marco cotti
30-07-08, 21: 32
Appartengono all’Ordine degli Apodiformi (come i Rondoni), il loro nome deriva dal Latino (Apode – senza piedi, per via della brevità dei loro arti inferiori), ed alla famiglia numerosissima dei Trochilidi.
Sono presenti con circa 300 specie, e sono caratterizzati in linea di massima dalle seguenti caratteristiche fisiche:
Becco ricurvo e sottile atto alla suzione del nettare dei fiori di cui si nutrono, zampe corte, piumaggio dai colori sgargianti ed iridescenti; tale fenomeno ottico, è dato dalle microscopiche bolle d’aria che essi riescono a trattenere tra le piume, che si comportano come veri e propri prismi ottici catarifrangenti riflettendo la luce.
Il loro Habitat è molto diversificato:
Dalle catene montuose Andine al deserto, dalle foreste pluviali Amazzoniche ai ghiacciai d’alta quota.
A tal proposito, alcune specie, si sono adattate perfettamente all’aria rarefatta delle alte quote e per aiutarsi in ciò ingeriscono sostanze vegetali che contengono broncodilatatori; in tal modo, irrorando maggiormente di sangue e per più tempo la zona bronco-polmonare, trattengono maggiormente l’ossigeno evitando il fenomeno dell’Alcalosi respiratoria
Alcune specie riescono a raggiungere una frequenza di battiti alari di circa 80 battiti/sec., ed è una delle poche specie che riesce a librarsi in volo a fermo e l’unica che riesca a volare all’indietro. Il Colibrì, detto altresì “uccello-mosca”è un animale poligamo e si accoppia con diverse femmine, anche subito dopo l’accoppiamento. La femmina si occupa da sola della costruzione del minuscolo nido che imbottisce di fili d’erba e lanugine, nonché delle cure parentali alla prole. Le uova microscopiche di alcune specie, sono com’è facilmente intuibile le più piccole di tutto il regno degli uccelli e sono deposte in numero di due. I piccoli alla nascita sono delicatissimi, ma acquistano peso rapidamente grazie al nettare altamente calorico rigurgitato nella gola dalla madre.
Fisiologia del movimento.
Si definisce tale, la capacità comune a tutti gli esseri viventi di spostare il proprio corpo attraverso alcuni fenomeni chimici e/o meccanici derivati dalla combinazione o ri-combinazione ad esempio di cellule a cui si richiede energia per compiere tali movimenti. Poiché nelle cellule l’energia da ri-combinare viene fornita dall’assunzione degli alimenti, ecco che entra in gioco l’ATP o adenosintrifosfato. Le proteine di sintesi necessarie a tale scopo sono due essenzialmente; e a seconda della loro combinazione e della trasformazione dell’ATP in ADP avremo la produzione dell’energia e quindi della forza contrattile. La contrazione muscolare necessaria allo spostamento è data dalla combinazione miosina ed actina, la combinazione tra tubulina e chinesina, sottintende il trasporto vescicolare periferico, mentre quella tra dineina e tubulina contribuisce ai movimenti ciliari e flagellari di tutte le cellule eucariote. Questi ultimi movimenti negli animali superiori, sono importanti nei Colibrì (come del resto in tutti gli animali superiori), poiché le alte vie respiratorie essendo ricche di ciglia vibratili, favoriscono il movimento delle particelle di ossigeno assorbito, inibendo al contempo l’inalazione di particelle estranee che vengono ri-sospinte verso la faringe. E’ facile immaginare, quanto importante sia per i Colibrì, avere una corretta ossigenazione del sangue in funzione al dispendio di energie (ossidazione) che questi animali , per via del veloce e continuo battito delle ali consumano.
Ovviamente non solo a questi, ma ad altri fenomeni è legato il movimento di questi animali che avviene all’interno delle loro cellule o degli organi interni : le correnti citoplasmatiche, il trasporto vescicolare come sopra accennato, inoltre come avviene durante la meiosi e la mitosi, i movimenti cromosomici; infine la frequenza respiratoria ed il battito cardiaco.
Questo in parte ci fa comprendere, che è giocoforza necessario avendo un metabolismo molto, che i Colibrì si nutrano di frequente e con sostanze ipercaloriche affinché possano mantenersi in vita. Questi uccelli dal metabolismo quattro volte superiore ai piccoli roditori (fa eccezione il toporagno ( Sorex araneus ), di notte essendo pressoché inattivi, entrano in uno stato catabolico di torpore.
Vediamo nello specifico, di entrare nella descrizione tassonomica di specie e genere di questi Trochilidi: sono sotto
specificati in ordine alfabetico, i componenti della numerosissima” famiglia” dei Colibrì:
Genere: Aglaiocercus
Specie:
Aglaiocercus coelestis
Aglaiocercus kingi
Aglaiocercus berlepschii
Genere: Aglaeactis
Specie:
Aglaeactis cupripennis
Aglaeactis castelnaudii
Aglaeactis aliciae
Aglaeactis pamela
Genere: Antocephala
Antocephala floriceps
Genere: Augastes
Specie:
Augastes lumachella
Augastates scutatus
Augastes geoffroyi
Genere: Avocettula
Avocettula recurvirostris
Genere: Agyrtria
Specie:
Agyrtria leucogaster
Agyrtria versicolor
Agyrtria franciae
Agyrtria brevirostris
Agyrtria candida
Agyrtria rondoniae
Agyrtria cyanocephala
Agyrtria violiceps
Agyrtria viridifrons
Genere: Amazilia
Specie:
Amazilia amazilia
Amazilia tzacatl
Amazilia yucatanensis
Amazilia rutilia
Amazilia castaneiventris
Amazilia alticola
Nella foto: Amazilia yucatanensis
Nella foto: Amazilia tzacatl
Genere: Androdon
Androdon aequatorialis
Genere: Anthracothorax
Specie:
Anthracothorax nigricollis
Anthracothorax prevostii
Anthracothorax dominicus
Anthracothorax viridis
Anthracothorax mango
Anthacothorax viridigula
Anthracothorax veraguensis
Genere: Anopetia
Anopetia gounellei
