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Visualizza la versione completa : Perioculare gonfio e implume cardinalina. Parere



giacco
17-12-12, 17: 50
Salve a chi legge,
mi sono da poco iscritto al forum ma vi attingo già da tempo e conosco la procedura a cui sottostare in caso di malanni degli animali d'affezione: rivolgersi al veterinario. Purtroppo ho deciso invece di chiedere un parere direttamente qui a causa della totale assenza di qualificazione aviare fra i veterinari di mia conoscenza e dal mio status di studente che, scusate la franchezza, non mi consente investimenti specialistici di costo superiore all'investimento per il singolo soggetto bisognoso. La premessa vuole umilmente chiedere comprensione per la seguente presentazione del problema:
una cardinalina di (leggo l'anello) 2 anni, acquistata a settembre, ha presentato fin dai primi giorni perdita localizzata di tutte le piume del capo e rigonfiamento della palpebra sinistra. Per le ragioni esposte sopra, mi rivolsi allora ad un conoscente (studente di veterinaria e volontario lipu) che si disse sicuro della diagnosi: tricomoniasi. Ricorsi al flagyl nelle dosi e tempi prescritti dal farmacista veterinario e non ottenni alcun miglioramento. Poichè la sindrome si acuì e il gonfiore si dimostrò causato da essudato denso e caseoso, l'amico volle incidere ma, dall'indomani, la secrezione si riformava. Il farmacista veterinario mi vendette tetraspiral (ditta c.) comprendendo la mia difficoltà col veterinario ma senza esiti efficaci. Oggi sono passati 3 mesi manifestarsi del problema e già da metà di questo periodo non vi sono peggioramenti visibili. L'animale è in forze, vispo e sonoro, addirittura grasso ma l'infezione affligge ancora la regione perioculare e le piume non sono più comparse.
Chiedo gentilmente consigli o ipotesi di diagnosi sul caso.
Ringrazio anticipatamente,

Giacomo

dott.I.Pumilia
18-12-12, 09: 15
1) vorrei sapere cosa mangia nei diversi periodi dell'anno; 2) è successo subito dopo la cova (se si a quale covata, 1,2 o terza), nel periodo di muta, riposo ecc...??? 3) è stato effettuato un esame delle piume confinanti la lesione od un raschiato della stessa? 4) ci sono altri soggetti in allevamento che manifestano tale problema (perdita di piume ecc...)?Se si, maggiormente femmine o maschi? .... Esistono tantissime patologie che possono portare a questo stato. Non bisogna andare x tentativi senza avere un orientamento ben preciso. Per saggiare la presenza del vostro presunto "trichomonas" doveva essere effettuato un tampone orale ed essere tempestivamente osservato al microscopio. In assenza quantomeno di un anamnesi è impossibile sopraggiungere ad una diagnosi.

giacco
18-12-12, 11: 00
Buongiorno dott. Pumilia e grazie per la gentile risposta.
Come ripeto, le circostanze che mi portano a ricercare un aiuto sul forum anzichè presso un suo collega preposto sono personali e, convengo, anche discutibili; preferisco tuttavia aver fiducia nel circoscritto parere gratuito di uno specialista come lei piuttosto che dover rinunciare a causa dei costosi pressapochismi dei veterinari della mia zona (eccettuato forse quelli dell'istituto zooprofilattico di Padova, che però mi chiesero 40 euro solo per un analisi, che per me sono inavvicinabili). Ciò detto, capisco perfettamente le sue sagge indicazioni e prometto di procurarvi un seguito, anche ammettendo l'inutile ottusità della somministrazione di farmaci a tentativi che ho seguito nei primi tempi, preso da apprensione.
Per dare risposta ad alcune domande: la cardinalina si nutre di misto spinus 2/3 + 1/3 misto canarini (scagliola soprattutto) non dimostrando alcun interesse per frutta, verdura e piante spontanee, nel beverino, inoltre, trova una soluzione di multivitaminico sostituito ogni giorno. Nei diversi periodi dell'anno non so dirle cosa mangiasse perchè l'ho acquisita a settembre, durante la muta, che ha ultimato ad ottobre ad eccezion fatta per le piume del capo mancanti. Proprio per la recente adozione non posso neppure sapere il numero di cove in cui il soggetto si è impegnato nell'anno nè se altri soggetti dell'allevamento dove ha vissuto avessero dimostrato sintomi simili. Certo è che attualmente essa è l'unica a mostrare tali segni nel mio allevamento (allevamento per così dire: 4 gabbie in tutto). Certo è che il fenomeno si è mostrato dalla settimana successiva al cambio di ambiente, non manifestandosi nel maschio che era con lei (da subito separato).
Non vi sono inoltre altri sintomi evidenti: l'esemplare è vispo ed energico, respira e comunica normalmente e non è affatto debilitato. Le gabbie dove ha alloggiato e dove alloggia tutt'ora sono state lavate con candeggina e irrorate di foractyl spray una volta al mese.
Grazie della comprensione e dell'interessamento.

Giacomo

giacco
07-01-13, 13: 05
Ho contattato qualche giorno fa un veterinario sedicente specialista in uccelli che, dopo una lunga conversazione telefonica, mi ha suggerito di non accanirmi in somministrazioni alcune vista l'età del soggetto (2008) che quindi è destinato a non essere più riproduttivo e curabile come lo sarebbe stato da giovane. In sostanza non mi ha neanche voluto ricevere: l'animale è vecchio e intervenire non avrebbe più senso. Questo il primo responso gratuito che ricevo.

birdalec
10-01-13, 09: 36
e, mi dispiace, ma è l'unico responso che puoi aspettarti di ottenere a costo zero.