Detenzione indigeni Piemonte

[Pantaleo Rodà]

Buonasera a tutti, ultimamente sto considerando l'idea di fare la richiesta di detenzione per gli indigeni e mi sono prima accuratamente letto il regolamento per quanto riguarda la mia regione (Piemonte); a parte il fatto di dover sostenere un esame davanti ad una commissione, i cui particolari non sono ben specificati, c'è un passaggio che mi lascia un pò perplesso:

Ogni allevatore deve disporre di apposita struttura per l'isolamento di selvatici malati o portatori di patologie in atto, accantonando gli animali morti per cause non naturali per i successivi accertamenti sanitari e dovrà segnalare. ai sensi di legge, al Servizio Veterinario dell’Azienda U.S.L competente situazioni patologiche di natura epidemica in atto o sospette, nonché dare notizia di ogni anomalia che si riscontri alle uova alla loro schiusa e ai piccoli nati.

Cosa si intende per "apposita struttura per l'isolamento"? Non basta una normale gabbia singola che uso per la quarantena, ovviamente distante dalle altre gabbie? Dovrò segnalare all'ASL anche le eventuali uova non schiuse per morte embrionale o i piccoli deceduti?

Grazie a chi vorrà darmi dei chiarimenti, Leo

[Roberto Giani]

Buonasera a tutti, ultimamente sto considerando l'idea di fare la richiesta di detenzione per gli indigeni e mi sono prima accuratamente letto il regolamento per quanto riguarda la mia regione (Piemonte); a parte il fatto di dover sostenere un esame davanti ad una commissione, i cui particolari non sono ben specificati, c'è un passaggio che mi lascia un pò perplesso:

Ogni allevatore deve disporre di apposita struttura per l'isolamento di selvatici malati o portatori di patologie in atto, accantonando gli animali morti per cause non naturali per i successivi accertamenti sanitari e dovrà segnalare. ai sensi di legge, al Servizio Veterinario dell’Azienda U.S.L competente situazioni patologiche di natura epidemica in atto o sospette, nonché dare notizia di ogni anomalia che si riscontri alle uova alla loro schiusa e ai piccoli nati.

Cosa si intende per "apposita struttura per l'isolamento"? Non basta una normale gabbia singola che uso per la quarantena, ovviamente distante dalle altre gabbie?

Secondo me dovrebbe essere non solo una gabbia singola, ma disporre anche un altro locale chiuso e separato dall'allevamento.




Dovrò segnalare all'ASL anche le eventuali uova non schiuse per morte embrionale o i piccoli deceduti?

In questo frangente mi pare sia dato abbastanza spazio al libero arbitrio. Si parla di "dare notizia di ogni anomalia che si riscontri alle uova alla loro schiusa e ai piccoli nati": chi definisce l'anomalia, se non il tuo libero arbitrio e la tua esperienza?
Ad esempio: se hai 50 uova, se ne schiudono 5 e muoiono 3 pulli, nelle restanti 45 hai tutte morti embrionali, embè mi pare chiaro che hai un problema e devi segnalarlo.
Ma se hai 50 uova, il 10% non è fecondato, l'80% di quelle fecondate schiudono e il 75% dei pulli li porti a svezzamento, mi sembra sia nella normalità e che non sia necessaria alcuna comunicazione alle autorità sanitarie.

[Pantaleo Rodà]

Grazie della risposta Roberto


Secondo me dovrebbe essere non solo una gabbia singola, ma disporre anche un altro locale chiuso e separato dall'allevamento.


Tenere la gabbia in casa andrebbe bene?


In questo frangente mi pare sia dato abbastanza spazio al libero arbitrio.


E nel caso notassi qualcosa di anomalo, la ASL cosa potrebbe fare?

Scusate le domande, ma prima di avventurarmi nella "palude", voglio essere sicuro di non impantanarmi...

[Roberto Giani]

Grazie della risposta Roberto



Tenere la gabbia in casa andrebbe bene?



E nel caso notassi qualcosa di anomalo, la ASL cosa potrebbe fare?

Scusate le domande, ma prima di avventurarmi nella "palude", voglio essere sicuro di non impantanarmi...


A queste domande è veramente difficile rispondere. Potrei dirti una cosa o l'altra, ma sarebbero solo pareri personali di nessun valore.

Penso sia meglio rivolgere queste domande agli enti che ti dovrebbero rilasciare l'autorizzazione all'allevamento, così non avresti più alcun dubbio sull'interpretazione della norma.
Magari potresti sentire anche altri allevatori piemontesi che hanno indigeni. Sarebbe la miglior cosa, credo.

[Roberto Condorelli]

A queste domande è veramente difficile rispondere. Potrei dirti una cosa o l'altra, ma sarebbero solo pareri personali di nessun valore.

Penso sia meglio rivolgere queste domande agli enti che ti dovrebbero rilasciare l'autorizzazione all'allevamento, così non avresti più alcun dubbio sull'interpretazione della norma.
Magari potresti sentire anche altri allevatori piemontesi che hanno indigeni. Sarebbe la miglior cosa, credo.

Buonasera.

Temo che anche chiedere agli Enti non sia dirimente. Anzi.

Quando le norme sono fumose, come in questo caso ed in tutti i casi in cui vengono scritte da persone incompetenti, le Autorità che le devono applicare sono smarrite e reagiscono in modo disomogeneo e talvolta scomposto.

Mi sento di condividere il consiglio di tararsi sul comportamento degli altri allevatori.

Eviterei di mettermi a chiedere agli Uffici spiegazioni che non sono in grado di fornire.

Buona serata.

Roberto

[max coppa]

Purtroppo le normative cambiano da provincia a provincia.Es. in provincia di Novara (Piemonte) non e' previsto nessun corso o esame.Si compilano dei moduli per la richiesta del permesso di detenzione, si consegnano all'ufficio caccia e pesca con relativa marca da bollo.Tutto cio' bisogna farlo prima di portare a casa i soggetti anellati con anello inamovibile e certificato di cessione. Si viene convocati per il ritiro del permesso di detenzione e il registro di carico e scarico che dovra' essere controllato e timbrato tutti gli anni nel mese di dicembre presso l'ufficio caccia e pesca. Nulla di complicato. Per la provincia di verbania la procedura credo sia simile , cmq ho gia' dato a Leo il recapito di un mio amico che risiede nella sua provincia e gli dira' quale procedura eseguire.