Visualizza la versione completa : proventricolite del cardellino approfondiamo...............
vincenzo postiglione
15-11-10, 00: 34
salve a tutti una 20giorni interessato ad un portatore di lutino andai ad acquistarlo,al apparenza il soggetto si presentava con un bel piumaggio attillato,feci consistenti ed una pancia buona,ma soffiando bene haime!aveva il ventricolo inffiammato usciva ed entrava appena era a uno stato iniziale della mallattia (aveva una buona percentuale di ripresa curandolo in tempo)chiaramente non lo presi,feci notare la cosa al allevatore che lo cedeva ,lui in buona fede mi disse che prima di portarmelo lo soffio sotto vedendo che stava bene non immaginava che aveva questo problema,fece le analisi e la cura dal veterinaio fu il fungilin o in alternativa il micostatin.voglio approfondire questa mallattia che da un paio danni sta diventando sempre piu presente negli aviari e poco conosciuta,approfondiamo tutti insieme vorrei capire insieme a voi come incomincia questa mallattia da che e dovuto? qualcuno sostiene che la proventricolite e derivata dal grit forse puo essere anche, in una buona percentuale di cardellini che prendono questa patologia deriva che mangiavano il grit,ma altri che non l'anno mai assunto da che proviene? forse sara una mallattia ereditaria? o forse questa mallattia e partita da i mayor essendo essi piu anni che si allevano ed sono stati baliati in passato come in presente dai canarini secondo voi puo essere che e stata trasmessa proprio dai canarini? la proventricolite a uno stato iniziale spesso viene curata con successo,ma quando si arriva a fare quella pallina non ce piu nulla da fare,spero che interverrete intanti a rispondere ed approfondire insieme questa patologia ci tengo a sentire i vosri pareri grazie anticipatamente
Donatella Tudino
15-11-10, 14: 23
Sul grit io ho già dato il mio parere sfavorevole in un'altra discussione Che possa creare problemi così seri non lo so ma nemmeno lo escludo. Ma se gli antimicotici danno un risultato positivo soprattutto se usato per tempo, evidentemente la noxa patogena è un fungo. Certo che se si arriva a danni ingenti la malattia diventa incurabile. Ciaoooo.
arenelapa
15-11-10, 15: 58
ma soffiando bene haime!aveva il ventricolo inffiammato usciva ed entrava appena era a uno stato iniziale della mallattia
Scusate se mi intrometto spesso leggo delle discussioni dove si descrivono sintomi ben precisi di cui ci si accorge soffiando il ventre del soggeto. Sarebbe interessante per noi neofiti poter vedere qualche foto di questi sintomi così da avere un aiuto nel riconoscerli.
Grazie a tutti Vincenzo Spanò
gianluca cenerelli
15-11-10, 16: 41
Salve, anch'io ho visto quel cardellino ed effettivamente era un inizio di proventricolite... Comunque, anche a me capitò con una cardellina favata lo scorso autunno, e risolsi somministrando fungilin e fermenti per 2 - 3 settimane... Saluti...
roberto ghidini
15-11-10, 19: 59
Come avete detto i megabatteri sono dei funghi,se sono in allevamento è perche un uccello contagiato li ha portati,il consiglio migliore è quello di disinfettare ,magari con il fuoco,le gabbie dove è presente la malattia,non mescolare mai i semi,non scambiare le mangiatoie, i beverini, e i posatoi.
Di solito si nota il gonfiore del proventricolo,che diventa giallastro o rosso,compaiono poi delle venuzze rosse,a questo punto si nota un grande dimagrimento,le feci sono molli o\e spezzettate con residui di semi indigeriti,dopo di che si ingrossa anche il fegato,in ultimo diarrea e vomito.
Il rimedio più efficace è il Fungilin (Amfotericina B) che è fuori produzione dal agosto 2009,in alcuni casi (ceppi) è efficace anche il Diflucan,un po meno il Micostatin,se utilizzate altri farmaci importati non fatevi beccare,in alcune regioni stanno facendo controlli specifici negli allevamenti.
vincenzo postiglione
15-11-10, 23: 20
caro arenelapa non ti intrometti asolutamente,la discussione e stata aperta proprio per approfondire tutti insieme su la proventricolite,ed anche io anche se bene o male la saprei riconoscere vorrei approfondire e farla imparare anche ai neofiti x non incappare su soggetti malati.
leggete questo articolo http://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBgQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.verdiardesia.com%2Farticoli%2 Fproventricolite1.asp&ei=4K7hTKWWMsLJhAf_sPS3DQ&usg=AFQjCNFxpzD8z_rqKZ67Br7K9cbB8lRPiQ&sig2=rb8PaN5Yx54g1QILto2e5g
eppure leggendo questo testo del dott.angelo citro mi fa pensare che tutti quei cardellinini che nascono con il puntino che spesso curati con pappine mediche mi fa pensare che siano portatori sani di questa mallattia,il grit conosco allevatori che lo danno da anni senza avere mai riscontrato problemi,forse quelli che si ammalano con il grit saranno proprio quei portatori sani che magari curati con il fungilin appena nati,magari che si ammalano piu facilmente anche con i semi che ne dite?
