Visualizza la versione completa : Ho Iniziato Ad Allevare Con....
massimo camera
26-06-08, 21: 23
ciao a tutti
pensavo sarebbe bello raccontare con che specie di uccelli ci siamo avvicinati a questo nostro hobby.
io iniziai al età di 10 anni con le mitiche cocorite, ricordo ancora una coppia composta da un maschio verde e una femmina pezzata azzurro, acquistati alla fiera di Pavia da un noto commerciante Piemontese.
fu un emozione assistere alla prima deposizione e alla nascita dei primi pulli, erano 4 tutti azzurri, da allora non ebbi più tregua, passai dalle cocorite agli esotici ai canarini poi venne il turno dei colombi da esposizione, tornai ai canarini poi ancora agli esotici.
tornato per l'ennesima volta ai canarini sempre di colore, 3 anni fà scoprii gli organetti e da allora dedico a loro la mia passione.
roberto ghidini
26-06-08, 22: 01
Io penso di essere un caso un pò limite,avendo avuto come amico e vicino di casa il figlio del proprietario di un grosso allevamento di vari animali, potendo anche allevare in un ala dell allevamento stesso.oltre a questo, abitavo anche a ridosso dell uccelleria della zona di G B, che diventerà il mio insegnante e consiliere quando cominciai ad allevare o crescere uccellini vari.Ho iniziato verso i sette otto anni con polleria colombi che come sopra mi procuravo nell allevamento (regalati),in quegli anni avevo anche un canarino(Miti)e cresevo anche qualche cornaccia allo stecco che inesorabilmente si allontanava la primavera seguente.Purtroppo negli anni seguenti di uccelli allo stecco ne allevai di moltissime alte speci,"specializzandomi"sui codirossi,intanto io e Paolo nel ala del suo allevamento avevamo cominciato ad allevare cocorite in colonia e vari altri animali, All internazionale di Reggio avevamo comprato i primi combattenti di sumatra, bellissimi poi vennero anche altre razze particolari.Finalmente a 14 anni il motorino e la gnocca mi distolsero dal "predare" nidi vari e alternavo, oltre alla polleria qualche fagiano e i colombi, qualche coppia dei vari esotici e canarini.Dal militare smisi fino ad ora di allevare colombi e polleria,ripresi solo verso i 25 anni con canarini vari.Poi un anno all internazionale vidi uno splendido ibrido,ricominciai con qualche nostrano in purezza e ibridazione con alterna fortuna,fino ad arrivare a oggi.
Nel mio caso questa passione mi è stata trasmessa da mio padre, sin da piccolo sono sempre stato abituato a convivere fra volatili di vario genere, a casa mia sono passati i classici polli, anatre, tacchini e piccioni, quaglie, a quanto ricordo abbiamo sempre avuto qualche coppia di canarini, altri piccoli amici sono stati lucherini, cardellini, verzellini, fringuelli, verdoni, cocorite, diamantini, passeri del giappone, tortore diamantine e anche uno splendido usignolo del giappone.
Quando avevo 14 anni mi regalarono un merlo, ne ho un ricordo bellissimo, per viziarlo ogni tanto catturavo qualche lucertola, era intelligentissimo, ci rimasi molto male quando mori.
Al momento abbiamo qualche coppia di canarini fra timbrado, malinois, rossi e gialli, diamantini, tortore diamantine e ultima grande passione i passeri del giappone.
marcopeluso
26-06-08, 23: 41
Da bambino il primo uccellino è stato un cardellino, da allora si sono avvicendati canarini, ondulati, mandarini, cappuccini...interruzione fra l'adolescenza ed i 26-27 anni per motivi identici a quelli di Ghjdo...ma la malattia è incurabile...
Sara Mandora
27-06-08, 00: 03
I miei primi uccellini sono stati dei cocoriti , che ho richiesto come regalo per la cresima a 12 anni . pur non essendo mai riuscita a farli riprodurre mi hanno fatto compagnia fino a quando mi sono sposata a 20 anni . purtroppo il cambiamento , e forse anche qualche grado in meno , nel giro di poco tempo li ha fatti morire . pausa figli , poi ho ripreso con una coppia di forpus , e poi i gropponi .. e poi.. e poi .... confermo che la malattia sia incurabile ///;;///;;, ma va bene così . l'emozione che provo quando vedo i piccoli .... è sempre grandissima !
