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Visualizza la versione completa : Raramente càpitano



Alamanno Capecchi
09-04-12, 16: 36
“Strano” uccello, classificato in passato nell’ordine dei Gallinacei, accidentale in Italia e descritto in modo dettagliato anche da un noto ornitologo italiano della seconda metà del 1800 il quale, a un certo punto, riporta:” Dice il De Betta che accortosi per caso alcuni fanciulli della discesa o piuttosto caduta di quei due singolarissimi uccelli si diedero tosto a cercarli e ad inseguirli sul terreno, ove a gravissimo stento le due povere bestioline correvano in cerca di rifugio e salvezza. Ad una riuscì presto di sottrarsi a tale caccia perdendosi fra le campagne, ma l’altra più abbattuta di forze fu presa colle mani e recata viva in paese come straordinaria e sconosciuta preda. Dal possessore ne fu fatto dono al De Betta, che così ne discorre: - Sono ora quasi due anni che io tengo vivo questo uccello, e si mantiene in uno stato di dimestichezza tale da superare quello in cui vediamo le stesse tortorelle. Dà segni dì contento ogni qual volta a lui mi avvicino, e venendomi incontro fa udire un grido particolare che ricorda molto quello della pernice. Vive di miglio, di farina gialla (di mais), di pane grattugiato e di erbe solite ad usarsi per insalata; ed è poi ghiottissimo dei semi di lino, che in qualche piccola quantità gli somministro ogni giorno –

Domandina
Classificazione attuale e nome italiano dell’ uccello descritto.

Pantaleo Rodà
09-04-12, 17: 10
E' forse il Sirratte (Syrrhaptes paradoxus)?

Alamanno Capecchi
09-04-12, 17: 30
E' forse il Sirratte (Syrrhaptes paradoxus)?

Esatto: proprio lui !!!

Ora uno sforzino per dire il nome dell'ornitologo e il titolo del libro.

Pantaleo Rodà
10-04-12, 21: 46
Grazie per lo scivolo Alamanno! Si tratta forse di Tommaso Salvadori, "Fauna d'Italia-Uccelli"???!!! :p

Alamanno Capecchi
10-04-12, 22: 43
Grazie per lo scivolo Alamanno! Si tratta forse di Tommaso Salvadori, "Fauna d'Italia-Uccelli"???!!! :p


Missione compiuta, obiettivo centrato!

Alamanno Capecchi
17-04-12, 18: 23
Il titolo iniziale, “Raramente capitano”, può andare bene. Aggiungo alcuni dati tratti da “Il libro degli uccelli italiani”, seconda edizione, edito nel 1953

“Di passo irregolare e raro in Italia, ma è capitata un po' dappertutto.

Costumi. - Non è migratrice, ma compie solo escursioni in cerca di cibo. E uccello battagliero all'epoca degli amori, ama la vicinanza dell'acqua, che ricerca anche con lunghissimi voli.

Nidificazione. — Nidifica in colonie, sulle sabbie. Cova a fine maggio per 28 giorni. Una covata.

Cibo. — Semi, grano, germogli, pochi insetti.

Caccia. — Molto rara, irrilevante. La sua carne è prelibata”.

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“Ha colorito terreo, con macchie scure nelle parti superiori, testa grigia, gola fulva-rossiccia limitata di nero… becco azzurrognolo… La femmina ha la gola gialliccio chiaro. In Italia è di comparsa accidentale e rarissima.

Costumi. — Abitudini della specie precedente.

Nidificazione. — Cova sul terreno e depone tre uova, di tinta più pallida di quelle della specie precedente,ma più grandi. Cova in maggio per 25 giorni. Una covata.

Cibo. — Come nella precedente.

Caccia. — Estremamente rara; irrilevante” .


Domandine.

1) Genere, specie e nome italiano di questi due uccelli.

2) Il nome dei due autori del libro e la casa editrice.

carpodaco
17-04-12, 19: 02
la seconda è l'otarda?

Alamanno Capecchi
17-04-12, 19: 23
la seconda è l'otarda?


No. Direi: molto fuori bersaglio.

Pantaleo Rodà
17-04-12, 21: 28
Immagino siano gli altri due appartenenti alla famiglia Pteroclididae che si possono trovare in Europa..rispettivamente la Grandule (Pterocles alchata) e la Ganga (Pterocles orientalis). Per quanto riguarda autori e libro rimando a dopo aver fatto un'accurata ricerca, spero senza aver bisogno di aiuti stavolta!

