Visualizza la versione completa : Svezzamento verdoni
#)()( Salve,
ho una nidiata di verdoni che ho allevato da quando la mamma è improvvisamente sparita, forse attaccata dalle cornacchie.
Ora.. loro stanno benissimo, sono cresciuti alla grande ma.. è giunta l'ora di svezzarli e per quanto faccia non riesco a fargli capire che dovrebbero provare anche i semini eheheheh.
Per maturare l'imprinting dopo averli nutriti li metto insieme ai miei passeri del Giappone, ma la cosa pare non scalfire minimamente il loro apprezzare la mia pappa.
Ho anche provato a sgusciargli io i semini ma come capirete.. per saziare 5 bocche affamate non basterebbero 100 me eheheheh
Avete qualche suggerimento? Grazie infinite!
Fabio Musumeci
09-06-11, 13: 40
Scusa Gabriella, ma in questo periodo dell'anno è tutto un fiorire di richieste su come svezzare piccoli di indigeni nostrani, non sarà il tuo caso ma sorge sempre il dubbio che non si tratti di nidi abbandonati, ma piuttosto "raccolti" e portati a casa, se nessuno ti risponde è perchè ci sono stati casi palesi di simili situazioni, e dare consigli su come allevare dei nidiacei sarebbe essere complici di un vero e proprio reato.
Ho dato un occhiata anche alle tue foto e al filmato, non ti è venuto in mente che forse la madre non sentendosi più sicura abbia abbandonato il nido?
D'altronde è evidente che tu abbia messo quella mangiatoia, proprio sul bordo del nido, basta un passo falso e per quanto possano sembrare tranquilli abbandonano la nidiata, forse ti saresti dovuta limitare a fotografarli da lontano!!!
Fabio.
lucio zollo
10-06-11, 11: 45
#)()( Salve,
ho una nidiata di verdoni che ho allevato da quando la mamma è improvvisamente sparita, forse attaccata dalle cornacchie.
Attaccata dalle cornacchie ????? Sicuramente ha abbandonato la nidiata in quanto infastidita dalla tua telecamera, mangiatoia ecc.ecc.....
sarebbe il caso che tu leggessi alcune nozioni basilari su come si tratta la natura in generale....in forum trovi tutto.....sul divieto assoluto di prelevare pulli di ogni genere di animale,in questo caso oltre al danno che fai alla natura è come se avessi rubato allo Stato quindi sei passibile di multa e detenzione.ti consiglio di smettere le tue azioni selvagge e fai funzionare il cervello la prossima volta prima di commettere reato verso tutti. spero di essere stato chiaro....
Antonio Longo
10-06-11, 16: 47
Benvenuta Gabriella, mi dispiace che tu lo venga a sapere in questo modo, ma hai fatto na gran cazzata. Mi raccomando la prossima volta, errare è umano.
la mangiatoia è stata lì posizionata ancor prima della deposizione delleuova.
La mamma ha deposto le uova con me di fianco che seguivo i miei fiori e nonaveva alcun timore della mia persona proprio perché rispettavo le distanze.
Foto e video sono state effettuati con un teleobiettivo 70/300mm proprio pernon invadere il suo territorio che comunque non toccavo mai proprio per nondisturbare.
Ho già avuto a che fare con altri piccoli (rondoni e tortore dal collareaffidatemi quando erano più morti che vivi) e mai mi sarei sognata di strapparedei figli alla propria mamma sia perché sono mamma anche io e sia perché faparte di un bagaglio educativo che ho e che cerco di trasmetterequotidianamente anche ai miei figli. La natura va amata e per amarla va primarispettata.
Ora più che mai sono stra-impegnata con gli esami di mio figlio e staccareogni 2-3 ore per nutrire dei pulli era l’ultima cosa che desideravo fare ma lamia coscienza non mi ha concesso di fare la cieca.
La femmina è proprio sparita e lo dimostra il fatto che il maschio continuaa posarsi sul mio pesco e ad emettere il richiamo inutilmente. Non sapevo che iverdoni avessero un simile attaccamento di coppia. Non si finisce mai diimparare.
I piccoli li ho presi dopo un giorno e mezzo di non ritorno della mamma. Ilpadre tornava li guardava e poi.. senza nutrirli tornava ad andare via.
