Visualizza la versione completa : I racconti del nonno ornitologo.
Alamanno Capecchi
07-07-12, 19: 12
Il bambino, prima di addormentarsi ,ormai era divenuta una consuetudine, chiedeva al grande ornitologo: “Nonno raccontami un’altra storia.” Il nonno sorrideva, si passava lievemente la mano sulla lunga barba brizzolata, e cominciava.
Una volta, tanti anni fa, in una calda giornata di settembre, mentre camminavo lungo il fiume Azzurro, vidi verso la cima di una grande palma, che isolata signoreggiava le altre piante, volteggiare un centinaio di strani uccelli. Osservando meglio notai certi puntini bianchi che spiccavano fra il verde oscuro delle foglie. Spinto dalla curiosità mi arrampicai sull’albero per vedere meglio, e con mia grande meraviglia mi accorsi che quei punti bianchi erano altrettanti nidi: tante belle casine!
La conformazione di quei nidi era veramente singolarissima, e per evitare che le uova ed i piccini potessero cascare dal nido, quando spiravano venti impetuosi che scuotevano potentemente le foglie, i premurosi genitori incollavano i piccini e le uova al nido stesso!!!
A questo punto il nonno tacque, e, pian piano, senza far rumore, si alzò dalla poltrona e uscì dalla camera: il nipotino si era addormentato!
Nome italiano, genere e specie dei “misteriosi passeracei"?
Nome e cognome del nonno?
Pantaleo Rodà
07-07-12, 22: 45
Immagino che si tratti del rondone delle palme asiatico (Cypsiurus balasiensis) ed il nonno dovrebbe essere il grande Orazio Antinori...
Alamanno Capecchi
08-07-12, 12: 48
Immagino che si tratti del rondone delle palme asiatico (Cypsiurus balasiensis) ed il nonno dovrebbe essere il grande Orazio Antinori...
Avrei voglia di dire: tutto bene, anche se non è così. Tutta colpa dello scritto originale, dal quale ho tratto alcune frasi. Facile sbagliare strada senza il libro di riferimento.
Dal solito Michele Lessona.
Hannosi finalmente dei rondoni più piccoli degli altri , che si trovano nell' Asia e nell'Africa, e hanno il costume di nidificare sulle foglie delle palme. Uno di questi venne chiamato, appunto per ciò, Rondone delle palme , un altro Rondone nano. Il primo spetta all'Asia il secondo all'Africa.
Di quest'ultimo il signor Brehm ebbe modo di osservare personalmente i nidi, e ne parla così : « Durante un viaggio sul fiume Azzurro vidi nel settembre una palma Dom che isolata signoreggiava le altre piante o sembrava grandemente prediletta dai rondoni nani, che in numero di cinquanta e più coppie le andavano svolazzando d' intorno. Questi uccelli volano con alte strida qua e là, ma per far sempre ritorno alla palma. Tale circostanza avendo destata la mia curiosità, mi recai sotto l'albero, ove osservai che i rondoni talvolta si posavano tra le foglie a ventagli delle palme. Certi puntini bianchi che spiccavano fra il verde oscuro delle foglie m'indussero a salire sull'albero per esplorare meglio la cosa, e con mia grande meraviglia mi accorsi che quei punti bianchi erano altrettanti nidi.
« La conformazione di questi nidi è veramente singolarissima. La foglia è così grande e pesante che il picciuolo si curva, e quella pende verticalmente. Il lembo della foglia fa col picciuolo un angolo acuto, ed inoltre le sue due metà ripiegandosi fanno un canaletto, o per dir meglio un angolo rientrante come quello formato da due pareti di una camera che si incontrino. In quest'angolo l' uccello attacca il suo piccolo nido che si compone di cotone, ed è tutto coperto da saliva glutinosa, la quale tiene ade¬rente il nido stesso alla foglia. Quanto alla forma lo si potrebbe paragonare ad un cucchiaio rotondo profondamente incavato, al quale si sia attaccato verticalmente un largo manico. Quest'ultimo è incollato e serve a sostenere la conca, che ha il diametro di pollici 2 1/2, ed è rivestita di piume parimente agglutinate. Per evitare che le uova ed i piccini (due in numero) caschino dal nido o siano sbalzati da esso quando spirano venti impetuosi che scuotono potentemente le foglie, il rondone adopera la strana precauzione di incollare anche le uova ed i piccini. Mi fece sorpresa il vedere che le uova le quali sono allungate, bianche, ed hanno 8 linee di lunghezza, non giacevano longitudinalmente nel nido, ma erano incollate per la punta. Trovai alcuni nidiacei già cresciuti e che erano ancora assicurati col glutine, ma ritengo che questa precauzione sia superflua tosto che abbiano messe le prime piume e siano in grado di aggrapparsi al nido. »
Pantaleo Rodà
09-07-12, 06: 47
Mi spiace, sugli autori non sono molto ferrato! :p Comunque questo è il rondone delle palme:
Alamanno Capecchi
09-07-12, 14: 50
Mi spiace, sugli autori non sono molto ferrato! :p Comunque questo è il rondone delle palme:
Perché ti spiace? Il tuo, Pantaleo, è stato ragionamento comprensibilissimo.
