Visualizza la versione completa : Che fine fanno i canarini allevati alla "de Baseggio " ?
Agata Pastello Giallo
13-08-08, 15: 20
Ho avuto modo di leggere il libro di de Baseggio " Campioni e razzatori ", ho trovato alcuni passi realitvi all'allevamento che ritengo sconcertanti, almeno li ritengo tali alla luce di quella che è stata l'esperienza personale ( poca ! ) del sottoscritto.
de Baseggio parla di norme igieniche strettissime, di locali di allevamento quasi asettici, cambi di scarpe, cambi d'abito, mascherine ...
penso che risulti assai dispendioso farsi noleggiare dal locale ospedale la sala operatoria per allevarci canarini.
Ok, posso anche capire che la figura dell'incauto la faccio io, che non cambio le scarpe prima di entrare nel locale dove allevo nè spruzzo del disinfettante sullo zerbino.
La domanda che pongo è la seguente : che fine fanno i canarini allevati in un ambiente asettico e ultraprotetto quando devono concorrere in mostre dove ( parlo per esperienza personale e non per sentito dire ! ) le gabbie e le mangiatoie sono letteralmente incrostate di feci, come reagisce il loro fisico tenuto sempre al riparo da qualsiasi agente patogeno quando devono concorrere in una mostra dove ciascun allevatore ( parlo sempre per esperienza diretta e non per sentito dire ! ) mette la mano nel secchio pieno d'acqua per riempire i beverini ? Non credo che tutti gli allevatori prima di mettere le mani nel secchio d'acqua comune se le siano lavate con il Betadyne !
Un canarino allevato in un clima asettico può bere la stessa acqua dove un allevatore ( cosa che ho visto personalmente ! ) vi ha intinto la mano con la quale si è prima pulito il naso senza usare il fazzoletto ?
Ai posteri l'ardua sentenza ...
lorenzo fornaciari
13-08-08, 18: 10
Ciao.
In effetti ho anche io uno dei tanti libri scritti da De Baseggio.
Il discorso che hai messo in risalto tu sulla pulizia in effetti è un po' un chiodo fisso ed una base di comportamento molto importante per il professore che lungi da me 'idea di contraddire.
Di base quello che lui scrive è giustissimo, facendo così i propri volatili difficilmente avranno problemi o malattie, però dal lato pratico di un normale allevatore/appasionato come può essere qualsiasi di noi tutta questa igene ed asetticità è molto difficile da ottenere se non allevando in una sala operatoria! ///;;
Secondo la mia opinione c'è sempre una buona via di mezzo tra il fregarsene completamente anche delle più semplici norme di igene ed essere dei "chirurghi" dell'ornitologia, basta solo usare un po' il buon senso.....................obbiettivamente se un uccello viene allevato in un'ambiente così perftto ed asettico probabilmente se e quando entrerà in contatto con suoi consimili allevati in maniera meno drastica sarà una facile preda di virus e batteri vari con i quali il suo organismo non è mai venuto a contatto prima.
Questa è la cosa oggettiva, ad ognuno tocca poi trovare la soluzione ideale peril proprio allevamento!//[[]]
Agata Pastello Giallo
13-08-08, 18: 35
Ciao.
In effetti ho anche io uno dei tanti libri scritti da De Baseggio.
Il discorso che hai messo in risalto tu sulla pulizia in effetti è un po' un chiodo fisso ed una base di comportamento molto importante per il professore che lungi da me 'idea di contraddire.
Di base quello che lui scrive è giustissimo, facendo così i propri volatili difficilmente avranno problemi o malattie, però dal lato pratico di un normale allevatore/appasionato come può essere qualsiasi di noi tutta questa igene ed asetticità è molto difficile da ottenere se non allevando in una sala operatoria! ///;;
Secondo la mia opinione c'è sempre una buona via di mezzo tra il fregarsene completamente anche delle più semplici norme di igene ed essere dei "chirurghi" dell'ornitologia, basta solo usare un po' il buon senso.....................obbiettivamente se un uccello viene allevato in un'ambiente così perftto ed asettico probabilmente se e quando entrerà in contatto con suoi consimili allevati in maniera meno drastica sarà una facile preda di virus e batteri vari con i quali il suo organismo non è mai venuto a contatto prima.
Questa è la cosa oggettiva, ad ognuno tocca poi trovare la soluzione ideale peril proprio allevamento!//[[]]
Ciao Lorenzo, l'anno scorso al campionato regionale lombardo all'ingabbio ho visto un allevatore "pulirsi" il naso con la mano - stile calciatori - e tuffare poi la stessa mano nel secchio dell'acqua per riempire il beverino. Non ho contato quanti allevatori hanno messo le mani nel secchio per riempire i beverini !!
lorenzo fornaciari
13-08-08, 19: 48
///;;///;; questo tipo di allevatori sarebb meglio che si dessero ai polli ed ai tacchini più che ai canarini! :D:D
Non ho letto il libro però allevare un canarino o qualsiasi altro essere vivente (bambini compresi) in un ambiente il più possibile pulito è solo deleterio! il contatto con virus e batteri ci permette di sviluppare al meglio il nostro sistema immunitario, per non parlare delle reazioni allergiche...