Il puntino nero dei neonati non è altro che la cistifellea piena di bile che nelle ore successive alla nascita dovrebbe svuotarsi naturalmente.se non succede è a causa di problemi intestinali dei neonati,si tratta di un sintomo comune a molte malattie batteriche(es colibacillosi,salmonellosi).invece la megabatteriosi può causare mortalità dei nidiacei nella prima sett di vita,con morte quasi improvvisa a gozzo pieno.i nidiacei improvvisamente cessano di chiedere l'imbeccata e nel giro di poche ore muoiono.negli adulti i sintomi di megabatteriosi sono piu blandi,i soggetti possono apparire in buone condizioni(portatori sani)e questo ha favorito la diffusione della malattia che ormai è quasi ubiquitaria negli allevamenti
arenelapa
17-11-10, 07: 07
caro arenelapa non ti intrometti asolutamente,la discussione e stata aperta proprio per approfondire tutti insieme su la proventricolite,ed anche io anche se bene o male la saprei riconoscere vorrei approfondire e farla imparare anche ai neofiti x non incappare su soggetti malati.
leggete questo articolo http://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBgQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.verdiardesia.com%2Farticoli%2 Fproventricolite1.asp&ei=4K7hTKWWMsLJhAf_sPS3DQ&usg=AFQjCNFxpzD8z_rqKZ67Br7K9cbB8lRPiQ&sig2=rb8PaN5Yx54g1QILto2e5g
eppure leggendo questo testo del dott.angelo citro mi fa pensare che tutti quei cardellinini che nascono con il puntino che spesso curati con pappine mediche mi fa pensare che siano portatori sani di questa mallattia,il grit conosco allevatori che lo danno da anni senza avere mai riscontrato problemi,forse quelli che si ammalano con il grit saranno proprio quei portatori sani che magari curati con il fungilin appena nati,magari che si ammalano piu facilmente anche con i semi che ne dite?
Grazie Vincenzo Postiglione, davvero un articolo interessante, anche se mancano delle foto un po più esplicite.
Ciao Vincenzo Spanò
vincenzo postiglione
17-11-10, 14: 18
Grazie Vincenzo Postiglione, davvero un articolo interessante, anche se mancano delle foto un po più esplicite.
Ciao Vincenzo Spanò
ciao vincenzo x le foto non posso aiutarti,per quanto riguarda l'articolo se l'umanita non avesse diffuso le proprie esperienze la civilta nonsi sarebbe evoluta,avrei voluto piu pareri ma va bene cosi,perche sei o aperto il post e qualcuno come te a capito qualcosa si vede che o fatto bene ad aprire il discorso,distinti saluti
cardellino85
15-08-11, 07: 56
salve a tutti. In assenza ormai di Fungilin e Mycostatin (che manca da mesi), quale prodotto consigliate di utilizzare? Ho letto che il Diflucan potrebbe andare bene, ma volevo conoscere i dosaggi e sapere se conviene prendere le compresse o la soluzione?
Grazie mille a tutti.
roberto ghidini
16-08-11, 11: 38
Gli unici farmaci che funzionano al 100% sono il Fungilin\Fungizone e il Nizoral,entrambi non sono più reperibili in Italia,poi dicono che ci sono rari casi dove hanno funzionato anche altri farmaci,ma su questo sarei un po scettico.
Quello che ti posso consigliare e di cercare di reperire uno dei primi due nelle Farmacie Vaticane,o di sperare di trovarne una rimanenza da altri allevatori
Allego una foto di un mio nuovo acquisto si accettano consigli ed eventuae soluzione per evitare una fine infausta.
Grazie e Buone Feste
fungizone sciroppo squibb di produzione francese è reperibile contattando la farmacia vaticana che lo spedisce,o farsi un viaggetto in francia con ricetta o cercare presso i rivenditori a borsa nera e contrabbando.
io sto' dando il fungilin 4 gocce in 10ml ma credo che non salverà il soggetto il fungizone qualcuno ha esperienza che sia piu' efficace del fungilin?
vincenzo postiglione
24-12-11, 23: 19
ci sono io i veterinai sul forum che possono consigliarti su i dosaggi,toglimi una curiosita ma ai usato il grit?
roberto ghidini
25-12-11, 14: 41
La dose per un beverino piccolo (quello da mostra) è di 10 gocce x 10 giorni,se il soggetto non è ancora magrissimo ce le puoi fare.
Intanto tieni il soggetto al caldo,in modo che sia più attivo, e che mangi e beva di più.
Solo se hai manualità con i sondini,ti consiglio di fare 2 ml di pappetta per pulli,mescolarci dentro una goccia di fungilin,e assicurarti di somministrarla nel gozzo,questo per due o tre giorni, due o tre volte al giorno.
Il cardellino l'ho acquistato da 15 giorni quindi non so se veniva fornito il grit io di sicuro non lo somministro. Il beverino da mostra dovrebbe essere da 50ml quindi in 10ml circa due gocce, io visto che si deposita sul fondo ne fornisco 4 in 10ml oggi ho aggiunto anche una goccia di GSE per vedere se acidificando l'acqua migliora un po'.
Per quanto riguarda i sondini mai usati e non so nemmeno dove trovarli e quali usare , ma la cosa mi interessa, potrei avere maggiori informazioni.
GRazie e Buon Natale
roberto ghidini
25-12-11, 19: 02
Si il fungilin\fungizone si deposita sul fondo,bisogna tenerlo mescolato almeno 3 volte al giorno.
I sondini da imbecco hanno bisogno di una certa pratica,per evitare che,invece del gozzo,vai ad inserire il pastoncino nei polmoni.
Se conosci un allevatore in grado di utilizzarlo,oltre che ad essere sicuro che l uccello ingerisca il medicamento,lo aiuterai a non deperire troppo,finche le "passate" di fungizone nel proventricolo, riescono ad estirpare i megabatteri,e a farlo riprendere .
Lancashire
28-12-11, 18: 29
http://www.rione.it/canarini/lancashire/dosare_medicinali_liquidi_it.htm
roberto ghidini
28-12-11, 19: 10
Posso concordare con lo scritto di Lancashire,infatti non userei mai un medicinale assimilabile, come il Baycox,Minocin,o altro ,con un unità di misura così imprecisa,può essere estremamente dannoso.
Il Fungizone invece non viene assimilato dall organismo, lavora in passata,quindi se la dose fosse anche raddoppiata,non si avrebbe nessuna controindicazione.
di vito francesco
02-01-12, 18: 59
Ho sentito dire che il fungizone è più efficace se l' acqua viene acidificata con aceto di mele . Qualcuno ne sa qualcosa?
