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Visualizza la versione completa : Delusione...



Roberto Giani
05-08-08, 09: 52
La mia coppia di Ecletti si è decisa a fare una covata seria.
Ha deposto due uova e la femmna ha covato assiduamente.
La durata della cova dovrebbe aggirarsi sui 28-30 giorni e al 28° giorno sono andato a guardare: c'erano sempre le 2 uova.
Il giorno dopo ne mancava una (schiusa?) ma non ho visto nessun pulcino. Guardando meglio, però, ho trovato un piccolino morto semi sepolto nei trucioli di legno.
Non vi nascondo la delusione...

Però sono un ottimista e mi son fatto un elenco di cose positive:
- la coppia è affiatata e sessualmente matura,
- sono animali fertili quindi in buona salute,
- la femmina è una buona covatrice,
- non ho avuto mortalità embrionale nell'uovo,
- il pulcino è stato in grado di uscire dall'uovo.

Aspetto fiducioso la prossima covata.


[/URL]
[URL=http://g.imageshack.us/g.php?h=143&i=pappacr0.png] (http://imageshack.us)

giuseppe grossi
05-08-08, 10: 19
Roberto mi dispiace molto per la perdita del piccolo ecletto, speriamo in una prossima covata migliore, in bocca al lupo......

Enzo Patané
05-08-08, 11: 19
Roberto, è proprio questa filosofia che fa la differenza tra un allevatore e un grande allevatore.
In bocca al lupo per la prossima.
//[[]]

PierpaoloPalozzo
05-08-08, 11: 36
Ciao Roberto,
mi dispiace per quanto accaduto, ma ti ammiro per il fatto di aver trovato cose positive in tutto questo!

Attilio Casagrande
05-08-08, 12: 51
Mi spiace Robrto, cmq come hai detto ci sono i presupposti per un futuro, la stessa delusione l'ho gia provata, ma non demordere.
Dato il periodo e clima, sei sicuro di una sufficiente umidità nel nido ?
la stessa cosa mi è successa con i caicchi, ma sono tre anni che non mi hanno più deposto e non ho potuto verificare se dipendeva da questo, il piccolo morto potrebbe essere stremato dallo sforzo di uscire dal guscio, è solo una considerazione cmq.

Fioravante Prontera
05-08-08, 13: 29
Roberto, è proprio questa filosofia che fa la differenza tra un allevatore e un grande allevatore.
In bocca al lupo per la prossima.
//[[]]

Condivido in pieno!

Bravo Roberto!!!

Ps: quando ti capita di venire dalle mie parti fammelo sapere //[[]]

Paride
05-08-08, 14: 57
Roberto, mi dispiace veramente tanto.
Diamo sempre il massimo alle nostre coppie e poi....
ma ricorda la citazione trascritta nella firma del nostro Presidente Novelli.

"" Non è grande chi non cade mai, ma chi sa rialzarsi e riprovare.... ""

Quindi aspettiamo grandi cose e grandi notizie !!!! //[[]]
..... In cxxx alla balena !!!!!!!!!!!!!

Roberto Giani
05-08-08, 15: 16
Grazie a tutti per la solidarietà.

X Attilio
La tua ipotesi è molto plausibile, in queste ultime settimane da me è molto caldo e c'è una gran secca.

Oggi la femmina è fuori dal nido e mi pare abbia smesso di covare. Andrò a vedere come è messo l'uovo rimasto.

Spero non si riaccoppino più per il momento, tra 10 giorni volevo togliere tutti i nidi.
Non mi va che facciano un nuovo tentativo di riproduzione andando incontro ad autunno ed inverno.

roberto ghidini
05-08-08, 19: 14
Roberto, mi dispiace veramente tanto.
Diamo sempre il massimo alle nostre coppie e poi....
ma ricorda la citazione trascritta nella firma del nostro Presidente Novelli.

"" Non è grande chi non cade mai, ma chi sa rialzarsi e riprovare.... ""


In bocca al lupo Roberto ::-°°-

Attilio Casagrande
05-08-08, 19: 34
Si Roberto, il problema dei nidi secchi, io l'ho risolto con dei flebo di acqua naturalmente, in base alla temperatura, si immette dentro al nido tramite dei serbatoi da mezzo litro, li ho ricavati dalle pompette che si trovano in ferramenta, sono dotate di un lungo beccuccio, le infilo dentro un foro che ho praticato precedentemente sul fianco, sul fondo del nido, metto alcune manciate di segatura, sotto al doppio fondo, questa si inbeve d'acqua, la trasudazione a lato del doppio fondo che è un centimetro più piccolo, fa si che mantiene la giusta umidità.
Il procedimento è semplice, ma efficace, di solito faccio due o tre volte l'operazione a cominciare da quando mancano 10 gg dalla schiusa, se faccio a tempo preparo delle foto e metto tutto il sistema.

