatoriale in Italia è oggi complesso, ed il mio obiettivo, condiviso da tanti amici, è quello di renderci la vita più semplice. Questo a tutela nostra e dei nostri amici pennuti.

La scorsa settimana ho fatto richiesta formale al Consiglio di Stato del parere 611/01 della II Sezione. Questo parere da tempo viene dai più ferrati citato, ma nessuno l'ha mai visto, letto o trovato.

Questo perchè l'archivio informatico, disponibile sul sito del Consiglio, contiene i pareri a partire dal 2002 e solo alcuni dei precedenti (e quello di nostro interesse, naturalmente, non c'è).

In passato mi è stato riferito che alcuni avevano richiesto informazioni sul parere, ma era stato risposto che il contenuto trattava argomenti completamente diversi da quelli ipotizzati (definizione di fauna selvatica, allevamenti, permessi, reati connessi ecc.).

Oggi l'ho ritirato e me lo sono letto. Contrariamente a quanto temuto, il parere è molto interessante, pertinente alla questione che ci riguarda e sotto molti aspetti favorevole ad una interpretazione "corretta" della legge quadro 157/92.

Questo mi fa molto piacere, perchè dimostra quello che accade quando giudici di alto livello analizzano le norme poste in modo spesso sconnesso dal Legislatore: danno il giusto senso alle cose.

Utilizzerò anche questo prezioso parere (che ovviamente è solo un parere, seppur espresso e ben redatto e motivato dal massimo organo consultivo nazionale) per dare corpo all'iniziativa che ho già anticipato verrà realizzata a breve, e sulla quale chiederò la collaborazione di tutti voi.

Tra l'altro questa iniziativa, che troverà nel Forum il suo luogo di gestione ed avvio, si legherà molto presto ad un'altra azione che abbiamo avviato sul territorio laziale.

Nelle prossime settimane verrà pubblicato il contenuto puntuale e dettagliato di cosa vogliamo, come ottenerlo e di come collaborare, ciascuno di voi e con pochissimo sforzo, ad effettuare questo tentativo.

Non so se avrà buon esito, ma certamente non sarà un tentativo improvvisato.

Il parere eccolo qui:

https://docs.google.com/fileview?id=0ByJ5V_ryRkMXZmRmYjFkYjUtYmQ4My00ZGVlL WFkZTUtZjJhMmQ3OGY0MjFk&hl=it

Non è di agevole lettura per chi non ha una formazione giuridica, ma può comunque essere istruttivo.

Ciao

Roberto Condorelli

di vito francesco
02-11-10, 19: 56
Grande Roberto !!!!! Sono contento che almeno il primo passo è quello giusto , ora dobbiamo unire le forze .

robertopicone
02-11-10, 20: 20
()(Roberto come ti avevo detto in pvt ora per me sei Mandrake, il parere lo avevo cercato ma forse non credendoci fino in fondo mi sono fermato troppo presto.

Purtroppo non riesco a visualizzare il documento dal link che hai postato, non so se é un problema mio, qualcuno può verificare?

salvatorecondemi
02-11-10, 20: 45
Ottimo , però il Link non funziona.

Luca Anniballi
02-11-10, 20: 45
Si, non lo recupera, Roberto dovresti ripostarlo per piacere.

Luca Anniballi
02-11-10, 20: 46
Salvatore abbiamo postato alla stessa ora spaccata, ma sei più anziano quindi passi prima! Ha ha ha ha

Lancashire
02-11-10, 20: 49
Il link non è accessibile!

salvatorecondemi
02-11-10, 21: 29
Si i giovani possono attendere qualche secondo in più! ahahhahhhh

Alberto Nebbia Colomba
02-11-10, 21: 46
Roberto, sono curiosissimo di leggere il parere del CDS!
Cerca di renderlo visibile! Ormai sono operativo (anche con un braccio solo!)

