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Visualizza la versione completa : L'assurdo regolamento regione toscana per l'allevamento di uccelli indigeni



1958nanni
03-10-07, 20: 47
Salve a tutti,
mi chiamo Giovanni e sono un toscano che ha fatto da pochi giorni domanda di iscrizione all'AOE perchè da anni allevo turdidi sia ancestrali che mutati con regolare autorizzazione provinciale ma dal prossimo anno vorrei aggiungere al mio allevamento due o tre ]§coppie di fringuelli, una di cardellini ed altra di verdoni mutati (peraltro i verdoni già li possiedo e li riproduco da due anni).
La mia provincia mi ha detto che posso detenere gli uccelli che siano corredati da idonea ricevuta di provenienza ma non possono autorizzarmi all'allevamento se non sono iscritto alla FOI.
Purtroppo sono andato a leggermi il regolamento regionale e con mia sgradita sorpresa ho appurato che effettivamente l'unica associazione ornitologica citata è la FOI.
A questo punto che posso fare?
Dovrei non mettere in riproduzione gli uccelli nella speranza che questo assurdo regolamento (mi sembra sia l'unico in Italia) cambi e prenda atto dell'esistenza di tante altre nuove associazioni oltre la FOI, oppure utlizzarli ugualmente e rischiare sanzioni?
Non potrebbe il Direttivo dell'AOE prendere contatti con la Regione Toscana per far modificare un regolamento così discriminante verso coloro che hanno scelto o sceglieranno di non iscriversi alla FOI ma ad altre associazioni peraltro aventi carattere sovra nazionale ?
Ringrazio tutto coloro che potranno darmi un consiglio ed in particolare coloro che dall'interno dell'AOE avranno la possibilità di combattere assieme a me questa battaglia.

Luca Anniballi
03-10-07, 21: 09
Ti do innanzitutto il mio benvenuto.
Proprio stamattina, ho letto, riletto stampato e "tatuato"nella mente il regolamento riguardante la fauna autoctona per la regione Sicilia.
Anche da noi, è citata la foi, ma specifica che se non iscritti a tale associazione, devono essere marcati da anello inamovibile approvato dalla CCTTNN.
Il nostro anello, è approvato dalle federazioni europee appartenenti alla C.O.M, quindi secondo il mio parere, quello del mio legale a cui ho chiesto eventuali vizi di forma e di scrittura facendogli leggere tutti i moduli, secondo il funzionario della Ripartizione Faunistica Venatoria di Siracusa, non ci sono problemi.
Purtroppo, i legislatori che emanano le leggi, molto spesso non sono guidati nello specifico da "veri allevatori di fauna indigena".
Ho scelto di iscrivermi in AOE, con la consapevolezza che c'è gente che si batte anche per queste giuste cause, perchè sono allevatori.
Non so a questo punto, se la regione Sicilia questa volta ha azzeccato, ma dopo tanti misfatti almeno una bella cosa.......

