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Visualizza la versione completa : Parrocchetto che si mangia le feci!!!!!!!!



Pierluigi d'Amore
23-07-08, 15: 13
Secondo voi perché un parrocchetto(calopsita) si rimangia le proprie feci?????
Gradirei i pareri di tutti voi,allevatori e non.
Se é possibile anche di qualche Veterinario collegato al forum.
Ringrazio tutti per la collaborazione.
Ciao,Pierluigi.

Pierluigi d'Amore
24-07-08, 01: 37
Ciao,ma non c'é proprio nessuno che può darmi indicazioni per questo stranissimo fenomeno!!!!!!!!!!!!
Grazie a tutti.
Buona notte.
Pierluigi.

Enzo Patané
24-07-08, 09: 02
Spesso i pappagalli si cibano delle loro feci. Questo comportamento solitamente è dovuto all'assenza di sali minerali come il magnesio.
Fornendo un buon integratore di solito il fenomeno si arresta.
Sentiamo però cosa ne pensa un veterinario.

Roberto Giani
24-07-08, 10: 09
Sapevo anche che nelle feci sono presenti alcune vitamine, oltre ai sali minerali come ha detto Enzo, la cui carenza nell'alimentazione potrebbe essere la causa di questo comportamento..
Con una alimentazione sana e corretta non dovrebbe verificarsi questo fenomeno.

Da non confondere però il fatto che un soggetto magari giocherella con un escremento secco per staccarlo, che so, da un posatoio ad un comportamento sistematico e patologico.

Attilio Casagrande
24-07-08, 19: 43
Credo pure io che sia insufficienza di sali minerali, le calo sono particolarmente avide di questi oligoelementi, ingerire le feci ( come nei cuccioli dei cani) apporta questi elementi.
Le mie coppie quando allevano ne consumano una gran quantità a rispetto di altri parrocchetti, io uso il tipo granulare per colombi, un cucchiaio sempre a disposizione nella fase di allevamento.

Testapensante
25-07-08, 00: 48
Concordo con quanto detto.
Stai comuneua tento a che il fenomeno non prosegua, poichè le feci possono ospitare alcuni tipi di batteri (in specie del tipo GRAM positivi o negativi) che, se ingeriti, possono creare alcuni problemi.
Massimo

Pierluigi d'Amore
25-07-08, 00: 49
Ciao a tutti.
Io ho iniziato questa discussione perché 5 anni fà la mia ragazza mi regalò una coppia di calopsite;a distanza di un mese che erano con me,un giorno notai che la femmina si mangiava le feci.
Il giorno dopo andammo nel negozio dove erano state acquistate,parlai col titolare del comportamento della calo e lui mi consigliò di somministrare i sali minerali,dicendomi che si sarebbe risolto il problema................
A distanza di due settimane,un pomeriggio vidi la femmina che stava tutta sola in un angolo della gabbia(sopra la griglia e non sui trespoli) ed aveva tutte le piume arruffate;mi iniziai a preoccupare perché non l'avevo mai vista in quello stato.........pensai ora chiamo il rivenditore.....e cosi' feci......ma al telefono mi rispose la commessa(inesperta come me) dicendomi che il titolare l'avrei trovato all'indomani nel pomeriggio,.........
Il giorno seguente,dopo che sono tornato dal lavoro,trovai la calo morta]]]^^^ e pensai che era dipeso da qualche infezione,dovuta al suo cibarsi con le feci.................e che i sali minerali non erano serviti a niente.
Ciao,grazie.
Pierluigi.

Enzo Patané
25-07-08, 08: 54
Ciao a tutti.
Io ho iniziato questa discussione perché 5 anni fà la mia ragazza mi regalò una coppia di calopsite;a distanza di un mese che erano con me,un giorno notai che la femmina si mangiava le feci.
Il giorno dopo andammo nel negozio dove erano state acquistate,parlai col titolare del comportamento della calo e lui mi consigliò di somministrare i sali minerali,dicendomi che si sarebbe risolto il problema................
A distanza di due settimane,un pomeriggio vidi la femmina che stava tutta sola in un angolo della gabbia(sopra la griglia e non sui trespoli) ed aveva tutte le piume arruffate;mi iniziai a preoccupare perché non l'avevo mai vista in quello stato.........pensai ora chiamo il rivenditore.....e cosi' feci......ma al telefono mi rispose la commessa(inesperta come me) dicendomi che il titolare l'avrei trovato all'indomani nel pomeriggio,.........
Il giorno seguente,dopo che sono tornato dal lavoro,trovai la calo morta]]]^^^ e pensai che era dipeso da qualche infezione,dovuta al suo cibarsi con le feci.................e che i sali minerali non erano serviti a niente.
Ciao,grazie.
Pierluigi.

