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Visualizza la versione completa : Mosca parassita



loreto71
22-07-08, 14: 47
Salve a tutti,sono un nuovo iscritto e trovo questo forum davvero interessante e volevo approfittare dell'esperienza di molti di voi per esporre un problema.Oggi ho osservato per la prima volta in vita mia ,su un mio cardellino una mosca piatta che si infilava tra le piume,ho immediatamente preso il cardellino e frugato tra il suo piumaggio,questa mosca era sfuggente,appena la mettevo allo scoperto immediatamente si infilava in mezzo ad altre piume.Alla fine sono riuscito a fare in modo che volasse via dal cardellino e appena si è posata su un muro l'ho schiacciata e ho notato,come immaginavo, che era piena di sangue.Le dimensioni erano quelle di una mosca normale,ma era piatta,in pratica una specie di tafano,come quelli che pungono cavalli e mucche.Il cardellino in effetti mi sembra un pò abbattuto ,probabilmente la bestiaccia gli deve aver fatto dei bei salassi.Ora,volevo chiedervi,secondo voi potrebbero essercene delle altre su altri uccelli?Premetto che è l'unica che sono riuscito a vedere,Conoscete questo parassita?Mia madre dice che se ne trovavano a volte sulle galline.Potrebbe aver deposto uova sui miei cardellini?Sono un pò preoccupato,spero si sia trattato solo di un caso isolato.

Ciao a tutti,Max.

Enzo Patané
22-07-08, 17: 27
Dalla descrizione sembra un flebotomo (detto comunemente pappatacio).
Attacca tutti gli animali a sangue caldo compreso l'uomo. A parte i salassi e il prurito il problema è che sono spesso vettori della lesmaniosi.
Se trovi una foto potrò essere più preciso.
Ciao
Enzo

Tragopan
22-07-08, 18: 16
ciao,
cerca sul web questo nome:
Pseudolynchia canariensis
è una mosca parassita dei colombi e di altri uccelli.
Qui c'è l'immagine (ingrandita);
http://bugguide.net/node/view/13354

Enzo Patané
22-07-08, 18: 20
ciao,
cerca sul web questo nome:
Pseudolynchia canariensis
è una mosca parassita dei colombi e di altri uccelli.
Qui c'è l'immagine (ingrandita);
http://bugguide.net/node/view/13354

Cavolo, non sapevo esistesse.
[[-"||^^

loreto71
23-07-08, 15: 05
E' ,o meglio era,proprio quella indicata da Trogopan,una P. canariensis.Comunque penso fosse solo lei,non ne ho viste altre.Ma una volta punti gli uccelli,la lesmaniosi la beccano di sicuro?Come mi accorgo se si ammalano e soprattutto,si può curare?

Ciao Max.

Enzo Patané
23-07-08, 15: 08
E' ,o meglio era,proprio quella indicata da Trogopan,una P. canariensis.Comunque penso fosse solo lei,non ne ho viste altre.Ma una volta punti gli uccelli,la lesmaniosi la beccano di sicuro?Come mi accorgo se si ammalano e soprattutto,si può curare?

Ciao Max.

No, non preoccuparti, che io sappia solo il pappatacio è vettore della lesmaniosi, non la mosca descritta da tragopan.
[[-"||^^

Tragopan
23-07-08, 15: 34
Ciao,
per trasmettere malattie ai tuoi uccelli, la mosca prima deve aver punto qualche altro soggetto infetto. Non lo credo possibile. Personalmente le ho viste solo su Rondoni. Più che altro questo insetto non depone uova, ma cresce le larve all'interno del proprio corpo, e partorisce pupe che in tempi rapidissimi mutano in adulti. Consiglierei una disinfestazione del cardellino colpito e degli altri uccelli presenti in allevamento.
Saluti

loreto71
23-07-08, 16: 57
Grazie a tutti,sono più tranquillo,comprerò qualche prodotto per disinfestare gli uccelli anche se non ho mai avuto problemi con parassiti di nessun genere,questo è stato il primo caso e spero che sia anche l'ultimo!