Dice l’ornitologo:”… mentre camminavo lungo il fiume Azzurro”. (Il Fiume azzurro, che non è il Nilo azzurro, è “ il fiume più lungo dell'Asia . Tradizionalmente è considerato il confine tra la Cina settentrionale e la Cina meridionale.) Quindi è facile cadere nell’errore.
Si potrebbe obiettare che per individuare la specie in esame, è sufficiente leggere la biografia dei due personaggi interessati. Nessuno dei due viaggiò sul Fiume azzurro. Inoltre Orazio Antinori, a differenza di Alfred Edmund Brehm, che ebbe cinque figli e morì nella sua casa natale di Renthendorf, non ebbe figli e morì in Africa, a Let-Marefià, dove fu sepolto.
Ma qui si fanno quattro chiacchiere tra amici, mica noiosi sproloqui tra saputelli… e poi, come dice Giosuè Carducci:”… chi le farfalle cerca sotto l’arco di Tito?”
Ultima annotazione.
Classificazione d’ allora.
Sistematico : Cypselus parvus. — Italiano: Rondone nano.
Classificazione attuale
Cypsiurus parvus (Rondone delle palme africano)
Ciao, Alamanno.
Alamanno Capecchi
11-07-12, 20: 51
Secondo racconto
Questa sera, disse nonno Brehm , ti parlerò di un piccolo grazioso uccellino che suona il flauto e vive lontano, lontano, nelle sconosciute foreste dell’ America del Sud. Lo dirò con le parole dai miei amici Paeppig e Schomburgk; ascolta:
« Nelle ombre più fitte delle selve, vive solitario un meraviglioso cantore. Quando la singolare melodia della sua voce, limpida e tintinnante come quella di un argentino campanello, che faceva udire a regolari intervalli, giungevami all' orecchio, io restava assorto ed attentissimo. Nel cupo silenzio dell' ampia foresta codesto tintinnio ha alcunché di vago, d'indescrivibile, quasi direi di soprannaturale, tanto più che il piccolissimo uccelletto che lo manda resta affatto invisibile. Quand'anche lo scopriste non osereste mai ucciderlo. I Peruviani lo dicono il Suonatore di flauto, in Lima se ne discorre come d'uno de' più maravigliosi abitatori delle sconosciute foreste ad oriente delle Ande, ed i primi scrittori di cose peruviane ne fanno menzione con parole di meraviglia. »
"La mattina prima che il sole spuntasse , mi faceva impressione grandissima la voce di un uccello, che mi richiamava il suono di un'armonica. Il verso, limpido come un campanello, aveva qualcosa di così dolce e melodioso, che sulle prime io non sapeva a chi attribuirlo. Attonito e senza tirar fiato porgevo l' orecchio quando il mio Negro mi disse essere il suonatore di flauto, l'abilità del quale mi era già nota per gli elogi letti nelle opere dei viaggiatori. In tutti i cespugli il tintinnio trovando un eco si andava moltiplicando , pareva quasi che quegli uccelletti, annunciandosi a vicenda lo spuntare del nuovo giorno , volessero eccitarsi 1'un l'altro nell'opera loro... Quando fu giorno, lo scorsi che si trastullava fra bassi cespugli. Vive socievolmente, vola di cespuglio in cespuglio, ma non mai a più di due piedi da terra , saltella anche qua e là sul terreno facendo incetta di insetti e bacche. “
Sicuramente avrete capito di quale uccellino trattano i due signori.
Alamanno Capecchi
12-07-12, 00: 29
Lo dirò con le parole dei (non dai) miei amici
Il solito errore di battuta!!!
Alamanno Capecchi
13-07-12, 00: 30
Ecco il genere degli uccellino descritto.
