Attilio Casagrande
17-07-08, 20: 44
Il Parrocchetto ali cremisi (Aprosmictus erythropterus)
Questo appariscente parrocchetto australiano la cui livrea si differenzia nei sessi al terzo anno di vita, è tra i più belli per l’accostamento dei colori, il maschio è prevalentemente verde con sfumature fluorescenti, una vistosa macchia rossa sulle copritrici delle ali , da cui il nome, contrasta con il nero del dorso, il becco è arancio, come l’iride,nella femmina l’iride si presenta marrone, la macchia rossa è meno estesa e anche il verde si presenta più opaco tendente al giallo, così come i giovani.
Di temperamento socievole verso altri parrocchetti, tende a diventare aggressivo in fase riproduttiva , hanno bisogno di voliere di almeno tre metri di lunghezza per due e mezzo in altezza , meglio se sono sospese per evitare il contatto con il terreno in quanto sensibili alla verminosi, devono essere soleggiate in quanto amano i bagni di sole, il loro elegante volo ha bisogno di almeno un metro di larghezza, meglio se maggiore.
L’alimentazione deve essere varia, un misto per parrocchetti con poco girasole , verdure fresche, carote, frutta di stagione , spighe di panico e un misto di legumi per colombi ammollati e cotti con aggiunta di Sali minerali completa la loro dieta.
La loro riproduzione che inizia tra febbraio e marzo è segnata da un nervosismo del maschio che volando da un ramo all’altro invita la femmina ad entrare nel nido a volte in maniera violenta, il nido deve avere una base di venti per venticinque centimetri alto almeno cinquanta, con un foro di otto centimetri, all’interno si deve inchiodare una scaletta per favorirne l’uscita, il fondo leggermente incavato aiuta a tenere le uova raccolte in quanto non hanno bisogno di imbottitura, una manciata di truciolo è sufficiente.
Le due o quattro uova sono incubate dalla sola femmina per ventiquattro giorni , il maschio porta da mangiare sia alla femmina che ai piccoli dimostrandosi molto affettuoso .
I pulli sono rapidi nella crescita , bisogna fornire un pastoncino con almeno il venti per cento di proteine, verdure e frutta di vari tipi e pane secco, meglio se del tipo integrale.
Nel nido bisogna aggiungere ogni due o tre giorni qualche manciata di truciolo per tenere asciutto il fondo , questi parrocchetti amano ambienti asciutti, l’umidità prodotta dagli escrementi è dannosa
L’involo che avviene dopo cinque settimane circa viene premurosamente assecondato dai genitori che seguono i piccoli in ogni spostamento, vengono alimentati ancora per venti giorni, non facendo più rientro al nido, dopo questo periodo sono autosufficienti, nutrendosi prevalentemente di pane, frutta e verdura e semi ammollati, anche il mais immaturo e altri tipi di semi lattiginosi sono molto graditi in questo periodo.
Questo appariscente parrocchetto australiano la cui livrea si differenzia nei sessi al terzo anno di vita, è tra i più belli per l’accostamento dei colori, il maschio è prevalentemente verde con sfumature fluorescenti, una vistosa macchia rossa sulle copritrici delle ali , da cui il nome, contrasta con il nero del dorso, il becco è arancio, come l’iride,nella femmina l’iride si presenta marrone, la macchia rossa è meno estesa e anche il verde si presenta più opaco tendente al giallo, così come i giovani.
Di temperamento socievole verso altri parrocchetti, tende a diventare aggressivo in fase riproduttiva , hanno bisogno di voliere di almeno tre metri di lunghezza per due e mezzo in altezza , meglio se sono sospese per evitare il contatto con il terreno in quanto sensibili alla verminosi, devono essere soleggiate in quanto amano i bagni di sole, il loro elegante volo ha bisogno di almeno un metro di larghezza, meglio se maggiore.
L’alimentazione deve essere varia, un misto per parrocchetti con poco girasole , verdure fresche, carote, frutta di stagione , spighe di panico e un misto di legumi per colombi ammollati e cotti con aggiunta di Sali minerali completa la loro dieta.
La loro riproduzione che inizia tra febbraio e marzo è segnata da un nervosismo del maschio che volando da un ramo all’altro invita la femmina ad entrare nel nido a volte in maniera violenta, il nido deve avere una base di venti per venticinque centimetri alto almeno cinquanta, con un foro di otto centimetri, all’interno si deve inchiodare una scaletta per favorirne l’uscita, il fondo leggermente incavato aiuta a tenere le uova raccolte in quanto non hanno bisogno di imbottitura, una manciata di truciolo è sufficiente.
Le due o quattro uova sono incubate dalla sola femmina per ventiquattro giorni , il maschio porta da mangiare sia alla femmina che ai piccoli dimostrandosi molto affettuoso .
I pulli sono rapidi nella crescita , bisogna fornire un pastoncino con almeno il venti per cento di proteine, verdure e frutta di vari tipi e pane secco, meglio se del tipo integrale.
Nel nido bisogna aggiungere ogni due o tre giorni qualche manciata di truciolo per tenere asciutto il fondo , questi parrocchetti amano ambienti asciutti, l’umidità prodotta dagli escrementi è dannosa
L’involo che avviene dopo cinque settimane circa viene premurosamente assecondato dai genitori che seguono i piccoli in ogni spostamento, vengono alimentati ancora per venti giorni, non facendo più rientro al nido, dopo questo periodo sono autosufficienti, nutrendosi prevalentemente di pane, frutta e verdura e semi ammollati, anche il mais immaturo e altri tipi di semi lattiginosi sono molto graditi in questo periodo.