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Luca Anniballi
26-09-11, 01: 16
Al giorno d’oggi, credo che la selezione in cattività, di varietà di uccelli, si sia spinta ad un livello impensabile, fino a qualche anno fa.
Tecnologie, studi e aziende specializzate nei mangimi “professionali” ci hanno messo in condizioni di allevare man mano, sempre con maggiore facilità.
Allevamenti e aviari curati ad hoc nei minimi dettagli, ricostruiscono spesso un habitat ideale, un paradiso per i nostri amici “alati” e per i nostri occhi.
Nella stragrande maggioranza di allevamenti, si notano spesso gabbie studiate su misura, a volte (forse la maggior parte delle volte) messe ad incastro ricoprendo anche il minimo spazio che potrebbe rimanere libero…
Più gabbie quindi, più coppie. Chiaro, limpido, naturale. Direttamente proporzionale.
In ambiente domestico, la gabbia rappresenta “la casa” dove vivono i nostri uccelli, dove mangiano, dove cantano, dove si riproducono e dove VOLANO.
“Se fossimo fatti per volare, ci crescerebbero le ali”
Frase di un film che ricordo perfettamente, ricordo anche il timbro della voce che l’ha pronunciata, peccato che non mi ricordo il titolo.
Qualche giorno fa, un canarino del mio vicino è scappato, volato via dal secondo piano. Lui è sceso e l’ha preso senza fatica, perché, non sapeva volare nonostante fosse un canarino adulto..
Ebbene la mia domanda, (provocatoria??) è la seguente:
Selezioniamo per caratteristiche morfologiche, cromosomiche e quant’altro, ma diamo i giusti spazi per far loro tramandare l’arte del volo?

Vincenzo Forlino
26-09-11, 08: 02
Ebbene la mia domanda, (provocatoria??) è la seguente:
Selezioniamo per caratteristiche morfologiche, cromosomiche e quant’altro, ma diamo i giusti spazi per far loro tramandare l’arte del volo?

hai perfettamente raggione Luca, non riesco proprio a capire quel tipo di allevatori... pensa ne ho conosciuto uno delle mie parti che allevava (non so seli alleva ancora) ondulati in gabie da 45 mi pare... ebbene mi aveva raccontanto che visto lo spazio limitato di cui disponeva per l'allevamento, aveva decis di cedere tutte le gabbie per prenderne o farne di più piccole cosi da poter aumentare il numero delle coppie !!!!!!!!!!!!!! per me un concetto impensabile!

nel mio piccolo cerco sempre di garantirgli un minimo di esercizio fisico ai miei soggetti, anche per questo vorrei specializarmi in specie medio-piccole, cosi da poter garantirgli a parità di gabbia uno spazio maggiore.... sarà per questo che quando mi scappano, tranne casi di esemplari semi-domestici, gli altri una volta preso il volo non tornano più?

pierre
26-09-11, 11: 12
io tengo i miei ciuffolotti in gabbie da 120 e da quest'anno ho a disposizione una grande voliera esterna nel giardino di un amico, che me la mette gentilmente a disposizione, visto che x motivi di tempo lui non alleva piu.Apparentemente i soggetti in voliera sono piu belli ,piumaggio serico e colori brillanti,però ho riscontrato una certa mortalità,molto superiore a quella dei soggetti che tengo in gabbia,quindi non sempre un maggior spazio di volo assicura benessere e salute agli uccelli.

carpodaco
26-09-11, 12: 27
io personalmente ho cessato di allevare fringillidi perchè 90 e 120 mi sembravano misure insufficenti per far vivere e riprodurre questi animali,a maggior ragione lo sono per dei pappagalli.Un po' meglio per gli esotici di piccola taglia,il fatto che una o più specie riescano a riprodursi in gabbie di piccole dimensioni non significa che siano le misure idonee per la loro salute e per irrobustire i muscoli che permettono il volo.

pierre
26-09-11, 16: 18
questo non spiega la mortalità maggiore nella voliera esterna rispetto alle gabbie da 120 all'interno.Sono rimasto parecchio deluso xchè credevo che i novelli stessero benissimo con tutto quello spazio,sole, aria aperta,bagno quotidiano ecc,invece ogni settimana c'era qualche cadaverino sul fondo.Ora li ho riportati tutti nelle 120 in allevamento e le morti sono cessate,ma intanto ne ho persi circa una decina,e quel che è peggio quasi tutte femmine.

