Visualizza la versione completa : Mealworms ovvero tarme della farina.
Vorrei sapere se qualcuno di voi, li compra morti o vivi, se presi vivi quindi, li reperite in negozi di pesca o altrove?
Vivi mi fanno impressione, ma non mi fido del morto a lunga conservazione, dunque preferirei i primi.
Andrea33170
17-10-12, 19: 45
io li compro vivi, ce chi poi li congela preferisco darglieli vivi.. tanto ne conpro 50/60 grammi alla volta.
Andrea
io li compro vivi, ce chi poi li congela preferisco darglieli vivi.. tanto ne conpro 50/60 grammi alla volta.
Andrea
Sì sono dello stesso parere, ma li compri in una uccelleria specializzata o in un negozio di pesca? Sarebbe interessante capire la provenienza.
Fabio Musumeci
18-10-12, 00: 56
Le tarme della farina (tenebrio mollitor) sono utilizzate come cibo per rettili, quali sauri e iguane, o per piccoli mammiferi insettivori, per questo motivo spesso sono allevate con crocchette per cani o gatti, e altri alimenti non poprio compatibili con l'utilizzo in ornitocoltura.
A tale scopo ritengo sia meglio acquistarle vive, ed allevarle in proprio, per non dare ai nostri uccelli la prima generazione (cioè le larve appena acquistate) ma piuttosto quelle che nasceranno, e che avremo cura di alimentare nel modo più appropriato.
Le mie prime tarme le acquistai su ebay, mi furono spedite dento un contenitore di plastica, tipo quello usato per i generi alimentari, e costarono davvero poco.
Allevarle non è poi così difficile, le cose che servono sono:
un recipiente di plastica (tipo bacinella) abbastanza capiente e profondo, oppure un piccolo acquario in disuso;
una reticella tipo zanzariera per coprire il recipiente o la vasca;
creare un sub-strato di crusca, cruschello, avena e simili;
alternato da fogli di carta assorbente, cartone per imballaggio, stracci di juta;
il tutto fino a formare un giaciglio (non troppo compresso) di circa 6/7 cm;
può essere utile mettere in superficie qualche rotolo di cartoncino, come quello che stà dentro i rotoli di carta igienica (serviranno da "tana" per i coleotteri);
inserire quindi le tarme acquistate e schermare parzialmente il cielo del recipiente, oppure tenerlo in un luogo non troppo illuminato;
al riparo da formiche e topi.
Il cibo per le tarme va messo in superficie, e per nutrirle vanno bene:
pane raffermo, fette biscottate, biscotti secchi, pastoncino, farinacei di vario tipo;
le tarme non bevono direttamente acqua, ma hanno bisogno di vegetali e frutta, e vanno benissimo anche gli scarti, come torsoli e bucce che di solito getteremmo via;
ottime son le bucce di: mela, pera, banana e patata;
ma possiamo anche mettere delle fette sottili della stessa frutta o di ortaggi, come appunto patata o zucchina.
Ogni tanto potremo mettere qualche foglia di lattuga o simile.
Questi insetti hanno tre fasi vitali: tarma, pupa, coleottero,
e sono quest'ultimi che si accoppiano e depongono le uova, per poi morire.
Dalle uova quasi invisibili nascerà la nuova generazione di tarme, dalle quali ricomincerà tutto il ciclo vitale.
Il caldo sembra favorire il loro cilco vitale.
Le tarme è meglio non darle vive, ma il procedimento è piuttosto cruento, ed è stato questo che mi ha fatto desistere dal continuare ad allevarle:
selezionare le tarme quando non hanno ancora raggiunto la loro massima dimenzione, perchè altrimenti il loro strato di cheratina si ispessice e possono risultare un pò durette;
bisogna immergerle per un paio di minuti in acqua bollente, quindi risciacquare con abbondante acqua fredda, e poi congelarle;
questo shock termico serve ad abbattere la carica batterica;
dato che una volta tolte dal freezer si scongelano nel giro di qualche secondo è meglio prelevarne, di volta in volta, la giusta quantità e distribuirla agli uccelli.