Genere: Archilocus
Specie:
Archilocus alexandri
Archilocus colubris
Genere: Adelomya
Adelomyia melanogenys
Genere: Atthis
Specie:
Atthis eloisa
Atthis ellioti
Genere: Boissonneaua
Specie:
Boissonneaua flavescens
Boissonneaua matthewsii
Boissonneaua jardini
Genere : Chaetocercus
Specie :
Chaetocercus mulsant
Chaetocercus bombus
Chaetocercus heliodor
Chaetocercus astreans
Chaetocercus berlepschi
Chaetocercus jourdanii
Genere : Calliphlox
Specie :
Calliphlox mitchelii
Calliphlox bryantae
Calliphlox amethystina
Calliphlox evelynae
Genere: Calothorax
Calothorax lucifer
Genere : Calypte
Specie :
Calypte costae
Calypte anna
Genere : Campylopterus
Specie :
Campylopterus hemileucurus
Campylopterus largipennis
Campylopterus cirrochloris
Campylopterus ensipennis
Campylopterus curvipennis
Campylopterus excellens
Campylopterus rufus
Campylopterus hyperythrus
Campylopterus falcatus
Campylopterus phainopeplus
Campylopterus villaviscensio
Campylopterus duidae
Genere : Colibri
Specie :
Colibri thalassinus
Colibri delphinae
Colibri coruscans
Colibri serrirostris
Genere: Chalcostigma
Specie:
Chalcostigma ruficeps
Chalcostigma olivaceum
Chalcostigma stanleyi
Chalcostigma heteropogon
Chalcostigma herrani
Genere: Chaetocercus
Specie:
Chaetocercus heliodor
Chaetocercus mulsant
Genere: Chrysolampis
Chrysolampis mosquitus
Genere: Chlorostilbon
Specie:
Chlorostilbon mellisugus
Chlorostilbon notatus
Chlorostilbon aureoventris
Chlorostilbon canivetii
Chlorostilbon russatus
Chlorostilbon ricordii
Chlorostibon auriceps
Chlorostibon forficatus
Chlorostibon assimilis
Chlorostibon olivaresii
Chlorostibon swainsonii
Chlorostibon maugaeus
Chlorostibon stenurus
Chlorostibon alice
Chlorostibon poortmanii
Genere: Cyanophaia
Specie:
Cyanophaia bicolor
Cyanophaia latirostris
Genere: Cynanthus
Specie:
Cynanthus sordidus
Cynanthus latirostris
Genere: Chrysuronia
Chrysuronia oenone
Genere: Chalybura
Specie:
Chalybura urochrysia
Chalybura buffonii
Genere: Clytolaema
Clytolaema rubricauda
Genere: Coeligena
Specie:
Coeligena wilsonii
Coeligena coeligena
Coeligena lutetiae
Coeligena iris
Coeligena torquata
Coeligena prunellei
Coeligena inca
Coeligena phalerata
Coeligena bonapartei
Coeligena helianthea
Coeligena lutetiae
Coeligena violifer
Coeligena iride
Genere: Doryfera
Doryfera ludovicae
Doryfera johannae
Genere: Discosura
Discosura conversii
Discosura longicauda
Genere: Damophila
Damophila julie
Genere: Doricha
Specie:
Doricha eliza
Doricha enicura
Genere: Eutoxeres
Eutoxeres aquila
Eutoxeres condaminii
Genere: Eupetomena
Eupetomena macrourus
Genere: Eulampis
Specie:
Eulampis jugularis
Eulampis holosericeus
Genere: Elvira
Elvira cupreiceps
Elvira chionura
Genere: Eupherusa
Eupherusa eximia
Eupherusa cyanophrys
Eupherusa poliocerca
Eupherusa nigriventris
Genere: Ensifera
Ensifera ensifera
Genere: Eugenes
Eugenes fulgens
Genere: Eulidia
Eulidia yarrellii
Genere : Eriocnemis
Specie:
Eriocnemis derbyii
Eriocnemis nigrivestis
Eriocnemis vestitus
Eriocnemis mosquera
Eriocnemis luciani
Eriocnemis godinii
Eriocnemis cupreoventris
Eriocnemis sapphiropygia
Eriocnemis glaucopoides
Eriocnemis alinae
Genere : Florisuga
Specie :
Florisuga fuscus
Florisuga mellivora
Genere : Glaucis
Glaucis hirsuta
Glaucis aenea
Genere : Goethalsia
Goethalsia bella
Genere : Goldmania
Goldmania violiceps
Genere: Haplophaedia
Specie:
Haplophaedia aureliae
Haplophaedia assimilis
Haplophaedia lugens
Genere : Hylocharis
Specie :
Hylocharis sapphirina
Hylocharis eliciae
Hylocharis cyanus
Hylocharis leucotis
Hylocharis chrysura
Hylocharis grayi
Hylocharis xantusii
Genere Heliodoxa
Specie :
Heliodoxa jacula
Heliodoxa leadbeateri
Heliodoxa rubinoides
Heliodoxa imperatrix
Heliodoxa aurescens
Heliodoxa xanthogonys
Heliodoxa schreibersii
Genere: Hylonynpha
Hylonynpha macrocerca
Genere : Heliactin
Heliactin bilopha
Genere : Heliothryx
Specie :
Heliothryx barroti
Heliothryx aurita
Genere: Heliomaster
Specie:
Heliomaster longirostris
Heliomaster costantii
Heliomaster squamosus
Heliomaster furcifer
Genere: Klais
Klais guimetii
Genere: Lophornis
Specie:
Lophornis magnificus
Lophornis chalybeus
Lophornis ornatus
Lophornis helenae
Lophornis gouldii
Lophornis brachylophus
Lophornis delattrei
Lophornis stictolophus
Lophornis pavoninus
Lophornis adorabilis
Genere : Lafresnaya
Lafresnaya lafresnay
Genere :Lepidopyga
Lepidopyga coeruleogularis
Lepidopyga lilliae
Lepidopyga goudotii
Genere: Leucochloris
Leucochloris albicollis
Genere: Leucippus
Specie:
Leucippus chlorocercus
Leucippus fallax
Leucippus viricauda
Leucippus baerii
Leucippus taczanowskii
Leucippus chlorocercus
Leucippus chionogaster
Leucippus hypostictus
Genere : Lampornis
Specie :
Lampornis hemileucus
Lampornis clemenciae
Lampornis calolaema
Lampornis cinereicauda
Lampornis ametistinus
Lampornis viridipallens
Lampornis sybillae
Lampornis castaneoventris
Lampornis rhami
Genere : Lamprolaima
Lamprolaima rhami
Genere: Lesbia
Specie:
Lesbia nuna
Lesbia victoriae
B]Genere: Microchera[/B]
Microchera albocoronata
Genere: Metallura
Specie:
Metallura williamii
Metallura tyrianthyna
Metallura iracunda
Metallura aeneocauda
Metallura eupogon
Metallura theresiae
Metallura odomae
Metallura baronii
Matallura phoebe
Genere: Mellisuga
Specie:
Mellisuga helenae
Mellisuga minima
Genere: Myrtis
Myrtis fanny
Genere: Oreonympha
Oreonympha nobilis
Genere: Oreotrochilus
Specie:
Oreotrochilus chimborazo
Oreotrochilus estella
Oreotrochilus leucopleurus
Oreotrochilus stolzmanni
Oreotrochilus melanogaster
Oreotrochilus adela
Genere: Ocreatus
Ocreatus underwoodii
Genere: Orthorynchus
Orthorhyncus cristatus