Antonio Longo
26-09-11, 17: 09
Sono completamente d'accordo con Pierre. Non è solo lo spazio di volo a disposizione che è importante, ma anche posatoi, mangiatoie, beverini, età dei soggetti, le prime cose che me ne vengono in mente.

oreste capuano
26-09-11, 20: 07
Perfettamente ragione ma quanto spazio noi diamo potrebbe essere sempre poco confrontato a quello che c'è per loro in natura.

oreste capuano
26-09-11, 20: 08
Cmq quel cardellino è uno spettacolo.

Luca Anniballi
28-09-11, 14: 55
questo non spiega la mortalità maggiore nella voliera esterna rispetto alle gabbie da 120 all'interno.Sono rimasto parecchio deluso xchè credevo che i novelli stessero benissimo con tutto quello spazio,sole, aria aperta,bagno quotidiano ecc,invece ogni settimana c'era qualche cadaverino sul fondo.Ora li ho riportati tutti nelle 120 in allevamento e le morti sono cessate,ma intanto ne ho persi circa una decina,e quel che è peggio quasi tutte femmine.
Stranezze della vita...
Credo che il problema, vada ricercato "attentamente", è assolutamente paradossale associare a voliera e moria.
Considera l'ipotesi che prima stavano all'aperto(ripari sufficienti??) alimentazione adeguata? La voliera era autocostruita(magari avevano zone d'impiglio e ti sono sfuggite)?
Non concordo sul fatto che più spazio hanno e peggio stanno, assolutamente!
Ora, per tornare in merito a domanda provocatoria(non a te, e non polemica, per carità), non è che magari si trattava di animali allevati in piccoli ambienti magari selezionati in tali luoghi, con la prima caratteristica degli uccelli, l'arte del volo, leggermente inibita?
Se non trovano risposta i punti espressi in precedenza, dando per scontato un ottimale stato di salute, mi verrebbe CERTAMENTE da pensare che un uccello che "vola male" avrebbe difficoltà a divincolarsi liberamente in ampi spazi.....
Tornando alla domanda iniziale, li selezioniamo anche in base alle loro caratteristiche genetiche/motorie?
Un cardellino è meraviglioso, canto melodioso a campanellio, ha i colori stupendi, è definito l'esotico degli indigeni non a caso, si vede da lontano per il suo il caratteristico "volo" a farfalla....

pierre
29-09-11, 10: 13
in effetti devo dire che i soggetti sopravvissuti sono stupendi,(presto posterò un video),colori e piumaggio perfetti come in libertà.L'unica spiegazione della mortalità piu elevata potrebbe essere la prevaricazione dei soggetti piu grandi nei confronti degli ultimi arrivati piu giovani.Infatti via via che i novelli erano svezzati ,li immettevo nella voliera in gruppi di 10 15 ,quindi si trovavano a convivere i nati ad aprile -maggio con quelli di luglio agosto,e proprio in questi ultimi ho riscontrato una maggior mortalità,anche se in apparenza i piu grandi non mostravano particolare aggressività verso i nuovi arrivati.Ora sono in dubbio se riutilizzare questa voliera anche x le prossime stagioni cove,o ritornare alle solite 120,con molto piu lavoro sulle mie spalle e novelli dal piumaggio e colori piu scadenti,ma vivi..

Luca Anniballi
30-09-11, 11: 03
in effetti devo dire che i soggetti sopravvissuti sono stupendi,(presto posterò un video),colori e piumaggio perfetti come in libertà.L'unica spiegazione della mortalità piu elevata potrebbe essere la prevaricazione dei soggetti piu grandi nei confronti degli ultimi arrivati piu giovani...
Già si apre un altro scenario, altre osservazioni che credo, hanno trovato risposta, almeno in buona parte.
Mi piacerebbe ascoltare un commento di Lonant2 a tal proposito, visto che anch'egli, è propenzo a spazi "più ridotti".