3 – y – 14 – 8 – 13 – 16 – 9 – 12 – 19 – 17
Basta sostituire… capito?
Pantaleo Rodà
13-07-12, 04: 57
Divertente il messaggio cifrato! Comunque si tratta del Cyphorhinus arada, famiglia Trogloditidae, spesso chiamato scricciolo musicista o "violinero" nei suoi paesi di origine... Ecco il piccoletto:
Alamanno Capecchi
13-07-12, 22: 41
Divertente il messaggio cifrato! Comunque si tratta del Cyphorhinus arada, famiglia Trogloditidae, spesso chiamato scricciolo musicista o "violinero" nei suoi paesi di origine... Ecco il piccoletto:
Risposta esatta, come sempre, anche se nel cifrato non c’è la seconda h.
Infatti mi sono attenuto a quanto riportato dal libro dal quale ho tratto i pezzi (M. Lessona). Esattamente: Cyphorinus cantans.
Questo per riportare che in molti libri, anche relativamente recenti, la seconda h è “volatile”.
A confronto alcuni esempi.
ZOONOMEN.
Cyphorhinus (m.) Cabanis 1844 Arch.Naturgesch. 10 p.282
Cyphorhinus thoracicus Tschudi 1844 Arch.Naturgesch. 10 p.282
Cyphorhinus thoracicus dichrous Sclater,PL & Salvin 1879 PZS Pt3 p.492 pl.41
Cyphorhinus thoracicus thoracicus Tschudi 1844 Arch.Naturgesch. 10 p.282
Cyphorhinus arada (Hermann) 1783 TabulaAffin.Anim. p.211,note-r Nomenclature Concept
Cyphorhinus arada arada (Hermann) 1783 TabulaAffin.Anim. p.211,note-r Nomenclature Concept
Cyphorhinus arada faroensis (Zimmer & Phelps,WH) 1946 Am.Mus.Novit. no.1312 p.19
Cyphorhinus arada griseolateralis Ridgway 1888 Proc.U.S.Natl.Mus. 10 no.660 p.518
Cyphorhinus arada interpositus (Todd) 1932 Proc.Biol.Soc.Wash. 45 p.13
Cyphorhinus arada modulator (Orbigny) 1838 Voy.Am.merid. Ois. livr.?? (?3) p.230
Cyphorhinus arada salvini Sharpe 1882 Cat.BirdsBrit.Mus. 6["1881"] p.xii,292 pl.18 fig.1 Citation
Cyphorhinus arada transfluvialis (Todd) 1932 Proc.Biol.Soc.Wash. 45 p.13
Cyphorhinus arada urbanoi (Zimmer & Phelps,WH) 1946 Am.Mus.Novit. no.1312 p.19
Cyphorhinus phaeocephalus Sclater,PL 1860 PZS Pt(28)2 p.291
Cyphorhinus phaeocephalus chocoanus (Meyer de Schauensee) 1946 Not.Nat. no.161 p.6
Cyphorhinus phaeocephalus lawrencii Lawrence 1863 Ann.Lyc.Nat.Hist.N.Y. 8["1867"] p.5
Cyphorhinus phaeocephalus phaeocephalus Sclater,PL 1860 PZS Pt(28)2 p.291
Cyphorhinus phaeocephalus propinquus (Todd) 1919 Proc.Biol.Soc.Wash. 32 p.114
Cyphorhinus phaeocephalus richardsoni Salvin 1893 BBOC 1 p.32
HOWARD E MOORE,1980
Cyphorinus e Cyphorhinus
HOWARD E MOORE, 1991
Cyphorhinus
B. GRZIMEK, 1971.
Cyphorinus
BENEDETTO LANZA ,1982
Cyphorhinus
NEORNITHES (A. MASI), CHE SI BASA, SOPRATTUTTO, SUL PETERS.
Cyphorhinus
Renato Massa, Luciana Bottoni, Carlo Violani, 1993.
Lista in lingua italiana degli uccelli di tutto il mondo. Università degli studi di Milano
Cyphorinus
Clements 6th edition (version 6.6 incl. 2011 revisions):
Cyphorhinus
C. G. SIBLEY, 1996
Cyphorhinus
---------------------------------------------------------------------------
Alamanno Capecchi
14-07-12, 11: 50
Una conferma ulteriore, della corretta scrittura del genere in esame, l’abbiamo da Avibase - Checklists degli Uccelli del Mondo.