genere: Oxypogon
Oxypogon guerinii
Genere: Opisthoprora
Opisthoprora euryptera
Genere: Phaethornis
Specie:
Phaethornis yaruqui
Phaethornis guy
Phaethornis longirostris
Phaethornis philippi
Phaethornis pretrei
Phaethornis eurynome
Phaethornis squalidus
Phaethornis longuemareus
Phaethornis nattereri
Phaethornis idaliae
Phaethornis ruber
Phaethornis hispidus
Phaethornis superciliosus
Phaethornis malaris
Phaethornis sirmatophorus
Phaethornis koepckeae
Phaethornis bourcerii
Phaethornis anthophilus
Phaethornis augusti
Phaethornis subochraceus
Phaethornis rupurumii
Phaethornis stuartii
Phaethornis atrimentalis
Phaethornis striigularis
Phaethornis griseogularis
Genere: Phaeochroa
Phaeochroa cuvierii
Genere: Popelairia
Specie:
Popelairia popelairii
Popelairia letitiae
Popelairia langsdorfii
Genere: Polytmus
Specie:
Polytmus guainumbi
Polytmus theresiae
Genere: Polyerata
Specie:
Polyerata amabilis
Polyerata lactea
Polyerata fimbriata
Polyerata amabilis
Polyerata decora
Polyerata rosenbergii
Polyerata boucardii
Polyerata luciae
Genere:Phlogophilus
Specie:
Phlogophilus hemileucurus
Phlogophilus haterti
Genere: Pteraphanes
Pteraphanes cyanopterus
Genere: Patagona
Patagona gigas
Genere: Panterpe
Panterpe insignis
Genere: Ramphodon
Ramphodon naevius
Genere: Ramphomicron
Specie:
Ramphomicron microrynchum
Ramphomicron dorsale
Genere: Rhodopis
Rhodopis vesper
Genere: Stellula
Stellula calliope
Genere: Stephanoxis
Stephanoxis lalandi
Genere: Sappho
Sappho sparganura
Genere: Saucerottia
Specie:
Saucerottia saucerrottei
Saucerottia beryllina
Saucerottia edwardii
Saucerottia tobacii
Saucerottia cyanifrons
Saucerottia cyanura
Saucerottia viridigaster
Saucerottia cupreicauda
Genere: Sephanoides
Specie:
Sephanoides sephaniodes
Sephanoides fernandensis
Genere: Selasphorus
Specie:
Selasphorus flammula
Selasphorus scintilla
Selasphorus platycercus
Selasphorus sasin
Selasphorus rufus
Genere: Sternoclyta
Sternoclyta cyanopectus
Genere: Threnets
Threnetes ruckeri
Threnetes niger
Genere: Thalurania
Specie:
Thalurania fannyii
Thalurania furcata
Thalurania colombica
Thalurania glaucopsis
Thalurania ridgwayi
Thaluronia watertonii
Genere: Taphrolesbia
Taphrolesbia griseiventris
Genere: Thaumastura
Thaumastura cora
Genere:Tilmatura
Tilmatura dupontii
Genere: Topaza
Topaza pella
Topaza pyra
Genere: Trochilus
Trochilus polytmus
Trochilus scitulus
Genere: Urosticte
Urosticte beniamini
Urosticte ruficrissa
Genere: Urochroa
Urochroa bouguerii
Nella foto: Chlorostilbon canivetii
Nella foto: Selasphorus platycercus
Pedro Cristina
I COLIBRI O UCCELLI MOSCA
Geograficamente i Colibrì sono localizzati unicamente nelle Americhe, dal Canada alla Terra del Fuoco, e nelle isole adiacenti; delle Antille (Grandi e Piccole), a Tobago, Trinidad, Isola S. Fernandez (Pacifico). Numerosi nell'America meridionale e centrale, più copiosi nelle zone tropicali ed equatoriali. Colibrì significa "Arcobaleno "; noi italiani li chiamiamo Uccelli mosca, i francesi Oiseaux mouches, gli inglesi Humming-birds, i brasiliani Bejaflor i messicani Chupa mirto, gli spagnoli Picaflores, nelle Antille Zumbador o Frous-frous. L. Hartert, direttore del Museo di Tring ( Inghilterra ), ne classificò 500 specie, con 118 generi, mentre Simon, del Museo di Storia Naturale di Parigi, 540 specie con 187 generi; nella classificazione moderna però, meglio rivista la posizione sistematica, le specie sono 319.
I Colibrì sono ben distinguibili da tutti gli altri uccelli non solo per le dimensioni, perché non tutte le specie sono piccole, infatti ve ne sono della lunghezza totale dicm 5 e del peso di g 1,7, ad esempio Calypte elene di Cuba, Mellisuga minima delle Isole Hispaniola e Jamaica, e ancora Acestura bombus del Nord Perù-Equador, sino ai più grandi che superano anche i 19 cm come Patagona gigas, Pterophanes, Topaza, Docimastes.
Il volo è veramente interessante per l'estrema rapidità del movimento in tutte le direzioni, sia verticalmente sia orizzontalmente, producendo un ronzio poco sonoro, e non è raro imbattersi frontalmente in Colibrì, che si librano come certe farfalle crepuscolari
(ad esempio la Sfinge Macroglossa stellatarum).
Lo sviluppo di questo metodo di volo ed il particolare modo di nutrirsi, vanno ricercati nel sistema strutturale interno ed esterno;
citiamo lo sterno grande e molto carenato, l 'omero corto e robusto, il radio e l'ulna corti, le falangi assai lunghe.
Per questi particolari e per certi muscoli pettorali preposti al volo, in proporzione alle dimensioni e al peso, i Colibrì risultano i più grandi virtuosi del mondo alato.
Le ali con 10 remiganti primarie e secondarie più corte e le 10 timoniere che sono in movimento continuo, permettono loro ogni acrobazia. La velocità oraria di traslazione dei Trochillas colubris ad esempio è di circa 74 Km con volo librato, 50 battiti per secondo che nella stagione dell'estro amoroso possono arrivare ai 200. La forma del loro becco è molto variabile; ricurvi verso il basso, come nel Phaetornis crepuscularis o diritti (Dorifera, Helsomaster) o curvi verso l'alto (Avocettula), a volte cortissimo come nel genere Ramphomicron o lungo come la testa o poco più, talvolta
più lungo dell'intero corpo e sottile (Docimestes ensifera) o molto curvo in basso ( Eutoseres aqu)
Le lingue, lunghe, bifide tubulari oppure terminanti all'estremo in una sorta di morbido spazzolino, sono adatte a succhiare e a catturare minuscoli insetti nel fondodei calici dei fiori. Le zampine corte e robuste sono spesso circondate da un ciuffetto di piumino morbido che è bianco oppure nero come nell’ Eriocnemis derbyi.
