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Tony Buglisi
08-02-12, 17: 16
Ieri sono andato in uccelleria per comprare un po di miscela e mentre ero li ho visto che un ragazzo ha acquistato un roseicollis allevato a mano e il rivenditore ha preso e gli ha tagliato le remiganti. Io che sono contrario a questa cosa mi sono arrabbiato e ho iniziato a litigare con il rivenditore e lui insisteva che questa pratica non provoca nemmeno dolore nell'animale. é vera questa cosa o l'ha detta solo x salvarsi la faccia davanti al negozio pieno di clienti?

Tony Buglisi
08-02-12, 17: 23
Se un mod puo corregga gentilmente il titolo della discussione, mi sn accorto dell'errore quando avevo gia confermato e non me lo fa correggere. Grazie mille

Carlo Sallese
08-02-12, 18: 01
Il taglio delle penne non provoca nessun dolore.... se poi sia giusto o meno il taglio è un'atro discorso.... io personalmente sono contrario

Tony Buglisi
08-02-12, 19: 30
Grazie per avermi tolto questo dubbio, comunque si, anche per è una pratica ingiusta e spero che presto verrà vietata come maltrattamento di animali

AndreaDD
08-02-12, 20: 15
Io penso che questa pratica non sia chisà quanto crudele non è assolutamente dolorosa l'animale puo tranquillamente svolazzare ma gli si impedisce di volar via che oltre al dispiacere affettivo/economico si evita di mandarlo incontro a morte certa comunque questo è solo un mio pensiero!

Paride
08-02-12, 20: 40
Maltrattamento di animali

Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia.
Capitolo II Articolo 3:
"Nessuno causerà inutilmente dolori, sofferenze o angosce ad un animale da compagnia.
Nessuno deve abbandonare un animale da compagnia."

La legge nr. 189 del 20 luglio 2004 contiene le disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli animali in combattimenti clandestini o in competizioni non autorizzate.
Viene inserita così una modifiche al codice penale, nel Libro II del codice penale viene aggiunto il Titolo IX bis - "Dei delitti contro il sentimento per gli animali".

Art. 544-ter. - (Maltrattamento di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale.

Il concetto di "crudeltà"
Al fine di addivenire ad una puntuale definizione di "crudeltà" è bene riferirsi a quanto stabilito in merito dalla Suprema Corte: «la crudeltà è di per sé caratterizzata dalla spinta di un motivo abbietto o futile. Rientrano nella fattispecie le condotte che si rivelino espressione di particolare compiacimento o di insensibilità», con «atti concreti di crudeltà, ossia l'inflizione di gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo».


Cosa fare quando si intende segnalare un caso di maltrattamento?
Chiunque, che sia privato cittadino o un'associazione, può rivolgersi ad un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, etc...) segnalando uno dei casi di illeciti previsti dalla nuova legge e richiedendo un intervento per accertare il reato ed impedire che questi venga portato ad ulteriori conseguenze.

Inoltre, presso molti comuni italiani, è istituito lo Sportello per i diritti degli animali aperto al pubblico per informazioni e segnalazioni.

AndreaDD
08-02-12, 20: 58
Non sapevo fosse inlegale anche io ho visto farlo da negozianti..! Bè ritiro il mio pensiero!!

giorgios
09-02-12, 00: 03
concordo in pieno con andrea.. ritengo la legge da cambiare .. mi spiego:
1- il taglio delle remigranti è una pratica usata da moltissimo tempo e ci sono diversi modi di taglio, ad esempio si puo permettere all'animale di volare per diversi metri ma ,rendendogli piu faticoso il volo non gli permettono di svanire nel nulla... (ovviamente le penne poi ricrescono )
secondo voi sta meglio un pappagallo libero in casa o con voi in un parco ma, che non puo volare cento metri di fila o un pappagallo rintanato in una piccola gabbia?
2- il taglio delle remigranti è spesso usato anche nell'allevamento: molte specie di pappagalli come i Cacatua e gli Eos hanno maschi estremamente irrequieti capaci di uccidere la compagna ,e se gli si tagliano le remigranti , si da la possobilita alla femmina di volare al riparo .

un saluto Giorgio

Paride
09-02-12, 01: 02
Mi dissocio totalmente dal tuo modo di pensare.

Chissà perchè allora, c'è un articolo di legge compreso tra l'altro anche dal Codice Penale che prevede la reclusione da tre mesi ad un anno - oltre alla multa da 3.000 euro a 15.000 - per chiunque procuri inutilmente dolori, sofferenze o angosce e quindi infligge all'animale gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo (come appunto il taglio delle remiganti) mentre non è stato previsto nulla per chi introduce questi animali nelle gabbie.
Forse avrà sbagliato il legislatore?

Miguel
09-02-12, 08: 41
Leggendo la legge si parla di dolori e sofferenze fisiche...cosa che,come è già stato detto,il taglio delle remiganti non procura assolutamente...quindi dov'è il maltrattamento? Molto peggio il trespolo con la catena...