Autorità riconosce questo concetto tassonomico:
Birdlife checklist version 00:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Birdlife checklist version 01:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Birdlife checklist version 02:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Birdlife checklist version 03:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Birdlife checklist version 04:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Commission internationale pour les noms français des oiseaux (1993, révision 2009):
Troglodyte arada ( Cyphorhinus arada)
Commission internationale pour les noms français des oiseaux (1993):
Troglodyte arada ( Cyphorhinus aradus)
Clements 4th edition:
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 5th edition (as published):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 5th edition (incl. 2000 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 5th edition (incl. 2001 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 5th edition (incl. 2002 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 5th edition (incl. 2003 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 5th edition (incl. 2004 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 5th edition (incl. 2005 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Clements 6th edition:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Clements 6th edition (incl. 2007 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Clements 6th edition (incl. 2008 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Clements 6th edition (incl. 2009 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Clements 6th edition (version 6.5 incl. 2010 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Clements 6th edition (version 6.6 incl. 2011 revisions):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
eBird version 1.50:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
eBird version 1.52:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (as published):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 1.2):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 2.1):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 3.1):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 4):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 5):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 6):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 7):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Howard and Moore 3rd edition (incl. corrigenda 8):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Handbook of the Birds of the World (vol 1-16):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 1.0:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 1.1:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 1.5:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 1.6:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 1.7:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.0:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.1:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.2:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.3:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.4:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.5:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.6:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.7:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.8:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.9:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.10:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
IOC World Bird Names, version 2.11:
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Morony, Bock and Farrand:
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Sibley and Monroe (1993):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Sibley and Monroe (1993, including corrections up to 1998):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
Sibley and Monroe 2nd edition (1996):
Musician Wren ( Cyphorhinus aradus)
South American Classification Committee (24/10/2003):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (14/09/2005):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (16/07/2006):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (26/09/2007):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (01/05/2008):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (30/09/2009):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (19/08/2010):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (8/08/2011):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
South American Classification Committee (8/02/2012):
Musician Wren ( Cyphorhinus arada)
Zoonomen - Zoological Nomenclature Resource:
Cyphorhinus arada
Alamanno Capecchi
03-08-12, 19: 38
Terzo racconto
Nonno Edmond quella sera non si sentiva molto bene; il nipotino, sebbene non ce la facesse più a tenere gli occhi aperti dal sonno, chiese ugualmente la consueta “novellina” prima di addormentarsi. Allora la mamma, prese dalla libreria un volume a caso e iniziò a leggere: “Un uccelletto dai colori mesti che arriva nell'agosto in Romagna, magro da far paura, e dopo quindici o venti giorni di locanda diventa grasso bracato; che dalla mattina alla sera s'occupa di beccare le uve, i fichi e gli insetti, s'affretta di far pelle nuova pel tragitto dei mari; che della sua pelle stessa si mostra tanto premuroso e sta nascosto tra le fronde con tanta pertinacia da volervi la maggior fatica a scovarlo: che, magro o grasso, ha il volo rapido e tortuoso, come si dipinge la saetta; vero tipo del parassita furbo, silenzioso e divoratore: ecco il …
Questa palla di burro pare un privilegio della nostra Romagna ove è chiamata… Intorno a Bologna è quasi sconosciuta; io la vidi in tutto due o tre volte. Nemmeno in Romagna però, nemmeno nella sua diletta Romagna, il … fa grazia di nidificare, e nel passaggio di primavera non si ferma. Corre vagabondo per varie regioni italiane a nascondere amori e famiglia: ma da noi no. Quei signori dell'Inchiesta Ornitologica lo trovarono nell'Ossola in Piemonte ; nei distretti di Spezia e di Savona in Liguria ; nel Cadore, nel Friuli, a Feltre, a Belluno nel Veneto; in vari distretti della Toscana, e il Savi non lo sapeva; a Campobasso negli Abruzzi; e vicino vicino a noi, nel circondario di Vergato, in piccolo numero. Pone un nido di radici fine e di graminacee sottili, poco intrecciate e quindi poco compatto, nei macchioni nelle siepi, con cinque o sei ova bianche sudicie, sparse di punti bruni rossicci. Scrive il Ranzani che il maschio canta egregiamente nella bella stagione ; e può esser vero, quantunque io non abbia sentito da lui altro grido che un gracidare monotono, se svolazza intorno alla Civetta. Ma da noi viene, quando il caldo d'amore è già sfumato.”
La mamma alzò gli occhi dal libro… il bambino dormiva profondamente…
Domandine.