Il loro nido è collocato ovunque senza tanta scelta di luogo; può essere attaccato ad un pezzetto di filo di ferro vicino ad un muro (o, come successe a me in seguito ad un esperimento, su un pezzetto di legno legato ad un filo del sottoscala),ad un tetto di paglia di una costruzione colonica, o su foglie secche ancora attaccate alle piante, può essere costruito su ciuffetti di erbe abbarbicati alle rocce e persino su un vecchio candelabro pendente in un locale, con finestra sempreaperta; sono costruiti a coppa su rami orizzontali o sulle biforcazioni di questi (Fetorniti).
Esternamente sono spesso camuffati con licheni o con muschio dello stesso albero o pezzettini di foglie secche ben fissati con ragnatele, internamente sono imbottiti di lanugine e cotone. Dopo aver deposto le uova, non più di due, i Colibrì tornando al nido portano sempre qualche piccolo fuscello, da aggiungervi per ultimarlo. I piccoli appena nati non sono molto belli a vedersi (solo dopo qualche giorno si può conoscere morfologicamente la specie ) e rimangono nel nido per ben 24 giorni circa prima di abbandonarlo. I colori delle piume dipendono dalla scomposizione della luce per le loro particolari strutture;
tutti i colori dell'iride, tanto lucenti metallici quanto brillanti, non mancano, come in Panterpe insignís della Costa Rica e del Panama, mentre nel genere Phethornis per lo più vestono gli stessi colori dei maschi anche le femmine,
che solitamente invece non sono tanto appariscenti e per la monotonia della livrea risultano poco visibili ai predatori quando sono in cova; in questo genere che presenta code molto graduate con le rettrici centrali più lunghe il maggior periodo di attività durante la giornata è il crepuscolo e le località predilette sono le foreste ombreggiate.
Il genere Lophornis costituito da una decina di specie di piccole dimensioni e dai colori brillanti, è caratterizzato da ciuffetti erigibili sul capo e ai lati del collo con penne variopinte, come in L. magnifica, L. adorabilis, L. pavonina.
Il genere Coeligena, è assai ricco di specie (C. iris del Perù, C. aurora della Bolivia, ecc.) tutte bellissime.
Certe specie vantano delle lunghe code, ad esempio Aithururs polytmus della Jamaica, Lesbia nuna, Lesbia victoria della Columbia-Ecuador, con code di 18 cm circa; code lunghe e brillanti posseggono anche Aglaiocercus kingi, A. coelestis, Sappho spargana del Centro America.
Rapportato alla piccolezza dell'uccello il piumaggıo non è soffice e le piume che ricoprono il corpo sono ben aderenti;possono allungarsi in varie parti formando graziosi ciuffetti sia sulla testa sia sulle guance o sul mento come una specie di barba, caratteristiche ravvisabili in Oxypogon guerrini, O. lindeni, Chalcostigma herrani e C. heteropogon.
Non mancano specie che vivono sulle Ande oltre i 3000 metri s.l.m. Il genere Oreotrochilas, composto da una mezza dozzina di specie tutte con la gola verde brillante e fra le quali ricordiamo O. lencopleurs, O. chimborazo dell'Ecuador e O. estellae deI Peru-Argentına, si trovano anche a 4500 m di altezza, sino al vulcano Chimborazo.
Non si può dimenticare la bellezza caratteristica della rara Loddigesia mirabilis del Perù e del discretamente comune Crysolampis mosquitus del Venezuela-Brasile, col suo rubino-oro brillante. Tutti questi abitatori dei monti di notte
cadono spesso in uno stato di semitorpore riducendo il metabolismo e si ridestano al primo sole del mattino.
Sono pochi i fiori conformati in modo che qualche specie di Colibrì non riesca a vısıtarli, compiendo così una importante funzione di impollinazione.
Nel maggior numero delle specie che presentano il dimorfismo sessuale molto accentuato si nota la poligamia e solo la femmina si dedica allcostruzione del nido ed al portare a termine la covata fino all'involo dei piccoli, mentre dove il dimorfismo non è evidente, la coppia collabora in tutte le fasi.
Ho avuto occasione di assistere ai giochi di corteggiamento di una coppia di Heliactin cornutus in un campo a Ibura (Recife). Durante questi voliche durarono circa venti minuti, caratterizzati da impennate, picchiate rincorse ed acrobazie accompagnate da quel ronzio caratteristico, in certi istanti sembrava che si schiacciassero al suolo, finché in un batter d'occhio scomparvero; è stato un momento bellissimo, per me, anche perché questa specie di Colibrì è assai rara.
Mi sono a suo tempo occupato di osservare nidi ed ebbi occasione di trovarne con uova e nidiacei in vari stadi, alcuni nati anche da poche ore e potei così compiere interessanti osservazioni: Eupetomena macrura è specie abbastanza robusta, con il primo nido con due piccoli, neri e brutti e che temevo non dovessero sopravvivere, non volli perdere la speranza di allevarli e cominciai ad alimentarli con un poco di latte bollito, il doppio di acqua, un cucchiaio di miele ed una decina di mosche che, dopo aver tolto loro le ali, miscelai col resto facendone una poltiglia quasi liquida tanto da poter imbeccare i pullus con la stessa ogni tre ore. Questi accettarono benissimo
il cibo, con il quale li ho portati a 23 giorni, sino ad implumazione completa altrettanto feci con i pullus di una coppia di Polytmus guairumbi che avevo nl mio allevamento. Stessi risultati anche con pullus di Chlorostilbon aureoventris della Sierra di Cordoba (Argentina).
Per chi avesse invece l'occasione di venire in possesso di soggetti adulti , è necessario per le prime ventiquattro ore alimentarli con una soluzione di acqua, miele o zucchero al 30%; logicamente occorre che l'uccello non sia stato lasciato in condizioni tali da fargli venir meno le sue energie e riserve organiche.In seguito si può alimentarli con una dieta particolare preparata e sperimentata con ottimo risultato dai dottori T. Negri e J.C. Radice, che ho trascritta nel mio libro « Uccelli da gabbia e da voliera di tutto il mondo », (ed. Hoepli Milano).
Con questa alimentazione è stato possibile tenerli in vita per ben sette anni.
Trascrivo una seconda ricetta più semplice e meno completa, pur essendo a sua volta adatta per l'alimentazione dei Colibrì:
ore 7,30
1 litro di acqua
3 cucchiai di Alimento Mellin
3 cucchiai di latte condensato Nestlé
2 cucchiai di zucchero 2 cucchiai di miele ( chiaro )
I 5 gocce di polivitaminico ( Sterogil )
10 gocce di estratto di fegato fresco
ore 11.00 stesse dosi.
ore 15,30
1 litro d'acqua
2 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di miele
15 gocce di Sterogil
10 gocce di estratto di fegato fresco.
Queste ricette possono servire anche per Nettarinie e Saì; per ultimo, chi volesse sbizzarrirsi può preparare una decina di bottiglie a collo largo con il tappo a retino ed allevare i moscerini dell'aceto (Drosophila melanogaster) molto appetibili dai Colibrì, e ogni due o tre giorni aprirne una in voliera. Oltre ad essere un ottimo alimento,si vedrà come non un solo moscerino riuscirà a sfuggire.
