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Visualizza la versione completa : Cardinalina con fiatone..!?



mujaive
11-12-10, 12: 56
Salve da pochi giorni ho preso una cardinalina del venezuela, anellata quest'anno.
Ero indeciso tra divesrsi soggetti, poi ho scelto questa, che mi è sembrata al momento la migliore..
Da quando lo portata a casa però mi sono accorto che ha una specie di fiatone..respira spostando il corpo in avanti e dietro e apre e chiude ritmicamente il becco durante il respiro..
Tra l'altro resta alcune volte appallottolata per poi riprendersi e mangiare o bere, per poi riappallottolarsi ancora...
Cosa potrebbe essere??
Che provvedimenti mi consigliate??
Grazie.
Leo.

Donatella Tudino
11-12-10, 13: 43
Ciao,il respiro affannoso e la scarsa vivacità, in assenza di feci chiaramente anomale, potrebbe far pensare a un'acariasi respiratoria o a una candidosi. Il fatto che si sporga in avanti indica la cosiddetta "fame d'aria ",per cui l'esserino cerca una posizione che gli permetta di introdurre l'aria necessaria. Io ti consiglierei di andare subito dal veterinario che controllerà anche eventuali altri sintomi che a te potrebbero sfuggire quali, secrezione nasale, congiuntivite, respiro sibilante etc. etc.. Nei casi più seri dovrai somministrare antibiotici per via generale e credo che anche l'aerosol ( io ai miei pappini lìo faccio preventivamente ogni 15-20 giorni ) sarebbe indicato.

mujaive
11-12-10, 15: 18
Effettivamente ho notato un'altra cosa, avvicinandomi alla cardinalina si ode il piccolissimo battito del becco.. che in continuazione si apre e si chiude...
Non so' che fare...non vorrei dirlo...ma sono tentato di riportarla dall'allevatore che me l'ha ceduta.. anche per informarlo del problema che potrebbero avere gli altri soggetti che possiede..
Con questo non voglio scaricare per niente la piccolina; il fatto è che appena messa in gabbia ho notato subito il problema..quindi era gia' affetta da prima..
e l'allevatore potrebbe dare una mano concreta!
Cmq cos'è questo aerosol? Come somministrarlo??

Claudio Bosich
11-12-10, 16: 27
A mio avviso è acariasi respiratoria e se così fosse l'unica soluzione è l'ivomec. Senti comunque un veterinario.

L'aeresol credo che sia una soluzione difficilmente praticabile per un animale delle dimensioni di un cardinalino.

Donatella Tudino
11-12-10, 16: 51
L'aerosol eseguito nella gabbia preventivamente coperta con un telo di plastica è assolotamente facile da fare.. Chiaramente dopo aver separato l'animale dagli altri.Io faccio la terapia preventiva con 1 ml di F10 nell'apposita ciotolina per aerosol, che riempio di soluzione fisiologica . Non concorderanno i veterinari sull'uso dei sali d'ammonio, ma attualmente i miei pappini sono oltre che belli sani anche con un piumaggio stupendo . Per la cardinalina io intendevo l'uso di un aerosol concordato col veterinario. Tenendo anche presente che esistono farmaci per aerosol terapia che contengono anche l'antibiotico.

Claudio Bosich
11-12-10, 18: 33
Donatella, non volevo contraddirti. Allevo cardinalini e di solito quando si verificano queste situazioni sono acari.

Ciao e presto,

mujaive
11-12-10, 21: 48
A mio avviso è acariasi respiratoria e se così fosse l'unica soluzione è l'ivomec. Senti comunque un veterinario.

L'aeresol credo che sia una soluzione difficilmente praticabile per un animale delle dimensioni di un cardinalino.

Ho sentito un paio di veterinari, mi hanno detto ovviamente che sarebbe opportuno fare un tampone all'uccellino per poi somministrare l'antibiotico adatto.. potro' fare qualcosa soltanto da martedì in poi...quando il vet. potrà ricevermi..
Mi sai dire dove reperire l'ivomec, e come procedere alla somministrazione?? Magari domani potrò iniziare la cura..
Grazie.

Carlo Sallese
11-12-10, 23: 45
L'ivomec lo trovi in farmacia, ma c'è bisogno della ricetta

Claudio Bosich
12-12-10, 15: 51
L'ivomec va somministrato con una siringa. Lasci l'ago e fai cadere una goccia dietro la nuca. Assicurati di allargare le piume in modo che il liquido arrivi alla pelle.
Dopo due settimane ripeti il trattamento. Non conviene compare l'ivomec, è molto costoso. Ti conviene chiderne una piccola quantità al veterinario.

Spero di esserti stato utile.

Ciao,

Claudio.

mujaive
12-12-10, 21: 01
Oggi la cardinalina mi pare un pò meglio..sembra che respiri meno affannosamente..
Da ieri sto somministrando nell'acqua da bere il sulfazone della candioli, che serve per colibacillosi e coccidiosi; a casa avevo soltanto questo.. magari non servirà a molto, ma ho deciso di somministrarlo per sette giorni.