Alamanno Capecchi
17-04-12, 22: 17
Immagino siano gli altri due appartenenti alla famiglia Pteroclididae che si possono trovare in Europa..rispettivamente la Grandule (Pterocles alchata) e la Ganga (Pterocles orientalis). Per quanto riguarda autori e libro rimando a dopo aver fatto un'accurata ricerca, spero senza aver bisogno di aiuti stavolta!


Benissimo, due centri perfetti!!!

Pantaleo Rodà
18-04-12, 22: 37
Eccomi. Gli autori del libro in questione sono Francesco Caterini e Luigi M. Ugolini, casa editrice Vallecchi. In più aggiungo le foto delle tre specie descritte in questa discussione, molto affascinanti sotto parecchi punti di vista:

Sirratte



Grandule



Ganga

Alamanno Capecchi
18-04-12, 23: 02
Perfetto!!! Meriti, alla tua pagina del forum aoe, un “bannerino” con su scritto “Ornitologo dilettante” (Poi magari scopro che sei un ornitologo professionista!)

Pantaleo Rodà
19-04-12, 06: 50
Hahaha, grazie mille Alamanno! Ma quale ornitologo, sono un semplice operaio :)

Alamanno Capecchi
19-04-12, 11: 18
Hahaha, grazie mille Alamanno! Ma quale ornitologo, sono un semplice operaio :)

Un operaio, quasi un ornitologo professionista!!!

Alamanno Capecchi
19-04-12, 18: 47
Due parole sugli autori.


Francesco Caterini (Pisa, 1895 - Pisa, 1980)
Laureato in Scienze Naturali a Pisa, fu prima assistente in Geologia e poi ebbe l'incarico di Paleontologia. Dal 1932 insegnò Scienze Naturali all'Istituto Magistrale di Pisa. Appassionato ornitologo, pubblicò con Luigi Ugolini Il libro degli Uccelli italiani. Si specializzò nell'osservazione degli uccelli della Toscana e, in particolare, del Pisano. Fondò nel 1933 l'Osservatorio Ornitologico di Pisa che diresse fino alla morte
Fu Socio della SISN dal 1928 al 1934.
RIO (1980) - 50, 4, 221.

i
Luigi Ugolini (Firenze il 25 giugno 1891.- Firenze 26 giugno 1980)
Laureto in giurisprudenza, scrittore, poeta pittore e ornitologo, si dedicò anche alla stesura di opere sulla classificazione degli uccelli e tecniche di caccia.

Alamanno Capecchi
19-04-12, 20: 11
A proposito della Grandule e della Ganga, così le descrive un noto ornitologo del passato nel suo libro sugli uccelli della Sicilia.

ORDINE TERZO.

GALLINAE.
Caratteri dell' ordine. Becco corto (macella superiore rivolta in basso; tarsi lunghi; diti tre avanti riuniti alla base da una membrana, ed uno indietro; qualche volta tre soli diti davanti.

GENERE XXXX.

PTEROCLES Temminch.

Caratteri generici. Becco corto, compresso, convesso al di sopra, con la punta della mascella superiore rivolta in basso ; narici semi-chiuse da una membrana; piedi pennuti ; tre dita avanti , uno piccolissimo indietro.
Questi uccelli son migratorii ; vivono ne' paesi caldi , e sulle spiagge arenose; vanno a branchi numerosi; si cibano d' insetti, semi ed erbe.



PTEROCLES SETARIUS, Tem.
GANGA. CATA, Tem —
La GRANDULE, Savi —
Pirnici PETTU RUSSU, Sicilia.

Becco corneo; parti superiori giallastre, sparse di macchie nere ; gola di questo colore ; 'petto castagno-scuro con una striscia nera che lo traversa; addome bianco; le quattro penne medie della coda sono strette assottigliate , e più lunghe delle altre ; piedi grigi . La femina ha la gola bianca con collare nero.
Secondo il Temminck questa specie è comune in Sicilia; io però non l'ho trovato sino a questo momento forse abiterà le spiagge arenose delle parti meridionali dell' isola da me non visitate.
Lunghezza totale once 14, linee 4.



PTEROCLES ARENARIUS , Tem.
GANGA. UNIBANDE , Tem..
GANGA , Savi
PIRNICI pettu cinnirusu, Sicilia.

Becco scuro; testa cenerina; una macchia nera triangolare sulla gola; parti superiori giallastre macchiate di fosco; collo e petto dello stesso colore della testa; una striscia nera cinge il petto, e di tal colore sono I' addome ed i fianchi; piedi scuri. La femina ha la gola giallastra, e la testa picchettata di nero.
È' ancora il Ternminck che dice trovarsi questa specie in Sicilia; a me è sconosciuta come la precedente. Lunghezza totale once 15
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Dallo stesso libro ho estratto la seguente descrizione.