Pedro Cristina e Falco di palude
Sono presenti con circa 300 specie, e sono caratterizzati in linea di massima dalle seguenti caratteristiche fisiche:
Becco ricurvo e sottile atto alla suzione del nettare dei fiori di cui si nutrono, zampe corte, piumaggio dai colori sgargianti ed iridescenti; tale fenomeno ottico, è dato dalle microscopiche bolle d’aria che essi riescono a trattenere tra le piume, che si comportano come veri e propri prismi ottici catarifrangenti riflettendo la luce.
Il loro Habitat è molto diversificato:
Dalle catene montuose Andine al deserto, dalle foreste pluviali Amazzoniche ai ghiacciai d’alta quota.
A tal proposito, alcune specie, si sono adattate perfettamente all’aria rarefatta delle alte quote e per aiutarsi in ciò ingeriscono sostanze vegetali che contengono broncodilatatori; in tal modo, irrorando maggiormente di sangue e per più tempo la zona bronco-polmonare, trattengono maggiormente l’ossigeno evitando il fenomeno dell’Alcalosi respiratoria
Alcune specie riescono a raggiungere una frequenza di battiti alari di circa 80 battiti/sec., ed è una delle poche specie che riesce a librarsi in volo a fermo e l’unica che riesca a volare all’indietro. Il Colibrì, detto altresì “uccello-mosca”è un animale poligamo e si accoppia con diverse femmine, anche subito dopo l’accoppiamento. La femmina si occupa da sola della costruzione del minuscolo nido che imbottisce di fili d’erba e lanugine, nonché delle cure parentali alla prole. Le uova microscopiche di alcune specie, sono com’è facilmente intuibile le più piccole di tutto il regno degli uccelli e sono deposte in numero di due. I piccoli alla nascita sono delicatissimi, ma acquistano peso rapidamente grazie al nettare altamente calorico rigurgitato nella gola dalla madre.
Fisiologia del movimento.
Si definisce tale, la capacità comune a tutti gli esseri viventi di spostare il proprio corpo attraverso alcuni fenomeni chimici e/o meccanici derivati dalla combinazione o ri-combinazione ad esempio di cellule a cui si richiede energia per compiere tali movimenti. Poiché nelle cellule l’energia da ri-combinare viene fornita dall’assunzione degli alimenti, ecco che entra in gioco l’ATP o adenosintrifosfato. Le proteine di sintesi necessarie a tale scopo sono due essenzialmente; e a seconda della loro combinazione e della trasformazione dell’ATP in ADP avremo la produzione dell’energia e quindi della forza contrattile. La contrazione muscolare necessaria allo spostamento è data dalla combinazione miosina ed actina, la combinazione tra tubulina e chinesina, sottintende il trasporto vescicolare periferico, mentre quella tra dineina e tubulina contribuisce ai movimenti ciliari e flagellari di tutte le cellule eucariote. Questi ultimi movimenti negli animali superiori, sono importanti nei Colibrì (come del resto in tutti gli animali superiori), poiché le alte vie respiratorie essendo ricche di ciglia vibratili, favoriscono il movimento delle particelle di ossigeno assorbito, inibendo al contempo l’inalazione di particelle estranee che vengono ri-sospinte verso la faringe. E’ facile immaginare, quanto importante sia per i Colibrì, avere una corretta ossigenazione del sangue in funzione al dispendio di energie (ossidazione) che questi animali , per via del veloce e continuo battito delle ali consumano.
Ovviamente non solo a questi, ma ad altri fenomeni è legato il movimento di questi animali che avviene all’interno delle loro cellule o degli organi interni : le correnti citoplasmatiche, il trasporto vescicolare come sopra accennato, inoltre come avviene durante la meiosi e la mitosi, i movimenti cromosomici; infine la frequenza respiratoria ed il battito cardiaco.
Questo in parte ci fa comprendere, che è giocoforza necessario avendo un metabolismo molto, che i Colibrì si nutrano di frequente e con sostanze ipercaloriche affinché possano mantenersi in vita. Questi uccelli dal metabolismo quattro volte superiore ai piccoli roditori (fa eccezione il toporagno ( Sorex araneus ), di notte essendo pressoché inattivi, entrano in uno stato catabolico di torpore.
Vediamo nello specifico, di entrare nella descrizione tassonomica di specie e genere di questi Trochilidi: sono sotto
specificati in ordine alfabetico, i componenti della numerosissima” famiglia” dei Colibrì:
Genere: Aglaiocercus
Specie:
Aglaiocercus coelestis
Aglaiocercus kingi
Aglaiocercus berlepschii
Genere: Aglaeactis
Specie:
Aglaeactis cupripennis
Aglaeactis castelnaudii
Aglaeactis aliciae
Aglaeactis pamela
Genere: Antocephala
Antocephala floriceps
Genere: Augastes
Specie:
Augastes lumachella
Augastates scutatus
Augastes geoffroyi
Genere: Avocettula
Avocettula recurvirostris
Genere: Agyrtria
Specie:
Agyrtria leucogaster
Agyrtria versicolor
Agyrtria franciae
Agyrtria brevirostris
Agyrtria candida
Agyrtria rondoniae
Agyrtria cyanocephala
Agyrtria violiceps
Agyrtria viridifrons
Genere: Amazilia
Specie:
Amazilia amazilia
Amazilia tzacatl
Amazilia yucatanensis
Amazilia rutilia
Amazilia castaneiventris
Amazilia alticola
Nella foto: Amazilia yucatanensis
Nella foto: Amazilia tzacatl
Genere: Androdon
Androdon aequatorialis
Genere: Anthracothorax
Specie:
Anthracothorax nigricollis
Anthracothorax prevostii
Anthracothorax dominicus
Anthracothorax viridis
Anthracothorax mango
Anthacothorax viridigula
Anthracothorax veraguensis
Genere: Anopetia
Anopetia gounellei
Genere: Archilocus
Specie:
Archilocus alexandri
Archilocus colubris
Genere: Adelomya
Adelomyia melanogenys
Genere: Atthis
Specie:
Atthis eloisa
Atthis ellioti
Genere: Boissonneaua
Specie:
Boissonneaua flavescens
Boissonneaua matthewsii
Boissonneaua jardini
Genere : Chaetocercus
Specie :
Chaetocercus mulsant
Chaetocercus bombus