Roberto Condorelli
02-11-10, 21: 56
Buonasera a tutti.

Ho modificato le impostazioni di riservatezza del mio account Google.

Ora il link dovrebbe funzionare.

Datemi conferma.

A presto

Roberto

Alessandro Zago
02-11-10, 21: 56
Roberto ciao e grazie, riesco a visualizzarlo ed a leggerlo...

salvatorecondemi
02-11-10, 22: 02
Complimenti Roberto, con Roberto Picone lo abbiamo cercato ovunque senza mai trovarlo.
Davvero un ottimo lavoro.
Grazie

Luca Anniballi
02-11-10, 22: 02
confermato, adesso è ok.

salvatorecondemi
02-11-10, 22: 05
Luca ma allora mi controlli?Guarda l'ora.

Luca Anniballi
02-11-10, 22: 05
si ti ho appena inviato un mp!!! hahahahahahaha incredibile hahahahaha

Lancashire
03-11-10, 06: 58
Roberto, SEI UN GRANDE!

Roberto Giani
03-11-10, 08: 50
Ottimo! Come dice l'Assessore Palmiro Cangini (Paolo Cevoli): "fatti, non pu.....tte!"

Ovviamente hai tutto il mio sostegno in questa iniziativa, per quel che mi è possibile.

Alessandro Ascheri
03-11-10, 12: 21
Grande Roberto! ;)
Andiamo avanti con l'iniziativa programmata...

Domenico Greco
03-11-10, 16: 01
Ottimo lavoro, molto bene.

maurizio44
03-11-10, 18: 46
Grazie Roberto e speriamo che si possa andare avanti ancora con la stessa celerità di come ti stai muovendo.IO NON HO MOLTO TEMPO PER ASPETTARE ANCORA......

Roberto Condorelli
03-11-10, 18: 47
Grazie Roberto e speriamo che si possa andare avanti ancora con la stessa celerità di come ti stai muovendo.IO NON HO MOLTO TEMPO PER ASPETTARE ANCORA......

Immagino che lo dici perchè fra poco devi mettere gli animali in cova per la stagione...;-)

di vito francesco
03-11-10, 19: 21
Grazie Roberto e speriamo che si possa andare avanti ancora con la stessa celerità di come ti stai muovendo.IO NON HO MOLTO TEMPO PER ASPETTARE ANCORA......

Esagerato !!! Sai quanti verzellini ancora devi far nascere

andrea colacicchi
03-11-10, 20: 08
Grazie Roberto e speriamo che si possa andare avanti ancora con la stessa celerità di come ti stai muovendo.IO NON HO MOLTO TEMPO PER ASPETTARE ANCORA......

ah Maurì ma che dici! tu fra 50 anni ci starai ancora a insegnare qualche segreto di allevamento!
e comunque Roberto viaggia come una locomotiva!!!

Lancashire
03-11-10, 23: 35
Probabilmente, così è più usufruibile e notevolmente più leggero.
http://www.rione.it/canarini/cardellino/Parere_CdS_611-01.doc

robertopicone
04-11-10, 00: 55
A pag. 9 del parere:

Ne viene dunque che, malgrado la dizione solenne dell’art. 1, comma 1, della
legge n. 157 del 1992 (secondo cui "La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello
Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale"), anche
oggi - come già ieri secondo la citata giurisprudenza - non appartengono al patrimonio
indisponibile dello Stato gli animali in questione che, facendo parte di allevamenti a
scopo alimentare o amatoriale regolarmente autorizzati, sono allevati in cattività. Il fatto
che questi, per la ricordata disposizione dell'art. 17, compongono comunque la "fauna
selvatica" rappresenta a questo punto solo un fatto descrittivo, non più precettivo: nel
senso che sta ad indicare l'appartenenza alle medesime categorie biologiche della
selvaggina vera e propria, ma che non ne segue il regime giuridico di appartenenza
pubblica. Così come un tempo, prima della legge del 1977, quelle erano res nullius e
queste invece erano in patrimonio, oggi quelle sono del patrimonio indisponibile dello
Stato e queste continuano ad essere in patrimonio. Conferma ne è il fatto che,
diversamente opinando, si sarebbe con la legge del 1992 realizzato un massiccio
passaggio patrimoniale a favore dello Stato di tutti gli animali allora in allevamento:
fenomeno traslativo di rilevante impatto, certamente meritevole di una
regolamentazione, ma di cui la legge nulla dice e che evidentemente è da ritenere da
essa non voluto.