Roberto Giani
27-06-08, 09: 56
Sono curioso di sentire la storia di Enzo Patanè...
massimo camera
27-06-08, 10: 04
Sono curioso di sentire la storia di Enzo Patanè...
per leggere la storia di Enzo ci si deve attrezzare con:
una comodissima poltrona, una bibita ghiacciata (a scelta) patatine o in alterativa un buon gelato ed essere soli in casa.
stesse raccomandazioni per leggere quella di Marco Novelli.
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Andrea Lamberti
27-06-08, 11: 34
La mia storia è simile a quella di Jalapeno...
Ho sempre avuto dei volatili in casa, mio padre essendo Salernitano ha una grande passione per i cardellini e i nostrani in generale.
Ricordo che quando ero piccino mi mostrava con grande soddisfazione tutti gli ibridi che riusciva a realizzare (cardellino x canarino, cardellino x verdone, verdone x canarino, verzellino x canarino, ecc ecc).
Il problema si è verificato con il passare del tempo, agli inizi essendo piccolo ero affascinato da quei fantastici animali, mio padre essendo parecchio occupato con il lavoro e gli studi mi obbligava a prendermi cura degli uccelli, io a malavoglia lo facevo, avevo circa 7-8 anni, ero arrivato quasi ad odiarli!
Ma devo ringraziarlo di avermi obbligato, dai 12 anni in su qualcosa ha fatto scoccare la scintilla e adesso non posso più farne a meno, purtroppo le molte dissaventure che hanno colpito il mio allevamento hanno fatto si che mio padre si allontanasse dallo stesso senza perdere la passione, a differenza mia che mi stavo "prendendo" sempre di più.
Ricordo ancora con immensa gioia quando a 13 anni sono riuscito a far riprodurre per la prima volta con le mie sole forze i cardellini.
Sapendo quanto mi prendevo cura di quella coppia di uccelli, mia madre affermò più volte che mi prendevo più cura di quei due pennuti che dello studio e del resto e mi spingeva a cercare nuovi svaghi, anche per cercare di fare qualche amicizia nuova e iniziare ad inserirmi un pò nella società, ma io testardo non ho mollato.
Grande è stata la soddisfazione nel vedere nascere e crescere quei pulletti, ma è stata un altrettanta delusione vederli morire tutti, genitori compresi, durante la muta a causa della forte umidità e della poca esperienza.
Mi ritengo molto fortunato per quanto riguarda questo hobby, penso che poche persone abbiano iniziato cosi giovani e sopratutto con un numero piuttosto alto di coppie da gestire, una 20ntina circa.
Sicuramente sarà una passione che vivrà con me per sempre, sia per le soddisfazioni che per le delusioni ( mamma mia quante, le lacrime che ho cacciato quando ero piccolo solo mia madre lo sà ///;; ),
Con il tempo arrivarono, oltre ai classici canarini di colore (stessa qualità che allevo adesso, rossi lipocromici intensi e brinati), anche i primi CARPODACHI MESSICANI, li scoccò una nuova scintilla!
Furono i primi Fringillidi a mettere piede nel mio allevamento dopo i cardellini e un lucherino tn accoppiato ad una lucherina nostrana.
Non sto a dilungarmi troppo sull'esperienza con i messicani, posso affermare con certezza che l'esperienza ha fatto la sua parte, nonostante sia un animale difficilmente gestibile per il suo carattere.
Riprodotti i primi Messicani decisi che era giunta l'ora di partecipare alla mostra cittadina come espositore e non più come visitatore.
Ricordo ancora la grandissima emozione che provai quando mi avvicinai a quella gabbia e vidi un cartellino con scritto su il numero 3, ero arrivato terzo e non ci credevo, era il campionato regionale piemontese del 2004, non posso dimenticare tutti i complimenti e le congratulazioni ricevute dagli amici dell'associazione di cui faccio parte (APACO ASTI), quelle parole mi son servito molto a livello emotivo mi hanno dato una grandissima motivazione per proseguire il cammino in questo fantastico viaggio!
Da quel giorno sbocciò la passione anche per la competizione e la voglia di misurarmi con gli altri.
Passiamo rapidamente al 2005, la riproduzione incominciava a girare sempre meglio, grazie anche ai consigli e agli aiuti di un prezioso amico, Mario Risso, che ringrazio ancora adesso.