Antonio Longo
02-01-12, 19: 19
Ho sentito dire che il fungizone è più efficace se l' acqua viene acidificata con aceto di mele . Qualcuno ne sa qualcosa?
Ciao Francesco, su consiglio di un veterinario aviare nonché allevatore di cardellini, ho usato GSE e aceto di mele su un soggetto che presentava questo problema. In un beverino piccolo da 50 cc, 4 gocce di GSE ed un cucchiaino raso di aceto di mele.
Il trattamento è durato 15 giorni, la "pallina" è scomparsa e non si è ripresentato il problema.
di vito francesco
02-01-12, 22: 49
Ciao Francesco, su consiglio di un veterinario aviare nonché allevatore di cardellini, ho usato GSE e aceto di mele su un soggetto che presentava questo problema. In un beverino piccolo da 50 cc, 4 gocce di GSE ed un cucchiaino raso di aceto di mele.
Il trattamento è durato 15 giorni, la "pallina" è scomparsa e non si è ripresentato il problema.
Ottima questa esperienza, ma a me interessava sapere se altri abbiano sentito della combinazione tra fungilin ed aceto di mele , un veterinario aviare mi ha detto di fare così mentre un altro di usarli separatamente!Ciao Antò!!!!!
roberto ghidini
02-01-12, 23: 57
Non credo che cambi niente,ti posso assicurare che nè l aceto, nè il GSE,sono capaci di estirpare i megabatteri.
Il mio veterinario negli ultimi 3\4 anni ha provato di tutto,anche il trattamento belga a base di acido diluito,e fin ora niente ha dato risultati,per ora l unico principio attivo valido è l Amfotericina B
MORRIS_73
03-01-12, 15: 08
Ho sentito dire che il fungizone è più efficace se l' acqua viene acidificata con aceto di mele . Qualcuno ne sa qualcosa?
L’acidificazione dell’acqua con l’aceto di mele, GSE o succo di limone non fa altro che mantenere o meglio stabilizzare una corretta microflora intestinale RENDENDO PIU’ DIFFICOLTOSO l’attecchimento dei diversi batteri patogeni meglio definita come “biocompetizione”. I trattamenti con i diversi tipi di farmaci non fanno altro che distruggere questo equilibrio ma soprattutto se usati in via preventiva senza il riscontro attraverso idonei esami di laboratorio. L’uso indiscriminato di “medicine” in via preventiva molto spesso non fa altro che favorire specie batteriche patogene a scapito di quelle utili. Questo e’ un dato di fatto.
Un altro dato di fatto e’ l’impiego dei "probiotici" in diversi allevamenti di volatili , prodotti capaci di controllare la flora intestinale senza azione antibiotica.
E’ un ALTRO dato di fatto l’uso di alcuni “prodotti” alternativi per chi come me e’ convinto che esiste quasi sempre una via alternativa a discapito di una via piu comoda per non dire piu’ facile.
Non sono quindi d’accordo con nessuno di Voi su questo post ma in special modo con Roberto al quale consiglio l’utilizzo in allevamento dell’ornicuma Q, secondo i tempi e le dosi consigliate.
Scientificamente non e’ ancora stato dimostrato in che modo distrugga i megabatteri, ma vi posso assicurare che e’ “fuori” dalle aspettative di molti valenti allevatori.
Per Francesco: puoi tranquillamente integrare i due “prodotti” senza distruggere i megabatteri,
Puoi tranquillamente usare l’ornicuma Q anche per lunghi periodi distruggendo sicuramente i megabatteri ma nel frattempo comincia a raccogliere i denari per una sostanziosa colazione a Reggio Emilia per il prossimo anno.
Diversamente, se non vuoi attingere alle tue risorse puoi tranquillamente regalarmi una coppia di cardellini major ancestrali allevati nella maniera piu’ rustica possibile per non avere lo scrupolo a vita nei miei confronti
Come disse ai principi un caro amico: provare per credere!.
Saluti
Antonio Longo
03-01-12, 15: 47
Ciao Morris,
usai la linea ornicuma un paio d'anni fa, smisi di utilizzarli a causa della difficoltà nel reperirli nella mia zona.
Riguardo al prodotto contrassegnato dalla lettera "q", oggetto del tuo intervento, mi potresti sciogliere alcuni dubbi?
E' vero che è consigliabile un suo impiego nei pastoni invece che in acqua? Nel caso, se si volesse usare in acqua, perderebbe di molto la sua efficacia?
E' un prodotto che stimola le naturali difese immunitarie dei soggetti, in che periodo è consigliabile fornirlo? Va usato una volta all'anno oppure anche prima degli accoppiamenti?
Grazie in anticipo.
roberto ghidini
03-01-12, 16: 25
Ciao Morris,per quello che riguarda le cure preventive o a caso,sono certamente del tuo avviso,e personalmente non ho mai utilizzato medicinali senza prescrizione veterinaria.
Per il resto,non ho mai utilizzato questo prodotto,ma lo proveremo sicuramente la sua efficacia,anche se nella composizione non vedo alcun antimicotico.
ESTRATTI FITODERIVATI CONTENUTI IN ORNICUMA Q
ESTRATTO FUNZIONE
Acerola Antinfettiva, stimola l'immunità
Echinacea Stimola l'immunità
Mirtillo Protezione Vasi Sanguigni, antimicrobica, gastroprotettiva
Ficus carica Aumenta la digestione degli alimenti
Vite rossa Antiossidante, antinfiammatoria
Ananas Antinfiammatoria
Semi di pompelmo Antimicrobica
Aloe Vera Antinfettiva, stimola l'immunità
Propoli Antinfettiva, antinfiammatoria, stimola l'immunità
Betaglucani Stimola l'immunità
di vito francesco
03-01-12, 16: 34
L’acidificazione dell’acqua con l’aceto di mele, GSE o succo di limone non fa altro che mantenere o meglio stabilizzare una corretta microflora intestinale RENDENDO PIU’ DIFFICOLTOSO l’attecchimento dei diversi batteri patogeni meglio definita come “biocompetizione”. I trattamenti con i diversi tipi di farmaci non fanno altro che distruggere questo equilibrio ma soprattutto se usati in via preventiva senza il riscontro attraverso idonei esami di laboratorio. L’uso indiscriminato di “medicine” in via preventiva molto spesso non fa altro che favorire specie batteriche patogene a scapito di quelle utili. Questo e’ un dato di fatto.