1) Nome italiano, genere e specie dell’uccellino descritto.
2) L’autore del libro e il titolo.
A parte le domandine, c’è qualcosa che non va: attenti all’errore!!!
Alamanno Capecchi
04-08-12, 11: 46
Nome italiano, genere e specie dell’uccellino descritto.
Primo aiuto
Per il genere: il titolo di una poesia del poeta di Recanati.
Alamanno Capecchi
04-08-12, 17: 15
A parte le domandine, c’è qualcosa che non va: attenti all’errore!!!
Precisazione.
L’errore non si riferisce a :” Nonno Edmond” ( Esatto Edmund), che è un comune errore di battuta.
Pantaleo Rodà
04-08-12, 20: 38
Che fosse una Silvia (e non l'amata fanciulla del Leopardi...:)) l'avevo intuito...data la descizione dovrebbe trattarsi del beccafico (Sylvia borin)
Pantaleo Rodà
04-08-12, 20: 43
Bè, a parte il fatto che Campobasso oggi si trovi in Molise (ma all'epoca faceva parte ancora degli "Abruzzi"), altri grossi errori non ne vedo...
Alamanno Capecchi
04-08-12, 22: 28
Per il genere, bene! Per la specie, un altro piccolo aiuto: c’è una certa assonanza con hortulana del genere Emberiza.
L'errore c'è, ed è opera mia, non è colpa dell'autore.
Pantaleo Rodà
04-08-12, 22: 42
Allora torno alla prima specie che mi è venuta in mente (mai avere ripensamenti!), l'articolo al maschile mi ha ingannato, e cioè la bigia grossa (Sylvia hortensis)...e da quel che leggo in passato sono state accertate sue nidificazioni qui in Ossola: devo ammettere di non averne mai viste, le uniche silvie che conosco da queste parti sono le capinere. E' lei:
Alamanno Capecchi
04-08-12, 23: 59
Facile cadere nell’equivoco, meglio direi, impossibile dare immediate risposte esatte, senza conoscere i libri dai quali faccio il copia-incolla. ... qui sicuramente è un nome maschile… ma come faccio a sapere che questo benedetto autore pubblicò il libro quando Alfred Edmund Brehm era già morto da anni… e così via. Più che giusto, più che giusto. Domani metterò le dovute spiegazioni.
Alamanno Capecchi
05-08-12, 15: 43
Per prima cosa confermo che Sylvia hortensis è la risposta esatta.
Passo ora alle opportune spiegazioni legate alle domande.
Questo è l’originale, tratto dal libro:” Caccie e costumi degli uccelli silvani” di Alberto Bacchi Della Lega. - Milano : L. Ferriani, 1958.
IL BIGIONE
Sylvia hortensis, Bechst.
Beccafigh, Bologna — Bartinon, Faenza.
Il Bigione ha becco bruno. Tutte le parti superiori cenerine olivastre. Le parti inferiori di color bianco più o meno puro. Una macchia cenerina sui lati del petto. Le copritrici interne delle ali gialliccie. Piedi cenerini.
Lunghezza totale centim. 14, millim. 6.
Un uccelletto dai colori mesti che arriva nell'agosto in Romagna, magro da far paura, e dopo quindici o venti giorni di locanda diventa grasso bracato ; che dalla mattina alla sera s'occupa di beccare le uve, i fichi e gli insetti, s'affretta di far pelle nuova pel tragitto dei mari ; che della sua pelle stessa si mostra tanto premuroso e sta nascosto tra le fronde con tanta pertinacia da volervi la maggior fatica a scovarlo : che, magro o grasso, ha il volo rapido e tortuoso, come si dipinge la saetta ; vero tipo del parassita furbo, silenzioso e divoratore : ecco il Bigione.
Questa palla di burro pare un privilegio della nostra Romagna ove è chiamata Bartinon dal color berettino. Intorno a Bologna è quasi sconosciuta ; io la vidi in tutto due o tre volte. Nemmeno in Romagna però, nemmeno nella sua diletta Romagna, il Bigione fa grazia di nidificare, e nel passaggio di primavera non si ferma. Corre vagabondo per varie regioni italiane a nascondere amori e famiglia : ma da noi no. Quei signori dell'Inchiesta Ornitologica lo trovarono nell'Ossola in Piemonte ; nei distretti di Spezia e di Savona in Liguria ; nel Cadore, nel Friuli, a Feltre, a Belluno nel Veneto ; in vari distretti della Toscana, e il Savi non lo sapeva ; a Campobasso negli Abruzzi ; e vicino vicino a noi, nel circondario di Vergato, in piccolo numero. Pone un nido di radici fine e di graminacee sottili, poco intrecciate e quindi poco compatto, nei macchioni o nelle siepi, con cinque o sei ova bianche sudicie, sparse di punti bruni e rossicci. Scrive il Ranzani che il maschio canta egregiamente nella bella stagione ; e può esser vero, quantunque io non abbia sentito da lui altro grido che un gracidare monotono, se svolazza intorno alla Civetta. Ma da noi viene, quando il caldo d'amore è già sfumato.