Nello stesso anno stessa routine di quello precedente, avevo riprodotto qualche messicanuccio in più e decisi di partecipare nuovamente alla mostra Astigiana, un altro colpo al cuore questa volta secondo posto, non era più un campionato regionale, ma la soddisfazione era comunque tantissima!
Nello stesso anno, leggendo IO, vengo a conoscenza di un tale di nome Marco Novelli, di cui vi era l'indirizzo e-mail (erano i primi periodi in cui mi avvicinavo ai pc), decisi cosi, dopo qualche giorno di ponderazione in merito ///;; ///;; ///;; , di spedirgli una mail nella speranza che rispondesse e cosi fù!
Nello stesso tempo venni a conoscenza del progetto ClubDeiFringilli, di cui modestamente mi ritengo un pionere ( ahahahhahaha ).
Questa nuova scoperta fece da ulteriore stimolo, conobbi tantissimi nuovi amici, personaggi onesti, molto colti in materia e sopratutto grandissime persone a livello umano.
Non potrò mai dimenticare le prime conversazioni con il grandissimo Massimiliano Esposto, colui che sugli spinus mi ha insegnato di tutto e di più ( anche qui modestamente ha affermato che sono il suo erede ahahahaha ), e ringrazio ancora per tutto quello che ha fatto per me, per la grande disponibilità nei mie confronti, nonostante un lavoro molto stressante ed impegnativo, e per i meravigliosi soggetti che mi ha donato.
Le mie conoscenze si ampliavano sempre di più, tramite internet imparai un mucchio di cose, e sopratutto vidi dei soggetti che non pensavo esistessero, tra cui il MESSICANO FEO, amore a prima vista!
Passarono un paio di anni, qualche piazzamento non tardò ad arrivare anche se con alterne fortune, sempre nella mostra cittadina, finchè nel 2006 decisi di partecipare a una delle più grandi manifestazioni Europee sui Fringillidi, le loro mutazioni e gli ibridi.
Credo sia comprensibile la grandissima emozione, adrenalina a 1000 non stavo più nella pellaccia!
Finalmente tutti gli amici conosciuto pre Nickname nel forum avevano un volto è stato veramente bellissimo!
Quell'anno per fare piacere all'immenso Bruno Zamagni decisi di avventurarmi alla volta di questa mostra accompagnato da un Carpodaco Messicano allevato allo stecco ( purtroppo la madre era morta e non avevo balie disponibili).
Ottenni 89 punti ed arrivai a parimerito con il terzo classificato, fù anche qui un enorme soddisfazione!
In quei giorni meravigliosi il buon Massy mi regalò due bellissime coppie di Lucherini ed una di Organetti ero al settimo cielo!
Purtroppo il primo anno causa inesperienza ebbi solo esperienze poco positive.
Arrivato a fine stagione riproduttiva 2007, la febbre da mostra si faceva sentire!
Dopo avere partecipato alla mostra cittadina ( avendo ottenuto un secondo posto con una femmina di Carpodaco ), partii nuovamente alla volta di Fringillia accompagnato questa volta da ben 4 soggetti.
In compagni degli amici Fioravante e Renato Gala passamo un week end da urlo, indimenticabile.
Difficile da scordare l'emezione mia e del mio compare ( Fiore ) la notte prima dell'apertua dell'esposiozione, eravamo ansiossimi di sapere i risultati ottenuti!
La domenica fù un giorno stratosferico, il buon Fiore di distinse per un ottimo primo posto e un terzo posto con i verdoni mutati, il sottoscritto invece mise in cassaforte un 2 posto con un Carpodaco Maschio e un 3 con una femmina della medesima specie, sembrava strano ma stavo provando le stesse emozioni della prima esposizione a cui avevo partecipato!
Non mi dilungo oltre sennò poi divento noioso, già mi sono dilungato abbastanza, e solo che non le smetterei mai di raccontare queste cose ///;; ///;; ///;; ///;; ///;; ///;; !
Bellissima storia Andre, davvero un fantastico racconto, stavo vivendo le tue stesse emozioni ahahahah ///;;
Andrea Lamberti
27-06-08, 12: 22
Bellissima storia Andre, davvero un fantastico racconto, stavo vivendo le tue stesse emozioni ahahahah ///;;
Ci potrei scrivere un libro! [[==/] [[==/]
Matteoc85
27-06-08, 13: 14
Molto bella questa discussione...racconto anche la mia storia...