attanasio mozzillo
04-10-07, 00: 33
Ciao Giovanni

comprendo bene la tua amarezza. Purtroppo coloro che hanno attivato i contatti con le istituzioni toscane, hanno manifestato una perfetta mentalità pluralista. Ho seguito personalmente, ai tempi in cui ero Segretario Foi, la questione degli anelli e stavamo raggiungendo anche interessanti risultati. Con i responsabili del Ministero dell'Agricoltura, d'intesa con altri responsabili e del Corpo Forestale e della Commissione Nazionale Scientifica, la possibilità di arrivare ad una legge che, cosi come in Europa, facesse perno sull'anello ed in particolar modo sul concetto di anello inamovibile. Non so se riusciremo ad ottenere interviste con i responsabili delle Federazioni Nazionali esistenti e mi riferisco alla FOI ed alla UIO. Io mi augurerei dell'affermazione di un principio di pluralità e di democrazia.
In Emilia e Romagna si è puntato molto sul concetto di democrazia e pluralità . Ed il sottoscritto con l'allora Presidente del Raggruppamento Emilia e Romagna e con il responsabile della Commissione Foi , Ezio Parise, commissione composta da solo noi due, ci attivammo a ché questo principio di democrazia si determinasse concretamente.
Ti dirò che anche in presenza di una legge regionale (in emilia e romagna) chiara , mentre in tutte le provincie potevano tranquillamente allevare, nella provincia di Parma non era possibile, e dovemmo ricorrere al Consiglio di Stato ed anche in presenza di tale importante atto, non si riusciva ad avere la possibilità di allevare. La situazione si sbloccò solo perchè si era i presenza di elezioni, che spinsero a concederci tale possibilità. Io attualmente ho tale autorizzazione e sono regolarmente iscritto alla ASL col mio numero.
Tu giustamente chiedi un nostro intervento. Ti ringrazio. Ma sappi che siamo al momento semplicemente una Associazione. E di potere contrattuale ne abbiamo poco. Una eventuale AOE in Toscana, avrebbe questa possibilità legittima. Una stessa discriminazione lo si ha a livello Europeo nella stessa COM. E personalmente non penso che il futuro prospetti nuove albe in quel campo. Io ritornerei di nuovo alla carica chiedendo se la Provincia fornisce anellini inamovibili, visto che non ti si può obbligare per legge ad una associazione o federazione. La legge nazionale parla di anellini inamovibili. E' il punto nodale. Riprova. Facci sapere. Sarebbe la tua , in una regione democratica come la Toscana , una bella vittoria della libertà delle idee e del rispetto della democrazia. Noi ti siamo vicini e possiamo darti i possibili consigli basati sull'esperienza.

Sono a tua disposizione . Il mio numero lo trovi facilmente. Siamo qui proprio per riaffermare la validità della democrazia.

Attanasio Mozzillo

viga
04-10-07, 09: 31
penso che se l'AOE scrivesse alla regione toscana ed ai gruppi consigliari allegando lo statuto la tipologia di anelli potrebbe facilmente ottenere il riconoscimento.
non sono toscano ma penso comunque tramite conoscenze di un associazione di cui faccio parte di potervi essere d'aiuto se vi interessa contattatemi.
lo stesso discorso vale per quasi tutte le regioni italiane."§

Vittorio
04-10-07, 19: 06
ecco un preziosissimo granellino di sabbia. grazie, Viga.

Fabrizio T.
04-10-07, 21: 52
tanto per aggiungere qualcosa all argomento...
situazione in provincia di padova:
I cacciatori hanno ottenuto la caccia in deroga di peppole e fringuelli...Bene,le associazioni venatorie stanno raccomandando ai propri soci di utilizzare uccelli da richiamo con certificato di cessione e anello italiano ..foi
1. in provincia di padova con gli anelli foi puoi solo allevare per scopo amatoriale espositivo! per allevare uccelli da richiamo le autorizzazioni son diverse...
2.Ma la foi non era diventata associazione onlus..., afin di poter cambiare la nostra immagine ...bla bla bla ...però qua sembra l unica autorizzata a cedere uccelli ai cacciatori...]"//

Roberto Danese
04-10-07, 23: 04
Allevare è proteggere!][-

roberto ghidini
05-10-07, 21: 31
Ma che "allevare è proteggere" questi sono tutti esotici di cattura --^° --^° --^°
Dove lo vedi un "indigeno"
CIAO

Roberto Danese
06-10-07, 01: 51
Naturalmente!....la mia era una provocazione.....

1958nanni
12-10-07, 20: 45
Ciao,
ti ringrazio innanzi tutto per la tua disponibilità.
Ho riparlato con i responsabili dell'Ufficio Caccia della regione Toscana, ma purtroppo hanno le mani legate dall'attuale regolamento che richiede l'iscrizione alla Foi, tuttavia mi hanno detto che dovrebbero prossimamente rivederlo e sarebbe importante che l'AOE si facesse conoscere a livello regionale (" visto che esiste solo da tre mesi") e chiedesse anche di poter partecipare in modo attivo alla revisione del regolamento stesso.
Potrebbe essere una buona occasione per la nostra associazione di crescere e di essere una valida alternativa alla FOI.