Chaetocercus heliodor
Chaetocercus astreans
Chaetocercus berlepschi
Chaetocercus jourdanii
Genere : Calliphlox
Specie :
Calliphlox mitchelii
Calliphlox bryantae
Calliphlox amethystina
Calliphlox evelynae
Genere: Calothorax
Calothorax lucifer
Genere : Calypte
Specie :
Calypte costae
Calypte anna
Genere : Campylopterus
Specie :
Campylopterus hemileucurus
Campylopterus largipennis
Campylopterus cirrochloris
Campylopterus ensipennis
Campylopterus curvipennis
Campylopterus excellens
Campylopterus rufus
Campylopterus hyperythrus
Campylopterus falcatus
Campylopterus phainopeplus
Campylopterus villaviscensio
Campylopterus duidae
Genere : Colibri
Specie :
Colibri thalassinus
Colibri delphinae
Colibri coruscans
Colibri serrirostris
Genere: Chalcostigma
Specie:
Chalcostigma ruficeps
Chalcostigma olivaceum
Chalcostigma stanleyi
Chalcostigma heteropogon
Chalcostigma herrani
Genere: Chaetocercus
Specie:
Chaetocercus heliodor
Chaetocercus mulsant
Genere: Chrysolampis
Chrysolampis mosquitus
Genere: Chlorostilbon
Specie:
Chlorostilbon mellisugus
Chlorostilbon notatus
Chlorostilbon aureoventris
Chlorostilbon canivetii
Chlorostilbon russatus
Chlorostilbon ricordii
Chlorostibon auriceps
Chlorostibon forficatus
Chlorostibon assimilis
Chlorostibon olivaresii
Chlorostibon swainsonii
Chlorostibon maugaeus
Chlorostibon stenurus
Chlorostibon alice
Chlorostibon poortmanii
Genere: Cyanophaia
Specie:
Cyanophaia bicolor
Cyanophaia latirostris
Genere: Cynanthus
Specie:
Cynanthus sordidus
Cynanthus latirostris
Genere: Chrysuronia
Chrysuronia oenone
Genere: Chalybura
Specie:
Chalybura urochrysia
Chalybura buffonii
Genere: Clytolaema
Clytolaema rubricauda
Genere: Coeligena
Specie:
Coeligena wilsonii
Coeligena coeligena
Coeligena lutetiae
Coeligena iris
Coeligena torquata
Coeligena prunellei
Coeligena inca
Coeligena phalerata
Coeligena bonapartei
Coeligena helianthea
Coeligena lutetiae
Coeligena violifer
Coeligena iride
Genere: Doryfera
Doryfera ludovicae
Doryfera johannae
Genere: Discosura
Discosura conversii
Discosura longicauda
Genere: Damophila
Damophila julie
Genere: Doricha
Specie:
Doricha eliza
Doricha enicura
Genere: Eutoxeres
Eutoxeres aquila
Eutoxeres condaminii
Genere: Eupetomena
Eupetomena macrourus
Genere: Eulampis
Specie:
Eulampis jugularis
Eulampis holosericeus
Genere: Elvira
Elvira cupreiceps
Elvira chionura
Genere: Eupherusa
Eupherusa eximia
Eupherusa cyanophrys
Eupherusa poliocerca
Eupherusa nigriventris
Genere: Ensifera
Ensifera ensifera
Genere: Eugenes
Eugenes fulgens
Genere: Eulidia
Eulidia yarrellii
Genere : Eriocnemis
Specie:
Eriocnemis derbyii
Eriocnemis nigrivestis
Eriocnemis vestitus
Eriocnemis mosquera
Eriocnemis luciani
Eriocnemis godinii
Eriocnemis cupreoventris
Eriocnemis sapphiropygia
Eriocnemis glaucopoides
Eriocnemis alinae
Genere : Florisuga
Specie :
Florisuga fuscus
Florisuga mellivora
Genere : Glaucis
Glaucis hirsuta
Glaucis aenea
Genere : Goethalsia
Goethalsia bella
Genere : Goldmania
Goldmania violiceps
Genere: Haplophaedia
Specie:
Haplophaedia aureliae
Haplophaedia assimilis
Haplophaedia lugens
Genere : Hylocharis
Specie :
Hylocharis sapphirina
Hylocharis eliciae
Hylocharis cyanus
Hylocharis leucotis
Hylocharis chrysura
Hylocharis grayi
Hylocharis xantusii
Genere Heliodoxa
Specie :
Heliodoxa jacula
Heliodoxa leadbeateri
Heliodoxa rubinoides
Heliodoxa imperatrix
Heliodoxa aurescens
Heliodoxa xanthogonys
Heliodoxa schreibersii
Genere: Hylonynpha
Hylonynpha macrocerca
Genere : Heliactin
Heliactin bilopha
Genere : Heliothryx
Specie :
Heliothryx barroti
Heliothryx aurita
Genere: Heliomaster
Specie:
Heliomaster longirostris
Heliomaster costantii
Heliomaster squamosus
Heliomaster furcifer
Genere: Klais
Klais guimetii
Genere: Lophornis
Specie:
Lophornis magnificus
Lophornis chalybeus
Lophornis ornatus
Lophornis helenae
Lophornis gouldii
Lophornis brachylophus
Lophornis delattrei
Lophornis stictolophus
Lophornis pavoninus
Lophornis adorabilis
Genere : Lafresnaya
Lafresnaya lafresnay
Genere :Lepidopyga
Lepidopyga coeruleogularis
Lepidopyga lilliae
Lepidopyga goudotii
Genere: Leucochloris
Leucochloris albicollis
Genere: Leucippus
Specie:
Leucippus chlorocercus
Leucippus fallax
Leucippus viricauda
Leucippus baerii
Leucippus taczanowskii
Leucippus chlorocercus
Leucippus chionogaster
Leucippus hypostictus
Genere : Lampornis
Specie :
Lampornis hemileucus
Lampornis clemenciae
Lampornis calolaema
Lampornis cinereicauda
Lampornis ametistinus
Lampornis viridipallens
Lampornis sybillae
Lampornis castaneoventris
Lampornis rhami
Genere : Lamprolaima
Lamprolaima rhami
Genere: Lesbia
Specie:
Lesbia nuna
Lesbia victoriae
B]Genere: Microchera[/B]
Microchera albocoronata
Genere: Metallura
Specie:
Metallura williamii
Metallura tyrianthyna
Metallura iracunda
Metallura aeneocauda
Metallura eupogon
Metallura theresiae
Metallura odomae
Metallura baronii
Matallura phoebe
Genere: Mellisuga
Specie:
Mellisuga helenae
Mellisuga minima
Genere: Myrtis
Myrtis fanny
Genere: Oreonympha
Oreonympha nobilis
Genere: Oreotrochilus
Specie:
Oreotrochilus chimborazo
Oreotrochilus estella
Oreotrochilus leucopleurus
Oreotrochilus stolzmanni
Oreotrochilus melanogaster
Oreotrochilus adela
Genere: Ocreatus
Ocreatus underwoodii
Genere: Orthorynchus
Orthorhyncus cristatus
genere: Oxypogon
Oxypogon guerinii
Genere: Opisthoprora
Opisthoprora euryptera
Genere: Phaethornis
Specie:
Phaethornis yaruqui
Phaethornis guy
Phaethornis longirostris
Phaethornis philippi
Phaethornis pretrei
Phaethornis eurynome
Phaethornis squalidus
Phaethornis longuemareus
Phaethornis nattereri
Phaethornis idaliae
Phaethornis ruber
Phaethornis hispidus
Phaethornis superciliosus
Phaethornis malaris
Phaethornis sirmatophorus
Phaethornis koepckeae