Allora...tutto inizia nel gennaio 1992 quando mancò mio papà...al tempo insieme ad alcuni colleghi del lavoro aveva un piccolo allevamento di gloster, la sua quota compredeva circa 8 coppie per lo più di bianchi e pezzati ardesia...mio papà era molto orgoglioso di questi canarini anche perchè qualche hanno prima, alla sua prima esposizione era riuscito a vincere un primo premio all'internazionale di Udine con un gloster corona bianco di cui conservo tutt'ora la foto sulla scrivania...
Quando successe il fatto, i "soci" di mio padre ci proposero di rilevare la sua parte di allevamento ma mia madre rifiutò perchè sapeva quanto lui ci tenesse a questi canarini...ad oggi se ci penso bene posso dire che sia colpa di mia madre se sono stato affetto da incurabile malattia della penna...
Continuai così io a prendermi cura di loro...i successi riproduttivi però furono alquanto scarsi e col tempo, grazie anche ad Ennio, un'allevatore che abita a 5 minuti da casa mia, iniziai ad avvicinarmi al mondo dei pappagalli...
Iniziai con qualche cocorita normale, ma ben presto fui affascinato dalla farme e dalle geometrie di quelle di taglia inglese..in saltò fu rapido e per un paio di anni, dal 98 al 2001 circa, allevai solo quelle soprattutto spanglet e azzurre...
Nel 2001 visitando uno dei mercatini estivi che la domenica si svolgono nella mia regione, venni a conoscenza dell'esistenza degli insparabili, in particolare mi piacevano i personata..la prima coppia mi fu regalata da Sandro Maestà, a cuasa di un malinteso quando arrivarono a casa mia scoprii che erano dei roseicollis e nn dei personata..vabbè pazienza..erano un maschio avorio e una femmina lutina...qualche anno dopo Sandro fu costretto a smanterllare l'allevamento in quanto doveva trasferirsi x motivi di lavoro e mi regalo un'altra coppia, sempre di avorio, più due novelli...da qui è iniziata la mia avventura con gli inseparabili...
Nel settembre 2004, per motivi di studio mi sn tasferito a Bologna...Nel Novembre 2004 la prima visita alla specialistica di faenza e li mi sn reso veramente conto di come doveva essere fatto un'inseparabile da esposizione...quando ci penso ho ancora in mente l'immagine del roseicollis verde oliva best in show che mi ha tenuto fermo una buona mezz'ora davanti alle cavalla ad ammirarlo...
Il resto è storia recente, i gloster nn li ho più ma nn è detto che un giorno, quando sarò sistemato con gli studi, in ricordo di mio padre, nn mi ritorni questo pallino ed inizi una nuova avventura......
Fioravante Prontera
27-06-08, 13: 48
Mio padre anni fa allevava canarini, qualche indigeno e calopsitte senza anellarli, ma riceveva I.O tramite un suo amico... io avevo circa 5 anni...
Un giorno però dovettimo trasferirci (attuale abitazione) e purtroppo per mancanza di una stanza o giardino, dovette smettere di allevare...
Ma nel 2004 (avevo 14 anni) scoprì queste riviste in fondo ad uno scaffale... incuriosito le lessi e chiesi a mio padre di comprare una coppia di canarini, quindi essendo febbraio sarebbero stati prossimi alla cova...
E così mi accontentò, me ne comprò una di gialli, e un'altra ci fu regalata da un amico...
Tutte e 2 le femmine costruirono il nido, ma solo una (quella regalata) si dimostrò un ottima madre, e così riuscimmo a portare allo svezzamento 11 novelli. Non riesco a descrivere l'emozione quando ho visto il primo uovo deposto e poi quando nacque il primo pullo... emozioni indescrivibili...
Le gabbie erano appese nella tromba delle scale... e così convinsi a mio padre di costruire una voliera per la muta e una casetta per mettere le gabbie da cova...
L'anno successivo ebbi solo canarini e mi iscrissi alla FOI...
Ma la svolta è stata nel 2006 quando conobbi il Club dei Fringillidi e le fantastiche persone che ne fanno parte...