Ovviamente per assicurarsi un continuo rifornimento di tarme alcune di esse vanno lasciate nel recipiente, in modo che possano mutare e riprodursi;
in breve si avranno esemplari delle 3 diverse fasi vitali;
ogni tanto conviene setacciare o cambiare il sub-strato, e avere l'accortezza di rimuovere i coleotteri morti;
quest'ultimi non puzzano, in quanto seccano presto, invece le tarme che dovessero morire fanno cattivo odore ed è meglio rimuoverle;
si possono usare dei guanti in lattice, o delle pinzette;
i coleotteri non sono in grado di volare;
le pupe sono completamente inermi;
le tarme, specie quelle più grosse, invece si dimenano e posso mordere, se proprio non volete bollirle e congelarle conviene....scusate ma non cè altro modo....decapitarle.
Una curiosità, dopo qualche generazione ho avuto dei coleotteri mutati, tipo albini.
Grazie per le informazioni Fabio, ma tutti 'sti coleotteri e tarme a me personalmente fanno un po' impressione, quindi desisterò dall'allevarle non solo per il metodo un po' cruento (io penso alle cozze, sono buone e vengono bollite vive anch'esse) per renderle meno dure al becco degli uccelli, ma proprio per evitare di tenere una blattiera in casa. Oltretutto la mia compagna mi ucciderebbe. lol
A questo punto, devo capire le differenze nutrizionali tra cibo morto e vivo: chiederò chiarimenti a degli amici in Inghilterra che le usano nel pastoncino.
Fabio Musumeci
18-10-12, 08: 18
Io dopo un pò mi ci ero affezionato, così non riuscivo più ad allevarle con la prospettiva di ucciderle.
Un ottimo sostituto (per quanto si dica che abbiano una qualche tossicità, così come le tarme d'altra parte) sono i gammarus, cioè i piccoli gamberetti che vengono venduti essiccati come cibo per tartarughine d'acqua.
ne esitono di due tipi, meglio quelli più piccoli.
Come sai i pastoncini che li contengono costano molto, mentre con un barattolo di gammarus per tartarughe (5/6€) preso in qulsiasi rivendita di mangimi ci arricchisci 25 kg di pastone di qualsiasi tipo e marca.
I gammarus si possono dare sia secchi, che reidratati con un pò di acqua tiepida, basta metterli in un colino e bagnarli, e poi aspettare che sgocciolino, ci vogliono un paio di minuti.
Un mio amico giudice/allevatore di Ondulati inglesi mi ha consigliato di non esagerare con le proteine animali, per non alzare i livelli di aggressività.
Sì conosco i gammarus, e per un po' di tempo li ho provati ma ho sempre quel dubbio sul processo di essiccazione, poiché ho sentito dire che avviene chimicamente. Non vorrei sbagliarmi, ma mi informerò e in caso li tornerò a dare. Grazie!
Il tuo amico giudice è Sebastiano? Purtroppo le proteine nell'ondulato di forma e posizione, in proporzione servono quasi il doppio in % riguardo alle esigenze dei suoi cugini di colore, e al massimo faranno più feci bianche per via delle emissioni di sostanze azotate presenti nell'urina.
Il tuo amico giudice è Sebastiano? Purtroppo le proteine nell'ondulato di forma e posizione, in proporzione servono quasi il doppio in % riguardo alle esigenze dei suoi cugini di colore, e al massimo faranno più feci bianche per via delle emissioni di sostanze azotate presenti nell'urina.
Mi correggo. Intendevo Giorgio Roccaro.
Fabio Musumeci
18-10-12, 14: 28
Si, proprio lui.
Skintek85
18-10-12, 15: 29
Io dopo un pò mi ci ero affezionato, così non riuscivo più ad allevarle con la prospettiva di ucciderle.
Un ottimo sostituto (per quanto si dica che abbiano una qualche tossicità, così come le tarme d'altra parte) sono i gammarus, cioè i piccoli gamberetti che vengono venduti essiccati come cibo per tartarughine d'acqua.
ne esitono di due tipi, meglio quelli più piccoli.