Antonio Longo
30-09-11, 13: 53
Premesso quello che diciamo sempre, cioè che nessuna voliera sarà mai abbastanza ampia, non è che sono contrario a spazi ampi. Anche in una voliera da 2x2x2, ad esempio, quanti soggetti ce ne vanno? Non avendo mai avuto voliere, non saprei come mi regolerei. Il mio pensiero è, se posso, alloggiare i soggetti anche singolarmente in una gabbia da 55 piuttosto che metterne 4 in una 120. Anche per evitare vessazioni dettate dall'istinto (opinione personale), verso soggetti più debboli. Poi, sugli spazi ridotti, ognuno deve fare conti con il locale d'allevamento a sua disposizione, fatto salvo il benessere psico/fisico che deve essere sempre assicurato.

Luca Anniballi
30-09-11, 15: 02
cioè che nessuna voliera sarà mai abbastanza ampia.
Una frase che racchiude un mondo....
Da qui, non trovo il nesso tra +spazio/+mortalità

Antonio Longo
30-09-11, 15: 30
Una frase che racchiude un mondo....
Da qui, non trovo il nesso tra +spazio/+mortalità

Ma infatti Luca, non riesco ancora a capire dove ho detto che +spazio uguale + mortalità. Sostengo semplicemente che bisognerebbe evitare, se possibile, sovraffollamenti. Ultimamente però mi trovo a scrivere cose che non penso.

Luca Anniballi
30-09-11, 15: 42
Sono completamente d'accordo con Pierre. Non è solo lo spazio di volo a disposizione che è importante, ma anche posatoi, mangiatoie, beverini, età dei soggetti, le prime cose che me ne vengono in mente.
questo avevi risposto a questa affermazione

questo non spiega la mortalità maggiore nella voliera esterna rispetto alle gabbie da 120 all'interno.Sono rimasto parecchio deluso xchè credevo che i novelli stessero benissimo con tutto quello spazio,sole, aria aperta,bagno quotidiano ecc,invece ogni settimana c'era qualche cadaverino sul fondo.Ora li ho riportati tutti nelle 120 in allevamento e le morti sono cessate,ma intanto ne ho persi circa una decina,e quel che è peggio quasi tutte femmine.
Qualcosa mi ha lasciato intuire che avevi accomunato voliera e mortalità, come aveva detto pierre, per questo eri d'accordo con lui su quanto scritto.

Antonio Longo
30-09-11, 15: 57
Credevo di essere stato comprensibile dicendo che non è solo lo spazio a disposizione che è importante, citando inoltre di getto, le prime cose che reputassi importanti. Naturalmente non possiamo sapere, di volta in volta per le varie esperienze, quanti soggetti sono stati introdotti e quanti ne sono morti. Anche quì "sovraffollamento" non indica un numero, non avendo mai avuto voliere non saprei dirti, ad esempio, in una voliera di 2x2x2 quanti soggetti possono alloggiare (importanti sicuramente anche i fattori che ho elencato nel post che hai quotato). Sovraffollamento, riportandolo alla mia esperienza diretta, significa 6-7 soggetti in una gabbia da 90.

Cardellino62CC
30-09-11, 16: 01
Allevo cardellini sia in voliera che in gabbione da 120, ma nel periodo di muta e riposo invernale li metto tutti in tre voliera, due di 2x2x2,50 e una di 160x 6 metri x 2,20 di altezza. Anche i canarini che nel periodo riproduttivo stanno in gabbia da 55cm, da settembre a febbraio stanno tutti in voliera, e posso dire mortalità quasi zero.

Luca Anniballi
30-09-11, 16: 31
e una di 160x 6 metri x 2,20 di altezza. .
hai voglia a sovraffollamento....hahahahaha
Ok Antonio, adesso ho compreso il messaggio.
Tornando al post iniziale, nello specifico alla domanda: diamo sempre il giusto spazio?

pierre
01-10-11, 10: 22
Vorrei precisare che non ho mai voluto esprimere verità assolute,ma ho solo descritto la mia esperienza utilizzando x la prima volta una voliera esterna x i novelli svezzati,e il risultato è stato questo:aumento della mortalità rispetto alle 120 che ho sempre usato in passato,e volevo appunto sapere la vostra opinione sulle cause di tale mortalità aumentata.Riguardo al sovraffollamento,non credo sia il mio caso.Le dimensioni della voliera sono all'incirca 3 mt di lunghezzax 3 mt altezza x 1 mt larghezza,è sollevata da terra di 10 cm da una griglia,mangiatoie e beverini sono in posizione elevata.In questo spazio ho alloggiato circa 40 ciuffolotti major novelli,e ne ho persi circa una decina in tutto.Cmq appena posso farò un video e foto della voliera cosi vi rendete conto.