Da Wikipedia:

Il Consiglio di Stato, come organo di giurisdizione amministrativa è preposto alla tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei privati nei confronti della Pubblica Amministrazione.


Dal Codice Civile:

Art. 832 Contenuto del diritto - Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico.



Tra le tante considerazioni spicce che può fare uno come me che non ha studiato Diritto, su questo parere del Consiglio di Stato, mi viene da fare un ragionamento molto semplicistico sul passaggio che ho riportato.

<<Se acquisto, da un "allevatore proprietario", un soggetto con regolare ricevuta che lo identifica, col conseguente passaggio di proprietà, visto l'art. 832 CC, dovrei avere anche il pieno diritto di goderne e disporne>>

Alla luce di questo ragionamento da bar o da forum, e cercando di tirare l'acqua al mio mulino, mi sorge spontanea la domanda:
Perché dovrei chiedere alla P.A. l'autorizzazione all'allevamento?


Roberto non crocifiggermi°°((/

Luca Anniballi
04-11-10, 07: 22
Credo che (rimanendo seduti al tavolo dello stesso bar di Roberto)il nocciolo della questione sia che:
Per "detenere" animali selvatici, provenienti dalla natura, di conseguenza patrimonio faunistico dello stato, dovrei avere un'autorizzazione, regolamentata alla perfezione sulla "detenzione" di fauna autoctona.
Per "allevare" animali domestici, regolarmente riprodotti in cattività, con anelli inamovibili che lo attestino, quindi di proprietà esclusiva f.r. all'art. 832 del CC, il proprietario deve goderne di pieni diritti e far ciò che più ritiene giusto(sempre nel pieno rispetto delle leggi che tutelano la salute degli animali, perchè sono esseri viventi).
Se l'animale viene ceduto, a qualsiasi titolo, non dovrebbe esserci nessun problema quindi, dovrebbe essere l'allevatore-proprietario ad essere tutelato dal Consiglio di Stato che, come organo di giurisdizione amministrativa è preposto alla tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei privati nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Roberto Condorelli
04-11-10, 07: 44
Buongiorno.

Pur rimanendo seduti al bar, state correndo un po' troppo ;-)

Ora sono di fretta perchè stamattina ho esami.

Se nel pomeriggio trovo un po' di tempo, approfondiamo la questione che avete sollevato.

Intanto vi do uno spunto di riflessione: quando la legge impone l'autorizzazione per allevare, lo fa solo per l'allevatore 0 (chiamiamo così l'ipotetico primo allevatore che ottiene l'autorizzazione, dal quale deriveranno, mediante cessione, tutti gli allevamenti d'Italia negli anni a seguire)? Se ciascuno di noi comprasse da un allevatore autorizzato, supponiamo l'unico che ha una determinata specie di indigeni, da quel momento nessuno dovrà più essere autorizzato?

Poi riprendiamo l'argomento in termini giuridici.

Comunque mi avete dato uno spunto. Oggi la domanda di apertura che farò al primo candidato sarà: limiti del diritto di proprietà e rapporti fra diritto soggettivo e provvedimento amministrativo.

Non vi ringrazierà ;-)

A dopo

Roberto

Luca Anniballi
04-11-10, 08: 06
In bocca al lupo per l'esame allora.
Ci becchiamo più tardi al bar, per un buon caffè cremoso con 3 dita di schiuma!