Pierluigi d'Amore
13-08-08, 00: 34
Si Roberto, il problema dei nidi secchi, io l'ho risolto con dei flebo di acqua naturalmente, in base alla temperatura, si immette dentro al nido tramite dei serbatoi da mezzo litro, li ho ricavati dalle pompette che si trovano in ferramenta, sono dotate di un lungo beccuccio, le infilo dentro un foro che ho praticato precedentemente sul fianco, sul fondo del nido, metto alcune manciate di segatura, sotto al doppio fondo, questa si inbeve d'acqua, la trasudazione a lato del doppio fondo che è un centimetro più piccolo, fa si che mantiene la giusta umidità.
Il procedimento è semplice, ma efficace, di solito faccio due o tre volte l'operazione a cominciare da quando mancano 10 gg dalla schiusa, se faccio a tempo preparo delle foto e metto tutto il sistema.

Attilio,sarebbe fantastico vedere il sistema che usi tu.^[[[]]^[[[]]^[[[]]//[[]]

Roberto, mi dispiace per la perdita del pullus di Ecletto.
Un grande IN BOCCA AL LUPO X la prossima covata//[[]]//[[]]

Attilio Casagrande
13-08-08, 14: 57
Avevo già parlato del problema, http://www.ornieuropa.com/forum/showthread.php?t=1754, ma vedrò di preparare delle foto e metterle sul fai da te

Testapensante
13-08-08, 16: 02
Riconosco che non ho la preparazione e l'esperienza di Attilio (che alleva da molto piu tempo di me e con spendidi risultati!), comunque con i Cana funzionava benissimo mettere un ramo di allora ogni giorno, perchè entrambi i componenti sminuzzavano meticolosamente le foglie e imbottivano quotidianamente il nido. Il calore della femmina faceva "evaporare" la clorofilla delle foglie (spesso usciva dal nido "sporca").
Sistema, questo, che va bene con i Cana, perchè non rosicchiano il tronco. Per le altre specie, in particolare quelle con becco robusto, vista la tossicità del legno di alloro, non mi sentirei di consigliarlo.
Viceversa, usavo il comune fieno da conigli e le uova schiudevano sempre: in particolare, le femmine di agapornis taranta, spesso abituiate ai trucioli, le prima volta buttavano tutto fuori, poi gradivano: sminuzzavano e intrecciavano i fili di fieno, creando una vera e propria conca. Idem i roseicollis e i lilianae (non vi so dei dei Fischer e dei personata, perchè npn li ho mai avuti).
Perlatro, a differenza dei trucioli, il fieno mantiene piu a lungo costante la temperatura di incubazione nei periodi in cui la femmina esce per mangiare; e, cosa non trascurabile, attutendo il peso della madre, evita il fenomeno di schiacciamento nonchè di soffocamento dei pulli, che in talune specie (Agapornis Taranta, appunto) non è infrequante nel caso di femmine inesperte a causa del fatto che nei primi 5 gg i pulli tengono la testa bassa, perchè sviluppa più velocemente della restante massa corporea.
Unica accortezza: a chi decidesse di sperimentare questo metodo consiglio di acquistare il fieno sotto vuoto, perchè sterile; quello comunemente usato dai contadini, e tenuto nei pollai, è naturale luogo di deposito di pidocchi e afidi che possono essere davvero fastidiosi (tipico effetto è quello di trovare il pullo morto, incolpando la femmina perchè a gozzo vuoto, quando invece l'acaro di notte succhia il sangue al piccolo).
Massimo

Testapensante
13-08-08, 16: 05
Ah, scusate, diementicavo:
talora in rete, per gli agapornis roseicollis, vedo foto di nidi fatti con i trucioli di carta.
Il mio medico veterinario mi ha sempre detto di evitare questa prassi per due (seri) motivi:
1. rischio di intossicazione da piombo, cromo o cobalto (naturali componenti di molti tipi di inchiostro; gli utlimi due per quelli non neri);
2. pericolo di soffocamento se il soggetto, sentendosi alcuni trucioli nel gozzo, beve, perchè la carta, assorbendo il liquido, si gonfia.
Massimo

Attilio Casagrande
13-08-08, 17: 41
Si Massimo è vero ,la carta non va usata, sull'uso delle foglie fresche sono daccordo, ma resta il fatto di quelle specie che non portano materiale al nido, e sono molte, l'umidità relativa è fondamentale anche con gli australiani, pensa che anche con una covata di pennant, erano passati due gg da quando doveva schiudersi il primo uovo, fatto un'iniezione d'acqua, il giorno sucessivo sono nati 3 contemporaneamente, questo prova che stavano soffrendo la mancanza di umidità.

Giovani roselle comuni

Testapensante
13-08-08, 17: 55
Certo, Attilio, pienamente d'accordo con te)).
le foglie di alloro le usavo solo per i Cana e con che meticolosità le sminuzzavano)).
Raccontavo solo la mai esperienza con il fieno nei Taranta; metodo che mi aveva portato bene)).
Un mio amico, che ha una coppia di cenerini, questo anno gli hanno nidificato usano rametti di veccia (quella che i contdini usano per legare le viti).
Il truciolo io non lo usavo perchè nel taranta poteva portare anche al soffocoamento dei pulli (nella femmine alle prime cove, ovvio); ma comprendo che era un caso un pò particolare)).
Massimo