L'ivomec lo potrò reperire domani, spero che il vet. potrà darmelo.
Claudio, lo devo mettere dietro la nuca puro? O diluito con glicole?
Non devo somministrarlo nel becco della cardinalina?

Grazie.

Claudio Bosich
12-12-10, 21: 36
1. La colibacillosi e la coccidiosi sono due patolgie che vanno curate con l'antibiotico la prima e con il coccidicida la seconda ma nulla hanno a che fare con la patologia da te riscontrata.Se vuoi dare antibiotici a casaccio non troverai certo in me un alleato.

2. L'ivomec in teoria andrebbe diluito 1/9 ma a mio avviso facendo attenzione, lasciando l'ago alla siringa riesci a dare la giusta dose. x L'acariasi respiratoria c'è chi sostiene che l'ivomec vada dato direttamente in bocca ma essendo un veleno trovo la pratica assai rischiosa.

Donatella Tudino
12-12-10, 21: 46
Ciao, se vuoi nel frattempo che Claudio ti risponderà, ti posso dire che l'ivomec dietro la nuca deve essere puro ( sempre una goccia ) stando attento a soffiare delicatamente per scostare le piume e far penetrare il farmaco nella pelle e non metterlo sulle piume. Se devi somministrarlo nel becco devi diuirlo col glicole propilenico in rapporto di uno a nove. Ma bada che devi dargliene UNA goccia ( con la siringhetta da insulina) così come già detto da Claudio.

Donatella Tudino
12-12-10, 21: 48
Chiedo venia.....ho risposto in contemporanea a Claudio !

mujaive
12-12-10, 22: 23
1. La colibacillosi e la coccidiosi sono due patolgie che vanno curate con l'antibiotico la prima e con il coccidicida la seconda ma nulla hanno a che fare con la patologia da te riscontrata.Se vuoi dare antibiotici a casaccio non troverai certo in me un alleato.

2. L'ivomec in teoria andrebbe diluito 1/9 ma a mio avviso facendo attenzione, lasciando l'ago alla siringa riesci a dare la giusta dose. x L'acariasi respiratoria c'è chi sostiene che l'ivomec vada dato direttamente in bocca ma essendo un veleno trovo la pratica assai rischiosa.

Ok, allora lo somministro puro, una goccia dietro la nuca lasciando l'ago.. DOMANDA : in farmacia devo soltanto dire;' siringa per insulina'? O devo specificare i millilitri o la dimensione della stessa?

Claudio Bosich
13-12-10, 07: 24
Va bene una qualsiasi siringa da insulina tanto tu ne devi dare una goccia. Fai prima qualche prova per prendere sensibilità.

mujaive
14-12-10, 18: 53
Oggi pomeriggio ho finalmente trattato la cardinalina con l'ivomec, fornito gentilmente dal veterinario.

Me lo ha dato pronto in una siringhetta di insulina.
Arrivato a casa ho fatto come da tutti consigliato, incluso il mio vet, unico problema..:: mi sa che mi è caduta più di una goccia:(..la siringhetta con una specie di stantuffetto doppio mi ha tratto in inganno..!!

Pensate che tutto andrà bene, eventualmente quanto tempo dovrà passare per scongiurare un avvelenamento??Il trattamento è stato fatto alle 17.00 circa.
Dovrò mantenere la cardinalina in quarantena per quanto tempo?
Grazie.

Donatella Tudino
14-12-10, 20: 12
Non credo che succeda nulla alla piccola.Stai tranquillo.Metterla in isolamento adesso che è stata trattata potrebbe non avere un grande valore. avresti dovuto separarla prima. Ma comunque incrociamo le dita e speriamo in una rapida guarigione.

mujaive
14-12-10, 20: 19
Ok, comunque l'ho separata sabato,quando ho notato i sintomi di malessere, stava col divisorio con il mio cardellino 'preferito'(è un nostrano di 2 anni), con il quale deve ancora affiatarsi per provare l'accoppiamento l'anno prossimo.

Quando pensiate sia possibile riavvicinarli nella stessa gabbia, o meglio quando avrò certezza di guarigione? Tra l'altro devo ritrattare la 'piccola' tra 2 settimane..

Claudio Bosich
15-12-10, 10: 05
Una totale guarigione non è semplice da ottenere. Verifica fra qualche giorno come sta.... e non fidardi di un apparente miglioramento. L'acariasi respiratoria va tenuta sotto controllo per parecchio tempo !

Non credo che l'isolamento sia necessario in questi casi.