Come sai i pastoncini che li contengono costano molto, mentre con un barattolo di gammarus per tartarughe (5/6€) preso in qulsiasi rivendita di mangimi ci arricchisci 25 kg di pastone di qualsiasi tipo e marca.
I gammarus si possono dare sia secchi, che reidratati con un pò di acqua tiepida, basta metterli in un colino e bagnarli, e poi aspettare che sgocciolino, ci vogliono un paio di minuti.
Un mio amico giudice/allevatore di Ondulati inglesi mi ha consigliato di non esagerare con le proteine animali, per non alzare i livelli di aggressività.
Scusatemi se mi intrometto.
Ma i gammarus secchi per tartarughe non è come non mangiare niente?! Dicono siano privi di qualsiasi valore nutrizionale. O almeno dicono così gli esperti di tartarughe.
grande fabio davvero un ottimo servizio
Fabio Musumeci
18-10-12, 16: 21
Scusatemi se mi intrometto.
Ma i gammarus secchi per tartarughe non è come non mangiare niente?! Dicono siano privi di qualsiasi valore nutrizionale. O almeno dicono così gli esperti di tartarughe.
Non so cosa ne pensano gli esperti di tartarughe ma....grazie ai gammarus io ho riprodotto in purezza una coppia di Amadine testa rossa, e ho notato anche quanto ne siano ghiotti i Padda durante l'allevamento dei piccoli, sembrano dei Pulcinella di mare col becco pieno di aringhe.
Sicuramente non sono nutrienti quanto le tarme, o non possono soddisfare le esigenze degli uccelli prettamente insettivori, ma a quanto pare sono una discreta fonte di proteine.
I gammarus hanno una percentuale proteica molto alta che si avvicina al 48%, con un buon 5% di calcio che nel periodo riproduttivo e nella fattispecie nella crescita corporea nel nido vanno più che bene. Nel caso delle tartarughe, diciamo che è sconsigliato dare solo i gammarus, in quanto non conterrebbero tutte le vitamine necessarie per il loro fabbisogno e nella fattispecie la vitamina A che a lungo andare la carenza causerebbe alle testuggini cecità; ma come mangime complementare per animali in genere, possono essere molto utili.
Andrea33170
18-10-12, 18: 25
Sì sono dello stesso parere, ma li compri in una uccelleria specializzata o in un negozio di pesca? Sarebbe interessante capire la provenienza.
Ora in ucelleria all' inizio negozio di pesca.
Andrea
Grazie Andrea, parlando con alcuni amici inglesi, mi hanno riferito che è meglio darli morti di sicura provenienza.
Vincenzo Forlino
19-10-12, 08: 13
Scusatemi se mi intrometto.
Ma i gammarus secchi per tartarughe non è come non mangiare niente?! Dicono siano privi di qualsiasi valore nutrizionale. O almeno dicono così gli esperti di tartarughe.
a questo ti hanno già risposto gli amici sopra.. penso che gli esperti ti tartarughe (un tempo riproducevo le trachemis) intendano sconsigliare un alimentazione basata esclusivamente su quelli!... un po come noi sconsigliamo di alimentare le varie specie esclusivamente di sementi secce.. un po come se tu ti mangi solo ed esclusivamente pasta in bianco.. è nutriente ma alla lunga ti porta ad avere carenze nutrizionali!
Skintek85
19-10-12, 08: 17
Ok ok...Grazie per le info :D
La mia non voleva essere un critica a nessuno ma solo una curiosità. Siete stati fin troppo esaustivi. Grazie ancora.
Vincenzo Forlino
19-10-12, 08: 20
io un tempo avevo provato ad allevare le tarme... poi pero sono iniziate a muorirmi in neanche una settimana erano morte più del 50% di quelle acqistate.. quindi ho preferito lasciar stare, visto che riproducevo anche senza...
quest'anno avevo provato addizionando un pastone per insettivori, che conteneva varie tipologie di insetti essiccati comprese le tarme.. però poi ho preferito sospendere vista la possibile tossicità della cheratina (quando fornite vive e come se le succhiassero cosa che non possono fare con quelle essiccate) attualmente fornisco anche io i grammus che compro in confezioni da 5kg.. il mio dubbio è se anche per loro c'è il potenziale rischio della cheratina.. voi cosa ne pensate?