Cristiano Ferrari
13-08-08, 20: 15
Mah,io ho 3 libri del Professore,devo dire che sono oltremodo interessanti.
Ho modificato alcuni dei miei comportamenti,per quanto riguarda l'aspetto sanitario,mentre altri non li condivido.
Penso che ognuno allevi col suo metodo,qualcuno imbottisce di medicinali,qualcuno alleva col monoseme,ecc.
L'importante e' il rispetto delle opinioni altrui anche se non le si condivide...//[[]]
C'è poco da discutere sul fatto che il sistema immunitario debba venire a contatto con agenti patogeni per immunizzarzi essendo un'evidenza scientifica...
salvatore cremone
13-08-08, 22: 48
Anche io quando vado dal mio medico di fiducia, questo mi dice:
Non fumare, segui un alimentazione sana, devi dimagrire "sig, sig", poi si accende una sigaretta e mi racconta di questo o quel ristorante.
Quando gli faccio notare il controsenso, questo mi risponde, che il protocollo dovrebbe essere questo, poi ognuno di noi e' libero di morire come meglio crede.
Effettivamente dal lato gestionale dell'allevamento fare quello che il Prof. descrive nei suoi libri e' pazzesco, dopo qualche giorno regaleremmo tutto al primo che ci capita, ma la prassi da manuale e quella, poi ogni persona la personalizza.
Alle mostre poi che l'acqua dei secchi e' sporca, bhe quello e' colpa nostra, personalmente prendo un secchio lo lavo per bene e riempio i beverini dopo averli lavati in un altro secchio.
Invero molte mostre tipo Reggio, usa taniche con il rubinetto, quindi nessuno puo' ficcarci le manine dentro.
Testapensante
14-08-08, 08: 27
Agata,
posso capire il tuo scetticismo.
paròare di slaa operatpria, è eccessivo: le norme igieniche di cui parli si giustificani dal fatto che la maggior parte delle patolige avirie, specie quelle di origine virale, si trasmettono col pulviscolo delle piuma; è non è un caso che sia proprio l'uomo (paradossalmente non l'animale malato) a rappresentare il maggior veicolo: frequanti allevamtni o mostre in cui vi èp una grandissima quantità d pulviscolo nell'aria (pensa a Regggio Emilia) e poi entri nel tuo allevamento: non vi sarebbero rischi se i soggetti esposti fossero tutti testati e sani, ma sappiamo bene che la realtà è diversa.
Per quato è buona norma cambiarsi le scarpe e, se si viene da fuori e non ci vogliamo cambaire, indossare una tunica o u na giacca larga sopra i vestiti.
Classico esempio, epr i canarini, è proprio la sinusite infraorbitale, di cui spesso si sente parlare (occhi che lacrima, canarino che si strofina al posatoio): la patologie è curabilissima e è causata da un protozooo che poi ti si deposita nell'ambiente. Se il protozoo è da molto nel tuo allevamento, e spesso non tutti i soggetti sono sintomatici, potendoilo ahce solo ospitare, ogni tua cessione è un protozoo che enra in un alatri allevamento e che può restare latente per tempo.
Per quato sarebbe bene che gli alevatori iniziassero a non temere più di dire che hanno problemi (gli uccelli sono essere viventi e possono amamlarsi, proprio coem noi; in questo non c'è nulla di male): ciò che conta è informarsi e adottare le norme giuste a risolvcere e prevenire i vari problemi che possono presentarsi, confrontadoci e facendo tanta informazione tutti insieme.
Ma ciò dipende solo dalla eziologia delle patologie: io ringrazierei chi le studia e ci informa!.
Massimo
Non capisco come ragionate... se andate a una mostra per non ammalare i miei canarini vi cambiate vestiti e scarpe (e qui ci starebbe bene la domanda "ma non è più sicuro bruciare il vestiario potenzialmente infetto?") ma allora quando andate al supermercato a fare la spesa prima di rientrare a casa vi cambiate i vestiti e le scarpe per non rischiare di portare agenti patogeni in casa che potrebbero infettare i vostri cari? quando leggo certe cose mi domando se sappiate come funziona il sistema immunitario!
Testapensante
14-08-08, 10: 19
jalapeno,
premesso che io non capisco come ragioni tu, una corretta informazione ti deve dire quali sono le regole che dovrebbero essee seguite e ALMENO le nozioni basilari delle principali patoligie, in moda da evitarle e prevenirle; poi tu hai il diritto di fare come vuoi.
Compito di un forum e di una associzziaone è quella di divulgare un corretto e giustio modo di allevare e detenere i soggetti, cosi come quello di indicare i metodi migliori di detenzione degli uccelli.