Donatella Tudino
15-12-10, 10: 07
Gli acari ricevono una batosta quasi letale dalla prima applicazione. Visto he l'hai separata e non sembra risentirne, aspetta la prox somministrazione e quando la vedrai tornare a essere vispa e allegra come prima e soprattutto col respiro normale potrai rimetterla in gabbia con gli altri Se il contagio doveva avvenire...è avvenuto ancora prima che tu notassi i sintomi perchè c'è sempre un periodo di latenza e un periodo prodromico in cui non vedi i sintomi ma la malattia è presente e anche contagiosa.speriamo che questo sia un caso diverso e più fortunato !

mujaive
17-12-10, 17: 04
Ancora ad oggi la cardinalina respira affannosamente.
Specie di mattino al risveglio, ancora 'assonnata' ha un respiro frenetico, continua a esserci apertura e chiusura del becco..con piccolissimo rumore ritmico..

Tra l'altro è quasi sempre arruffata. Oggi osservandola bene, mi pare di aver notato come se avesse una piccola irritazione all'attaccatura superiore del becco..


Aspetto ancora una decina di giorni per la seconda applicazione di ivomec??
O procedo con qualche altra cura? Magari portandola direttamente dal vet,??

Grazie.

Donatella Tudino
17-12-10, 17: 36
Portala subito dal veterinario. Se non sbaglio ,in questa discussione o in una simile ho detto della possibilità di una candidosi che oltre ai sintomi respiratori ,talvolta si manifesta con piccole placchette bianco giallastre all'interno del becco o nelle zone immediatamente vicine. Se si trattasse di candidosi,la terapia è totalmente diversa.

mujaive
23-12-10, 22: 07
Lunedi' ho portato la cardinalina dal vet.
Ha riscontrato tutto quello che io vi avevo detto: respiro affannoso, muco dalle narici, stato di malessere generele..ect.ect..

Mi dice che probabilmente si tratta di una forma di infezione, che bisogna trattare con un antibiotico.
Chiedo di fare un tampone alla cardinalina, ma il vet. si rifiuta perchè il sulfazone-candioli che ho somministrato io, giorni fa', avrebbe alterato il risultato del tampone.
Mi fornisce allora il baitril, (antibiotico generale) da somministrare al becco per 10 giorni, la quantità calcolata in rapporto al peso del volatile che lui stesso ha pesato.

Lunedì ho cominciato l'antibiotico, ma ad oggi la cardinalina sta malissimo.. il respiro è molto piu' affannoso, ogni tanto emette sibili rauchi.. vederla soffrire giorno per giorno mi fa' male tantissimo, le speranze di vita sono ormai quasi azzerate..

Vi chiedo se tutto quello che il vet. ha fatto è giusto? il tampone doveva farlo? la cura del baitril serve a qualcosa??
Scusate per la tristezza del messaggio, ma volevo aggiornarvi della situazione.

Claudio Bosich
24-12-10, 01: 16
La realtà è che non è mai semplice curare un animale del peso di pochi grammi. Forse l'antibiogramma avrebbe avuto un senso ma allo stesso modo credo che l'antibiotico da te dato prima di portare la cardinalina dal veterinario avrebbe potuto falsarne l'esito. Questo è un altro motivo per il quale la cosa più saggia sarebbe sempre quella di portare l'animale subito dal veterinario.

Donatella Tudino
24-12-10, 14: 13
Ciao, purtroppo è vero, un tampone fatto dopo aver somministrato un qualsivoglia antibiotico annulla le eventuali colture per eseguire l'antibiogramma. Purtroppo in certi casi come questo si va alla cieca sperando sempre di fare il meglio per l'animale anche se il meglio per loro assai spesso non coincide col meglio per noi.

mujaive
24-12-10, 16: 29
Avete perfettamente ragione.. ho sbagliato a fare di testa mia all'inizio.
Con il sulfazone mi sono trovato sempre bene, anche se l'ho usato soltanto come prevenzione, poche e rarissime volte in passato.

Tornando alla mia cardinalina..(pesa soltanto 11 grammi), sto somministrando, come detto il baytril, 1 volta al giorno, al becco, quantità minima 0,0025 ml, massima 0,005 ml..., pensate che difficoltà. Ogni tacchetta della siringhetta per insulina è di 0,01 ml, quindi mi aiuto mescolando con altri 0,04 ml di acqua e ne somministro la 4' parte circa..

Oggi pomeriggio l'ho vista come le altre volte, comunque saltella e mangia.. Ho notato che il respiro affannoso peggiora molto nelle ore serali e notturne..

Ma.. speriamo ancora bene..
A risentirci e auguri a tutti di BUON NATALE!
Leo.

Claudio Bosich
24-12-10, 19: 33
Sinceramente continuo a pensare che siano acari. Tra l'altro se il sulfazone lo hai usato per prevenzione è molto probabile che non sarà utile nel momento del bisogno.

Vi prego smettiamola con queste cure preventive... non solo sono inutili ma sono anche molto dannose.

Carlo Sallese
24-12-10, 21: 20
Vi prego smettiamola con queste cure preventive... non solo sono inutili ma sono anche molto dannose.

Straquoto Claudio