Phaethornis bourcerii
Phaethornis anthophilus
Phaethornis augusti
Phaethornis subochraceus
Phaethornis rupurumii
Phaethornis stuartii
Phaethornis atrimentalis
Phaethornis striigularis
Phaethornis griseogularis
Genere: Phaeochroa
Phaeochroa cuvierii
Genere: Popelairia
Specie:
Popelairia popelairii
Popelairia letitiae
Popelairia langsdorfii
Genere: Polytmus
Specie:
Polytmus guainumbi
Polytmus theresiae
Genere: Polyerata
Specie:
Polyerata amabilis
Polyerata lactea
Polyerata fimbriata
Polyerata amabilis
Polyerata decora
Polyerata rosenbergii
Polyerata boucardii
Polyerata luciae
Genere:Phlogophilus
Specie:
Phlogophilus hemileucurus
Phlogophilus haterti
Genere: Pteraphanes
Pteraphanes cyanopterus
Genere: Patagona
Patagona gigas
Genere: Panterpe
Panterpe insignis
Genere: Ramphodon
Ramphodon naevius
Genere: Ramphomicron
Specie:
Ramphomicron microrynchum
Ramphomicron dorsale
Genere: Rhodopis
Rhodopis vesper
Genere: Stellula
Stellula calliope
Genere: Stephanoxis
Stephanoxis lalandi
Genere: Sappho
Sappho sparganura
Genere: Saucerottia
Specie:
Saucerottia saucerrottei
Saucerottia beryllina
Saucerottia edwardii
Saucerottia tobacii
Saucerottia cyanifrons
Saucerottia cyanura
Saucerottia viridigaster
Saucerottia cupreicauda
Genere: Sephanoides
Specie:
Sephanoides sephaniodes
Sephanoides fernandensis
Genere: Selasphorus
Specie:
Selasphorus flammula
Selasphorus scintilla
Selasphorus platycercus
Selasphorus sasin
Selasphorus rufus
Genere: Sternoclyta
Sternoclyta cyanopectus
Genere: Threnets
Threnetes ruckeri
Threnetes niger
Genere: Thalurania
Specie:
Thalurania fannyii
Thalurania furcata
Thalurania colombica
Thalurania glaucopsis
Thalurania ridgwayi
Thaluronia watertonii
Genere: Taphrolesbia
Taphrolesbia griseiventris
Genere: Thaumastura
Thaumastura cora
Genere:Tilmatura
Tilmatura dupontii
Genere: Topaza
Topaza pella
Topaza pyra
Genere: Trochilus
Trochilus polytmus
Trochilus scitulus
Genere: Urosticte
Urosticte beniamini
Urosticte ruficrissa
Genere: Urochroa
Urochroa bouguerii
Nella foto: Chlorostilbon canivetii
Nella foto: Selasphorus platycercus
Pedro Cristina
I COLIBRI O UCCELLI MOSCA
Geograficamente i Colibrì sono localizzati unicamente nelle Americhe, dal Canada alla Terra del Fuoco, e nelle isole adiacenti; delle Antille (Grandi e Piccole), a Tobago, Trinidad, Isola S. Fernandez (Pacifico). Numerosi nell'America meridionale e centrale, più copiosi nelle zone tropicali ed equatoriali. Colibrì significa "Arcobaleno "; noi italiani li chiamiamo Uccelli mosca, i francesi Oiseaux mouches, gli inglesi Humming-birds, i brasiliani Bejaflor i messicani Chupa mirto, gli spagnoli Picaflores, nelle Antille Zumbador o Frous-frous. L. Hartert, direttore del Museo di Tring ( Inghilterra ), ne classificò 500 specie, con 118 generi, mentre Simon, del Museo di Storia Naturale di Parigi, 540 specie con 187 generi; nella classificazione moderna però, meglio rivista la posizione sistematica, le specie sono 319.
I Colibrì sono ben distinguibili da tutti gli altri uccelli non solo per le dimensioni, perché non tutte le specie sono piccole, infatti ve ne sono della lunghezza totale dicm 5 e del peso di g 1,7, ad esempio Calypte elene di Cuba, Mellisuga minima delle Isole Hispaniola e Jamaica, e ancora Acestura bombus del Nord Perù-Equador, sino ai più grandi che superano anche i 19 cm come Patagona gigas, Pterophanes, Topaza, Docimastes.
Il volo è veramente interessante per l'estrema rapidità del movimento in tutte le direzioni, sia verticalmente sia orizzontalmente, producendo un ronzio poco sonoro, e non è raro imbattersi frontalmente in Colibrì, che si librano come certe farfalle crepuscolari
(ad esempio la Sfinge Macroglossa stellatarum).
Lo sviluppo di questo metodo di volo ed il particolare modo di nutrirsi, vanno ricercati nel sistema strutturale interno ed esterno;
citiamo lo sterno grande e molto carenato, l 'omero corto e robusto, il radio e l'ulna corti, le falangi assai lunghe.
Per questi particolari e per certi muscoli pettorali preposti al volo, in proporzione alle dimensioni e al peso, i Colibrì risultano i più grandi virtuosi del mondo alato.
Le ali con 10 remiganti primarie e secondarie più corte e le 10 timoniere che sono in movimento continuo, permettono loro ogni acrobazia. La velocità oraria di traslazione dei Trochillas colubris ad esempio è di circa 74 Km con volo librato, 50 battiti per secondo che nella stagione dell'estro amoroso possono arrivare ai 200. La forma del loro becco è molto variabile; ricurvi verso il basso, come nel Phaetornis crepuscularis o diritti (Dorifera, Helsomaster) o curvi verso l'alto (Avocettula), a volte cortissimo come nel genere Ramphomicron o lungo come la testa o poco più, talvolta
più lungo dell'intero corpo e sottile (Docimestes ensifera) o molto curvo in basso ( Eutoseres aqu)
Le lingue, lunghe, bifide tubulari oppure terminanti all'estremo in una sorta di morbido spazzolino, sono adatte a succhiare e a catturare minuscoli insetti nel fondodei calici dei fiori. Le zampine corte e robuste sono spesso circondate da un ciuffetto di piumino morbido che è bianco oppure nero come nell’ Eriocnemis derbyi.
Il loro nido è collocato ovunque senza tanta scelta di luogo; può essere attaccato ad un pezzetto di filo di ferro vicino ad un muro (o, come successe a me in seguito ad un esperimento, su un pezzetto di legno legato ad un filo del sottoscala),ad un tetto di paglia di una costruzione colonica, o su foglie secche ancora attaccate alle piante, può essere costruito su ciuffetti di erbe abbarbicati alle rocce e persino su un vecchio candelabro pendente in un locale, con finestra sempreaperta; sono costruiti a coppa su rami orizzontali o sulle biforcazioni di questi (Fetorniti).