Ciao Max.

marcongiu
23-07-08, 17: 44
DA WIKIPEDIA

Vie di contagio
La leishmaniosi viene veicolata in Europa dalla puntura del Phlebotomus papatasi, comunemente chiamato pappatacio, insetto simile alla zanzara, mentre nel nuovo mondo è trasmessa da flebotomi del genere Lutzomyia. Il pappatacio colpisce principalmente da maggio ad ottobre e preferibilmente dal tramonto all'alba. È presente in tutto il mondo, tranne, a quanto pare, in Australia, ma principalmente si trova in aree vicino al mare o nelle zone tropicali.

Le numerose segnalazioni degli ultimi anni di casi di leishmaniosi canina provenienti da aree tradizionalmente ritenute indenni (anche dell'Italia settentrionale), debbono portare alla conclusione che - in pratica - non esistono zone, comunemente abitate, che possano essere considerate completamente sicure. Infatti se fino al 1989 il Nord Italia era considerato praticamente indenne dalla leishmaniosi canina, oggi esistono dei focolai accertati in Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte ed altri probabili in Trentino e Lombardia (Natale, 2004). In Piemonte sono state accertate tre differenti aree in cui la leishmaniosi canina è endemica (Torino, Ivrea, Casale Monferrato), con una sieroprevalenza che va dal 3,9% al 5,8%. È stato identificato anche un possibile focus instabile in Valle D'Aosta: in quest'area montuosa non erano mai stati segnalati flebotomi in precedenti stazioni di cattura. In queste aree la colonizzazione può essere avvenuta spontaneamente dalle zone costiere o in seguito agli aumentati movimenti di persone dalle aree mediterranee in cui abbondano i flebotomi. In queste aree del Piemonte e della Valle D'Aosta la presenza stagionale dei flebotomi va dalla seconda metà di maggio a settembre. In base ad analogie climatiche e caratteristiche ambientali si può anche prevedere che la diffusione della malattia s'estenderà nel prossimo futuro ad altre zone dell'Europa centrale.[1]

Questa malattia colpisce il cane punto dall'insetto infetto e porta a sintomi piuttosto gravi. Un cane risultato positivo al test può tuttavia vivere per molto tempo prima di manifestare sintomi, ma può comunque diffondere la malattia. La leishmaniosi, inoltre, è un'antropo-zoonosi, cioè una malattia trasmissibile, in alcune particolari condizioni, anche all’uomo (vedi leishmaniosi umana).
Molto importante è tenere presente che la leishmania non viene trasmessa direttamente da cane a cane o da cane a persona: il protozoo infatti, per diventare infettante, deve prima compiere nel flebotomo una parte del proprio ciclo biologico. La vicinanza o il possesso di un cane infetto comportano dunque un rischio epidemiologico per l'uomo del tutto risibile, visto che in una zona endemica saranno molti milioni i pappataci infetti potenzialmente in grado di pungere.


Sintomi
La leishmaniosi può manifestarsi con una serie di sintomi che possono presentarsi assieme o singolarmente. Alcuni animali possono presentare prevalentemente la sintomatologia cutanea della malattia, in altri vengono colpiti gli organi interni, altri ancora manifestano sintomi di entrambi i tipi. La sintomatologia e i segni clinici possono pertanto essere, nei casi non conclamati, multiformi e talvolta difficili da inquadrare.

La sintomatologia "classica" della leishmaniosi comprende:

Dermatite secca esfoliativa tipo forfora
Perdita di peso in modo più o meno rapido.
Alopecia ovvero perdita di pelo intorno agli occhi, sulle zampe, sul dorso.
Lesioni alle orecchie le quali perdono pelo e manifestano vere e proprie ulcere sanguinolente.
Perdita di sangue dal naso (epistassi) dovuta a ulcere nella mucosa orale, in cui sono presenti i parassiti.
Crescita accelerata delle unghie (onicogrifosi).
a carico della pelle si può talora osservare una dermatite esfoliativa con forfora.