Alessandro Ascheri
04-11-10, 11: 30
In bocca al lupo per l'esame allora.
Ci becchiamo più tardi al bar, per un buon caffè cremoso con 3 dita di schiuma!
Ma è un cappuccino o una birra? //[[#
Povero primo candidato...

fabrizio moretti
04-11-10, 14: 15
Questo è il primo foglio su cui è nata la discussione sul sito del AINTAC.....http://www.ilclubdelcardellino.it/forum/showthread.php/4942-FINALMENTE-CHIAREZZA-ALLEVARE-È-LEGITTIMO?highlight=parere+stato

Roberto Condorelli
04-11-10, 14: 23
Carissimi,

sono rientrato e spero di potermi presto soffermare sull'analisi di questo interessante parere.

Per colpa di Roberto, stamattina una studentessa ha molto esitato quando gli sono stati chiesti i limiti al diritto di proprietà ;-)

Giornata infausta, studenti scarsissimi.

Comunque su iniziativa di Andrea Colacicchi e di altre persone, si è attivato un intessante meccanismo relativo alla Regione Lazio, che sta proseguendo come da programma. Ho appena finito di parlare al telefono con un assessore che mi era stato indicato e che si è dichiarato molto disponibile a favorire la presentazione di una proposta di modifica della legge laziale.

A dopo

Roberto

maurizio44
04-11-10, 15: 22
WEEEEEEEE, ma che avete capito? L'unico ad indovinare è stato Roberto!!!!!!Comunque siete tutti molto carini, ma effettivamente, se pensate che una delle cause per cui smisi di allevare un trentennio fa è stata proprio la difficoltà riscontrata nella legislatura che si stava concretizzando nella regione Lazio. Vi rendete conto da quanto tempo io stia aspettando? Non mi faccio illusioni, però solo il fatto che molte persone si stiano impegnando come mai era stato fatto, mi fa ben sperare se non altro per le future generazioni. Conosco, purtroppo, per averlo vissuto nei 40 anni trascorsi come dipendente dell'Amministrazione dello Stato, quanto sia lungo e farraginoso l'iter delle procedure per arrivare all'emanazione di una norma, quindi faccio un caloroso " in bocca al lupo" a Roberto e a tutta l'AOEtruria e sono curioso di vedere l'"effetto" che sortirà l'iniziativa che state cercando di concretizzare nei prossimi giorni. A tal proposito spero di conoscere quanto prima luogo e data per cercare di essere presente.

Roberto Condorelli
04-11-10, 15: 53
Ciao Maurizio.

Sono contento di aver indovinato il senso delle tue parole.

Vorrei soffermarmi un momento sul resto.

Preciso che l'iniziativa di far modificare la legge regionale del Lazio è sicuramente partita dall'AOEtruria ma, come non mi stancherò mai di ripetere, io sono iscritto a tale associazione ed anche all'ARO-FOI. E non escludo di iscrivermi ad altre.

Quello che voglio dire è che il sottoscritto, gli amici della FEO, della FOI, di qualunque altra associazione e tutti coloro che vorranno dare una mano, saranno nella loro individualità i protagonisti, nel bene o nel male lo vedremo, di questo tentativo.

Questa non è la sortita di una singola associazione, ma è il tentativo di far convergere, possibilmente attraverso appropriati strumenti e le necessarie competenze professionali, il desiderio di ogni singolo appassionato di questo splendido mondo che è l'allevamento amatoriale di uccelli verso un sistema più giusto, semplice e rispettoso degli animali e di chi li alleva con passione ed impegno.

Conosco molto bene le difficoltà che sono disseminate lungo il percorso che porta alla modifica di una legge nazionale o regionale (ed io vorrei entrambe). E le conosco perchè ci lavoro tutti i giorni, e su cifre ed interessi ben più consistenti.