La libera e sensata scelta postula prima la corretta informazione.
Ad ogni modo, col rispetto che mai deve mancare, ti scrivo che il tuo paragone col supermercato non merita risposta.
Tengo di nuovo a sottolineare come mentalità poste alla base della tua risposta sono il principale motivo di diffusione anche tra i canarinie fringillididi patologie che non erano loro proprie, e mi riferiscoa lla polyomavirosi (che, guarda caso, di diffonde proiprio col pulviscolo).
Sul forum troverai i link SCIENTIFICI che ho allegato. Se ti servono, te li fornisco di nuovo.
Che questo possa far preoccupare, lo comprendo benissimo; e ti sono vicino.
Ma basta vedere il bicchiere mezzo pieno: tutti insieme rimocchiamoci le maniche, smettiamo di vedere nelgi uccelli fonte di reddito e cerchiamo di diffondere una diversa mentalità, che, scevra dallo sciocco pensiero che allevare si produrre a catena più soggetti possibili, diventi il punto di partenza di una collaborazione reciproca, DI TUTTI, per lavorare bene e come si deve.
Massimo
una corretta informazione ti deve dire quali sono le regole che dovrebbero essee seguite
Giustissimo per questo sono intervenuto, per dare una corretta informazione.
Non merita risposta perchè? il supermercato come molti altri luoghi frequentati da molte persone (e anche li c'è il pulviscolo) è pieno di agenti patogeni quindi il paragone regge eccome...
Non ho bisogno di leggere i tuoi link scientifici, ho avuto la fortuna di studiare determinate tematiche all'università.
salvatore cremone
14-08-08, 11: 47
Si invita tutti gli interessati a questa discussione di non uscire fuori tema.
La domanda era " Che fine fanno...............".
Eventuali altre problematiche vanno discusse nei post appropriati.
Grazie
Testapensante
14-08-08, 12: 13
Salvatore,
io mi sono inserito in un tema già aperto con quelle problematiche (richiamo alle indicazioni di un preciso autore).
Non ritengo che spezzare e classificare sia sempre opportuno, perchè si rischia di perdee il filo logico di un certo argomento, facendo risultare come lontano o "spezzato" ciò che invece è unitario.
Peraltro, la problematica è strettamente inerente al "che fine fanno ....", perchè ne costituisce un possibile antecedente.
Massimo
Agata Pastello Giallo
14-08-08, 12: 40
Scusate, forse non sono stato chiaro nell'esporre le mie idee. Ritengo il modello di allevamento di de Baseggio prettamente teorico, le precauzioni da lui auspicate sono tali da far desistere qualsiasi allevatore "normale". Anche Cristiano, se ho capito male chiedo scusa, pur lasciando trasparire ammirazione per il prof. de Baseggio dice di non condividere alcuni aspetti.
Pur ritenendo il prof. de Baseggio un luminare ritengo tuttavia che sia per certi aspetti un "talebano" , un bacillofobo. Ok con l'igiene, mi chiedo però se il Prof. sterilizzi personalmente le posate prima di mangiare.
Per Massimo :
Sono pienamente d'accordo che un allevamento più è sano e meglio è, su questo non ci piove.
Riguardo all'igiene "ossessiva" ti porto l'esempio di due mie amiche, due sorelle. La prima sgregava letteralmente i figli da piccoli da ottobre a marzo mentre l'altra portava fuori i figli da piccolissimi anche in dicembre e gennaio. I bimbi tenuti in casa puntualmente si ammalavano durante l'inverno, i bimbi tenuti fuori anche in dicembre e gennaio avranno preso l'influenza si e non 3 volte in 15 anni.
Considerazione ( amara ) sulle norme igieniche in allevamento : nel tuo allevamento tieni temperatura e umidità ottimali, usi ogni giorno mangiatoia, beverino e posatoi nuovi, sostituisci l'osso di seppia ogni due giorni, usi acqua non del rubinetto ma apri una bottiglia nuova ogni giorno, metti il disinfettante sullo zerbino, disinfetti i muri, cambi gli abiti prima di entrare in allevamento, ti metti la mascherina. Fai tutto questo, porti i soggetti in mostra ( a parte il fatto che secondo me soggetti tenuti nelle condizioni da me descritte morirebbero se solo un visitatore ad una mostra facesse una puzzetta sotto la gabbia di uno dei soggetti in questione ), arrivi all'ingabbio e vedi ... un allevatore che si pulisce il naso con la mano e mette la stessa mano nel secchio dell'acqua dove altri allevatori a loro volta mettono le mani per riempire d'acqua i beverini !!!
Domanda : Che senso ha ??
Roberto Giani
14-08-08, 12: 53
Se si ragionasse come Testapensante, non esisterebbero più le mosrte ornitologiche.