Un altro dato di fatto e’ l’impiego dei "probiotici" in diversi allevamenti di volatili , prodotti capaci di controllare la flora intestinale senza azione antibiotica.
E’ un ALTRO dato di fatto l’uso di alcuni “prodotti” alternativi per chi come me e’ convinto che esiste quasi sempre una via alternativa a discapito di una via piu comoda per non dire piu’ facile.
Non sono quindi d’accordo con nessuno di Voi su questo post ma in special modo con Roberto al quale consiglio l’utilizzo in allevamento dell’ornicuma Q, secondo i tempi e le dosi consigliate.
Scientificamente non e’ ancora stato dimostrato in che modo distrugga i megabatteri, ma vi posso assicurare che e’ “fuori” dalle aspettative di molti valenti allevatori.
Per Francesco: puoi tranquillamente integrare i due “prodotti” senza distruggere i megabatteri,
Puoi tranquillamente usare l’ornicuma Q anche per lunghi periodi distruggendo sicuramente i megabatteri ma nel frattempo comincia a raccogliere i denari per una sostanziosa colazione a Reggio Emilia per il prossimo anno.
Diversamente, se non vuoi attingere alle tue risorse puoi tranquillamente regalarmi una coppia di cardellini major ancestrali allevati nella maniera piu’ rustica possibile per non avere lo scrupolo a vita nei miei confronti
Come disse ai principi un caro amico: provare per credere!.
Saluti
Maurizio mi hai fatto morire dal ridere !!!!!! Certo che te la pago la colazione!!! Pensa che ho già l' ornicuma q perchè un veterinario aviare mi aveva già consigliato il prodotto . Anche io come Antonio sarei curioso di sapere come tu lo usi , così sarò totalmente in debito verso di te e la coppia di cardellini major si avvicina sempre di più a Gallipoli!!!!
MORRIS_73
03-01-12, 16: 48
Ciao Antonio, non credo che avrai difficolta’ nel reperirlo, ma se cosi’ fosse contattami pure privatamente .
Naturalmente lo puoi impiegare sia nell’acqua che nel pastoncino, ma considera che nell’acqua tende a depositarsi, non si scioglie adeguatamente, tende a deteriorarsi prima e non estrinseca i diversi benefici indicati dall’”etichetta” ma solamente l’azione contro i megabatteri, per cui un risultato diverso lo puoi avere con l’impiego in altri alimenti.
E’ inoltre un prodotto naturale che tende a “chelare” , un surplus non danneggia, come non danneggia un uso continuato anche se a mio avviso ci devono essere i tempi di interruzione e questo per uno studio su alcune specie che sto effettuando da diversi anni.
Tieni conto che se non consideriamo il fattore di equilibrio degli alimenti anche l’uso continuato di prodotti naturali puo’ creare terreno favorevole ad altri agenti patogeni.
E’ davvero “imbarazzante” scoprire oggi che ci sono prodotti idonei ma soprattutto naturali che la “ricerca” ha messo in evidenza permettendoci davvero di “sognare” con le specie piu’ difficili e di difficile mantenimento in cattivita’.
Sto’ infatti sperimentando un altro prodotto davvero eccezionale per altri problemi notevoli con risultati sbalorditivi, ma occorre sempre e comunque il supporto di un veterinario specializzato in patologia aviaria.
Roberto, infatti avevo gia’ scritto che non esiste una giustificazione scientifica ed il tutto e’ in fase di accertamento e di studio.
Facciamo cosi’: se in allevamento hai qualche soggetto che presenta il problema, comincia la somministrazione, ed effettua i vetrini nei tempi dovuti. Prenditi inoltre i tempi necessari per rispondere a questo post e poi mi dirai, anzi:, ci dirai.
Adesso ti devo lasciare perche’ devo cominciare a costruire la voliera per i cardellini che mi regalera’ Francesco e che ormai sono quasi vicini a Gallipoli.
Saluti
di vito francesco
03-01-12, 16: 58
Ciao Antonio, non credo che avrai difficolta’ nel reperirlo, ma se cosi’ fosse contattami pure privatamente .
Naturalmente lo puoi impiegare sia nell’acqua che nel pastoncino, ma considera che nell’acqua tende a depositarsi, non si scioglie adeguatamente, tende a deteriorarsi prima e non estrinseca i diversi benefici indicati dall’”etichetta” ma solamente l’azione contro i megabatteri, per cui un risultato diverso lo puoi avere con l’impiego in altri alimenti.
E’ inoltre un prodotto naturale che tende a “chelare” , un surplus non danneggia, come non danneggia un uso continuato anche se a mio avviso ci devono essere i tempi di interruzione e questo per uno studio su alcune specie che sto effettuando da diversi anni.
Tieni conto che se non consideriamo il fattore di equilibrio degli alimenti anche l’uso continuato di prodotti naturali puo’ creare terreno favorevole ad altri agenti patogeni.
E’ davvero “imbarazzante” scoprire oggi che ci sono prodotti idonei ma soprattutto naturali che la “ricerca” ha messo in evidenza permettendoci davvero di “sognare” con le specie piu’ difficili e di difficile mantenimento in cattivita’.
Sto’ infatti sperimentando un altro prodotto davvero eccezionale per altri problemi notevoli con risultati sbalorditivi, ma occorre sempre e comunque il supporto di un veterinario specializzato in patologia aviaria.
Roberto, infatti avevo gia’ scritto che non esiste una giustificazione scientifica ed il tutto e’ in fase di accertamento e di studio.