Luca Anniballi
01-10-11, 10: 44
Vorrei precisare che non ho mai voluto esprimere verità assolute,ma ho solo descritto la mia esperienza utilizzando x la prima volta una voliera esterna x i novelli svezzati,e il risultato è stato questo:aumento della mortalità rispetto alle 120 che ho sempre usato in passato,e volevo appunto sapere la vostra opinione sulle cause di tale mortalità aumentata.Riguardo al sovraffollamento,non credo sia il mio caso.Le dimensioni della voliera sono all'incirca 3 mt di lunghezzax 3 mt altezza x 1 mt larghezza,è sollevata da terra di 10 cm da una griglia,mangiatoie e beverini sono in posizione elevata.In questo spazio ho alloggiato circa 40 ciuffolotti major novelli,e ne ho persi circa una decina in tutto.Cmq appena posso farò un video e foto della voliera cosi vi rendete conto. Allora può esistere la causa del sovraffollamento, comunque la causa delle morie. 40 soggetti in continua competizione (alimentare in questo caso, visto che si tratta di novelli) in uno spazio comunque limitato, che a prima vista, potrebbe sembrare "infinito". Ottimo l'accorgimento della griglia e la distanza che separa con il terreno, altrimenti, con 3 mq, 40 soggetti avrebbero avuto seri problemi igienici, a patto di non essere continuamente sacrificato per la pulizia ordinaria.
Forse è stato questo che ti ha procurato problemi.

Antonio Longo
01-10-11, 17: 44
Cioè Luca? Non ho capito se il rapporto spazio/novelli nel caso di Pierre, lo valuti idoneo o meno.

Luca Anniballi
01-10-11, 22: 47
Cioè Luca? Non ho capito se il rapporto spazio/novelli nel caso di Pierre, lo valuti idoneo o meno.
Per me, in tutta sincerità, per 40 "volatili" non è idoneo, anzi, con ogni probabilità, si deve ricercare nel numero dei soggetti, la problematica che ha avuto Pierre.
Lo spazio a disposizione è grande, certo che si, ma altrettanto numerosi sono gli abitanti.

Per spiegarti come ho la visione d'allevamento e selezione "volo", ti faccio vedere qualche foto che ho qui in questo pc, dove di vedono i box che utilizzo.
Ogni uno è 120x260x280, alloggia solo una coppia e relativa prole.
Nel periodo di riposo, vengono messi un max di 4 soggetti dello stesso sesso.
Non è vero che i soggetti diventano diffidenti, anzi, se troverò un minuto per fare un video con il bleckberry te lo invio per email, mentre mangiano nelle mie mani.
[/URL]Uploaded at ImageFra.me (http://i.imagefra.me/d38inttb)
Uploaded at ImageFra.me (http://i.imagefra.me/905inttg)
Uploaded at ImageFra.me (http://i.imagefra.me/3ffintt5)
Uploaded at [URL="http://imagefra.me/"]ImageFra.me (http://i.imagefra.me/0baintt3)

pierre
03-10-11, 16: 37
ho capito,quindi la causa della mortalità era proprio il sovraffollamento.In effetti lo sospettavo,quindi come n° di soggetti x la voliera che ho descritto,non dovrei superare le 30 unità in tutto,giusto?