Li ho visti in uovo, li ho ammirati subito dopo la schiusa.. non potevolasciare che morissero di fame facendo finta di nulla. Quando li ho presi nonreagivano più e non tiravano su la testa per chiedere il cibo. 2 su 5 hannomangiato il primo giorno volontariamente, gli altri sono stata costretta aforzarli. Dal 2° giorno hanno ripreso le energie e la vitalità.
Conosco il mal costume di molti di RUBARE i piccoli dai nidi e non appartengoalla categoria.
Nella mia politica le adozioni sono l’ultima delle risorse quando c’è ungenitore naturale che li possa seguire e lo dimostra il fatto che questo era il3° o 4° anno che deponevano le uova tra i miei fiori. Non ho mai presi ipiccoli né li ho mai disturbati perché amo profondamente queste creature.
Chi non risponderà, non lo farà per il lecito dubbio, non conoscendomi.
Ciò comunque non fermerà la mia determinazione a farli crescere e liberarliun giorno lontano dalla città e da queste terribili cornacchie che hanno invasola mia zona devastando nidi e fauna originaria.
Mi dispiace che una ricerca di aiuto per salvare dei piccoli sia diventata il banco di tribunale dove senza conoscermi sono stata giudicata e condannata. Sono nata e cresciuta con gli animali, so quello che posso e non posso fare e mai avrei fatto qualcosa che potesse mettere in pericolo quei piccoli. La mangiatoia c'era da quando i genitori hanno iniziato a preparare il nido e lo dimostra il fatto che le piante si erano insidiate nel mezzo e i semini erano stati presi.
I passeriformi di campagna e paese sono particolarmente sensibili alla presenza dell'uomo, quelli di città meno e lo dimostra il fatto che il nido sia stato iniziato con me a 2 metri di distanza mentre seguivo i fiori. Me ne sono accorta per lo svolazzare continuo. Era il 3° o 4° anno che deponevano tra i miei fiori e non ci sono mai stati problemi. I piccoli sono sempre volati via con comodo quando i genitori hanno detto loro che era il momento.
Come vedi.. le cazzate non le ho fatte io o forse sì nel credere di trovare persone in grado di capire o di dare diritto di risposta prima del giudizio finale.
Vi auguro un buon proseguimento.
Ciao
Come già postato in altra discussione,
la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e la Regione ha il compito di tutelarla nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale.
Chiunque rinvenga animali selvatici feriti o in difficoltà deve rivolgersi ad una delle seguenti strutture:
· le Ripartizioni Faunistico Venatorie;
· il locale Distaccamento del Corpo Forestale della Regione;
· il Centro di Recupero o di Primo Soccorso della fauna selvatica più vicino;
· i Vigili del Fuoco locali;
· le forze dell’ordine locali.
La struttura contattata adotterà le decisioni del caso e/o fornirà tutte le informazioni necessarie.
Gli animali saranno trasportati al Centro di Recupero più vicino che si occuperà della loro cura e detenzione temporanea per la riabilitazione in ambienti idonei e, ove possibile, procederà al successivo rilascio in natura.
Prego pertanto l'utente Giunone a voler contattare telefonicamente il
Centro recupero Fauna Selvatica Provincia di Cagliari
Centro di primo soccorso Fauna Selvatica
c/o Clinica Veterinaria S.Giuseppe, via Vesalio 13, Cagliari, 24h/24
Dott. Marco Puddu e Dott. Mauro Cavallo - 070/500781
maurizio44
12-06-11, 20: 43
Tanto per la precisione, liberare animali allevati a mano vuol dire condannarli a morte. Infatti manca loro l'imprinting dei genitori che nei giorni successivi all'involo insegnano loro cosa debbono fare per sopravvivere, come difendersi dai predatori, quali alimenti mangiare e dove trovare da bere. Mi dispiace che tu abbia preso la reazione di chi alleva come una sorta di condanna, ma per noi in questo periodo è un continuo di richieste di persone che pensano di poter disporre della fauna come se fosse a disposizione, se questo non è il tuo caso ti chiedo scusa a nome di tutti, però devi sapere che anche se in buona fede quello che hai fatto è e rimane un reato PENALE, quindi se verrai trovata in possesso dei verdoncini non ci saranno attenuanti.