Facciamo cosi’: se in allevamento hai qualche soggetto che presenta il problema, comincia la somministrazione, ed effettua i vetrini nei tempi dovuti. Prenditi inoltre i tempi necessari per rispondere a questo post e poi mi dirai, anzi:, ci dirai.
Adesso ti devo lasciare perche’ devo cominciare a costruire la voliera per i cardellini che mi regalera’ Francesco e che ormai sono quasi vicini a Gallipoli.
Saluti
Guarda che i miei li puoi fare tranquillamente dentro le 120!!!!! Nella voliera è troppa grazia si distraggono!
sto somministrando il fungilin da piu' di 10 giorni ma la pallina sulla destra della mia cardellina e ancora presente anch'io proverò ad aggiungere il gse e quando arriva proverò anche il "Q". La speranza è l'ultima a morire.
MORRIS_73
03-01-12, 17: 18
Perdonami Francesco, mi sono espresso male, intendevo dire la voliera per i novelli, sono certo che li riproduci nelle 120, ma tu mi insegni che da una coppia di cardellini "rustici"
una voliera potrebbe essere insufficente ad ospitare la futura prole.
Saluti
di vito francesco
03-01-12, 17: 31
Perdonami Francesco, mi sono espresso male, intendevo dire la voliera per i novelli, sono certo che li riproduci nelle 120, ma tu mi insegni che da una coppia di cardellini "rustici"
una voliera potrebbe essere insufficente ad ospitare la futura prole.
Saluti
Hai ragione non ci avevo pensato!!!
Lancashire
04-01-12, 13: 39
L’acidificazione dell’acqua con l’aceto di mele, GSE o succo di limone non fa altro che mantenere o meglio stabilizzare una corretta microflora intestinale RENDENDO PIU’ DIFFICOLTOSO l’attecchimento dei diversi batteri patogeni meglio definita come “biocompetizione”..
Non sono quindi d’accordo con nessuno di Voi su questo post ma in special modo con Roberto al quale consiglio l’utilizzo in allevamento dell’ornicuma Q, secondo i tempi e le dosi consigliate.
...
Scientificamente non e’ ancora stato dimostrato in che modo distrugga i megabatteri, ma vi posso assicurare che e’ “fuori” dalle aspettative di molti valenti allevatori.
Scusa la mia ignoranza, mi puoi dare i riferimenti scientifici alla tua affermazione citata in grassetto.
Grazie
MORRIS_73
04-01-12, 14: 41
Scusa la franchezza, ma non sono tenuto a darti i riferimenti scientifici alla mia affermazione e ne' voglio darteli considerando anche il fatto che non ho mai parlato di riferimenti scentifici ma l'hai fatto solo tu.
Ti allego comunque un documento (uno dei tanti che ho trovato velocemente), estratto da Italia Ornitologica 3/2005 dove in "Germi di irruzione secondaria" ci sono i riferimenti al succo di limone e all'aceto.
Personalmente ho specificato l'aceto di mele e non di vino per ovvi motivi (anche se tanti studiosi parlano di aceto), ho specificato il GSE per altri ovvi motivi, ma francamente non mi va di divulgare i risultati delle ricerche di valenti studiosi e ricercatori se non espressamente autorizzato, ma soprattutto ad utenti che non conosco personalmente e che me lo chiedono con un sarcasmo del tutto fuori luogo quando non sanno nemmeno con chi stanno parlando.
Introduzione
L'apparato digerente degli uccelli è colpito frequentemente da fenomeni patologici, a causa del metabolismo molto elevato di questi animali, che possono risultare in breve tempo fatali; infatti vivono con dei ridotti margini di sicurezza metabolica e se privati di acqua e cibo possono morire di fame in poco tempo (Zucca P. e altri 1999). La proventricolite, eventualmente associata ad altre forme morbose, è una delle malattie più frequenti ed importanti sia nel Canarino che in altri uccelli (Tonelli I.O. n.3/94).
Cenni di anatomia
Gli uccelli nel corso dell'evoluzione hanno sostituito i denti con un robusto becco corneo; essi ingeriscono il cibo senza masticarlo utilizzando il becco per frammentarlo (Proctor 1993). L'esofago è un lungo e sottile tubo muscolo membranoso, molto estensibile che connette la bocca con il proventricolo o stomaco ghiandolare, anteriormente si dilata nel gozzo o ingluvie che rappresenta un'area di stoccaggio temporaneo di cibo. Il proventricolo continua insensibilmente l'esofago, ha forma fusata ed è disposto a sinistra; il lume (parete interna) è ricco di cellule che secernono acido cloridrico ed enzimi digestivi, si continua nello stomaco muscolare o ventriglio che ha forma di sacco schiacciato lateralmente il quale svolge la funzione dei denti dei mammiferi e tritura l'alimento. Nel piccolo intestino avviene la digestione e l'assorbimento del cibo e le sue caratteristiche morfologiche variano a seconda della dieta e della specie presa in esame. I ciechi intestinali sono delle dilatazioni dell'intestino a fondo cieco, ospitanti una flora batterica in grado di aggredire la cellulosa. Il grosso intestino è ridotto ad un corto tratto che va dalla fine del piccolo intestino alla cloaca. La cloaca è una camera comune nella quale sboccano l'apparato intestinale, quello urinario e quello riproduttivo.