E mi rendo perfettamente conto delle difficoltà che inevitabilmente ci sono in un settore, quello ambientale-faunistico, che è terra di conquista per tanti personaggi, dall'ortodosso ambientalista al cacciatore invasato.

Non tutti, peraltro, animati da genuino amore per la natura.

Il settore è delicato anche perchè chi tradizionalmente è ostile a tutto ciò che ruota intorno al concetto di "cattività", qualche ragione tuttavia ce l'ha.

Quello che occorre, a mio avviso, è cercare di trovare il giusto punto di equilibrio, e la strada per farlo "passare".

Le difficoltà sono tantissime, e sin dall'inizio ho detto che il risultato è incerto.

Solo una cosa è certa: ci proveremo, tutti insieme con coloro che vorranno dare una mano (e sono sicuro che saranno tanti), e ci proveremo in modo massiccio, meditato, e senza tentennamenti.

Poi, alla fine, tireremo le somme, ci renderemo conto se non abbiamo ottenuto nulla oppure, come spero, avremo ottenuto qualcosa.

Un caro saluto.

Roberto

andrea colacicchi
04-11-10, 17: 07
[QUOTE

Quello che voglio dire è che il sottoscritto, gli amici della FEO, della FOI, di qualunque altra associazione e tutti coloro che vorranno dare una mano, saranno nella loro individualità i protagonisti, nel bene o nel male lo vedremo, di questo tentativo.

CONCORDO IN PIENO!!!

andrea colacicchi
04-11-10, 17: 11
WEEEEEEEE, ma che avete capito? L'unico ad indovinare è stato Roberto!!!!!!Comunque siete tutti molto carini, ma effettivamente, se pensate che una delle cause per cui smisi di allevare un trentennio fa è stata proprio la difficoltà riscontrata nella legislatura che si stava concretizzando nella regione Lazio. Vi rendete conto da quanto tempo io stia aspettando? Non mi faccio illusioni, però solo il fatto che molte persone si stiano impegnando come mai era stato fatto, mi fa ben sperare se non altro per le future generazioni. Conosco, purtroppo, per averlo vissuto nei 40 anni trascorsi come dipendente dell'Amministrazione dello Stato, quanto sia lungo e farraginoso l'iter delle procedure per arrivare all'emanazione di una norma, quindi faccio un caloroso " in bocca al lupo" a Roberto e a tutta l'AOEtruria e sono curioso di vedere l'"effetto" che sortirà l'iniziativa che state cercando di concretizzare nei prossimi giorni. A tal proposito spero di conoscere quanto prima luogo e data per cercare di essere presente.

HAHAHA!!! avevamo dato alle tue parole un significato...funereo!!!

maurizio44
04-11-10, 19: 07
Concordo in pieno e per quanto mi riguarda non solo cercherò di collaborare, ma mi premunerò di tenere informati tutti i miei amici allevatori nella speranza che anche loro possano essere presenti alle iniziative che andrete ad elaborare. Un'idea....non sarà il caso di sensibilizzare anche gli addetti al commercio nel nostro campo?

andrea colacicchi
04-11-10, 19: 28
Un'idea....non sarà il caso di sensibilizzare anche gli addetti al commercio nel nostro campo?

Maurizio, in prospettiva sicuramente avrà un suo peso l'influenza del settore commeciale.Ma in questa prima fase di approccio alle istituzioni, a mio avviso, sarà molto importante puntare sulla nostra identità di allevatori e amatori, anche per sottrarci ad eventuali accuse, da parte di settori ostili alle nostre rivendicazioni, di essere solo interessati a trarre profitto monetario dalla nostra attività.
Piuttosto, e su questo con Roberto c'è massima uniformità di vedute, sarà importante far conoscere alle nostre amministrazioni provinciali e regionali del lazio, l'esempio di enorme attività economica indotta dall'ornitofilia, facendogli vedere i "numeri", in termini di espositori amatoriali e commerciali, movimento di denaro per animali mangimi e attrezzature e quant'altro relativo ad altre realtà territoriali, ad esempio portandogli i dati di eventi quali Reggio Emilia, per fare capire quali sono le potenzialità che non vengono sfruttate nella nostra regione. Ma, tornando alla questione posta da te, in questa fase dobbiamo essere NOI ALLEVATORI i protagonisti delle azioni che decideremo di intraprendere.