Questo libro fu stampato la prima volta a Città di Castello, Lapi, 1892.
Confrontare ora il mio scritto: “Nonno Edmund quella sera non si sentiva molto bene; il nipotino, sebbene non ce la facesse più a tenere gli occhi aperti dal sonno, chiese ugualmente la consueta “novellina” prima di addormentarsi. Allora la mamma, prese dalla libreria un volume a caso e iniziò a leggere: “Un uccelletto dai colori mesti che arriva nell'agosto in Romagna, magro da far paura, e dopo quindici o venti giorni di locanda diventa grasso bracato…”
Con la data della morte di Alfred Edmund Brehm (Renthendorf, 2 febbraio 1829 – Renthendorf, 11 novembre 1884)
Tutto chiaro ora?
Per gli appassionati del genere Sylvia aggiungo quanto segue.
Shirihai H., Gargallo G. & Helbig A.J., 2001 - Sylvia Warblers - Christo¬pher Helm, London, 576 pp., ill. col.
“In questa eccellente opera, che si contraddistingue per ricchezza e precisione di informazioni, il genere Sylvia viene trattato fornendo un quadro completo del¬la biologia di ciascuna specie. L'intero genere è stato oggetto di analisi di biologia molecolare al fine di determinare con precisione le relazioni filogenetiche tra i suoi membri. I risultati ottenuti in laboratorio sono stati affiancati da ricerche museologiche e in natura. Per ogni specie vengono fornite informazioni per il riconoscimento sul campo, descrivendo in dettaglio le differenze tra sottospecie e varietà geografiche, anche grazie all'ausilio delle tavole illustrate da Alan Har¬ris e delle fotografie scattate da David Cottridge; sono inoltre trattati altri argo¬menti, quali l'ecologia, la distribuzione (con mappe rese disponibili dal lavoro di C. S. Roselaar), i canti (con relativi sonogrammi), le caratteristiche della muta, la possibilità di discriminare sesso ed età.
Descrizione tratta dalla Rivista Italiana di Ornitologia. Volume 80. N.2. 2010
Infine, per una dettagliata descrizione della presenza in Italia della Sylvia hortensis, consultare “Aves, guida elettronica per l’ornitologo. Avifauna italiana” di Pierandrea Brichetti.
Alamanno Capecchi
21-08-12, 11: 20
Questa volta nonno Brehm non c’entra. L’occasione per due domandine è data dal seguente copia-incolla, tratto da Zoonomen.
Serinus (m.) Koch 1816 Syst.BaierischenZool. 1 p.228 pl.6A fig.50
• Serinus pusillus (Pallas) 1811 Zoogr.Rosso-Asiat. 2 p.28
• Serinus serinus (Linnaeus) 1766 Syst.Nat.ed.12 p.320
• Serinus syriacus Bonaparte 1850 Consp.Gen.Av. 1 p.523
• Serinus canaria (Linnaeus) 1758 Syst.Nat.ed.10 p.181
• Serinus thibetanus (Hume) 1872 Ibis p.107
• Serinus canicollis (Swainson) 1838 Anim.Menag. p.317
o Serinus canicollis canicollis (Swainson) 1838 Anim.Menag. p.317
o Serinus canicollis griseitergum Clancey 1967 DurbanMus.Novit. 8 pt10 p.112
o Serinus canicollis huillensis Sousa 1889 J.Sci.Math.Phys.Nat.Lisboa(2) 1 no.1 p.40
o Serinus canicollis sassii Neumann 1922 Orn.Monatsb. 30 p.13
• Serinus flavivertex (Blanford) 1869 Ann.Mag.Nat.Hist.(4) 4 p.330
• Serinus nigriceps Ruppell 1840 NeueWirbelth.Vog. p.96 pl.34 fig.2
• Serinus estherae (Finsch) 1902 NotesLeydenMus. 23 no.3 p.151
o Serinus estherae chaseni Kinzelbach, Dickinson & Somadikarta,S 2009 BBOC 129 p.63
o Serinus estherae estherae (Finsch) 1902 NotesLeydenMus. 23 no.3 p.151
o Serinus estherae mindanensis Ripley & Rabor 1961 Postilla no.50 p.13
o Serinus estherae renatae Schuchmann & Wolters 1982 BBOC 102 p.12
o Serinus estherae vanderbilti Meyer de Schauensee 1939 Not.Nat. no.18 p.2
Perché soltanto per una specie, serinus è scritto in grassetto?