Dolori articolari compreso anche mal di schiena: il cane se ne sta spesso immobile in piedi, tenendo la testa bassa per cercare sollievo.
lesioni oculari, dovute a una uveite e iridociclite.
A livello viscerale si riscontrano danni renali, in correlazione ai quali compaiono, col procedere della malattia nei successivi gradi di disfunzione renale: polidipsia, poliuria, anoressia, vomito, diarrea, ulcere orali, sino ai segni neurologici e al coma uremico.

Diagnosi
La diagnosi viene effettuata sul sangue, sull'urina, su prelievi citologici di linfonodi, midollo osseo e milza. Il sangue viene valutato quali-quantitativamente nelle sue componenti cellulari (esame emocromocitometrico), in quelle proteiche plasmatiche (elettroforesi) e dal punto di vista immunologico, alla ricerca degli anticorpi indicanti il contatto col parassita (immunofluorescenza) o del parassita stesso (PCR); dall'esame del siero si ricavano informazioni sulla funzionalità degli organi interni, specie fegato e reni.

L'urina dà informazioni sulla funzionalità renale, valutatone il peso specifico, il contenuto in proteine, le cellule presenti.

Sul midollo osseo, milza ed i linfonodi si ricerca la presenza del parassita tramite esame microscopico e PCR.


Terapia
Non esiste ancora una cura definitiva per la leishmaniosi, tuttavia la terapia riesce a rallentare il suo decorso, se non a bloccarlo. Cani che reagiscono molto bene alla cura possono continuare a vivere anni senza più manifestare i sintomi della malattia. Tuttavia sono possibili delle ricadute e per questo motivo in genere si effettuano esami periodici e si somministrano i medicinali in caso delle ricadute. I farmaci che hanno maggior successo sono quelli a base di antimoniali, come l'antimoniato di metil-glucamina, che è considerata la terapia d'elezione, ma sono attivi parzialmente anche il metronidazolo e alcuni chinoloni. Un nuovo farmaco, usato finora in medicina umana, è la Miltefosina. È il primo farmaco autorizzato in veterinaria per l'uso sulla Leishmaniosi somministrato per via orale nel cibo per 28 giorni. La sua tossicità renale è nulla e la sua efficacia - secondo la ditta produttrice - è sovrapponibile all'utilizzo degli antimoniali.

È fondamentale per un successo terapeutico, inquadrare il cane in una delle classi di malattia, in dipendenza del grado di coinvolgimento della funzionalità renale, dell'alterato rapporto tra albumine e globuline, e instaurare una terapia a dosi variabili e per periodi sufficientemente lunghi da permettere al sistema immunitario del cane di prevalere sul parassita.


Profilassi
Non essendo ancora stato prodotto un vaccino, la profilassi per il cane non può limitarsi ad altro che alla protezione dagli insetti con collari repellenti a base di piretroidi sintetici come la deltametrina e la permetrina e sostanze naturali (aglio) che hanno dimostrato in test e ricerche scientifiche un elevato potere antifeeding sul flebotomo vettore. Poiché il pappatacio vive tra l'erba e colpisce soprattutto di notte, è meglio non far dormire il cane in giardino almeno nelle aree geografiche più colpite dalla malattia. La lotta ai flebotomi può essere condotta principalmente attraverso due tipi d’intervento: il primo prevede misure di protezione contro la puntura dei flebotomi; il secondo, teso a ridurre significativamente la densità di questi insetti, implica l'uso di insetticidi e/o operazioni di bonifica ambientale atte ad eliminare le cause favorenti il loro sviluppo larvale, in particolare in aree urbane e peri-urbane. Misure da prendere per la protezione individuale e collettiva in zone endemiche per leishmaniosi, oltre l'uso di repellenti, sono l’utilizzo di zanzariere a maglie molto fitte applicate a finestre e porte e l'evitare di soggiornare all'aperto durante le ore notturne nella stagione calda.

marcopeluso
23-07-08, 20: 13
Non conoscevo questa mosca parassita; è molto diffusa?
Non credo di averla nai vista in allevamento ma in genere non presto molra attenzione alle mosche se non si posano sugli alimenti in quanto non credevo ne esistessero di pericolose per gli uccelli...