Fabio Musumeci
19-10-12, 08: 31
Che forse è meglio il buon vecchio uovo sodo schiacciato con la forchetta....come si faceva ai vecchi tempi//[[#
io un tempo avevo provato ad allevare le tarme... poi pero sono iniziate a muorirmi in neanche una settimana erano morte più del 50% di quelle acqistate.. quindi ho preferito lasciar stare, visto che riproducevo anche senza...
quest'anno avevo provato addizionando un pastone per insettivori, che conteneva varie tipologie di insetti essiccati comprese le tarme.. però poi ho preferito sospendere vista la possibile tossicità della cheratina (quando fornite vive e come se le succhiassero cosa che non possono fare con quelle essiccate) attualmente fornisco anche io i grammus che compro in confezioni da 5kg.. il mio dubbio è se anche per loro c'è il potenziale rischio della cheratina.. voi cosa ne pensate?
Vincenzo dove hai letto che la cheratina è tossica o sulla presunta tossicità? Sono curioso perché questa cosa mi è sconosciuta. Attualmente molti allevatori esteri esperti nutrizionisti usano tarme della farina nel periodo di sviluppo dei neonati per sopperire adeguatamente ad eventuali carenze proteiche in alcune specie in cui il fabbisogno è elevato, e non ho mai letto nulla riguardo alla tossicità della medesima. Forse, e sottolineo forse, il livello di tossicità e irrilevante, tanto quanto noi mangiamo il pesto.
Che forse è meglio il buon vecchio uovo sodo schiacciato con la forchetta....come si faceva ai vecchi tempi//[[#
Magari bastasse! Sicuramente a qualche specie sì, ma avendo una percentuale proteica del 12% a stento soddisferebbe l'80% del fabbisogno proteico dei pulli di canarini nel nido, forse.
Curiosità: e se i gammarus si rendono polvere con un tritatutto e lo si mescola nel pastoncino per renderlo più omogeneo possibile?!?! non si tolgono tutti i rischi dicui parla Vincenzo!??!
Io ad esempio faccio proprio così, li trito tutti e faccio polvere e poi li mescolo al pastoncino!!!
Beh, a mio vedere penso che l'aggiunta di tarme o altro possa essere fatto ma dobbiamo sempre ricordarci che non conta solo la famosa "%" di proteine a cui noi allevatori ci inchiniamo come servi, ma anche la tipologia di proteine fornite. Il valore proteico dei gammarus e o delle larve in generale è dato dal tutto l'animale, anche da quella quota non digerita. Così in realtà ciò che i nostri animali assimilano non corrisponde a quello che pensiamo.
E il povero uovo sodo. così bistrattato, con il suo "12%" di proteine fa crescere un pulcino, anche perchè un pulcino sfrutta il tuorlo che contiene intorno al 15%...
Lo stesso valore proteico dei semi è dato sul seme intero e non decorticato. Un misto per ondulati base, ad esempio, fornisce coi semi decorticati intorno al 17% di proteine contro il 14% stimato per i semi non decorticati... E i nostri animali mangiano i semi decorticati. Se poi a questo misto aggiungiamo niger o canapa o altro il valore sale. Ma pur salendo rimane comunque un alimento incompleto per la mancanza di alcuni amminoacidi fondamentali, che ad esempio troviamo nel povero uovo sodo...
Ottima osservazione Andrea e approfitto per salutarti, non ti leggevo da tanto tempo e spero tu stia bene: per risponderti senza fare alcuna polemica, esponendoti il mio punto di vista ti dirò che, si tenderebbe a scegliere proteine complete di origine animale per favorirne l'assimilazione tenendo sempre conto che stiamo parlando di granivori, anche se in natura l'ondulato mangia anche insetti nel periodo di "cova", e come dici tu il nostro è un di più che potrebbe non solo essere superfluo ma magari anche creare un danno agli animali: non in tutti i casi a mio parere, perché il thread fa riferimento all'ondulato inglese in quanto è partito da me.