Il nome italiano dell’uccellino?
Alamanno Capecchi
22-08-12, 12: 27
Nessuno risponde? Qui c'è bisogno di Pantaleo Rodà!!!
sandro mauri
22-08-12, 13: 34
Mi sa' che hai ragione ...... io ho cercato la risposta x curiosita ma non ho trovato la spiegazione x le domande......
Pantaleo Rodà
26-08-12, 21: 48
Bè, il Serinus serinus è chiaramente il verzellino...sul motivo di questa scrittura, potrebbe essere perchè si tratta della specie tipo, che dà il nome al genere, ma sto tirando ad indovinare...
Alamanno Capecchi
26-08-12, 22: 14
Giusto il Verzellino. Per il grassetto, i seguenti dati possono essere di aiuto.
FRINGILLIDAE Leach 1820
Serinus (m.) Koch 1816 Syst.BaierischenZool. 1 p.228 pl.6A fig.50
Fringilla (f.) Linnaeus 1758 Syst.Nat.ed.10 p.179
Serinus canaria (Linnaeus) 1758 Syst.Nat.ed.10 p.181
Serinus serinus (Linnaeus) 1766 Syst.Nat.ed.12 p.320
La nomenclatura zoologica vigente ha un atto di nascita ufficiale, la decima edizione del Sistema naturae di Linneo, la cui data di pubblicazione è convenzionalmente fissata nell’ 1 gennaio 1758. Al binomio linneano,costituito dal nome generico e dal nome specifico, si fa seguire il nome dell’autore che ha proposto il nome specifico. Si può altresì far seguire la data di descrizione della specie, preceduta da una virgola. Il Codice di nomenclatura zoologica sconsiglia l’uso , peraltro frequente, di indicare in forma abbreviata i nomi degli autori (L. per Linnaeus)
Quando una specie, inizialmente descritta in un dato genere, viene trasferita in un genere differente, conserva naturalmente il suo nome specifico. Tuttavia, per segnalare che ora viene indicata con un binomio diverso da quello originario, si conviene di scrivere entro parentesi il nome dell’autore del nome specifico e , se anche quest’ indicazione viene data, quello dell’ anno di descrizione.
Da Alessandro Minelli 1991 “Introduzione alla sistematica biologica” Franco Muzio Editore. Padova.
Alamanno Capecchi
26-08-12, 22: 17
La domanda è ora: in quale genere mise Linneo il verzellino?
Alamanno Capecchi
28-08-12, 11: 56
Serinus, come specie è stata scritta in grassetto per richiamare l’attenzione che compare nella dodicesima edizione del Systema naturae. Tenendo presente che il genere Fringilla è presente già nella decima edizione del Systema naturae, mentre il genere Serinus è posteriore (Koch, 1816), la nomenclatura binomia del verzellino riportata da Linneo è Fringilla serinus.
Per maggiori chiarimenti sugli autori dei nomi delle specie, sulle sinonimie, sugli spostamenti, nella sistematica delle specie in generi, sottogeneri diversi , avvenuti nel corso degli anni, riporto la prima parte, dedicata dal Principe Carlo L. Bonaparte proprio al verzellino, ed estratta dal suo libro intitolato: “ICONOGRAFIA DELLA FAUNA ITALICA” edito nel 1832 – 1841 a Roma dalla tipografia Salviucci.