E così nel febbraio 2007 organizzammo una rimpatriata a Gubbio... e così partimmo insieme a mio padre in auto verso Gubbio... 8 ore ad andare e 8 a venire... ma ne valsa la pena... un'esperienza indimenticabile... finalmente i Nickname diventavano volti...
Il grande Bruno Zamagni per l'occasione mi donò una coppia di Verdoni Pastello... e da quel giorno l'avventura con i fringillidi iniziò...
Arrivò anche il momento della mia prima mostra... Fringillia... e lì è stato un sogno che diventa realtà... quelli si che sono stati 3 giorni che me li ricorderò per tutta la vita... (descritti dal mio compare Andrea! //[[]]) E riuscire ad arrivare 1° e 3° con i miei primi verdoni è stato bellissimo!!!
Nel 2008 mi sono iscritto ad AOE... un'altra grande Famiglia per me...
Ho tralasciato molti particolari, ma se dovrei mettermi a scrivere nel dettaglio tutto, non mi basterebbe un libro di 300 pagine ///;;
L'avventura continua...
ciao a tutti gli utenti, manco da un po di tempo, ma quando posso corro a leggere il forum. vi racconto anche la mia storia, i primi volatili ad entrare in casa mia sono stati dei classici canarini gialli, acquistati uno per volta e mai in coppia, mi venivano regalati dai miei genitori che alimentavano la mia passione acquistanto anche pesci rossi, tartarughine ecc... un giorno decisi di affiancare ad un mio canarino giallo una femmina di fife, ma i 2 non produssero novelli. persi via via interesse per i canarini(perche conoscevo solo i sassoni che non mi attiravano per la loro estetica) in compenso un giorno arrivo in casa un parrocchetto dal collare, finalmente dopo averlo tanto desiderato avevo un pappagallo; il poveretto però mori' dopo pochi mesi, raffreddando i miei entusiasmi per i pappagalli di grossa taglia, ma non per i pappagalli, infatti a breve presi gli ondulati, all'inizio uno, ma poi aumentarono rapidamente, e proprio con loro ho avuto le prime esperienze di allevamento le gioie delle nascite. decisi poi di smettere di allevarli coinvolto dalla cinofilia e dall'arrivo di un cane in casa. ma la passione per l'allevamento non si spegne mai, visitando l'allevamento di un amico che alleva gloster, fife e border ho deciso di dedicarmi ai canarini, intenzionato anche a dedicarmi alle expò ornitologiche che fino a quel momento ignoravo. adesso il mio allevamento è composto da york gloster fife e border. questo è tutto! spero di non avervi annoiato troppo.
Enzo Patané
31-07-08, 17: 07
Cavolo, non avevo mai letto questa discussione. Forte!
Grazie Step per vaerla rimessa in evidenza.
La mia storia ornitologica è un aspecie di avventura alla ricerca della sfida impossibile. Per qulche anno ho fatto il selezionatore ma non era nel mio DNA e quindi, dopo un primo e un terzo al campionato italiano di Padova e l'orribile esperienza di Silvi Marina smisi completamente e mi dedicai anima e corpo all'allevamento di specie non commerciali.
Non ricordo la prima volta che vidi un uccello in gabbia, praticamente mi sembra di averli sempre visti.
Mio nonno da parte materna aveva sempre sul balcone un cardellino maschio e nel giardino qualche coppia di tortore bianche. Mio padre aveva un piccolo allevamento.Ai tempi pochi usavano questo "pomposo" epiteto, diciamo che era un insieme di canarini di colore gialli, verdi e pezzati con l'aggiunta di un bel cardellino maschio e un ondulato azzurro che era atterrato sulla nostra terrazza.Il massimo dell'esoticità allora era l'agognato canarino bianco!
Ricordo che mio padre li teneva tutti (una quarantina) in un gabbione in cantina durante l'inverno e in primavera li divideva in gabbiette che sistemava per tutto il nostro piccolo appartamento (60 mq) e il balcone.
Ricordo che passavo le ore in terrazza, sdraiato a pancia in giù, ad osservarli mentre allevano i piccoli. Amavo in particolare un maschio verde dal canto possente che avevo battezzato Napoleone. Ricordo ancora l'eccitazione e la gioia che provavo quando vedevo dal balcone mio padre tornare dal lavoro con un piccolo trasportino in mano (praticamente una scatolina con la griglia ) . Sapevo che dentro c'era un nuovo canarino, un'altro, che gioia.