Fabio Musumeci
12-06-11, 21: 07
Ciao Gabriella,
io sono stato il primo a risponderti e a dubitare, prendo atto della tua buona fede, ma prima di mettere in pubblico la cosa avresti dovuto spiegare meglio la situazione, anche perchè tutto quel reportage fotografico può indurre a dubitare chiunque legga il tuo messaggio, forse qualcuno di noi ha reagito di pancia, anche in maniera un pò forte, mi associo alle scuse poste da Maurizio, purtroppo sono tante le persone che chiedono consigli e il nido l'hanno depredato loro, ora sai che la prossima volta qui troverai i consigli su come agire, per il bene tuo e degli animali, perchè se qualcuno ti denuncia sono guai.
Comunqe se la tua intenzione è quella di riinserirli in natura è meglio se contatti l'ente che ti ha suggerito Paride, loro sapranno come fare, spiegagli la situazione vedrai che capiranno e ti daranno una mano.
Non prenderci per dei fondamentalisti o per antianimalisti, ma fai le cose secondo le regole.
Fabio Musumeci
Salve,
ho già fatto presente alla clinica veterinaria di Cagliari che sto accudendo dei piccoli di verdone quando gli ho portato un piccolo passero con la zampina rotta. Dopo una prima resistenza, non essendo specie protetta, lo hanno finalmente accolto e dovrebbe essere ancora vivo. Era come se per forza dovesse essere condannato nonostante avesse ripreso le forze o lo dovessi allevare io perchè scomodo.
Quando poi mi portarono 12 anni fa, un pullo di tortora dal collare moribondo, chiamai la Lipu per portargliela e la risposta fu terribile: non dovevate raccoglierlo, se era caduto e il suo destino era quello di morire dovevate lasciarlo morire. Protezione animali? Non penso proprio!
Non posso certo dire di avere avuto delle belle esperienze con queste associazioni, ma seguirò il vostro consiglio e non certo per timore di una denuncia ma per il bene dei miei piccini.
Grazie di aver capito ^_^
Ora ho da farvi un'altra domanda:
vi è mai capitato di allevare cocorite senza becco? mi spiego.
Ho 2 coppie di cocorite che hanno figliato (per l'ennesima volta) ma improvvisamente una femmina solitaria è entrata nel nido, ha ucciso 2 dei piccoli e ferito gli altri due uno dei quali in modo grave.
Era piccolissimo e temevo che non sarebbe sopravvissuto eppure.. è ancora vivo e vegeto ma ora sorge un problema.
Tra una settimana penso che i genitori li obbligheranno ad uscire dal nido e il piccolo senza becco rischia di morire non potendo sgranocchiare i semini mancandogli la parte superiore.
Con il tempo potrebbe ricrescergli? ha solo il nasino ed è in bella vista la linguetta.
Quando portai il passero alla clinica feci presente il fatto ma.. non essendo specie protetta... bla bla bla.
Per venire incontro alle sue possibili necessità ho comprato un macinacaffè per triturare eventualmente i semini e sgusciarli soffiandoci sopra.
Finchè c'è vita c'è speranza e l'impegno che mi vorrei prendere sarebbe come quello di avere un eterno neonato ma per farlo vivere credo che potrebbe valerne la pena.
Che dite? Potrebbe funzionare?
Grazie dell'attenzione
ecco le foto di Popeye (come lo hanno chiamato i miei figli) con il danno
Fabio Musumeci
13-06-11, 13: 05
Ho avuto anche io un'esperienza simile ma era stato il papà, il becco è cresciuto ma non perfetto, al posto del becco uncinato ha una specie di virgola rivolta verso un lato, però nonostante ciò la pappagallina si nutre tranquillamente di semi, quindi dipende se gli ricresce o meno.
Potresti provare a fargli uno sfarinato con ingredienti genuini:
farina di mais
cus cus
frumento
riso
orzo perlato
farro
piselli secchi
farina di ceci
il tutto, tranne la farina di mais e di ceci, passato nel frullatore in crudo, e dai anche il classico pastoncino all'uovo magari di tipo secco e fine.
Ciao, Fabio.
grazie! Seguirò il consiglio.
Il pastoncino è già presente in gabbia perchè ho visto che lo adorano ^_^ quindi dovrebbe già conoscere il sapore. La mamma lo mangia prima di entrare nel nido a nutrirli.
Grazie di cuore
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