Roberto Giani
09-02-12, 09: 28
Mi dissocio totalmente dal tuo modo di pensare.

Chissà perchè allora, c'è un articolo di legge compreso tra l'altro anche dal Codice Penale che prevede la reclusione da tre mesi ad un anno - oltre alla multa da 3.000 euro a 15.000 - per chiunque procuri inutilmente dolori, sofferenze o angosce e quindi infligge all'animale gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo (come appunto il taglio delle remiganti) mentre non è stato previsto nulla per chi introduce questi animali nelle gabbie.
Forse avrà sbagliato il legislatore?

Che i legislatori facciano delle leggi idonee in materia di animali, non mi pare proprio. La maggior parte di queste leggi mi sembrano siano fatte da burocrati, sobillati dagli ambientalisiti piuttosto che sotto consulenze tecniche di zoologi ed etologi...

Ad esempio, denunciare la nascita degli animali in All.B entro 10 gg, quando sappiamo benissimo che ci possono essere ancora dei casi di mortalità nei giorni a seguire, con tutto quello che comporta di carico e scarico sul registro.
Inoltre vorrebbero che nella denuncia di nascita fossero indicati anche gli stremi del marcaggio, quando anellini e soprattutto microchip si applicano spesso ben oltre i 10 gg.

Quindi ho molti dubbi sul legislatore...

Detto questo, è meglio che un maschio troppo focoso ammazzi la femmina? Considerato che il taglio delle remiganti NON "procura inutilmente dolori, sofferenze o angosce e quindi infligge all'animale gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo"?

Capt
09-02-12, 11: 12
Anche io vedo sopratutto sui i roseicollis il taglio delle penne remiganti..ho sentito amici allevatori che allevano a mano a volte hanno proprio richieste dalle persone che vorrebbe il soggetto.. io sono super contrario.. io ho il mio gigetto.. un ancestrale di agapornis personata che è nato con le remiganti corte.. però svolazza qua e la.. e perchè merita è stato inserito nel concorso feo hihi :P

mark
09-02-12, 11: 54
Io sono tendenzialmente contrario a questa pratica. Mi spiego: se il taglio delle remiganti può servire per impedire una possibile aggressione da parte di un maschio particolarmente focoso nei confronti della femmina e come soluzione temporanea, allora sono daccordo (anche se spesso siamo proprio noi proprietari a causare tali comportamenti in cattività, non dando sufficiente spazio ai nostri pappagalli o non curando adeguatamente la loro alimentazione).

Per quanto riguarda i pappagalli pet, credo che molta gente trovi nel taglio della ali la via più breve e semplice per gestirli. Dico taglio delle ali perché purtroppo quasi sempre il taglio non si limita solo alle penne remiganti, rendendo di fatto l'animale inetto al volo.
Se ci pensiamo loro usano le zampe come noi usiamo le mani e le ali in effetti sono per loro i nostri piedi. Per me un pappagallo che non può volare è come un uomo che non può camminare. Bisogna capire che i pappagalli sono UCCELLI e pertanto DEVONO poter volare.

Tony Buglisi
09-02-12, 12: 12
Io sono tendenzialmente contrario a questa pratica. Mi spiego: se il taglio delle remiganti può servire per impedire una possibile aggressione da parte di un maschio particolarmente focoso nei confronti della femmina e come soluzione temporanea, allora sono daccordo (anche se spesso siamo proprio noi proprietari a causare tali comportamenti in cattività, non dando sufficiente spazio ai nostri pappagalli o non curando adeguatamente la loro alimentazione).

Per quanto riguarda i pappagalli pet, credo che molta gente trovi nel taglio della ali la via più breve e semplice per gestirli. Dico taglio delle ali perché purtroppo quasi sempre il taglio non si limita solo alle penne remiganti, rendendo di fatto l'animale inetto al volo.
Se ci pensiamo loro usano le zampe come noi usiamo le mani e le ali in effetti sono per loro i nostri piedi. Per me un pappagallo che non può volare è come un uomo che non può camminare. Bisogna capire che i pappagalli sono UCCELLI e pertanto DEVONO poter volare.

Sono perfettamente daccordo con quanto detto da te,nulla di piu vero. lo trovo particolarmente per quel piccoletto e tutti quei piccoli animali che grazie a padroni e/o allevatori, non sapranno mai cosa voglia dire volare. usano questa via perche è la piu veloce, ma come si puo perfettamente notare dalle foto che ha Paride nel suo profilo nell'album in cui ci sono i suoi bellissimi roseicollis, se uno ha pazienza,senza tagliare le remiganti e senza allevare a mano è possibile avere lo stesso animali socievoli che interagiscano con noi.