Luca Anniballi
03-10-11, 19: 56
ho capito,quindi la causa della mortalità era proprio il sovraffollamento.In effetti lo sospettavo,quindi come n° di soggetti x la voliera che ho descritto,non dovrei superare le 30 unità in tutto,giusto?
Carissimo Pierre, non è detto che sia solo quello, sinceramente, è la prima cosa che mi viene da pensare, per come ti ho scritto.
Sono animali che hanno bisogno di sfruttare gli spazi, che si stressano e molto spesso entrano in competizione tra loro(aumento di stress a discapito delle difese immunitarie).
Spesso ho visto gabbie da 120 con 30 canarini e più(vedi qualche uccelleria, ma li - si spera- sono di passaggio), ma parlare di animali delicati(anche se possono sembrare rustici), è un'altra storia.
Forse, l'unico modo per "aumentare" il numero all'interno, è quello di aggiungere numerosissimi posatoi, solo che andrebbe a pregiudicare lo spazio di volo e lo spazio in generale.
Nelle voliere che hai visto raffigurate sopra per esempio, ci sono solo due posatoi(a parte quell'alberello che fa "folclore") per dedicare tutto lo spazio esclusivamente al volo.
Poi ognuno, usa gli spazi di cui dispone e come vuole, ma molto spesso, per la gioia di vedere tanti volatili, uno più bello dell'altro, non ci accorgiamo che sono troppi.
Un altro aspetto importantissimo che ti consiglio di tenere in considerazione in merito al numero, è strettamente legato al "contatto" fisico, in quanto, se sfortunatamente un soggetto, si "becca" un patogeno, l'infetto avrebbe molte più possibilità di contatto diretto(anche in allevamenti chiusi e in gabbie separate, può avvenire, ma in forma indiretta) e trasmettere o facilitarne la trasmissione a tutti quelli con cui entra in contatto.
Spero di averti illuminato o dato magari, qualche spunto per il futuro. Sicuramente, ci saresti arrivato da solo, ma se si può dare consigli, su esperienze già viste o vissute, si mette gli altri in condizioni di non cadere negli stessi errori. Credo che il forum, in questo senso, ci dia una grossa mano, non credi?

pierre
04-10-11, 10: 27
Assolutamente d'accordo,cmq ho già fatto le foto della voliera e un video con i ciuffolotti all'interno della stessa,appena riesco a reclutare il solito ragazzino informatico posterò tutto cosi vi rendete conto del tipo di sistemazione e potete consigliarmi eventuali modifiche x il prossimo anno.Visto i risultati non proprio eclatanti avevo già deciso di non utilizzarla piu,però se ci fosse un modo x migliorare le cose ed evitare queste mortalità ne sarei felice ,xchè gli uccelli sembrano viverci benissimo,ed hanno acquisito una livrea e dei colori che nelle 120 non avevo mai ottenuto,oltre naturalmente alla riduzione della mole di lavoro x accudirli.Grazie a tutti x i consigli.

Luca Anniballi
04-10-11, 23: 50
Assolutamente d'accordo,cmq ho già fatto le foto della voliera e un video con i ciuffolotti all'interno della stessa,appena riesco a reclutare il solito ragazzino informatico posterò tutto cosi vi rendete conto del tipo di sistemazione e potete consigliarmi eventuali modifiche x il prossimo anno.Visto i risultati non proprio eclatanti avevo già deciso di non utilizzarla piu,però se ci fosse un modo x migliorare le cose ed evitare queste mortalità ne sarei felice ,xchè gli uccelli sembrano viverci benissimo,ed hanno acquisito una livrea e dei colori che nelle 120 non avevo mai ottenuto,oltre naturalmente alla riduzione della mole di lavoro x accudirli.Grazie a tutti x i consigli.In attesa di video e foto.
Ciao Pierre!

Zaffira
06-10-11, 18: 11
Io allevo da 3 anni in voliera fuori, al giardino dove ho ulivi e galline ecc e non ho mai avuto morti, tranne per la vecchiaia.

pierre
06-10-11, 18: 24
ma che specie allevi?

Luca Anniballi
06-10-11, 23: 17
Io allevo da 3 anni in voliera fuori, al giardino dove ho ulivi e galline ecc e non ho mai avuto morti, tranne per la vecchiaia.
Ciao, visto che sappiamo cosa coltivi, mi unisco a Pierre nel domandarti, cosa allevi?

Zaffira
08-10-11, 09: 33
Ondulati e Tortore Diamantine

Luca Anniballi
09-10-11, 00: 19
Certamente, anche se animali notoriamente resistenti, hanno talmente rinforzato gli anticorpi che possono svernare in tutta tranquillità, oltretutto confermi anche la mortalità prossima allo zero! Grazie per aver raccontato la tua esperienza.
Ciaos