salvatorecondemi
04-11-10, 20: 04
Anchio sono disponibile a collaborare.

maurizio44
04-11-10, 20: 50
Andrea pensavo proprio a quei numeri che RE realizza annualmnte per far capire a chi di dovere quanto si è perso negli anni nella nostra regione e quale impulso ne potrebbe nascere nel tempo

andrea colacicchi
04-11-10, 21: 55
credo che sarà un punto di forza nella trattativa. Anche l'esempio di Gubbio, che in sole tre edizioni, e con alle spalle una struttura federale ancora molto giovane e dalle "spalle" meno larghe della FOI, rappresenta un evento di altissima rilevanza (guardate anche solo la consistenza del catalogo della mostra di quest'anno), penso che possa esere molto utile.

max coppa
04-11-10, 22: 00
Potete contare su di me.

robertopicone
04-11-10, 22: 47
Quello che voglio dire è che il sottoscritto, gli amici della FEO, della FOI, di qualunque altra associazione e tutti coloro che vorranno dare una mano, saranno nella loro individualità i protagonisti, nel bene o nel male lo vedremo, di questo tentativo.

Questa non è la sortita di una singola associazione, ma è il tentativo di far convergere, possibilmente attraverso appropriati strumenti e le necessarie competenze professionali, il desiderio di ogni singolo appassionato di questo splendido mondo che è l'allevamento amatoriale di uccelli verso un sistema più giusto, semplice e rispettoso degli animali e di chi li alleva con passione ed impegno.
Roberto

Ineccepibile!


In questi anni ho provato a portare nella legalità alcuni "amatori", purtroppo la macchina normativa e burocratica si é rivelata sempre l'ostacolo maggiore, paradossalmente la cosa si ripercuote proprio sugli animali, a mio avviso finché non ci sarà una buona disponibilità di soggetti (un sistema + giusto e semplice aiuterebbe molto), il mercato nero sarà sempre concorrenziale per quelle persone che non vivono il mondo ornitologico nel senso più completo del termine (aassociazionismo, mostre.......).

A proposito di modifiche di legge, qualche tempo addietro si parlava spesso della proposta del Sen. Orsi, tralasciando tutto il discorso della caccia, credo possa essere una occasione da considerare.

Un'ultima osservazione e poi vado a vedere il 2°T di Nap-Liv, l'art.8 della 157/92 prevede il Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale (CTFVN) con compiti di organo tecnico consultivo per tutto ciò che concerne l'applicazione della stessa legge, in questo Comitato costituito presso il Min. politiche agricole alimentari e forestali, sono rappresentati proprio tutti, finanche il Club alpino italiano.........mancano solo la banda bassotti (bracconieri) e una rappresentanza di allevatori.


@Roberto, porgi le mie scuse a quella studentessa e se é il caso (vedi tu), fagli un'abbraccio di conforto °°/°°

Roberto Condorelli
05-11-10, 14: 57
Ciao Roberto,

i punti che hai toccato nel tuo intervento sono importanti e delicati.

Per portare avanti il nostro progetto di modifica della legge regionale del Lazio da un lato, e di quella nazionale dall'altro, ci troviamo di fronte a scelte di metodo, di tecniche, e di strategia.

Queste ultime meritano particolare attenzione ed occorre ragionarci sopra molto bene.

Rimanendo alla questione del Lazio, proprio stamattina l'amico Fabrizio Moretti mi informava che sono in corso contatti con il mondo venatorio, anch'esso interessato ad una modifica della norma laziale in punto di allevamenti.

