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Visualizza la versione completa : Regolamenti Regionali Allevamento AvioFauna autoctona



lorenzo fornaciari
12-06-08, 22: 40
Visto che parlando con Eraldo è venuto fuori questo discorso ne approfitto per aprire una discussione a pposita dove ognuno di noi può dire le regole per l'allevamento dell'aviofauna autoctona della propria regione.
Non mi pare che in giro ci sia già una cosa del genere, ma se ci fosse chiedo ascusa e prego i moderatori di cancellate il presente topic! //[[]]
Adesso la parola a chi ne sà! ^[[[]]

lorenzo fornaciari
12-06-08, 22: 47
Questo potrebbe essere utile.....................

http://www.alcedoedizioni.it/normativa.htm

mario50
13-06-08, 14: 29
Lorenzo, piu che leggi regionali direi proprio provinciali, io abito in provincia di Varese e devo dire che c'è differenza di denuncia rispetto a Milano.
In provincia di Varese per avere l'autorizzazione all'allevamento a scopo amatoriale devi denunciare all'ufficio caccia e pesca tutti gli uccelli di fauna autoctona in possesso segnalare il proprio RNA N° di anello,specie ed eventuale provenienza sia ancestrali che muati. Io avendo dei soggetti acquistati in Belgio senza nessuna dichiarazione di cessione ho fatto una autocertificazione dove dico che nel paese di provenienza basta l'anello inamovibie di giusto diametro. Devo dire che non hanno fatto obiezioni.
A mio parere gli impiegati di questi uffici non conoscono la differenza che passa fra ancestrali e mutati
La mia speranza è che un giorno si decidano di pensare ad una legge

nazionale o addirittura europea

mario50
13-06-08, 15: 43
Dimenticavo,da noi viene rinnovata ogni qualvolta viene richiesta(circa ogni 2 anni)//[[]]

nuk
13-06-08, 20: 45
Ciao a tutti, nella mia provincia "Reggio Calabria", la denuncia bisogna farla per tutti gli indigeni, sia mutati che ancestrali e mi ha appena dato conferma Dempit che è obbligatorio denunciare anche gli ibridi.......
Credo che sia una giusta cosa, almeno si dà una forte smorzata al bracconaggio, pochissime denuncie di detenzione di indigeni, poi invece a partire da qualche settimana fà si trovano moltissimi incardellati.....misteri....
Nuccio.

Francesco Stuppello
13-06-08, 22: 30
Ciao Nuccio io sono un allevatore calabrese come te, che alleva indigeni.
Ti posso assicurare che la Legge in vigore in Calabria è una delle peggiori esistenti in Italia e forse in Europa, la Legge non tutela le specie indigene ma penalizza soltanto gli allevatori calabresi.
La Legge sulla regolarizzazione dell'avifauna autoctona è una cosa giusta se impostata in maniera corretta ma non come è formulata la Legge calabrese.
Noi siamo tra i pochi e se non gli unici allevatori a dover denunciare tutti gli indigeni anche quelli mutati e soprattutto i loro ibridi.
Ti chiedi come mai oggi vengono denunciati tanti incardellati e prima no, semplicemente perchè prima non era obbligatorio farlo, come non lo è in tutte le regioni italiane. Credo che se vai in una qualsiasi mostra calabrese trovi sempre incardellati, quindi non è una novità che questi siano allevati in Calabria.
Inoltre se tu hai letto la Legge avrai sicuramente notato quanto sia penalizzante per gli allevatori calabresi.
Abbiamo la posibilità do detenere un numero limitato di uccelli e siamo obbligati a cedere il surplus, in pratica possiamo detenere solo 80 esemplari, ma un allevatore che alleva a certi livelli, credi che di uccelli ne abbia 4? Come un allevatore di canarini, anche uno di indigeni mette in cova molte coppie nella speranza di fare più piccoli, per selezionare il proprio ceppo e tra i nati scegliere quelli che possono meglio rappresentarlo in mostra.
Ma in Calabria non è possibile perchè sei obbligato a cedere uccelli per non incorrere in sanzioni!!!! Io voglio pur denunciare i mutati, ma almeno che si metta il numero illimitato di essi, in natura non li ho mai visti, come non ho mai visto gli ibridi, quindi perchè la Legge non vincola solo gli uccelli a fenotipo selvatico e lascia libero il numero dei mutati e degli ibridi che potrebbero ugualmente essere denunciati.
Inoltre noi calabresi siamo ulteriormente penalizzati in quanto non possiamo allevare tutte le specie indigene, perchè quando è stata scritta la Legge chi lo ha fatto si è dimenticato di inserire la maggior parte delle specie nell'elenco, ed oggi le provincie non accettano le domande di allevamento.
E per chiudere con il dolce, si chiedono le certificazioni degli uccelli acquistati, ma la certificazione di un uccello mutato proveniente da altre regioni chi lo rilascia???? Questa Legge non protegge dai bracconieri ma vincola gli allevatori, perchè alla provincia si conoscono le identità degli allevatori non dei bracconieri!!!
In Calabria anche quando non siamo ultimi, ci pensano le istituzioni a metterci gli ostacoli, in modo da essere sempre il fanalino di coda.