Penso che sia stato allora che il virus è penetrato nella mia pelle. Quella gioia, quell'eccitazione la provo ancora oggi a 40 anni di distanza quando vedo un esemplare che non ho mai visto o quando sbirciando in un nido vedo un uovo.
Comunque, quando avevo circa 14 anni mio padre cedette tutto perchè lo stipendio non permetteva più il mantenimento degli uccelli e li finì per un pò la mia avventura. Fino a 27 anni ho perso di vista l'allevamento. Frequentavo qualche mostra e mi fermavo nostalgico davanti ai negozi di uccelli ma le priorità erano altre. La "gnocca" come la chiama Ghido, il rugby e l'università prendevano tutto il mio tempo, lo spazio era nullo e di soldi ce n'erano ben pochi.
A 27 anni dopo il militare mi sposai e ricordo ancora quando per natale dissi a mia moglie...perchè non prendiamo una coppi aid canarini per farci compagnia.
Detto, fatto. La stessa sera una bella coppia rosso-mosaico faceva bella mostra di se nell'ingresso (la casa era 48 mq).
Nel giro di un anno le coppie erano una decina e la maggior parte erano gloster (li chiamavo i canarini beatles).Ne iniziai ad allevare un buon numero (grazie al ricordo degli insegnamenti di mio padre) che cedevo ad un commerciante sotto casa. Iniziai a mettre da parte i soldi e tenere da parte quello che mi avanzava dalla gestione dell'allevamento. Questa è un'abitudine che non ho mai perso. Quel che guadagno tramite gli uccelli lo uso per la gestione dell'allevamento e il resto lo tengo da parte per il futuro.
Fu così che quando vidi per la prima volta i diamanti di Gould non resistetti, diedi fondo a tutti i miei risparmi (altra abitudine che purtroppo non ho perso ) e comprai una bella coppia ancestrale a testa rossa (allora la mutazione blu e la pastello singolo e doppio fattore avevano prezzi da capogiro).
Da quella coppia in un inverno ne tirai fuori 12, tutti allevati in purezza (non sapevo nenache esistessero i passeri dle giappone).
In breve i canarini sparirono e al loro posto fecero bella mostra una ventina di coppie di Gould ancestrali e mutati oltre ad altrettante coppie di passeri (nel frattempo mi ero erudito leggendo moltissimo ( gli allevatori di esotici erno pochissimi ed internet non esisteva) e passando a tappeto tutte le librerie di Modena e Bologna.
L'inverno svezzai 325 novelli.
Così iniziai l'avventura, ma scriverne adesso sarebbe lungo e tedioso. Semmai continuerò in un'altra occasione.
[[==/]
giuseppe grossi
31-07-08, 20: 05
non è da molto che allevo seriamente, saranno 2-3 anni, incominciando con i Fife Fancy, ma sin da piccolo tutto ciò che trovavo era recuperabile, dai passeri e cardellini fino alle poiane, posso dire che ho svezato quasi tutti i volatili che si trovano dalle mie parti, ma il ricordo più bello che ho era Nicoletta, la mia piccola gazza, non era una gazza, ma un cane, mi seguiva ovunque e stava iniziando a parlare, solo che ha voluto fare un tuffo nel fusto dell'olio bruciato ed è scomparsa.....
Avevo circa 9 anni ed una signora che andava in ferie mi lasciò un pappagallino per curarlo mentre lei non c'era, quando tornò, vedendo la passione che era nata, me lo regalò.
Da quel momento cominciai a riempire la casa di gabbie in ogni angolo, avevo cardellini e lucherini in camera mia, in cucina e c'erano verdoni, verrzellini e avevo canarini che tentavano di covare in camera da letto dei miei genitori.
Tutto questo in periodi dove era consentito allevare uccelli di cattura quindi, come tutti credo, mi sono fatto un po' di esperienza di indigeni in tale senso, ovviamente un'esperienza per lo più conoscitiva che non ha certo potuto dare le soddisfazioni riproduttive dei nostri tempi con uccelli nati in gabbia,.
E' comunque servito molto per iniziare a "capirli" e conoscerli ( e rispettarli in un certo senso, anche un po' assurdo visto che erano di cattura ).
Ho ancora a casa un bellissimo libro :
gli uccelli nostrani granivori di Mario Rota che è una piccola bibbia sull'uccello di cattura, molto interesante, è l'era primordiale dei nostri moderni allevamenti.
