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Visualizza la versione completa : Rapporto CITES 2010



Roberto Condorelli
01-02-11, 12: 42
Un articolo in materia. Da notare nelle foto due funzionari del Servizio CITES di Roma, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente e che mi hanno fatto un'ottima impressione.

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/02/01/news/rapporto_cites-11915700/?ref=HREC1-6

Roberto Condorelli
01-02-11, 12: 45
Qui la notizia della presentazione, direttamente sul Sito del CFS:

http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2967

PierpaoloPalozzo
01-02-11, 14: 52
Grazie Roberto per il prezioso contributo.

orazio
01-02-11, 16: 28
Anche io conosco bene i 2 funzionari in foto, ho avuto il piacere di una loro visita durante la Mostra Ornitologica del G.O.R., persone molto disponibili e al corrente di come alleviamo, dell'essere tutti all'interno della legalità e si è instaurato un buon rapporto di collaborazione nella loro ispezione. Ovviamente tutto si è concluso con una stretta di mano e scambio di informazioni.

Roberto Giani
01-02-11, 18: 00
Qui la notizia della presentazione, direttamente sul Sito del CFS:

http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2967

Quanti Agapornis di cattura hanno sequestrato? E quanti parrocchetti australiani di importazione illegale hanno trovato?

Ma se non si verificano da anni casi del genere, non sarebbe opportuno rivedere alcune normative restrittive cui siamo sottoposti per la loro detenzione?

Continuare con queste inutili scartoffie è, per fare un esempio, come continuare a vaccinare la popolazione contro il vaiolo, pur sapendo che non è più necessario.

Roberto Condorelli
01-02-11, 18: 19
Roberto, premesso che sono d'accordo con te, potrebbero rispnderti che non ne hanno sequestrati proprio perchè la disciplina rigorosa è efficace...

Roberto Giani
02-02-11, 09: 24
(...) potrebbero rispnderti che non ne hanno sequestrati proprio perchè la disciplina rigorosa è efficace...

Ergo: gli esemplari delle nostre voliere non sono più "Wild Fauna"...

Roberto Condorelli
02-02-11, 09: 42
Ergo: gli esemplari delle nostre voliere non sono più "Wild Fauna"...

Come detto, in linea generale sono d'accordo.

Personalmente però preferisco che determinate specie, anche se piuttosto diffuse, rimangano in CITES.

Quello che mi interessa, infatti, non è ridurre il numero delle specie protette, ma eliminare la burocrazia superflua.

Esempio: che i padda, diffusissimi in natura, rimangano in CITES, mi fa molto piacere. Questo perchè essere in CITES, comunque, per una specie è e resta una protezione, se non altro per i limiti al commercio.

Vorrei però non essere costretto ad avere improbabili registri, e a fare inutili denunce di nascita.

A presto

Roberto