marcob
10-11-11, 20: 43
Caro Luca,
ho rimesso i canarini dopo 35 anni - dai tempi del liceo - ma solo perché avevo la fortuna di potermi allestire una voliera in giardino; in attesa le stagioni 2010 e 2011 le ho fatte con vecchie gabbie da 55; in transizione questa primavera mi sono costruito un gabbione 120x100x50 dove via ponevo i novelli. Lo svolazzare in gabbione rispetto alle gabbie mi ha convinto ancora di più della voliera. Adesso sono tutti lì, 19 soggetti, su una lunghezza di m 6,80. Uno spettacolo: a parte i lunghi voli, vedo fare delle piroette, volano in ogni modo, spostamenti rapidi fulminei, a zig-zag, si rincorrono. Loro stanno molto meglio così che nelle gabbie.
Ma è una soluzione sporadica, eccezione rispetto alla regola dell'allevamento in cattività, p.es dei canarini di colore. Io ho preferito - e ho potuto - fare così ma sono 1 su 1000 o 10000 forse.
Vedo come passeranno l'inverno e poi manderò delle foto.
Ciao e grazie per la tua riflessione.
marco da livorno

opiniao
11-11-11, 02: 16
In etologia è studiato un comportamento detto DUMPING, che evidenzia una sorta di mobbing fatto dai novelli più anziani nei confronti dei novelli più giovani, praticamente gli impediscono di mangiare, questo in natura serve a far si che i novelli giovani si spostino colonizzando nuovi territori e i novelli della prima nidiata rimangono nel territorio di nascita perchè andranno naturalmente a sostituire gli adulti.
In voliera l'effetto può essere devastante soprattutto se i novelli sono in fase di muta (ulteriore stress) e se non vi sono nascondigli e tante mangiatoie.
io sopprisco a questo mettendo tanti rami di conifere appesi nelle voliere in modo da creare anche spazi di "non vista", tante mangiatoie, dividendo i novelli per fascia di età ed inserendoli sempre tutti assieme in blocco, in modo che non ci siano situazioni di nonnismo.

pierre
11-11-11, 10: 39
Ed ecco spiegata la mortalità dei miei novelli in voliera .X il prossimo anno ho pensato,x ovviare o ridurre il "dumping",oltre ad aumentare posatoi,mangiatoie ecc,di introdurre i novelli nati nelle ultime covate dopo un periodo piu lungo di permanenza nella classica 120,in modo che irrobustendosi e acquistando piu sicurezza,siano in grado di opporsi ai fratelli piu anziani,e magari farò come ho fatto quest'anno,gli ultimissimi nati di agosto faranno la loro muta nelle 120.Speriamo che funzioni..

opiniao
11-11-11, 14: 39
per il futuro se ti ricapita, fai analizzare un cadaverino, potrebbero avere una patologia che nei più deboli è esplosa e nei più forti è rimasta latente trasformandoli in portatori.
se sono morte solo femmine è un possibile sintomo di micoplasmosi, conviene fare almeno un test delle feci a campione, per evitare di avere brutte sorprese a inizio stagione cove quando si manifesta di nuovo e con adulti che possono essere portatori e tanti novelli che muoiono nei primi giorni o addirittura nelle uova, non te lo auguro prorpio, io ci sono passato ed in meno di un anno sono morti tutti e sono arrivato troppo tardi ad accorgermene.

pierre
11-11-11, 16: 57
le analisi le avevo fatte ,sia sui cadaveri sia sulle feci,ma non è emerso niente di particolare,nè coccidiosi nè altro.Hai ragione riguardo la micoplasmosi,purtroppo nella mia zona non ci sono laboratori attrezzati x diagnosticarla,al massimo fanno un batteriologico x coli,salmonelle e i batteri piu comuni,quindi non saprei dove rivolgermi xchè sono esami molto specifici,che richiedono tecniche particolari,tipo la semina su embrioni di pollo.Dall'autopsia è stata evidenziato solo uno stato cachettico(magrissimi) e una lieve enterite,quindi penso sia stato proprio lo stress del dumping,infatti appena riportati in allevamento in gabbie da 120 (4 soggetti x gabbia) le morti sono cessate completamente,ed anche i malati si sono ripresi in breve tempo senza conseguenze.

Luca Anniballi
13-11-11, 15: 33
In etologia è studiato un comportamento detto DUMPING.
Mi sta incuriosendo questo studio specifico, il bello che ci si arriva spesso da soli alle soluzioni, dettate sicuramente dall'asperienza, per poi scoprire che (ma era inevitabile chiaramente) qualcuno cerca di "spiegare" scientificamente e con prove empiriche come stanno davvero le cose...