Esternamente sono spesso camuffati con licheni o con muschio dello stesso albero o pezzettini di foglie secche ben fissati con ragnatele, internamente sono imbottiti di lanugine e cotone. Dopo aver deposto le uova, non più di due, i Colibrì tornando al nido portano sempre qualche piccolo fuscello, da aggiungervi per ultimarlo. I piccoli appena nati non sono molto belli a vedersi (solo dopo qualche giorno si può conoscere morfologicamente la specie ) e rimangono nel nido per ben 24 giorni circa prima di abbandonarlo. I colori delle piume dipendono dalla scomposizione della luce per le loro particolari strutture;
tutti i colori dell'iride, tanto lucenti metallici quanto brillanti, non mancano, come in Panterpe insignís della Costa Rica e del Panama, mentre nel genere Phethornis per lo più vestono gli stessi colori dei maschi anche le femmine,
che solitamente invece non sono tanto appariscenti e per la monotonia della livrea risultano poco visibili ai predatori quando sono in cova; in questo genere che presenta code molto graduate con le rettrici centrali più lunghe il maggior periodo di attività durante la giornata è il crepuscolo e le località predilette sono le foreste ombreggiate.
Il genere Lophornis costituito da una decina di specie di piccole dimensioni e dai colori brillanti, è caratterizzato da ciuffetti erigibili sul capo e ai lati del collo con penne variopinte, come in L. magnifica, L. adorabilis, L. pavonina.
Il genere Coeligena, è assai ricco di specie (C. iris del Perù, C. aurora della Bolivia, ecc.) tutte bellissime.
Certe specie vantano delle lunghe code, ad esempio Aithururs polytmus della Jamaica, Lesbia nuna, Lesbia victoria della Columbia-Ecuador, con code di 18 cm circa; code lunghe e brillanti posseggono anche Aglaiocercus kingi, A. coelestis, Sappho spargana del Centro America.
Rapportato alla piccolezza dell'uccello il piumaggıo non è soffice e le piume che ricoprono il corpo sono ben aderenti;possono allungarsi in varie parti formando graziosi ciuffetti sia sulla testa sia sulle guance o sul mento come una specie di barba, caratteristiche ravvisabili in Oxypogon guerrini, O. lindeni, Chalcostigma herrani e C. heteropogon.
Non mancano specie che vivono sulle Ande oltre i 3000 metri s.l.m. Il genere Oreotrochilas, composto da una mezza dozzina di specie tutte con la gola verde brillante e fra le quali ricordiamo O. lencopleurs, O. chimborazo dell'Ecuador e O. estellae deI Peru-Argentına, si trovano anche a 4500 m di altezza, sino al vulcano Chimborazo.
Non si può dimenticare la bellezza caratteristica della rara Loddigesia mirabilis del Perù e del discretamente comune Crysolampis mosquitus del Venezuela-Brasile, col suo rubino-oro brillante. Tutti questi abitatori dei monti di notte
cadono spesso in uno stato di semitorpore riducendo il metabolismo e si ridestano al primo sole del mattino.
Sono pochi i fiori conformati in modo che qualche specie di Colibrì non riesca a vısıtarli, compiendo così una importante funzione di impollinazione.
Nel maggior numero delle specie che presentano il dimorfismo sessuale molto accentuato si nota la poligamia e solo la femmina si dedica allcostruzione del nido ed al portare a termine la covata fino all'involo dei piccoli, mentre dove il dimorfismo non è evidente, la coppia collabora in tutte le fasi.
Ho avuto occasione di assistere ai giochi di corteggiamento di una coppia di Heliactin cornutus in un campo a Ibura (Recife). Durante questi voliche durarono circa venti minuti, caratterizzati da impennate, picchiate rincorse ed acrobazie accompagnate da quel ronzio caratteristico, in certi istanti sembrava che si schiacciassero al suolo, finché in un batter d'occhio scomparvero; è stato un momento bellissimo, per me, anche perché questa specie di Colibrì è assai rara.
Mi sono a suo tempo occupato di osservare nidi ed ebbi occasione di trovarne con uova e nidiacei in vari stadi, alcuni nati anche da poche ore e potei così compiere interessanti osservazioni: Eupetomena macrura è specie abbastanza robusta, con il primo nido con due piccoli, neri e brutti e che temevo non dovessero sopravvivere, non volli perdere la speranza di allevarli e cominciai ad alimentarli con un poco di latte bollito, il doppio di acqua, un cucchiaio di miele ed una decina di mosche che, dopo aver tolto loro le ali, miscelai col resto facendone una poltiglia quasi liquida tanto da poter imbeccare i pullus con la stessa ogni tre ore. Questi accettarono benissimo
il cibo, con il quale li ho portati a 23 giorni, sino ad implumazione completa altrettanto feci con i pullus di una coppia di Polytmus guairumbi che avevo nl mio allevamento. Stessi risultati anche con pullus di Chlorostilbon aureoventris della Sierra di Cordoba (Argentina).
Per chi avesse invece l'occasione di venire in possesso di soggetti adulti , è necessario per le prime ventiquattro ore alimentarli con una soluzione di acqua, miele o zucchero al 30%; logicamente occorre che l'uccello non sia stato lasciato in condizioni tali da fargli venir meno le sue energie e riserve organiche.In seguito si può alimentarli con una dieta particolare preparata e sperimentata con ottimo risultato dai dottori T. Negri e J.C. Radice, che ho trascritta nel mio libro « Uccelli da gabbia e da voliera di tutto il mondo », (ed. Hoepli Milano).
Con questa alimentazione è stato possibile tenerli in vita per ben sette anni.
Trascrivo una seconda ricetta più semplice e meno completa, pur essendo a sua volta adatta per l'alimentazione dei Colibrì:
ore 7,30
1 litro di acqua
3 cucchiai di Alimento Mellin
3 cucchiai di latte condensato Nestlé
2 cucchiai di zucchero 2 cucchiai di miele ( chiaro )
I 5 gocce di polivitaminico ( Sterogil )
10 gocce di estratto di fegato fresco
ore 11.00 stesse dosi.
ore 15,30
1 litro d'acqua
2 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di miele
15 gocce di Sterogil
10 gocce di estratto di fegato fresco.
Queste ricette possono servire anche per Nettarinie e Saì; per ultimo, chi volesse sbizzarrirsi può preparare una decina di bottiglie a collo largo con il tappo a retino ed allevare i moscerini dell'aceto (Drosophila melanogaster) molto appetibili dai Colibrì, e ogni due o tre giorni aprirne una in voliera. Oltre ad essere un ottimo alimento,si vedrà come non un solo moscerino riuscirà a sfuggire.
Pedro Cristina e Falco di palude