-CaRiOcA-
23-07-08, 21: 24
si io l'ho vista anche sui colombi però...
stesso comportamento che hai descritto tu.
praticamente camminando un giorno, durante questa camminata, c'erano davanti a me dei colombi, in particolare uno...mi sono fermato a guardare ed ho visto una insettone abbastanza voluminoso che si era attaccato alle piume e poi appena mi sono avvicinato si è immerso nel piumaggio ed era la stessa mosca di cui stiamo parlando.


questo è quello che sono riuscito a racimolare su internet:

I Ditteri, cioè le Mosche, presenti sui colombi, appartengono alla famiglia degli Ippoboscidi. Le loro larve vivono all'interno del corpo della madre, che le nutre col secreto di alcune ghiandole, e vengono partorite allo stadio di pupa da cui rapidamente sfarfalla il nuovo adulto.

Questi sono ectoparassiti ematofagi che vivono quasi perennemente sullo stesso ospite, mammifero od uccello, riparati tra il pelo o il piumaggio, pungendolo a più riprese per nutrirsi.

Spesso permangono sullo stesso individuo ma possono passare da un ospite ad un altro e anche pungere occasionalmente specie diverse, compreso l'uomo, su cui non possono però svilupparsi.

Possono trasmettere Protozoi e altri microrganismi patogeni (Trypanosoma, Rickettsia, Spirochaeta, ecc.) ma generalmente, data la loro stanzialità, non sono molto importanti.

Pseudolynchia canariensis vive di preferenza su individui di 2-3 settimane e può veicolare lo Sporozoo Haemoproteus columbae, agente della malaria del piccione. Può eccezionalmente pungere anche l'uomo ma non causa che irritazione per la dolorosa puntura dato che la malattia in questione non si trasmette all'uomo.

basta comunque trattare gli animali con un buon antiparassitario e le mosche le tieni alla larga.
ciao

loreto71
23-07-08, 22: 20
Si si,era incredibile,col cardellino in una mano,scansavo il piumaggio per metterla allo scoperto e appena ci riuscivo immediatamente si tuffava tra altra piume.Per sua sfortuna su un cardellino c'è poco posto per nascondersi]§!Devo ammettere di averla schiacciata con gran piacere.^[[[]]

Ciao Max.

Enzo Patané
24-07-08, 09: 07
Marco ottima spiegazione.
Vorrei però aggiungere che in commercio esistono farmaci per la cura dei cani. Il costo è molto alto e gli effetti collaterali gravosi ma in questo modo ho curato due cani affetti da leishmaniosi in modo molto grave (ulcerazioni diffuse in tutto il corpo e necrosi dei tessuti molli) che venivano da un canile lager.

-CaRiOcA-
24-07-08, 14: 38
Enzo...una cosa sono i farmaci per curare la Leishamaniosi...e una cosa sono i farmaci per uccidere e tenere lontani gli ectoparassiti.

Il costo dei farmaci per curare la leishamniosi è alto, anche perchè il trattamento si protrae per mesi...quindi non tutti possono permetterlo a causa dell'elevato prezzo.
Per questa causa, basta il semplice FIPRONIL (FRONTLINE)...
CIAO

Enzo Patané
24-07-08, 14: 41
Enzo...una cosa sono i farmaci per curare la Leishamaniosi...e una cosa sono i farmaci per uccidere e tenere lontani gli ectoparassiti.

Il costo dei farmaci per curare la leishamniosi è alto, anche perchè il trattamento si protrae per mesi...quindi non tutti possono permetterlo a causa dell'elevato prezzo.
Per questa causa, basta il semplice FIPRONIL (FRONTLINE)...
CIAO

Assolutamente d'accordo con te. Prevenire è sempre meglio che curare.
[[-"||^^

giuseppe grossi
24-07-08, 15: 59
si, queste sono parassiti dei volatili in genere, mosc pddin (mosche polline) le chiamano dalle mie parti.....

[/URL]
[URL=http://g.imageshack.us/g.php?h=366&i=hr6hrrnhrr9hyh8lbzwhjhuct1.jpg] (http://imageshack.us)