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marco cotti
22-11-10, 13: 58
IL PAPPAGALLO DI JARDINE

(Poicephalus gulielmi gulielmi)
a cura di S. Q.

Delle specie appartenenti at genere « Poicephalus », Ia « gulielmi » e quella che, fatta eccezione per it Pappagallo del Capo (P. robustus), presenta le maggiori dimensioni. Inoltre, sempre all'interno del genere, e compresa tra le specie che non presentano dimorfismo sessuale, le altre essendo Ia rufiventris » e la « ruppelli ».

Questo Pappagallo, dall'apparenza solida e robusta, non è purtroppo diffuso in avicoltura.

Un po' quindi per Ia scarsa disponibilità, il Pappagallo di Jardine venta scarsi successi di riproduzione in cattività.

E' un peccato che, per il gulielmi », la situazione sia quella ora descritta, perche si tratta di una specie ancora da osservare e studiare soprattutto in cattività.

II soggetto rappresentato nella foto che accompagna questo articolo, a stato da me fotografato alto zoo di Anversa, Belgio

Era un soggetto simpatico, confidente, curioso, che ho potuto tranquillamente fotografare a non pit' di 40 cm. di distanza. A proposito dello zoo di Anversa, devo dire che, net visitarlo, sono stato notevolmente colpito dall'organizzazione, dal numero degli animali, dal modo in cui sono tenuti, dagli ambienti naturali che sono stati riprodotti, da tutto in definitive. Dei varii giardini zoologici europei che ho avuto modo di vedere, compreso quello di Londra, lo zoo di Anversa, a mio parere, da considerarsi senza dubbio at primo posto. Chi abbia la possibility di visitarlo, non se la lasci scappare.

II « P. gulielmi » e stato descritto da Jardine (Con. Orn. p. 64, 1849) come « Pionus gulielmi ».

Caratteri distintivi.
Come già accennato, it gulielmi » offre una apparenza strutturale solida con un becco piuttosto robusto. II colore generale del piumaggio verde-nero con alcuni punti di arancione-rosso. In particolare le penne delle parti soprastanti sono nere orlate di verde scuro. I lori sono neri e le penne della testa, con esclusione di fronte e corona, parimenti nere con bordi verdi motto sottili ed appena accennati. La fronte, la corona, le cosce ed it bordo esterno delle ali, rosso-arancio. All nere con le penne leggermente bordate di verde. Groppone giallo verde. Penne della coda nero-brune. Le parti sottostanti sono verdi con una leggera presenza di scuro at centro delle penne. La mandibola superiore ha un colore chiaro-corneo che di-yenta nero verso l'estremità. Mandibola inferiore nera. Occhio bruno-rosso, gambe e piedi grigio-bruni. Intorno all'occhio a presente una notevole zona nuda( senza penne. Lunghezza circa 28 cm.

Femmina simile al maschio con I'eccezione, per quanto comunicato da Stoodley, dell'occhio bruno anziche bruno-rosso.
I giovani presentano fronte e corona bruno s*****, cosce verdi e riflessi bluastri nelle parti sottostanti. Talvolta possono essere presenti piccole quantity di rosso-arancio nel piumaggio.

Distribuzione.
Dal Camerun alla Repubblica Centro Africana ed all'Angola settentrionale.


Habitat.
Per Mackworth-Praed e Grant è « un uccello che ama sostare sulle cime degli alberi nelle foreste, generalmente osservabile in gruppi di pochi individui e che si fa notare soprattutto per it suo aspro verso di richiamo ». Frequenta indubbiamente le foreste fitte di alberi e deve pertanto essere difficile catturarlo. Non 6 raro tuttavia incontrare gruppi anche motto numerosi laddove it cibo a abbondante. E' stato osservato fino ad altitudini di 3.500 m.

Brown riporta che quando volano avanti e indietro dal terreno sul quale si cibano o quando si radunano sulle ciime degli alberi, producono un fracasso terribile.

Risultano di indole paurosa e non si prestano facilmente all'osservazione. A questo proposito Forshaw (Parrots of the World, 1973) osserva: « Per quante precauzioni si prendano nell'avvicinarsi all'albero sulla cima del quale sosta un gruppo di « gulielmi », c'e sempre qualche individuo che ti vede e da l'allarme per cui tutto it gruppo si azzittisce e lascia rapidamente I'albero con volo veloce e diretto ».

Meinertzhagen aggiunge (Some notes on the Birds of Kenya Colony, 1937) che sul monte Kenia essi sono soliti passare la notte nelle foreste di montagna a circa 2.500 m., scendendo di giorno a 2.200 m. solo per cibarsi. Pitman (Some notes on P. gulielmi massaicus, Bataleur, 1928) dà alcuni dettagli sui movimenti di questi Pappagalli affermando che, all'alba, essi lasciano le foreste montane e volano per 50, 60 km. attraverso zone cosparse di acacie in cerca di cibo, tornando ogni sera at punto di partenza per passare la notte.