“Becco corneo con I' estremità della mascella superiore , e metà della inferiore giallo-livida; iride nocciola; penne della testa nere con due strisce, una lionato-accesa , e l' altra ceciata; fasce bianco-sudicie han principio sulla fronte , e traversano la testa; penne del dorso, schiena, groppone, coda e scapolari nere marginate di ceciato , e con delle strie a zic-zac lionato-accese , e bianche ; remiganti cenerino-scure con stretto margine ceciato ; cuopritrici delle ali ceciate , e con una macchia fulva nel mezzo , la quale è circondata di nero ; gola candida; sotto il becco e su' lati del collo delle macchiette nere; parte media del gozzo e del petto di un bel lionato acceso; penne de' lati del collo e del petto ceciate con una macchia rotonda nel mezzo e nera ; fianchi ceciati con delle penne macchiate come il dorso ; addome ceciato ; sotto¬coda fulva, piedi giallicci.
Vive questo grazioso uccello nelle parti meridionali della Sicilia ; e sebbene il Temminck suppone che sia migratore pure io stento a crederlo, poiché, avendo fatto tutte le possibili ricerche ed in molti paesi orientali ed occidentali , non che settentrionali dell' isola , non mi è riuscito poterne avere
notizia alcuna, né da alcun cacciatore conosciuto vi era , e solamente, ed in tutte le stagioni ritrovasi nel mezzogiorno della Sicilia , e propriamente nelle spiagge arenose presso Terranova, ed in tutto quel littorale.
La mancanza di studiosi di queste scienze in que' paesi mi ha privato di avere delle notizie esatte su' costumi di questo interessante uccello.

Lunghezza totale once 7, linee 4.


Domandine.

Troppo difficile chiedere il nome italiano della specie qui descritta, e il nome dell’ ornitologo?

Metto un aiutino: il libro fu pubblicato nel 1840.

Alamanno Capecchi
20-04-12, 17: 55
Per facilitare la risposta alle due domande, in realtà non facili, aggiungo.

Per chi possiede, ho ha la possibilità di consultare il libro di Luigi Benoit - Ornitologia siciliana – Ristampa anastatica dell’edizione di Messina del 1840 (1993, Librarie Siciliane S. Cristina Gela (Pa) “, va a pagina. 122 e risolve anche la prima domanda.

Per chi non ha questa possibilità aggiungo alcuni dati che facilitano l’individuazione del nome italiano della specie descritta.

“Specie politipica …è un piccolo uccello simile …, il cui areale di nidificazione comprende… E’ uccello principalmente sedentario che vive e nidifica in genere su terreni asciutti e sabbiosi nelle macchie aperte, in aree di bassa boscaglia e di bassa prateria e nei terreni agricoli lasciati a riposo. Si nutre di … ed è particolarmente ghiotto di formiche. Il suo nido consiste in uno scavo poco profondo nel terreno, foderato e ricoperto d’erba, dove la femmina depone 4-5 uova, lasciando al maschio l’incubazione e la cura dei pulcini”.

Pantaleo Rodà
21-04-12, 16: 20
Un operaio, quasi un ornitologo professionista!!!

Lo aggiungerò al mio curriculum! :)
Per quanto riguarda l'uccello dell'ultimo quesito, credo proprio che si tratti della quaglia tridattila (Turnix sylvaticus), ed in questo caso testimonierebbe una sua passata nidificazione su territorio italiano...

Alamanno Capecchi
21-04-12, 16: 56
Lo aggiungerò al mio curriculum! :)
Per quanto riguarda l'uccello dell'ultimo quesito, credo proprio che si tratti della quaglia tridattila (Turnix sylvaticus), ed in questo caso testimonierebbe una sua passata nidificazione su territorio italiano...


Giusto! Giustissimo! Esatto! Esattissimo! Mi inchino! Meriti sempre più il “bannerino” che io ho auspicato.

Pantaleo Rodà
21-04-12, 18: 18
Addirittura l'inchino... no!!! Grazie a te di queste domande invece, fa sempre piacere mettersi in gioco... Comunque per chi ci sta leggendo (spero che ci sia qualcun'altro, mi sembra di monopolizzare la discussione!) aggiungo sempre una foto dell'animale in questione:

Alamanno Capecchi
22-04-12, 15: 40
Addirittura l'inchino... no!!! Grazie a te di queste domande invece, fa sempre piacere mettersi in gioco... Comunque per chi ci sta leggendo (spero che ci sia qualcun'altro, mi sembra di monopolizzare la discussione!) aggiungo sempre una foto dell'animale in questione:



Ottima idea quella di aggiungere sempre una foto dell'animale in questione.