Amassare migliaia di uccelli promiscui (canarini, indigeni, esotici, pappagalli, tortore) è un fattore di rischio molto alto perchè ovviamente non è possibile che siano TUTTI testati sulle varie patologie possibili ed esisteranno certamente dei portatori sani.
Detto questo, però, le mostre esistono e non mi pare si verifichino grandi stragi o grandi epidemie, anche se si usano gli stessi secchi per riempire i beverini e se l'allevatore zozzone di turno s'è pulito il naso con le dita prima di immergerle nell'acqua comune.
Credo che, come in tutte le cose ed in tutti i comportamenti, ci voglia il buonsenso.
Testapensante
14-08-08, 12: 58
Agata,
allora credo che sia io quello incapace di spiegarsi e di comunicare normalmente:
1. ho capito che il riferimento al contenuto bibliografico era solo generico;
2. ho solo detto che non dovrebbe sembrarci poi cosi "ossessivo", se visto da un punto di vista medico: determinate patologie aviarie, le peggiori (perchè, a differenza della coccidiosi, del vaiolo, della colibacillosi e cosi via) non sono immediate, ma si trasmettono in modo silente: sono incuorabili e ti macchiano tutto una progenie.
Il mio intervento voleva dire che, se si prende atto del fenomeno pulviscolo e si frequantano allevamenti non testati per questi particolari virus, specie a fronte delle segnalazioni recente delle autorità scientifiche (cnhe a tutti noi allevatori sembrano sempre lontano e lungi dal verificarsi presso di noi), non dovrebeb sembrare poi cosi strano non entare in allevamento con gli stessi vestiti con i queli sei stato da un commerciante, in una mostra mercato o in un allevamento non conoscito BENE.
Basta.
E' un discorso molto semplice il mio. Non condivio l'uso dell'aggettivo "ossessivo" accanto a questa norma, che è di profilassi NORMALE.
A monte vi è tanta ignoranza (nel senso tencino ci non conoscenza) della medicina veterinaria, tendendo ognuno di noi a non comprendere che anche l'uccello più comune, qualle che costa €. 10,00=, è un complesso organismo, che, per effetto della nostra condotta va a interargire con altri organismi.
Se dunque teniamo davvero agli uccelli, e non volgio credere che non sia cosi, dovremo inizre a investore meglio su come alleviamo; dovremo essere noi i primi a sottoporre le esposizoni e le mostre a test e vaccini.
Poi dobbiamo smettere di meteter tutte le patologie sullo stesso piano: come noi possiamo contarrre gravi malattie virali, incurabili, avendo rapporti non protetti con sconosciuti, così è per gli uccelli: non confondiamo il polyoma con la coccidiosi o la megabatteriosi!!!.
Non me ne vogliate, ma vorrei cheidere agli allevatori di canarini o di fringillidi, quanti di loro sapessero del recente alalrme polyomavirosi e quale informativa e divulgazione abbiano in tal senso fatto.
Torno a fare il solito esempio: la cessazione dal commercio del vacciono antivaioloso per i canarini, a causa del suo scarso uso, a mio avviso non ha giusitificazione alcuna. Ed è VERGOGNOSO.
Il vero allevatore non è quello che ogni anno "sbanca" numeri da caèpogiro di novelli; ma quello che, anche se con solo 2 coppie riprodutrrici, si prende cura di loro con una visione più realista.
Che senso ha il gesto che tu citi?. Che nessuno di noi, per non rendere la cosa "noiosa" o forse per non rompere le uopva nel paniere alla prassi di certi acquisti e giri facili di animali, ha mai pensato di sottoscrivere un regolamento che, NELL'INTERESSE DEGLI ANIMALI, subordinasse la esposizone o le mostre mercato a test e vaccini....
Solo se si conoscono veramente i meccanismi animali, è possibile apprezzarne davvero il valore e la bellezza.
Massimo
Testapensante
14-08-08, 13: 15
Ah, Roberto:
sul buon senso ci siamo. E' il concetto di buon senso che ha contorni piuttosto sfumati.
Sul fatto dei test su titte le patologie, mai detto: ogni specie ha solo due o tre patologie virali da indagare: se tu parti con coppie testate, non varai mai cvon i filgi il problema del virus.
E, se può scappare qualche portatore sano, bè con la scusa del buon senso quale scudoi per non parlare di certe problematiche credimi che di portatori sani (che nella polyomavirosi sano non è mai: consideralo come un siero positivi all'HIV o all'epatite) ne scappano troppi .....
Perciò, informazione, parlare e dire ai giovani come partire.
Poi ogni va come crede, ma dopo aver saputo.
Massimo
lorenzo fornaciari
14-08-08, 13: 23
Allora adesso faccio io una domanda.
Qui si parla di regole di igene e tutto quello che ne consegue, condivisibii o meno non mi addentro, però se uno come me alleva completamente all'esterno??...................io ho 3 voliere in un terrazzo a cielo aperto, come è possibile applicare tutte le succitate prassi di igene in un tipo di allevamento del genere?.................e come me credo che in tantissimi allevino all'aperto mettendo i propri uccelli "a disposizione" di migliaia di batteri o patogrni vari portati da vento o animali liberi!?!
