Visualizza la versione completa : Aiuto! Cincia con prurito
Roberto Rustici
23-06-08, 17: 35
Salve, ho un problema con un giovane di Cinciallegra che ho allevato ed ho attualmente in gabbia.
Il piccolo è il quinto di una nidiata che attualmente si trova in libertà dopo un'allevamento a mano.
Il problema è che il piccolo "cacanido" al momento della liberazione non ha potuto lasciare la gabbia perchè le mancavano molte remiganti e quasi tutte le timoniere.
La cosa da lì è precipitata, il piccolo ha un fastidio cutanea ininterrotto che lo porta a strapparsi le penne su tutto il corpo ed in maggioranza sulla coda, sulle ali e nella pancia.
Vederlo con quel prurito è davvero triste!
Da una ricerca sulle malattia fatta in rete ho dedotto che si trattasse di una parassitosi e forse da attribuire all'Acaro rosso.
Ho comprato in negozio un'insetticida specifico "Foractil" e ripetuto il trattamento nella gabbia e sul piumaggio ma senza nessun esito positivo.
Adesso mi rivolgo a voi, potete darmi qualche dritta? Magari anche qualcosa da darle subito che possa alleviargli quel prurito.
Grazie Roberto
Cristiano Ferrari
23-06-08, 19: 33
Ciao,gli acari succhiasangue dovresti vederli anche ad occhio nudo,potrebbero essere acari delle penne ma ho i miei dubbi.
Piuttosto,hai notato se oltre a strapparsele si mangiucchia anche il calamo?
Per ora ti consiglierei un multivitaminico...
Roberto Rustici
23-06-08, 19: 48
Beh, non mi sembra che si rosicchi anche il calamo, posso dirti che ha una smania tremenda e si mordicchia le penne fino a staccarsele, quelle cadute in terra sembrano proprio recise.
L'epidermide è comunque arrossatissima.
Lo sto alimentando con mangime per isettivori, frutta fresca, granaglie e larve vive di camola del miele.
Pensi sia carenza vitaminica? A dire il vero l'avevo esclusa ma non sono un'esperto ed accetto il consiglio.
Cristiano Ferrari
23-06-08, 20: 12
Non sono esperto neanche io nello svezzamento delle cinciallegre,potrebbe essere una reazione allergica (alle troppe proteine forse?),oppure una turba psichica dovuta all'ingabbio o a qualche altra fonte di stress.
Sinceramente ci vorrebbe il parere di un DOC.....
Cristiano Ferrari
23-06-08, 20: 15
ACARO DELLE PENNE
Gli acari delle penne si dividono in 2 categorie principali: quelli che vivono sulla pelle e sulle penne, e quelli che invece attaccano il rachide o il follicolo delle penne.
Il primo tipo è il Syringophilus Bipectioratus. Può attaccare sia gli uccelli selvatici che quelli domestici. Si nutre di pezzi di pelle e di piume che si staccano naturalmente. Può provocare irritazione cutanea e può indurre l'uccellino a strapparsi le piume per alleviare il fastidio.
Il secondo tipo è il Dermoglyphus Elongatus. Danneggia gravemente le penne e le piume, dato che si inserisce in profondità nella loro struttura e la rosicchia.
Come sempre, l'igiene e la pulizia sono le prevenzioni migliori. Bisogna evitare il più possibile il contatto con gli uccelli selvatici che solitamente sono "carichi" di questi parassiti. Se questi acari arrivano nel nostro allevamento, bisogna intervenire immediatamente.
Il trattamento consiste nella disinfestazione dell'uccellino e dell'ambiente utilizzando appositi insetticidi. I più utilizzati sono il tradizionale Neo Foractil (in spray, a base di piretroidi a effetto residuale) e il Frontline (a base di Fipronil), il cui uso in ornitologia si sta sempre più diffondendo. Ognuno sceglie il metodo che preferisce. Vanno trattate sia le attrezzature che gli uccellini. Il Neo Foractil si spruzza sul dorso, sul ventre e sull'interno delle ali distese, avendo cura di coprirela testa con un panno. L'uccellino dovrà essere leggermente umido alla fine del trattamento. Il trattamento andrebbe ripetuto a distanza di circa 5-6 giorni, allo scopo di debellare anche eventuali nuovi nati (il ciclo riproduttivo di questi parassiti è infatti di 5 giorni). Il Frontline, invece, essendo molto più potente e più tossico, va usato in dosi minime e con attenzione. Io compro quello spray liquido, che è meno concentrato rispetto alla formulazione in pipette per uso "spot on". Svito il tappo; alla cannuccia che vi è inserita sotto, resta attaccata una goccia di prodotto; scosto le piume dietro il collo, sia con le dita che soffiando, e con un movimento rapidissimo appoggio la cannuccia sulla pelle e lascio scendere la goccia. Con il Frontline è sufficiente una sola applicazione!!!