Molto dipende da quanto evidenziato da Massimo riguardo ai patogeni ma anche dal tipo di sali minerali utilizzati.
Probabilmente la carenza era di oligoelementi come manganese o rame che, purtroppo difficlmente sono disponibili nei comuni integratori.
Se poi l'insufficienza era cronicizzata, un giorno di somministrazione conta ben poco.

Testapensante
25-07-08, 09: 14
Ero,
le diagnosi non si possono fare su un forum, ma sono di escludisa competenza del medico veterinario, il quale ha comunque bisogni di diretti accertamenti medici.
Per quanto un allevatore sia abile eesperto, non credere a chi ti indica questo o quel farmaco: cattiva prassi.
Ho già scritto che, al di la di quanto scritto su un foglio illustrativo, ogni specie di uccello tollera diversamente lo stesso principio attivo e richiede dosaggi diversi; anzi, frequantemente, diversi principi attivi rispetto a quelli "noti". Usare il farmaco generico a caso su più specie, significa solo fare regredire i sintomi e la carica batterica, ma non l'egente inziale, il quale, prima o poi, si ripresente, più forte.
Ti faccio solo un esempio: se consideri la salmonella, il principio attivo è la ampicilina, ma , a seconda che tu la debba usare su un grande o su un piccolo pappagallo, devi escludere o includere una diversa molecola che, associata alla ampicillina, inibisce la immuno resistenza e preserva il fegato dall'azione del farmaco.
Questo te lo sa dire solo un buon medico veterinario aviaro e non un allevatore.
Tornando al tuo caso, è vero che spesso è la assenza di sali a indurre questo comportamento; ma è altresì vero che ciò avvine molto più spesso se l'uccello è costretto a stare a stretto contatto con molti uccelli in ambito ristretto e con poco cibo. L'istinto innato di grattare e scavare in terra per trovare i semi, favorisce l'ingestione e la ricerca di feci. Se un uccello assimila questo atteggiamento, ne avrà sempre la tendenza.
A parte questo, è bene, ove tale atteggiamento persista, non tanto (e non solo) fare un esame delle feci, ma un tampone per appurare se in gola abbia gram positivi o negativi oppure escherichia coli: i primi non sono ospiti infrequenti delle feci, mentre il secondo è bene che non venga ingerito.
Se il tampone ti risulta negativo, pur facendo attenzione a che l'uccello non trovi molte feci da piluccare, puoi stare relativamente tranquillo; se fosse positivo, dovrai trattarlo, in modo da evitare infezioni (si tratta di patogeni facilmente eliminabili, stai tranquillo). L'effetto ultimo della presenza di questi batteri, no diagndosticata, la si rinviene nella morte o nel ritardato sviluppo dei pulli: se i genitori sono forti, resistono per molto ai batteri, ma la madre, imbeccando i piccoli, trasmette loro i batteri, i quali ultimi trovano un facile terreno di attacco, posto che negli uccelli il sistema immunitario non si sviluppa prima della sesta settimana di vita. (calcola, inoltre, la proporzione tra le misure di un pullo di pochi giorni e il quantitativo di batteri presenti in ogni beccata ... ) Anzi, per quanto mi dica il mio medico, questi batteri (facilmente curabili in via definitiva e con modica spesa) sono una delle maggiori cause (non diagnosticata) di morte dei pulli nel nido.
Ti consiglio, per il futuro, non gli antibiotici da sciogliere in acqua - inefficiaci perchè gli uccelli non bevono mai abbastanza per raggiungere la necessaria dose giornaliera di prncipio attivo -, ma, a maggior ragione se avrai effettuato il tampone - da me costa € 20 - ma uno specifico antibiotico da inniettare nel petto, una volta al giorno per 5 gg.
Vedrai come tutto si risolve!.
Un ultima annotazione: non credo che il pappagallo ti sia morto per questo. Non solo perchè negli adulti tali infezioni difficilmente portano alla morte, ma perchè non sono mai improvvise: di solito, ove gravi, hanno sintomi di tipo respiratorio, muco e rantoli al respiro; respiro affannoso, sembra che l'uccello affoghi e che gli scoppi il cuore, come se vaesse corso(ma, ripeto, solo agli stadi finali).
La causa la ricercherei in altro: fai piuttosto attenzione , per il futuro, al fatto che uno dei principali modi in cui si trasmette la clamidia è proprio questo, ossia l'ingerimento delle feci; a maggior ragione, se in un ambiente che ospita piu uccelli non controllati e provenienti da diversi allevamenti.
Massimo