Lo so che questa è una domanda un po' provocatoria per uno come Massimo alias Testapensante, ma è comunque un dato di fatto e quindi deve essere preso in considerazione!
Testapensante
14-08-08, 14: 26
Lorenzo,
bella domanda: allora, anche io allevo all'esterno e, nonostante all'inizio credessi che l'animale soffrisse, ora ho capito che erravo.
L'igiene non deve essere "ossessiva". Voi continuate a confrondere l'igiene in sè, che certo gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione, con la profilassi da adottare in CERTE SITUAZIONI.
A questa ultima io mi riferisco. Solo a questa ultima.
Ti ripondo secco: se pulisci normalmente, non ci sono problemi.
Peraltro, la polyomavirosi è una malattiva virale che in natura non esuste, è una nostra creazione, che purtroppo inizia a diffondersi proprio perchè originaria delle cocorite, poi il virus, mutando, ha dimostrato di colpire molte specie di volatili (pure i polli....) !!.
batteri e fugnhi ci sono sempre e semrpe ci saranno, io diffido degli ambienti asettici!!!.
Cerco solo di sostenere, ma forse mi spiego male o forse cosi si vuole, che non è corretto mettere sullo stesso piano tutte le patologie, specie quelle che stanno "nascoste" a livello sierologico, di sangue; che non danno un danno economico, perchè l'uccello non muore subito e sonoa sintomatiche.
Ma, per converso, è come se tu propagassi l'AIDS a tutto il tuo ceppo e alla discendenza E' la stessa cosa.
Dico solo questo: preso atto di questo pericolo, che per i canarini e i fringillidi è ancora controllabile, parliamone e interveniamo. Perchè aspettare di essere alle strette??.
Il rischio del pulviscolo è negli ambienti chiusi: entri in un negozio, daun commerciante o in un grande allevamento chiuso. bene, allora appena arrivi a casa, fatti una doccia e lava i vestiti normalmente.
Facciamo informazione e diciamo ai giovani che, nell'acquiater i nuovi soggetti, ne comprino di meno e facciano il test prima. Se positivo, potrà beneficiare delle garanzie di legge, isolando l'uccello e togliendolo dalla riproduzione; se negativo, fino a che non introdurrà nuovi soggetti, avrà sempre e solo soggetti sani.
Diffodiamo questa semplice regola e nel giro di qualche anno la polyomavirosi sarà solo un brutto ricordo.
Ma PARLIAMONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il mio non mi sembra un ragionamento cosi perfido.. .... Per le mostre, basterebbe dire di esporre solo i soggetti testati o vaccinati. Mica bisgna, come dice Giani, fare i test per tutto!!!. Cosi come per le prsone si parfa di HIV, facciamo anche per gli uccelli. Poi, se uno nulla vuole fare, affari suoi, ma mettiamo tutti nella condizione di sapere cosa è, cosa fare o non fare.
Di nuovo: a settembre, dopo tanti sforzi, inizierà una campagna informativa sulla malattia (INCURABILE), che può essere prevenuta con un vaccino a costo irrisorio.
Il farmaco non è registrato in Italia, ma vi è una particolare procedura che permette, previa identificazioni del numero delle dosi desiderate, di importarlo legalmente.
Negli psittacidiformi, il virus può essere contratto solo nei primi 3 anni di vita dell'uccello; dopo questo riesce a smartirlo. Ecco che il problema è vaccina i novelli, in modo che, spostandosi prima di trovare la definitiva collocazione, non contraggano il virus.
L'iniziativa sarà divulgata anche da un noto luminare della medicina veterinaria, vedrete.
Per favore, non confodiamo le questioni: qui non si parla di batteri o funghi, ma si un virus solo. Uno solo.
Spero che, alemo su questo, gli allevatori siano uniti.
Massimo
Lorenzo,condivido in toto la tua affermazione,anchio allevo all'aperto con vari problemi come hai segnalato tu. Negli anni ho visitato molti allevamenti, in alcuni ho trovato,come pulizia la mia stessa condizione,in altri ,specialmente in uno ho visto sul fondo delle gabbie almeno 3 cm di escrementi ma i soggetti(diamanti di Gould e esotici vari)anche costosi in piena salute,con un piumaggio perfetto,penso fosse almeno due mesi che non li puliva.
L'allevamento che più mi ha colpito è stato quello di canarini e cardinalini dove l'ampio locale sembrava una stanza operatoria,piastrellato fino quasi al soffitto,l'allevatore con camice bianco e zoccoli da infermiere,in una vetrinetta vi erano parecchi prodotti medicinali,e sbirciando ho notato sul calendario tutti i trattamenti da farsi quel mese,l' amico che era con me e che doveva acquistare una coppia di cardinalini mi chiese consiglio sul da farsi,io, anche davanti a questo allevatore infermiere sconsigliai l'acquisto.