Storia
Nel febbraio del 1980 i nidiacei di un allevamento di Canarini di Colore morivano sistematicamente tutti all'8/9 giorno, alla necroscopia tutti i soggetti deceduti presentavano un ingrossamento del proventricolo dovuto alla quantità di alimento indigerito in esso contenuto. Il prof. F. Tarozzi della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna, sezionando il proventricolo (lo stomaco ghiandolare) di un Canarino notò una patina biancastra molto simile a quella che si osserva nei casi di micosi dovute a Candida albicans. Asportò una parte di questa patina con un vetrino copri oggetto ed esaminandola al microscopio notò un intreccio di forme bastoncellari, lunghe circa 40 micron e larghe 2 micron. Queste formazioni erano molto diverse dalle ife fungine presenti nella Candidosi. Nonostante gli innumerevoli esami colturali sia con terreni per funghi che per batteri, con tutte le metodiche possibili ed immaginabili svolte anche dai proff. Morganti e Sanguinetti dell'Istituto di Malattie Infettive della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna, l'esito fu negativo (Tarozzi I.O. n.1/85). Nello stesso periodo alcuni allevatori di canarini avevano notato una mortalità precoce nel nido o nei giovani recentemente separati dai genitori, oltre ad una ridotta fecondità; sembrava che la malattia si manifestasse soprattutto alla fine della primavera dato che alcuni allevatori avevano salvato la prima nidiata (A. Babra I.O. n.12/89). Il microrganismo responsabile di questa malattia (MEGABATTERIO) è considerato un patogeno opportunista capace di determinare una malattia condizionata. Con questo termine si intende una forma morbosa che può svilupparsi non solo dopo il contatto con l'agente patogeno, ma anche grazie a condizioni particolari, fattori favorenti di varia natura. In altre parole i microrganismi responsabili della "micosi 80" denominati fino alla fine degli anni 90 "Megabacteria", possono vivere come saprofiti a livello dello stomaco ghiandolare degli uccelli e poi virulentarsi se favoriti da condizioni particolari. Non se ne sono mai osservati negli uccelli selvatici (Tonelli I.O. 3/94).
Sintomatologia negli adulti
Questa malattia decorre spesso in modo quasi asintomatico negli adulti, mentre diventa piuttosto grave in novelli di Canarino, Cardellino, Verdone, Fanello, Cardinalino, Pappagallino ondulato. Nei Pappagallini ondulati può anche procurare rigurgito, atrofia dei muscoli pettorali e diarrea, ma Tonelli l'ha osservata anche in Agapornis roseicollis, Forpus cyanopigius, Neophema elegans, Diamante mandarino, Rossella e Cacatoa. Gli animali denunciano un rapido deperimento e notevole diminuzione delle masse muscolari; la morte avviene in tempo vario, da caso a caso, in questo stato di debilitazione gli animali sono facilmente preda di germi di irruzione secondaria. E' sempre molto prominente e ben visibile all'ispezione il proventricolo. Negli adulti si constata una minore fertilità sia nei maschi che nelle femmine e una minore schiusa delle uova fecondate fino al 20-25 %; le uova fecondate presentano l'embrione morto ad uno stadio precocissimo (Chieppa F.) ed una minore manifestazione di comportamenti riproduttivi (A. Babra "Uccelli" n.12/89). In canarini adulti Tonelli ha riscontrato: nervosismo, incoordinazione, convulsioni, apparente cecità che portano talvolta il volatile ad urtare violentemente contro le sbarre della gabbia ed ancora paresi degli arti pelvici. Anche altri autori ed osservazioni personali confermano il nervosismo soprattutto nei maschi che si accaniscono sui nidi asportando l'imbottitura o aggredendo le femmine, oppure elevata morbilità con mortalità fino al 25 %. Sono stati osservati focolai di malattia in soggetti adulti, dove le femmine presentavano oltre alle caratteristiche lesioni dovute alla proventricolite, anche lesioni costali (simil-rachitismo) e decalcificazione con conseguente scarsa consistenza del tessuto osseo e quindi schiacciamento, appiattimento della cassa toracica; si ipotizzerebbe che il malassorbimento legato all'enterite (infiammazione dell'intestino) che accompagna la malattia favorisce la forma carenziale (A. Tonelli I.O. n.3/94).
Sintomatologia nei pullus e lesioni anatomopatologiche
I soggetti ammalati accusano un ritardo di crescita e sono diarroici, i genitori possono cessare di alimentarli con continuità ed i nidiacei muoiono rapidamente oppure continuano ad alimentarli, tant'è che spesso muoiono a gozzo pieno. I soggetti che tardano a svezzarsi con più di 40 giorni d'età vengono a morte, a volte non tanto per i postumi della megabatteriosi, ma perché i genitori non li alimentano più, ormai dediti alla covata successiva. Nei soggetti che non vengono a morte lo svezzamento tarda a realizzarsi, ciò a causa dei postumi delle lesioni dell'apparato digerente indotte dall'agente eziologico della proventricolite e dai vari microrganismi di irruzione secondaria (Tonelli A. - Chieppa F.). I soggetti svezzati possono venire a morte dopo molti giorni ( circa 60 giorni ) improvvisamente, da un giorno all'altro appaiono letargici, con le ali abbassate e la testa china in avanti, la cloaca è un po' imbrattata di feci liquide, il soggetto in poco tempo tende a perdere l'equilibrio, non riesce a salire sui posatoi e per qualche ora giace sul fondo della gabbia prima di morire. Gli esami microbiologici in soggetti malati o morti non sempre evidenziano i "megabatteri", all'esame autoptico molto spesso si nota leggera replezione del proventricolo ed infiammazione della mucosa interna. L'addome nei pullus è molto prominente e duro alla palpazione della regione epigastrica, ben visibile il proventricolo che appare duro e prominente ed a destra si nota un puntino nero (cistifellea). A volte l'intera area sinistra appare cianotica. Può accadere che le deiezioni diventino più spesse, il giovane accumula escrementi nell'area cloacale dove può formarsi un ammasso ben definito. La pelle si decolora e alla morte i cadaveri si decompongono rapidamente emanando