Personalmente ritengo che la questione vada approfondita, e su questo purtroppo il Forum manifesta i suoi limiti oggettivi (argomenti complessi e densi di sfumature richiedono post fiume, che le persone non amano nè leggere, nè scrivere).

Sono cose da Convegno.

In soldoni, e quindi con tutti i limiti di un'analisi sommaria ed irriflessa, ritengo preferibile che tutto ciò che faremo sia aperto all'adesione di chiunque, cacciatori compresi, ma singolarmente.

Pur non avendo personalmente alcuna preclusione nei confronti della caccia, io ragiono da allevatore.

Così come sono disponibile a profondere tutto l'impegno che mi è possibile per ottenere i risultati agognati, lo sono meno se la questione prende un taglio "associativo".

E se questo vale per le associazioni di allevatori, vale ancor di più per le associazioni venatorie, delle quali non mi sento emotivamente partecipe.

Condurre "battaglie" (mi si perdoni il termine un po' esagerato) insieme al mondo venatorio, potrebbe da un lato essere molto utile, perchè sono tanti e compatti, ma dall'altro, oltre a lasciarmi personalmente un po' perplesso, potrebbe essere anche piuttosto controproducente.

Nella mia testa frulla infatti il pensiero che quello che va spezzato è proprio il nesso, radicato nella mente di molti, che l'allevamento sia strettamente legato con la caccia. E lo sappiamo bene, visto che è proprio la legge sulla caccia ad occuparsi dell'allevamento (di indigeni).

Sia chiaro che sono perfettamente consapevole che le frange più ortodosse del mondo ambientalista non comprenderanno mai la differenza, ma è fisiologico ed è in preventivo. E non mi preoccupa minimamente.

Quello che importa è che anche in quel mondo, che al suo interno è molto eterogeneo e non costituisto solo da invasati un po' ignoranti, si faccia strada l'idea che l'allevatore non è uno che impallina i pennuti, e non è un torturatore.

Sarà facile? No.

Certamente potrebbe essere rischioso accostarsi ad un mondo, quello venatorio, che è inviso a gran parte degli italiani: quasi tutti quelli che non imbracciano le doppiette.

Ripeto. Se i cacciatori, singolarmente, vorranno aderire alle future iniziative perchè intimamente ritengono che sia giusto, ben vengano. Definire comuni strategie con le relative associazioni, a caldo non mi sembra una scelta nè giusta, nè saggia.

Queste le mie riflessioni ad oggi.

Poi, come detto, ritengo che l'argomento andrebbe approfondito con calma e ponderando bene tutti gli elementi in gioco.

Venendo all'ultima parte del tuo messaggio, la tua galanteria non credo possa alleviare il dispiacere della studentessa per essere stata respinta (come tutti gli altri interrogati della mattinata), nè intaccare la sua consapevolezza che studiare è una cosa, venire a farsi una passeggiata in Facoltà dopo aver usato il libro di testo come fermacarte, un'altra.

Chiudo informandoti che sono giorni che mi sto muovendo per ottenere quella circolare che mi avevi indicato, ma i recenti riassetti ministeriali e le difficoltà di muoversi all'interno della PA rendono particolarmente complesso il raggiungimento del risultato. Staremo a vedere.

A presto

Roberto

Alessandro Ascheri
05-11-10, 15: 48
Quoto roberto al 99%.
Il restante 1% è perché non capisco come si possa respingere una studentessa solo perché non ha studiato: avrà avuto altri meriti, no? C'è chi viene fermata per furto e viene liberata con una telefonata...

Roberto Condorelli
05-11-10, 16: 41
Quoto roberto al 99%.
Il restante 1% è perché non capisco come si possa respingere una studentessa solo perché non ha studiato: avrà avuto altri meriti, no? C'è chi viene fermata per furto e viene liberata con una telefonata...

Eheh, è vero.