Testapensante
14-08-08, 16: 44
Mario50,
forse parlo arabo: l'argomento non è igiene strema, ma prevenzione polyomavirosi e pulviscolo.
Il pulviscolo, per darti una idea, resriste a tutti questi trattamenti.
Gli unici efficaci sono quelli che non tollerano la presenza di uccelli in loco.
Torniamo al tema polyomavirosi?.
Grazie
Massimo
salvatore cremone
14-08-08, 17: 27
Ancora una volta devo ricordarvi che l'argomento della discussione non verte sulle malattie degli uccelli, quindi prego tutti di tornare in tema.
Eventuali altre problematiche prego postarle nelle aree di competenza.
Grazie
Riguardo all'igiene "ossessiva" ti porto l'esempio di due mie amiche, due sorelle. La prima sgregava letteralmente i figli da piccoli da ottobre a marzo mentre l'altra portava fuori i figli da piccolissimi anche in dicembre e gennaio. I bimbi tenuti in casa puntualmente si ammalavano durante l'inverno, i bimbi tenuti fuori anche in dicembre e gennaio avranno preso l'influenza si e non 3 volte in 15 anni.
Questa testimonianza ci spiega nella pratica come funziona il sistema immunitario, e ci fa capire che l'eccessiva igene è deleteria e controproducente! Il sistema immunitario per essere efficente deve avere modo di venire a contatto con gli agenti patogeni! (discorso simile per le allergie)
Tornando all'argomento del post la risposta è che un uccello allevato alla De Baseggio è un uccello con un sistema immunitario debole con enormi deficit e una volta esposto ad agenti patogeni avrà un'altissima probabilità di essere infettato.
Testapensante
15-08-08, 17: 21
jalapeno,
ENTRO CERTI LIMITI, consordo col tuo ragionamento.
Tuttavia, fi nuovo rigiri il problema e allora cercherò di essere più diretto.
Qui non si tratta tanto di igiene o di esposizione a agenti infettivi, ma alla conoscenza di forno dei virus, dei batteri, dei funghi, dei prorozoi e cosi via.
Questa classificazione la devi poi rapportare alla specie che allevi e all'ambiente suo originario.
Il polyoma, se il tuo uccello è sieropositivo, nulla, frega se sei "ossessivamente pulito", perchè, per via ematica o per contatto lo trasmette lo stesso. E, credimi, nulal c'entra il sistema immunitario.
Vuoi, forse, farmi credere che a tuo figli insegni a avare rapporti non proterri con il numero di piuàù alto possibile di eprsone perchè il suo sistema immunitario "si irrobustisce" e cosi non contrae l'HIV e l'epatite?.
O, forse - coem credo -, gli insegnraie a udare le precauzoni e, visto che per l'epatie B il vaccino esiste, lo fai vaccinare?. Peraltro, la vaccinazione per l'epatite B è obbligatoria per i nati dopo il 1985....
Dunque, ritiriamo le fila del discorso: qui io non parlo di igiene in sè, ma della conoscenza che tutti noi, in quanto allevatore, dobbiamo avere di certe patologie.
Il polyoma e il circovirus , incurabili, corrispondono al nostro HIV e epatite: l'uccello se lo prende, non manifesta subito i sintomi (se infettato da adulto) e non muore subito. Ma, visto che si continua a pensare che le malattie sono solo quelle che si vedono subito e che ti danno un immediato danno economico, il problema non ce lo poniamo; e la patologie si diffonde.
Qui occorrono altre norme di condotta e di INFORMAZIONE.
negli psittacidiformi il polyoma viene contratto entro i primi 3 anni di vita. Dopo l'uccello riesce a "smaltire" il virus. Questo, pero, se l'uccello ha piu di 3 anni, significa che alemno epr due covato, se sai che è venuto a contato col virus, devi buttare le uova e non farlo rprodurre; avendo cura di non tarsportare il pulviscolo e di non venire a contatto con altri uccelli.
Se invece (come è la regola) il novello, magari natio sano, contare il virus durante gli spostamenti da un luogo a un altro, perchè viene a contatto col pulviscolo o con uccelli sieropositivi, nulla si fai.....
Allora, sgombrado il campo da FALSI SCUDI, invito tutti a legegre presot la iniziativa informativa che partirà, SERIA, e d compredere la portata della situazione. Vacciniamo i novelli sani e prestiamoa ttenziona a questa patologia.
Per il circovirus, putroppo, i vaccino sono solo allo stadio sperimentale e nulla possiamo fare.
Quando scrivete del sistema immunitario "che di irrobustisce" a conattto con batteri e funghi, pensate che il polyoma è un virus e paragonatelo all'HIV.
A voi l'ardua sentenza ......, visto che "allevare è proteggere" ... (spero).