un odore caratteristico. Nei soggetti colpiti il pH dello stomaco ghiandolare è notevolmente più elevato del normale (Van Herck e coll. 1984). Da un lato i "Megabatteri" ostruendo i dotti ghiandolari del proventricolo tendono a bloccare le secrezioni acide, dall'altro l'innalzamento del pH intestinale legato ad uno squilibrio della microflora potrebbe favorire l'impianto dei microrganismi. La presenza dei "Megabatteri" non è sempre associata a lesioni macroscopiche ed istologicamente evidenziabili, in accordo con quanto riscontrato da Hargraves (1991), Scanla e Grahan (1990) e Simpson (1992). Quando queste sono presenti, all'esame necroscopico si nota: infiammazione intestinale acuta, dilatazione del proventricolo dovuta forse al rallentato transito degli alimenti (Baker 1992); la mucosa di questo viscere presenta chiazze biancastre ed è ricoperta da abbondante muco bianco giallastro. I soggetti colpiti presentano anche epatosplenomegalia (aumentato volume di fegato e milza), il fegato appare pallido e friabile, enterite catarrale ed eventuale ectasia intestinale, ma queste lesioni sono in parte dovute ad infezioni concomitanti. Istologicamente a carico del proventricolo si hanno fenomeni necrotici, infiammatori e degenerativi (Tonelli A. 1994). I megabatteri vengono trovati in gran numero nella porzione terminale del proventricolo. Nello stomaco muscolare si possono avere alterazioni dello strato di "coilina" che si presenta assottigliato e di consistenza inferiore alla norma, a causa dell'innalzamento del pH (Van Harek e coll. 1984). La "coilina" è quella sostanza di notevole consistenza e colorito giallastro che riveste il lume (cavità interna) dello stomaco muscolare, favorendo la digestione dei semi che vengono triturati grazie alla contrazione del viscere. L'acido cloridrico secreto dalle ghiandole del proventricolo tende ad abbassare il pH, favorendo i processi digestivi e la maggiore consistenza della coilina. Quando il pH si innalza si ottiene l'effetto contrario. Sperimentalmente l'infezione può essere trasmessa a pulcini di pochi giorni di vita attraverso la via orale (Tarozzi 1985) e si suppone che anche l'infezione naturale si instauri attraverso questa via. I microrganismi possono essere ritrovati nelle feci dei soggetti colpiti e dunque con ogni probabilità si instaura un ciclo di tipo oro-fecale. E' chiaro che la mancanza di igiene consente il contatto tra il microrganismo e l'ospite.
Germi di irruzione secondaria
Per prevenire la malattia, come al solito, è importante curare scrupolosamente l'igiene ambientale, eseguendo periodici lavaggi e disinfezioni dei locali d'allevamento, ma soprattutto del fondo delle gabbie, dei beverini e delle mangiatoie (Sali quaternari d'ammonio 5 % alternati ad Ipoclorito di sodio 3 %). Anche i fattori genetici possono essere coinvolti, dato che la prevalenza della megabatteriosi è significativamente maggiore nei pulcini nati da genitori positivi al megabatterio, rispetto a quelli nati da genitori negativi al megabatterio, anche quando tali pulcini sono stati allevati e cresciuti da genitori negativi al megabatterio. Con approfonditi esami è possibile verificare la presenza dei megabatteri; non conviene somministrare l'Amfotericina B ai soggetti per "prevenzione", ma solo quando c'è la certezza della diagnosi. Bisogna infatti tenere presente che gli uccelli possiedono normalmente a livello intestinale una specifica microflora intestinale che svolge utili funzioni, non ultima quella di rendere più difficoltoso l'attecchimento di batteri patogeni (biocompetizione). Questa microflora si sviluppa in modo equilibrato dando enormi benefici all'organismo degli uccelli, i trattamenti con farmaci come antibiotici o sulfamidici tendono a rompere questo equilibrio, favorendo carenze vitaminiche ed infezioni batteriche o micotiche e forse anche la proventricolite stessa. Sotto l'azione dei farmaci, nell'intestino degli uccelli vengono soppresse determinate specie batteriche favorendone altre, spesso patogene. Bisogna conservare e rafforzare le difese dell'organismo degli uccelli del proprio allevamento con mezzi più generosi e una conduzione più razionale. Sarebbe opportuno, prima di effettuare qualsiasi trattamento antibiotico, eseguire controlli sugli animali e le loro feci così da verificare di quale patologia si tratta e qual'è il prodotto più efficace. Ormai da alcuni anni in pollicoltura prima ed in avicoltura poi è stato introdotto l'utilizzo dei "probiotici", prodotti capaci di controllare la flora intestinale senza azione antibiotica. Gli enzimi digestivi in particolare ed i probiotici in generale potrebbero essere utili in caso di micosi localizzata nello stomaco ghiandolare (proventricolite) e conseguente blocco digestivo (Zingoni 1992 - I.O. 6/7). Anche l'acidificazione dell'acqua di bevanda con succo di limone o aceto concorre a mantenere o stabilizzare una corretta microflora intestinale.
Terapia
Tarozzi consigliava 1 ml. di Fungilin per litro d'acqua da bere per 12 giorni, associando solo per i primi 5 giorni 3 gr. di Neorocol o Zoomicina-N due cucchiai per litro d'acqua, seguire poi una settimana di trattamento con vitamina B. Con il passare degli anni si è resa necessaria l'instillazione di una/due gocce di Amfotericina B direttamente in bocca ai nidiacei per i primi 3/5 giorni di vita, 2/3 volte al giorno (Zingoni 1992 - Chieppa 1994). Una terapia più recente consisteva in 3/4 ml. di Amfotericina B nell'acqua da bere 3 giorni prima della schiusa e tre giorni dopo la schiusa, oltre alle gocce direttamente in bocca almeno due volte al giorno, associate sempre a 5 giorni di Zoomicina-N 5 ml. per litro d'acqua. Già nel 1989 Babra Garcia consigliava il Ketaconazol (ketoconazolo), prodotto spagnolo nella dose da 3,3 a 6,6 mg/kg di mangime al giorno. Il trattamento durava almeno 14 giorni e poi si somministrava una preparazione a base di Lactobacillus acidophilus al fine di controllare lo sviluppo di coli, stafilococchi ed altri batteri potenzialmente patogeni.