Allevando ondulati Inglesi con una percentuale proteica minore (tanto quanto quella per canarini per intenderci) ho notato che i pulli al momento dello svezzamento erano meno pieni e soprattutto con piumaggi più striminziti, dunque alzando il tenore proteico in maniera elevata solo in quel delicato periodo che va dalla nascita fino al completamento del primo piumaggio dell'ondulato, per evitare di caricare troppo e per lungo tempo i reni degli animali in questione, ho riscontrato un certo successo. Per farla breve, consapevole che non tutte le proteine vengono assimilate, bensì solo quelle del fabbisogno giornaliero, preferisco somministrare qualcosina in più derivante da varie fonti, che darne in meno e restare col dubbio per poi ritrovare animali un po' "meno nutriti" e il tanto bistrattato uovo, seppure sia una nobilissima fonte proteica, forse non è totalmente sufficiente oggi per tanti motivi legati alla nostra conduzione di allevamento, quali la paura di salmonelle, la bassa percentuale proteica che in alcuni casi e non in tutti come ho sopra menzionato, non è sufficiente, e per un discorso forse di tempi di preparazione legati alla disinfezione subito dopo delle attrezzature che in questo caos odierno, risulta poco comoda.
In conclusione tu sai meglio di me che in un allevamento l'alimentazione e la pulizia con accorgimenti intelligenti sono il 75% del risultato: io sono per una sana dieta, variegata da tutto e di più limitando al massimo l'uso di integratori quali politvitaminici e minerali, ma con piccoli accorgimenti in determinate fasi della vita dei miei animali che, a risposta del vero mi hanno sempre ripagato con fertilità, robustezza e non per ultima una salute di ferro, e capisco il tuo discorso, che vorrebbe sottolineare come in natura Elefanti con sola erba riescano a mettere ossa e muscoli a tonnellate... ma forse se avessimo selezionato Elefanti da 10 tonnellate invece che 3, magari la sola erba non sarebbe bastata.
Vincenzo Forlino
19-10-12, 13: 20
Vincenzo dove hai letto che la cheratina è tossica o sulla presunta tossicità? Sono curioso perché questa cosa mi è sconosciuta. Attualmente molti allevatori esteri esperti nutrizionisti usano tarme della farina nel periodo di sviluppo dei neonati per sopperire adeguatamente ad eventuali carenze proteiche in alcune specie in cui il fabbisogno è elevato, e non ho mai letto nulla riguardo alla tossicità della medesima. Forse, e sottolineo forse, il livello di tossicità e irrilevante, tanto quanto noi mangiamo il pesto.
davide lo so anche io che moltissimi allevatori le usano (e non mi riferisco ad allevatori di ondulati) molti le usano e con ottimi risultati!
il problema è che la chitina in grosse quantità può dare grossi problemi!!
grandi quantití di tarme perche nella loro struttura esternarna, ci sono delle sostanze che, a lungo andare, possono intossicare il fegato ed i reni!
quindi se date nella giusta quantità nessun problema, se invece si esaggera i risvolti non sono positivi!
ho molti amici che ne usano in gran quantità fornendogliele vive.. ma in questo caso in genere anche se date in grosse quantità non ci sono problemi, perchè quando le mangiano e come se le vuotassero, e rimane solo "la buccia" quindi difficilmente si hanno problemi (diverso è per specie onsettivore che le ingoiano intere)
non so se succede lo stesso con i congelati, non ho mai provato, però con i secchi ciò non avviene quindi il rischio sussiste!
se vuoi saperne di più fai una ricerca in rete, perchè io non dandole più, dopo aver saputo questo, non mi sono più informato, li le troverai di certo
Sicuramente come dici tu, grosse quantità potrebbero davvero nuocere all'animale, ma non sono riuscito a trovare nulla al riguardo, neanche in lingua inglese. Comunque, questa cosa andrebbe approfondita, se trovi qualche articolo o ti informi a dovere, perché sarebbe interessante in che misura risulterebbe effettivamente dannosa. Ci sono uccelli che si strappano le piume per stress e le masticano, ma spesso questo deriva da carenze, e le piume sono composte da cheratina che come sappiamo è una proteina.