Testapensante
25-07-08, 09: 16
Ero,
scusa: prima non mi riferivo al tampone cloacale, ma quello nel becco.
Massimo

Pierluigi d'Amore
26-07-08, 14: 33
Molto dipende da quanto evidenziato da Massimo riguardo ai patogeni ma anche dal tipo di sali minerali utilizzati.
Probabilmente la carenza era di oligoelementi come manganese o rame che, purtroppo difficlmente sono disponibili nei comuni integratori.
Se poi l'insufficienza era cronicizzata, un giorno di somministrazione conta ben poco.

Buongiorno a tutti.
X Enzo:non sò se possa fare differenza, i giorni somministrazione non erano uno ma quindici.
X Testapensante:concordo in pieno il tuo discorso(ho letto tutti i tuoi post),é giustissimo rivolgersi ad un veterinario,senza fare di testa propria(o di commercianti o allevatori);ma 5 anni fà ero veramente inesperto(con la spesa che dovevo affrontare x l'autopsia,io e la mia ragazza decidemmo di acquistare una femmina di calo).

P.S.:la femmina comunque l'acquistammo da un allevatore esperto,anche perché dal negoziante dove prese la coppia la mia ragazza non compro più niente.............lui(il negoziante)asserì che la calo l'avevo fatta morire io.......

Comunque al maschio superstite(lui non mangiava le feci),io gli feci fare una visita completa dal veterinario. (spero che qualche VET del forum mi possa dare delle risposte)[[//]*[[//]*[[//]*[[//]*[[//]*


Ciao,grazie a tutti,buon fine settimana.
Pierluigi.

Testapensante
26-07-08, 21: 26
Pierluigi,
qui i medici veterinari sono cortesi. Ma non puoi pretendere una diagnsoi e una terapia virtuale....
Massimo

Pierluigi d'Amore
27-07-08, 23: 06
Pierluigi,
qui i medici veterinari sono cortesi. Ma non puoi pretendere una diagnsoi e una terapia virtuale....
Massimo

Caro Massimo(Testapensante),sono del tuo stesso pensiero.
Comunque io non pretendo proprio niente(lungi da me l'idea);anche perchè io non ho scritto "pretendo",ma "spero"......esprime una speranza,non una pretesa(non era mia intenzione).........perché, per qualunque cosa possa succedere ai miei pappagalli,io mi rivolgo al mio veterinario,sia per una diagnosi,sia per una terapia................

Ciao,grazie.
Pierluigi.

Testapensante
28-07-08, 08: 52
Bene.
IL pretendo è in senso figurato: un medico non farti diagnosi a distanza. Deve visitare e fare esami, come qualsiasi medico.
Massimo

Pierluigi d'Amore
28-07-08, 19: 15
.........perché, per qualunque cosa possa succedere ai miei pappagalli,io mi rivolgo al mio veterinario,sia per una diagnosi,sia per una terapia................


P.S:se il "pretendo",(come dici tu) é in senso figurato(il senso figurato tramite una mail non é che si comprende bene....e sottolineo bene);tu non puoi scrivere:"ma non puoi pretendere"..............perché cosi dai adito ad eventuali incomprensioni.(non voglio fare polemica)

Ciao,grazie.[=^||||[=^||||[=^||||
Pierluigi.

Testapensante
28-07-08, 21: 22
[Ok, ammetto che ho scritto in modo poco chiaro: ma allora spiegazioni in che senso:)
Ciao