Poi lessi un libro sul canarini di Livio Susmel e ne rimasi incantato, cominciai ad avere tanti canarini ed indigeni ma, siccome la casa dove abitavo non era l'ideale per le riproduzioni, furono sempre insuccessi e smisi per alcuni anni.
Dopo il matrimonio, in una nuova casa, ho ricominciato, da circa 8 anni ed ho potuto sperimentare alcune specie per capire quali mi attraevano di più ... in realtà tutte ma alla fine sto tentando di indirizzarmi sui lucherini TN, lucherini europei e PN, ma ho sempre voglia di provare il nuovo.
Anch'io potrei scrivere un librone, ma un po' più piccolo di quello di Enzo e di marco... ah ah ah.
Ho sempre avuto uccellini in casa: mio padre è un contadino e mi portava a casa tutti gli uccelli feriti dai cacciatori o i nidi che era costretto a spostare durante la pota della vigna o degli ulivi... specialmente se lavorava presso terzi. Quando potava i nostri alberi quasi sempre lasciava il ramo da tagliare se sopra vi era un nido... ma agli estranei non gliene fregava niente dei nidi e gli facevano tagliare i rami con sopra i nidi...
Quanti passerotti, cardellini, merlotti, gazze, calandre, ecc. ho cresciuto e liberato, dopo lo svezzamento!!!
Da piccolo avevo tantissimo spazio in terrazzo (nella mia vecchia casa) e quindi ho allevato colombi, quaglie, pavoni, faraone, galline, tacchini, ecc.
Poi, trasferitomi in appartamento, avevo circa 16 anni, andai in astinenza da penne&piume e comprai nella fiera di settembre della mia città, una coppia di pappagallini, ma ne ebbi un terzo in omaggio... e poi capii il perché: era una specie di aquila in miniatura. Beccava a sangue gli altri uccelli e anche me. Il proprietario della bancarella voleva disfarsene... e me lo appioppò, prima che accoppasse tutti gli altri uccelli!!!
Poi sono passato ai canarini rosso-arancio, DM, DdG, Guancia Arancio... e poi non ricordo.
Qualche anno dopo ebbi l'uso di una casa, a primo piano, da mia nonna.
Lì, grazie alle mostre e agli amici allevatori, ho raggiunto anche le 200-250 coppie. Avevo canarini di tante razze diverse, fringillidi vari, DM, PGF, DdG, estrillidi di tante specie diverse.
Nel 1998 mi iscrissi alla FOI e ordinai gli anellini.
Nel 1999 visitai il Campionato del Mondo di Silvi Marina.
Non voglio dilungarmi oltre, ma ho allevato e riprodotto un sacco di specie diverse: mi piace sfidarmi in nuove esperienze!!!!!
Poi, alla fine del 1999, ho dovuto sbaraccare tutto...
Sono quasi 10 anni che non ho in casa manco un canarino!!!
Per fortuna, ho ancora tanti libri acquistati e alcune annate di IO, Uccelli (regalatemi), Alcedo. Spesso li sfoglio e li rileggo...
Ora, iscrivendomi su questo sito, mi sento meglio... quasi come se avessi allevassi qualcosa!!!
Questo è il minimo minimo minimo da raccontare.
Marco Elidori
05-04-14, 16: 24
Erano i primi anni settanta..volevo uscire di casa sempre un po prima perché volevo che mia mamma passasse da un negozio distante un isolato si chiamava "lo zoo del canarino"..magari c'è ancora..al mercato (erano altri tempi) rimanevo da solo intanto che mia mamma faceva la spesa ricordo animali ora introvabili (scimmie tucani) ovviamente tutti di ******* importati dai paesi di origine..passavo le vacanze da mia nonna in veneto.. ricordo che su ogni balcone c'erano gabbiette minuscole con ciuffolotti verdoni fringuelli lucherini e ovviamente il cardellini. .un signore mi regalò il mio primo uccellino..un lucherinoi. .mi scappò quasi subito...ma grazie a lui nonostante l' ostracismo dei miei genitori qualche uccellino nel corso degli anni rjuscii ad allevare..
Adesso da adulto voglio allevare per il gusto di farlo..non voglio esporre..non voglio medaglie..voglio solo godermi il loro canto e la loro livrea..
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it