Discussione
Durante la stagione cova 2004 si è rilevata, in numerosi allevamenti, una altissima mortalità dei pullus a 9/11 giorni di età con tipici sintomi da proventricolite, infatti sia le autopsie effettuate che le analisi microbiologiche hanno spesso evidenziato la presenza di megabatteri. In alcuni allevamenti i pullus sono venuti a morte intorno i 30/35 giorni o anche più grandi, mentre nei pullus più piccoli degli stessi allevamenti si è quasi sempre riscontrata la presenza dei megabatteri, in quelli più grandi invece non si sono ritrovati né megabatteri né altro tipo di patogeni; solo all'esame autoptico si notava un aumento di volume del proventricolo causato da un accumulo di cibo e null'altro. I pullus di 30/35 giorni di età venivano a morte perché incapaci di mangiare da soli, debilitati dalla malattia ed abbandonati dai genitori ormai impegnati nella covata successiva. I pullus ormai svezzati con più di 60 giorni di età verrebbero a morte per problemi legati al malassorbimento specie della vitamina B, vista la sintomatologia nervosa che accompagna tali decessi e le feci liquide acoliche. La terapia con l'Amfotericina B non ha dato i soliti, sufficienti risultati come per gli anni passati, ma è stato necessario associarla al Ketoconazolo (Nizoral) 250 mg/litro d'acqua da bere per 15 giorni, a partire da 2/3 giorni prima della schiusa, la settimana dopo si somministra nell'acqua da bere dei fermenti lattici (es. Enterogermina fiale 5ml./litro di acqua) associati a vitamina B.
Conclusioni
La proventricolite è una patologia da non sottovalutare, ma nemmeno da temere esageratamente, riconoscibile sia clinicamente (protudenza del ventricolo) che tramite analisi di laboratorio; bisogna trattare i soggetti solo in caso di malattia correttamente diagnosticata e non come trattamento preventivo. Amfotericina B 1-2 gocce direttamente in bocca ai pullus per i primi tre giorni d'età e contemporaneamente somministrare nell'acqua da bere, da tre giorni prima della schiusa fino a 12 giorni di età, Ketoconazolo 250 mg./litro di acqua. La terapia si completa con un ciclo di sette giorni di vitamina B e fermenti lattici, somministrare poi acqua leggermente acidificata (due gocce di limone per beverino o 3/5 cc di aceto/lt) almeno una settimana al mese. Per evitare l'irruzione secondaria di germi a seconda i casi (antibiogramma) si utilizzeranno antibiotici o sulfamidici per almeno sette giorni.
Testo di: Dott. Angelo Citro
medico veterinario specialista in malattie infettive
e alimentazione degli animali domestici
Foto di: Francesco Chieppa - Archivio V&A
Articolo estratto per cortese autorizzazione dell'Autore da "Italia Ornitologica" n. 3/2005
http://www.foi.it/Italia%20Ornitologica%202007.htm
fungilin e fungizone squib sciroppo sono la stessa dose e la stesssa efficacia
Lancashire
06-01-12, 22: 19
scusa la franchezza, ma non sono tenuto ...
No Comment
Ad oggi ho provato 8 giorni fungilin 8 giorni fungizone e 8 giorni mycostatin il soggetto è stazionario nessun miglioramento, adesso termino il ciclo di 8 giorni con il mycostatin poi riprovo con il gse e aceto che mi sembra abbia data un piccolo miglioramento nei 4 giorni precedenti l'arrivo del fungizone.
forse non ha la proventricolite ma un'altra patologia,il fungilin è attivo solo sulla megabatteriosi.
sandro mauri
30-01-12, 18: 16
scusate posso avere informazioni sul Q ho letto la spiegazione e gli ingredienti ma come si usa? e dove si compra? e sopprattutto a cosa serve, e' una cura o una prevenzione? grazie
draghetto1809
25-11-12, 20: 27
Salve, ho letto questa interessante discussione.
Ho avuto diversi problemi con questa malattia, recentemente una cardellina con semi non digeriti nelle feci è morta dopo due settimane di malattia.
Ho effettuato analisi delle feci di questa cardellina e di altre ma risultava sempre tutto ok.
Siccome leggevo che le analisi dovrebbero evidenziare la malattia volevo chiedervi quale tipo di analisi bisogna effettuare.
Grazie mille
roberto ghidini
26-11-12, 17: 48
Basta l esame delle feci,i bravi veterinari aviari li vedono anche senza colorare i vetrini
dott.I.Pumilia
26-11-12, 21: 40
Roberto sei sempre grande!!!
dott.I.Pumilia
26-11-12, 21: 43
Con l'occasione volevo chiederti se conosci qualcuno che potrebbe cedere dei fringuelli di "elevatissimo livello" maschi opale od agata!!?? Anche se io non vengo li farei ritirare alle Nazionali. Quelli di ieri non mi hanno entusiasmato più di tanto e tu sai perchè. Eventualmente ci sentiamo telefonicamente.
PS.: Scusate se questa non è la sezione dove divulgare queste cose spero mi perdonerete.
draghetto1809
28-11-12, 10: 18
Quindi l'analisi colturale delle feci che ho fatto non serve a nulla. Bisogna solo analizzare le feci al microscopio. Da queste analisi si riesce a capire se l'animale ha un enterite o proventricolite?
dott.I.Pumilia
29-11-12, 08: 58
Si, i megabatteri sono visibili ad un occhio esperto sia "a fresco" sia su uno striscio di feci colorate con la colorazione detta "di GRAM". Ecco perchè è essenziale la visita veterinaria diretta in allevamento! Chiaramente il veterinario si renderà conto, nella stessa sede, anche di altri patogeni (che non sono sempre i soliti noti agli allevatori) od di eventuali errori di vario genere (alimentazione, management etc...)
draghetto1809
29-11-12, 20: 41
Ti ringrazio tantissimo per la spiegazione. Non mi resta che trovare un buon veterinario che controlli l'allevamento.
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it