marco cotti
18-06-11, 10: 57
E COME ECLETTI
ECLETTI (genere Eclectus)
Tre sono le caratteristiche che hanno assicurato ai pappagalli del genere Eclectus un grande successo come uccelli da voliera: hanno colori veramente splendidi, presentano dimorfismo sessuale evidente (si possono riconoscere maschi e femmine quando hanno solo tre settimane e mezzo di vita) e nidificano molto presto.
Provengono dall'Australia, dalla Nuova Guinea e dall'Indonesia: tuttavia la maggior parte degli esemplari in commercio sono nati in allevamento.
Il genere Eclectus annovera una sola specie, nell'ambito della quale però si contano ben sette sottospecie, molto simili tra loro e quindi difficilmente distinguibili. Le differenze più salienti riguardano la lunghezza totale (che varia tra 31 e 38 cm), la tonalità di verde del piumaggio e la presenza o meno di una macchiettatura gialla sulla coda.
Le femmine sono diverse dai maschi; i caratteri fondamentali utilizzati per riconoscerle sono i seguenti.
1. Una stretta corona di penne blu che circonda l'occhio, come si pub vedere in Eclectus riedeli polychloros, l'Ecletto dai fianchi rossi, in E. r. macgillivrayi originario dell'Australia settentrionale e frequente in cattività fuori della sua area d'origine, nonché nella più piccola delle sottospecie, E. r. solomonensis, raramente presente in cattività.
2. L'assenza del colore blu in corrispondenza della zona ventrale (che invece è rossa), come si osserva in E. riedeli cornelia e nella sottospecie di maggior taglia E. r. riedeli.
3. La presenza del colore giallo sulla coda e l'assenza delle penne blu attorno all'occhio, come in E. r. riedeli e in E. r. vosmaeri, duè delle sottospecie di maggior taglia.
Gli esemplari immaturi si riconoscono per l'iride grigiastra e per il colore bruno del becco.
Eclectus è stato a lungo uno dei miei pappagalli preferiti.
Molti soggetti si addestrano con facilità ed anche quelli che stanno in voliera all'aperto imitano i suoni che sentono all'intorno, persino qualche parola. Soltanto da giovani imparano a ripetere le parole, talvolta anche senza essere istruiti allo scopo.
Qualche difficoltà subentra quando si tenta di addestrare le femmine, le quali peraltro non vanno granché bene come uccelli da compagnia.
Per la riproduzione le coppie vanno alloggiate in gabbie sospese o in voliere tradizionali.
Le dimensioni ottimali della cassetta-nido potrebbero essere: base di 30 x 30 cm, altezza 60 cm.
Capita talora che, all'interno della coppia, la femmina si comporti come dominante sul maschio e gli impedisca di avvicinarsi al cibo; per questo occorre allestire nella gabbia due punti di alimentazione non appena si manifesti il primo cenno di aggressività, quando la coppia sia stata appena formata.
Accade frequentemente che i riproduttori passino gran parte del tempo all'interno della cassetta nido, raggiunto l'accordo sessuale. Ad una covata ne segue un'altra, a non più di tre settimane di distanza, se la prima non ha avuto successo o se i piccoli sono stati tolti dal nido dopo la schiusa. Due sono le uova deposte ogni volta, covate poi per ventotto giorni. I pulcini trascorrono dieci-undici settimane nel nido.
È molto importante somministrare agli Ecletti frutta e verdura fresca ed anche bacche di biancospino e di sambuco. Se la dieta è carente di vitamina A, questi pappagalli possono contrarre la candidosi (se ne possono osservare le caratteristiche lesioni nella cavità orale).
Le carote ed i pomodori sono ricchi di vitamina A, ma in alternativa va anche bene un preparato polivitaminico in gocce (la maggior parte di questi prodotti contiene un alto tenore di vitamina A), da aggiungere al cibo preferito dagli ecletti, oppure da sciogliere nel latte o da mettere sul pane.
Quasi tutti gli ecletti mangiano i semi più vari, ma di piccola dimensione, come il miglio bianco, la scagliola e la canapa, insieme con il girasole ed il cartamo; amano anche le spighe di miglio, le arachidi ed i pinoli. Sedano, cubetti di formaggio e pannocchie di granoturco sono però i cibi preferiti.