Sianna
09-02-12, 12: 28
Mi inserisco nel discorso perché lo trovo molto interessante. Anch'io sono totalmente contraria al taglio delle remiganti, basta avere un po' di accortezza per evitare di far scappare il pappagallo, però è altresì vero che ho sentito di cacatua maschi che hanno addirittura ucciso la femmina, quindi se il taglio parziale delle remiganti può salvare una vita ben venga, ma non per rendere più facile la vita a noi allevatori. Io ho una cenerina e 5 calopsitte che possono svolazzare tranquillamente per casa, hanno le ali integre, per evitare una fortuita fuga ho messo una rete antipiccione in poggiolo, tiene fuori i colombi e dentro i pappagalli e quando cucino chiudo la porta della cucina; piccole accortezze che possono salvare la vita ai nostri amici alati che sono nati per volare, nessuno obbliga nessuno a comprare un animale che vola, se non sa gestirlo che si prenda un altro animale da compagnia

giorgios
09-02-12, 12: 58
probabilmente mi sono espresso male : non volevo far passare il taglio delle remigranti come la soluzione di questi problemi ,io stesso non lo pratico e, come dice mark molto spesso (ma non sempre ) la colpa è del proprietario;
tuttavia volevo far comprendere che molte persone non hanno le zanzariere a tutte le finestre, non sono capaci di insegnare il volo libero, e non hanno voliere adeguate ma ,possiedono volatili! e li tengono in piccole gabbie senza dar loro la possibilità di uscire .
non è peggio questo .

Paride
09-02-12, 14: 10
Che i legislatori facciano delle leggi idonee in materia di animali, non mi pare proprio. La maggior parte di queste leggi mi sembrano siano fatte da burocrati, sobillati dagli ambientalisiti piuttosto che sotto consulenze tecniche di zoologi ed etologi...
Quindi ho molti dubbi sul legislatore...

Non discuto sulla competenza avuta nell’istituirla, dico solo che essendo a tutti gli effetti una legge del “”nostro”” Stato, deve essere recepita ed applicata nella sua interezza.
Ogni altra interpretazione è soltanto personale e tutti ce ne assumiamo la personale responsabilità.

Fabio Musumeci
09-02-12, 15: 26
Premesso che sono assolutamente contrario, a prescindere dalle leggi, a simili pratiche, credo però ci sia una bella differenza fra chi, per difficoltà, motivi di incolumità, sicurezza, incapacità di gestione o scampato pericolo ricorra a questa pratica (spero con la massima attenzione) e chi invece prende le forbici e taglia per poter vendere un esemplare del proprio negozio.

Indubbiamente, in base alla legge, in entrambi i casi è un reato, ma vedo troppi commercianti (attenzione ho scritto troppi, non tutti) che trattano gli animali del proprio negozio alla stregua di un sacco di mangime, capisco che se si prova troppa empatia si finisca per non riuscire a vendere, ma sicuramente certi negozianti non sono un buon esempio per chi prende un animale per la prima volta!!!!! E purtoppo tanti allevatori non sono meglio!!!!!
Sembra che per "piegare" un animale alle nostre esigenze sia tutto consentito.

Ben venga l'informazione e la sensibilizzazione che si fa in forum come questo, aggiungo che sarebbe meglio trattare certi argomenti in maniera più accorta, visto che non tutti conoscono la differenza fra ali e remiganti.

carlo vallone
12-02-12, 17: 26
Che i legislatori facciano delle leggi idonee in materia di animali, non mi pare proprio. La maggior parte di queste leggi mi sembrano siano fatte da burocrati, sobillati dagli ambientalisiti piuttosto che sotto consulenze tecniche di zoologi ed etologi...

Ad esempio, denunciare la nascita degli animali in All.B entro 10 gg, quando sappiamo benissimo che ci possono essere ancora dei casi di mortalità nei giorni a seguire, con tutto quello che comporta di carico e scarico sul registro.
Inoltre vorrebbero che nella denuncia di nascita fossero indicati anche gli stremi del marcaggio, quando anellini e soprattutto microchip si applicano spesso ben oltre i 10 gg.

Quindi ho molti dubbi sul legislatore...

Detto questo, è meglio che un maschio troppo focoso ammazzi la femmina? Considerato che il taglio delle remiganti NON "procura inutilmente dolori, sofferenze o angosce e quindi infligge all'animale gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo"?

Totalmente daccordo soprattutto per la frase evidenziata in rosso

Raiss
12-02-12, 20: 39
io sono contrario all'allevamento a mano mirato alla creazione del pet e figuratevi al taglio delle reminganti!

giusy11
16-03-12, 19: 34
un pappagallo senza le ali non è un pappagallo! io sono contrarissima al taglio delle remiganti, e lo considero un maltrattamento! lo sapete quanto soffre un pappagallo senza poter volare? Non diciamo che vola per pochi metri con il teglio delle remiganti, perchè svolazza.. qualcuno diceva che essere rinchiusi in delle piccole gabbie è maltrattamento, il minimo indispenabile per un agapornis è 65cm di lunghezza..