FRINGILLA SERINUS
SERINO VERZELLINO
Sono propri delle parti meridionali d'Europa due uccellini di color verde giallastro, di statura presso a poco uguale, e d'aspetto non molto dissimile, i cui nomi scientifici spesse volte sono stati scambiati dagli Ornitologi. Ad uno dei due gl’Italiani danno l'appellazione volgare di Verzellino., l'altro è il .Venturon dei Provonzali. Pare certo che gli autori antichi intendessero accennare il primo sotto il nome di Serinus , il secondo sotto quello di Citrinella: tutti però, li descrissero e li effigiarono con tanta negligenza che allorquando sono insorti dubbj sulla materia, poco ha giovato a dileguarli l'esame delle lor opere. Il nostro Aldrovandi il quale ebbe a trattare del Verzellino, che è il solo dei due comune nelle regioni in cui egli scriveva, lo chiamò Citrinella, ed aggiunse che non conosceva il Serinus. È cosa indubitata però ch'egli avrebbe dovuto impiegare vocaboli a rovescio dì quello che fece. Sulle tracce di lui l'Olina asserì che il nome latino del Verzellino nostrale era Citrinella. Quindi avvenne, che allorquando Linneo registrò il primo di questi Uccelli sotto il nome sistematico di Fringilla serinus, e l'altro sotto il nome di Fringilla citrinella, a questo e non a quello riferì i sinonimi testè mentovati d'.Aldrovandi e d'Olina,. Parecchi Orni¬tologi posteriori convinti, come era ragionevole, che il Verzellino degli Italiani, quello dell’ Olina e la Citrinella dell’ Aldrovandi fossero una cosa sola e attendendo alle due citazioni, erronee inserite nel Systema Naturae, piuttosto che alle diagnosi, Linneane e ai sinonimi rimanenti, pretesero che il Verzellino fosse la Fringilla citrinella, e asserirono il falso. Alla sola permuta dei nomi s'è ristretta la confusione che abbiamo segnalata, perché i due oggetti non era possibile che venissero mai confusi da chiunque li avesse veduti unitamente. Infatti oltre una manifesta diversità nel becco, che li colloca ad una distanza reciproca non picciola nella distribuzione naturale del genere, v'è quella del colore dei fianchi, magistralmente rilevata dal sommo Lin¬neo, e capace di farli riconoscere a prima vista da qualunque osservatore anche superficiale.
Ammettiamo il Verzellino fra i pochi Uccelli destinati a figurare in questa Iconografia perché ci sembra che lodevolmente non sia stato effigiato mai fino ad ora.
In fatti, all'eccezione dell' Olina, le cui tavole non possono stare a paragone con quelle di tante opere magnifiche posteriori, pare che quasi tutti abbiano fatto ritrarre questo elegante Uccelletto sopra esemplari conservati nei Musei, e mancanti perciò di naturalezza nello tinte, e nelle mosse. V'stata poi un' altra considerazione che ci ha spinto a sottoporre di nuovo ai Zoologi la particolarità che offre questa specie comunissima tra noi.
Alcuni autori in grazia della forma del becco l'hanno riferita al gruppo Coccothaustes: lo Scapoli la tenne per una Loxia: altri ingannati con qualche analogia che ha con la Fringilla citrinella del Linneo la collocarono con quella nel sottogenere Carduelis: altri considerando piuttosto l’abito in complesso, che i particolari caratteri, l’associarono alle specie del sottogenere Linaria: altri finalmente per non saper che farne la lasciarono fra le genuine Fringillae. Ma appunto questa disparità di giudizi mostra che il Verzellino differisce di troppo dagli esseri compresi nelle divisioni fin qui mentovate per poter rimanere in alcuna di quelle, e noi stimiamo che debba riguardarsi come tipo di un distinto sottogenere subordinato al genere Fringilla da denominarsi Serinus. I caratteri di tal gruppo saranno: il becco corto, grosso, ricurvo lateralmente, col margine della mascella arcuato: penne della cavezza che cuopron interamente le narici: basette numerose, ramose: ali brevi: coda lunghetta con le copritrici che non giungono fino ad un punto prossimo all’apice: dita allungate: gozzo notabile per la grandezza: statura piccola: colori verdi. Non bisognerà poi confondere questo nostro gruppo Serinus con quello così denominato dal Boie, di cui non conosciamo né i caratteri né il valore, ma che è molto più esteso del nostro e che include la Fringilla chloris. Fuori del verzellino non ci è noto altro uccello degno di militare in questo sottogenere, meno che la specie da noi pubblicata pochi anni or sono in America sotto il nome di Fringilla xanthorrhoa, la quale proveniva dal Brasile; ma ora abbiamo ragioni per crederla originaria dell’ Affrica.
Alamanno Capecchi
29-08-12, 13: 14
Ora un caloroso saluto a tutti gli amici del forum e chiudo definitivamente i miei interventi nella cartella "Coltura".
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