Credo che se questo fosse vero, i mangiatori di unghie dovranno fare attenzione!
Vincenzo Forlino
19-10-12, 18: 49
sulle quantità non ho mai trovato nulla.. anche perchè qualche articolo che avevo trovato tempo fa (tedeschi) si riferivano ad insettivori.. se non erro dicevano che se li si alimentava esclusivamente con le tarme in pochi giorni (4/5) già si avevano le conseguenze sul organismo
il problema è che l'esoscheletro degli insetti non sono formati dalla cheratina ma dalla chinina (se non ricordo male) quindi si tratta di due cose diverse
ps. i pappagalli più che mangiarsi le piune se le strappano
sulle quantità non ho mai trovato nulla.. anche perchè qualche articolo che avevo trovato tempo fa (tedeschi) si riferivano ad insettivori.. se non erro dicevano che se li si alimentava esclusivamente con le tarme in pochi giorni (4/5) già si avevano le conseguenze sul organismo
il problema è che l'esoscheletro degli insetti non sono formati dalla cheratina ma dalla chinina (se non ricordo male) quindi si tratta di due cose diverse
ps. i pappagalli più che mangiarsi le piune se le strappano
Aspetta Vincenzo, ma con tarme in genere o tarme della farina? Il chinino è un alcaloide presente nella corteggia dell'albero di China da cui prende il nome. (fonte sapere.it) Non si fa menzione ad animali o altre specie vegetali in quell'articolo, ma è possibile che delle tarme che si cibano delle foglie di quell'albero, potrebbero inglobare tale sostanza. Strano però, non è un albero usuale a vedersi, però cercando notizie in Inglese (il tedesco per me è arabo, a stento so che i pappagallini li chiamano "Wellensittiche") ho trovato solo questo articolo rilevante, e null'altro ma non menziona nessun pericolo di chinina, anche se come hai detto tu, potrebbero risultare duretti per via del loro esoscheletro: http://www.sialis.org/feeder.htm
Albero della China [URL="http://www.wikideep.it/albero-della-china/[/URL]
CHININO http://medicinasalute.com/guarire/curare/chinino/
P.S. Vincenzo alcuni pappagalli le penne non si limitano a strapparle, le rosicchiano anche. Mai visti pappagalli con penne nel becco che rosicchiano la base? Raramente, ma ne ho visti: magari per gioco o altro.
Vincenzo Forlino
19-10-12, 19: 35
sulle quantità non ho mai trovato nulla.. anche perchè qualche articolo che avevo trovato tempo fa (tedeschi) si riferivano ad insettivori.. se non erro dicevano che se li si alimentava esclusivamente con le tarme in pochi giorni (4/5) già si avevano le conseguenze sul organismo
il problema è che l'esoscheletro degli insetti non sono formati dalla cheratina ma dalla chinina (se non ricordo male) quindi si tratta di due cose diverse
ps. i pappagalli più che mangiarsi le piune se le strappano
errore mio, intendevo dire la CHITINA e non chinina#°°))
errore mio, intendevo dire la CHITINA e non chinina#°°))
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Stavo diventando matto per capire quale arcano legame ci fosse tra quell'albero e la tarma in questione! #°°))
Comunque, ti riporto questo articolo in inglese, che spiega la non tossicità della CHITINA. Forse Vincenzo risulta tale per poche specie insettivore, ma non saprei dirti ne so meno di te al riguardo.
Chitin is a non toxic, biodegradable polymere of high molecular weight. After cellulose, it is the most common polysaccharide found in the nature. Like cellulose, chitine is a fiber, and in addition, it presents exceptional chemical and biological qualities that can be used in many industrial and medical applications.
Ecco il link alla fonte: http://www.france-chitine.com/chitosan.e.html
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it