Massimo
Testapensante
15-08-08, 17: 52
Jalapeno,
visto che giurtamente mi inviti in pubblica a indicare le mie fonti, allego un vecchio link del dott. Crosta sulla polyomavirosi nei pappagalli:
http://www.pappagalli.ch/polyomavirosi.htm
circa la presenza del polyoma che tra i canarini e i fringillidi, ecco due link, l'uno del Dr. catarossi e l'altro del Vet Journal (la fonte è l'Università di Camerino):
http://www.diegocattarossi.com/blog/2008/02/22/sindrome-emorragica-da-poliomavirus-in-fringillidi-ed-estrildidi/
http://www.evsrl.it/vet.journal/approfondimento.php?codnotizia=1447
Grazie a tutti coloro che nelle prossime settimane parteciperanno e vorrano imparare quanto possibile su questa patologia, diffondendo il più possibile igni informazione necessaria a fare prevenzione.
Massimo
Jalapeno,
visto che giurtamente mi inviti in pubblica a indicare le mie fonti
Non è vero che ti ho invitato in pubblica a indicare le tue fonti, ti ho invitato a non contattarmi più tramite messaggio privato.
Testapensante
15-08-08, 18: 04
Appunto, chiedendomi anche dove avessi reperito le mie informazioni,
Infatti, le ho messe in pubblica.
Massimo
Appunto, chiedendomi anche dove avessi reperito le mie informazioni
Affatto non ti ho chiesto dove avessi reperito le tue informazioni, ti ho solo invitato a non contattarmi più tramite messaggio privato, per ben 2 volte!
Testapensante
15-08-08, 18: 10
Chiedendo prima scusa a tutti gli utenti per essermi lasciato trasportare, se Jalapeno mi dai il consneso, incollo SOLO la prte del tuo emssaggio in cui mi chiedi dove ho letto certe cose.
Massimo
lorenzo fornaciari
15-08-08, 18: 10
Io ragazzi proprio non riesco a capire perchè ogni volta si parla di salute o pulizia si finisce sempre per divagare sul solito discorso prevenzione martellando sempre e sempre con lo stesso concetto...........non disquisisco sull'importanza o meno della cosa, non è il mio compito, ma dico solo che le proprie crociate personali non possono "inquinare" ogni singolo post del forum!
Sarebbe sufficiente aprire un solo ed unico post sull'argomento, che tanto si ha a cuore, magari proprio in veterinaria, e continuare a scrivere sempre in quello aggiornandolo con novità di volta in volta senza approfittare di ogni discussione per inserire la solita "stoccata"!!
Ringrazio tutti per la collaborazione.
Testapensante
15-08-08, 18: 15
Si, Lorenzo, anche io riconosco che erro quando mi lascia trasportare.
Per questo ho chiesto scusa: anche io pero non capisco perchè non si possano mai affronatre seriamente certi argomenti.
Comunque, hai ragione.
Chiedo di nuovo scusa a tutti, chiedendo pero altresi di non divagare se si inserisce una argomento specifico.
Massimo
lorenzo fornaciari
15-08-08, 18: 24
Si, Lorenzo, anche io riconosco che erro quando mi lascia trasportare.
Per questo ho chiesto scusa: anche io pero non capisco perchè non si possano mai affronatre seriamente certi argomenti.
Comunque, hai ragione.
Chiedo di nuovo scusa a tutti, chiedendo pero altresi di non divagare se si inserisce una argomento specifico.
Massimo
Niente di irrimadiabile Massimo, io capisco perfettamente che quando uno ha a cuore una problematica cerchi sempre di metterla in risalto in modo che rimanga un discorso sempre caldo, però questo lo si può fare mille volte meglio e con un miglior riscontro se il topic è dedicato interamente a suddetta problematica.
Se vorrai aprire un post con titolo specifico per parlare di quello che ti sta a cuore sarà poi compito ddei moderatori fare in modo che in quel post non si divaghi e si rimanga sul discorso proprio come si fà per tutti gli altri post! //[[]]
Testapensante
15-08-08, 18: 30
Lorenzo, ti ringrazio. Del funzionamento del foru mai dubitato.
Ripeto, mi scuso se di fronte all'omertà che avvolge certe problematiche mi scaldo.
Riconosco che è un mio difetto.
Massimo
Chiedendo prima scusa a tutti gli utenti per essermi lasciato trasportare, se Jalapeno mi dai il consneso, incollo SOLO la prte del tuo emssaggio in cui mi chiedi dove ho letto certe cose.
Massimo
No no riporta tutto il messaggio che ti ho inviato in risposta al tuo, intitolato "Re: POLYOMA E SUIPERMERCATO" cosi si potrà vedere dove non ti ho chiesto le fonti delle tue affermazioni...
Testapensante
15-08-08, 22: 47
Jalapeno,
visto che ho già usato male uno spazio pubblico per rispondere alle tue affermazioni non condivisibili e che mi hai invitato a non scriverti più in privato, girerò il messaggio alla direzione.