E' pur vero che casa mia non è la Questura di Milano. Se mi arriva una telefonata l'esame, almeno con me, non lo fa più.

A presto

di vito francesco
05-11-10, 17: 27
Eheh, è vero.

E' pur vero che casa mia non è la Questura di Milano. Se mi arriva una telefonata l'esame, almeno con me, non lo fa più.

A presto

Io aggiungerei BUNGA BUNGA!!!! Apparte gli scherzi anche io la penso come te Roberto

robertopicone
07-11-10, 20: 34
Caro Condor,
permettimi di chiamarti così altrimenti ho quasi l'impressione di scrivere a me stesso,
confido nelle tue specifiche competenze, sono sicuro che potrai indirizzarci sulle scelte più opportune.

Concordo sui limiti del Forum ma al contempo lo considero un mezzo eccezionale per degli ottimi spunti su cui andare poì ad approfondire.
Come dicevi la materia é ostica e questo rende difficile creare un certo interesse intorno ad essa, aggiungiamo anche il fatto che alcune interpretazioni degli organi giurisprudenziali sono difficili da accettare perché molto lontane dal comune modo di pensare.

Voglio adesso illustrarti le mie considerazioni in merito alle riflessioni che avevi invitato a fare, ho impiegato un pò di tempo in quanto le valutazioni da fare sono davvero tante.

Penso che la collocazione temporale della nascita della figura dell'allevatore 0 dovrebbe essere fatta risalire alla legge n.968 del 1977, allorquando la fauna selvatica é passata dalla proprietà indistinta (res nullius res omnium est), al patrimonio indisponibile dello Stato.

Vista l'allora definizione di "fauna selvatica" e considerata la giurisprudenza del tempo, i soggetti gia viventi in cattività restarono nella piena disponibilità dei rispettivi proprietari.

Quindi a mio avviso si possono condiderare due tipi di allevatore 0:
1°) il possessore della fauna all'entra in vigore della 968/77;
2°) visto l'art. 821 CC "acquisto dei frutti" chi acquistava soggetti dagli allevamenti previsti dall'art. 19 della 968/77.

Se ho capito bene leggendo il parere, l'orientamento giurisprudenziale sulla definizione di "fauna selvatica" cambia con l'aggiunta del termine "specie" nell'art.2 "oggetto della tutela, della legge 157 del 92, non parlando però della fauna dell'allevatore 0, minus dixit lex quam voluit (come é bello copiare certe frasi) e da qui ne deriva sicuramente la libertà di commercio, al contempo però ha ingenerato un limite sul diritto di proprietà (secondo la Cassazione).

E qui si concentra forse il nocciolo della questione, veramente gli allevatori di fauna con le stesse caratteristiche di quella selvatica, possono in qualche modo con il loro esercizio del possesso, andare contro gli interessi della collettività?

Come scritto nel parere in questione, gia la Corte di Giustizia Europea si é espressa su questo punto in merito alla direttiva CEE 409/79, da cui deriva la 157/92, se la protezione della fauna di allevamento non é utile allo scopo della legge, questa non trova applicazione.

Io aggiungerei che il libero allevamento (dicendenti dell'allevatore 0) é sicuramente utile alla conservazione dell'ambiente.

Ora, per la propietà transitiva, credo che lo stesso concetto possa essere applicato alla legislazione nazionale.

Quindi rispondendo al tuo quesito penso che, acquistando da un allevatore con una regolare ricevuta (da cui si possa identificare un soggetto), marcare i nascituri con contrassegno inamovibile e così via.....possa essere possibile senza chiedere autorizzazioni.

La conclusione sarebbe subordinata al fatto di riconoscere l'anello inamovibile come prova della nascita in cattività e comunque tutto il ragionamento é riferito ad allevatori amatoriali di fauna ornamentale, quindi, non agli allevamenti commerciali.

Condor ti prego non mi rimandare.