nuk
14-06-08, 09: 19
Ciao Francesco, in effetti c'è da dire che troppa burocrazia può solo rovinare le cose.......in effetti per i mutati potrebbero fare ammeno della denuncia, questo non fà che scoraggiare piccoli allevatori intenzionati ad allevare indigeni senza troppe scocciature, riguardo algi ibridi "incardellati in particolare" è si una scocciature fare la denuncia, ma d'altra parte credo sia giusto dare un chiarimento sull'origine dei genitori, dalle mie parti come ho già detto se ti fai un giro per le uccellerie bene o male hanno in vendita tutti delgi incardellati, di cui il 90% e forse più fatti con soggetti di cattura.....
Magari richiedere la denuncia è eccessivo, forse basterebbe solo rendere obbligatorio l'anellino con l'RNA dell'allevatore così che gli enti preposti possano ricostruire la storia dell'animale.....

Francesco Stuppello
14-06-08, 09: 41
Nuccio per me può anche andar bene il registro obbligatorio per i mutati e per gli ibridi, ma almeno non si metta limiti al numero dei soggetti ( mutati ed ibridi ) ed il limite di 80 soggetti sia solo vincolante per gli indigeni. Inoltre il raggruppamento calabro dovrebbe svegliarsi e far porre modifiche alla Legge per dare la possibilità anche ai calabresi di allevare: Frosoni, Trombettieri, Organetti Artici, Crocieri etc.
Sulla denuncia ai mutati un lato positivo c'è, poichè se pur non piacevole a farsi almeno si evitano problemi nei controlli su alcuni fenotipi che assomigliano molto ad un ancestrale. Un esempio su tutti può essere il cardellino a fenotipo agata, agli occhi di un non addetto ai lavori sembra un cardellino normale, poi sta all'allevatore far notare le differenze, mentre nel caso di un lutino la differenza con l'ancestrale è lampante!!! Mentre una volta denunciati tutti non ci sono più problemi in caso di controllo. Però una cosa è denunciarli tutti un'altra sono i vincoli che sono stati messi.

spinzio
14-06-08, 10: 18
Nuccio per me può anche andar bene il registro obbligatorio per i mutati e per gli ibridi, ma almeno non si metta limiti al numero dei soggetti ( mutati ed ibridi ) ed il limite di 80 soggetti sia solo vincolante per gli indigeni. Inoltre il raggruppamento calabro dovrebbe svegliarsi e far porre modifiche alla Legge per dare la possibilità anche ai calabresi di allevare: Frosoni, Trombettieri, Organetti Artici, Crocieri etc.
Sulla denuncia ai mutati un lato positivo c'è, poichè se pur non piacevole a farsi almeno si evitano problemi nei controlli su alcuni fenotipi che assomigliano molto ad un ancestrale. Un esempio su tutti può essere il cardellino a fenotipo agata, agli occhi di un non addetto ai lavori sembra un cardellino normale, poi sta all'allevatore far notare le differenze, mentre nel caso di un lutino la differenza con l'ancestrale è lampante!!! Mentre una volta denunciati tutti non ci sono più problemi in caso di controllo. Però una cosa è denunciarli tutti un'altra sono i vincoli che sono stati messi.

Condivido in pieno quanto detto da francesco!//[[]]
Già come da te descritta andrebbe bene e se ci aggiungiamo la NON documentazione di provenienza per i mutati sarebbe perfetta!!!
un saluto a tutti!