Massimo
Stefano Pompilio
16-08-08, 01: 32
Ragazzi, permettete che nel rispondere mi rifaccia solo al post di apertura di questa discussione, visto che del resto -polyomavirus in testa- ormai se ne è parlato in varie salse e forse sarebbe il caso, come consigliato dal buon Lorenzo, di aprire una discussione apposita e sviscerare così l'argomento una volta per tutte.
Mi preme dire poi che non mi sembra assolutamente il caso di mettere sul banco degli imputati il de Baseggio ed "metodo de Baseggio": parliamo quanto vogliamo di un particolare modo di condurre un allevamento, ma senza tirare in ballo terze persona. A margine di questo, si potrà pure non condividere tutto ciò che è scritto nei suoi libri, è normale e giusto, ma quantomeno gli va riconosciuto il merito di essere stato uno dei primi che ha messo nero su bianco in maniera precisa ed estesa certi argomenti, siano essi di alimentazione, consanguineità o per l'appunto norme igieniche.
Per quanto riguarda il resto, ognuno è libero di porsi dei traguardi, qualsiasi essi siano (selezionare per partecipare a tutte le mostre a portata di "viaggio", riprodurre soggetti delicatissimi, o dedicare il proprio tempo libero a questo hobby per il solo gusto epidermico di vedere nidi pieni di novelli) e di raggiungerli nel modo che più si confà alle sue possibilità di tempo ed al suo modo di intendere la parola "allevare", ovviamente nel pieno rispetto degli animali.
Personalmente, anche avendo letto diversi i libri di de Baseggio, allevo in modo "leggermente" più rustico e tradizionale, e fin ora mi sono trovato abbastanza bene.
Saluti.
Jalapeno,
visto che ho già usato male uno spazio pubblico per rispondere alle tue affermazioni non condivisibili e che mi hai invitato a non scriverti più in privato, girerò il messaggio alla direzione.
Massimo
Ma ti rendi conto? prima mi chiedi se puoi postare sul forum il messaggio privato nel quale non ti ho chiesto le fonti delle tue affermazioni e una volta avuto il permesso ti viene in mente di girare il messaggio alla direzione? gira e rigira la frittata come e quanto vuoi, resta il fatto che non ti ho chiesto le fonti delle tue affermazioni!
Antonio Iaria
16-08-08, 15: 51
Che discussione ragazzi....Non litighiamo per queste stupidaggini su....Comunque rispondendo alla domanda di Agata giallo,fossi io De Baseggio avrei timore a vendere i miei soggetti ad altre persone.Non penso sopravviverebbero a lungo.Le sue misure igieniche saranno utili ma allo stesso tempo non pratiche e parzialmente dannose.Non credo possa cedere qualche soggetto a qualcuno che alleva all' aperto per esempio...Non camperebbe per più di un paio di giorni.Va bene la disinfezione del locale di allevamento e delle gabbie ogni tanto ma indossare mascherina e disinfettare ovunque si metta piede mi sembra esagerato...
Agata Pastello Giallo
16-08-08, 22: 19
Che discussione ragazzi....Non litighiamo per queste stupidaggini su....Comunque rispondendo alla domanda di Agata giallo,fossi io De Baseggio avrei timore a vendere i miei soggetti ad altre persone.Non penso sopravviverebbero a lungo.Le sue misure igieniche saranno utili ma allo stesso tempo non pratiche e parzialmente dannose.Non credo possa cedere qualche soggetto a qualcuno che alleva all' aperto per esempio...Non camperebbe per più di un paio di giorni.Va bene la disinfezione del locale di allevamento e delle gabbie ogni tanto ma indossare mascherina e disinfettare ovunque si metta piede mi sembra esagerato...
Egregi signori del forum, aspettavo questa risposta. Mi chiedo come mai sia arrivata dopo post su polyoma, su litigate varie, su messaggi privati, su proibizioni di ulteriori invii di messaggi privati ecc , ecc, ecc ....
Nessuno si chiede come mai ?
giuseppe2603
25-09-08, 10: 47
Se tutti seguissero la Bibbia..................
Dico sempre, a ciascuno il suo.....di metodo.
Troppa igiene non permetterà agli organismi di forgiarsi contro qlsiasi tipo di patologia.....poca ne favorirà il proliferarsi.
Ogni metodo è basato sulla propria esperienza.
E sono i fatti a confermarlo nella correttezza... a smentirlo.
Topic interessante....anche se farcito dalla pleonastica scaramuccia..... a testimonianza di come sia difficile confrontarsi....
Nell'abisso poi se mi addentro nella dietrologica ultima domanda...
E mi chiedo da semplice e comune appassionato alla ricerca di nozioni ed esperienze che possano arricchire e confrontarsi........... "Ma a cosa serve?"
........mhà......
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