marco cotti
22-07-08, 20: 33
Dove collocare il proprio allevamento?
La città è nemica in questo senso, specialmente in città come Milano.
E' pressoché impossibile pensare alla stanza tutta per gli uccelli, difficile trovare un discreto scantinato od un bel solaio, per cui le gabbie finiscono in cucina o in bagno.
Cucina e bagno non sono buoni alloggi per l'allevamento perché sono caldi e umidi, soggetti a forti sbalzi di temperatura col conseguente pericolo di malattie bronchiali e false mute; sono luoghi troppo frequentati, ad esempio gli improvvisi colpi di luce nelle ore serali e notturne risultano molto stressanti per gli uccelli.
Ma i nostri amati benamini,rimangono in cucina o finiscono in bagno, perché solo per questi luoghi le padrone di casa li convincono a chiudere un occhio.
Sfruttare e proteggere il vano di una finestra
Una buona soluzione per un piccolo allevamento la può offrire un balcone, specialmente se è coperto ed un poco rientrante; importante è proteggere i soggetti nelle giornate più rigide dell'inverno ed in quelle burrascose della primavera-estate.
Dall'aria pura e dalI'avvicendarsi delle stagioni alla maniera naturale gli uccelli non potranno che trarne vantaggio e salute.
Un cassoncino che possa contenere un paio di volierette (metri 1-1,20) sovrapposte, è un buon alloggio per fare svernare i riproduttori e per una ventina di novelli in estate.
Un mobiletto verticale di cm. 20x60 è capace di 5-6 gabbie da cova con divisorio, che in autunno diventeranno alloggio per 12 o più soggetti.
Anche in poco spazio si possono fare cose buone.
Cinque coppie sono qualcosa per un appassionato e chi ci sa fare puo ricavarcl delle soddisfazioni.
Basta essere appassionati, basta non divagare troppo nella scelta dei tipi e delle varietà da allevare. Bisogna puntare in un'unica direzione ad un risultato unico che però non potrà sfuggire.
Che ne direste se uno riuscisse a produrre una ventína di Mosaico ogni anno, o una ventina di Nigrigenis, oppure altrettanti Diamanti mandarini??
La città è nemica in questo senso, specialmente in città come Milano.
E' pressoché impossibile pensare alla stanza tutta per gli uccelli, difficile trovare un discreto scantinato od un bel solaio, per cui le gabbie finiscono in cucina o in bagno.
Cucina e bagno non sono buoni alloggi per l'allevamento perché sono caldi e umidi, soggetti a forti sbalzi di temperatura col conseguente pericolo di malattie bronchiali e false mute; sono luoghi troppo frequentati, ad esempio gli improvvisi colpi di luce nelle ore serali e notturne risultano molto stressanti per gli uccelli.
Ma i nostri amati benamini,rimangono in cucina o finiscono in bagno, perché solo per questi luoghi le padrone di casa li convincono a chiudere un occhio.
Sfruttare e proteggere il vano di una finestra
Una buona soluzione per un piccolo allevamento la può offrire un balcone, specialmente se è coperto ed un poco rientrante; importante è proteggere i soggetti nelle giornate più rigide dell'inverno ed in quelle burrascose della primavera-estate.
Dall'aria pura e dalI'avvicendarsi delle stagioni alla maniera naturale gli uccelli non potranno che trarne vantaggio e salute.
Un cassoncino che possa contenere un paio di volierette (metri 1-1,20) sovrapposte, è un buon alloggio per fare svernare i riproduttori e per una ventina di novelli in estate.
Un mobiletto verticale di cm. 20x60 è capace di 5-6 gabbie da cova con divisorio, che in autunno diventeranno alloggio per 12 o più soggetti.
Anche in poco spazio si possono fare cose buone.
Cinque coppie sono qualcosa per un appassionato e chi ci sa fare puo ricavarcl delle soddisfazioni.
Basta essere appassionati, basta non divagare troppo nella scelta dei tipi e delle varietà da allevare. Bisogna puntare in un'unica direzione ad un risultato unico che però non potrà sfuggire.
Che ne direste se uno riuscisse a produrre una ventína di Mosaico ogni anno, o una ventina di Nigrigenis, oppure altrettanti Diamanti mandarini??