Enzo Patané
24-06-08, 08: 47
Beh, non mi sembra che si rosicchi anche il calamo, posso dirti che ha una smania tremenda e si mordicchia le penne fino a staccarsele, quelle cadute in terra sembrano proprio recise.
L'epidermide è comunque arrossatissima.
Lo sto alimentando con mangime per isettivori, frutta fresca, granaglie e larve vive di camola del miele.
Pensi sia carenza vitaminica? A dire il vero l'avevo esclusa ma non sono un'esperto ed accetto il consiglio.
Le granaglie eliminale perchè non servono a niente. Verifica che il pastone per insettivori non sia pieno di grassi animali come al solito (quelli in commercio a poco prezzo sono dei veleni legalizzati), sostituisci le camole del miele con tarme della farina meno grasse e fornisci un multivitaminico + sali minerali.
Alloggia la cincia in una grande gabbia, meglio una voliera, perchè sono molto stressabili e liberala appena possibile.
Domanda: perchè le hai allevate a mano?
[=^||||
Roberto Rustici
24-06-08, 17: 04
Grazie Cristiano ed Enzo per i dettagliati ed esaustivi consigli.
La cura del Foractil l'ho già fatta e ripetuta due volte senza esito positivo, a questo punto penso che la continuerò e varierò l'alimentazione ed integrerò con multivitaminico come consigliato da voi.
Enzo, come già detto nel primo post, la Cinciallegra in oggetto è l'unica rimasta ancora in gabbia di una nidiata di cinque che sono ancora nei dintorni di casa felici e contente. Mi spiego.
Non sono ne un'allevatore, tantomeno un commerciante ma sia io che la mia compagna abbiamo uno spiccato senso di protezione per gli animali in generale e come qualcuno trova un'uccello ferito, un pullo in terra, ma non solo, anche mammiferi, dalla volpe al capriolo, me lo portano a casa con la speranza che possa aiutarlo.
La maggior parte delle volte ci prendiamo l'onere di trasportarli personalmente al centro di recupero della mia provincia, ma anche loro in questi periodi sono intasati da giovani e nidiacei di tutte le specie e non gli par il vero se qualcuno come me gli da una mano.
Il nido delle Cince, con ancara loro dentro, fu trovato durante una tempesta nel bel mezzo di una strada asfaltata, probabilmente caduto da qualche mezzo agricolo (così ho dedotto, visto le abitudini di nidificazione delle cince) magari rimasto troppo fermo in campagna e passato da lì in quel momento.
Erano ancora nudi quando abbiamo cominciato ad allevarli, adesso l'ultimo mi fa penare un pò, ma spero riacquisti presto il suo piumaggio e sia pronto per andare a raggiungere i compagni.
Tutto quà, non avrei voluto dare troppe spiegazioni perchè si intasa con argomenti che non interessano e magari non sono oggetto di questo Forum, ma le cose stanno così.
Grazie ancora, vi farò presto avere notizie della Cincia
Roberto & Claudia
Enzo Patané
24-06-08, 17: 23
OK, facci sapere e in bocca al lupo!
[=^||||
salvatore cremone
24-06-08, 17: 26
Roberto, di cincia non ho esperienze specifiche, ma da come descrivi il problema ti consiglierei di attuare i seguenti accorgimenti:
1) Ridurre drasticamente il pastoncino sostituendolo con frutta e verdura, la mela e' un ottimo alimento.
2) Non usare il foractil, ha un effetto momentaneo, e non elimena il problema all'origine, secondo me il volatile e' affetto da infestazione di pidocchi, metti dietro la nuca una goccia di ivomec o in alternativa una goccia di frontline pipette per cani. Ripeti il trattamento dopo una ventina di giorni.
Meglio ancora se tratti tutti i volatili che hai in allevamento.
Resta inteso che questa e' una diagnosi fatta al buio, quindi puo' essere anche sbagliata.
Salvatore Cremone
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