ECLETTI (genere Eclectus)
Tre sono le caratteristiche che hanno assicurato ai pappagalli del genere Eclectus un grande successo come uccelli da voliera: hanno colori veramente splendidi, presentano dimorfismo sessuale evidente (si possono riconoscere maschi e femmine quando hanno solo tre settimane e mezzo di vita) e nidificano molto presto.
Provengono dall'Australia, dalla Nuova Guinea e dall'Indonesia: tuttavia la maggior parte degli esemplari in commercio sono nati in allevamento.
Il genere Eclectus annovera una sola specie, nell'ambito della quale però si contano ben sette sottospecie, molto simili tra loro e quindi difficilmente distinguibili. Le differenze più salienti riguardano la lunghezza totale (che varia tra 31 e 38 cm), la tonalità di verde del piumaggio e la presenza o meno di una macchiettatura gialla sulla coda.
Le femmine sono diverse dai maschi; i caratteri fondamentali utilizzati per riconoscerle sono i seguenti.
1. Una stretta corona di penne blu che circonda l'occhio, come si pub vedere in Eclectus riedeli polychloros, l'Ecletto dai fianchi rossi, in E. r. macgillivrayi originario dell'Australia settentrionale e frequente in cattività fuori della sua area d'origine, nonché nella più piccola delle sottospecie, E. r. solomonensis, raramente presente in cattività.
2. L'assenza del colore blu in corrispondenza della zona ventrale (che invece è rossa), come si osserva in E. riedeli cornelia e nella sottospecie di maggior taglia E. r. riedeli.
3. La presenza del colore giallo sulla coda e l'assenza delle penne blu attorno all'occhio, come in E. r. riedeli e in E. r. vosmaeri, duè delle sottospecie di maggior taglia.
Gli esemplari immaturi si riconoscono per l'iride grigiastra e per il colore bruno del becco.
Eclectus è stato a lungo uno dei miei pappagalli preferiti.
Molti soggetti si addestrano con facilità ed anche quelli che stanno in voliera all'aperto imitano i suoni che sentono all'intorno, persino qualche parola. Soltanto da giovani imparano a ripetere le parole, talvolta anche senza essere istruiti allo scopo.
Qualche difficoltà subentra quando si tenta di addestrare le femmine, le quali peraltro non vanno granché bene come uccelli da compagnia.
Per la riproduzione le coppie vanno alloggiate in gabbie sospese o in voliere tradizionali.
Le dimensioni ottimali della cassetta-nido potrebbero essere: base di 30 x 30 cm, altezza 60 cm.
Capita talora che, all'interno della coppia, la femmina si comporti come dominante sul maschio e gli impedisca di avvicinarsi al cibo; per questo occorre allestire nella gabbia due punti di alimentazione non appena si manifesti il primo cenno di aggressività, quando la coppia sia stata appena formata.
Accade frequentemente che i riproduttori passino gran parte del tempo all'interno della cassetta nido, raggiunto l'accordo sessuale. Ad una covata ne segue un'altra, a non più di tre settimane di distanza, se la prima non ha avuto successo o se i piccoli sono stati tolti dal nido dopo la schiusa. Due sono le uova deposte ogni volta, covate poi per ventotto giorni. I pulcini trascorrono dieci-undici settimane nel nido.
È molto importante somministrare agli Ecletti frutta e verdura fresca ed anche bacche di biancospino e di sambuco. Se la dieta è carente di vitamina A, questi pappagalli possono contrarre la candidosi (se ne possono osservare le caratteristiche lesioni nella cavità orale).
Le carote ed i pomodori sono ricchi di vitamina A, ma in alternativa va anche bene un preparato polivitaminico in gocce (la maggior parte di questi prodotti contiene un alto tenore di vitamina A), da aggiungere al cibo preferito dagli ecletti, oppure da sciogliere nel latte o da mettere sul pane.
Quasi tutti gli ecletti mangiano i semi più vari, ma di piccola dimensione, come il miglio bianco, la scagliola e la canapa, insieme con il girasole ed il cartamo; amano anche le spighe di miglio, le arachidi ed i pinoli. Sedano, cubetti di formaggio e pannocchie di granoturco sono però i cibi preferiti.