Cordiali saluti.

Giovanni

attanasio mozzillo
18-10-07, 14: 52
Ciao,
ti ringrazio innanzi tutto per la tua disponibilità.
Ho riparlato con i responsabili dell'Ufficio Caccia della regione Toscana, ma purtroppo hanno le mani legate dall'attuale regolamento che richiede l'iscrizione alla Foi, tuttavia mi hanno detto che dovrebbero prossimamente rivederlo e sarebbe importante che l'AOE si facesse conoscere a livello regionale (" visto che esiste solo da tre mesi") e chiedesse anche di poter partecipare in modo attivo alla revisione del regolamento stesso.
Potrebbe essere una buona occasione per la nostra associazione di crescere e di essere una valida alternativa alla FOI.

Cordiali saluti.

Giovanni

Ciao Giovanni


complimenti, ottimo lavoro. Se hai bisogno io sono disponibile a venire anche in Toscana per surrettare posizioni corrette. L'AOE nazionale sicuramente si farà viva nel caso della Toscana, come è auspicabile che si costituiscano AOE provinciali e regionali. Di segnali ce ne sono e vanno incoraggiati. Disponi delle mie conoscenze e della mia disponibilità.

A presto

Attanasio Mozzillo

Luca Anniballi
19-10-07, 20: 40
Attanasio, sai sempre come tirar fuori le pa....................... role giuste al momento giusto!!!

La tua disponibilità verso l'associazione, il forum e il rispetto per i componenti e membri supera ogni barriera!!!!!

GRANDE!!!

maurizio44
25-10-07, 14: 24
E' auspicabile che ci si interessi anche per la regione Lazio. La cosa è già in calendario?"§

Testapensante
14-04-08, 12: 50
Scusate il ritardo,
ma leggo solo ora il forum in questione.
Premetto che approfonfirò meglio la questione, anche io sono Toscano, Livornese, e passerò dagli Agapornis ad alcuni Cenerini.
Da dottore in legge vi dico che il nostro sistema giuridico è fondato su un sistema di fonti, ossia la legge prevede una prevalenza per gradi della naroma dalla quale prevale la regola.
Il tutto come segue:
1. normaiva comunitaria o sovranazionale;
2. costituzione e leggi costituzionali;
3 legge ordinaria ed atti aventi valore di legge;
4. regolamenti e circolari.
Salvo che una norma di grado superiore non preveda uno specifico obbligo con delega alla norma di grado inferiore (c.d. "norma in bianco"), la norma di grado inferiore non può derogare alla superiore.
In questo caso, non mi sembra che la normativa comunitaria preveda l'oobligo di anellazione nè di iscrizione ad associazioni di settore, ma solo, ai fini che qui ci interessano, la diretta rintracciabilità di ogni esemplare.
Per di più la nostra Costituzione tutela il diritto di associarsi come di non associarsi. Pertanto, anche se ora si discerne di uccelli non ricompresi nella normativa CITES, non vedo come una fonte subordinata possa imporre l'iscrizione ad una federazione.
Discorso diverso per le mostre: visto chr sono facoltative, se uno decide di aderirvi deve altresì sottostare alle regole predispoete dal'organizzatore. Ma in questo ultimo caso la fonte dell'obbligo è convenzionale, non legale (se non per gli standards sanitari e di locatin che l'organizzatore della mostra deve rispettare a fini di tutela sanitaria).
Massimo

Testapensante
14-04-08, 12: 56
La normativa in materia è vasta.
Richiamo solo il un link generale con le principali fonti, rimettendo poi agli appassionati dei vari settori la tematica:
http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/l28046.htm