Nidificazione.

Molto poco si sa sulla nidificazione alto stato naturale. A Chapin che studiava ('avifauna del Congo (1939) furono portati quattro piccoli di una nidiata prelevati per essere studiati, dalla cavità di un albero. Erano coperti di un piumino grigio-bianco ed it piumaggio verde cominciava appena ad apparire.

note sulla riproduzione

Rosemary Law che ebbe modo di visitare l'allevamento di J. Stoodley quando era da poco nato it piccolo di « gulielmi ».
Cosi si esprime in proposito (opera citata in precedenza): « Gli uccelli nidificarono nella cavità di un tronco d'albero posto in una voliera che si trovava completamente al coperto. Quando visitai l'allevamento, in giugno, sentii distintamente il pigolio del piccolo che veniva alimentato.
Alcuni giorni pib tardi J. Stoodley scatto l'unica fotografia dell'interno del nido (con it piccolo ed i genitori). Essa mostra non solo it piumino grigio chiaro del nidiaceo, ma anche la diversa tonalità di verde tra maschio e femmina.
Questa è più giallo-verde mentre il primo e verde più scuro. II giovane a risultato in seguito di una tonalità ptia chiara rispetto a quella dei genitori con qualche penna arancio-rosso net piumaggio. II periodo di incubazione e stato di circa 26 giorni. Quattro le uova deposte sia dalla coppia in questione che da un'altra sempre in possesso di J. Stoodley ».
Cibo.

Costituito, allo stato naturale, da semi, frutta, bacche, verdura. E' state piu volte osservato cibarsi sugli olivi selvatici. Nello stomaco di un esemplare Chapin trove:, anche pezzi di insetti. In occasione della riproduzione in Gran Bretagna, non sono stati forniti dettagli sull'alimentazione in cattività.

Canto.

Parlare di canto per un Pappagallo può sembrare in realtà it frutto di una fantasia sfrenata, se facciamo eccezione forse per qualche specie australiana. Secondo Forshaw emette una serie di strilli acuti sia in volo che sul terreno durante la ricerca del cibo.

Sottospecie:
Poicephalus gulielmi fantiensis.
Descritto da Neumann (Nov. Zool. 15, p. 381, 1908). Fronte e corona arancione invece di arancio-rosso. Margini verdi pH.] ampi nelle penne del dorso e delle ali. Taglia leggermente inferiore. Camerun, Ghana, Liberia.
Poicephalus gulielmi massaicus.
Descritto da Fischer e Reichenow (J.f.O., p. 179, 1884). La tonalita del piumaggio e di un verde pie chiaro ed tl rosso-arancio sulla testae meno esteso. Altipiani del Kenia e della Tanzania.
P. gulielmi aubryanus » ed it (‘ P. gulielmi permistus » sono trattati da MackworthPraed e Grant come sinonimi rispettivamente di « P. gulielmi gulielmi » e « P. gulielmi massaicus ».


S.Q.

pietro 96
23-11-10, 13: 09
bellissimo articolo, ne ho notati 4-5 soggetti a reggio emilia, sono molto belli.................non ricordo però il prezzo.............

Roberto Giani
23-11-10, 15: 39
Mi pare 1200 la coppia.

yorasta
23-11-10, 16: 02
bellissimo articolo

pietro 96
24-11-10, 17: 29
forse hai ragione roberto......o 1200 o 1400......ho notato che caporaletti ne ha venduta una coppia.........ma sono facili da riprodurre?? roberto tu hai esperienze??? qualcun'altro??

Roberto Giani
24-11-10, 18: 16
forse hai ragione roberto......o 1200 o 1400......ho notato che caporaletti ne ha venduta una coppia.........ma sono facili da riprodurre?? roberto tu hai esperienze??? qualcun'altro??

Non ho esperienze dirette, allevo solo australiani, ma un mio amico anni fa ne aveva una coppia di cattura.

Erano molto timidi, stavano spesso tutti e due nel nido, ma poi dopo qualche anno si sono riprodotti. Ha anche addomesticato uno dei due piccoli nati e lo teneva in casa, era uno spettacolo di simpatia ed intelligenza.
Come difficoltà riproduttiva li metteri al pari del Cenerino. Il mio amico li teneva in voliera all'aperto.
Grandi distruttori di legno (posatoi e nido) ma resistentissimi al freddo. In natura vivono in montagna, a quote di 2000-2500 metri, quindi sono adattati al clima rigido.

genova1962
24-11-10, 18: 47
forse hai ragione roberto......o 1200 o 1400......ho notato che caporaletti ne ha venduta una coppia.........ma sono facili da riprodurre?? roberto tu hai esperienze??? qualcun'altro??

Ciao, Caporaletti vendeva le coppie di Poicephalus gugliemi a 1200 euro. Un prezzo ragionevole, ma tutte le coppie sembravano terrorizzate, stavano sul fondo della gabbia in un angolo...non riesco a comprare quando i soggetti sono in queste condizioni. Comunque sono nella mia lista di acquisti futuri!!

pietro 96
24-11-10, 20: 31
concordo pienamente con te genova, erano terrorizzati, anche se molto belli.......roberto, come riproduzione, questo tuo amico li ha riprodotti, facilmente???

genova1962
24-11-10, 20: 38
i Poicephalus sono stati per anni considerati molto difficili da riprodurre. Paolo Bertagnolo nel suo famoso libro di molti anni fa riporta le difficolta' se non impossibilita' di riprodurre il comune pappagallo del senegal. In realtà, come ben sappiamo, il senegal si riproduce con relativa semplicità. Ne dobbiamo dedurre che la presunta difficolta' di riproduzione di molte specie e' dovuta allo scarso numero di esemplari in cattivita'. Quindi, tutti ritengono magari che il senegal sia piu' facile da far riprodurre dei meyeri o dei ruppelli o del pappagallo di jardine. Probabilmente, invece, e' solo una questione statistica: pochi li allevano e scarse sono quindi le notizie di successi nella riproduzione.
I Poicephalus dovrebbero essere piu' allevati: sono perfetti per chi abita in zone densamente popolate, dato che il loro richiamo e' tollerabile anche dai "vicini" piu' suscettibili.

Roberto Giani
25-11-10, 09: 34
concordo pienamente con te genova, erano terrorizzati, anche se molto belli.......roberto, come riproduzione, questo tuo amico li ha riprodotti, facilmente???

Come ti ho detto, non li ha riprodotti facilmente.
Solo dopo qualche anno che li aveva, hanno fatto una covata di due piccoli, dei quali uno l'ha allevato a mano.
Poi non ha più avuto piccoli, le uova o erano chiare o non schiudevano. Infine li ha ceduti ad un altro allevatore che faceva il filo da anni a quella coppia.

pietro 96
25-11-10, 13: 03
grazie delle precisazioni sia a genova che a roberto......insomma tutti i poicephalus sono dufficili?

genova1962
25-11-10, 14: 35
No, non direi che sono difficili. Se adeguatamente allevati ad esempio i senegal sono abbastanza semplici. E non ci sono motivi per pensare che gli altri Poicephalus, soprattutto di comparabile taglia, siano particolarmente piu' difficili.
Ciao

Roberto Giani
25-11-10, 15: 40
Un vantaggio è che ora la maggior parte dei Poicephalus in circolazione è di allevamento e non di cattura, per cui sono più domestici e meno paurosi. Quindi la riproduzione sarà meno difficoltosa rispetto ad una volta.
Anche questo penso abbia notevole importanza.

pietro 96
25-11-10, 18: 05
hai ragione roberto, anche se, se ne sentono molti casi di catture illegali, e credo che se uno si trova per caso a possedere uno di quegli animali, poi incontrerà più problemi.......

genova1962
25-11-10, 19: 11
Un vantaggio è che ora la maggior parte dei Poicephalus in circolazione è di allevamento e non di cattura, per cui sono più domestici e meno paurosi. Quindi la riproduzione sarà meno difficoltosa rispetto ad una volta.
Anche questo penso abbia notevole importanza.

Verissimo: i Poicephalus di cattura sono fobici, incredibilmente agitati. La soluzione sta nell'acquistare sempre soggetti giovani e anellati. Ci vuole un po' piu' di tempo per arrivare alla riproduzione ma non si hanno cattive sorprese. Personalmente acquisto solo esemplari di 1-2 anni, possibilmente nati in Italia.

Ornitorrrreglia
26-11-10, 12: 10
diciamo che quasi tutti gli animali di cattura sono sempre nervosi.....
però a volte non è facile reperire determinati animali......

pietro 96
26-11-10, 17: 31
conocordo con tutti.....anche se si dovrebbe propio smettere anche la cattura illegale.....oggi ho visto a geo&geo un documentario sulla guardia forestale dell'areoporto di fiumicino dove arrivano la maggior parte di animali esotici (compresi pappagalli e altri uccelli) e devono fare molto lavoro, addirittura scoprono sottofondi di valige piene di uccelli e roba del genere, animali morti, e quelli in via di estinzione li trattengono.........cose assurde........